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- Nicolina Lillo
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2 INDICE 1 - PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO PIANO DI UTILIZZO Dati generali Esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo. (eseguita in fase progettuale) Inquadramento territoriale Inquadramento urbanistico Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Etroubles L.R. n. 11 del 06/04/1998 Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'aosta Terreni a rischio frana Terreni a rischio inondazione Terreni in aree boscate Terreni in aree valanghe Inquadramento geologico ed idrogeologico Descrizione contesto geologico Geomorfologia Ricostruzione stratigrafica Descrizione del contesto idrogeologico Descrizione dell acquifero di riferimento Descrizione delle attività svolte sul sito Uso pregresso del sito Piano di campionamento e analisi Descrizione indagini da effettuare in sede esecutiva Elenco sostanze da ricercare (all. 4 D.M. n /08/2012) Descrizione metodologie analitiche e risultati CONCLUSIONI Allegati: Schema impianto su base cartografica (CTR) Planimetria dei siti di stoccaggio
3 1 - PREMESSA L oggetto della presente relazione riguarda la redazione del Piano di Utilizzo dei materiali da scavo in riferimento al progetto definitivo per la realizzazione di una centrale idroelettrica ricadente nell arco alpino in regione Val d Aosta nel Comune di Etroubles. In merito all intervento sopra menzionato; lo scrivente studio tecnico è stato incaricato dal richiedente di eseguire le opportune indagini geologiche al fine di valutare la qualità delle terre e rocce da scavo prodotte in suddetto cantiere e la loro conformità con il progetto di riutilizzo; come richiesto dalla normativa vigente. La presente relazione si avvale inoltre delle risultanze di indagini geognostiche e geotecniche compiute ad altro titolo in aree limitrofe (Dott. Geol. De Leo 2007). 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.Lgs n. 152 del 03/04/2006 Norme in materia ambientale. D.Lgs n /12/2010 Disposizioni di attuazione direttiva 2008/98/CE. Direttiva 2008/98/CE 19/11/2008 D.L. n. 1 24/01/2012 Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività Convertito in L. n /03/2012 D.M. n /08/2012 Regolamento recante la disciplina dell utilizzo delle terre e rocce da scavo D.M. n /03/2003 Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto L /08/1988 Direttiva 98/34/CE Direttiva 98/48/CE Terre e rocce da scavo art. 41bis della Legge n 98/2013, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell economia, convertito con modifiche nella legge n 98 del 9 agosto 2013 Legge Regionale Valle d Aosta n. 31 del 3/12/2007- Capo III, art. 13,16.
4 3 PIANO DI UTILIZZO 3.1 Dati generali 1. L area di intervento è individuata sulla cartografia tecnica della Regione Valle d Aosta in scala 1:10000; in particolare il sito è ubicato nel Comune di Etroubles che ricade nel settore Nord-Occidentale della catena alpina. Per l esecuzione del progetto si prevede una produzione di circa m 3 in banco totali, scavati nel terreno vegetale, nei depositi alluvionali e morenici e nella roccia di substrato. In particolare i volumi degli scavi e rinterri saranno suddivisi nel modo seguente rispetto alle diverse aree di cantiere: Tratto Volumi di scavo [m 3 ] Volumi di riporto/rinterro [m 3 ] Opera di presa e Dissabbiatore Condotta forzata Centrale Viabilità di accesso centrale Viabilità di accesso presa (esistente) Cavidotto interrato TOTALE Il materiale di risulta prodotto dagli scavi sarà nella sua totalità riutilizzato per la sistemazione e riprofilatura delle aree circostanti e di strade sterrate interessate dal passaggio dei mezzi e per la ricopertura dello scavo della condotta forzata e del cavidotto, nonché del rinterro della centrale e del dissabbiatore. Tale lavorazione comprende il riporto di materiale inerte, la sua livellazione e successiva compattazione ed inerbimento. La quota di materiale di scavo composta da terreno vegetale, debitamente separata e conservata, sarà completamente riutilizzata in loco per i ripristini ambientali, che verranno compiuti nel rispetto della stratigrafia originale del terreno, per consentire la ripresa dell attività colturale.
5 Il materiale in eccesso sarà quindi prevalentemente composto da materiale lapideo. La parte di pezzatura medio-grande sarà utilizzata per la realizzazione degli argini di protezione dell opera di presa e del canale di scarico, quella di pezzatura media per i rivestimenti e le murature a secco, mentre la restante parte per i drenaggi e le riprofilature. Non è previsto esubero di materiale di scavo composto da inerti misto terra che sarà utilizzato per l immediato ritombamento o la sistemazione delle aree interessate in accordo con quanto sancito dalle Linee Guida approvate con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 529 in data 18 aprile 2014 Linee-guida per la gestione dei materiali/rifiuti inerti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione e scavo, comprese le costruzioni stradali, con particolare riferimento alla gestione delle terre e rocce derivanti da scavi" ai sensi della L.R. della Valle d Aosta n.31 del 3/12/2007. Si sottolinea che per l intervento in oggetto è necessario applicare il regime D.M. 161/2012 il quale prevede il presente Piano di Utilizzo dei materiali da scavo, in quanto l opera è soggetta a VIA. In merito al trattamento delle terre e rocce da scavo, si specifica che il materiale da riutilizzare in sito sarà sottoposto a sola vagliatura al fine di separare il terreno vegetale dal materiale lapideo. Tale operazione aumenterà la compatibilità tra il fuso granulometrico del materiale riutilizzato in sito e le coltri detritiche di copertura di origine naturale, consentendo inoltre una rapida rivegetazione delle aree. Per quanto riguarda il sito di stoccaggio e deposito del materiale, è stato individuato il mappale F.11, M.1 ; F.4, M.1 nel Comune di Etroubles. Le presenti informazioni relative al cantiere e al tipo di materiale sono coerenti con quanto riportato nel documento relativo al Bilancio di produzione dei materiali inerti da scavo e dei materiali da demolizione e costruzione da presentare unitamente al progetto definitivo presso gli organi competenti. 3.2 Esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo. (eseguita in fase progettuale). L indagine conoscitiva ha individuato che l area di intervento non è segnalata all interno dell Anagrafe dei Siti Contaminati della Regione Valle D Aosta. Riguardo l analisi degli usi pregressi dell area di intervento, eseguita con particolare attenzione alle attività antropiche svolte nel sito, si ritiene che possa essere stata utilizzata in passato ed attualmente solamente per attività agricole e pastorali. Questo fatto è ulteriormente
6 confortato dall analisi del P.R.G. del Comune di Etroubles dove il sito di produzione è classificato come Aree per attività agricole o aree con copertura forestale regolamentata o zone dedicate al pascolo stagionale. Per quanto riguarda le caratteristiche naturali, in zona sono presenti sedimenti alluvionali ciottolosi grossolani con sabbie. Il Menouve, corso d acqua a regime torrentizio, alterna periodi di deposizione con periodi di erosione. I depositi non sono segnalati per la presenza di materiali o sostanze specifiche dannose alla salute, e inoltre non sono segnalati siti con presenza di amianto naturale. Verrà eseguita una caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo eseguita in fase esecutiva secondo quanto indicato negli allegati 2 e 4 al D.M. n /08/2012. Si prevede il ricorso a metodologie di scavo in grado di non determinare un rischio di contaminazione per l ambiente; quindi non si ritengono necessari ulteriori approfondimenti in corso d opera da eseguirsi secondo quanto indicato nell allegato 8 al D.M. n /08/ Inquadramento territoriale. a) In particolare il sito è ubicato nel Comune di Etroubles che ricade nel settore Nord-Occidentale della catena alpina. L impianto idroelettrico previsto dal progetto è posto ad una quota compresa tra circa 1702 m s.l.m. e circa 1930 m s.l.m. nella valle del torrente Menouve. b) Gli estremi cartografici del sito di produzione sono Carta Tecnica Regionale Numerica della Valle d Aosta fogli n. 4; 11; 9; 12; 18; 20; 21; 22 in Comune di Etroubles. 3.4 Inquadramento urbanistico Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Etroubles Secondo la zonizzazione del P.R.G. Comune di Etroubles il tracciato dell impianto idroelettrico ricade nelle zone Eb, Eg ed Ec: - Eb = zone dedicate al pascolo stagionale regolamentate dal capo V delle NTA (Ambiti inedificabili L.R. 11/1998 e s.m.i.) - Ec = zone con copertura forestale regolamentate dal capo V art. 63 Aree Boscate delle NTA (Ambiti inedificabili L.R. 11/1998 e s.m.i.)
7 - Eg = zone agricole regolamentate dal capo V delle NTA (Ambiti inedificabili L.R. 11/1998 e s.m.i.) L.R. n. 11 del 06/04/1998 Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'aosta Le aree identificate dal progetto sono regolamentate dalla presente Legge Regionale che disciplina le aree inedificabili. A seguito della presentazione del progetto è necessario il parere positivo della struttura regionale competente Terreni a rischio frana Per quanto riguarda i vincoli esistenti nell area, solamente alcuni tratti dove verrà realizzato l elettrodotto sono interessati dalla presenza di zone ad alta pericolosità geomorfologica (F1). Tuttavia, visto il tipo di intervento (vedi D.G.R. n del 10/10/2008, integrato con D.G.R. n. 530 del 18/11/2008 ), non si osservano limitazioni al progetto. Si segnala infine la presenza di una zona F1 in prossimità dell opera di presa. Per il resto del percorso, le linee ricadono principalmente in aree a bassa e media pericolosità (rispettivamente zone F3 e F2) Terreni a rischio inondazione Per quanto riguarda le aree a rischio inondazione, si evidenzia che solamente la condotta elettrica attraversa in alcuni punti zone a rischio di inondazione Terreni in aree boscate Nell area di progetto si riscontra la presenza di aree boscate. I due tracciati (condotta forzata ed elettrodotto), pur trovandosi compresi in tali aree, percorrono la valle parallelamente ed in prossimità di un condotto preesistente.
8 3.5.4 Terreni in aree valanghe Per quanto riguarda le aree esposte a fenomeni valanghivi si segnala la presenza di zone soggette a tale criticità, specialmente in corrispondenza di impluvi. Tuttavia tale aspetto non risulta limitante ai fini del progetto. 3.6 Inquadramento geologico ed idrogeologico Descrizione contesto geologico. Nell analisi dell inquadramento geologico ed idrogeologico del sito di utilizzo sono stati utilizzati i dati presenti nella Relazione Geologica redatta dallo scrivente studio tecnico in data 26 giugno 2015 n. 780/G/15 a supporto del progetto preliminare e in data 29 aprile 2016 con il documento 814/G/16 a corredo del progetto definitivo per la realizzazione della centralina idroelettrica in esame. Dal punto di vista geologico l area è costituita dalle Unità tettonometamorfiche appartenenti al Dominio Pennidico medio, rappresentate dai litotipi che formano la zona del Brianzonese interno. In particolare le formazioni affioranti comprendono micascisti, gneiss albitici e scisti con intercalazioni di metabasiti di discussa interpretazione Geomorfologia Dal punto di vista geomorfologico, l area di progetto ricade nella zona in prossimità del Torrente Menouve prevalentemente in sponda destra. La morfologia del settore indagato appare mediamente acclive con pendenze moderate che via via crescono procedendo verso i margini del bacino idrografico. La morfologia attuale della valle è il risultato dell azione dinamica dei ghiacciai che nel tempo hanno modellato il fondovalle creando depositi morenici talvolta terrazzati. Inoltre si osservano localmente altri agenti Ricostruzione stratigrafica. La stratigrafia del sito in esame è caratterizzata dalla presenza di: (Unità A): Ghiaia sabbiosa eterogenea con elementi lapidei di varia natura e pezzatura. Spessore circa 1-3 metri; (Unità B): Substrato roccioso costituito da scisti e gneiss
9 3.6.4 Descrizione del contesto idrogeologico. Per quanto riguarda l aspetto idrogeologico, i fattori che condizionano la circolazione delle acque nel sottosuolo sono essenzialmente legati alla elevata permeabilità dei depositi fluvio-glaciali per porosità; siamo sicuramente in presenza di una falda freatica Descrizione dell acquifero di riferimento. Dalla bibliografia esistente si rileva, nell area di interesse, una soggiacenza della superficie isopiezometrica nell ordine dei 3 metri. 3.7 Descrizione delle attività svolte sul sito Uso pregresso del sito. Il sito è attualmente in uso come zona agricola e pastorale. 3.8 Piano di campionamento e analisi Descrizione indagini da effettuare in sede esecutiva. Le indagini previste in sede esecutiva sono determinate dal tipo di opera ai sensi del D.M. n.161/2012. In questo caso trattandosi di opera infrastrutturale di tipo prevalentemente lineare, le indagini da effettuare riguardano un campionamento ogni 500 m lineari di tracciato. Inoltre, poiché la profondità prevista per gli scavi è modesta, si provvederà a prelevare un numero di campioni rappresentativo del volume scavato e dei diversi orizzonti stratigrafici attraversati Elenco sostanze da ricercare (all. 4 D.M. n /08/2012) Visto che in fase progettuale si prevede una produzione di circa metri cubi, il D.M. n /08/2012 non richiede le analisi chimiche dei campioni di materiale da scavo siano condotte sulla lista completa delle sostanze di Tabella 4.1. In questo caso è facoltà del proponente il Piano di Utilizzo selezionare le sostanze indicatrici che definiscono in maniera esaustiva le caratteristiche del materiale da scavo al fine di
10 escludere che il materiale sia un rifiuto e rappresenti un potenziale rischio per la salute pubblica e l ambiente. Nel nostro caso si è ritenuto sufficiente analizzare le seguenti sostanze: Idrocarburi C>12 Amianto Descrizione metodologie analitiche e risultati. I risultati non dovranno mostrare superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC), di cui alle colonne A e B Tabella 1 allegato 5, al Titolo V parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006 e s.m.i. 4 CONCLUSIONI Dagli studi preliminari si ritiene che il materiale, riutilizzato interamente nel sito di produzione per reinterri e ripristino del profilo del versante, rispetti i requisiti di qualità ambientale definiti dal D.Lgs n.152/2006. Il produttore dovrà quindi trasmettere agli enti competenti il documento relativo al Bilancio di produzione dei materiali inerti da scavo e dei materiali da demolizione e costruzione, in cui saranno presenti le specifiche del sito e del materiale da scavo per il corretto riutilizzo ai sensi della L.R. n. 31 del 3/12/2007. Secondo quanto riportato nel presente Piano di Utilizzo, i materiali da scavo ottenuti nel sito di indagine sono da considerarsi come sottoprodotti, quindi utilizzabili per reinterri, riempimenti, rimodellamenti, ripascimenti, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali, per rilevati, per sottofondi e nel corso di processi di produzione industriale in sostituzione dei materiali di cava. Si rassegna la presente relazione la quale assolve quanto prescritto dalla normativa vigente in materia. Genova, 02 maggio 2016
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