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1 info MIGRANS foglio di informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia dicembre 2016 numero 38 foto: Maurizio Oliveri La migrazione autunnale dei Rapaci in Italia Editoriale E singolare come lo studio della migrazione dei rapaci attraverso la nostra penisola, continui in maniera più o meno costante da venti anni a questa parte. Alcuni siti addirittura da anni. Si tratta di qualcosa di singolare che lega alcuni ornitologi a questo fenomeno naturale conosciuto solo in parte. Tutto ciò perché nonostante la mole impressionante di dati raccolti, rimangono aperti ancora molti interrogativi. Primo tra tutti la percentuale di individui osservati rispetto gli effettivi che attraversano i siti di osservazione. Inoltre la variabilità nei conteggi annuali è dovuta alle condizioni meteo del sito di osservazione, a quelle delle aree di nidificazione oppure allo stato del cielo nell area in esame? Quanto infatti può incidere il grado di inquinamento e quindi lo strato di polveri, gas ed altro che creano una minore visibilità nell area di indagine? Sicuramente alcuni siti nel corso degli ultimi decenni hanno visto una evidente modificazione dello stato del cielo. Nei primi decenni lo stato del cielo nel periodo compreso tra il 15 agosto e il 15 settembre si caratterizzava per la formazione di cumuli nembi che permettevano non solo una buona osservazione ma anche un conteggio molto corretto dei rapaci in migrazione. Ora tale situazione risulta molto cambiata in alcune aree, tanto da ridurre drasticamente il tasso di osservazione. Tutto ciò anche se non del tutto comune nell intera penisola rappresenta senz altro un fattore da prendere in seria considerazione. Dato poi che la migrazione post riproduttiva in molti siti d Italia vede il falco pecchiaiolo come la specie più abbondante, appare interessante analizzare la modalità migratoria in funzione del vento. In alcune aree infatti non si è notata una grande differenza tra le giornate dominate da vento contrario (head wind) da quelle con vento favorevole (tail wind). La specie infatti riesce a contrastare molto bene queste condizioni sfavorevoli. Tutto ciò per aprire nuove tematiche di indagine, non sempre facilmente risolvibili in maniera approssimata. Con tutto quanto premesso si sono volute elencare alcune tematiche di indagine che al momento rimangono non del tutto approfondite. Nel complesso anche questa stagione ha visto una buona partecipazione di volontari che hanno operato nei vari siti. In primo luogo si pone come il solito l importanza dell Italia assunta per la migrazione del falco pecchiaiolo che si conferma la specie più abbondante e del biancone per le sue singolari modalità di migrazione. In secondo luogo poi, ma comunque sempre rilevanti, sono stati i passaggi di falchi di palude, nibbi bruni, poiane e via via di altre specie di non minore importanza. Il Coordinamento Rapaci Migratori 1

2 Malta La migrazione post riproduttiva a Malta nel 2016 Edward Bonavia, Raymond Vella, BirdLife Malta Quest anno il campo di osservazioni ha avuto luogo dal 13 agosto al 7 novembre Le osservazioni sono state effettuate nelle ore pomeridiane, sempre a Buskett, una zona boscosa protetta nella parte occidentale dell isola. Quest anno il numero di uccelli osservati è ritornato alla normalità, dopo un 2015 caratterizzato da un numero ridotto di osservazioni (2.782). La stagione e stata nuovamente caratterizzata da giorni di pressione bassa e nuvole che hanno creato turbolenze sul Mediterraneo centrale. Interessante il totale di nibbi bruni Milvus migrans, pari a 107 individui, il numero piu alto mai osservato in questo periodo. La presenza di gruppi di aquile a novembre si è ripetuta quest anno con il solito bracconaggio che sempre la accompagna. Quest anno lo stormo era costituito da 38 aquile minore Hieraaetus pennatus e 23 bianconi Circaetus gallicus. Sfortunatamente lo stormo è stato decimato dai cacciatori, che hanno sparato da diverse parti dell isola; le aquile rimaste a Malta dopo la prima notte probabilmente sono state abbattute una per una. Lo stesso è accaduto a due cicogne nere Cicogna nigra abbattute dai bracconieri a settembre. La carcassa di una delle cicogne è stata ricuperata Ciconia nigra 5 Ciconia ciconia 6 Pernis apivorus 1045 Milvus migrans 107 Milvus milvus 1 Circaetus gallicus 23 Circus aeruginosus 885 Circus cyaneus 3 Circus pygargus 25 Circus macrourus 3 Circus pygargus/macrourus 4 Accipiter brevipes 1 Accipiter nisus 52 Buteo buteo 1 Buteo b. vulpinus 1 Aquila pomarina 1 Hieraaetus pennatus 38 Pandion haliaetus 25 Falco tinnunculus 221 Falco naumanni 246 Falco tinnunculus/naumanni 14 Falco vespertinus 6 Falco columbarius 5 Falco subbuteo 222 Falco eleonorae 31 Falco cherrug 1 Falco peregrinus 11 Falco sp. 3 da BirdLife Malta mentre l altra è stata abbatuta e ricuperata da un cacciatore. L appello di BirdLife Malta al Primo Ministro di chiudere la caccia si è rivelato inutile, e nessuna azione è stata presa dal governo. E una vergogna che incidenti di questo tipo continuino ad accadere nel Una nota posittiva a proposito è l arresto di un bracconiere, individuato grazie ad un filmato girato da BirdLife Malta, che ha aiutato la polizia a trovare la carcassa di un aquila minore abbattuta dal bracconiere stesso. Il fatto dimostra nuovamente che da quando la presenza della polizia è stata ridotta il numero di incidenti è cresciuto in modo allarmente. Quest anno è stato osservato il primo esemplare di sparviere levantino Accipter brevipes per Malta, un individuo giovane. Possiamo dire che se non fosse per i continui atti di bracconaggio, Malta sarebbe la destinazione ideale per l osservazione dei rapaci. Tuttavia un costante impegno è necessario per assicurare che la situazione non ritorni ai livelli originari. Totale 2986 foto: Raymond Valla 2

3 Calabria La migrazione post riproduttiva nel Parco Nazionale d Aspromonte (RC) agosto-ottobre 2016 Sabrina Santagati*, Antonino Siclari*, Sergio Tralongo*Angelo Scuderi** *Ente Parco Nazionale dell Aspromonte ** Ornitologo, Libero professionista Il monitoraggio si è svolto dall 11/08/2016 al 09/10/2016. La sesta stagione di monitoraggio dei veleggiatori sul versante calabro dello Stretto di Messina, all interno del Parco Nazionale dell Aspromonte, si è conclusa con l osservazione di oltre ventimila tra rapaci e cicogne. Quest anno lo studio è stato condotto per l intero periodo dalla stazione principale (P2 C.da S. Stefano, utilizzata dal 2011) e, per un numero limitato di giornate, dalle altre due stazioni di osservazione (P1 Tenuta S. Angelo e P3 Piazza di Nino Martino). Complessivamente sono state svolte osservazioni per 100 giornate, per un totale di 891 ore complessive. Il Parco Nazionale dell Aspromonte con il 2016 avvia il nuovo corso del monitoraggio con l obiettivo di raccogliere una serie storica di dati finalizzata a valutare i trend di popolazione delle principali specie di rapaci migratori del bacino del Mediterraneo. La stagione di monitoraggio 2016 è stata avviata l 11 agosto e si è conclusa il 9 ottobre. L annata è stata caratterizzata da numerose giornate con avverse condizioni climatiche che non hanno favorito i conteggi. La metodologia di rilevamento è quella adottata nelle annate precedenti, con orario di osservazione compreso tra le 9:00 e le 18:00 dalle stesse postazioni utilizzate dal 2011; i turni erano di 10 giorni per ogni rilevatore e per ogni postazione vi era un ornitologo esperto coadiuvato da un ausiliario. I rapaci e le cicogne censiti sono stati , di cui dalla stazione P2. 19 le specie di rapaci osservate, oltre a cicogna bianca Ciconia ciconia e cicogna nera Ciconia nigra. più abbondanti sono risultate il falco pecchiaiolo Pernis apivorus ( indd.), il falco di palude Circus aeruginosus (2.772 indd.) e il nibbio bruno Milvus migrans (1.783 indd.). Numerose le altre specie rilevate, tanto che la check-list conta ben 96 specie osservate dalle diverse postazioni. Interessante l osservazione di un giovane di aquila imperiale Aquila heliaca, il 14 settembre. L Ente Parco ha avviato inoltre alcuni interventi finalizzati a potenziare la partecipazione volontaria di appassionati birdwatcher alle giornate di monitoraggio, con l intento di ampliare l offerta di turismo naturalistico che l Aspromonte è in grado di offrire ai suoi visitatori. Hanno effettuato le osservazioni: F. Adragna, M. Calabrò, G. Camelliti, A. Campolo, A. Cardella, A. Ciulla, C. Crucitti, S. Cutini, S. Iiritano, G. Martino, E. Muscianese, M. Policastrese, A. Scuderi, P. Storino e D. Vitale. Ciconia nigra 79 Ciconia ciconia 119 Pernis apivorus Milvus migrans Milvus milvus 3 Circaetus gallicus 29 Circus aeruginosus Circus cyaneus 1 Circus pygargus 37 Circus macrourus 5 Circus pygargus/macrourus 12 Circus sp. 5 Accipiter nisus 42 Buteo buteo 41 Buteo sp 3 Aquila heliaca 1 Aquila sp. 2 Hieraaetus pennatus 45 Pandion haliaetus 64 Falco tinnunculus 131 Falco naumanni 4 Falco tinnunculus/naumanni 619 Falco vespertinus 5 Falco subbuteo 57 Falco eleonorae 1 Falco subbuteo/eleonorae 1 Falco peregrinus 1 Accipitriforme medio 396 Totale rapaci

4 Calabria La migrazione autunnale 2016 sullo stretto di Messina (RC) Michele Panuccio, Nicolantonio Agostini, Angelo Scuderi, Gianpasquale Chiatante, Juan Ramirez, Alberto Pastorino, Michele Cento, Martina Zambon, Stiven Kocijancic, Giuseppe Bogliani, Giacomo Dell Omo Ornis italica, MEDRAPTORS, DSTA - Università di Pavia Il monitoraggio della migrazione autunnale è stato effettuato tra l 11 agosto e il 30 settembre sul versante calabrese dello Stretto di Messina, nell area compresa tra i piani d Aspromonte e il crinale appenninico. 4 La zona è di particolare interesse perchè qui si concentra gran parte del flusso dei rapaci migratori (Panuccio et al. 2005, Agostini et al. 2015). Dopo aver attraversato la Calabria i rapaci raggiungono la Sicilia e i monti Peloritani diversi chilometri più a sud delle zone in cui vengono osservati in primavera (Panuccio et al. 2016). Il monitoraggio del 2016 che ha visto la partecipazione di numerosi volontari è stato effettuato da due postazioni, una situata sui piani d Aspromonte nel comune di Scilla (P 1), l altra sita più vicina al crinale, già utilizzata in precedenti monitoraggi e ricadente nel Comune di Sant Eufemia d Aspromonte (P2; Panuccio et al. 2005, Agostini et al. 2015). Gli uccelli contattati dalle due postazioni transitavano in parte nella ZPS IT Costa Viola (P1), in parte all interno del P.N. dell Aspromonte ed in parte sul territorio non tutelato (P2). Le osservazioni dirette si aggiungono a quelle effettuate da Terna che ha anche utilizzato una stazione radar operante giorno e notte durante tutto il periodo e posizionata in P1. La migrazione dei rapaci è stata caratterizzata dal passaggio di diverse migliaia di falchi pecchiaioli Pernis apivorus i quali tendono a migrare nella porzione dell area di studio più vicina al crinale, mentre nibbi bruni Milvus migrans e falchi di palude Circus aeruginosus hanno sorvolato l altopiano distribuendosi più uniformemente (Tab. 1). Fra le specie rare è interessante riportare un individuo di aquila imperiale Aquila heliaca osservato il 14/09, e seguito grazie ad un trasmettitore satellitare dalla sua area di nascita (al confine fra Slovacchia e Austria). Inoltre, una giovane aquila anatraia minore Clanga pomarina è stata osservata il 25/09 e alcune decine di bianconi Circaetus gallicus nella seconda metà di settembre. Queste aquile sono perlopiù giovani inesperti alla prima migrazione e spesso mostrano indecisione nella rotta di migrazione, in particolare quando arrivano nei pressi dello Stretto (Agostini et al. 2016). Fra le altre specie di uccelli rilevate: alcune decine di cicogne bianche Ciconia ciconia e nere Ciconia nigra, migliaia di gruccioni Merops apiaster, decine di aironi cenerini Ardea cinerea, due fenicotteri rosa Phoenicopterus roseus, alcune ghiandaie marine Coracias garrulus e otto pivieri tortolini Charadrius morinellus. Il monitoraggio dei volontari di MEDRAPTORS si affianca alle attività condotte da Terna per ottemperare ad una prescrizione del Ministero dell Ambiente vincolante per la messa in funzione del nuovo elettrodotto Sorgente-Rizziconi che attraversa l area. Per poter continuare le attività di monitoraggio è stato avviato un progetto congiunto (Medraptors e Ornis italica) per la realizzazione di un osservatorio ornitologico permanente nell area. Il progetto è sostenuto dall Università di Pavia che ha promosso una campagna di crowdfunding e prevede il monitoraggio attraverso l utilizzo congiunto di osservazioni e strumentazione radar. Agostini N., Scuderi A., Chiatante G., Bogliani G. & Panuccio M Factors affecting the visible southbound migration of raptors approaching a water surface. Italian Journal of Zoology 82(2): Agostini N., Gustin M. & Panuccio M Short-toed snake eagles Circaetus gallicus (Gmelin, 1788) (Aves: Accipitridae) approaching a water barrier show reverse direction of migration. Italian Journal of Zoology 83(4): Panuccio M., Agostini N. & Mellone U Autumn migration strategies of honey buzzards, black kites, marsh and Montagu s harriers over land and over water in the central Mediterranean. Avocetta 29: Panuccio M., Scacco M., Agostini N., Catoni C., Bogliani G. & Dell Omo G Seasonal differences in raptor migration over the Strait of Messina. 20th Conference of the EBCC, Halle, Germany. P1 P2 Accipiter nisus Aquila heliaca 0 1 Buteo buteo Buteo rufinus 1 0 Circaetus gallicus Circus aeruginosus Circus macrourus 1 4 Circus pyg/mac 4 3 Circus pygargus A. clanga / pomarina 1 0 Falco cherrug 1 0 Falco naumanni 0 11 Falco sp. 2 2 Falco subbuteo Falco tinnunculus 1 20 Falco tinnunculus/naumanni Falco vespertinus 2 2 Hieraaetus pennatus Milvus migrans Milvus milvus 4 3 Pandion haliaetus Pernis apivorus Rapaci non identificati Totale rapaci Ciconia ciconia Ciconia nigra Phoenicopterus roseus 2 2 Ardea alba 0 1 Ardea cinerea 2 22 Merops apiaster Charadrius morinellus 5 3 Coracias garrulus 0 2 foto: Michele Panuccio foto: Michele Panuccio

5 Liguria La migrazione autunnale 2016 in Liguria, sito di Costa Fagaglia, Genova - Prà (GE) Marcello Bottero Rete Osservatori Liguri Il monitoraggio della migrazione post-nuziale 2016 si è svolto dal 14 settembre al 2 novembre, all interno del quale si è svolto per il terzo anno consecutivo, un periodo di conteggio dedicato a una specie target inserita nell All. I della Dir. Uccelli : il biancone Circaetus gallicus. Dal 14 settembre al 2 novembre la Rete Osservatori Liguri ha seguito la migrazione postnuziale dei rapaci (e non) osservando 1640 individui per un indice giornaliero di 68,33 indd./giorno con un totale di 24 giornate e uno sforzo complessivo di ore per un totale di 15 specie di rapaci osservate di cui 10 sono elencate nell Allegato I della Direttiva Uccelli. Nel sopracitato periodo, per il terzo anno consecutivo, si è tenuto un campo di monitoraggio dedicato al biancone Circaetus gallicus. La copertura temporale di 12 giorni si è svolta dal 15 al 26 settembre, periodo in cui risulta concentrato il maggiore passaggio della specie. Alcune difficoltà oggettive e condizioni meteo non ottimali con temperature quasi estive e cielo blu, hanno prodotto risultati inferiori alle attese; poco più di mille individui conteggiati dalle varie postazioni site lungo la dorsale di Costa Fagaglia pari a circa il 78 % di tutto il rilevato. L aquila minore Hieraaetus pennatus risulta essere la seconda specie osservata sul sito con 45 individui pari a circa al 4 % del totale. Da rimarcare nel suddetto periodo l osservazione di nove indd. di nibbio reale Milvus milvus specie regolare ma quantitativamente scarsa in autunno, mentre tra i non rapaci da segnalare l osservazione di un ind, di spatola Platalea leucorodia il 17 settembre (Nicola Leugio). Da segnalare al di fuori del suddetto campo di monitoraggio, una sorta di mini-invasione di aquila minore Hieraaetus pennatus: tra il 9 e il 12 ottobre osservato lo straordinario passaggio di ben 185 indd. registrato nell arco temporale di undici ore (osservatori Maurizio Olivieri, Sara Papalia & Marcello Bottero). Un ringraziamento a tutte le persone che hanno partecipato e reso possibile lo svolgimento del progetto Costa Fagaglia: Enrico Borgo, Marcello Bottero, Luca Cannella,,Fabio Casale, Alberto Cosso, Fulvio Garofalo, Alessandro Grossi, Nicola Leugio, Gianni Lucchi, Maurizio Olivieri, Giulio Poggi, Cristina Poma, Debora Sala e Giuseppe Valeri.. Nel 2017 verranno organizzati campi di monitoraggio primaverili e autunnali. Per informazioni e per partecipare: reteosservatoriliguri@gmail.com. Pernis apivorus 24 Milvus migrans 4 Milvus milvus 13 Circaetus gallicus 1233 Circus aeruginosus 7 Circus cyaneus 1 Accipiter gentilis 7 Accipiter nisus 11 Buteo buteo 16 Hieraaetus pennatus 247 Falco tinnunculus 10 Falco tinnunculus/naumanni 1 Falco subbuteo 12 rapace indeterminato 10 falco sp 4 poiana ind 1 Totale indd foto: Michelangelo Giordano 5

6 Liguria La migrazione autunnale nel Parco del Beigua: il sito di Arenzano (GE) Luca Baghino c/o Ente Parco del Beigua Via Marconi Arenzano (GE) Per il diciassettesimo anno consecutivo, in un arco di dodici giorni dal 15 al 26 settembre, si è attuato il monitoraggio delle popolazioni di biancone Circaetus gallicus in migrazione attraverso la ZPS Beigua-Turchino, un programma avviato nel Nel 2016 sono stati conteggiati 1919 individui di biancone, specie target della ZPS (85,8% di tutti i Falconiformes osservati (media = 82,1%±3,69 ES) su un totale di 2235 rapaci migratori; sono nove i taxa rilevati nel periodo di sicura attribuzione specifica. Il numero di individui di biancone rilevati nel periodo di riferimento del 2016 è risultato essere il più elevato in assoluto dal 2000, relativamente alla migrazione post-riproduttiva (numero medio annuale = 852 indd.) anche considerando il numero medio ottenuto dal 2010 (N = 1233) che annovera conteggi superiori ai 1000 individui/periodo; l indice di migrazione di questa sessione di monitoraggio è stato parallelamente molto alto, di ben 19,58 indd/h (media = 9,25 indd/h dal 15 al 26 settembre ), comparabile a quello del periodo di marzo che è di norma più elevato: il trend delle popolazioni di bianconi migranti attraverso il sito appare positivo in base alla serie storica di dati, con aumento moderato. Da segnalare quest anno anche la consistente migrazione di soggetti di aquila minore Hieraaetus pennatus (N = 146), la più considerevole in termini quantitativi finora registrata in questa sessione a partire dal 2000: limitatamente alla finestra temporale controllata è risultata per il quarto anno dal 2011 la seconda specie per numerosità, ponendosi complessivamente al terzo posto dopo biancone e falco pecchiaiolo sotto l'aspetto delle abbondanze. Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo nel periodo e su tutti Rosangela Pedemonte, per la presenza e l'assistenza, Massima Pastorino, Alessandro Ghiggi e Simonetta Venturini. foto: Michelangelo Giordano 6

7 Toscana Versilia - Alpi Apuane (LU): campo rapaci autunno 2016 Guido Premuda (Sunbird.it) Ancora una volta il bottleneck Versilia-Alpi Apuane ha riservato sorprese ed emozioni ai partecipanti: il record assoluto mensile e stagionale per il biancone, una piccola invasione di aquile minori, l osservazione di un aquila di Bonelli e di un grande gruppo di cicogne bianche. Pernis apivorus 190 Milvus migrans 11 Milvus milvus 6 Circaetus gallicus 2603 Circus aeruginosus 76 Circus cyaneus 2 Accipiter gentilis 1 Accipiter nisus 33 Buteo buteo 22 Hieraaetus pennatus 157 Aquila fasciata 1 Pandion haliaetus 4 Falco tinnunculus 78 Falco subbuteo 77 rapaci indeterminati 41 Falconiformes 3302 Ciconia nigra 2 Ciconiformes 2 Dal 6 al 30 settembre 2016 presso Capriglia, comune di Pietrasanta (LU), si è svolto il 19 campo d osservazione della migrazione autunnale del biancone Circaetus gallicus e degli altri rapaci sulle Alpi Apuane, organizzato da Guido Premuda e il gruppo Sunbird, con il supporto delle Guardie del Parco delle Alpi Apuane (referente Fabio Viviani) e delle Guardie Ambientali Volontarie (coordinatore Stefano Alibani). In contemporanea o in alternativa a Capriglia, sono state utilizzate saltuariamente anche altre postazioni (Pietrasanta, Ripa, Massarosa e Monticiano) a seconda delle possibilità degli osservatori e delle condizioni meteo. In aggiunta al periodo continuativo, sono state svolte anche osservazioni sporadiche prima (dal 28 luglio) e dopo il campo (fino al 31 ottobre). Il monitoraggio dell autunno 2016, con un totale di 3729 rapaci migratori, conferma nuovamente il bottleneck della Versilia-Alpi Apuane tra le IBA (Important Bird Areas) classificate con il criterio C5 (Large congregations of migratory raptors), che prevede il passaggio di oltre 3000 rapaci migratori, indipendentemente dalla rarità delle specie (PREMUDA et al. 2014). In settembre sono state svolte 25 giornate continuative e 218 ore di osservazione. Sono stati osservati 3302 rapaci migratori (indice orario: 15,1 rapaci/h), la maggior parte dei quali (79%) costituito da bianconi (Circaetus gallicus) (N=2603), come sempre con direzione di migrazione a circuito inversa da Sud-Est verso Nord-Ovest. La giornata di picco si è verificata il 21 settembre con 382 individui osservati (PREMUDA et al.). Altri bianconi sono stati osservati durante le osservazioni sporadiche, per un totale complessivo di 2645 individui. Questi numeri totali costituiscono il record assoluto mensile e stagionale per il biancone per il sito, che riflette il consistente passaggio rilevato durante la primavera L aumento continuo del numero di bianconi osservati è in linea con i risultati del monitoraggio pluriennale in Versilia-Apuane e con l incremento della specie in Italia, le cui cause sono verosimilmente legate a molteplici fattori contemporanei (PREMUDA et al. 2005a, 2005b). Uno di questi fattori è probabilmente il successo riproduttivo della specie, ipotesi supportata anche dalle osservazioni di settembre 2016, con un rilevante numero di giovani bianconi (anche gruppi fino a 8 individui insieme). Durante il periodo è stato osservato un elevato numero di aquile minori (N=157), con un massimo giornaliero di 25 individui il 19 settembre (PREMUDA, RICCI), a cui si aggiungono le 81 osservate il 10 ottobre (RICCI, DEL CHIARO), durante la piccola invasione di aquile minori provenienti da Occidente (Spagna e Francia), per un totale di 316 individui. Tra le osservazioni rilevanti si riporta un aquila di Bonelli adulta osservata il 10 settembre (BELOSI) (seconda assoluta per Capriglia e le Alpi Apuane) e 233 cicogne bianche osservate in agosto, di cui un grande gruppo di 200 il 25 agosto (RICCI). In ordine d abbondanza le specie osservate sono costituite da: biancone Circaetus gallicus, falco pecchiaiolo Pernis apivorus, aquila minore Hieraaetus pennatus, gheppio Falco tinnunculus, lodolaio Falco subbuteo, falco di palude Circus aeruginosus, sparviere Accipiter nisus, poiana Buteo buteo, nibbio bruno Milvus migrans, nibbio reale Milvus milvus, falco pescatore Pandion haliaetus, albanella reale Circus cyaneus, astore Accipiter gentilis, aquila di Bonelli Aquila fasciata. Si ricorda cortesemente che il campo si svolge su proprietà privata e che l accesso all uliveto di Capriglia non è consentito se non si è muniti di un permesso individuale firmato. Inoltre l accesso é a numero limitato giornaliero. Chi è interessato a partecipare è pregato di contattare l organizzatore per ottenere il permesso in accordo con la gestione del calendario presenze. Ovviamente ognuno è libero di recarsi, quando vuole, a Capriglia per fare osservazioni, ma rimanendo sulla strada o in ogni caso fuori dalle proprietà private (uliveti). Il belvedere di Capriglia (il rettilineo alla fine del paese) e il nuovo parcheggio a Capezzano Monte sono ugualmente ottimi punti di osservazione. Grazie per la collaborazione indispensabile affinché i campi di monitoraggio rapaci possano continuare nello stesso sito, in modo da ottenere dati comparabili tra gli anni. Si ringraziano vivamente tutti i partecipanti ed in particolare: Andrea ed Elena Benvenuti, Fernando Sava e Monica Salvi Il Parco Regionale delle Alpi Apuane e il suo personale: il Comandante Giovanni Speroni, le Guardie Fabio Viviani, Giovanni Bertola, Nicola Raffaelli e le GAV (Guardie Ambientali Volontarie) Stefano Alibani, Alessandro Franchi, Giuseppe Nardini. I capi-campo e aiuti: Paolo Ricci, Lorenzo Del Chiaro, Marianna Corsinelli, Marco Borioni, Stefano Donello, Alberto Belosi, Alfredo Peghini, Erio Bosi, Francesco Franceschi, Marco Franchini, Andrea Delle Sedie, Massimo Marcone, Giorgio Gregori, Paolo Pelletti, Marco Cantarelli. Bibliografia: - PREMUDA G., Il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. In: Quaderni di Birdwatching nr. 17, pag EBN Italia. - PREMUDA G. & BELOSI A., 2015a. Short-toed Eagle Circaetus gallicus population increase in Italy: hypothesis of root causes. Avocetta 39(1): PREMUDA G., BELOSI A., VIVIANI F. & FRANCHINI M., 2015b. Short-toed Eagle Circaetus gallicus population monitoring at the Apuane Alps migration watch-site (Tuscany). Avocetta 39(1): PREMUDA G., FRANCHINI M. & VIVIANI F., "Apuane 3000" Una nuova IBA: il bottleneck Versilia-AlpiApuane. In: Quaderni di Birdwatching nr. 14, pag EBN Italia. - PREMUDA G., RICCI U. & VIVIANI F., Rapaci delle Alpi Apuane - Parco Alpi Apuane, Pacini Ed., Pisa

8 Lombardia - Veneto La migrazione post riproduttiva 2016 dei rapaci diurni nel Parco del Mincio (colline moreniche del Lago di Garda: MN, BS, VR) Arturo Gargioni G.R.A. (Gruppo Ricerche Avifauna) Anche quest anno le osservazioni si sono svolte sul Monte della Guardia in comune di Ponti sul Mincio (MN). Oltre al sito di Ponti s/m. sono state effettuate osservazioni a Santa Lucia di Valeggio sul Mincio (VR), nel settore orientale della flyway, distante 5,9 km in linea d aria dal primo. Inizio e fine censimento: agosto, per un totale di 12 giorni consecutivi sul il Monte della Guardia e 8 giorni consecutivi a Busa di S. Lucia. Il totale di 187,5 ore di osservazione e di 22 osservatori sono così ripartiti: 111,5 ore e 16 osservatori (media 3 osservatori/giorno) a Ponti s/mincio e 76 ore e 6 osservatori (2,25 osservatori/giorno) a S. Lucia. Dei rapaci delle 11 specie censite ben , pari al 99%, erano falchi pecchiaioli Pernis apivorus. Dalla somma dei dati di entrambe le postazioni occupate, dopo la scrematura dei doppi conteggi pari a 458 rapaci, ne risulta un indice orario medio di 55,76 ind./ora; un indice orario minimo di 36,2 ind./ora il 28 agosto e un Tab. 2: grafico dei passaggi giornalieri. In arancio i giorni con copertura simultanea a Ponti s/mincio e S. Lucia. In blu i giorni di sola copertura a Ponti s/mincio. indice orario massimo di 236,2 ind./ora il 24 agosto. Il picco di maggior flusso è stato il 23 e 24 agosto con rispettivamente e rapaci, di cui e 550 a Ponti s/mincio e 1015 e a S. Lucia. Altre specie censite: 5 cicogne nere Ciconia nigra di cui una a Ponti s/mincio e 4 a S. Lucia. Fuori dal periodo considerato, il 7 settembre osservata una terza Aquila minore in fase chiara (D. Franchini). Le condizioni meteorologiche sono state per tutto il periodo caratterizzate da un cielo perennemente terso che non ha favorito l individuazione dei gruppi, soprattutto nelle ore centrali della giornata. La possibilità di coprire contemporaneamente con otto giorni consecutivi la stazione di S. Lucia, ha permesso di confrontare le diverse modalità di sorvolo sui due siti (tab. 3). Ringraziamenti. Un grazie a tutti i partecipanti che hanno permesso la riuscita di questo campo di osservazioni. In ordine alfabetico: Aldi Davide, Robero Barezzani, Stefano Bellintani, Roberto Bertoli, Piero Bonvicini, Carlo Chiari, Massimo Crema, Paolo Faifer, Diego Franchini, Arturo Gargioni, Nunzio Grattini, Donatella Lampugnani, Cristiano Mantovani, Luca Mazzini, Giorgio Nigrelli, Federico Novelli, Flavia Paoletti, Angelo Pasqua, Alessandro Pavesi, Gabriele Piotti, Giuseppe Redaelli, Fulvio Zanardini. Tab. 3: confronto passaggi M. della Guardia S. Lucia dal 20 al 28 agosto. Pernis apivorus Milvus migrans 1 Circaetus gallicus 2 Circus aeruginosus 9 Accipiter nisus 55 Buteo buteo 23 Hieraaetus pennatus 2 Pandion haliaetus 1 Falco tinnunculus 5 Falco subbuteo 5 Falco peregrinus 1 rapaci indeterminati 5 Ciconia nigra 5 Totale

9 Veneto Migrazione post riproduttiva degli uccelli rapaci sopra i Colli Asolani (Maser, TV) Francesco Mezzavilla, Gianfranco Martignago, Giancarlo Silveri, Fabio Piccolo, Franco Salvini, ASFAVE (Associazione Faunisti Veneti), LIPU (Sezione Pedemontana Trevigiana) Grazie al contributo di alcune decine di rilevatori anche nel 2016 è stato svolto il monitoraggio degli uccelli rapaci migratori sopra i Colli Asolani. Le osservazioni sono state fatte come negli ultimi decenni dalla cima del Colle di S. Giorgio posta a poco più di 400 metri di quota ma raggiungibile seguendo un facile sentiero. Dalla postazione si domina verso sud gran parte dell area di pianura, mentre verso nord la visuale spazia nella Val Cavasia, dominata da colline di modesta entità, fino alle propaggini meridionali del Massiccio del monte Grappa e del Monte Cesen. Nelle giornate con buona visibilità con il cannocchiale si contano facilmente le navi in bacino a Venezia a più di 50 km di distanza, mentre sul Massiccio del Grappa si osservano le mucche al pascolo nelle praterie alpine. Tutto ciò comunque non permette di rilevare altrettanto bene il passaggio dei rapaci a distanze superiori, stimate attorno i 4-5 chilometri. Ciò avviene solo quando questi si stagliano contro gli ammassi nuvolosi che si creano nel corso della giornata. Viceversa in presenza di foschia o di fonti varie di inquinamento che creano una specie di cortina impenetrabile, gli uccelli si spostano senza essere rilevabili. Tutto ciò per confermare ancora una volta che gli individui contati rappresentano solo una parte di quelli effettivi che migrano senza essere da noi rilevati. Come si è già scritto negli anni precedenti, sopra i Colli Asolani transitano gran parte dei falchi pecchiaioli che migrano verso occidente, provenienti dal Friuli Venezia-Giulia e probabilmente dall Est Europa. Nel 2016 si è notato un solo giorno con forte passaggio, il 24 agosto, quando sono stati contati 2318 rapaci (vedi grafico). In particolare è mancato del tutto il secondo picco, di regola osservabile attorno la fine del mese di agosto, tra il 28 il 31 agosto. In questo periodo sono stati contati solo 502 e 517 rapaci nei due giorni del 30 e 31. Complessivamente sono stati contati circa 8200 falchi pecchiaioli Pernis apivorus confermandosi ancora una volta la specie più abbondante. Oltre a questi in ordine di abbondanza sono stati contati poiane (79 ind.), falchi di palude (12 ind.), nibbi bruni (20 ind.), falco pescatore (1 ind.). Abbastanza interessante è stato anche il conteggio di 9 cicogne nere. La stagione si è quasi del tutto conclusa domenica 4 settembre quando al momento di lasciare con forte rammarico la postazione, siamo stati salutati dal passaggio di un aquila minore in fase chiara. Un buon auspicio per riprogrammare ancora una volta il monitoraggio per il prossimo anno. Ringraziamenti. Tra i numerosi amici che hanno contribuito ad aumentare il livello delle nostre osservazioni, crediamo sia opportuno ricordare la collaborazione di: Lucio Signorotto, Doriano Foltran, Bruno Zamprogno, Atos Pastorini, Luigi Bianco, Giuliano Della Pietà e molti altri presenti saltuariamente. Il censimento è stato giornalmente coordinato da uno degli scriventi, presenti a turno nell area ed è stato attuato come ogni anno dalle ore 9 (ora legale) fino alle circa per un totale di 196 ore. Le condizioni meteorologiche nella terza decade di agosto hanno visto una forte dominanza di giornate con copertura nuvolosa ma con discreta visibilità. Dall analisi dei dati raccolti in questa stagione ha visto un certo incremento rispetto l anno precedente, ma il totale si pone sempre ad un livello inferiore rispetto gli anni compresi tra il 2009 e il Anche il flusso migratorio ha evidenziato forti differenze rispetto quanto rilevato nel passato. In primo luogo non si è più verificato il flusso bimodale, caratterizzato da due distinti picchi. 9

10 Piemonte Progetto Migrans 2016: Nuovo record di passaggio del falco pecchiaiolo sulla Valle Po (CN) Anna Maria Gaggino Parco del Monviso Come già anticipato nel 2015, la tendenza all aumento dei passaggi di falco pecchaiolo Pernis apivorus è stata confermata anche per il 2016: dopo un 2014 sotto la media (furono osservati falchi pecchiaioli) nel 2015 si era tornati a valori elevati (6.370 osservazioni) superati nel 2016 con il dato di 6.441, nuovo record per la stazione di Bric Lumbatera, a Paesana. Anche nel 2016 i dati dei passaggi si discostano da quanto ci prospettava la statistica di ben 19 anni di monitoraggio. Come è noto in letteratura i passaggi del falco pecchiaiolo, durante la migrazione autunnale, mostrano una distribuzione bimodale, presentando due picchi, legati probabilmente al fatto che giovani ed adulti migrano in periodi leggermente differenti (Kjellén, 1992). Nel caso della Valle Po i dati del periodo (grafico 1) mostrano un picco più basso nei giorni agosto ed uno più alto il 29 agosto. Negli ultimi due anni, invece, abbiamo registrato il massimo giornaliero del passaggio (nel 2015 circa individui, nel 2016 circa 940 individui) il 25 agosto, mentre non abbiamo assistito al passaggio così consistente attorno al 29 del mese (grafico 2). Indubbiamente qualche fattore continua a influire su di un andamento comprovato ormai da 19 anni di osservazione. Una ipotesi potrebbe essere collegata alla permanenza di condizioni di alta pressione, assenza completa di nuvole e temperature elevate per parecchi giorni consecutivi nelle giornate di massimo passaggio. Sono mancate invece nel 2016 osservazioni di cicogne, mentre si è osservato un solo passaggio di falco pescatore Pandion haliaetus. Sensibilmente in aumento invece i dati di passaggio del biancone (nel 2014 osservati 9 individui, nel 2015 osservati 11 individui, nel 2016 osservati 24 individui), che questo sia collegabile in qualche modo con la tendenza in atto di anticipazione dei passaggi nella migrazione post-riproduttiva? Come sempre ci teniamo a ringraziare tutti i numerosi e sempre più preparati volontari, che da anni permettono la riuscita di questo monitoraggio. Si è creato un bellissimo gruppo e, copiando la tendenza dei nostri amici pecchiaioli,... speriamo che aumenti ancora! Bibliografia citata: Kjellén N., 1992, Differential timing of autumn migration between sex and age groups in raptors at Falsterbo Sweden, Ornis Sand. 23, Pernis apivorus 6441 Milvus migrans 21 Milvus milvus 4 Circaetus gallicus 24 Circus aeruginosus 8 Circus sp. 1 Accipiter nisus 1 Buteo buteo 3 Pandion haliaetus 1 Falco subbuteo 1 Pernis apivorus Grafico 1 Registrazioni passaggi anno

11 Piemonte La migrazione post riproduttiva in Valle Stura (CN) Dori Zantedeschi*, Angela Fichera*, Davide De Zen**, Luca Giraudo*** *tirocinante, * Associazione Amico Parco, ***Parco Naturale Alpi Marittime Il monitoraggio della migrazione post-riproduttiva, che da 25 anni viene effettuato in Valle Stura, grazie agli elevati numeri registrati negli anni (dai 3000 agli rapaci censiti ogni anno, con una media di 4608 individui) permette di inserire a pieno titolo questo sito nelle aree importanti a livello europeo per l avifauna ( bottle neck criterio IBA B1 iv, Gariboldi A. et al., 2000; Brunner A. et al., 2001). Il monitoraggio si è svolto sui due siti storici di Madonna del Pino (Demonte, Cuneo, UTM m E, m N, 32T) e di Bergemoletto (Demonte, Cuneo, UTM m E, m N, 32T) nel periodo compreso fra il 22 agosto ed il 6 settembre 2016 grazie ai volontari di Amico Parco e ai soci di Cuneobirding. Le osservazioni sono state effettuate tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 17.00, salvo condizioni meteo particolarmente inclementi. Il controllo della migrazione post-nuziale in Valle Stura è stato focalizzato sulla specie target, il falco pecchiaiolo Pernis apivorus, ma al contempo sono state censite anche le altre specie di rapaci migratori fra i quali 86 bianconi Circaetus gallicus, 9 nibbi bruni Milvus migrans, 2 nibbi reali Milvus milvus. Sono stati coperti 16 giorni di osservazione (per un totale di 209 ore), durante i quali sono stati censiti migratori di cui rapaci appartenenti a 4 specie, un individuo di cicogna bianca Ciconia ciconia e 8 di cicogna nera Ciconia nigra. L indice di passaggio orario medio riferito ai rapaci è di 14 individui/ora. La specie più rappresentata è risultata essere come sempre il pecchiaiolo con individui, pari al 94% dei rapaci osservati. Sono stati inoltre osservati 2 individui di grifone Gyps fulvus. Il picco orario di passaggio è stato registrato fra le 15 e le 16, e potrebbe interessare contingenti in arrivo da Est che partono/transitano nelle prime ore della giornata da siti lombardi e veneti. Come rilevato da sempre lungo la Valle Stura di Demonte, la maggior parte dei grandi veleggiatori (rapaci e cicogne) si muove in direzione E-W con qualche spostamento a NE in arrivo, SW, NW in scomparsa. Il corridoio di migrazione interessa la Valle Stura e a seconda della nuvolosità o condizioni meteo particolari anche il Vallone dell Arma più a Nord; in buona parte i migratori seguono le due linee di cresta a Nord ed a Sud della valle, in sinistra e destra orografica del fiume Stura, diretti principalmente verso i valichi dei colli della Maddalena, della Lombarda e di Collalunga. Si ringraziano tutti gli osservatori presenti durante il campo: Graziano Pala, Carlotta Borgetti, Pierluigi Beraudo, Claudio Mazzaferri, Mara Calvini, Maria Cravero, Aldo Pietrobon, Albino Gosmar, Fabrizio Belfiore, Laura Noja, Fabiano Blangetti, Fabio Consolino, Luigi Berlero, Ivo Oberto, Michelangelo Giordano, Luca Reggiani, Giuseppe Ranguino. Quest anno il passaggio è stato piuttosto scarso a causa delle condizioni di visibilità particolarmente difficili, con lunghe giornate di sole e cielo sereno. Il passaggio maggiore è avvenuto nel pomeriggio che ha seguito una mattinata di temporale, con pecchiaioli avvistati in 3 ore. Ciconia nigra 8 Ciconia ciconia 1 Pernis apivorus 3083 Milvus migrans 10 Milvus milvus 2 Circaetus gallicus 83 rapaci indeterminati 80 Totale rapaci 3258 foto: Guido Premuda 11

12 Siti di osservazione della migrazione dei rapaci nel Mediterraneo centrale e riferimenti Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: 3 Valle Po CN: Parco Fluviale del Po - Tratto Cuneese CN, Marco Rastelli, vigilanza@parcodelpocn.it 4 Valle Stura di Demonte CN: Parco Naturale Alpi Marittime CN, Luca Giraudo, luca.giraudo@parcoalpimarittime.it 5 Arenzano GE: Parco Naturale del Beigua, LIPU - Parco Naturale del Beigua, Luca Baghino, lbaghino@teletu.it 7 Alpi Apuane LU: Guido Premuda, guidopremuda@tiscali.it 8 Colline moreniche del Garda BS: Gruppo Ricerche Avifauna, Arturo Gargioni, gargionia@alice.it 10 Prealpi Venete TV: Associazione Faunisti Veneti, Francesco Mezzavilla, f.mezza@libero.it 18 Stretto di Messina RC: Michele Panuccio, MEDRAPTORS, panucciomichele@gmail.com 23 Isola di Malta: BirdLife Malta, Raymond Vella, raptorcamp@birdlifemalta.org 32 Aspromonte RC: Parco Nazionale Aspromonte, Arch. Tommaso Tedesco, direzione@parcoaspromonte.gov.it 39 Alture di Genova GE: ROL; Marcello Bottero, rol2005@libero.it Infomigrans rappresenta uno strumento di informazione tra quanti s interessano della migrazione dei rapaci in Italia. E anche il notiziario del Progetto Migrans. È redatto grazie al contributo di molte persone e raccoglie dati inediti sui siti di cui sopra. Il Coordinamento Nazionale Rapaci Migratori è composto da: Francesco Mezzavilla, Associazione Faunisti Veneti Luca Baghino, Parco Naturale del Beigua Guido Premuda, Sunbird Anna Giordano, WWF Messina - MAN Luca Giraudo, Ente di Gestione Aree Protette Alpi Marittime Il presente notiziario è pubblicato dall Ente di Gestione Aree Protette Alpi Marittime con cadenza semestrale. La versione elettronica è disponibile all indirizzo web nella sezione pubblicazioni. Per qualsiasi informazione contattare: Luca Giraudo, Servizio Conservazione e Gestione Ambientale dell Ente di Gestione Aree Protette Alpi Marittime - Piazza Regina Elena 30, Valdieri (CN), telefono 0171/976836, luca.giraudo@parcoalpimarittime.it. Si raccomanda di citare i singoli contributi nel modo seguente: autore, titolo, in Infomigrans n. 38, Parco Naturale Alpi Marittime, Valdieri

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