Muoversi nella Città Metropolitana milanese: comportamenti, territori, reti di trasporto. Franco Sacchi - Direttore del Centro Studi PIM

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1 Franco Sacchi - Direttore del Centro Studi PIM

2 Sommario Cambiamenti nella distribuzione territoriale di popolazione e addetti ed effetti sulla domanda di mobilità Confronto con la rete infrastrutturale e livelli di accessibilità dei territori metropolitani I progetti infrastrutturali in azione e nuova domanda di mobilità 2

3 Uno sguardo d insieme La regione urbana milanese: 8,5 milioni di abitanti circa e quasi 3,5 milioni di addetti Gli andamenti demografici e occupazionali che hanno caratterizzato i territori della regione urbana milanese nel corso degli ultimi 15 anni segnalano un cambiamento di verso rispetto ad alcune tendenze consolidate, influenzando così fortemente la domanda di mobilità 3

4 Popolazione ( ) * Dato anagrafico (demo.istat) 4

5 Addetti ( ) 5

6 Tendenze socio-economiche La stagnazione demografica degli anni 80 e 90 si è interrotta e ha lasciato il posto, a partire dalla seconda metà degli anni Duemila, a una vivace crescita, trainata dai flussi migratori di popolazione straniera La crescita nel numero degli addetti, per quanto a tassi meno elevati rispetto al passato, è proseguita durante l ultimo decennio censuario I dati disponibili ci segnalano nella fase più recente un certo ridimensionamento dell occupazione in ragione degli effetti generati dalla crisi apertasi alla fine degli anni Duemila 6

7 Distribuzione territoriale Densità popolazione (2011) Indice occupazione (2011) 7

8 Geografia socio-economica Distribuzione territoriale di popolazione e addetti differenziata: Maggiori concentrazioni: Milano e la prima corona, i capoluoghi regionali e alcune città medie, Brianza e il territorio pedemontano da Varese a Bergamo Minori concentrazioni: fascia Sud Sud ovest e i territori collinari e montani 8

9 Distribuzione territoriale Dinamica popolazione ( ) Dinamica addetti ( ) 9

10 Geografia dei processi di sviluppo Nel corso dell ultimo quindicennio assistiamo a: un consolidamento di alcune direttrici protagoniste dello sviluppo economico regionale di più lungo periodo (alcuni ambiti briantei e la direttrice Pedemontana nel segmento più orientale verso Bergamo) un notevole sviluppo della direttrice Sud Est, anche oltre i confini provinciali (verso Lodi e Piacenza) una significativa ricentralizzazione demografica e occupazionale su Milano e sulla conurbazione nord milanese Si stanno affacciando nuove configurazioni territoriali? 10

11 Poli attrattori e generatori (2011) Crescente disaccoppiamento tra luogo di residenza e di lavoro: sfaldamento dei mdl locali ampliamento e maggiore integrazione del mdl metropolitano Crescita del pendolarismo, in particolare verso le aree centrali e semicentrali, anche per effetto del rafforzamento di Milano (potenziamento offerta formativa superiore, crescita di domanda di lavoro povera che risiede dove i costi abitativi sono più bassi, ecc.) 11

12 La mobilità sulla rete infrastrutturale A seguito di cambiamenti dei modelli di produzione, di organizzazione del lavoro e di consumo: crescita della mobilità multiverso difficoltà della rete del ferro a rispondere ai cambiamenti della domanda congestione lungo le direttrici autostradali, gli assi di grande comunicazione e anche lungo alcuni attraversamenti urbani appiattimento delle differenze tra orari di punta e di morbida 12

13 I livelli di accessibilità correlati all assetto socioeconomico dei territori Comuni con scarsa accessibilità ed elevata densità di popolazione/addetti Categoria D 19% del totale Immediatamente all esterno della zona centrale e settentrionale dell area d indagine. Comuni con buona accessibilità ed elevata densità di popolazione/addetti Categoria A 20% del totale Milano. Comuni contermini a Milano. Lungo i corridoi infrastrutturali radiali a nord e ad est del capoluogo. Comuni con scarsa accessibilità e bassa densità di popolazione/addetti Categoria C 53% del totale Nei settori sud ed ovest dell area metropolitana. Nelle porzioni più esterne della Brianza e del nordest. Elaborazioni PIM per Assolombarda (2015) Comuni con buona accessibilità e bassa densità di popolazione/addetti Categoria B 8% del totale Negli snodi del sistema ferroviario più distanti da Milano. Lungo il corridoio in direzione est. Lungo la A51 a nord. Lungo SS Malpensa 13

14 L offerta infrastrutturale futura su ferro 14

15 L offerta infrastrutturale futura su strada 15

16 Previsioni infrastrutturali e nuova domanda Le principali previsioni infrastrutturali si concentrano dove: la densità di popolazione e addetti è maggiore le dinamiche demografiche ed occupazionali sono crescenti i livelli di congestione sono più elevati o le condizioni di accessibilità non sempre risultano allineate con la densità di popolazione e addetti Nel breve periodo: dare priorità al completamento degli interventi infrastrutturali localizzati in aree in cui il divario domanda/offerta (sia quantitativo che qualitativo) è più evidente, con soluzioni maggiormente sostenibili anche dal punto di vista ambientale e di consenso da parte delle comunità locali Preparare il futuro: puntare su un sistema della mobilità complessiva più integrato ed intermodale (integrazione tariffaria, programmazione unitaria dei servizi di TPL, sistema degli interscambi, servizi sharing, ecc.) 16

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