LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE. Docente: Marinella Giunta
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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE Corso di PROGETTO E GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE LECTURE 05 METODI E STRUMENTI PER L ANALISI DEI DATI DI INCIDENTALITA Docente: Marinella Giunta
2 1. SCOPO DELL ANALISI DEI DATI 2. DEFINIZIONE DEL RISCHIO 2.1 Definizione teorica del rischio 2.2 Definizione pratica del rischio 3. IL TASSO PIU IMPORTANTE NELL ANALISI DELL INCIDENTALITA 4. PERCHE SERVE VALUTARE IL RISCHIO? 5. VANTAGGI E SVANTAGGI DEI DIFFERENTI TASSI DI INCIDENTALITA 6. CONFRONTO INTERNAZIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE 7. ALCUNI ESEMPI DI USO DEI DIFFERENTI TASSI
3 1. SCOPO DELL ANALISI DEI DATI Lo scopo principale dell analisi dei dati di incidente è quello di individuare i principali problemi e le criticità nel campo della sicurezza stradale. L efficacia dell attività di prevenzione dipende in modo significativo proprio dall affidabilità dei dati raccolti ed analizzati e dall uso appropriato di modelli e metodi di analisi.
4 2. DEFINIZIONE DEL RISCHIO Nel campo dell analisi della sicurezza stradale sono utilizzate differenti categorie di rischio. Per esempio: rischio di incidente, rischio di ferimento, rischio di mortalità. 2.1 Definizione teorica del rischio Il rischio (o probabilità) di un incidente può essere calcolato mediante il seguente rapporto: Rischio di incidente = numero di incidenti numero dei possibili incidenti Il valore di questo rapporto varia tra 0 e 1; la probabilità di un evento certo è 1 (o 100%) e quella di un evento impossibile è 0.
5 2. DEFINIZIONE DEL RISCHIO 2.1 Definizione teorica del rischio Il numero di incidenti è noto dai dati statistici raccolti; il principale problema, nell applicazione di questo rapporto, è che non si conosce il numero di tutti i possibili incidenti. Quindi, occorre effettuare una stima di tutti i possibili incidenti. Questa variabile è chiamata ESPOSIZIONE. La migliore stima teorica dell esposizione è il numero di veicoli-chilometro. Ma questo numero è raramente basato su dati di traffico affidabili e rilevati con sistematicità.
6 2.1 Definizione pratica del rischio Nella pratica sono utilizzati differenti indicatori di rischio (di incidente, di mortalità, di lesività) in funzione dello scopo dell analisi di incidentalità. Per quanto riguarda l esposizione al rischio gli indicatori più conosciuti sono: numero di veicoli-chilometro [veic x km] lunghezza della rete stradale [km] numero degli abitanti [popolazione] numero del parco veicolare [numero veicoli]
7 3. IL TASSO PIU IMPORTANTE NELL ANALISI DELL INCIDENTALITA Il confronto internazionale sarebbe più affidabile se fosse basato su più indicatori. Un errore tipico si commette quando si usa il tasso di mortalità. Questo tasso di per se non è conveniente per gli scopi del confronto, poiché il suo valore è basso non soltanto in caso di elevati livelli di sicurezza, ma anche nel caso di bassi livelli di motorizzazione.
8 3. IL TASSO PIU IMPORTANTE NELL ANALISI DELL INCIDENTALITA I differenti indicatori utilizzabili risultano ciascuno appropriato per specifiche analisi. Ad esempio, per un confronto internazionale della sicurezza stradale sono utilizzati il tasso di lesività ed il tasso di mortalità. Tasso di lesività = numero di feriti veic x Km o veic Tasso di mortalità = numero di morti numero di abitanti In questo caso il numeratore è sempre il numero delle persone ferite o morte (per le persone morte in tutti i paesi si considerano quelli deceduti entro il 30 giorno dall incidente), mentre il denominatore è il numero di veicolichilometro, o il numero di veicoli, per il tasso di lesività, o il numero di abitanti per il tasso di mortalità.
9 3. IL TASSO PIU IMPORTANTE NELL ANALISI DELL INCIDENTALITA Altri due tassi utilizzati principalmente nel campo della identificazione e dell analisi dei punti neri (black spot), e per il confronto del rischio di incidente in differenti categorie di strade sono: Tasso di incidentalita = numero di incidenti con lesioni alle persone veicoli-chilometro Densità di incidente = numero di incidenti con lesioni alle persone lunghezza del segmento stradale
10 4. PERCHE SERVE VALUTARE IL RISCHIO? Il numero assoluto degli incidenti o degli infortuni in se stesso non fornisce alcuna informazione circa il rischio. Per esempio, non è sempre vero che la crescita del numero di incidenti denuncia un deterioramento della sicurezza e che la riduzione del numero di incidenti invece ne esprime il miglioramento.
11 4. PERCHE SERVE VALUTARE IL RISCHIO? Esiste una relazione all incirca lineare tra la frequenza di incidente ed il volume di traffico, almeno all interno delle categorie e dei volumi di traffico usuali. Sulla base di questa relazione si può affermare che la crescita del volume di traffico è intrinsecamente connessa con la crescita del numero di incidenti e viceversa. Incidenti/Km Differenti tipi di strada TGM
12 4. PERCHE SERVE VALUTARE IL RISCHIO? La crescita del numero di incidenti può esprimere una riduzione del rischio di incidente solo se il volume di traffico è cresciuto più di quanto non sia cresciuto il numero di incidenti. Naturalmente una riduzione del numero di incidenti può anche essere correlata ad un incremento del rischio di incidente se il volume di traffico si è ridotto di più del numero di incidente. In altri termini il confronto in valore assoluto può essere fuorviante. Volume di traffico Numero di incidenti Rischio di incidente Rischio di incidente Numero di incidenti Volume di traffico
13 5. VANTAGGI E SVANTAGGI DEI DIFFERENTI TASSI DI INCIDENTALITA L attendibilità e la disponibilità dei differenti dati di esposizione mostra una grande variabilità e induce a diverse valutazioni del fenomemo. Con riferimento ai tassi di mortalità, per esempio, nella pratica i più usati sono i seguenti. 1) Tasso di mortalità (numero di morti/10 8 veic.km) VANTAGGI E il migliore indicatore dal punto di vista teorico SVANTAGGI -in molti paesi è disponibile solo una stima dei veicolichilometro e non il numero esatto; - il metodo di stima del traffico è differente nei vari paesi.
14 5. VANTAGGI E SVANTAGGI DEI DIFFERENTI TASSI DI INCIDENTALITA 2) Tasso di mortalità (numero di morti/10 4 veicoli) VANTAGGI E il secondo migliore indicatore dal punto di vista teorico SVANTAGGI -Differenze e problemi nella registrazione dei veicoli; - Differente composizione del parco veicolare può provocare una distorsione nella stima e comparazione di questo indicatore (Per esempio nei paesi dell Europa del sud la percentuale di incidenza dei veicoli a due ruote è maggiore che nei paesi dell Europa centrale o dell est. Ciò può indurre in errate considerazione dal momento che il rischio di mortalità legato all uso dei veicoli a due ruote è notevolmente più alto di quello delle automobili).
15 5. VANTAGGI E SVANTAGGI DEI DIFFERENTI TASSI DI INCIDENTALITA 2) Tasso di mortalità (numero di morti/10 6 numero di abitanti) VANTAGGI Sia il numeratore che il denominatore di questo rapporto può essere noto con accuratezza SVANTAGGI - Questo indicatore si usa quando si vuole comparare la mortalità connessa con gli incidenti stradali rispetto ad altre cause (epidemie, malattie, ecc); - Non dipende significativamente dal tasso di motorizzazione del paese, quindi si può ottenere un valore basso non soltanto nei paesi con buoni livelli di sicurezza, ma anche in quelli con basso livello di motorizzazione. - E sensibile alla densità di popolazione.
16 6. CONFRONTO INTERNAZIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE Per i confronti internazionali sulla sicurezza, poiché il dato sui veicoli-chilometro è attendibile solo in alcuni paesi, si preferisce adottare i due indicatori Numero di morti/ 10 4 veicoli Numero di morti/ 10 6 abitanti Se si usa uno solo di questi indicatori, il livello di classificazione di un paese può cambiare notevolmente.
17 6. CONFRONTO INTERNAZIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE Quando si considera la conseguenza estrema di un incidente, i paesi con un più basso livello di motorizzazione si collocano in posizioni più favorevoli rispetto a quelli con più elevati livelli di motorizzazione. Tuttavia, queste limitazioni sono eliminate considerando anche l altro tasso di mortalità e cioè il rapporto numero di morti/10 6 abitanti. Certamente nessuno dei due tassi può essere considerato perfetto sotto tutti i punti di vista. Il miglior compromesso è l applicazione di entrambi gli indicatori.
18 7. ALCUNI ESEMPI DI USO DEI DIFFERENTI TASSI Il tasso di incidentalità può essere utilizzato per comparare il rischio di incidente nelle differenti categorie di strada. In molti paesi il numero di veicoli-chilometri è disponibile ed è anche affidabile per le strade principali (ss. in Italia per le autostrade).
19 7. ALCUNI ESEMPI DI USO DEI DIFFERENTI TASSI Un altro importante esempio è la comparazione tra il rischio di mortalità per le differenti categorie di trasporto. Il rischio medio di mortalità per i motociclisti in Europa è 16 morti/100 milioni di persone chilometro, mentre quello degli occupanti delle vetture è 0,8.
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