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1 Ignazio Abeltino Has the Impresso Balkan culture (at the basis of the Impresso-Cardial-Epicardial complex of Mediterranean and Western Europe) part of its origins in the cultures of Eastern European Plains of the seventh millennium cal BC with pottery decorated with impressions? The Impresso-Cardial-Epicardial complex developed during the sixth millennium cal BC in Italy, France and Iberia and it has its origins in the Impresso culture of the North Ionic-Adriatic region of the Balkan Peninsula. In this area the Impresso culture appeared around 6200/6100 cal BC in a clear break with the previous situation, and without significant affinities with the other contemporary Balkan cultures. Its origins appear connected with the arrival of a people from not neighbouring regions, but there are strong obstacles for the hypothesis that the Impresso culture has its roots in the Middle East. This culture is different from the other Balkan Neolithic cultures because it has no sign of Anatolian influences. In Anatolia and in the Levant the ceramics decorated with impressions are present but are just little part of the total, do not characterize the various local cultures and appear intrusive. If the appearance of impressed ceramics in the North Ionic region was related to the arrival of a Neolithic people from the Middle East, then along with this kind of pottery would appear some cultural trait of recognizable Neolithic Middle Eastern origin, for instance the typical villages with rectangular, permanent and multifunctional houses. Knowledge of farming by Impresso people do not prove his Middle Eastern origins, and it can be noted that the agriculture and more generally the Neolithic culture of this population in the earliest stages appears incomplete and little evolved, backward compared to the contemporary Neolithic cultures of the Middle East, where the Neolithic way of life had begun to establish some thousands of years before. Pottery and other elements of cultural complexity (but not the agriculture) appeared in the Eastern European Plains in the seventh millennium cal BC. The ceramics decorated with impressions are among the elements that unite and characterize these eastern cultures. The ceramic tradition which appears in the Balkans with the Impresso culture presents a recognizable affinity with that which characterized these cultures of Eastern Europe. This (along with the other elements mentioned above) allows to consider the hypothesis that a mobile group arrived from the East played an important role in the process of formation of the Impresso culture in the Balkans. To explain the presence of agriculture among the oldest Impresso communities and the other differences with the contemporary cultures of the Eastern European Plains it is conjecturable that before settling in the North Ionic region the mobile group bearer of the tradition of impressed ceramics merged with Neolithic communities already present in the Balkans. The development of navigation among the Impresso people (which together with other factors allowed the colonization of Dalmatia, Italy, France and Iberia) perhaps initially was induced by the geography of the region where this population settled (the North Ionic coastal area of the Balkans), where the presence of islands and the proximity of the southeast of Italy pushes to seafaring practices. This text is the translation of the Abstract of "La cultura Impresso dei Balcani (alla base del

2 complesso Impresso-Cardiale-Epicardiale dell Europa mediterranea e occidentale) ha parte delle sue origini nelle culture delle pianure europee orientali con ceramiche decorate con impressioni del settimo millennio cal. a.c.?", see below ORIGINAL VERSION IN ITALIAN LANGUAGE Excerpt from: Ignazio Abeltino,(2016), Le popolazioni dell Europa neolitica con ceramiche decorate con impressioni (culture delle pianure orientali e culture Impresso-Cardiali dell Europa mediterranea e occidentale) erano indoeuropee? La prospettiva archeologica, linguistica e genetica TRANSLATION IN ENGLISH: "Were the Neolithic peoples of Europe with ceramics decorated with impressions (cultures of the Eastern Plains and Impresso-Cardial cultures of Mediterranean and Western Europe ) Indo-European? The archaeological, linguistic and genetic perspective" La cultura Impresso dei Balcani (alla base del complesso Impresso-Cardiale-Epicardiale dell Europa mediterranea e occidentale) ha parte delle sue origini nelle culture delle pianure europee orientali con ceramiche decorate con impressioni del settimo millennio cal. a.c.? Abstract La corrente neolitizzatrice Impresso-Cardiale-Epicardiale si è affermata nel corso del sesto millennio cal. a.c. in Italia, Francia centro-meridionale e Penisola Iberica ed ha le sue origini nella cultura Impresso della regione costiera nord ionica-adriatica dei Balcani. In quest area la cultura Impresso compare nel 6200/6100 cal. a.c. in chiara discontinuità con la situazione preesistente e senza significative affinità con le contemporanee culture balcaniche. La sua origine appare ricollegabile all arrivo di un gruppo umano da regioni non vicine ma l ipotesi che la cultura Impresso avesse origine nel Medio Oriente si scontra con forti ostacoli. Questa cultura si distingue dalle altre culture neolitiche balcaniche perché non presenta segni di influenze anatoliche. In Anatolia e nel Levante le ceramiche decorate con impressioni sono presenti ma sono più o meno nettamente minoritarie, non caratterizzano le varie culture locali e appaiono intrusive. Se la comparsa delle impresse nel Nord Ionio esprimesse l arrivo di una comunità neolitica originaria del Medio Oriente allora insieme alle impresse comparirebbe qualche tratto culturale di inequivocabile origine mediorientale (come ad esempio i tipici villaggi con abitazioni permanenti e di forma quadrangolare), che invece manca. La conoscenza delle pratiche agricole da parte delle genti Impresso non prova una loro origine

3 mediorientale e va notato che l agricoltura e più in generale la cultura neolitica di queste popolazioni nelle fasi più antiche appare incompleta e poco evoluta, decisamente arretrata rispetto alle contemporanee culture neolitiche del Medio Oriente, dove il modo di vivere neolitico aveva iniziato ad affermarsi alcune migliaia di anni prima. La ceramica e altri elementi di complessità culturale di tipo neolitico (ma non l agricoltura) si sono affermati nelle pianure europee tra gli Urali ed il Mar Nero nel settimo millennio cal. a.c.. Le ceramiche decorate con impressioni e incisioni sono tra gli elementi che accomunano e caratterizzano queste culture dell Est. La tradizione ceramica che compare nei Balcani con la cultura Impresso nel 6200/6100 cal. a.c. presenta una riconoscibile affinità con quella che caratterizzava le culture di queste popolazioni mobili. Questo permette di considerare l ipotesi che alla formazione della cultura Impresso abbia dato un contributo fondamentale un gruppo arrivato dall Est. Per spiegare la presenza dell agricoltura tra le più antiche comunità Impresso e le altre differenze culturali riscontrabili con le contemporanee culture delle pianure europee orientali è ipotizzabile che prima di stabilirsi nel Nord Ionio il gruppo mobile portatore della tradizione delle ceramiche impresse si sia fuso con comunità neolitiche già presenti nei Balcani, di origine mediorientale o costituite da autoctoni neolitizzati. Lo sviluppo della marineria tra le genti Impresso (che insieme ad altri fattori ha permesso la colonizzazione della Dalmazia e di molte regioni di Italia, Francia e Iberia) potrebbe essere stato indotto dalla geografia stessa della regione dove si erano stabilite (area costiera nordionica dei Balcani), che per la presenza di isole e per la vicinanza del Sud Est italiano spinge alle pratiche marinaresche e quindi al progressivo affinamento delle tecniche di navigazione. 1 Il complesso Impresso-Cardiale-Epicardiale Il cosiddetto pacchetto neolitico (agricoltura, ceramica e altri elementi) si è affermato in Italia, Francia centro-meridionale e Penisola Iberica con la corrente culturale Impresso-Cardiale- Epicardiale, caratterizzata dalla presenza di ceramiche decorate con impressioni e incisioni. L origine di questo fenomeno internazionale è nella regione costiera nord ionica dei Balcani. Nella parte finale del settimo millennio cal. a.c. (anche quando non specificato tutte le datazioni riportate in questo studio sono da intendere cal. a.c.) i gruppi presenti in questa area cominciano a diffondere la loro cultura neolitica (attraverso delle piccole migrazioni via mare) sia verso nord lungo la costa adriatica balcanica [Forenbaher & Miracle 2006; Forenbaher et al. 2013; McClure et al. 2014; Podrug et al. 2014] che verso ovest nel vicino Sud Est italiano [Tiné 2002: , 162; Guilaine 2013:60; Grifoni Cremonesi & Radi 2014]. Nel corso dei primi secoli del sesto millennio nuovi insediamenti Impresso compaiono in Sicilia [Tiné 2002: ] e nella costa tirrenica-ligure della Penisola Italiana, mentre Sardegna e Corsica vengono coinvolte in un momento successivo [Fugazzola Delpino 2002]. A partire dalle colonie italiane vengono raggiunte le coste mediterranee francesi [Manen & Convertini 2012] e nel corso di alcuni secoli la corrente Impresso, continuando a seguire una coerente sequenza geografica e cronologica, si diffonde nella Francia meridionale [Guilaine & Manen 2002, 2007] e nella Penisola Iberica, fino alle coste atlantiche del Portogallo [Zilhao 2001; Martì-Oliver 2002; Martins et al. 2015]. Lo sviluppo plurisecolare del fenomeno Impresso ha comportato l emersione di differenziazioni locali e un aumento della raffinatezza delle decorazioni ceramiche, che in origine erano piuttosto semplici. Tra le regioni tirreniche e l area Franco-Iberica si sviluppa il fenomeno Cardiale (distinguibile in occidentale e tirrenico), chiamato in questo modo per la netta prevalenza delle decorazioni realizzate con impressioni della conchiglia cardium, il cui utilizzo peraltro riguarda anche le altre regioni Impresso, comprese quelle balcaniche. Negli ultimi secoli del Neolitico Antico la corrente culturale Impresso arriva anche in

4 territori in precedenza non raggiunti, come alcune regioni della Francia centro-settentrionale [Laporte 2005], e si ha l affermazione del cosiddetto Epicardiale, costituito da distinte realtà culturali locali presenti tra l Europa occidentale ed il Tirreno. 2 La cultura Impresso dei Balcani Come detto sopra le origini della corrente Impresso-Cardiale-Epicardiale sono nella cultura Impresso comparsa nella parte finale del settimo millennio cal. a.c. sulla costa occidentale dei Balcani. La confidenza con la navigazione e la propensione per le migrazioni via mare verso nuovi territori sono tra le caratteristiche più notevoli delle genti Impresso balcaniche, e insieme ad altri fattori hanno permesso a questi gruppi di diventare la base di un fondamentale fenomeno culturale della preistoria europea. Il sito di Sidari-Corfù nello Ionio settentrionale risulta il più antico tra quelli Impresso [Sordinas 1969; Forenbaher & Miracle 2006; Berger et al. 2014]. Peraltro è possibile che la colonizzazione del Sud Italia e della costa adriatica balcanica non sia partita soltanto da questo singolo sito e che nella regione del Nord Ionio ci fossero altre comunità Impresso contemporanee di quella di Sidari. A questo proposito va anche considerato che il livello del mare dal Neolitico Antico ad oggi si è alzato di alcuni metri [Bonsall et al. 2013], quindi non è da escludere che uno o più insediamenti appartenenti alla fase più antica della cultura Impresso si trovassero in quella parte della antica fascia costiera che oggi è sommersa. La questione che qui ci interessa è quella delle origini della cultura Impresso del Nord Ionio- Adriatico, che sono ignote. Anche nei siti Impresso più antichi c è un intermezzo plurisecolare tra l occupazione Impresso e quella precedente (tardo-mesolitica e nel caso di Sidari-Corfù neolitica non Impresso) e questo sembra escludere una continuità o un contatto tra le due fasi, suggerendo piuttosto l arrivo di coloni in territori spopolatisi già da tempo. In alcuni siti meno antichi e distanti dalla costa la ceramica impressa e gli animali domestici appaiono presi in prestito in contesti ancora in parte mesolitici ma le situazioni di questo tipo non hanno attinenza con la questione delle origini della cultura Impresso ed esprimono piuttosto l interazione tra alcune comunità autoctone dell entroterra e gli insediamenti Impresso della costa. L ipotesi che la cultura Impresso abbia origine in migrazioni di genti neolitiche da altre regioni della Penisola Balcanica sembra potersi scartare per vari motivi. All infuori dell area nord ionicaadriatica le impresse sono presenti in diverse aree ma costituiscono una percentuale più o meno nettamente minoritaria del totale delle ceramiche ritrovate, non svolgono un ruolo caratterizzante e appaiono come il risultato del contatto con una tradizione ceramica originaria di altrove [Benvenuti & Metallinou 2002:17-23; Çilingiroglu 2009: ]. Va inoltre evidenziato che nei Balcani all infuori dell area ionico-adriatica il processo di neolitizzazione si sviluppa tramite evidenti influenze anatoliche, e le varie culture neolitiche della penisola risultano appunto accomunate dalla presenza (più o meno forte nelle diverse regioni) di tratti culturali di origine anatolica. Al contrario la cultura Impresso si caratterizza per una sostanziale assenza di elementi culturali riconducibili all Anatolia [Budja 2009: ]. Le caratteristiche appena accennate sono praticamente inconciliabili con l ipotesi di una derivazione della cultura Impresso da altre culture neolitiche dei Balcani o da quelle dell Anatolia. La possibilità che gli Impresso del Nord Ionio-Adriatico derivassero da mesolitici locali che avevano ricevuto la tecnologia ceramica e quella agricola grazie a influenze neolitizzatrici dalle regioni vicine appare inconsistente a causa di due aspetti evidenziati in precedenza, e cioè il gap cronologico tra strati tardo-mesolitici e strati Impresso e la circostanza che le genti Impresso avevano una tradizione ceramica diversa da quella delle altre regioni balcaniche, dove prevalevano le ceramiche monocrome e quelle dipinte. Riepilogando possiamo dire che la comparsa della cultura Impresso nella costa balcanica occidentale attorno al 6200/6100 cal. a.c. [Forenbaher & Miracle

5 2006; Berger et al. 2014] costituisce una novità culturale che non trova riscontri né con la situazione preesistente dello stesso territorio né con le contemporanee culture delle altre regioni balcaniche, e per questi motivi appare ragionevole ricercare la sua origine in migrazioni da regioni non vicine. 3 Le ceramiche impresse nell Egeo, in Anatolia e nel Levante Come accennato in precedenza nei Balcani all infuori dalla fascia costiera nord ionica-adriatica le ceramiche decorate con impressioni compaiono anche in altre regioni, ma in misura più o meno nettamente minoritaria e senza caratterizzare i vari profili culturali. Una situazione di questo tipo la ritroviamo, seppure non in modo uniforme, anche nella fascia di territorio tra le regioni mediterranee dell Anatolia [Çilingiroglu 2009] e quelle del Levante, inclusi alcuni siti dell entroterra distanti dalla costa levantina [Balossi & Frangipane 2002; Çilingiroglu 2009, 2010; Guldogan 2010]. L ipotesi di un legame tra le impresse del Nord Ionio-Adriatico, quelle delle altre regioni balcaniche e quelle del Mediterraneo orientale viene considerata da diversi archeologi [Balossi & Frangipane 2002:12-15; Benvenuti & Metallinou 2002:17-23; Çilingiroglu 2009:431] e una qualche forma di connessione appare indicata dal quadro generale, che vede la comparsa nelle stesse fasi della preistoria (tra la fine del settimo millennio cal. a.c. e l inizio del sesto) di tecniche decorative e stili ornamentali fondamentalmente simili in un gruppo di regioni unite sul piano geografico e corrispondenti alla fascia di territorio che comprende i Balcani, l Anatolia mediterranea ed il Levante. 4 Le culture delle pianure europee orientali con ceramiche decorate con impressioni La ceramica e altri elementi di complessità culturale di tipo neolitico (ma non l agricoltura) fanno la loro comparsa nelle pianure europee tra gli Urali e il Mar Nero nel settimo millennio cal. a.c. (le datazioni più antiche in realtà appartengono al millennio precedente ma la loro attendibilità è dubbia) e le decorazioni ceramiche venivano realizzate con impressioni e incisioni. Culture con queste caratteristiche di base tra il settimo e il quinto millennio cal. a.c. compaiono in molte regioni della parte più orientale d Europa, per intenderci la parte europea di quella che è stata la Unione Sovietica [Kotova 2009; Vasilyeva 2011; Piezonka 2012; Vybornow et al. 2013; Motuzaite- Matuzeviciute 2014; Vybornova et al. 2014]. Molti archeologi sostengono l ipotesi di una fondamentale unitarietà di questo fenomeno culturale [Gronenborn 2003; Davison et al. 2007; Dolukhanov et al. 2009; Zaitseva et al. 2009; Piezonka 2012] mentre altri sono più scettici [Kuzmin 2013a, 2013b; Vybornov & Vasilyeva 2013]. Certamente le differenze culturali che distinguono tra loro le varie culture dell Est con ceramiche impresse in alcuni casi sono profonde dimostrando la mancanza di una forte parentela. Tuttavia le implicazioni dei tratti fondamentalmente simili che accomunano l insieme di queste culture non vengono sminuite dalle differenze tra le varie realtà, che si possono pacificamente spiegare sulla base di diverse dinamiche locali all interno di un fenomeno plurimillenario e che ha interessato un territorio amplissimo. Le analogie di fondo tra queste culture indicano una qualche forma di relazione e di origine comune, riconducibile alle più antiche culture con queste caratteristiche. Non appare realistico che queste affinità, anche se in molti casi generiche, siano il risultato di una casuale convergenza, perché riguardano un gruppo di regioni unite sul piano geografico. È difficile immaginare che ognuna di queste culture locali, in modo del tutto indipendente, abbia sviluppato una tradizione ceramica che è almeno in parte simile a quelle delle altre. La semplice influenza culturale verso altre comunità probabilmente ha giocato un ruolo nell espansione di questo fenomeno ma appare ipotizzabile che anche le migrazioni abbiano avuto un ruolo importante, e quindi che almeno una parte di queste comunità preistoriche

6 delle pianure europee orientali avesse una qualche forma di parentela e di origine comune. La diffusione di tratti culturali fondamentalmente simili in un ambito geografico tanto ampio suggerisce che questo fenomeno si sia sviluppato ad opera di popolazioni caratterizzate da una forte tendenza alla mobilità. 5 Forti problemi per la ipotesi che la cultura Impresso dei Balcani avesse origine nel Medio Oriente Nel corso degli ultimi decenni sono stati diversi gli archeologi che hanno preso in considerazione la possibilità che la cultura Impresso dei Balcani avesse origine mediorientale, anche se nella maggior parte dei casi questa ipotesi è stata proposta come un semplice spunto. I motivi alla base di questa tendenza sono fondamentalmente due. In primo luogo la presenza in questa cultura balcanica dell agricoltura, e ci sono pochi dubbi sul fatto che le pratiche agricole siano arrivate nel Sud Est europeo dal Medio Oriente. Inoltre come abbiamo detto in precedenza le ceramiche decorate con impressioni sono presenti anche in alcune regioni di Anatolia e Levante e quindi la tradizione Impresso viene considerata originaria delle regioni mediterranee del Medio Oriente, da dove avrebbe raggiunto l area nord ionica dove troviamo le testimonianze più antiche della cultura Impresso balcanica. La chiave interpretativa sopra accennata potrebbe apparire soddisfacente ma si scontra con forti ostacoli. Va innanzitutto notato che in Anatolia e Levante le ceramiche impresse costituiscono una percentuale più o meno nettamente minoritaria del totale delle ceramiche ritrovate nei vari siti e la loro apparizione, a differenza che nel Mediterraneo centro-occidentale, non è legata al processo di neolitizzazione né ad importanti cambiamenti culturali. In queste regioni le impresse appaiono intrusive, compaiono soltanto in fasi avanzate del locale Neolitico e per un periodo di tempo relativamente breve, tra la fine del settimo e l inizio del sesto millennio cal. a.c. [Balossi & Frangipane 2002; Çilingiroglu 2009, 2010; Guldogan 2010]. Su un piano generale possiamo dire che se la comparsa delle impresse nel Nord Ionio/Adriatico esprimesse l arrivo di un Neolitico di origine mediorientale allora insieme alle impresse troveremmo almeno qualche tratto culturale di inequivocabile origine mediorientale, che invece manca (a parte l agricoltura di cui parleremo più avanti). Inoltre, poiché come abbiamo detto nell Oriente mediterraneo le impresse sono presenti ma in modo minoritario rispetto ad altri tipi di ceramiche, se l origine della cultura Impresso balcanica fosse nel Medio Oriente allora nei più antichi siti Impresso dovremmo trovare almeno qualche traccia di questi altri tipi di ceramiche, che al contrario sono assenti. A conferma di questo quadro va ricordato che la cultura Impresso ionicaadriatica si distingue dalle altre culture balcaniche neolitiche proprio perché non presenta segni di influenze anatoliche [Budja 2009: ]. Il carattere poco evoluto e incompleto del primo Neolitico Impresso è di per sé sufficiente a indicare l improbabilità che le più antiche comunità Impresso dei Balcani avessero origine nel Medio Oriente, dove il modo di vivere neolitico si era affermato già da alcuni millenni e aveva un carattere molto più evoluto. La vita dei neolitici mediorientali nella parte finale del settimo millennio (quando compare la cultura Impresso nei Balcani occidentali) ruotava da molti secoli attorno a veri e propri villaggi, con abitazioni permanenti di forma quadrangolare [Özdogan 2014]. Invece dal quadro archeologico disponibile sembra di poter desumere che le genti Impresso nelle prime fasi vivevano in semplici accampamenti stagionali costituiti da abitazioni temporanee o capanne [Forenbaher & Miracle 2006], in modo non molto diverso dalle popolazioni di cacciatoriraccoglitori mobili pre-neolitici. Secondo Özdogan [2014] la presenza di villaggi con case quadrangolari permanenti costituisce un elemento importante per comprendere se in una determinata regione si erano stabiliti coloni di origine mediorientale. Al contrario la assenza di strutture permanenti di questo tipo e la presenza di capanne e di accampamenti temporanei

7 costituiscono un forte indizio che nella regione considerata il processo di neolitizzazione ha avuto per protagonisti degli autoctoni entrati in contatto con le novità neolitiche piuttosto che dei coloni arrivati dal Medio Oriente. Ritornando alla questione delle origini delle genti Impresso si può riconoscere che è molto difficile che delle popolazioni di plurimillenaria tradizione neolitica abbiano potuto abbandonare le loro consolidate ed evolute abitudini per regredire verso un modo di vivere molto più semplice ed arretrato. Relativamente alla presenza della agricoltura presso le popolazioni Impresso dei Balcani va evidenziato che non ci sono prove che tra le comunità più antiche la coltivazione della terra avesse un ruolo economico importante [Sordinas 1969; Starnini 2002; Forenbaher & Miracle 2006], e anche questo elemento stride con una ipotetica origine di questa cultura nel Medio Oriente, dove l utilizzo di piante addomesticate era già praticato da millenni e aveva ormai conquistato un ruolo economico fondamentale. Nel prossimo paragrafo torneremo a parlare del tipo di economia di produzione presente tra i primi Impresso e proveremo ad individuarne le implicazioni per il tema delle origini di questa popolazione. 6 La cultura Impresso dei Balcani ha parte delle sue origini nelle pianure europee orientali? Come detto in precedenza appare realistico che le ceramiche impresse dei Balcani, dell Anatolia e del Levante abbiano una qualche forma di legame, e diversi archeologi convergono su questa ipotesi. Si può notare che l unica regione del Mediterraneo centro-orientale dove le impresse non si accompagnano ad altri tipi di ceramica e dove svolgono un ruolo caratterizzante è la regione nord ionica-adriatica. In quest area peraltro la cultura Impresso fa la sua comparsa in chiara discontinuità con la situazione preesistente e senza significative affinità con le contemporanee culture balcaniche, e per questi motivi la sua origine appare riconducibile all arrivo di un gruppo umano da regioni non vicine. Più in generale questi elementi e quelli evidenziati nei paragrafi precedenti suggeriscono che l origine della tradizione Impresso che compare nell area tra i Balcani, l Anatolia ed il Levante nella parte finale del settimo millennio si trovi in un territorio esterno a questo insieme di regioni. Abbiamo visto che le ceramiche con decorazioni impresse e incise e altri elementi di complessità culturale di tipo neolitico si affermano nelle pianure europee tra gli Urali e il Mar Nero nel settimo millennio cal. a.c.. Culture con queste caratteristiche di base tra il settimo e il quinto millennio cal. a.c. compaiono in molte regioni dell Europa orientale [Gronenborn 2003; Davison et al. 2007; Dolukhanov et al. 2009; Kotova 2009; Zaitseva et al. 2009; Vasilyeva 2011; Piezonka 2012; Vybornow et al. 2013; Motuzaite-Matuzeviciute 2014; Vybornova et al. 2014]. Non ci soffermeremo sulle diverse opinioni degli archeologi riguardo la datazione delle più antiche culture dell Est europeo dotate di ceramica; il punto che qui ci interessa è che quando le ceramiche decorate con impressioni sono comparse nei Balcani occidentali (6200/6100 cal. a.c. [Forenbaher & Miracle 2006; Berger et al. 2014]) ceramiche sostanzialmente simili erano già presenti da tempo nelle pianure europee tra il Mar Nero e gli Urali presso popolazioni di cacciatori-raccoglitori particolarmente evolute e presumibilmente caratterizzate da una forte mobilità. La tecnica decorativa e lo stile ornamentale che caratterizzano la ceramica Impresso dell area ionico-adriatica sono fondamentalmente affini a quelli presenti nelle pianure dell Est, e la non elevatissima distanza geografica con l area del Mar Nero settentrionale e la sostanziale vicinanza cronologica spingono a considerare l ipotesi che tra queste due realtà esista un legame. Partendo da considerazioni simili l archeologo Gaskevych [2011] ipotizza una origine mediterranea per la tradizione ceramica del Mar Nero settentrionale, immaginando l arrivo via mare di piccoli gruppi di coloni dal Mediterraneo nella parte centrale del settimo millennio [Gaskevych 2011:286]. Il punto è che nella parte centrale del settimo millennio le ceramiche decorate con impressioni quasi sicuramente erano già presenti nelle Steppe Pontiche mentre di certo non erano ancora comparse nei Balcani (come

8 abbiamo visto si diffondono a partire dal 6200/6100 cal. a.c.). Il legame tra impresse pontiche e impresse balcaniche appare assolutamente realistico ma la spiegazione di questo legame, per motivi cronologici, non sembra poter essere quella proposta da Gaskevych. Anche se si volessero avere delle riserve sulle datazioni più antiche relative all area del Mar Nero settentrionale (inizio del settimo millennio cal. a.c., cultura di Rakushecny Yar), risulta comunque indubitabile che ceramiche decorate con impressioni fossero già presenti in quest area quando le ceramiche di questo tipo sono comparse nella Penisola Balcanica. L insieme degli elementi sopra evidenziati permette di ipotizzare che la tradizione delle ceramiche impresse affermatasi nei Balcani abbia le sue origini nelle non lontanissime regioni del Mar Nero settentrionale. Come abbiamo visto nelle pianure europee orientali nella seconda parte del settimo millennio cal. a.c. erano già presenti alcune culture caratterizzate dalle ceramiche decorate con impressioni, ed appare realistico che queste comunità preistoriche avessero una qualche forma di origine comune e una forte tendenza alla mobilità, tale da favorire la diffusione di tratti culturali fondamentalmente simili in un ampio ambito geografico. All interno di un quadro culturale e migratorio come quello appena delineato è ipotizzabile che un gruppo abbia oltrepassato l area del Mar Nero settentrionale e abbia proseguito in direzione sud ovest, per poi infine stanziarsi nella regione costiera nord ionica dei Balcani. La distanza relativamente elevata che separa questa regione balcanica dalla regione del Mar Nero settentrionale non costituisce un ostacolo insormontabile per questa ipotesi perché le popolazioni mobili anche in quelle fasi della preistoria erano in grado di percorrere grandi distanze. Per spiegare la presenza dell agricoltura tra le più antiche comunità Impresso (su questo tema torneremo fra breve) e le altre differenze culturali riscontrabili con le contemporanee culture delle pianure europee orientali è ipotizzabile che prima di stabilirsi nel Nord Ionio il gruppo mobile portatore della tradizione delle ceramiche impresse si sia fuso (durante l attraversamento della Penisola Balcanica, che potrebbe aver comportato uno o più stazionamenti intermedi di durata non breve) con comunità neolitiche già presenti nei Balcani. L integrazione di piccoli gruppi autoctoni dei Balcani già sommariamente neolitizzati (grazie al contatto con le comunità neolitiche di origine mediorientale presenti nella Penisola Balcanica) riuscirebbe a spiegare senza forzature le differenze culturali tra le genti Impresso balcaniche e le genti dell Est con ceramiche impresse. Invece il carattere poco evoluto e incompleto della cultura neolitica delle più antiche comunità Impresso è poco compatibile con la possibilità che alla formazione delle genti Impresso balcaniche abbiano dato un contributo fondamentale delle popolazioni neolitiche originarie del Medio Oriente, dove il modo di vivere neolitico si era affermato già da alcuni millenni e aveva un carattere nettamente più evoluto. Peraltro è certamente possibile che nel processo di formazione delle genti Impresso siano stati coinvolti anche individui e piccoli gruppi di origine mediorientale. Nelle più antiche culture con ceramiche decorate con impressioni del Mar Nero settentrionale non troviamo chiari indizi dell esistenza dell agricoltura [Motuzaite-Matuzeviciute 2012]. Nell Europa orientale il mancato sviluppo delle tecniche di addomesticazione di piante e animali in società che presentavano un certo grado di complessità culturale potrebbe essere legato alla forte disponibilità di risorse selvatiche [Davison et al. 2007:153], che forse faceva mancare lo stimolo a ricercare nuovi modi per aumentare la disponibilità di cibo. Nella Mezzaluna Fertile lo sviluppo delle tecniche di addomesticazione sembra ricollegabile alla relativa modestia delle risorse selvatiche e all esigenza di soddisfare il crescente fabbisogno alimentare dei primi villaggi, che erano sorti ad opera di cacciatori-raccoglitori. Come abbiamo visto non ci sono prove che nelle prime fasi della cultura Impresso la coltivazione della terra avesse un ruolo economico importante [Sordinas 1969; Starnini 2002; Forenbaher & Miracle 2006], e questo elemento mal si concilia con una ipotetica origine di questa cultura nel Medio Oriente, dove l utilizzo di piante addomesticate era già praticato da millenni e aveva ormai conquistato un ruolo economico fondamentale. Questo dato è invece ben compatibile con la possibilità che le genti Impresso fossero il risultato dell unione di comunità che non avevano

9 una antica tradizione agricola. Come proposto sopra si può ipotizzare la fusione di comunità autoctone dei Balcani sommariamente neolitizzate con il gruppo portatore della tradizione delle ceramiche impresse originario delle pianure europee orientali, dove attorno al 6300/6200 cal. a.c. (cioè nella fase cronologica all interno della quale è ipotizzabile che sia partita la migrazione verso i Balcani, peraltro senza escludere un qualche legame con l evento climatico avvenuto attorno al 6200 cal. a.c. [Berger & Guilaine 2009]) la coltivazione dei campi sembra essere assente. I dati archeologici indicano che nelle prime fasi tra le genti Impresso ionico-adriatiche prevaleva l allevamento del bestiame, un tipo di attività che per le esigenze di mobilità che comporta (per raggiungere le differenti aree adatte al pascolo nelle diverse stagioni) poteva essere meglio recepibile da parte di popolazioni di cacciatori-raccoglitori mobili entrate in contatto con l economia di produzione, rispetto alla coltivazione della terra che invece richiede di stanziarsi stabilmente. Ritornando all ipotesi di Gaskevych [2011] su una origine mediterranea della tradizione delle ceramiche decorate con impressioni dell area del Mar Nero settentrionale, va notato che se essa fosse fondata (aldilà del grave problema cronologico accennato in precedenza) allora questa tradizione si sarebbe affermata in queste regioni insieme alla diffusione delle pratiche agricole (presenti tra le genti Impresso mediterranee), almeno in modo parziale. Invece come abbiamo visto non ci sono chiari indizi dell esistenza della agricoltura nelle più antiche culture con ceramica della regione [Motuzaite-Matuzeviciute 2012]. Se esiste un qualche legame tra le ceramiche impresse delle steppe pontiche e quelle del Nord Ionio-Adriatico, come è verosimile e come appare tale anche a Gaskevych, è molto più facile che questo rapporto abbia la sua origine nella migrazione da est verso i Balcani di cacciatori-raccoglitori mobili poi progressivamente neolitizzatisi piuttosto che nella migrazione di agricoltori mediterranei verso l area del Mar Nero settentrionale. 7 La tradizione Impresso presente debolmente in Anatolia e Levante ha origini europee? Come abbiamo detto in precedenza diversi archeologi prendono in considerazione l ipotesi di un legame tra le ceramiche impresse dei Balcani e quelle di Anatolia e Levante, dove questo tipo di ceramiche compare soltanto in fasi avanzate del Neolitico e per un periodo di tempo relativamente breve [Balossi & Frangipane 2002; Çilingiroglu 2009, 2010; Guldogan 2010]. All infuori della regione nord ionica-adriatica una dinamica in parte simile si manifesta anche nel resto dei Balcani, dove peraltro le impresse permangono più a lungo e in qualche sito compaiono anche negli strati più antichi del locale Neolitico, ma insieme a ceramiche di altro tipo e senza svolgere un ruolo caratterizzante [Benvenuti & Metallinou 2002; Budja 2009; Bogdanovic 2009; Çilingiroglu 2009, 2010]. Nei siti del Levante, dell Anatolia e dei Balcani (a parte ovviamente la regione nord ionicaadriatica) le impresse costituiscono una percentuale più o meno nettamente minoritaria del totale delle ceramiche rinvenute e la loro diffusione, a differenza che nelle regioni interessate dal fenomeno Impresso-Cardiale, non è legata ad importanti cambiamenti culturali. Sulla base degli elementi appena accennati e più in generale del quadro archeologico, cronologico e geografico si può considerare l ipotesi che anche le impresse dell Anatolia e del Levante (come quelle dei Balcani) siano in qualche modo legate alla migrazione di piccoli gruppi originari delle pianure europee orientali e/o all influenza culturale della tradizione da loro veicolata. A proposito del tipo di rapporto che questi gruppi potevano avere con le comunità Impresso dello Ionio-Adriatico si possono immaginare due possibilità alternative. La prima è che la popolazione originaria dell Est e portatrice della tradizione ceramica impressa dopo il suo ingresso nei Balcani si sia separata in gruppi distinti, il principale verso le coste dello Ionio settentrionale e altri minori verso altre regioni balcaniche. La seconda è che questo gruppo abbia prima attraversato da est a ovest la Penisola Balcanica fino al raggiungimento della regione nord ionica, e che soltanto dopo essersi stanziato

10 sulla costa occidentale dei Balcani abbia dato origine ad alcune piccole migrazioni via terra verso altre regioni balcaniche. Entrambe gli scenari implicano che la regione costiera egea balcanica sia stata toccata da questo fenomeno, permettendo in questo modo alla tradizione Impresso di entrare nel circolo delle relazioni marittime tra l Egeo, le regioni mediterranee dell Anatolia ed il Levante. Può essere interessante soffermarsi sul probabile legame tra le impresse della fascia egeaanatolica-levantina e la marineria [Çilingiroglu 2010]. Se si accetta di considerare l ipotesi di una origine comune per le impresse delle regioni tra i Balcani ed il Levante e si conviene che difficilmente la cultura Impresso dello Ionio-Adriatico può avere una origine mediorientale, può essere interessante notare la sostanziale mancanza delle impresse nella Grecia meridionale [Benvenuti & Metallinou 2002:17], le cui coste sono lambite dai percorsi marittimi tra lo Ionio- Adriatico e l Egeo. Questo elemento non solo conferma l improbabilità che la tradizione Impresso sia arrivata nel Nord Ionio dal Mediterraneo orientale, ma stride anche con la possibilità che questa tradizione si sia spostata dallo Ionio-Adriatico verso l Oriente mediterraneo via mare. Non sappiamo se le genti dell Est con ceramiche impresse del settimo millennio praticassero qualche forma di navigazione arcaica, anche se non è da escludere che già in quelle fasi remote nei fiumi navigabili di quelle regioni e/o nelle aree costiere del Mar Nero settentrionale qualcosa di questo tipo esistesse. In ogni caso la tradizione delle ceramiche impresse non ha raggiunto le coste occidentali balcaniche tramite le vie marittime, perché la presenza di questa tradizione è molto debole nella regione degli stretti tra il Mar Nero ed il Mediterraneo [Çilingiroglu 2009, 2010] e come abbiamo detto è praticamente assente nella Grecia meridionale. Quindi lungo il percorso marittimo tra il Mar Nero e lo Ionio settentrionale non c è traccia di una trasmissione culturale di questo tipo. È ipotizzabile che le genti alla base degli Impresso abbiano sviluppato la tecnica marinara soltanto dopo essersi stabilite nella regione del Nord Ionio, che per la presenza di isole e per la vicinanza del Sud Est italiano spinge allo sviluppo delle pratiche marinaresche. A conferma di questa vocazione va notato che anche nel Tardo Mesolitico a Sidari-Corfù era presente una cultura (peraltro senza alcun legame con la cultura Impresso, che comparirà alcuni secoli dopo) che conosceva la marineria [Sordinas 2003]. Invece riguardo le impresse dell Oriente e il loro legame con la navigazione possiamo ipotizzare un quadro del tutto diverso, e che dei piccoli gruppi portatori della tradizione delle ceramiche impresse abbiano raggiunto via terra le coste egee dei Balcani e siano entrati in contatto con le preesistenti connessioni via mare tra l area egeo-anatolica ed il Levante [Çilingiroglu 2010], facendo in questo modo entrare la loro tradizione ceramica nel circolo di queste relazioni. Nell Egeo, in Anatolia e nel Levante come abbiamo detto la tradizione Impresso appare intrusiva, ha un ruolo più o meno nettamente minoritario e la sua comparsa non si accompagna a importanti cambiamenti culturali. In queste regioni la presenza delle impresse appare interpretabile come il risultato del contatto con una corrente culturale marginale e attiva tra i Balcani e l entroterra del Levante, che per le sue caratteristiche poteva appunto essere veicolata dalla mobilità di piccoli gruppi. Peraltro è possibile che una volta entrata in circolo la tradizione delle decorazioni impresse sia stata recepita, in modo vario nelle diverse regioni, anche da alcuni realizzatori locali di ceramiche. Questo per esempio potrebbe essere il caso del sito di Mezraa- Teleilat nell Alto Eufrate (Turchia sud orientale), dove nella fase della loro comparsa le ceramiche decorate con impressioni sono relativamente rare, mentre nella fase cronologica successiva diventano più frequenti [Guldogan 2010]. Nel Levante le impresse sembrano comparire attorno al 6100 cal. a.c. [Çilingiroglu 2009, 2010] e cioè in fasi cronologiche di poco successive a quelle della comparsa delle impresse nei Balcani. Quindi l ipotesi dell unitarietà di questo fenomeno culturale implica che la tradizione delle ceramiche impresse abbia trovato in tempi molto rapidi il modo di raggiungere dalla Penisola Balcanica le regioni levantine e il loro entroterra. Va anche notato che alcuni contesti culturali dell Egeo dove è presente un particolare tipo di ceramiche impresse appaiono un poco meno antichi rispetto ai contesti levantini dove compaiono ceramiche con caratteristiche simili [Çilingiroglu 2010], e questo potrebbe forse implicare che all interno dell unitario fenomeno della diffusione delle ceramiche impresse tra i Balcani e l entroterra del Levante ci sia stata anche una influenza di ritorno dal Levante verso le coste egee dei Balcani.

11 8 Conclusioni Lo schema qui proposto comporta che la cultura Impresso dei Balcani (alla base della corrente Impresso arrivata nell Ovest) abbia parte delle sue origini nelle pianure europee orientali, dove le ceramiche decorate con impressioni caratterizzavano alcune culture locali prima che questo tipo di ceramiche comparisse nella Penisola Balcanica. La distanza relativamente elevata che separa la costa nord ionica dei Balcani (dove troviamo le testimonianze più antiche della cultura Impresso) dalla regione del Mar Nero settentrionale non costituisce un ostacolo insormontabile per una teoria di questo tipo, perché la tendenza alla mobilità e la capacità di portare la propria tradizione culturale in regioni lontane costituiscono caratteristiche sia delle popolazioni dell Est Europa con ceramiche decorate con impressioni che dei gruppi Impresso dell Europa mediterranea/occidentale. Non è incoerente ipotizzare che una comunità appartenente al primo gruppo abbia raggiunto la Penisola Balcanica e la abbia attraversata da est a ovest per poi dare un contributo fondamentale alla formazione del secondo gruppo, che come sappiamo si caratterizzerà a sua volta per una forte tendenza alla migrazione verso nuovi territori. La presenza dell agricoltura tra gli Impresso balcanici non prova una loro origine mediorientale (anche se è certamente possibile che tra loro ci fosse una minoranza con questo tipo di origine) ed è spiegabile senza forzature con l apprendimento delle pratiche agricole (arrivate nei Balcani alcuni secoli prima della comparsa della cultura Impresso) da parte di popolazioni autoctone dell Europa orientale. Potrebbe essere stata una semplice casualità a permettere alla comunità alla base delle genti Impresso di raggiungere la costa nord ionica dei Balcani. Questa regione presentava le condizioni adatte (scarso popolamento preesistente e possibilità di raggiungere facilmente via mare altri territori con questa stessa caratteristica) per favorire un indisturbato sviluppo demografico e culturale ed una progressiva espansione territoriale, permettendo a quella che in origine era forse una comunità non grande di diventare la base di un fenomeno importante della preistoria europea, la corrente neolitizzatrice Impresso-Cardiale-Epicardiale, che nel corso del sesto millennio si afferma in Italia, Francia centro-meridionale e Penisola Iberica. Possiamo concludere con la seguente riflessione. Come proposto in questo studio l ipotesi di un legame tra la tradizione delle ceramiche impresse delle pianure europee orientali, quella dell Europa mediterranea/occidentale e quella dell Oriente mediterraneo può essere considerata perché si tratta di ambiti geografici che si incontrano nei Balcani e nei quali la comparsa di questo tipo di ceramiche è avvenuta all interno di un quadro cronologico che è compatibile con la tesi di una loro origine comune. Completamente estranee a questo quadro possono invece essere considerate le ceramiche decorate con impressioni presenti in alcune culture mesolitiche del Sahara orientale, che sono indipendenti [Caneva 2002:63,69] dalle ceramiche decorate con impressioni del Mediterraneo perchè sono molto diverse sul piano formale e soprattutto perché sono molto distanti sul piano geografico e cronologico.

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