Prospetto Informativo relativo all ammissione a quotazione e all offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione di azioni ordinarie META

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1 Comune di Modena e altri Azionisti Venditori Meta S.p.A. Emittente Prospetto Informativo relativo all ammissione a quotazione e all offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione di azioni ordinarie META Offerta Globale di massime n azioni ordinarie di META S.p.A. Coordinatore dell Offerta Globale e Responsabile del Collocamento Sponsor Co-Sponsor Advisor del Comune di Modena Prospetto Informativo depositato presso la Consob in data 12 marzo 2003 a seguito di nulla osta comunicato in data 11 marzo 2003 con nota n L adempimento di pubblicazione del Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della Consob sull opportunità dell investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.

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4 Indice Indice INDICE... 1 GLOSSARIO... 5 AVVERTENZE PER L INVESTITORE INFORMAZIONI DI SINTESI SUL PROFILO DELL EMITTENTE E SULL OPERAZIONE L EMITTENTE L OFFERTA GLOBALE DATI CONTABILI E MOLTIPLICATORI DI PREZZO SEZIONE PRIMA INFORMAZIONI RELATIVE A META CAPITOLO I. INFORMAZIONI RELATIVE ALL ATTIVITÀ DI META Storia ed evoluzione di META Descrizione dell attività di META Introduzione Gas e calore Energia elettrica Servizi ambientali Servizi idrici Servizi comuni La Carta dei servizi di META Politiche di META in campo ambientale Informazioni sul grado di dipendenza da clienti, fornitori e finanziatori Andamento del portafoglio ordini Canali di vendita ed assistenza alla clientela Opportunità e minacce Caratteristiche dei settori di appartenenza e posizionamento competitivo di META Principali fattori macro e micro-economici che possono condizionare l attività di META Fenomeni di stagionalità Rischi di mercato Fonti e disponibilità di materie prime, andamento medio annuo e volatilità dei relativi prezzi Situazione tariffaria nei settori di appartenenza di META e andamento medio annuo dei prezzi dei prodotti e servizi venduti Quadro normativo di riferimento Dipendenza da brevetti, licenze, contratti, marchi, concessioni e autorizzazioni Beni gratuitamente devolvibili Svolgimento di attività minerarie Operazioni tra META e le parti correlate Programmi futuri e strategie Patrimonio immobiliare, impianti e attrezzature Beni in proprietà Beni in uso Eventi eccezionali Informazioni sul Gruppo di appartenenza di META Altre informazioni Personale e responsabili chiave Investimenti Politica di ricerca e sviluppo Assicurazioni Procedimenti giudiziari ed arbitrali Posizione fiscale Informazioni sul Gruppo facente capo a META CAPITOLO II. INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ORGANI SOCIALI DI META Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Soci fondatori Direttore generale e dirigenti

5 Prospetto Meta 2.5 Principali attività svolte dai componenti del Consiglio di Amministrazione, dai membri del Collegio Sindacale e dal Direttore Generale al di fuori di META aventi rilevanza per la stessa Compensi destinati ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale ed al Direttore Generale Strumenti finanziari di META o delle sue controllate detenuti direttamente o indirettamente dai componenti il Consiglio di Amministrazione, dai membri del Collegio Sindacale e dal Direttore Generale Interessi dei componenti il Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale e del Direttore Generale in operazioni straordinarie effettuate da META o dalle sue controllate Interessi dei dirigenti rispetto a META ed al Gruppo ad essa facente capo Prestiti e garanzie concessi da META o da società controllate ai componenti il Consiglio di Amministrazione, ai membri del Collegio Sindacale ed al Direttore Generale CAPITOLO III. INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ASSETTI PROPRIETARI DI META Azionisti che detengono partecipazioni superiori al 2% del capitale sociale Variazioni della compagine sociale a seguito dell Offerta Globale Indicazione dell eventuale soggetto controllante ai sensi dell art. 93 del Testo Unico Patti parasociali CAPITOLO IV. INFORMAZIONI RIGUARDANTI IL PATRIMONIO, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I RISULTATI ECONOMICI Premessa Stato Patrimoniale e Conto Economico riclassificati relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 1999, 2000 e Rendiconti finanziari relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 1999, 2000 e Prospetti delle variazioni nelle voci del patrimonio netto relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 1999, 2000 e Andamento gestionale di META negli esercizi chiusi al 31 dicembre 1999, 2000 e Analisi dell andamento economico Analisi dell andamento patrimoniale e finanziario Principi contabili utilizzati nella redazione dei bilanci di esercizio Analisi della composizione delle principali voci contenute nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico della Società relativi agli ultimi tre esercizi Stato Patrimoniale Conto economico CAPITOLO IV BIS. INFORMAZIONI RIGUARDANTI IL PATRIMONIO, LA SITUAZIONE FINANZIARIA ED I RISULTATI ECONOMICI Stato Patrimoniale e Conto Economico riclassificati relativi alla situazione infrannuale consolidata al 30 settembre 2002, al bilancio chiuso al 31 dicembre 2001 e alla situazione infrannuale al 30 settembre Rendiconti finanziari relativi alle situazioni infrannuali al 30 settembre 2001 e Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto relative ai nove mesi chiusi al 30 settembre Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto della controllante ed il patrimonio netto consolidato al 30 settembre Andamento gestionale del Gruppo META nei nove mesi chiusi al 30 settembre Analisi dell andamento economico Analisi dell andamento patrimoniale e finanziario Principi contabili utilizzati nella redazione dei bilanci infrannuali Analisi della composizione delle principali voci contenute nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico Stato patrimoniale Conto economico Situazione trimestrale consolidata del IV trimestre Prospetti contabili Note di commento Evoluzione della posizione finanziaria netta Investimenti

6 Indice CAPITOLO V. INFORMAZIONI RELATIVE ALL ANDAMENTO RECENTE E ALLE PROSPETTIVE DI META Fatti di rilievo successivi al 30 settembre Evoluzione prevedibile della gestione CAPITOLO VI. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE SU META Denominazione e forma giuridica Sede sociale ed amministrativa Costituzione di META Durata Legislazione e foro competente Iscrizione nel Registro delle Imprese e negli altri registri aventi rilevanza per legge Oggetto sociale Conformità dello Statuto al decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate Capitale sociale Evoluzione del capitale sociale negli ultimi tre anni Disciplina concernente l acquisto ed il trasferimento delle Azioni Capitale sociale deliberato ma non sottoscritto Deleghe all aumento del capitale sociale Obbligazioni convertibili Partecipazioni dei dipendenti al capitale o agli utili Condizioni statutarie per la modifica del capitale e dei diritti annessi alle Azioni Azioni proprie detenute da META Autorizzazioni all acquisto di azioni proprie SEZIONE SECONDA INFORMAZIONI RELATIVE AGLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DELLA SOLLECITAZIONE E DELLA QUOTAZIONE CAPITOLO VII. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE AZIONI Descrizione delle Azioni Descrizione dei diritti connessi alle Azioni Decorrenza del godimento Regime fiscale Regime di circolazione Limitazioni alla libera disponibilità delle Azioni Effetti di diluizione (differenza tra il Prezzo di Offerta e il patrimonio netto per azione in base all ultimo bilancio d esercizio) Effetti di diluizione in caso di mancata sottoscrizione dei diritti d opzione CAPITOLO VIII. INFORMAZIONI RELATIVE A RECENTI OPERAZIONI AVENTI AD OGGETTO GLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DELLA SOLLECITAZIONE E DELLA QUOTAZIONE Emissione e/o collocamento nei dodici mesi precedenti l Offerta Globale Offerte pubbliche nell ultimo esercizio e nell esercizio in corso Altre operazioni SEZIONE TERZA INFORMAZIONI RIGUARDANTI LA SOLLECITAZIONE CAPITOLO IX. INFORMAZIONI RIGUARDANTI I PROPONENTI Comune di Modena Comune di Castelnuovo Rangone Comune di Castelvetro di Modena Comune di Lama Mocogno Comune di Marano sul Panaro Comune di Montecreto Comune di Montefiorino Comune di Pavullo nel Frignano Comune di Polinago Comune di Savignano sul Panaro Comune di Spilamberto Comune di Vignola Comune di Zocca Comune di Sestola Comune di Frassinoro

7 Prospetto Meta CAPITOLO X. INFORMAZIONI RIGUARDANTI I COLLOCATORI Indicazione degli intermediari incaricati del collocamento CAPITOLO XI. INFORMAZIONI RIGUARDANTI L OFFERTA PUBBLICA Ammontare dell Offerta Globale Titolarità e disponibilità dei titoli oggetto di vendita Delibere e autorizzazioni Destinatari dell Offerta Pubblica Limitazione o esclusione del diritto di opzione Mercati dell Offerta Globale Periodo di Offerta Pubblica Prezzo di Offerta Incentivi all acquisto nell ambito dell Offerta Pubblica Modalità di adesione e quantitativi richiedibili nell ambito dell Offerta Pubblica Criteri di riparto Soggetto tenuto a comunicare al pubblico ed a Consob i risultati dell Offerta Pubblica Modalità e termini di comunicazione ai richiedenti della avvenuta assegnazione delle Azioni Modalità e termini di pagamento del prezzo Modalità e termini di consegna delle Azioni Collocamento e garanzia Accordi di riacquisto Stabilizzazione Over Allotment e opzione di Greenshoe Commissioni e spese relative all operazione Limiti temporanei all alienazione delle Azioni Stima del ricavato netto e sua destinazione CAPITOLO XII. INFORMAZIONI RIGUARDANTI LA QUOTAZIONE Mercati di quotazione Estremi del provvedimento di quotazione Inizio delle negoziazioni Impegni dello Sponsor CAPITOLO XIII. APPENDICI E DOCUMENTAZIONE A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO Appendici Documentazione a disposizione del pubblico presso la sede sociale di META e Borsa Italiana S.p.A CAPITOLO XIV. INFORMAZIONI RELATIVE AI RESPONSABILI DEL PROSPETTO, ALLA REVISIONE DEI CONTI ED AI CONSULENTI Informazioni relative ai responsabili del Prospetto Informativo Società di revisione Organo esterno di controllo diverso dalla società di revisione Informazioni e dati diversi dai bilanci annuali, inclusi nel Prospetto Informativo, verificati dalla società di revisione Rilievi della società di revisione Dichiarazione di responsabilità

8 Glossario Glossario Acque reflue domestiche Abitante equivalente Acque reflue industriali Acquirente Unico AEEG Anidride carbonica Acque di scarico provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche. Unità di misura definita dalla normativa di settore come carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a cinque giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno. Acque scaricate da edifici in cui si svolgono attività commerciali o industriali o comunque diverse dalle utenze domestiche. Ai sensi dell articolo 4, comma 1, del Decreto Bersani, il gestore della rete di trasmissione nazionale costituisce una società per azioni denominata <<acquirente unico>>. La società stipula e gestisce contratti di fornitura al fine di garantire ai clienti vincolati la disponibilità della capacità produttiva di energia elettrica necessaria e la fornitura di energia elettrica in condizioni di continuità, sicurezza ed efficienza del servizio nonché di parità di trattamento, anche tariffario. Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, istituita con la legge 14 novembre 1995 n Componente naturale dell atmosfera e prodotto finale dei processi di combustione di materiali contenenti carbonio. ANPA Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente, istituita con la legge 12 gennaio 1994 n. 61, svolge attività di monitoraggio, informazione e promozione in relazione alle tematiche ambientali. ARPA AT Ambito Territoriale Ottimale ( ATO ) Audit ambientale Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente, integrata nel sistema a rete cui fa capo l ANPA. Il sistema delle Agenzie Regionali per la Protezione dell Ambiente comprende attualmente 19 agenzie sul territorio nazionale. Alta tensione. L Ambito Territoriale Ottimale, in base alla Legge n. 36 del 1994, determina il livello territoriale di organizzazione del servizio idrico integrato in vista del superamento della frammentazione delle gestioni e del conseguimento di adeguate dimensioni gestionali; la legge regionale delimita i suoi confini in base al bacino idrografico. Processo di verifica sistematico e documentato per conoscere e valutare, con evidenza oggettiva, se il sistema di gestione ambientale di una organizzazione è conforme ai criteri definiti dall organizzazione stessa. Bar Unità di misura della pressione. 1 bar equivale a circa 1 atmosfera, 1 atmosfera equivale alla pressione esercitata da una colonna di mercurio alta circa 760 millimetri. BT Bassa tensione. 5

9 Prospetto Meta Biogas Biomasse per combustibili di origine organica Cabina elettrica CAGR Campi elettrici e magnetici CCSE CDR Cenere Centro elettrico Certificati verdi Ciclo combinato CIP CIP 6/1992 Clienti idonei (settore elettrico) Gas derivante da processi di decomposizione di materiale organico in ambiente anaerobico (in assenza di ossigeno) come, ad esempio, dalla frazione umida dei Rifiuti Urbani che, opportunamente trattati, possono essere utilizzati come combustibile per impianti di generazione termica e di energia elettrica. Combustibile composto da sostanze ligneo-cellulosiche utilizzate per la produzione di energia mediante combustione; derivano o da residui di lavorazione o da colture specifiche. Impianto della rete elettrica di distribuzione destinato alla trasformazione della tensione da MT a BT. Tasso di crescita annuo composto. Spazi fisici con presenza di forze elettromagnetiche generate da cavi o apparecchiature elettriche ai quali è applicata una tensione alternata e che sono percorsi da corrente. Cassa Conguaglio Settore Elettrico. Combustibile derivato da rifiuti. Residuo solido della combustione costituito prevalentemente da idrocarburi incombusti e materiali inerti (metalli e altri prodotti non combustibili). Impianto della rete elettrica di distribuzione primaria destinato alla trasformazione della tensione AT in MT. I certificati verdi sono la nuova struttura di incentivazione delle fonti rinnovabili dopo la liberalizzazione del settore dell energia elettrica introdotta dal Decreto Bersani. La precedente disciplina faceva capo alle leggi n. 9 e n. 10 del 1991 ed al CIP 6/1992. Tecnologia per la produzione di energia elettrica da combustibili fossili tramite impianti a ciclo termico; aumentando il rendimento della centrale, permette di realizzare un sensibile risparmio energetico e contemporaneamente un miglioramento delle emissioni atmosferiche. In genere è costituito dall accoppiamento di una o più turbine a gas con una turbina a vapore. Comitato interministeriale prezzi. Provvedimento del Comitato interministeriale prezzi n. 6/1992 che attua il regime previsto dalla Legge n. 9 del 1991 prevedendo prezzi di cessione incentivati per i produttori di energia elettrica che utilizzino processi produttivi che sfruttano fonti rinnovabili o assimilate e cedono la potenza prodotta al GRTN, subentrato ad ENEL. Secondo l articolo 2, comma 6 del Decreto Bersani, è la persona fisica o giuridica che ha la capacità (...) di stipulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore, distributore o grossista, sia in Italia che all estero. 6

10 Glossario Clienti idonei (settore gas) Clienti vincolati Cogenerazione Compostaggio Decreto Bersani Decreto Letta Decreto Ronchi Secondo l articolo 2, comma 1 del Decreto Letta, è la persona fisica o giuridica che ha la capacità (...) di stipulare contratti di fornitura, acquisto e vendita con qualsiasi produttore, importatore, distributore o grossista, sia in Italia che all estero, ed ha diritto di accesso al sistema. Secondo la terminologia della Direttiva Europea 96/92/CE sul mercato interno dell energia elettrica e la Direttiva 98/30/CE sul mercato interno del gas naturale, si tratta dei clienti non ammessi a operare sul mercato libero. Sistema integrato per la conversione di energia primaria congiuntamente in energia elettrica e calore, regolata dalla delibera della AEEG n. 42 del Trattamento aerobico (in presenza di ossigeno) della frazione organica putrescibile dei rifiuti che ha come prodotto finale un ammendante utilizzabile nelle colture vegetali, detto compost. Decreto legislativo n. 79 del 16 marzo Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica. Decreto legislativo n. 164 del 23 maggio Attuazione della direttiva 98/30/CE recante norme comuni per il mercato interno del gas naturale, a norma dell articolo 41 della legge 17 maggio 1999, n Decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Depurazione Insieme dei trattamenti che permettono di eliminare totalmente o parzialmente da un acqua le sostanze inquinanti. Esistono numerosi trattamenti di depurazione e il loro impiego dipende dalle caratteristiche dell acqua da depurare e dal grado di depurazione che si vuole raggiungere. Gli impianti di depurazione si possono differenziare, a seconda dei processi di funzionamento su cui si basano, in fisici, chimico-fisici e biologici. Discarica di prima categoria Discarica di seconda categoria Dispacciamento (settore energia elettrica) Dispacciamento (settore gas) Elettrodotto Energia (potenza) attiva Nelle discariche di prima categoria sono smaltite le seguenti tipologie di rifiuti: Rifiuti Urbani, Rifiuti Speciali Assimilabili ai Rifiuti Urbani, fanghi biologici stabilizzati, terre di fonderia e materiali da demolizioni e scavi. Nelle discariche di seconda categoria sono smaltite le seguenti tipologie di rifiuti: Rifiuti Speciali non pericolosi o Rifiuti Speciali pericolosi sottoposti a trattamento tale da ricondurli allo stato di non pericolosi. Definito dal Decreto Bersani come attività diretta ad impartire disposizioni per l utilizzazione e l esercizio coordinati degli impianti di produzione, della rete di trasmissione e dei servizi ausiliari. Definito dal Decreto Letta come attività diretta ad impartire disposizioni per l utilizzazione e l esercizio coordinato degli impianti di coltivazione, di stoccaggio, della rete di trasporto e di distribuzione e dei servizi accessori. Insieme dei conduttori e dei sostegni (tralicci, pali) per il trasporto dell energia elettrica. Energia elettrica trasformabile in energia di altra natura (ad esempio in energia meccanica); si misura in Watt (W), più spesso in kw. 7

11 Prospetto Meta Energia (potenza) reattiva Fanghi attivi (di depurazione acque) Gas Gasolio Gcal Generatore GRTN GWh Impatto ambientale ISO 9000 e ISO 9001 ISO e ISO In un sistema elettrico in corrente alternata rappresenta l energia scambiata con continuità fra i diversi campi elettromagnetici associati con il funzionamento del sistema elettrico medesimo e di tutte le apparecchiature ad esso connesse; si misura in Volt Ampere reattivi (VAr), più spesso in kvar. Al contrario dell energia (potenza) attiva non può essere trasformata in energia di altra natura. Sono i principali prodotti di risulta della depurazione delle acque, originati dai trattamenti di tipo fisico, chimico-fisico e biologico. Quando derivano dal trattamento depurativo di acque reflue domestiche e/o urbane sono caratterizzati da una notevole tendenza alla fermentazione anaerobica, dando luogo alla emissione di sostanze maleodoranti. È il gas naturale inteso quale miscela di metano ed altri idrocarburi fossili. Prodotto di distillazione del petrolio, è costituito da una miscela di idrocarburi liquidi. Gigacalorie kcal. Apparecchiatura che trasforma l energia di un certo tipo in energia di altra natura (di solito elettrica). Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale. L articolo 7 della Direttiva Europea sul mercato interno dell energia elettrica (96/92/CE) lo definisce quale soggetto responsabile della gestione, della manutenzione e, se necessario, dello sviluppo della rete di trasmissione in una data zona e dei relativi dispositivi di interconnessione con altre reti, al fine di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. L articolo 8 attribuisce al gestore della rete anche la responsabilità del dispacciamento degli impianti di generazione nella propria area di competenza e della determinazione dell uso delle interconnessioni con altri sistemi. Gigawattora kwh. Ogni modificazione dell ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività umane. Serie di norme emanate dalla ISO (International Standard Organization) relative alla qualità. Serie di norme emanate dalla ISO (International Standard Organization) relative alla tematiche ambientali. Kcal Chilocalorie. Unità di misura tradizionale del calore corrispondente a 4.186,8 joule. kv Chilovolt volt. Il volt è l unità di misura della tensione elettrica. kw Chilowatt. Unità di misura della potenza: 1kW = W. kwh Chilowattora. Unità di misura dell energia elettrica, pari all energia elettrica prodotta in 1 ora da una macchina con potenza di 1kW. Legge Finanziaria 2002 Legge n. 448 del 28 dicembre

12 Glossario Legge Finanziaria 2003 Legge n. 289 del 27 dicembre Legge Galli Linea elettrica MAP Mcal MW MWh Metanodotto Modulo MSmc MT MVA Odorizzante Olio combustibile Opere di derivazione Ordine di merito Perdite elettriche Perdite idriche Legge n. 36 del 5 gennaio Disposizioni in materia di risorse idriche. Elemento costituente la rete elettrica, formata dai conduttori per il trasporto dell energia elettrica da un punto all altro e dai relativi sostegni (tralicci, pali o altro, secondo i casi). Può essere aerea (con conduttori abitualmente nudi, a volte isolati) o interrata (cavo). Comprende una o più terne di conduttori. È il Ministero delle attività produttive, l ex Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato. Megacaloria. Equivale a kcal. Megawatt. 1MW = 1000 kw. Megawattora. 1 MWh = 1000 kwh. Insieme di tubazioni di grande diametro per il trasporto del gas naturale a grande distanza e a pressione elevata. Unità di misura dell acqua nelle attività di captazione. 1 Modulo equivale ad una portata di 100 l/s ovvero circa 3 milioni di mc/anno Smc. Media tensione. Megavolt-ampere. Unità di misura della potenza elettrica totale. Prodotto chimico a base di mercaptani e di tiofene che, aggiunto al gas naturale, gli conferisce il caratteristico odore atto ad avvertire tempestivamente le fughe di gas garantendo la sicurezza della distribuzione e dell utilizzazione. Miscela di prodotti pesanti della distillazione del petrolio utilizzata come combustibile nelle centrali termiche e/o termoelettriche. Opere idrauliche realizzate su corsi d acqua o collegate a bacini idroelettrici che consentono il prelievo di portate idriche a scopi industriali, irrigui o potabili. L ordine con il quale, istante per istante, gli impianti di generazione vengono chiamati ad operare per soddisfare la domanda di energia elettrica da parte del GRTN su indicazione del Gestore del Mercato.. Sono la conseguenza della resistenza opposta al flusso della corrente elettrica nella rete. A causa delle perdite, l energia elettrica da rendere disponibile sulla rete (domanda elettrica) è maggiore dei consumi degli utenti. Le perdite sono comunemente espresse in termini assoluti o come percentuale della domanda elettrica. Perdite fisiche che si verificano nei manufatti e nelle gallerie e in occasione delle rotture delle condotte. 9

13 Prospetto Meta Percolato Polveri e fumi Portata derivabile Portata derivata Potenza Potere calorifico Price cap Protezione catodica Raccolta differenziata Recupero energetico Regolamento EMAS Rete di distribuzione Ricevitrice RIE Rifiuti Sostanza ottenuta dalla filtrazione di acqua ed altre miscele liquide attraverso i rifiuti. Insieme di microscopiche particelle solide disperse finemente nell aria; la loro composizione varia a seconda delle attività da cui provengono. Quantità di acqua tecnicamente disponibile dalle fonti di emungimento (in base ai moduli delle concessioni governative). Quantità di acqua effettivamente emunta dalle fonti. Lavoro effettuato (energia) nell unità di tempo. Calore prodotto da una unità di combustibile. Criterio di regolazione della dinamica tariffaria. Si traduce nella fissazione ex ante di un limite superiore alla variazione tariffaria di specifici servizi in un arco temporale predeterminato generalmente pluriennale. Nella sua versione più semplice il vincolo alla crescita dei prezzi è dato dall espressione t = p x, dove t è la tariffa, p è il tasso di inflazione e x è il tasso di variazione della produttività. Il metodo fa sì che ogni risparmio di costo in eccesso a quello implicito nelle regole si traduca in maggiori profitti. Sistema di prevenzione della corrosione delle tubazioni metalliche interrate mediante applicazione di un potenziale elettrico negativo. La raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica putrescibile, destinate al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima. Utilizzazione dell energia termica liberata in un processo di combustione, per la produzione di vapore da cedere a terzi o da sfruttare in un ciclo termico per la produzione di energia elettrica. Regolamento CEE 1836/93 di ecogestione ed audit ambientale (EMAS - Eco Management and Audit Scheme). Insieme di cavi, tubazioni, impianti volti alla distribuzione e vendita al cliente di energia elettrica, gas naturale, calore o acqua potabile. Impianto di misura e smistamento dell energia elettrica ad AT o del gas naturale in alta pressione. Ricerche Industriali ed Energetiche. Società privata che dal 1983 opera nel campo dell economia industriale, delle risorse energetiche e ambientali e dei sistemi a rete, attraverso: consulenza, ricerca, formazione e attività editoriali. Il Decreto Ronchi definisce rifiuti sostanze ed oggetti rientranti in certe categorie e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l obbligo di disfarsi. Il Decreto Ronchi classifica i rifiuti, secondo l origine, in urbani e speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in pericolosi e non pericolosi. 10

14 Glossario Rifiuti Pericolosi Rifiuti individuati negli allegati alla Legge n. 443 del 21 dicembre 2001 Lunardi ( Legge Lunardi ), nonché quelli considerati non pericolosi ma contenenti sostanze pericolose in determinate concentrazioni, stabilite dalla normativa vigente. Rifiuti Urbani Rifiuti Speciali Rifiuti Speciali Assimilabili Rifiuti Speciali Ospedalieri Sistema di gestione ambientale Sistema Idrico Integrato ( SII ) Ai sensi del Decreto Ronchi, sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell articolo 21, comma 2, lettera g); c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e). Ai sensi del Decreto Ronchi, sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo; c) i rifiuti da lavorazioni industriali; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti. Rifiuti che per composizione sono analoghi ai Rifiuti Urbani ma che provengono da attività produttive Rifiuti, provenienti dalle case di cure ed ospedali, che hanno attinenza all attività di cura (garze, farmaci, attrezzature monouso, ecc.). La parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale (ISO 14001). Il Sistema Idrico Integrato è definito dalla Legge n. 36 del 1994 come l insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. 11

15 Prospetto Meta Smc Stazione e sottostazione elettrica Tensione T.U.F. o Testo Unico Testo Unico delle Leggi sull ordinamento degli Enti Locali TWh Trasformatore Trasmissione Turbina a gas (o turbogas) Turbina VIA - Valutazione d Impatto Ambientale Watt Standard metro cubo. Unità di misura del volume gas in condizioni standard (temperatura pari a 15 C e pressione atmosferica pari a 1,01325 bar). Impianto di trasformazione delle tensione e/o di smistamento dell energia elettrica. Differenza di potenziale tra due punti capace di dare luogo, se collegati, al passaggio di corrente elettrica. Si misura con un voltmetro. Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998). Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto del Terawattora. 1 TWh = GWh = MWh = kwh. Macchina elettrica statica che eleva o riduce la tensione elettrica. Fase intermedia delle attività di un sistema elettrico. Consiste nel trasporto dell energia elettrica a grandi distanze (dal centri di produzione a quelli di consumo) utilizzando linee ai più alti livelli di tensione (sostanzialmente 380, 220 e 132 kv). Macchina per la produzione di energia elettrica mediante combustione ed espansione diretta dei gas di combustione. Macchina motrice a flusso continuo capace di trasformare energia cinetica in energia meccanica, tramite un asse rotante mosso da un fluido in movimento; a seconda del fluido di supporto, la turbina può essere a gas, a vapore o idraulica. Procedura per la valutazione della compatibilità di un opera con l ambiente, inteso come complesso di risorse naturali, attività umane e patrimonio storico-culturale, introdotta in Italia dalla legge n. 349 dell 8 luglio Unità di misura della potenza. 12

16 Avvertenze per l investitore AVVERTENZE PER L INVESTITORE Si invitano gli investitori a tenere in considerazione le seguenti informazioni, al fine di una migliore valutazione dell investimento di cui al presente prospetto informativo ( Prospetto Informativo ). L operazione presenta i rischi tipici di un investimento in titoli azionari. 1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI A META 1.1 Controllo da parte del Comune di Modena e la non contendibilità dell Emittente Il Comune di Modena è attualmente l azionista di controllo di Modena Energia Territorio Ambiente S.p.A. ( META, Società o Emittente ) con una quota pari al 75,01% del capitale sociale. Anche a seguito dell Offerta Globale, nell ipotesi di completa adesione alla medesima, di integrale esercizio della Greenshoe e di integrale conversione delle obbligazioni convertibili il Comune di Modena deterrà una partecipazione nel capitale sociale di META non inferiore al 50% più una azione ordinaria, rimanendo azionista di controllo della Società. Pertanto, a seguito dell Offerta Globale (come di seguito definita) META non sarà contendibile. Partecipazioni rilevanti sono detenute anche da altri Comuni della Provincia di Modena non legati tra di essi da alcun patto parasociale. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo III, Paragrafi 3.3 e 3.4, Capitolo III, Paragrafo 3.1, Capitolo VI, Paragrafo 6.13 e Sezione Terza, Capitolo XI, Paragrafo del Prospetto Informativo. 1.2 Rischio connesso all eventuale termine degli affidamenti da parte del Comune di Modena e dei rapporti con il Comune stesso META realizza una parte significativa dei propri ricavi dalla gestione dei servizi affidati dal Comune di Modena (l 11,5% circa dei ricavi delle vendite e prestazioni nei primi nove mesi del 2002). In particolare, i servizi nei settori gas e calore, idrico ed ambientale vengono svolti da META sulla base di contratti di affidamento diretto che prevedono la facoltà del Comune di Modena di revocare l affidamento del rispettivo servizio al verificarsi di gravi e reiterati inadempimenti da parte di META tali da pregiudicare in modo diffuso e grave la prestazione del servizio affidato; i contratti relativi all affidamento del servizio idrico e dei servizi inerenti la gestione dei rifiuti prevedono, inoltre, una clausola risolutiva espressa attivabile dal Comune qualora META non fosse nominata gestore dell ATO di riferimento. I contratti relativi all affidamento dei servizi gas ed idrico prevedono tuttavia che, al termine dell affidamento, per qualunque ragione questo intervenga, META debba retrocedere al Comune i beni strumentali alla prestazione dei servizi, a fronte del pagamento di un corrispettivo determinato secondo i criteri specificati in ciascun contratto. Nel corso del 2001, i costi di META derivanti dai rapporti con il Comune di Modena sono stati pari a circa Euro migliaia, mentre i ricavi sono stati pari a circa Euro migliaia. Alla data del 31 dicembre 2001, i debiti di META nei confronti del Comune di Modena ammontavano a Euro migliaia. Alla stessa data, META vantava crediti nei confronti del Comune di Modena per circa Euro migliaia. Inoltre, nel corso dei primi nove mesi 2002, i costi sono stati pari a circa Euro migliaia, mentre i ricavi sono stati pari a circa Euro migliaia; alla data del 30 settembre 2002 i debiti sono stati pari a circa Euro migliaia, mentre i crediti sono stati pari a circa Euro migliaia. Alla data del Prospetto Informativo l eventuale venire meno dei rapporti con il Comune di Modena avrebbe effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di META. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafi , Capitolo IV, Paragrafi e e Capitolo IV bis, Paragrafo e del Prospetto Informativo. 1.3 Concessione dell attività di distribuzione di energia elettrica: sospensione, decadenza o revocabilità della concessione rilasciata all Emittente In data 2 maggio 2001, META ha sottoscritto con il MAP, ai sensi del Decreto Bersani, la convenzione relativa alla concessione unica dell attività di distribuzione di energia elettrica nei Comuni di Modena e Castelnuovo Rangone. Il rilascio della concessione è avvenuto con decreto del MAP del 3 maggio La concessione, che ha durata fino al 31 dicembre 2030, prevede che il MAP possa disporre la sospensione o la decadenza anche parziale della Società dalla concessione nel caso di inadempimenti e violazioni da parte di META tali da pregiudicare in maniera grave e diffusa la prestazione del servizio 13

17 Prospetto Meta affidato. Inoltre, sempre in base alla concessione, qualora per sopravvenuti motivi di pubblico interesse la concessione non si riveli più idonea al perseguimento di determinati fini di utilità generale, il MAP può revocare anche parzialmente la concessione. Alla data del Prospetto Informativo l eventuale verificarsi di tali evenienze avrebbe effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di META. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda successiva Avvertenza 2.1 e Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo del Prospetto Informativo. 1.4 Concessioni di derivazione dell acqua: scadenza e mancato rinnovo delle concessioni rilasciate all Emittente La derivazione dell acqua utilizzata da META per la distribuzione e vendita di acqua potabile si basa su concessioni accordate dalla Regione Emilia Romagna. In particolare, è in corso l istruttoria relativa al rilascio e/o proroga di alcune delle principali concessioni di derivazioni dell acqua per uso potabile (che rappresentano circa il 26,8% dell acqua captata da META per la distribuzione al 30 settembre 2002). Non vi è garanzia che le concessioni per cui è ancora in corso l istruttoria vengano accordate a META, né che allo scadere delle concessioni accordate le stesse saranno rinnovate. Alla data del Prospetto Informativo l eventuale verificarsi di tali evenienze avrebbe effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di META. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo del Prospetto Informativo. 1.5 Incertezze relative all attività di smaltimento dei rifiuti mediante discariche: possibili ritardi e oneri imprevisti nella realizzazione di nuove discariche da parte dell Emittente Alla data del Prospetto Informativo META gestisce tre discariche controllate in esercizio operativo, dislocate nel Comune di Modena, le quali consistono in una discarica di prima categoria, una discarica di seconda categoria (tipo B) per rifiuti inertizzati ed una discarica di seconda categoria (tipo B) per scorie di incenerimento dei Rifiuti Urbani. La chiusura della discarica di prima categoria è prevista per il 2004, mentre le discariche di seconda categoria per scorie e per rifiuti inertizzati si prevede si esauriscano rispettivamente nel 2003 e Il piano provinciale adottato con delibera del Consiglio Provinciale di Modena del 24 luglio 1996 n. 202 e approvato con delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna con delibera del 24 giugno 1997 n assegna a META la titolarità e la gestione di discariche di piano di prima e seconda categoria. Qualora la realizzazione di tali nuove discariche non dovesse avvenire in tempi compatibili con la vita operativa residua delle attuali discariche, META potrebbe incorrere nei maggiori oneri connessi alla necessità di smaltire rifiuti senza fare ricorso a proprie discariche. Inoltre, il Decreto Legislativo dell 11 dicembre 2002, attuativo della direttiva 1999/31/CE, impone alle società aventi in gestione una discarica una serie di attività per un periodo di 30 anni dalla chiusura della discarica. META sta provvedendo ad accantonare per le discariche in esercizio somme ritenute dalla Società congrue a coprire gli oneri imposti dal provvedimento in esame; tuttavia difficoltà di implementazione delle nuove disposizioni di legge ed altre cause non previste, potrebbero imporre a META oneri aggiuntivi rispetto a quelli accantonati con impatto negativo sui risultati economici della Società. In data 19 marzo 2002, l Associazione Italiana per il World Wide Fund for Nature (WWF) Onlus, il Comitato SOS Salviamo San Damaso e altri proponevano ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale dell Emilia Romagna contro la Provincia di Modena e nei confronti di META e del Comune di Modena per chiedere l annullamento della delibera della Giunta Provinciale di Modena n. 6 dell 8 gennaio In tale delibera si era positivamente valutato l impatto ambientale e si era approvato ed autorizzato il progetto relativo alla realizzazione da parte di META di una discarica per i Rifiuti Speciali non pericolosi in Modena, via Scartazza. Una nuova udienza è stata fissata per il 6 marzo Pertanto, allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere quale sarà l esito di tale ricorso. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafi e del Prospetto Informativo. 14

18 Avvertenze per l investitore 1.6 Rischi connessi all incertezza circa l esito del procedimento di acquisizione del ramo d azienda di ENEL Distribuzione S.p.A. ( ENEL Distribuzione ) relativo alla distribuzione e alla vendita a clienti vincolati di energia elettrica nel Comune di Castelnuovo Rangone Come previsto dal Decreto Bersani, META, in qualità di distributore di energia elettrica nel Comune di Castelnuovo Rangone con una quota di utenza superiore al 20%, ha richiesto ad ENEL Distribuzione il trasferimento del ramo d azienda di ENEL Distribuzione relativo alla distribuzione e alla vendita a clienti vincolati di energia elettrica nel Comune medesimo. Il 6 agosto 2002 è stato depositato presso la cancelleria del Tribunale di Modena il lodo del collegio degli arbitratori incaricato di determinare il valore del ramo d azienda che viene fissato in Euro a fronte di una valutazione della Società pari a Euro e di Enel Distribuzione pari a Euro META non è obbligata a procedere all acquisto del ramo d azienda di ENEL Distribuzione alle condizioni decise dal collegio degli arbitratori. Alla data del Prospetto Informativo non è possibile prevedere con certezza l esito del procedimento di acquisizione del suddetto ramo d azienda e i suoi effetti sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di META. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafi e del Prospetto Informativo. 1.7 Rischi connessi alla negoziazione di un accordo di joint venture con Suez-Acea-Electrabel A seguito di una procedura ad evidenza pubblica per la scelta di un partner strategico, META ha avviato una negoziazione con la cordata Suez-Acea-Electrabel avente ad oggetto patti parasociali ed accordi commerciali riguardanti le attività di compravendita di energia elettrica e gas attraverso la società META ENERGY S.r.l., nonché modalità di collaborazione nei settori dei servizi idrici e servizi ambientali. In base agli accordi in corso di definizione, è prevista l assegnazione al partner strategico di una partecipazione pari a circa il 40% nella società META ENERGY S.r.l., la quale dovrebbe avere il diritto in esclusiva di vendere gas ed energia elettrica a clienti liberi e dovrebbe approvvigionarsi delle materie prime alle migliori condizioni di mercato attraverso le fonti di approvvigionamento di Suez-Acea-Electrabel. Sebbene la Società ritenga che tale joint venture contribuirà alla crescita e allo sviluppo dei progetti industriali di META, alla data del Prospetto Informativo non è possibile prevedere con certezza l esito delle negoziazioni, nonché prevedere completamente quali siano gli effetti dell eventuale stipula, o della mancata stipula dell accordo di joint venture sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di META. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafi 1.24 e 1.7 del Prospetto Informativo. 1.8 Responsabilità illimitata ai sensi dell art del codice civile META è titolare dell intero capitale sociale di alcune sue controllate ed è pertanto soggetta, con riferimento ad esse, alle disposizioni di cui all art del codice civile il quale dispone che, nel caso di insolvenza di una società controllata, l unico azionista risponde illimitatamente delle obbligazioni sociali assunte dalla società controllata nel periodo durante il quale le azioni sono detenute dall unico azionista. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo 1.7 del Prospetto Informativo. 1.9 Clausola compromissoria L art. 30 dello statuto di META prevede la devoluzione ad un collegio arbitrale di qualsiasi controversia sull interpretazione e l esecuzione dello statuto o comunque inerente i rapporti sociali, escluse le controversie che a norma di legge non possono formare oggetto di compromesso. L art. 34 del Decreto Legislativo n. 5 del 17 gennaio 2003 prevede che, a far data dal 1 gennaio 2004, le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio a norma dell art bis c.c. non possono, mediante clausole compromissorie, prevedere la devoluzione ad arbitri di alcune ovvero tutte le controversie insorgenti tra i soci ovvero tra i soci e la società che abbiano ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale. La Società procederà ad adeguare lo Statuto nei tempi previsti dalla legge. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.5 del Prospetto Informativo. 15

19 Prospetto Meta 2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI IN CUI OPERA META 2.1 Incertezze relative alla riforma dei servizi pubblici locali La disciplina normativa relativa ai servizi pubblici locali a rilevanza industriale è stata recentemente riformata dall art. 35 della Legge Finanziaria 2002 che ha sostituito l art. 113 del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali, di cui al Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n Ferme restando le disposizioni previste per i singoli settori e quelle nazionali di attuazione delle normative comunitarie, un regolamento del Governo dovrà individuare i servizi pubblici locali a rilevanza industriale e dettare la disciplina attuativa della nuova normativa. Alla data del presente Prospetto Informativo tale regolamento non è stato ancora emanato, con la conseguenza che non è ancora noto quali dei servizi pubblici attualmente gestiti da META saranno considerati servizi a rilevanza industriale e saranno pertanto soggetti alla disciplina prevista dalla nuova normativa. Con riferimento ai servizi che saranno individuati da tale regolamento quali servizi pubblici locali a rilevanza industriale, è possibile prevedere i seguenti effetti. Cessazione dei servizi affidati a META tramite affidamento diretto, non preceduto da procedura ad evidenza pubblica, (META gestisce, alla data del Prospetto Informativo, tutti i servizi pubblici in base ad affidamenti diretti) in essere all entrata in vigore della legge, al termine di un periodo transitorio stabilito dall emanando regolamento governativo in misura non inferiore a 3 anni e non superiore a 5 anni estensibili (Cfr. Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo del Prospetto Informativo). Alla scadenza del periodo transitorio previsto dalla riforma, la gestione dei servizi pubblici a rilevanza industriale, attualmente gestiti da META in affidamento diretto, verrà affidata mediante una procedura ad evidenza pubblica alla quale potrà partecipare anche META. Qualora la Società non si aggiudichi le gare indette per l affidamento dei servizi dovrà mettere le reti a disposizione del soggetto aggiudicatario della gestione del servizio, percependo dal gestore subentrante un indennizzo pari al valore dei beni non ancora ammortizzati. META avrà comunque diritto alla corresponsione di un canone per l utilizzo delle reti ancora in suo possesso da parte del gestore subentrante. META è esentata dall obbligo di scorporare le reti in quanto, alla data del 31 dicembre 2001, il Comune di Modena aveva già deliberato la quotazione in Borsa della società. Tuttavia nel caso in cui, successivamente all Offerta Globale, il Comune di Modena dovesse cedere in tutto o in parte la partecipazione detenuta in META, le reti di cui META è proprietaria saranno soggette a diritto d uso perpetuo e inalienabile a favore del Comune di Modena. META si vedrà preclusa la possibilità di prendere parte a gare al di fuori del territorio comunale laddove al termine del periodo transitorio (i) sia ancora affidataria diretta di servizi pubblici e (ii) oltre la metà del capitale sociale sia ancora in mano pubblica. In ogni caso META potrà partecipare alla prima gara che verrà indetta per l assegnazione di servizi che attualmente META stessa gestisce. I divieti anzidetti si estendono anche alle società del gruppo ivi comprese le società collegate. Con lettera del 26 giugno 2002, la Commissione UE ha avviato una procedura di infrazione in base al presunto contrasto dell art. 35 della Legge Finanziaria 2002 con il diritto comunitario; pertanto è possibile che l assetto descritto, come derivante dall art. 35 della Legge Finanziaria 2002, sia soggetto ad ulteriori mutamenti necessari ad uniformare il regime nazionale in questa materia alle regole comunitarie. L art. 35 è stato impugnato da alcune Regioni avanti la Corte Costituzionale con ricorso diretto per violazione delle attribuzioni legislative regionali. In particolare, le Regioni ricorrenti deducono che il nuovo testo dell art.117 della Costituzione, conseguente all entrata in vigore della legge costituzionale 3/2001, non riconoscerebbe competenza normativa in capo allo Stato con riferimento alle questioni disciplinate dall art. 35. Alla data del Prospetto Informativo la Corte Costituzionale non si è ancora pronunciata su tali ricorsi. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo del Prospetto Informativo. 16

20 Avvertenze per l investitore 2.2 Rischi legati all evoluzione normativa La Società svolge la maggior parte della propria attività in settori che sono regolamentati dalla normativa comunitaria e domestica. Tali normative attualmente condizionano in modo rilevante l attività della Società; in particolare, le disposizioni relative al controllo sui prezzi oppure gli oneri ed adempimenti previsti, ad esempio, in materia di tutela e prevenzione di ambiente, salute e sicurezza hanno o potrebbero avere effetti rilevanti sull attività della Società. Gli effetti sui risultati operativi della Società della recente evoluzione della normativa italiana relativa, ad esempio, alla progressiva liberalizzazione dei mercati in cui opera la Società ed alla riforma delle tariffe applicabili alla fornitura di gas ed energia elettrica, sono, inoltre, ancora incerti. La progressiva liberalizzazione potrebbe consentire a concorrenti della Società di entrare nei mercati di riferimento di questa e di competere con la stessa. Ulteriore effetto di tale progressiva liberalizzazione potrebbe essere l assegnazione degli appalti per la fornitura di taluni servizi pubblici nei mercati di riferimento della Società tramite gare anziché affidamenti diretti; la partecipazione della Società a tali gare potrà essere inoltre limitata sotto taluni aspetti, ad esempio rispetto ai territori che potranno essere serviti dalla Società. Non è pertanto possibile prevedere con certezza quali saranno gli effetti dei recenti e futuri mutamenti nella regolamentazione dei settori dell elettricità, gas, servizi ambientali e idrici sull attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società. Per quanto riguarda, in particolare la regolamentazione in materia di tutela e prevenzione di ambiente, salute e sicurezza, possibili modifiche della stessa potrebbero imporre a META l adozione di standard più severi o condizionare altresì la libertà di azione della stessa nelle proprie aree di attività: inoltre, i costi che la Società potrebbe essere tenuta a sostenere e gli investimenti necessari per l adeguamento alla normativa di settore, così come la perdita di eventuali opportunità di business, potrebbero avere effetto negativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafi e del Prospetto Informativo. 2.3 Incertezze derivanti dall attuazione della Legge Galli: durata dell affidamento dei servizi idrici all Emittente Con la piena attuazione della Legge Galli, la disciplina del settore idrico sarà profondamente innovata. Alla data del Prospetto Informativo è ancora in corso il processo di insediamento delle autorità d ambito e di riorganizzazione del servizio idrico integrato nella maggior parte degli Ambiti Territoriali Ottimali (per quanto riguarda l ATO modenese, comprendente il Comune di Modena per cui META gestisce il servizio idrico integrato, la Provincia di Modena ha provveduto nel mese di maggio 2002 alla nomina dell organo amministrativo dello stesso). I ritardi connessi all operatività dell autorità d ambito nell ATO Modenese, i recenti orientamenti espressi dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio sull affidamento diretto del servizio idrico integrato a società a prevalente capitale pubblico locale nonché la nuova disciplina introdotta dall art. 35, comma 5 della Legge Finanziaria 2002, rende difficile prevedere con certezza sia la durata residua dell affidamento dei servizi idrici a META, sia il rinnovo del medesimo alla scadenza. Per ulteriori dettagli al riguardo si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo del Prospetto Informativo. 2.4 Regime fiscale agevolato ed avvio di una procedura di infrazione nei confronti del Governo italiano da parte della Commissione Europea: potenziale onere a carico dell Emittente Ai sensi delle leggi 427/93 e 549/95, META ha beneficiato, sino al 31 dicembre 1999, di un regime fiscale agevolato, che comportava l applicazione alla Società delle disposizioni tributarie valide per i Comuni di appartenenza; da ciò derivava l esclusione dall IRPEG e l esenzione dalle imposte locali, nei casi previsti dalla normativa specifica (cd. moratoria fiscale ). Tali agevolazioni, a seguito del ricorso di alcune società private italiane, con decisione della Commissione Europea del 5 Giugno 2002 e notificata allo Stato Italiano il 7 giugno 2002, sono state considerate incompatibili con il regime della libera concorrenza vigente nell Unione; pertanto la Commissione Europea ha imposto alle Autorità Italiane l adozione delle misure necessarie per recuperare gli aiuti concessi illegittimamente. La Commissione ha deciso che lo Stato Italiano debba recuperare gli aiuti concessi, tuttavia dal testo della decisione si evince che la Commissione ha inteso condannare lo schema generale dell agevolazione ma non ha escluso che in particolari circostanze non sia necessario recuperare materialmente l aiuto quando concesso in base a ragioni compatibili con la normativa comunitaria. Lo 17

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