PROVINCIA DI PISTOIA Corso di aggiornamento 7 novembre 2012

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Niccolina Baroni
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1 Legge 28 giugno 2012 n. 92 (Riforma Monti-Fornero) Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita PROVINCIA DI PISTOIA Corso di aggiornamento 7 novembre 2012 AMMORTIZZATORI SOCIALI (Avv. Vittorio Lepri)

2 Introduzione Ammortizzatori sociali. Strumenti e misure per sostenere il lavoratore in caso di perdita o sospensione del lavoro. Tutele nel mercato (art. 2): tutele quando il lavoro è cessato. Tutele in costanza di rapporto (art. 3): tutele in caso di sospensione del rapporto. Unificazione fra indennità di disoccupazione (di seguito anche IDD) e di mobilità (di seguito anche IDM). Regime separato per i lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS. Estensione delle tutele nel rapporto a tutte le aziende sopra i 15 dipendenti tramite i c.d. Fondi di solidarietà. L'influenza dell'obbligo del pareggio di bilancio sulla normativa.

3 Le tutele dopo la cessazione del rapporto di lavoro (art. 2) ASPI (art. 2, commi 1-19). Sostituisce/sostituirà indennità di disoccupazione e indennità di mobilità. Sostituisce dal 1/1/2013 la IDD ed aumenterà gradualmente nel valore fino 1/1/2016. La forma definitiva (dal 2016) prevede un trattamento di 12 mesi elevabile a 18 per i soggetti ultracinquantacinquenni. Operazione inversa per l'indennità di mobilità (trattamenti progressivamente ridotti fino al 2016).

4 ASPI (dall'1/1/ regime transitorio) Anno/età fino a 50 da 50 a 55 oltre i mesi 12 mesi 12 mesi mesi 12 mesi 14 mesi** mesi 12 mesi 16 mesi** mesi* 12 mesi* 18 mesi** *detratti i periodi eventualmente fruiti nel medesimo periodo anche a titolo di miniaspi. ** spetta solo nei limite delle settimane di contribuzione negli ultimi 2 anni

5 INDENNITA' DI MOBILITA' (regime transitorio)* anno/età fino a 40 da 40 a 50 oltre mesi 24 mesi 36 mesi mesi (24) 24 mesi (36) 36 mesi (48) mesi 18 mesi (24) 24 mesi (36) mesi 12 mesi (18) 18 mesi (24)** * la durata per l'anno 2013 e 2014 è stata modificata ed uniformata del decreto sviluppo (l. 83/2012) ** fra parentesi la durata per i territori del Mezzogiorno (d.p.r. 218/78).

6 Requisiti dell'aspi (simili alla indennità di disoccupazione): a) 2 anni di assicurazione e almeno un anno di contribuzione nell'ultimo biennio); b) involontarietà della disoccupazione (assenza di lavoro ed immediata disponibilità). Problematiche. a) I lavoratori che svolgono attività discontinua ed in rapporti esclusi dalla assicurazione; b) esclusioni: b1) dimissioni ma dimissioni per giusta causa da includere (Corte cost., , n. 269); b2) risoluzione per mutuo consenso, salvo che nell'ambito della procedura ex art. 7 L. 604/1966. Sono inclusi i soci di cooperativa e apprendisti (unica vera novità anche se inclusi in forza della legislazione temporanea) ma esclusi i co.co.co., i lavoratori stranieri con permesso stagionale e i pubblici dipendenti (disciplina speciale - art. 1, comma 7 e 8).

7 Parametro retributivo: retribuzione media degli ultimi 2 anni (per la IDD valevano gli ultimi tre mesi). Percentuale: a regime 75% della retribuzione (aumento se la retribuzione è superiore a 1180,00 pari al 25% della retribuzione eccedente il massimale). Decurtazione del 15% dopo il 6 mese e di altro 15% dopo il 12. Modalità operative (simili alla IDM): a) svolgimento di lavoro subordinato a1) sospensione per, al massimo, sei mesi; a2) contributi maturati nel periodo di sospensione computabili per un nuovo trattamento; a3) il problema dei periodi di sospensione superiori a sei mesi. b) svolgimento di lavoro autonomo con reddito inferiore al limite per la conservazione dello stato di disoccupazione (decurtazione dell'aspi fino all'80% del reddito prevedibile). I contributi maturati non danno luogo ad accredito contributivo. Critica: difficoltà per stabilire il reddito preventivato; un breve periodo di occupazione autonoma può riverberarsi su tutto il periodo di trattamento.

8 È sempre consentito al lavoratore di richiedere la liquidazione di tutto l'importo non ancora percepito per iniziare attività di impresa o associarsi in cooperativa (sotto vincolo di copertura finanziaria. Critica). Art. 3, comma 17: in via sperimentale fino al 2015 disoccupazione concessa anche a fronte di mera sospensione dell'attività lavorativa se i fondi di solidarietà bilaterali contribuiscono con un importo pari al 20% della prestazione. Domanda Aspi solo in via telematica (entro 60 gg. Dall'8 giorno di disoccupazione).

9 MINIASPI. Destinata ai lavoratori che non possono godere dell'aspi (la vecchia disoccupazione c.d. con requisiti ridotti). Ampliamento dei destinatari: bastano 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi (in passato previsti 2 anni di assicurazione e un contributo settimanale nel biennio precedente l'anno della richiesta nell'ultimo anno). L'importo mensile è il medesimo rispetto all'aspi mentre la durata è pari alla metà delle settimane di contribuzione nell'ultimo anno da cui detrarre gli eventuali periodi di indennità eventualmente fruiti. Sospensione solo fino a 5 gg. in caso di lavoro subordinato.

10 c.d. Tassa sul licenziamento. In caso di interruzione del rapporto non dovuta a dimissioni, il datore è tenuto ad un contributo pari al 50% del trattamento Aspi per ogni anno di anzianità (con un max di 3 anni). Solo in caso di cessazione di contratti a tempo indeterminato e di apprendistato (esclusi quindi contratti a termine e di somministrazione). Contributo triplicato in caso di licenziamento collettivo non assistito da accordo sindacale. Esclusione in caso fine lavori edili e nei cambi di appalto. Fase transitoria ( ): non dovuto il contributo dal datore sottoposto a indennità di mobilità (fino ad esaurimento dell'istituto). Da notare: parziale analogia con il contributo dovuto in caso di collocamento in mobilità (6 mesi di indennità per tutti i lavoratori).

11 Indennità per i co.co.co. Stabilizzazione delle disposizioni già introdotte da d.l. 185/2008 conv. con l. 2/2009 (parziale abrogazione delle relative norme dal 1/1/2013 art. 1 comma 56). Entità: 7% fino a tutto il 2015 (5% successivamente) sul minimale del reddito annuo, moltiplicato per il minor n. tra mensilità accreditate l'anno precedente e quelle non coperte da contribuzione ovvero il n. di mensilità di accredito perse rispetto a quelle accreditate nell'anno che precede (in passato: 30% del reddito dell'anno precedente entro massimale di 4,000,00). Solo iscritti alla Gestione separata e in monocommittenza Eliminato il reddito minimo di 5.000,00 per l'anno precedente rimane invece il limite massimo di ,00. Requisiti: a) 4 mesi di contribuzione e assicurazione (3 fino al 2015) nell'anno precedente ed 1 mese nell'anno di riferimento; b) periodo di disoccupazione documentato di almeno 2 mesi nell'anno precedente. Il trattamento spetta nei limiti delle risorse stanziate. Si prefigura un allargamento della Miniaspi anche ai co.co.co.

12 Abrogazione delle norme della legge n. 223/91 riguardanti l'indennità di mobilità dal 1/1/2016 (v. disciplina transitoria). Mantenuta la possibilità per il Ministero in via transitoria di concedere mobilità e di integrazione salariale in deroga (art. 1, comma 64).

13 Le tutele in costanza di rapporto (art. 3) Modifiche della CIGS: estensione a tutte le imprese che ne godevano per disposizioni transitorie (imprese commerciali, agenzie di viaggio imprese di vigilianza con più di 50 addetti, imprese del trasporto aereo e servizi aeroportuali). Abrogazione dal 2016 dell'art. 3 della L. 223/1991 (intervento della Cigs in caso di imprese soggette a procedure concorsuali in cui non sia disposta la prosecuzione dell'attività). Modifica del decreto sviluppo: confermata l'abrogazione dal 2016 ma nel periodo transitorio ammissione alla Cigs quando sussistano prospettive di continuazione/ripresa sulla base di criteri oggettivi definiti con decreto del Ministero. Art. 2, comma 64, fino al 2016 facoltà del Ministro di concedere Cigs (v. supra) nei limiti delle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione.

14 I fondi di solidarietà bilaterali. Nuova forma di integrazione salariale da istituirsi tramite contrattazione collettiva per i settori non coperti da Cig al fine di assicurare tutela del reddito in caso di sospensione o riduzione di attività per le cause integrabili. Costituzione obbligatoria per le imprese sopra i 15 dipendenti e per i settori non coperti da Cig. Facoltativa per le imprese con meno di 15 dipendenti e per altre finalità già definite (integrazione Aspi, incentivi all'esodo per i pensionandi, finanziamento programmi di formazione etc.). Il fondo non ha personalità giuridica, è costituito dall'accordo e dal successivo d.m. mentre la gestione è affidata all'inps. Il comitato amministratore è composto prevalentemente da designati delle parti sociali. Il d.m. sulla base dell'accordo definisce ulteriori dettagli per la gestione e le aliquote (aliquota minima 0,20). Il modello alternativo di fondo (ove esistano già consolidati sistemi di bilateralità- es. artigianato) e il c.d. fondo residuale. I fondi sono alimentati per due terzi dal datore ed un terzo dal dipendente (la Cigo a totale carico del datore, la Cigs dal lavoratore per ¼). I fondi hanno obbligo di pareggio di bilancio; non possono erogare prestazioni in carenza di disponibilià e gli interventi sono concessi solo entro i limiti delle risorse acquisite.

15 Altre norme di rilievo Riforma del collocamento dei disabili (art. 4 comma 26 e 27): esoneri parziali rimessi a regolamento del Ministero. Computo dei dipendenti per l'assunzione dei soggetti disabili (decreto sviluppo non computabili i contratti a termini di durata inferiore a 6 mesi).

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