Lega Nord Emilia e Romagna. OGGmo' ~~..~

Transcript

1 Lega Nord Emilia e Romagna Gruppo Assembleare OGGmo' ~~..~ Bologna, 23 aprile 2015 Alla Presidente dell'assemblea Legislativa Simonetta Saliera Gentile Presidente, chiediamo l'iscrizione all'ordine del giorno generale dell'assemblea Legislativa della seguente proposta di Deliberazione assembleare, ai sensi dell'art. 30, comma 3, dello Statuto regionale e dell'art. 103, comma 1 del Regolamento interno, corredata di relativa relazione: ''l''orme per agevolare la trasformazione degli alloggi a proprietà indivisa realizzati con contributo pubblico in alloggi a proprietà individuale. Modifiche alla Deliberazione Assembleare n.35 del 8 febbraio 2011". Fabio Rainieri (primo firmatario) Alan Fabbri (capogruppo) Matteo Rancan ---"~ ~/~, - Marco Pettazzoni?-p~~ l Gabriele Delmonte Andrea ~L Liverani Daniele Marchetti Massimiliano Pompignoli REGIONE EMILlA~ROMAGNA Assemblea Legislativa " Servizio Segreteria A~semlale~oliwgistatival127 Bologna - tel fax Oggetto n. I gruppoleg@regione.emilia-romagna.it Prot. n. ==----- Comm. ass.re refer. :ar::- Camm. ass.re cansult. /" IL RESPf1~AV~ Regione Emilia-Romagna Assemblea legislativa AL/2015/17966 del 27/04/2015 OGGETTO 536 Comm. referente III

2 Relazione Nella nostra regione, le difficoltà finanziarie di alcune storiche cooperative edilizie a proprietà indivisa aventi la 'finalità di realizzare alloggi da assegnare in godimento a tempo indeterminato ai loro soci dietro il pagamento di un canone calmierato rispetto a quelli di mercato, sta mettendo in serio pericolo i diritti di godimento sugli alloggi dei loro stessi soci. Due esempi eclatanti sono quelli della Società Cooperativa a proprietà indivisa Giuseppe Di Vittorio di Fidenza, probabilmente la più grande cooperativa d'italia in questo settore, dichiarata fallita dal Tribunale di Parma il 29 dicembre 2014 e la Cooperativa di Abitazione e Servizi Emilia Romagna Società Cooperativa (C.A.S.E.R.) che ha chiesto al Tribunale di Modena l'ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità. La Regione Emilia-Romagna che peraltro ha finanziato numerosi interventi di queste cooperative, è chiamata come istituzione a tutelare questi cittadini che per responsabilità non loro, rischiano di perdere, oltre che tanti risparmi, la propria abitazione. A riguardo vogliamo ricordare l'impegno che ha preso da parte della Giunta regionale la Vice Presidente Elisabetta Gualmini rispondendo, nella seduta di Assemblea pomeridiana del 3 marzo u.s., ad un'interpellanza sottoscritta dai consiglieri Tommaso Foti e Fabio Rainieri sul suddetto caso della Di Vittorio: "Si figuri se la Regione Emilia-Romagna non ha a cuore l'abitazione e i rischi delle cinquecento famiglie. È chiaro che se viene a mancare il diritto all'abitazione, tutto il resto viene a cadere, ed è esattamente l'esito che vogliamo in tutti i modi evitare". A questo scopo però servono risorse finanziarie, una parte delle quali abbiamo valutato che si possono recuperare attraverso un'operazione già messa in campo da questa Regione nello stesso settore degli alloggi a proprietà indivisa ma che andrebbe meglio agevolata. Si tratta della possibilità per le cooperative a proprietà indivisa che avessero usufruito di agevolazioni pubbliche, di cedere in proprietà individuale tutti o parte degli alloggi realizzati ai soci già assegnatari. La parte di contributi così recuperati rientrerebbe nella disponibilità della Regione Emilia-Romagna che nell'ambito del vincolo già esistente per gli stessi contributi di assegnarli al sostegno dell'edilizia residenziale sociale, li dovrebbe utilizzare in via prioritaria ed esclusiva per almeno due anni a partire dall'entrata in vigore di questa deliberazione, al fine di tutelare il diritto di godimento di soci di società cooperative a proprietà indivisa in certificate gravi difficoltà finanziarie su alloggi di proprietà delle medesime cooperative. Quella appena descritta sarebbe la prima delle due modifiche. che si vogliono proporre alla delibera assembleare n. 35 del che appunto consente, regolamentandola nel dettaglio, la trasformazione di alloggi a proprietà indivisa realizzati con contributo pubblico in alloggi a proprietà individuale. 2

3 La seconda modifica che si vuole proporre alla stessa normativa consiste nella vera a propria migliore agevolazione di quest'operazione. Ora essa è consentita solo quando riguarda l'intero intervento realizzato con il contributo pubblico per cui è sufficiente che un solo socio della cooperativa aggiudicatario di alloggio a proprietà indivisa, non intenda procedere all'assegnazione in proprietà individuale, per impedire a tutti gli altri soci di usufruire di questa possibilità e di permettere alla Regione di reperire risorse da destinare ad aiutare altre persone in situazione di disagio abitativo. Pertanto si vuole consentire la trasformazione quando questa riguarda anche solo una parte, che sia almeno la metà, dell'intervento realizzato con il contributo pubblico. Fissa peraltro questo stesso limite ora proposto per la medesima trasformazione l'art. 18 della legge nazionale in materia, la n. 179 del 17 febbraio 1992, così come modificato dall'art. 2 comma 1 della Legge 85/1994. Con la Delibera 35/2011 la Regione Emilia-Romagna volle invece derogare a questa normativa nazionale ed anche alla sua preèedente normativa regionale, di cui alla Delibera assembleare n. 868 del 26 marzo 1998, che prevedeva il limite del 60 % dell'intervento. È depositata agli atti dell'assemblea legislativa anche l'interrogazione oggetto n. 446 della Consigliera di maggioranza Manuela Rontini che auspica un ritorno al limite passato del 60 %. Fabio Rainieri 3

4 Proposta di Deliberazione Assembleare ai sensi dell'art. 30, comma 3, dello Statuto regionale e dell'art. 103, comma 1 del Regolamento interno "l\iorme per agevolare la trasformazione degli alloggi a proprietà indivisa realizzati con contributo pubblico in alloggi a proprietà individuale. Modifiche alla Deliberazione Assembleare n.35 del 8 febbraio 2011". L'Assemblea legislativa Vista la legge 17 febbraio 1992, n. 179, "Norme per l'edilizia residenziale pubblica" che, all'art. 18, introduceva la possibilità per le cooperative a proprietà indivisa che avessero usufruito di agevolazioni pubbliche, statali o regionali, concesse prima della data della sua entrata in vigore, di cedere in proprietà individuale tutti o parte degli alloggi realizzati ai soci già assegnatari. Visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59", che, all'art. 60, tra le funzioni conferite alle regioni e agli enti locali in materia di edilizia residenziale pubblica, prevede quella di poter determinare le linee guida di intervento, nonché quelle della gestione ed attuazione degli interventi e della definizione delle modalità di incentivazione. Vista la delibera dell'assemblea legislativa dell'emilia-romagna 8 febbraio 2011, n. 35, "Criteri e procedure per la trasformazione degli alloggi a proprietà indivisa realizzati con contributo pubblico in alloggi a proprietà individuale" con la quale si regolamenta la trasformazione degli alloggi realizzati con contributi pubblici previsti dalla Legge 179/1992 e s.m., da provvedimenti entrati in vigore successivamente all'entrata in vigore della stessa Legge 179/1992 e s.m., nonché da provvedimenti entrati in vigore prima della Legge 179/1992 e s.m., ma i cui contributi siano stati concessi successivamente a tale data, purché siano trascorsi almeno 5 anni dall'ultimazione dei lavori. Rilevato che detta delibera assembleare stabilisce: di prevedere che le risorse finanziarie derivanti dalla trasformazione degli interventi edilizi da proprietà indivisa a proprietà individuale vengano utilizzate, nell'ambito delle programmazioni regionali di edilizia residenziale sociale, per la realizzazione, il recupero o l'acquisto di alloggi da destinare permanentemente alla locazione/godimento; - che la trasformazione degli alloggi da proprietà indivisa a proprietà individuale e la trasformazione degli alloggi destinati alla locazione permanente in alloggi a proprietà individuale deve riguardare l'intero intervento oggetto del finanziamento pubblico. 4

5 Evidenziato che in Emilia-Romagna si sono verificati in questi ultimi mesi casi rilevanti di sofferenza finanziaria di cooperative a proprietà indivisa che hanno ricevuto importanti finanziamenti dalla Regione per il raggiungimento delle loro finalità sociali, la cui insolvenza è stata acclarata e nelle quali si rischia di vedere la perdita dei diritti di godimento su alloggi soggetti a ipoteca per numerosi soci delle stesse cooperative. Osservato che la regolamentazione nazionale di cui all'art. 18 della Legge 179/1992 così come modificato dall'art. 2 comma 1 della Legge 85/1994 e, successivamente, dall'art. 29, comma l, lett. b) della Legge 166/2002, prevede che la richiesta di autorizzazione alla cessione in proprietà individuale, di cui al comma l, riguardi almeno il 50 % degli alloggi facenti parte dell'insediamento oggetto della richiesta di autorizzazione. Considerato - che la regolamentazione nazionale più flessibile di quella regionale consente maggiormente la trasformazione degli alloggi a proprietà indivisa in alloggi a proprietà individuale aumentando le possibilità di recuperare risorse finanziarie; - che dovrebbe essere una priorità in materia di edilizia residenziale pubblica, il reperire risorse finanziarie per tutelare il più possibile il diritto di godimento di soci di società cooperative a proprietà indivisa in gravi difficoltà finanziarie su alloggi di proprietà delle medesime cooperative; - che le risorse finanziarie recuperate con la trasformazione degli alloggi a proprietà indivisa in alloggi a proprietà individuale sarebbero appunto utili per tale azione di tutela. Delibera di approvare le seguenti modifiche alla deliberazione dell'assemblea legislativa dell'emilia-romagna 8 febbraio 2011, n. 35, "Criteri e procedure per la trasformazione degli alloggi a proprietà indivisa realizzati con contributo pubblico in alloggi a proprietà individuale": - sostituire il punto 6) del deliberato con il seguente testo: "6) di prevedere che le risorse finanziarie derivanti dalla trasformazione degli alloggi a proprietà indivisa in alloggi a proprietà individuale, siano utilizzate, sempre nell'ambito del sostegno all'edilizia residenziale sociale ma in via prioritaria ed esclusiva per almeno 2 anni dall'entrata in vigore di questo provvedimento, per tutelare il diritto di godimento di soci di società cooperative a proprietà indivisa in certificate gravi difficoltà finanziarie su alloggi di proprietà delle medesime cooperative"; 5

6 - sostituire il secondo capoverso del punto 1 dell'allegato A con il seguente: \\Ia trasformazione degli alloggi da proprietà indivisa a proprietà individuale e la trasformazione degli alloggi destinati alla locazione permanente in alloggi a proprietà individuale deve riguardare almeno il 50 % degli alloggi facenti parte dell'insediamento oggetto della richiesta di autorizzazione". Si chiede ai competenti dirigenti responsabili di rilasciare gli obbligatori pareri richiesti dalle leggi. Fabio Rainieri 6