PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 2 DI 34
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3 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 2 DI 34 1 PREMESSA METODO DI CALCOLO CODICI DI CALCOLO COMBINAZIONI DI CARICO ALLO STATO LIMITE ULTIMO COEFFICIENTI PARZIALI PER LE OPERE ED I SISTEMI GEOTECNICI Combinazioni A1 STR Combinazioni A2 GEO DESCRIZIONE DELLE OPERE CARATTERISTICHE TECNICHE E STATO DI FATTO DELL OPERA INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE NORMATIVA DI RIFERIMENTO LEGGI, DECRETI E CIRCOLARI NORME NAZIONALI NORMATIVA EUROPEA ED INTERNAZIONALE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI IMPIEGATI CALCESTRUZZO PER FORMAZIONE PIANI DI POSA (MAGRONE) CALCESTRUZZO PER PLATEA ED ELEVAZIONI SPALLE CALCESTRUZZO PER SOLETTA, CORDOLI E MARCIAPIEDI ACCIAIO IN BARRE AD ADERENZA MIGLIORATA PER CEMENTO ARMATO SALDABILE ANALISI DEI CARICHI PESI PROPRI STRUTTURALI AZIONI PERMANENTI AZIONI ACCIDENTALI AZIONI ECCEZIONALI URTO AZIONI METEORICHE Azioni dovute alla neve Azioni dovute al vento Calcolo della pressione Pressione cinetica di riferimento Coefficiente di esposizione Coefficiente di esposizione Coefficiente dinamico Pressione risultante SPINTA DELLE TERRE E DELLE ACQUE CARICHI DOVUTI A SISMA Caratteristiche del sito Azione sismica DEFINIZIONE DEL PARAMETRO DI STRUTTURA Q PROGETTO E VERIFICA DELLE STRUTTURE VERIFICA DELLA SOLETTA VERIFICA DEI MURI PORTANTI VERTICALI VERIFICA PLATEA DI FONDAZIONE VERIFICA CAPACITÀ PORTANTE E SOLLEVAMENTO...34
4 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 3 DI 34 1 PREMESSA La presente relazione di calcolo si riferisce al progetto di ristrutturazione di un ponte in muratura sullo scolo Boligo, sulla S.P. 15 in località Lova di Campagna Lupia (Ve).
5 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 4 DI 34 2 METODO DI CALCOLO La presente relazione strutturale di calcolo illustra il progetto nei suoi aspetti generali. Essa comprende solo una parte dei calcoli strutturali: le verifiche non riportate sono state condotte analogamente a quelle descritte e risultano disponibili nelle minute di studio. Lo studio delle strutture è stato condotto secondo i metodi della scienza delle costruzioni supponendo i materiali elastici, omogenei ed isotropi. La ricerca dei parametri di sollecitazione è stata fatta secondo le disposizioni di carico più gravose avvalendosi di codici di calcolo automatico per l'analisi strutturale. Le verifiche di resistenza delle sezioni sono state eseguite secondo il metodo degli stati limite, secondo quanto riportato nel D.M Codici di calcolo Tutti i codici di calcolo automatico utilizzati per il calcolo e la verifica delle strutture e la redazione della presente relazione di calcolo sono di sicura ed accertata validità e sono stati impiegati conformemente alle loro caratteristiche. Tale affermazione è suffragata dai seguenti elementi: grande diffusione del codice di calcolo sul mercato; storia consolidata del codice di calcolo (svariati anni di utilizzo); utilizzo delle versioni più aggiornate (dopo test); pratica d uso frequente in studio. In considerazione dei problemi in studio, caratterizzati da piccoli spostamenti e tensioni inferiori ai limiti elastici dei materiali, si è ritenuto sufficiente adottare una schematizzazione della geometria e dei materiali di tipo lineare con leggi elastiche e isotrope ed omogenee. Le elaborazioni mediante calcolatore sono state eseguite principalmente con l ausilio dei seguenti programmi: PROSAP distribuito dalla 2S.I. SOFTWARE E SERVIZI PER L'INGEGNERIA SRL, P.tta Schiatti 8/b con codice di calcolo ALGOR
6 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 5 DI 34 SUPERSAP prodotto dalla ALGOR INTERACTIVE SYSTEMS, Inc. Pittsburgh, PA, USA. I risultati delle analisi sono stati poi elaborati con l ausilio di fogli Excel sviluppati specificamente, oppure con l ausilio di altri programmi come VCASLU v 7.6 di Piero Gelfi. I programmi vengono usati dalla scrivente in forza di regolari licenze d uso e sono testati periodicamente mediante procedure di controllo codificate, tali da verificare l attendibilità delle applicazioni e dei risultati ottenuti ed individuare eventuali vizi ed anomalie.
7 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 6 DI 34 3 COMBINAZIONI DI CARICO ALLO STATO LIMITE ULTIMO 2.5.3: Si adottano le combinazioni prescritte dal DM 14/01/2008 espresse al paragrafo (SLU): - Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi γ G1 G1 +γ G2 G2 + γ P P + γ Q1 Q k1 + γ Q2 ψ 02 Q k2 + γ Q3 ψ 03Q k3 + - Combinazione caratteristica (rara), generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) irreversibili: G1 + G2 + P + Q k1 + ψ 02Q k2 + ψ 03Q k3 + - Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) reversibili: G1 + G2 +P+ ψ 11 Q k1 + ψ 22 Q k2 + ψ 23 Q k3 + - Combinazione quasi permanente (SLE), generalmente impiegata per gli effetti a lungo termine: G1 + G2 + P + ψ 21 Q k1 + ψ 22 Q k2 + ψ 23 Q k3 + - Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all azione sismica E (v. 3.2 DM14/01/08): E + G1 + G2 + P + ψ 21 Q k1 + ψ 22 Q k2 + - Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite ultimi connessi alle azioni eccezionali di progetto A d (v. 3.6 DM14/01/08): G1 + G2 + P +A d + ψ 21 Q k1 + ψ 22 Q k dove: G k P valore caratteristico delle azioni permanenti valore caratteristico della forza di precompressione
8 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 7 DI 34 valore caratteristico dell azione variabile i-esima Q ik E azione sismica con spettro di progetto allo Stato Limite Ultimo γ G1, γ G2,, γ Qi coefficienti parziali di sicurezza (tabella 2.6.I DM 14/01/08) γ P ψ 0j, ψ 1j, ψ 2j coeff. parziale della precompressione coefficienti di combinazione (tabella 2.5.I DM14/01/08) Di seguito si riportano le tabelle 2.5.I e 2.6.I. dove sono illustrati i valori dei coefficienti di sicurezza e dei coefficienti di combinazione.
9 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 8 DI Coefficienti parziali per le opere ed i sistemi geotecnici In base a quanto specificato dalla vigente normativa sui ponti stradali si considerano le seguenti combinazioni di carico: Combinazioni A1 STR Peso proprio strutture (g1) Sovraccarichi permanenti (g2) Altre azioni permanenti (g3) Ritiro del cls (ε2) Variazioni termiche (ε3) Scorrimenti viscosi (ε4) Cedimenti vincolari (ε5) Carichi mobili (tandem Q1) Carichi mobili (q1) Folla marciapiedi e piste Frenamento (q3) Forza centrifuga (q4) Vento (q5) Resistenze dei vincoli (q7) Urto (q8) A [EV1] A2a [EV2] [EV A2b [EV4] A Sono state considerate altre combinazioni per alcune verifiche locali Combinazioni A2 GEO Si considerano solo le combinazioni di interesse Peso proprio strutture (g1) Sovraccarichi permanenti (g2) Altre azioni permanenti (g3) Distorsioni di progetto (ε1) Ritiro del cls (ε2) Variazioni termiche (ε3) Scorrimenti viscosi (ε4) Cedimenti vincolari (ε5) Carichi mobili (tandem Q1) Carichi mobili (q1) Folla impalcato Folla marciapiedi e piste Frenamento (q3) Forza centrifuga (q4) Vento (q5) Resistenze dei vincoli (q7) Urto (q8) A [EV5] A22a [EV6] A22b [EV7]
10 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 9 DI 34 4 DESCRIZIONE DELLE OPERE 4.1 Caratteristiche tecniche e stato di fatto dell opera L opera è ponte in muratura ad arco ribassato con luce di circa ml. 3,53, imposta dell arco a ml. 1,13 dalla fondazione ed altezza in chiave di ml. 2,40; la fondazione consiste in una platea in muratura. Il ponte permette lo scavalco dello scolo Boligo lungo la S.P. 15. In seguito ad un sopralluogo effettuato in data 22/08/2010 dall Ing. Paolo Maschietto si è evidenziata la presenza di due crepe sub-verticali in corrispondenza delle spalle e una lesione del manto stradale con direzione diagonale dallo spigolo nord-ovest allo spigolo sud-est. 4.2 Interventi di ristrutturazione Per il ripristino strutturale ed il consolidamento si sono ipotizzati degli interventi da effettuarsi nelle seguenti fasi: - fresatura del manto stradale, demolizione dei cordoli e della pavimentazione stradale; - scavo per mettere a nudo la parte interna della muratura esistente, con posizionamento di eventuali strutture provvisionali e di rinforzo. - consolidamento della muratura mediante iniezioni, rimozione e sostituzione dei mattoni più degradati con il metodo scuci cuci tenendo presente che i nuovi mattoni dovranno possedere caratteristiche e tonalità cromatiche tali da coesistere con il paramento murario esistente. - realizzazione di una platea di fondazione dallo spessore di 40 cm in corrispondenza delle spalle e di muri portanti verticali in c.a. atti a reggere la soletta superiore da 35 cm; quest ultima avrà una lunghezza di circa 12,0 ml ed una larghezza di circa 8 ml (compresa di banchina e cordoli) per garantire una larghezza minima di 2,75 m per ciascuna delle due corsie di marcia; - Posa di barriere stradali tipo H2 bordo ponte; - Rifacimento del manto bituminoso; - Segnaletica orizzontale.
11 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 10 DI 34 Si riportano delle immagini esemplificative relative all intervento in oggetto:
12 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 11 DI 34 5 NORMATIVA DI RIFERIMENTO I calcoli riportati sono stati eseguiti secondo gli usuali metodi della Scienza delle Costruzioni e nel pieno rispetto delle normative vigenti. La normativa attualmente in vigore in Italia è il Decreto Ministeriale del Azioni sulle strutture: Sono determinate secondo D.M , Verifiche delle strutture: Sono svolte secondo D.M LEGGI, DECRETI E CIRCOLARI Or. P.C.M. n Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. Or. P.C.M. n Modifiche ed integrazioni all ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20 marzo Or. P.C.M. n Ulteriori modifiche ed integrazioni all ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20 marzo D.M. Infrastrutture e Trasporti del 23 Settembre Norme Tecniche per le costruzioni. DM 20/11/1987 Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento 5.2 NORME NAZIONALI UNI EN 206-1/2006 Calcestruzzo. Specificazione, prestazione, produzione e conformità.
13 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 12 DI NORMATIVA EUROPEA ED INTERNAZIONALE UNI EN 1990 Criteri generali di progettazione strutturale UNI EN 1991 Eurocodice 1 Azioni sulle strutture. UNI EN 1992 Eurocodice 2 Progettazione delle strutture di calcestruzzo. UNI EN 1993 Eurocodice 3 Progettazione delle strutture di acciaio. UNI EN 1994 Eurocodice 4 Progettazione delle strutture composte acciaiocalcestruzzo. UNI ENV Eurocodice 6 Progettazione delle strutture in muratura. UNI EN 1997 Eurocodice 7 Progettazione geotecnica.
14 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 13 DI 34 6 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI IMPIEGATI Salvo indicazioni diverse espressamente indicate negli elaborati grafici, sono previsti i seguenti materiali: 6.1 Calcestruzzo per formazione piani di posa (magrone). Resistenza cubica caratteristica a 28 giorni: Classe C12/15 R ck 15.0 MPa UNI EN206 Cemento tipo: CEM II/A-P 32.5N (EN 197-1) Classe di esposizione ambientale: - Rapporto massimo acqua/cemento: conforme normativa vigente Contenuto minimo di cemento: conforme normativa vigente Classe di consistenza (slump test): S3 6.2 Calcestruzzo per platea ed elevazioni spalle. Resistenza cubica caratteristica a 28 giorni: Classe C32/40 R ck 35.0 MPa UNI EN206 Cemento tipo: CEM II/A-P 32.5N (EN 197-1) Classe di esposizione ambientale: XC4+XS1+XF2 (UNI 11104) Rapporto massimo acqua/cemento: conforme normativa vigente Contenuto minimo di cemento: conforme normativa vigente Classe di consistenza (slump test): S3 platea S3-S4 elevazioni spalle 6.3 Calcestruzzo per soletta, cordoli e marciapiedi. Resistenza cubica caratteristica a 28 giorni: Classe C32/40 R ck 35.0 MPa UNI EN206 Cemento tipo: CEM II/A-P 32.5N (EN 197-1) Classe di esposizione ambientale: XC4+XS1+XF4 (UNI 11104) Rapporto massimo acqua/cemento: conforme normativa vigente Contenuto minimo di cemento: conforme normativa vigente Classe di consistenza (slump test): S3 soletta cordoli e marciapiedi
15 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 14 DI Acciaio in barre ad aderenza migliorata per cemento armato saldabile. Tipo di acciaio: B450C ad aderenza migliorata, controllato in stabilimento Tensione caratteristica di snervamento: f yk 450 MPa Tensione caratteristica di rottura: f tk 540 MPa Allungamento percentuale: (A gt ) k 7.5% Rapporti di duttilità: (f y /f y ) k 1.25 Analisi chimica di colata in accordo con del D.M per acciaio saldabile.
16 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 15 DI 34 7 ANALISI DEI CARICHI 7.1 Pesi propri strutturali I pesi propri strutturali, non altrove specificati, considerati nei calcoli sono i seguenti: calcestruzzo non armato: 24.0 kn/m 3 calcestruzzo armato: 25.0 kn/m 3 carpenteria in acciaio: 78.5 kn/m Azioni permanenti Le azioni permanenti, non altrove specificate, considerate nei calcoli sono le seguenti: manto bituminoso stradale di copertura: 3.00 kn/m 2 barriere guard-rail e parapetti: 2.00 kn/m 7.3 Azioni accidentali Le azioni accidentali considerate nei calcoli sono quelle previste dalle NTC08 per i ponti classificati di prima categoria; precisamente, in relazione alla larghezza dell impalcato: - 1 colonna di carico: Q 1k 2 assi 300 kn disposti come dantc08 q 1k carico uniforme ripartito 9.00 kpa - 2 colonna di carico: Q 2k 2 assi 200 kn disposti come dantc08 q 2k carico uniforme ripartito 2.50 kpa Area rimanente impalcato q 4k carico uniforme ripartito 2.50 kpa La larghezza della corsia convenzionale è pari a 3.0m. Le suddette colonne di carico andranno disposte secondo lo schema longitudinale che produce le azioni accidentali maggiormente gravose per la struttura in esame.
17 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 16 DI 34 Le azioni accidentali locali considerate sono: 7.4 Azioni eccezionali Urto Per quanto riguarda le azioni eccezionali sugli elementi secondari indotti dall urto di un veicolo in svio si considera: - Azione trasversale posta a 100 cm dal piano viario: kn Tale forza viene applicata su una linea di 50.0cm 7.5 Azioni meteoriche Azioni dovute alla neve Il carico dovuto alla neve, non risulta dimensionante per il tipo di struttura
18 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 17 DI Azioni dovute al vento CALCOLO DELLA PRESSIONE La pressione dovuta al vento è data dall espressione: p = q b c e c p c d L azione tangente del vento è data dall espressione: p f = q b c e c f Pressione cinetica di riferimento q b =0.5 ρ v 2 b zona: 1 (Regione Veneto) a m k a =0.010Hz v b =25m/s velocità di riferimento vento ρ=1.25kg/m 3 densità dell aria q b = = N/m 2 =0.391kPa Coefficiente di esposizione Si ha: classe di rugosità del terreno: B categoria di esposizione del sito: III k r = 0.20 z 0 = 0.10 m z min = 5.00 m c t =1.0 Coefficiente di topografia c e = Coefficiente di esposizione c pe = Coefficiente dinamico c d = 1 (coefficiente dinamico) Pressione risultante L azione del vento interessa i mezzi in transito sul ponte, quando carico, per un'altezza a partire dal piano stradale di 3.00 m.
19 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 18 DI Spinta delle terre e delle acque Le azioni dovute alle spinte delle terre e delle acque sono analizzate e computate in accordo con il materiale di reinterro previsto. 7.7 Carichi dovuti a sisma Le strutture di cui in oggetto ricadono in zona sismica. Si determina l azione sismica secondo quanto disposto nel cap. 3.2 del DM Caratteristiche del sito La posizione geografica del sito è: Latitudine 45,3540 Longitudine Si considera inoltre: vita nominale VN 50anni classe d uso II coefficiente d uso C U =1.0 Categoria di sottosuolo: D Azione sismica Le strutture di cui in oggetto ricadono in zona sismica. Si determina l azione sismica secondo quanto disposto nel cap. 3.2 del DM L azione sismica agente dovuta al terreno e all acqua è valutata mediate il metodo pseudo statico. Per il sito in oggetto si ha:
20 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 19 DI 34 SLO SLD SLV SLC ag 0,028 0,033 0,068 0,085 F0 2,480 2,500 2,630 2,660 Ss 1,8 1,8 1,8 1,8 St Tb 0,191 0,200 0,250 0,257 Tc 0,573 0,599 0,750 0,771 Td 1,710 1,733 1,872 1, DEFINIZIONE DEL PARAMETRO DI STRUTTURA Q Il valore del fattore di struttura q da utilizzare per ciascuna direzione della azione sismica, dipende dalla tipologia strutturale, dal suo grado di iperstaticità e dai criteri di progettazione adottati e prende in conto le non linearità di materiale. Esso può essere calcolato tramite la seguente espressione: q=q 0 K R dove: q 0 è il valore massimo del fattore di struttura che dipende dal livello di duttilità attesa, dalla tipologia strutturale; K R è un fattore riduttivo che dipende dalle caratteristiche di regolarità della costruzione A favore di sicurezza, vista anche la modesta entità dell azione sismica, è stato assunto un valore del fattore di struttura in direzione x-x e y-y q = 1.0 Il fattore di struttura q in direzione verticale vale sempre 1.5 (vedi paragrafo NTC2008).
21 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 20 DI 34 8 PROGETTO E VERIFICA DELLE STRUTTURE Le verifiche che seguono costituiscono un estratto dei nostri calcoli su schemi e verifiche statiche riguardanti le strutture principali presenti nell'opera in oggetto. In particolare, per alcune tipologie strutturali, si riporta solo una verifica completa, intendendo che le altre sono state condotte analogamente. Tutte le verifiche sono presenti nelle minute di studio, a disposizione per eventuali chiarimenti. Vengono omessi quasi totalmente i tabulati prodotti con programmi di calcolo automatico. Essi risultano disponibili presso lo Studio per eventuale consultazione. Le sollecitazioni ottenute nelle varie condizioni di carico sono quindi state combinate fra loro secondo i coefficienti e le combinazioni previste dalla normativa attuale. Le azioni agenti sulla struttura sono quelle ricavate dalle varie analisi, si riportano le verifiche di ogni tipologia strutturale più sollecitata. 8.1 Verifica della soletta Momento M2-2
22 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 21 DI 34 Si riportano le verifiche, condotte con il software Vca_Slu del prof. Gelfi, delle massime azioni flessionali positive e negative in direzione 2-2, ottenuti con i carichi tandem posizionati in mezzeria:
23 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 22 DI 34 La verifica è soddisfatta per le armature superiori ed inferiori.
24 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 23 DI 34 Momento M1-1 Si riportano le verifiche, condotte con il software Vca_Slu del prof. Gelfi, delle massime azioni flessionali positive e negative in direzione 1-1, ottenuti con i carichi tandem posizionati in mezzeria:
25 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 24 DI 34
26 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 25 DI 34 La verifica è soddisfatta per le armature superiori ed inferiori.
27 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 26 DI Verifica dei muri portanti verticali Si riportano le immagini dello sforzo normale e del momento flettente sui muri portanti nelle due combinazioni che danno sforzo normale e momento flettente massimi ( Nmax, M e Mmax, N) e le verifiche dell elemento più sollecitato per ognuna dei due casi; si sottolinea che le combinazioni che generano i massimi valori di N e M sono combinazioni non sismiche. Combinazione Nmax, M Sforzo normale Nmax
28 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 27 DI 34 Momento flettente M Si riporta la verifica del setto centrale, armato con 2Ø16/20, che risulta essere il più sollecitato a compressione:
29 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 28 DI 34 La verifica risulta soddisfatta.
30 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 29 DI 34 Combinazione N, Mmax Sforzo normale N
31 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 30 DI 34 Momento flettente Mmax Si riporta la verifica di un setto laterale, armato con 2Ø16/20, che risulta essere il più sollecitato a flessione:
32 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 31 DI 34 Verifica soddisfatta.
33 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 32 DI Verifica platea di fondazione M2-2 M1-1
34 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 33 DI 34 La platea viene armata con d16/20 sia superiormente che inferiormente e quindi risulta: Verifica soddisfatta in entrambe le direzioni, superiormente e inferiormente.
35 PONTE BOLIGO XX-2006 PAGINA 34 DI Verifica capacità portante e sollevamento La costruzione della platea, dei muri verticali e della soletta non va ad aumentare la pressione sul terreno alla quota alveo. Infatti, il peso del terreno presente all interno delle attuali spalle è superiore al peso della struttura in c.a., in quanto all interno di quest ultima non si effettua alcun riempimento. I cedimenti e la capacità portante, quindi, non sono soggetti ad alterazioni o aumenti rispetto allo stato di fatto prima dell intervento. Per questa ragione è stato deciso di non effettuare prove o sondaggi geotecnici, ma di utilizzare la stratigrafia del terreno riportata su indagini effettuate in siti limitrofi e messe a disposizione da parte dell Ente Appaltante. Le suddette indagini riferiscono di un primo strato di limo argilloso dalle scadenti proprietà geotecniche sino a 2.5-3m di profondità; il secondo strato è invece costituito da una sabbia limosa dalle migliori caratteristiche di portanza, sul quale si attesterà la fondazione di progetto. Si riporta una tabella con la verifica al sollevamento del nuovo manufatto: SOLLEVAMENTO SLU B 400 cm L 460 cm H 280 cm Volume 51.5 mc Volume di spinta Spinta 515 kn Forza di spinta P1 184 kn Peso platea P2 414 kn Peso muri verticali P3 315 kn Peso soletta Tot 913 kn Peso totale FS= 1.77 > 1.5 VERIFICATO
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