La primavera del 2015 sarà ricordata senz altro per tre momenti importanti. Il primo riguarda un

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1 info MIGRANS foglio di informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia giugno 5 numero 35 Record storici e storici arrivederci foto: PSNSB Editoriale La primavera del 5 sarà ricordata senz altro per tre momenti importanti. Il primo riguarda un record nel record: 3 anni di osservazioni sullo Stretto di Messina rappresentano la massima longevità per un monitoraggio ornitologico in Italia, sorprendentemente, ma in realtà non troppo, frutto di energie individuali e di associazioni private, italiane ma anche estere. Un record che impone una riflessione sulla sensibilità dell Italiano medio e delle sue istituzioni nei confronti di un fenomeno naturale che, nelle sue dimensioni, è uno dei più significativi sia dal punto di vista della conservazione che della conoscenza della natura nel nostro Paese. Un secondo record riguarda il numero di uccelli osservati, su Messina in particolare ma anche nel Nord Italia. Record di rapaci transitati sullo Stretto, di pecchiaioli soprattutto, che dimostra come la situazione stia evolvendo di anno in anno, per fortuna in modo positivo per alcune specie. E record di falchi cuculi osservati nelle regioni del Nord, un evento inaspettato che potrebbe essere un segnale concreto di una nuova colonizzazione della nostra penisola, come già sta avvenendo in alcuni siti della Pianura Padana. A fronte di queste belle notizie, che riempiono di soddisfazione sia chi ha contribuito a renderle tali, sia chi legge questa e altre riviste, pubblichiamo anche un altro contributo storico, quello del Coordinamento Faunistico Benacense di Brescia. La storia del monitoraggio dei rapaci in Italia è contrassegnata da esperienze di volontariato coordinate da poche persone e portate avanti con notevole determinazione coinvolgendo osservatori occasionali, alcuni poi diventati fedeli sostenitori. Tuttavia, con il tempo, anche le migliori energie vengono meno e, nella fase storica in cui siamo, manca un ricambio nella cosiddetta leadership. Purtroppo oggi, seppur con un numero di appassionati ben superiore a venti anni fa ed in una regione densamente abitata come la Lombardia, pare che non ci siano persone che vogliano dare la disponibilità a coordinare, per poche settimane all anno, un campo di osservazione a Cima Comer. Le cose evolvono, molti sono i birdwatcher, molti di più pare i fotografi naturalisti e i cacciatori di immagini, che dimostrano come sia fortissimo il senso estetico del nostro popolo. Sappiamo però che non basta avere uno spiccato amore per il bello per poterlo osservare a lungo occorre anche un impegno, a volte veramente ridotto, per permettere agli uccelli di continuare a vivere e a migrare, a farsi osservare e fotografare. Senza questo impegno, in futuro, faremo le foto nei parchi ornitologici, anzi, nei bioparchi, parola che suona anche meglio, ma che non modifica la sostanza. La storia dell Infomigrans credo insegni innanzitutto una cosa: l unione fa la forza. E allora, forza! Perché questa interruzione sia solo un arrivederci e non un addio. Per il Coordinamento Rapaci Migratori Luca Giraudo Francesco Mezzavilla

2 Sicilia 3 campo internazionale per lo studio e la protezione dei rapaci e delle cicogne in migrazione sui monti Peloritani, Stretto di Messina (ME) sito 8 Anna Giordano***, Ivano Adami*, Simonetta Cutini*, Antonietta Mascetti* e Ray Vella** *Associazione Mediterranea per la Natura, **BirdLife Malta, ***WWF Quest anno è stata superata la soglia dei 45. rapaci e cicogne in migrazione sullo Stretto di Messina, conteggiati dal aprile al maggio, con una concentrazione di ben.83 individui nella sola prima decade di maggio; hanno riempito il cielo e regalato momenti indimenticabili ai partecipanti al trentaduesimo campo, organizzato dalla MAN, in collaborazione con il WWF e la NABU (D). Dal 3 al maggio si è avuto un transito costante di oltre. individui al giorno, ad esclusione del 6 (3) e il 4 maggio (ben 6.3). Come sempre la specie più comune è stata il falco pecchiaiolo Pernis apivorus, transitato, fino al 8 aprile, con pochi esemplari, poi 5.8 in soli due giorni ( e 3 aprile, rispettivamente.4 e.76). Il 5 è stato, per questa specie, l anno record, con ben 38. esemplari (precedente record, 38. del 4), con indice orario medio di indd/ora. Venti dai quadranti meridionali, in genere molto intensi e duraturi, in grado di fermare la migrazione dall Africa all Europa, hanno soffiato questa primavera per pochissimo tempo (max giorni) e mai con intensità tali da bloccare la migrazione. Sono stati quindi tanti i giorni indimenticabili e talvolta inaspettati, come il 5 maggio quando, a fatica, abbiamo contato ben 5.7 rapaci (di cui 5.57 pecchiaioli). Le condizioni meteorologiche ottimali hanno consentito di battere nuovamente il record dell anno scorso (nel 4 infatti furono contati 44.5 individui), caratterizzato anch esso dalla dominanza dei venti settentrionali. Aprile come sempre è stato prodigo di numeri incredibilmente alti di specie diverse. Sono passati numerosi lodolai Falco subbuteo, ben 357 individui (record assoluto, che batte il precedente del di 76). Dal 8 al 6 aprile, 55 lodolai, con 33 e 3 individui rispettivamente il 8 e il aprile. Si è registrato anche un passaggio record per l albanella pallida Circus macrourus, con 5 individui di cui ben in un solo giorno (8 aprile) (precedente record stagionale 3 nel ). Elevato come sempre il transito di falchi di palude Circus aeruginosus,.7 (4. indd/ora e con picco il 8 di aprile con 36 individui), e terza specie più frequente, il nibbio bruno Milvus migrans con 86 individui e indice orario di.6 indd/ora. Curiosa l osservazione di un individuo completamente privo di coda, mobbato da altri tre, ripetutamente. 5 cicogne bianche Ciconia ciconia si sono fermate a dormire in un bosco bruciato ai piedi di Monte Ciccia, la sera del aprile, viste poi Specie N.ind Ciconia nigra 6 Ciconia ciconia 33 Ciconia sp. 3 Grus grus 4 Pernis apivorus 38 Milvus migrans 87 Milvus milvus Neophron percnopterus 4 Gyps fulvus* Circaetus gallicus 5 Circus aeruginosus 7 Circus cyaneus 6 Circus macrourus 5 Circus pygargus 53 Circus sp. 5 Accipiter gentilis Accipiter nisus 5 Buteo buteo Buteo buteo vulpinus 6 Buteo rufinus 3 Aquila pomarina Aquila chrysaetos* Aquila pennata 5 Pandion haliaetus Falco naumanni 4 Falco tinnunculus 43 Falco tin /nau sp. Falco vespertinus 3 Falco columbarius 4 Falco subbuteo 357 Falco eleonorae Falco peregrinus Falco peregrinus calidus 3 Falco sp. 6 Rapace non identificato Totale 4566 *tolti dal conteggio totale in quanto individui presumibilmente locali

3 sito 8 Sicilia ripartire il giorno dopo alle :3. Non si è registrato alcun episodio di bracconaggio ai rapaci per l intero periodo del campo, mentre numerosi sono stati i richiami per le quaglie, sequestrati dal Corpo Forestale Regionale, e il fermo di diversi bracconieri. L aquila reale è stata quasi sempre osservata tornare indietro, diversi individui di diverse età (adulti, terzo, secondo calendario) sono stati osservati in più località, anche inusuali per la specie. I falconidi, poco legati alle correnti ascensionali, spesso sono transitati a distanza e ciò non ha consentito di determinare se fossero gheppi Falco tinnunculus o grillai Falco naumanni, con un totale di indeterminati tra le due specie. Ben 4 i capovaccai Neophron percnopterus, e due aquile anatraie minori Aquila pomarina. Osservati nuovamente i falchi pecchiaioli fare l applauso il 4 maggio! Numerosi sono stati i partecipanti sia italiani che stranieri, che hanno visto per la prima volta specie rare o difficili da vedersi, come l albanella pallida, il falco cuculo Falco vespertinus e l aquila anatraia minore, senza contare altre specie per noi regolari, ma altrove veramente difficili da osservare. Nonostante il richiamo al rispetto delle norme, continua la costante aggressione ad habitat naturali e semi naturali che, venendo a mancare, soprattutto nelle propaggini più settentrionali dell area dello Stretto, offrono sempre meno rifugi e areee di alimentazione ai migratori che qui giungono stanchi. A sorpresa, presso la Laguna di Capo Peloro, dove sono stati ad oggi osservate 3 specie diverse di uccelli, è giunto un airone schistaceo (Egretta gularis), che si è fermato a lungo, insieme ad altri ardeidi che utilizzano questa laguna ormai in ogni periodo dell anno. Non può mancare un grazie particolare sia al Corpo Forestale regionale che dello Stato e ai Carabinieri di Castanea: è anche e soprattutto per loro che migliaia di rapaci possono continuare a volare verso la meta finale. Un grazie anche all Azienda Foreste Demaniali di Messina che ha concesso anche questa primavera la struttura presso il vivaio di Ziriò dove raganelle, allocchi e tanto altro, hanno allietato il rientro serale dei campisti dopo giorni al vento, con gli occhi puntati verso un orizzonte particolarmente ricco di migratori meravigliosi. 7 Falco pecchiaiolo aprile maggio 3

4 Sicilia sito 7 8 Progetto rapaci migratori LIPU primavera 5 A cura di Marco Gustin, Francesco Adragna, Michele Cento, Andrea Corso, Giovanni Cumbo, Lucio Maniscalco Lipu, Dipartimento Conservazione, via Udine 3/a, 43 Parma Nel 5 è proseguita la nuova fase del progetto rapaci migratori della Lipu, svolto ininterrottamente dal 4 al 4, grazie ad un finanziamento della Lipu Uk, sull impatto della migrazione primaverile dei rapaci migratori lungo le isole e i principali bottlenecks del canale di Sicilia (stretto di Messina, Panarea, Ustica). Gli obiettivi principali del progetto, come negli anni precedenti, sono risultati: i) implementazione delle informazioni tecniche e scientifiche sulla rotta degli uccelli, quale impatto della migrazione dei rapaci diurni e di altre specie veleggiatrici (cicogna bianca Ciconia ciconia, cicogna nera Ciconia nigra e gru Grus grus) primaverili; ii) analisi dell influenza sulla direzione e intensità dei venti dominanti, iii) analisi predittiva sull intenso passaggio dei rapaci migratori. Gli ornitologi dislocati nei vari siti, infatti, in particolare quelli sullo stretto di Messina, versante siciliano, inviano quotidianamente sms al coordinatore del campo antibracconaggio lungo il versante calabrese dello stretto, dove i rapaci planano una volta superato il tratto di mare che separa la Sicilia dalla Calabria, al fine di prevenire atti di bracconaggio contro falco pecchiaiolo e altre specie di rapaci diurni. Nel 4, il progetto è stato modificato e nel 5 si è proseguito nella direzione intrapresa l anno precedente. Le osservazioni sulla migra Periodo Area di studio Numero ore Neophron percnopetrus Pandion haliaetus Aquila pomarina Aquila heliaca Circaetus gallicus Aquila pennata Milvus milvus Milvus migrans Circus aeruginosus Circus cyaenus Circus pygargus Circus macrourus Circus pygargus/macrourus Circus sp. Buteo rufinus Buteo buteo vulpinus Buteo buteo Pernis apivorus Accipiter brevipes Accipiter nisus Falco tinnunculus Falco naumanni Falco vespertinus Falco subbuteo Falco eleonorae Falco peregrinus calidus Falco columbarius Falco cherrug Falco tinnunculus/naumanni Falco sp. rapace indeterminato Totale Rapaci Cicogna nigra Ciconia ciconia Grus grus marzo maggio Stretto di Messina Dinnammare Indice orario di passaggio (n. ind./ora),,,65,53,,,,3,8,8 4,8,,,6,6,5,5,,68 marzo maggio Stretto di Messina Monte Ciccia Indice orario di passaggio (n. ind./ora),3,,3 3.77,3,4,8,3, 4,46,7,6,,4,7,,,6 marzo aprile Panarea Indice orario di passaggio (n. ind./ora),66,3,,4,4, marzo aprile Ustica Indice orario di passaggio (n. ind./ora),48,4,,7,6,4,4,,,3,4 3,6 4

5 sito 3 Sicilia zione visibile è stata concentrata su tre siti in contemporanea: i) stretto di Messina con due postazioni (Dinnammare e monte Ciccia, c/o Messina) e per due mesi ( marzo/ maggio); ii) Panarea e Ustica dal marzo al aprile, ovvero nei tre principali assi di passaggio del canale di Sicilia. Sono state osservate complessivamente 6 specie di rapaci diurni, tra i quali falco pecchiaiolo Pernis apivorus, la specie principale oggetto della ricerca, falco di palude Circus aeruginosus, nibbio bruno Milvus migrans, albanella minore Circus pygargus, sparviere Accipiter nisus, poiana Buteo buteo e tre specie di grandi veleggiatori: cicogna bianca Ciconia ciconia, cicogna nera Ciconia nigra e gru Grus grus (Tabella ). Sullo stretto di Messina sono stati osservati 483 rapaci nel sito di Dinnammare (84% falco pecchiaiolo) e nel sito di Monte Ciccia (68% falco pecchiaiolo)(tab.). Ad Ustica sono stati osservati complessivamente 65 rapaci e 884 a Panarea (Tab. ). Sono state inoltre osservate sullo stretto di Messina, specie piuttosto rare in Italia: poiana codabianca Buteo rufinus, aquila imperiale Aquila heliaca e aquila anatraia minore Aquila pomarina (Tab. ). Significativo è risultato anche il passaggio della gru sia nell isola di Ustica (soprattutto 4 marzo) che Panarea (soprattutto 3 marzo) (Tabella ), risultando più rara come nel 4 nello stretto di Messina. Numericamente abbondante, viceversa, la presenza della cicogna bianca e cicogna nera lungo lo stretto di Messina, rispetto alle due isole, Ustica e Panarea. In Tab. si evidenzia infine l indice orario di passaggio delle specie più rappresentative nei quattro siti presi in considerazione nel corso del 5. foto: M. Giordano 5

6 Lombardia La migrazione prenuziale dei rapaci a Cima Comér Parco Regionale Alto Garda Bresciano (BS) Rocco Leo & Alessandro Micheli, Coordinamento Faunistico Benacense sito Con la stagione 4 è terminata la pluriennale esperienza di monitoraggio della migrazione primaverile dei rapaci diurni a Cima Comer. La mancanza di un rincalzo nel gruppo di conduzione, costituito dai due scriventi, non ha permesso di poter continuare l attività. Rimane comunque aperta la speranza di poter riaprire il campo nel caso nuove forze si facciano carico di organizzare e coordinare l attività. Pertanto, il resoconto attuale, più che presentare le sporadiche osservazioni degne di nota, vuole essere un commiato dalla rete nazionale che coordina e divulga le attività di monitoraggio della migrazione dei rapaci. A tal fine, ci sembra utile riassumere in breve la storia della stazione partendo dalle origini. Nel fu iniziata una vasta attività per la definizione dello status dei rapaci diurni presenti nel Parco Alto Garda Bresciano: il risultato è stato pubblicato sul bollettino museale Natura Bresciana (3, n. 33: 3). Durante queste ricerche emerse l esistenza, fino allora sconosciuta, di un buon transito primaverile di falchi pecchiaioli e poiane. Nel 6 si vararono, quindi, una serie di iniziative per definire meglio tale fenomeno migratorio. Da allora, i risultati ottenuti sono stati pubblicati su una decina di numeri del bollettino Infomigrans a partire dal e divulgati in alcune serate naturalistiche; inoltre, un resoconto più scientifico del periodo di studio rigoroso (5) è stato pubblicato su Natura Bresciana (, n. 37: 55 6). Un informale versione aggiornata agli ultimi anni è in preparazione per il sito web del GRA. L importanza di Cima Comer, grazie a tutto questo lavoro di studio e divulgazione, è stata anche riconosciuta dagli enti locali, culminando, nell autunno, nella realizzazione da parte dell ERSAF Lombardia dell Osservatorio Avifaunistico di Cima Comer, costituito da un altana d osservazione posta quasi a strapiombo sul versante a lago e da una tettoia con relativa bacheca poco discoste, il tutto per rendere le osservazioni più comode e sicure. Nella primavera 5, in mancanza di osservazioni pianificate, l altana è stata frequentata sia da osservatori storici sia da un numero crescente di fotografi naturalistici in modo spontaneo. Dai vari rapporti arrivatici, seppur non continui, non standardizzati e con orari di copertura variabili sono emersi sostanzialmente tre eventi degni di nota: L avvistamento, anche quest anno, di un grifone Gyps fulvus immaturo, il 3 marzo; possiamo ormai considerare questa specie un migratore regolare lungo le nostre Prealpi. Un forte passo di falchi cuculi Falco vespertinus, iniziato con la seconda decade di maggio, con un totale di almeno 67 soggetti osservati (max. 6 indd. il maggio, fide P. Cucchi). L Osservatorio si è rivelato uno dei punti di massima concentrazione della specie nell Italia centrosettentrionale. 3L osservazione di un individuo nel anno (w/s) di aquila delle steppe Aquila nipalensis. Questo individuo, osservato e fotografato da M. Marconi il 4 maggio, costituisce la prima segnalazione per la provincia di Brescia, la seconda in Lombardia e, molto probabilmente, la ventitreesima in Italia. Per concludere i nostri anni d impegno su questo fronte, vogliamo qui ricordare tutti i partecipanti, che in tutti questi anni si sono avvicendati nell attività di osservazione: S. Adorni, D. Aiardi, N. Anni, D. Ardigò, S. Bellomi, C. Benetti, M. Bertella, R. Bertoli, V. Bollin, E. Bresciani, S. Capelli, M. Carletti, P. Castelli, L. Chesini, D. Comini, P. Cucchi, U. Dalaidi, O. Faccini, P. Faifer, E. Forlani, M. Franchini, A. Gargioni, B. Ghidotti, M. Gobbini, E. Gutu, D. Lampugnani, L. Ilahiane, A. M. Kleiber, M. Marconi, A. Mattinelli, S. Mazzotti, Aldo Micheli, S. Minessi, S. Mora, G. Mutti, C. Nencini, L. Panada, F. Paoletti, C. Pasetti, A. Pasqua, P. Pedrini, G. Piotti, S. Pirola, D. Quaranta, R. Rigon, F. Ringhini, M. Rizzardini, M. Sartori, G. Speranza, A. Valorsi, A. Vezzoli, F. Zanardini. Ci scusiamo fin da ora per le eventuali, del tutto involontarie, dimenticanze! 6 foto: M. Marconi foto: S. Mazzotti

7 sito XVIII campo sulla migrazione pre riproduttiva dei rapaci nel Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo (PU) Primavera 5 Ente Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo Viale Varsavia 6 Pesaro Tel: web: migrazionesanbartolo@provincia.ps.it Marche Nella primavera 5, il rilevamento della migrazione primaverile dei rapaci nel Parco del San Bartolo è giunto nel suo 8 anno consecutivo. Fin dai suoi inizi, nel 8, il campo di studio è stato realizzato insieme ad un campo di volontariato ed ecoturistico con visite guidate di scolaresche, turisti e altri gruppi di appassionati. Quest'anno il campo di volontariato ha avuto un buon successo con 4 volontari. Le osservazioni sono state svolte dal aprile al 3 maggio, con un totale di 3.68 rapaci avvistati in 4 giornate e 6 ore di osservazione. La migrazione primaverile 5 è stata caratterizzata da un passaggio eccezionale di falchi cuculi Falco vespertinus (75 individui) e di albanella pallida Circus macrourus ( individui). Per quanto riguarda la diversità specifica, sono state identificate ben specie, con alcune specie rare: aquila minore Aquila pennata, biancone Circaetus gallicus, falco della Regina Falco eleonorae, sacro Falco cherrug e smeriglio Falco columbarius. Le 4 specie più importanti del passaggio migratorio sul San Bartolo sono per ordine: il falco pecchiaiolo Pernis apivorus, il falco di palude Circus aeruginosus, il falco cuculo e il gheppio Falco tinnunculus. Da sole rappresentano quest'anno più del 8 % di tutti gli avvistamenti. Nessuna altra specie delle restanti ha superato il 3% del totale. Specie Primavera 5 Pandion haliaetus 5 Aquila pennata Circaetus gallicus Buteo buteo 36 Pernis apivorus 6 Milvus milvus Milvus migrans 36 Circus aeruginosus 778 Circus cyaneus Circus pygargus 4 Circus macrourus Circus sp. Accipiter gentilis Accipiter nisus Accipitridae ind. 7 Falco biarmicus Falco cherug Falco eleonorae Falco subbuteo 7 Falco vespertinus 75 Falco tinnunculus 37 Falco naumanni 4 Falco tinnunculus/falco naumanni Falco columbarius Falconidae ind. 7 TOTALE 368 Altre specie Grus grus 5 Ciconia ciconia 3 Ciconia nigra 5 Platalea leucorodia Egretta garzetta 6 Plegadis falcinellus Coracias garrulus Glareola pratincola 3 Giorni di osservazione 4 Ore di osservazione 6 foto; PNSB 7

8 Liguria sito 3 La migrazione prenuziale dei rapaci a Costa Fagaglia (GE) Marcello Bottero, Carla Rapetti ROL Nella primavera del 5, per il secondo anno consecutivo, si sono svolti sulle colline di GenovaPrà due periodi di conteggio dedicati a due specie target inserite nell All. I della Dir. Uccelli ovvero: biancone Circaetus gallicus e falco pecchiaiolo Pernis apivorus. 8 Dal due di marzo al primo di giugno la Rete Osservatori Liguri ha seguito la migrazione prenuziale dei rapaci (e non) osservando 7.55 individui per un indice giornaliero di 36,37 indd./giorno con un totale di 73 giornate e uno sforzo complessivo di 34, ore per un totale di 5 specie di rapaci osservate. Nel sopracitato periodo, per il secondo anno, si sono tenuti due campi di monitoraggio dedicati al biancone Circaetus gallicus e al falco pecchiaiolo Pernis apivorus. Per quanto riguarda il biancone, la copertura temporale di 5 giorni si è svolta dal al 6 marzo, periodo in cui, storicamente, risulta concentrato il maggiore passaggio della specie. Questa primavera è stata contraddistinta da condizioni meteorologiche poco favorevoli con alcuni giorni di pioggia, che ha influito negativamente sul numero totale degli avvistamenti. I risultati sono stati inferiori alle attese con poco più di 4 individui conteggiati dalle varie postazioni site lungo la dorsale di Costa Fagaglia. La seconda specie in termini numerici è risultata essere il falco di palude Circus aeruginosus con poco meno di 4 individui. Da segnalare di interessante la data del marzo quando è transitato un individuo di aquila del Bonelli Aquila fasciata inanellato in Spagna. Nella seconda decade di marzo da rimarcare il passaggio di un individuo di albanella pallida Circus macrourus. Per quanto riguarda il falco pecchiaiolo, il periodo monitorato di giorni, dal al 8 maggio, ha registrato il conteggio di poco più di. individui, che, probabilmente dovuto anche a condizioni meteorologiche favorevoli, si è rivelato superiore alle aspettative. Da ricordare che nel 5 si è registrata una fluttuazione numerica rispetto all anno precedente, la quale ha determinato il transito di oltre.3 individui con un certo anticipo rispetto al periodo target. Da segnalare inoltre una miniinvasione di falco cuculo Falco vespertinus con ben 8 individui transitati nei dieci giorni monitorati. A margine del monitoraggio da segnalare il passaggio di un capovaccaio Neophron percnopterus il maggio Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo, liguri e non, ed in modo particolare: Eros Ambrosetti, Enrico Borgo, Marcello Bottero, Mara Calvini, Aidi Ceciarelli, Alberto Cosso, Fabio Esposito, Fulvio Garofano, Laura Lastroni, Nicola Leugio, Gianni Lucchi, Anna Montanari, Maurizio Olivieri, Carla Rapetti, Marco Ricci, Mirko Tommasi, Giuseppe Valeri, Rudy Valfiorito. foto: M. Giordano

9 sito Liguria La migrazione primaverile nel Parco del Beigua: il sito di Arenzano (GE) Luca Baghino Parco del Beigua Nella primavera 5 sono stati ripetuti i due periodi di conteggio dei rapaci migratori sulle colline di Arenzano ( N E), nel territorio del Parco del Beigua sovrapposto alla Zona di Protezione Speciale BeiguaTurchino per conseguire dati aggiornati sul fenomeno della migrazione di alcune specie dell All. I della Dir. Uccelli che qualificano il sito, verificandone la consistenza quantitativa, con particolare riferimento alle due specie target biancone Circaetus gallicus e falco pecchiaiolo Pernis apivorus. Per il biancone, la durata del periodo di conteggio ( giorni dal al marzo compresi) ha consentito di abbracciare la seconda decade del mese, attorno alla quale, sulla base delle informazioni conseguite, si fissa il picco di migrazione delle popolazioni lungo la linea di passo che interessa il Ponente di Genova. Il controllo del periodo di riferimento del 5 ha determinato risultati numericamente scarsi (35 indd), assai inferiori agli analoghi periodi di conteggio degli ultimi due anni; la migrazione del 5 è stata però caratterizzata da un massivo transito anticipato, l 8 marzo, con oltre 4 individui spostatisi in poche ore tra la regione di Nizza, Arenzano e le alture di Genova (G. Gola, L. Baghino, oss. pers): questo picco precoce, il più consistente finora registrato dal 85, riequilibra almeno in parte la valutazione dei contingenti in migrazione nel periodo di riferimento che già dal 8 si attesta su un numero medio di 85 bianconi (Baghino 3): un valore al quale il presente risultato tende ad avvicinarsi pur essendo evidente che, in seno al periodo, siano diverse le centinaia di bianconi mancanti all appello. L indice di migrazione del 5 è stato di 4,6 indd/h (µ 44 = 3, indd/h). Notevole il transito di un individuo di aquila di Bonelli Aquila fasciata e di due individui di aquila anatraia maggiore Aquila clanga. Per il falco pecchiaiolo il periodo di controllo del 5 ( giorni dal 7 al 8 maggio compresi), ha totalizzato 3.8 individui (IM = 35,47 indd/h, µ 44 = 3, indd/h), a verifica di un parziale, leggero anticipo mostratosi negli ultimi anni rispetto al picco consueto, fissato attorno al 3 del mese e, in particolare, della distribuzione osservata dello stesso, apparentemente diluita su più giorni. Nell'ambito del periodo controllato di quest'anno va segnalata la straordinaria migrazione di falco cuculo Falco vespertinus, peraltro registrata in forma marginale rispetto ad altre località della Penisola e anche a ovest di Arenzano così come è notevole la più che rilevante migrazione di bianconi (4 indd, di cui dal 7 al maggio). Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo, liguri e non, ed in modo particolare Rosangela Pedemonte, Massima Pastorino, Ale Ghiggi. foto: M. Giordano

10 Toscana sito 7 La migrazione dei rapaci sulle Alpi Apuane: campo Biancone marzo 5 Guido Premuda ( Dal 7 al 3 marzo 5, per un totale di 5 giornate e 4,5 ore, si è svolto il quattordicesimo campo di studio della migrazione primaverile dei rapaci sulle Alpi Apuane, in località Capriglia (Pietrasanta, Lucca), organizzato dal gruppo osservatori Sunbird e con la collaborazione del Parco Regionale delle Alpi Apuane. Sono stati osservati.635 rapaci migratori (indice orario: 8 rapaci/h), la maggior parte dei quali (%) costituito da bianconi Circaetus gallicus (N=485), come sempre con direzione di migrazione a circuito inversa da NordOvest a Sud Est. Si sono verificate due giornate di picco con oltre 3 bianconi: il e il marzo, ma il numero totale é risultato inferiore rispetto agli ultimi anni. È possibile che i rapaci non siano stati osservati a causa delle condizioni meteo e perché passati più all interno, ma non si può escludere che ci sia stato un minore afflusso di individui non nidificanti, forse passati in aprile e maggio. Sono state osservate 3 specie di rapaci migratori, rappresentate in ordine di abbondanza da: biancone Circaetus gallicus, aquila minore Aquila pennata, falco di palude Circus aeruginosus, nibbio bruno Milvus migrans, poiana Buteo buteo, falco pescatore Pandion haliaetus, sparviere Accipiter nisus, nibbio reale Milvus milvus, falco pellegrino Falco peregrinus, aquila anatraia maggiore Aquila clanga, gheppio Falco tinnunculus, albanella reale Circus cyaneus, albanella pallida Circus macrourus. Si ricorda cortesemente che il campo si svolge su proprietà privata e che l accesso all uliveto di Capriglia è vietato se non si è muniti di un permesso individuale. Chi è interessato a partecipare è pregato di contattare l organizzatore (per le pratiche con il proprietario). Ovviamente ognuno è libero di recarsi quando vuole a Capriglia per fare osservazioni, ma rimanendo sulla strada o comunque fuori dalle proprietà private (uliveti). Il belvedere di Capriglia (il rettilineo alla fine del paese) e il nuovo parcheggio a Capezzano Monte sono ugualmente ottimi punti di osservazione. Grazie per la collaborazione indispensabile affinché i campi di monitoraggio rapaci possano continuare nello stesso sito, in modo da ottenere dati comparabili tra gli anni. Si ringraziano vivamente tutti i partecipanti ed in particolare: Andrea e famiglia Benvenuti, Fernando Sava e Monica Salvi Il Parco Regionale delle Alpi Apuane e il suo personale: il Comandante Giovanni Speroni, le Guardie Fabio Viviani, Nicola Raffaelli e le GAV (Guardie Ambientali Volontarie) I capicampo e aiuti: Lorenzo Del Chiaro, Marianna Corsinelli, Marco Borioni, Mariarosa Baldoni, Alfredo Peghini, Dante Bonazzi, Alessandro Franchi, Francesco Franceschi, Mariano Casani, Camilla Pelizziari, Alessandro Sacchetti, Alberto Chiti Batelli, Alberto Belosi, Marco Franchini, Michele Tognini, Domenico Verducci, Massimo Taddei, Gabriele Grilli, Alessio Bartolini, Maria Vittoria Ulivi, Filippo Bonucci, Stefano Donello, Debora Bedini. Bibliografia: PREMUDA G., RICCI U. & VIVIANI F., Rapaci delle Alpi Apuane Parco Alpi Apuane, Pacini Ed., Pisa. Alpi Apuane marzo 5 Specie n individui Milvus migrans 5 Milvus milvus Circaetus gallicus 484 Circus aeruginosus Circus cyaneus Circus macrourus Accipiter nisus 4 Buteo buteo 8 Aquila clanga Aquila pennata 66 Pandion haliaetus 4 Falco tinnunculus Falco peregrinus rapaci indeterminati 6 Falconiformes 635 Grus grus Gruiformes

11 sito 7 Toscana foto: M. Giordano

12 Siti di osservazione della migrazione dei rapaci nel Mediterraneo centrale e riferimenti Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: 5 Arenzano (GE): Parco Naturale del Beigua LIPU, Luca Baghino; lbaghino@libero.it, biodiv@parcobeigua.it 7 Alpi Apuane (LU): Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it Parco Alto Garda (BS): Coordinamento Faunistico Benacense, Rocco Leo; gufo.reale@alice.it San Bartolo (PS): Ente Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo; Laurent Sonet, migrazionesanbartolo@provincia.ps.it 5 Isola di Pantelleria (TP): Progetto Rapaci Migratori LIPU, Marco Gustin; marco.gustin@lipu.it 8 Stretto di Messina (ME): Campo di Osservazione WWF MAN NABU, Anna Giordano; a.giordano@wwf.it Debora Ricciardi; debric@tin.it Progetto Rapaci Migratori LIPU, Marco Gustin; marco.gustin@lipu.it 3 Isola di Ustica (PA): Progetto Rapaci Migratori LIPU, Marco Gustin; marco.gustin@lipu.it 3 Costa Faglia (GE): Marcello Bottero, Carla Rapetti; rol5@libero.it Infomigrans rappresenta uno strumento di informazione tra quanti s interessano della migrazione dei rapaci in Italia. E anche il notiziario del Progetto Migrans. È redatto grazie al contributo di molte persone e raccoglie dati inediti sui siti di cui sopra. Il Coordinamento Nazionale Rapaci Migratori è composto da: Francesco Mezzavilla, Associazione Faunisti Veneti Marco Gustin, Lega Italiana Protezione Uccelli Anna Giordano, WWF Messina MAN Luca Giraudo, Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica del Parco Naturale Alpi Marittime Il presente notiziario è pubblicato dal Parco Naturale Alpi Marittime con cadenza semestrale. La versione elettronica è disponibile all indirizzo web nella sezione pubblicazioni. Per qualsiasi informazione contattare: Luca Giraudo, Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica del Parco Naturale Alpi Marittime Piazza Regina Elena 3, Valdieri (CN), telefono 7/788, fax 7/78, luca.giraudo@parcoalpimarittime.it. Si raccomanda di citare i singoli contributi nel modo seguente: autore, titolo, in Infomigrans n.35, Parco Naturale Alpi Marittime, Valdieri 5

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