La Carta delle Foreste di Lombardia Per una gestione sostenibile e durevole delle Foreste e degli Alpeggi Demaniali Regionali

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1 La Carta delle Foreste di Lombardia Per una gestione sostenibile e durevole delle Foreste e degli Alpeggi Demaniali Regionali Relazione sull attività 2011 Milano, giugno 2011

2 La Carta delle Foreste di Lombardia Per una gestione sostenibile e durevole delle Foreste e degli Alpeggi Demaniali Regionali Relazione sull attività 2011 INTRODUZIONE... 3 L ATTIVITA SVOLTA NEL IMPEGNO 1: TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ... 5 IMPEGNO 2: ISTITUZIONE NUOVE AREE PROTETTE... 6 IMPEGNO 3: TUTELA DELLA RISORSA ACQUA... 6 IMPEGNO 4: VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI... 6 IMPEGNO 5: ADOZIONE DEI PRINCIPI DELLA CARTA DEL TURISMO SOSTENIBILE... 7 IMPEGNO 6: SVILUPPO E GESTIONE DELLA FUNZIONE RICREATIVA... 7 IMPEGNO 7: VALORIZZAZIONE DELLE TESTIMONIANZE STORICO-CULTURALI... 8 IMPEGNO 8: PROMOZIONE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLE RETI DI STUDIO... 8 IMPEGNO 9: MONITORAGGIO AMBIENTALE E FITOSANITARIO... 9 IMPEGNO 10: CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE... 9 IMPEGNO 11: ACCORDI CON LA COMUNITÀ LOCALE E SOTTOSCRIZIONE DEI CONTRATTI DI FORESTA IMPEGNO 12: INCREMENTO FINANZIARIO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA IMPEGNO 13: REALIZZAZIONE DELLA CONTABILITÀ AMBIENTALE IMPEGNO 14: ISTITUZIONE DEL GRUPPO GARANTI IMPEGNO 15: DIVULGAZIONE DELL ETICA E DELLA BELLEZZA IMPEGNO 16: COLLABORAZIONE NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE LE RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE ALLEGATI 1 L ERSAF 2 Le Foreste di Lombardia 3 - Tabelle di dettaglio delle azioni realizzate Foto di copertina: Riserva Naturale Val di Mello autore Alessandro Rapella 2

3 INTRODUZIONE L Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste (Allegato 1) il 27 ottobre 2004 ha sottoscritto la Carta delle Foreste di Lombardia Per una gestione sostenibile e durevole delle Foreste e degli Alpeggi Demaniali Regionali. Ciò ha sancito l impegno di ERSAF ad adempiere alle proprie funzioni istituzionali con rinnovata attenzione per una gestione sostenibile, etica e di servizio delle Foreste di Lombardia (Allegato 2), nel rispetto dei 10 principi stabiliti nella Carta, e, conseguentemente, nel rispetto di quanto indicato nelle Dichiarazioni delle Conferenze Ministeriali sulla Protezione delle Foreste in Europa (1990-Strasburgo, 1993-Helsinki, Lisbona, 2003-Vienna). Nella Carta delle Foreste di Lombardia non sono, solo, stati dettati i principi di buona gestione, ma sono stati assunti precisi impegni (16 complessivamente) per il futuro del patrimonio forestale regionale. La presente relazione rappresenta una modalità di espressione di quanto e come ERSAF abbia assolto a questi impegni nelle attività svolte nel Nel corso dell anno 2011 sono state progettate (assumendone l impegno finanziario di spesa), avviate e realizzate numerose azioni, che, in alcuni casi, costituiscono la prosecuzione di progetti avviati nei precedenti anni. Nella relazione le azioni sono state raggruppate per impegno, secondo un criterio di impegno prevalente, stabilito al fine di semplificare la comprensione della ripartizione delle spese sostenute. In realtà, molte attività potrebbero ricondursi a più impegni, proprio perché spesso le azioni di ERSAF sono condotte secondo una logica di multifunzionalità della foresta e di sistema-foresta i cui obiettivi sono finalizzati al conseguimento di risultati in grado di produrre effetti concatenati e diffusi su più livelli (vegetazione e fauna, ambiente e territorio, fruizione turistica, popolazione locale). Ne sono un esempio i progetti pluriennali gestiti da ERSAF in partenariato con altri enti (Regione, Province, Comunità Montane, etc.), dove può accadere che le attività si estendano anche al di fuori dei confini delle Foreste Regionali, sia nei territori limitrofi sia in tutto il territorio lombardo. 3

4 L ATTIVITA SVOLTA NEL 2011 il Programma annuale è l atto di programmazione che indica ad ERSAF le missioni prioritarie e gli obiettivi da raggiungere attraverso la realizzazione di attività che devono integrarsi coerentemente con la programmazione regionale strategica. Il programma annuale per il 2011 è stato approvato con deliberazione n. II/205 del 23 novembre 2010, e si integra con il ciclo di programmazione triennale (2009/2011) che vede l ente operare in un contesto di grandi cambiamenti istituzionali delineati dal nuovo Statuto d Autonomia della Lombardia. In attuazione del programma annuale e con riferimento alle 20 Foreste di Lombardia, nel 2011 sono state realizzate le seguenti attività, ripartite nei 16 impegni assunti con la stipulazione della Carta delle Foreste. Si è ritenuto opportuno, comunque, evidenziare anche alcune azioni realizzate fuori dalle aree di Foresta, che determinano indirettamente effetti sulle stesse o contribuiscono a conseguire nuovi strumenti per la loro tutela e valorizzazione. Occorre evidenziare, tuttavia, che diverse attività fanno capo a progetti di più ampio respiro aventi molteplici finalità, come nei seguenti casi: 1) PRO.VAL.P.I.: Programma di Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare Approvato nel 2004, promosso per valorizzare il patrimonio immobiliare regionale gestito da ERSAF, focalizzando l attenzione su tre poli tematici d investimento: lattiero caseario (Polo Carpaneta), vitivinicolo (Polo Riccagioia), agro-silvo-pastorale (Polo Foreste e Alpeggi). Nel corso del 2011 è iniziato il secondo programma condiviso con la Giunta regionale denominato LOMBARDIA RURALE. 2) FORESTE DA VIVERE: programma coordinato di attività culturali, artistiche e ricreative nelle Foreste regionali, avviato nel 2003 con lo scopo di far conoscere i tesori lombardi; prevede ogni anno una serie di eventi destinati al pubblico e alla scoperta del patrimonio naturale, delle tradizioni locali e dei prodotti tipici lombardi, nonché lo sviluppo di produzioni editoriali e la creazione di una fitta rete di partenariato con i principali enti pubblici locali (Province, Comunità Montane, Comuni) ed associazioni locali e nazionali. 3) ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA VALORIZZAZIONE AREA VASTA VALGRIGNA Riguarda un area montana tra le più preservate dell intera Regione Lombardia, al centro del quale si colloca la Foresta Valgrigna, ricadente nei comuni di Bienno, Berzo Inferiore, Bovegno, Esine e Gianico. Date le notevoli potenzialità di questo territorio sotto il profilo dello sviluppo eco-compatibile, ERSAF, in attuazione degli impegni della Carta delle Foreste di Lombardia, ha promosso un intervento innovativo di valorizzazione integrata, non solo dell area della foresta regionale, ma anche del territorio montano circostante, riguardante i comuni sopracitati nonché quelli limitrofi di Collio, Artogne, Prestine. L accordo avviato nel 2008, prevede investimenti per oltre , articolati in 68 azioni di tipo strutturale e di sistema, con particolare riferimento alle terre alte ed alle loro valenze ambientali ed economiche tra le quali in primo luogo quelle legate alla conservazione e gestione degli alpeggi. 4) INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DELLE FORESTE PER LA RETE ECOLOGICA REGIONALE Nell ambito del primo finanziamento regionale per la realizzazione di interventi a favore della Rete Ecologica Regionale, Regione Lombardia ha finanziato alcuni interventi nelle Foreste regionali per la realizzazione di infrastrutture turistiche a favore di frequentatori nelle aree protette, orientate alla valorizzazione della Rete Ecologica Regionale, di cui le Foreste di Lombardia costituiscono un ganglio primario. Gli interventi, del valore di ,00, iniziati nel 2010 si sono conclusi nel

5 Impegno 1: tutela della biodiversità Conservare e migliorare la diversità ambientale a livello genetico, di specie, di habitat e di paesaggio Numerosi interventi rientrano nella gestione siti della Rete Natura 2000 e sono così sintetizzabili: a) Foreste di Lombardia Manutenzione ordinaria praterie e sentieri RN Sasso Malascarpa (km 5,3 ha 5); Manutenzione sentieri e aree di sosta Valsolda (km 13,2); Raccolta semi di 10 specie diverse nell'area lariana per la coltivazione al vivaio di Curno (kg 31,5); Nell ambito del progetto LIFE Plus CRAINAT realizzazione Centro allevamento gambero di fiume a Prim'alpe - realizzazione di n. 2 vasche di allevamento; Diradamento soprassuoli di conifere e interventi di conversione su ceppaie di latifoglie (ha 4) nella FdL Val Masino e manutenzione straordinaria al tratto (ml 30) di pista forestale per la Casera dei Bagni su proprietà privata; Diradamento di superfici boscate nella FdL Val Gerola (ha 16) al fine di migliorare il soprassuolo e incrementare l'assolvimento delle funzioni protettiva e faunistica; Nella R.N. Val di Mello e adiacente alla foresta Val Masino, ripristino del sentiero per l'alpe del Ferro, danneggiato dal passaggio di una frana (ml 290); Raccolta semi da boschi e singoli alberi censiti in provincia di Sondrio per coltivazione piantine autoctone presso vivaio di Curno (10 specie arboree per 143 kg e 15 specie arbustive per 83 kg); Produzione materiale vivaistico certificato a salvaguardia della biodiversità (n piante prodotte); Produzione materiale vivaistico certificato a salvaguardia della biodiversità: raccolta semi (kg 1.289,7); Nell ambito del Programma di interventi nel patrimonio forestale, diradamento selettivo di ha 0,5 in loc. Monte Prà Comune di Gargnano (RER); Interventi FdL Gardesana Occ. di salvaguardia e valorizzazione degli habitat di chirotteri nelle aree protette bresciane orientali (ha 3); Messa in sicurezza viabilità (ml 200), affidamento Studio geologico, posa rete paramassi (mq 40) e forestazione nella FdL Val di Scalve (ha 6,5). Con fondi PSR 323 sono stati progettati e presentati interventi per: Mantenimento habitat boschivi e pascolivi nelle foreste regionali Resegone e Corni di Canzo; Sostituzione impianti artificiali di conifere e avviamento all'altofusto di faggeta nella foresta regionale Monte Generoso. Formazione personale In questo ambito vanno ricordati i seguenti incontri, oltre alle iniziative di Forestry Education precisate nell impegno 8: Presentazione progetto Life Arctos; Giornata di studio del Dipartimento Foreste nella R.N. Monte Alpe; 6 Giornata di formazione di Dipartimento; Giornata di formazione "Prove di diradamento nella Foresta Carpaneta"; Corso base Certificazione Forestale (5 giornate); "Il Sistema delle Aree protette Lombarde e le strategie per il loro sviluppo"; Convegno su Foreste di Valle Camonica: eredità comune, ricchezza del futuro ; Evento su "La gestione integrata della rete Natura 2000 e il contributo dei progetti LIFE alla conservazione della biodiversità ; Relazione a convegno Valenze economiche ed ambientali dei servizi ecosistemici erogati con la gestione integrata delle Foreste di Lombardia ; Impegno 2: istituzione nuove aree protette Salvaguardare le aree forestali di grande valenza ambientale e culturale, con la istituzione di aree protette, anche sotto forma di Riserve Naturali Integrali. In data 12 aprile 2011, con deliberazione del Consiglio regionale n. IX/170, è stata approvata l istituzione della Riserva Naturale Valle del Prato della Noce, in Comune di Vobarno (BS) - 5

6 Riserva Naturale integrale e orientata di 572 ettari - che prevede l affidamento della gestione ad ERSAF. Con questa istituzione la superficie a Riserva Integrale nelle Foreste di Lombardia ammonta ad ha 1980,306. Nel corso del 2011, inoltre, in collaborazione con la DG Sistemi Verdi e Paesaggio, è proseguita l attività di acquisto di terreni ed immobili all interno di aree protette per l ampliamento del Patrimonio Forestale Regionale tutelato. Le superfici acquistate ammontano a circa 18 ettari. Impegno 3: tutela della risorsa acqua Orientare la gestione delle superfici forestali alla migliore tutela delle risorse acquifere, con particolare riferimento alle fonti ed alle sorgenti destinate al consumo umano. Impegno proseguito indirettamente attraverso gli interventi di manutenzione forestale. Impegno 4: valorizzazione dei prodotti tipici Migliorare la qualità e promuovere la diffusione dei prodotti tipici dei pascoli e delle foreste demaniali. Sono stati condotti alcuni adeguamenti delle strutture adibite alla produzione lattiero-casearia e dei locali di supporto all attività dislocate nella aree pascolive delle Foreste Regionali. In particolare si è provveduto alla sistemazione delle aree esterne delle Alpi Cappello, Legnone e Panzone; alla manutenzione del tetto e dell impianto elettrico della Capanna sociale Legnone. Sono stati effettuati inoltre interventi di manutenzione ordinaria alla captazione di approvvigionamento della centralina elettrica in loc. Panzone, nella FdL Val Gerola si è provveduto alla sistemazione ordinaria e straordinaria dell'area esterna al Bar Bianco e della strada di accesso; nella FdL Val Grigna in località Campolungo Inf. é stato realizzato un elettrodotto (ml 250). Per la promozione degli alpeggi e delle loro promozioni è proseguita l iniziativa Girarifugi e Alpeggi, e alle strutture agrituristiche d alpeggio è stato portato materiale promozionale costituito da borsine di tela per la vendita dei prodotti e da tovagliette in carta per la ristorazione. Formazione personale In questa voce, oltre agli incontri di Forestry Education (vedi impegno 8) sono indicati i seguenti incontri: convegno Esperienze e risultati del Progetto pilota per il rilancio della filiera bosco legno e per la valorizzazione dell'ambiente in Valtellina; Giornata dimostrativa utilizzo teleferiche tradizionali e mobili; Le procedure di gara per forniture e servizi: le novità introdotte dal Regolamento; Convegno Agricoltura in montagna; Aggiornamento tecnico su problematiche d'alpeggio organizzato da Brescia Latte; Lo stato dell'arte della formazione forestale lungo l'arco alpino; corso utilizzo macchine per movimento terra e da cantiere; Giornata formazione su PAFS; Nuove disposizioni in materia di acquisto beni e servizi. Impegno 5: adozione dei principi della Carta del turismo sostenibile Adottare i principi della Carta del turismo sostenibile per la valorizzazione delle foreste a forte valenza pubblica e sociale. L adozione della Carta del Turismo sostenibile e durevole implica l attuazione di una strategia pluriennale volta allo sviluppo e alla pianificazione di un attività turistica che rispetti e preservi nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo e positivo al sostegno delle attività economiche tradizionali ed al miglioramento della qualità della vita. In questo quadro si svolgono le attività di gestione delle Foreste Isola Boschina e Valsolda. 6

7 Impegno 6: sviluppo e gestione della funzione ricreativa Favorire una specifica attenzione nella gestione ricreativa delle foreste, promuovendo un accesso adeguato per tutti ed idonee azioni di promozione. Come più volte sottolineato in precedenti relazioni, le attività che ERSAF ha condotto e che rientrano nel significato dell impegno assunto, rappresentano di fatto un importante quota del programma definito dall Ente, unitamente a quelle rientranti negli impegni 1 e 7. L impegno comprende: A) azioni di sistema Per il nono anno consecutivo è stato definito ed attuato un articolato programma di valorizzazione culturale e turistica delle 20 foreste regionali denominato Foreste da Vivere. Il filo conduttore è stato il 2011 Anno Internazionale delle Foreste ed in relazione a questo tema si sono realizzati in particolare i seguenti eventi: Mostra fotografica L anima del bosco, esposta a Milano, in Corso Vittorio Emanuele, nelle seconda metà di giugno con una presenza di persone. Concorso fotografico Clicca le foreste a cui hanno partecipato persone. Festa di San Giovanni Gualberto, la cui organizzazione quest anno è stata in capo a Regione Lombardia; Convegno Il richiamo della Foresta con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati al mondo forestale; Concerto per le Foreste per la chiusura dell anno con premiazione del concorso fotografico; Allestimento in altre 13 occasioni della mostra L anima del bosco. Complessivamente alle iniziative legate in modo specifico all Anno Internazionale delle Foreste hanno partecipato persone, Foreste da Vivere ha realizzato 85 eventi con una presenza di persone. Nelle attività realizzate sono stati direttamente coinvolti, a titolo diverso, 79 partners. B) interventi strutturali Nell ambito delle diverse foreste sono stati attuati parecchi interventi manutentivi, ordinari e straordinari, finalizzati alla conservazione e valorizzazione delle strutture e infrastrutture necessarie per la funzione turistico ricreativa. FdL Val Lesina Tra gli interventi più significativi si evidenzia: Ripristino del sentiero di media quota Cappello-Alpe Luserna su vecchia traccia (attrezzato in alcuni tratti con con catene e pedane x ca. 50 m), manutenzione sentiero Panzone-Rifugio Legnone inclusi modesti interventi di selciatura e gradonate in legno (ml 4.000); FdL Gardesana Ripristino del sentiero escursionistico Cecino - Bresanio nella Riserva Naturale Valle Prato della Noce. FdL Val Masino Sistemazione della strada di accesso alla Casera dei Bagni e sistemazione infissi dei 4 fabbricati presenti Bagni Masino. In Val di Mello sistemazione sentiero per rifugio Allievi. Manutenzione ordinaria e in alcuni tratti straordinaria, dei sentieri che attraversano l'alpe Pioda, l'alpe Zocca e l'alpe Romilla; punti panoramici alle Alpi Zocca, Pioda e Romilla. Realizzazione sentiero didattico a interesse storico-naturalistico, con tracciato ad anello Valle Pioda-Valle Cassin (ml 1.000); 7

8 FdL Val Grigna Realizzazione sentiero eco faunistico dei Roselli finalizzato alla conoscenza della fauna e di suoi habitat e dotato di n. 13 tabelle illustrative. C) Formazione personale Convegno Il richiamo della foresta ; Convegno Valorizzazione Esperienze prodotti turistici; International Conference on Forest Pedagogic in the Mediterranean region. Impegno 7: valorizzazione delle testimonianze storico-culturali Conservare e valorizzare le testimonianze, anche minori, della storia, della vita e della cultura umana nell ambiente forestale e favorire il recupero dei fabbricati secondo criteri di restauro architettonico attento alle tipologie locali. Nell ambito dei diversi progetti in corso, le attività realizzate e finalizzate al recupero ed alla valorizzazione delle testimonianze storico-culturali presenti sul territorio delle Foreste di Lombardia sono state in particolare: Lavori di valorizzazione e rifunzionalizzazione dell'alpe Pioda" Comune di Valmasino (mc 36); Interventi nel patrimonio regionale in aree protette (DGQA)- Val Lesina Recupero tratti sentiero Cadorna (ml 500); Ristrutturazione del fabbricato Barek di Manzoo ad uso bivacco (mq 20); Restauro conservativo Silter di Gianico; completamento strutture ricettive del centro faunistico Rosello; Programma di interventi nel patrimonio forestale. Completamento dell'intervento di recupero dell'agriturismo di Archesane, FdL Gardesana occ. (RER); Adeguamento arredo e certificazione del fabbricato Pom del Pin in Comune di Tremosine; completamento della sistemazione di fabbricati per uso ricettivo/rifugio Fornel in comune di Magasa, avviate le procedure per interventi su quattro edifici; ristrutturazione fabbricato stallone per uso didattico presso Passo Spino in Comune di Toscolano, quale supporto alla Stazione Ornitologica; Segheria veneziana in Comune di Valvestino conclusione interventi su nuovo edificio e restauro conservativo vecchia segheria per uso didattico. Pubblicazione testo: Second'Alpe di Canzo - un Borgo che rinasce. Collana "sul filo della memoria". Impegno 8: promozione della ricerca scientifica e delle reti di studio Promuovere la ricerca scientifica al fine di approfondire la conoscenza delle ricchezze delle Foreste, partecipando alle reti internazionali di studio, rendendo di pubblico dominio i risultati. Nell ambito di FORESTRY EDUCATION, eventi rivolti ai tecnici del settore, si ricordano: 30 giugno 2011: Cambiamenti climatici e vegetazione forestale in ambito alpino Parco regionale dell Adamello Paspardo (BS); 11 ottobre 2011: interventi di diradamento in imboschimenti di pianura Foresta regionale Carpaneta Bigarello (MN); Progetto LIFE PLUS CRAINAT: sono proseguite le azioni di tutela e conservazione del gambero di fiume, con l approvazione e sottoscrizione delle Regolamentazioni dei rapporti con Enti Gestori Sic, la realizzazione di n. 5 corsi con 69 partecipanti per operatori dediti alla gestione della specie; ordinarie attività di allevamento presso i due centri riproduttivi di Prabione e Sasso Malascarpa con produzione di tot n.1284 giovani gamberi; redazione del protocollo intervento task forces in Lombardia ed approvazione-adozione da parte di n.7 enti gestori di SIC lombardi coinvolti in Crainat; creazione di n. 6 Gruppi Recupero Gambero per intervento rapido; ricognizione ed identificazione di n. 7 siti per interventi di miglioramento habitat con inizio 8

9 progettazione; fase ricognitiva e progetto di n. 3 stagni multifunzionali c/o enti gestori; proseguite le attività dei consulenti scientifici di progetto incaricati da Ersaf (Univ Pavia e Univ. Piemonte orientale) per il monitoraggio di habitat e specie, per gli studi caratterizzazione genetica e revisione dell Action plan sulla specie. Tra le Reti sperimentali presenti nelle FdL ricordiamo: Monte Generoso, con Rete composta da 12 siti per il monitoraggio delle dinamiche vegetazionali naturali all interno di rimboschimenti artificiali di abete rosso, per una superficie complessiva di mq; Rete composta da 11 siti per il monitoraggio delle dinamiche vegetazionali degli habitat presenti nella RN Integrale della Foresta Valsolda per una superficie complessiva di 1000 mq; prosecuzione del monitoraggio del clima e dei cambiamenti climatici con la Centralina meteo Valsolda (iniziato nel 2010); Rete degli eco contatori per monitorare flussi turistici in tutte le foreste ricadenti in aree protette per totali 31 ecocontatori, di cui 28 installati durante l'estate 2011, posizionati nelle foreste Val Masino, Val Lesina, Val Gerola, Azzaredo-Casù, Valle del Freddo, Gardesana occidentale, Corni di Canzo, Valsolda, Foppabona, Isola Boschina. Da richiamare il sito sperimentale a carattere internazionale LOM 1 Val Masino nella foresta Val Masino costituita da due aree, di cui una all aperto e l altra in bosco di 1 ha -, in cui viene effettuata raccolta, campionamento e rilevazione dei dati delle deposizione atmosferiche e della soluzione circolante nel terreno, rilevazione dei dati meteo, valutazione delle chiome, rilievi fenologici e campionamento dell ozono. Il sito rientra in una rete nazionale costituita da 13 aree (RETE L-TER), in cui si applica il Programma di Cooperazione Internazionale sul Monitoraggio degli effetti Dell Inquinamento sulle foreste e in una rete mondiale di ricerche a lungo termine sugli effetti dell inquinamento dell aria, delle acque e del mare e dei cambiamenti climatici su funzionalità e biodiversità di foreste, mari, laghi e lagune. Impegno 9: monitoraggio ambientale e fitosanitario Monitorare lo stato di salute e della biodiversità delle foreste come indicatori della qualità ambientale del territorio lombardo. E stata redatta la IV edizione del Rapporto sullo stato delle foreste della Lombardia, con dati aggiornati al 31 dicembre L aggiornamento della Carta Forestale al 31 dicembre 2010 è stato regolarmente svolto e il prodotto è stato pubblicato sul Geoportale della Regione Lombardia, sia in forma download sia in formato mappa WEBGIS. Questa attività, oltre ad integrare l archivio cartografico forestale regionale, permette di mantenere proficui contatti con gli Enti forestali, in particolare con gli uffici provinciali. Nell ambito del progetto si svolge anche la sintesi dei dati SITAB (Sistema informativo taglio bosco), il monitoraggio dei controlli denunce di taglio e la compilazione dei formulari di statistica forestale per ISTAT. Anche per il 2011 è stato realizzato il monitoraggio interno delle Foreste secondo indicatori costruiti sulla base degli standard FSC e PEFC e che riguardano aspetti di carattere ambientale, sociale ed economico. L analisi e la valutazione del monitoraggio annuale, che viene pubblicato sul sito di ERSAF, consente di definire strategie e modalità operative di efficacia sempre maggiore e di verificare l adeguatezza degli strumenti di pianificazione in vigore. Corso di formazione avanzata su pianificazione in aree a rischio integrato - Rischio da incendi boschivi. Formazione personale: Formazione GPS Palmari trimble per applicazioni mobile GPS; Programma corso di formazione per il monitoraggio dell'orso bruno; IL DISSESTO IDROGEOLOGICO NELLE VALLI ALPINE; Incontro formativo nell'ambito del progetto Interreg Castagno. Impegno 10: conseguimento della certificazione ambientale Conseguire la certificazione di gestione ambientale delle foreste e degli alpeggi. 9

10 E proseguita l attività di coordinamento per il monitoraggio 2011 delle Foreste ai fini della certificazione e dell'applicazione del PAFS, unitamente alla riflessione sulle visite di ispezione del Formazione personale Convegno "Attività illegali nella gestione delle risorse forestali in Italia"; Il sistema di gestione qualità per il personale del Dip. Forestale di ERSAF. Impegno 11: accordi con la comunità locale e sottoscrizione dei contratti di foresta Perseguire lo sviluppo del territorio e delle foreste in accordo con le comunità locali, anche attraverso la sottoscrizione di specifici Contratti di Foresta. Prosecuzione dell AdP Val Grigna con il Gruppo di lavoro Segreteria tecnica AdP Val Grigna ed esecuzione degli interventi previsti (valorizzazione sentieri tematici, promozione dell area vasta). Collaborazione con realtà locali (sottoscrizione capitale sociale con società GAL Val Sabbia). I Contratti di Foresta sono proseguiti, pur tra alcune difficoltà, nell area Val Masino con la condivisione e organizzazione comune di eventi e iniziative turistiche e ricreative, oltre che nella predisposizione di progetti per finanziamento di parte delle diverse attività (progetti Interreg, Cariplo); nell area della Foresta Carpaneta il contratto è stato approvato dai 15 partners ma non ancora da Regione Lombardia. Tuttavia sono state perseguite ed organizzate diverse iniziative comuni. Per le restanti foreste si sono avviate le procedure, attraverso tavoli di confronto, per i Contratti delle Foreste Azzaredo-Casù, Generoso e Resegone. Formazione personale d alpe. Impegno 12: incremento finanziario per la manutenzione ordinaria Conseguire progressivamente una dotazione finanziaria per l amministrazione ordinaria dei beni secondo gli standard delle foreste europee. Le tipologie degli interventi di manutenzione nelle foreste demaniali possono essere riconducibili in: a) manutenzione della viabilità: strade e sentieri 1) Complessivamente sono stati oggetto d intervento 17,34 Km di strade agro-silvopastorali localizzati per lo più nella Foresta Gardesana, con una spesa complessiva di ,00 ed un costo unitario di 1.602/ Km. I lavori sono consistiti nella rimozione di materiale franato, ricarica con inerti della sede stradale, pulizia di canalette e tombotti, taglio della vegetazione invadente, ripristino di tratti di sede stradale danneggiata da eventi alluvionali. 2) La notevole rete sentieristica che interessa le foreste demaniali è stata oggetto d intervento per 26,80 Km, particolarmente nelle foreste Gardesana, Anfo-Val Caffaro, Val di Scalve, Val Grigna e Val Masino, ed ha riguardato in primo luogo i sentieri tematici e quelli pubblicizzati nel volume Passi nel bosco 30 escursioni nelle Foreste di Lombardia. La spesa complessiva è stata di ,00 con un costo unitario di Gli interventi hanno riguardato il taglio della vegetazione, il riadeguamento del piano di calpestio, il ripristino breve tratti franati e di passerelle danneggiate da piene. b) Manutenzione pascoli Gli interventi necessari sono stati realizzati con altre risorse c) Manutenzione fabbricati 10

11 Gli interventi manutentori hanno riguardato complessivamente 16 fabbricati e sono consistiti nell adeguamento e riparazioni di impianti tecnologici, nella riparazione di tetti e serramenti, in piccole opere di impermeabilizzazione, in tinteggiature di locali ed altre piccole manutenzioni atte a consentirne la funzionalità. La spesa sostenuta è stata di 25,860,73 con un costo unitario pari ad d) Manutenzione infrastrutture Questa voce comprende: aree di sosta attrezzate, staccionate, sfalci delle aree di sosta, gestione area faunistica di Terzenech nella Foresta Gardesana, nonché piccole opere diffuse, quali manutenzioni di segnaletica, bacheche ed altri manufatti lignei, fontanelle, muretti, aree di parcheggio, centri visite ecc. Come già accennato, alcune di queste attività, tra le quali si segnala la gestione del centro visite della Foresta di Val Masino e interventi manutentori diffusi nella Foresta Gardesana, sono state effettuate nell ambito di campi internazionali di lavoro. L importo speso è stato di ,00 così ripartiti: manutenzioni aree di sosta attrezzate n. 11; manutenzioni puntuali 21; altri piccoli interventi diffusi 7, interventi sulla segnaletica 9. Tutti questi interventi si sono resi necessari per assicurare il decoro e l efficienza delle infrastrutture. e) Manutenzioni ambientali. Si tratta sostanzialmente degli interventi manutentori effettuati nella grande Foresta di Pianura Carpaneta e che hanno riguardato il parco tematico di Arlecchino,il Parco di Virgilio,il Parco di Bouffier. I lavori sono consistiti in sfalci periodici dei tappeti erbosi, potature, cura degli arredi vegetali, delle aree di sosta,degli allestimenti, nonché della segnaletica didattica e culturale. L importo speso è stato di complessivi ,00 per una superficie complessiva di trattata di circa 70 ettari. A questi interventi sempre nella foresta della Carpaneta si aggiungono opere di miglioramento forestale quali diradi e ripuliture per complessivi ha 6,75 con un costo complessivo di Gli importi messi a disposizione della gestione ordinaria delle Foreste sono stati i seguenti: per la gestione delle foreste per la gestione degli alpeggi per la gestione delle Riserve Naturali nelle FdL Per un totale di ,00. 11

12 Gestione foreste di Lombardia Gestione alpeggi Gestione corrente RN (esclusa Giovetto e Monte Alpe) Totali , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 STORIA RISORSE GESTIONE ORDINARIA Gestione foreste di Lombardia ,00 6,50/ha ,00 6,11/ha ,00 5,20/ha ,00 7,15/ha ,40/ha Gestione alpeggi ,00 9,46/ha ,00 21,90/ha ,00 Gestione corrente RN ,94 24,54/ha ,00 45,46/ha ,00 44,48/ha ,00 55,69/ha ,00 Totali , , , , ,00 Valore storico /ha 8,00 9,00 9,50 14,00 13,03 All importo complessivo delle risorse spese per l ordinaria gestione si aggiungono ,00 per le iniziative di Foreste da vivere. 12

13 Impegno 13: realizzazione della contabilità ambientale Rendere trasparente e pubblico il proprio operato, attraverso la realizzazione di forme di contabilità ambientale della gestione. Nel 2011, nonostante l attività di ERSAF sia costantemente resa nota attraverso il proprio sito internet, anche con la pubblicazione della Sintesi del monitoraggio delle Foreste di Lombardia, gli eventi di foreste da vivere, le diverse partecipazioni a convegni e seminari ed i numerosi comunicati stampa ed articoli pubblicati sulle testate giornalistiche locali e nazionali, non è stata ancora elaborata una forma definitiva di contabilità ambientale di gestione. Annualmente ERSAF, poi, pubblica in proprio bilancio sociale, in cui sono riportati dati e prodotti delle attività di ERSAF, con specifico capitolo sulla gestione delle Foreste di Lombardia. Impegno 14: istituzione del Gruppo Garanti Istituire un gruppo di Garanti, al fine di verificare periodicamente il rispetto e l attuazione degli impegni sottoscritti. Il Gruppo dei Garanti, istituito nel 2006, ha prodotto la sua relazione sull attività 2010, dando la seguente valutazione: - Conformità della prassi gestionale con le linee guida paneuropee della gestione forestale: - Livello di integrazione degli interventi con la realtà economica e sociale locale: - Ripercussioni dell attività ERSAF nel campo del turismo ecocompatibile ed ambientale: Nel corso di questi anni le valutazioni del Gruppo dei garanti sono state così articolate: Valutazione 2005 Valutazione 2006 Valutazione 2007 Valutazione 2008 Valutazione 2009 Valutazione 2010 Conformità della prassi gestionale con le linee guida paneuropee della gestione forestale Livello di integrazione degli interventi con la realtà economica e sociale locale Efficacia degli interventi realizzati Ripercussioni dell attività ERSAF nel campo del turismo ecocompatibile ed ambientale 8/10 8/10 8/10 8/10 8,5/10 8/10 8/10 8/10 8/10 8/10 8/10 8/10 7/10 7/10 8/10 8/10 8,5/10 8,5/10 13

14 Impegno 15: divulgazione dell etica e della bellezza Conservare ed arricchire la bellezza delle foreste e farsi promotori di azioni formative e divulgative sui temi dell etica e della bellezza. La realizzazione di eventi legati a Foreste da Vivere in varie FdL sono riportati all interno dell impegno 5. A questo impegno si riconducono molte delle attività realizzate e promosse per l Anno Internazionale delle Foreste, tra cui la Mostra Fotografica ed il Convengo autunnale Il Richiamo della Foresta. Impegno 16: collaborazione nella cooperazione internazionale Collaborare e partecipare ad almeno un progetto all anno di cooperazione internazionale per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi agro-silvo-pastorali. Con deliberazione n. II/275 del ERSAF ha aderito al progetto di riforestazione in Burkina Faso della ONG Reach Italia ONLUS in attuazione dell impegno 16 della Carta delle Foreste, cedendo a titolo gratuito 500 piantine prodotte dal vivaio di Curno, per una raccolta fondi durante il Festival della Biodiversiotà tenutosi al Parco Nord nel mese di settembre. La vendita delle piante ha permesso di raccogliere fondi per il rimboschimento di 18 ha. Il personale impiegato nelle Foreste di Lombardia Per la gestione del patrimonio silvo pastorale regionale, ERSAF impiega personale di ruolo e non, dislocato presso la Sede di Milano e nei sei presidi gestionali competenti per le Foreste di Lombardia. Per quanto riguarda il personale di ruolo, hanno svolto attività prevalente per le FdL 5 Dirigenti, 6 Quadri, 11 Funzionari (cat. D), 11 assistenti (cat. B e C). Per il personale non di ruolo nel 2011 hanno lavorato 16 impiegati forestali/agricoli e 85 operai. Gli impiegati hanno supportato il personale ERSAF nella progettazione e conduzione dei cantieri, mentre gli operai hanno costituito la manodopera stagionale impiegata da ERSAF nei cantieri forestali. Il tempo dedicato alla gestione delle foreste e dei pascoli demaniali da parte del personale di ruolo e non delle Strutture ERSAF con competenze sulle Foreste (esclusa Mantova) ammonta a 6.066,5 giornate pari al 28 % del totale ed è di seguito evidenziato: - Struttura di Breno (Bs) 712 giornate (45,9 % del totale lavorato) - Struttura di Curno (Bg) 80,5 giornate (5,1 % del totale lavorato) - Struttura di Gargnano + BS + MI giornate (30,1 % del totale lavorato) - Struttura Dipartimento (Lecco + Morbegno + Milano) giornate (58,4 % del totale lavorato) Amministrativi Milano forfettario (15 % del totale lavorato) Totale 6.066,5 giornate Si riportano di seguito le ripartizioni del monte ore distinto tra dipendenti di ruolo e non DIPENDENTI ERSAF (le percentuali si riferiscono al totale delle giornate dei dipendenti Ersaf delle relative strutture) - Struttura di Breno (Bs) 712 giornate (54,5 % del totale lavorato) - Struttura di Curno (Bg) 44,5 giornate (3,2 % del totale lavorato) - Struttura di Gargnano+ BS + MI 987 giornate (52,1 % del totale lavorato) - Struttura Dipartimento (Lecco + Morbegno + Milano) giornate (52,5 % del totale lavorato) Totale 3.396,5 giornate (43,8 % del totale lavorato) 14

15 COLLABORATORI UNCEM (le percentuali si riferiscono al totale delle giornate dei collaboratori delle relative strutture) - Struttura di Breno (Bs) 0 giornate - Struttura di Curno (Bg) 36 giornate (22 % del totale lavorato) - Struttura di Gargnano+ BS + MI 308 giornate (12,8 % del totale lavorato) - Struttura Dipartimento (Lecco + Morbegno + Milano) 826 giornate (75,5 % del totale lavorato) Totale giornate (30 % del totale lavorato) Tab. 4 Dotazione organica per la gestione del patrimonio silvo-pastorale regionale Collocazione territoriale TIPOLOGIA Milano Dip, Provalpi Lecco Morbegno Curno Gargnano Bs Mi Breno Mantova TOTALE Personale di ruolo Dirigenti Quadri cat. D) cat. C) cat. B) TOTALE Personale non di ruolo Impiegati forestali e agricoli Operai TOTALE TOT. GENERALE

16 Le risorse finanziarie impiegate L attività svolta da ERSAF nel 2011, valutata e descritta per la sola parte di azioni che sono state realizzate nell ambito del patrimonio agro-silvo-pastorale, sia come azioni dirette sul territorio delle 20 Foreste di Lombardia, sia come azioni di più ampio respiro, i cui risultati comportano benefici al patrimonio regionale gestito da ERSAF, ha determinato un movimento di bilancio finanziario, qui sotto riportato suddiviso per ciascun impegno assunto con la Carta delle Foreste di Lombardia Tabella 5 Tabella riassuntiva delle risorse finanziarie impiegate Impegni Tutela della biodiversità Istituzione nuove aree protette Tutela della risorsa acqua Valorizzazione dei prodotti tipici Totale importo azioni (euro) Totale speso (euro) Efficienza di spesa (%) , ,23 77, , ,88 52, , ,06 75,04 5 Adozione dei principi del turismo sostenibile , ,26 40,78 6 Sviluppo della funzione ricreativa , ,97 79, Valorizzazione delle testimonianze storico-culturali , ,30 40,60 Promozione della ricerca scientifica e delle reti di studio , ,99 100,00 Monitoraggio ambientale e fitosanitario , ,86 63,98 Conseguimento della certificazione ambientale Accordi con la comunità locale e sottoscrizione dei contratti di foresta 8.981, ,67 99, , ,39 92,09 Incremento finanziario per la manutenzione ordinaria - - Realizzazione della contabilità ambientale Istituzione del Gruppo Garanti Divulgazione dell etica e della bellezza - - Collaborazione nella cooperazione internazionale - - TOTALI , ,61 64,63 16

17 Dalla tabella risulta che il livello medio di efficienza di spesa è pari al 64,63% (78,64% nel 2010). Gli impegni sui quali le azioni hanno raggiunto un ottimo livello di efficienza di spesa riguardano l 8 (con il 100%), il 10 e 11 (rispettivamente con il 99,24 e 92,09), seguono con una percentuale di spesa tra il 75 79% il 4, 1 e 6. L attività di ERSAF e le linee guida pan-europee di gestione forestale sostenibile L attività di ERSAF è stata sempre condotta, sia nell adempimento delle proprie funzioni istituzionali, sia nell adempimento delle leggi regionali di settore, in accordo alle linee guida paneuropee di gestione forestale sostenibile espresse nelle Risoluzioni e nelle Dichiarazioni definite nel corso delle Conferenze Ministeriali sulla Protezione delle Foreste in Europa. Con la sottoscrizione della Carta delle Foreste della Lombardia, nel 2004, tale accordo di contenuti si è ulteriormente manifestato e formalmente garantito attraverso l enunciazione di 10 principi fondamentali, il primo dei quali stabilisce che la gestione delle Foreste di Lombardia è attuata secondo i principi della buona gestione forestale, così come indicato dai criteri di gestione sostenibile della Conferenza Ministeriale sulla Protezione delle Foreste in Europa, in un contesto di conservazione della biodiversità, di partecipazione alle strategie sul cambiamento climatico, di valorizzazione economica delle risorse naturali, di coinvolgimento delle comunità locali. Una valutazione dell effettiva applicazione di quanto espresso nel principio sopraccitato può essere compiuta analizzando l attività svolta da ERSAF, in questo contesto riferita al 2011, dal punto di vista della conformità ai 6 Criteri utili alla definizione di gestione forestale sostenibile individuati nella Risoluzione L2 della Conferenza Ministeriale di Lisbona del 1998 e adottati nelle Linee guida di programmazione forestale approvate con Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio il 16 giugno 2005: 1. Mantenimento ed appropriato sviluppo delle risorse forestali e loro contributo al ciclo globale del carbonio; 2. Mantenimento della salute e della vitalità dell ecosistema forestale; 3. Mantenimento e promozione delle funzioni produttive delle foreste (prodotti legnosi e non); 4. Mantenimento, conservazione ed adeguato sviluppo della diversità biologica negli ecosistemi forestali; 5. Mantenimento e adeguato sviluppo delle funzioni protettive nella gestione forestale (in particolare suolo e acqua); 6. Mantenimento di altre funzioni e condizioni socio-economiche. All interno del Decreto Ministeriale ogni Criterio è validato da alcune modalità pratiche (complessivamente 48) da applicare nell attività di pianificazione e di gestione forestale. Sulla base del confronto tra le modalità pratiche che validano ciascun Criterio e le attività realizzate da ERSAF, sono stati individuati, per ciascuna attività, i criteri che meglio si associano alla finalità e ai risultati conseguiti con l azione. Occorre premettere che la scelta dei criteri che si riferiscono ad una azione si è basata su una valutazione soggettiva evidenziando esclusivamente i caratteri più pertinenti e prevalenti dell azione. Così, ad esempio, la sistemazione di un sentiero, che assolve principalmente al miglioramento della funzione ricreativa del bosco (criterio 6), comporta anche azioni di miglioria sul soprassuolo dell intorno del tracciato che indirettamente favorisce migliori condizioni vegetative e di salute del bosco (criterio 2). Quest ultimo, è stato considerato come elemento secondario ed irrilevante e pertanto non inserito per la valutazione generale dell azione. 17

18 Tale scelta è determinata dal fatto che una eventuale valutazione anche delle componenti secondarie condurrebbe ad un livellamento dei dati ed a una estrema generalizzazione del significato dei criteri di gestione sostenibile. Si è tra l altro seguito lo schema previsto attribuito dalle procedure per la certificazione FSC che prevede l assegnazione del principio di Lisbona prevalente. Nella sottostante tabella a doppia entrata (Tab.6) è riportato il numero delle attività realizzate nel 2011 (426) distribuite per ciascun impegno assunto con la Carta delle Foreste e per ciascun criterio adottato a Lisbona. Le azioni conformi al Criterio 1, relativo alla Mantenimento ed appropriato miglioramento delle risorse forestali e loro contributo al ciclo del carbonio sono complessivamente 6 ed individuate principalmente nell impegno 1 (Tutela della biodiversità) e 3 (Orientare la gestione). Le azioni conformi al Criterio 2, relativo alla Mantenimento della salute e della vitalità dell'ecosistema foresta sono complessivamente 5 e individuate principalmente nell impegno 1 (Tutela della biodiversità). Le azioni conformi al Criterio 3, relativo alla Mantenimento ed incoraggiamento delle funzioni produttive delle foreste sono complessivamente 42 ed individuate principalmente nell impegno 4 (valorizzazione dei prodotti tipici). Le azioni conformi al Criterio 4, relativo alla Mantenimento, conservazione e miglioramento della diversità biologica negli ecosistemi forestali sono complessivamente 104 ed individuate principalmente nell impegno 1 (tutela della biodiversità). Le azioni conformi al Criterio 5, relativo alla Mantenimento ed appropriato miglioramento delle funzioni protettive della gestione forestale sono complessivamente 43 ed individuate soprattutto nell impegno 16 (Cooperazione internazionale). Le azioni conformi al Criterio 6, relativo alla Mantenimento di altre funzioni sociali o economiche sono complessivamente 226 ed individuate principalmente negli impegni 5 (adozione principi Carta Turismo Sostenibile), 6 (sviluppo e gestione della funzione ricreativa), 4 (valorizzazione dei prodotti tipici). 18

19 Tabella 6 - Distribuzione delle azioni 2011 per Impegni e Criteri di Lisbona IMPEGNI DELLA CARTA DELLE FORESTE n. azioni realizzate Mantenimento ed appropriato miglioramento delle risorse forestali e loro contributo al ciclo del carbonio Mantenimento della salute e della vitalità dell'ecosistem a foresta Mantenimento ed incoraggimae nto delle funzioni produttive delle foreste Mantenimento, conservazione e miglioramento della diversità biologica negli ecosistemi forestali Mantenimento ed appropriato miglioramento delle funzioni protettive della gestione forestale Mantenimento di altre funzioni sociali o economiche Conservare e migliorare la diversità ambientale a livello genetico, di specie, di habitat e di paesaggio; Salvaguardare le aree forestali di grande valenza ambientale e culturale, con la istituzione di aree protette, anche sotto forma di Riserve Naturali Integrali; Orientare la gestione delle superfici forestali alla migliore tutela delle risorse acquifere, con particolare riferimento alle fonti ed alle sorgenti destinate al consumo umano; Migliorare la qualità e promuovere la diffusione dei prodotti tipici dei pascoli e delle foreste demaniali; Adottare i principi della Carta del turismo sostenibile per la valorizzazione delle foreste a forte valenza pubblica e sociale; Favorire una specifica attenzione nella gestione ricreativa delle foreste, promuovendo un accesso adeguato per tutti ed idonee azioni di promozione; Conservare e valorizzare le testimonianze, anche minori, della storia, della vita e della cultura umana nell ambiente forestale e favorire il recupero dei fabbricati secondo criteri di restauro architettonico attento alle tipologie locali; Promuovere la ricerca scientifica al fine di approfondire la conoscenza delle ricchezze delle Foreste, partecipando alle reti internazionali di studio, rendendo di pubblico dominio i risultati; Monitorare lo stato di salute e della biodiversità delle foreste come indicatori della qualità ambientale del territorio lombardo; Conseguire la certificazione di gestione ambientale delle foreste e degli alpeggi; Perseguire lo sviluppo del territorio e delle foreste in accordo con le comunità locali, anche attraverso la sottoscrizione di specifici Contratti di Foresta ; Conseguire progressivamente una dotazione finanziaria per l amministrazione ordinaria dei beni secondo gli standard delle foreste europee; Rendere trasparente e pubblico il proprio operato, attraverso la realizzazione di forme di contabilità ambientale della gestione; Istituire un gruppo di Garanti, al fine di verificare periodicamente il rispetto e l attuazione degli impegni sottoscritti; Conservare ed arricchire la bellezza delle foreste e farsi promotori di azioni formative e divulgative sui temi dell etica e della bellezza; Collaborare e partecipare ad almeno un progetto all anno di cooperazione internazionale per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi agro-silvo-pastorali ,30% 3,11% 18,67% 26,37% 5,93% 45,63% 19

20 Figura 2 Distribuzione % delle azioni 2011 nei Criteri di Lisbona Riportando graficamente (Fig. 2) la distribuzione, espressa in percentuale, delle attività in funzione dei Criteri di Lisbona si può osservare che il 45,63 % delle azioni ha consentito il Mantenimento di altre funzioni sociali o economiche (Criterio 6), ovvero la valorizzazione delle funzioni socio-economiche, culturali, ricreative ed il valore estetico delle foreste. Rientrano principalmente in questo ambito le attività legate agli interventi di riqualificazione delle aree destinate al turismo (interventi sulle strutture, infrastrutture e sentieristica) e agli interventi di ordinaria manutenzione eseguiti periodicamente e con costanza nel tempo, la pubblicazione di articoli su riviste di settore e la realizzazione di alcuni eventi. Un altra importante percentuale delle attività (26,37 %) ha favorito il Mantenimento, la conservazione ed il miglioramento della diversità biologica negli ecosistemi forestali (Criterio 4). L obiettivo di Mantenimento ed incoraggiamento delle funzioni produttive delle foreste (Criterio 3) è stato realizzato dal 18,67 % delle attività del Occorre premettere che la funzione produttiva delle Foreste di Lombardia, intesa come produzione legnosa, non ha rappresentato almeno fino al 2011 un elemento preponderante nella strategia gestionale di ERSAF, sia rispetto alle situazioni di mercato, sia perchè, considerate le caratteristiche strutturali dei boschi, il patrimonio non ha in buona parte funzioni spiccatamente produttive. Il principale utilizzo del legname prodotto all interno delle Foreste è quindi generalmente indirizzato alla vendita di legna da ardere o alla creazione di manufatti per la fruizione turistica (aree sosta, panche, tavoli, etc.) con un eccezione per i Corni di Canzo dove a Prim Alpe è stato realizzato un impianto di riscaldamento a cippato, che viene alimentato con la biomassa legnosa proveniente dalla Foresta. In questo ambito rientrano, poi, principalmente le azioni legate allo sviluppo dell economia locale basata sull allevamento (bovini, ovini, caprini) e la produzione di prodotti tipici (latte, formaggi, marmellate, miele, etc.). Gli interventi hanno riguardato la riqualificazione degli alpeggi e la sistemazione delle infrastrutture ad essi connessi. 20

21 Lo 0,30 % delle azioni ha riguardato il Mantenimento ed appropriato miglioramento delle risorse forestali e loro contributo al ciclo del carbonio (Criterio 1). Il miglioramento della risorsa forestale è stato attuato attraverso gli interventi selvicolturali condotti nell ambito di diversi progetti in essere nel 2011 (cure colturali, diradamenti, tagli colturali). Nella prassi gestionale dell Ente, gli interventi selvicolturali vengono effettuati, nel caso della manutenzione ordinaria, in accordo ai tempi e modalità indicate dai Piani di Assestamento Forestale. In ogni caso vengono impiegate metodologie di lavoro che garantiscano la conservazione e la tutela della quantità e della qualità della risorsa, privilegiando lo sviluppo e favorendo l ingresso delle specie forestali autoctone, tutelando le piante monumentali, indirizzando la struttura e composizione del bosco verso la condizione di climax e bilanciando il tasso di utilizzazione con il tasso di incremento legnoso. Il 3,11 % delle azioni risponde al Criterio 2 Mantenimento della salute e della vitalità dell ecosistema foresta e coincide principalmente con le attività di monitoraggio degli insetti di interesse forestale. Il 5,93 % delle azioni risponde al Criterio 5 Mantenimento ed appropriato miglioramento delle funzioni protettive della gestione forestale. In questa percentuale rientrano le azioni mirate alla stabilizzazione dei versanti. Risulta doveroso sottolineare che molte azioni intraprese ricadono in 2 se non più criteri di Lisbona ma attribuendone uno unico, quello a maggior rilevanza, molti altri criteri parrebbe che non risultino assolti, ma in realtà lo sono anche se non a titolo principale. 21

22 Allegato 1 L E.R.S.A.F Finalità dell Ente L Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste, istituito con L.R. 12 gennaio 2002 n.3, e ridisciplinato con L.R 31 del 05/12/2008 Testo unico delle Leggi Regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, è un Ente strumentale della Regione Lombardia con personalità giuridica di diritto pubblico e dotato di autonomia statutaria, amministrativa, organizzativa, tecnica, finanziaria e contabile. La sua funzione è quella di garantire la gestione, la ricerca, la sperimentazione, la promozione ed il supporto tecnico-amministrativo nei settori agroforestale, agricolo, agroalimentare e zootecnico. In particolare ERSAF svolge nel settore agroforestale le seguenti funzioni: a) la gestione e valorizzazione del patrimonio forestale regionale; b) le attività vivaistiche e di sostegno della biodiversità; c) il supporto alla lotta contro gli incendi boschivi; d) il supporto alle attività del servizio fitosanitario regionale; e) il supporto tecnico nei settori della produzione ed utilizzo delle biomasse e nelle tematiche relative all agroambiente e allo sviluppo sostenibile del territorio; f) lo studio e valorizzazione dei suoli e della fitodepurazione; g) l agrometeorologia; h) la valorizzazione e protezione della fauna selvatica e ittica autoctona. Organi e struttura dell Ente Sono organi dell ERSAF: a) il Consiglio di amministrazione; b) il Presidente; c) il Collegio dei revisori. Il Consiglio di amministrazione esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare. In sintonia con gli indirizzi regionali, formula le linee programmatiche, adotta i provvedimenti di carattere generale in ordine alla pianificazione e programmazione, all organizzazione, agli aspetti economico-finanziari dell Ente. Il Consiglio di amministrazione è composto da sei membri, compreso il Presidente, ed è nominato dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta. Dura in carica cinque anni. Il Presidente è il rappresentante legale dell Ente, convoca e presiede il Consiglio di amministrazione ed il Comitato tecnico scientifico, determinandone l ordine del giorno. Il Presidente, nominato dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, tra i membri del Consiglio di amministrazione dell Ente, è garante del raccordo tra gli indirizzi definiti dalle politiche regionali e l azione dell Ente. Il Presidente propone al Consiglio di amministrazione la nomina del Vice Presidente, che lo sostituisce in caso di assenza od impedimenti, e del Direttore. Il Collegio dei revisori esercita le funzioni di controllo e di verifica sulla regolarità dell attività amministrativa, finanziaria e contabile dell Ente. Vigila sull efficienza ed economicità della gestione amministrativa dell Ente. Il Collegio dei revisori è nominato dal Consiglio regionale, che ne indica il Presidente, dura in carica tre anni ed è composto da tre membri effettivi e due supplenti, compreso il Presidente, iscritti al registro dei revisori contabili. A supporto del Consiglio di amministrazione, in funzione di organo consultivo, è nominato il Comitato tecnico scientifico che assicura il raccordo con la comunità scientifica e con il mondo 22

23 produttivo della Lombardia e può formulare proposte in merito alla predisposizione degli atti programmatici dell Ente. Il Comitato tecnico scientifico esprime pareri in merito al piano triennale e suoi aggiornamenti, al programma annuale, alle relazioni semestrali e annuali. La struttura organizzativa dell ERSAF (Tab. 1) prevede: 1) il Direttore, nominato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Presidente. Il Direttore è preposto alla gestione del personale e al funzionamento dell Ente, dà attuazione alle attività programmate e agli indirizzi del Consiglio di amministrazione e del Presidente; 2) le Unità Organizzative individuate sulla base dell omogeneità dei prodotti/servizi forniti o dei processi gestiti o delle competenze specialistiche richieste. Tra le Unità organizzative sono compresi il Dipartimento dei Servizi all Agricoltura ed il Dipartimento dei Servizi al Territorio Rurale e alle Foreste; 3) Le Strutture dirigenziali individuate in base a criteri di efficacia ed economicità dell organizzazione dei processi di lavoro, poste alle dirette dipendenze del Direttore o come articolazione delle Unità Organizzative. 23

24 Allegato 3) Organigramma

25 Le Sedi La struttura organizzativa dell ERSAF nell anno 2011 si articolava in una sede centrale tecnicoamministrativa, a Milano, e nelle sedi territoriali presenti a: 1) BIGARELLO (MN) Via Carpaneta, 7 2) BRENO (BS) P.zza Tassara, 3 3) CURNO (BG) Via Galileo Galilei, 2 4) LECCO (LC) C.so Promessi Sposi,132 5) GARGNANO (BS) Via Oliva, 32 6) MANTOVA Via Pilla, 25/b 7) MORBEGNO (SO) P.zza S. Antonio, 8 Le sedi periferiche rappresentano un importante tassello della struttura di ERSAF. E particolare importanza, per quanto riguarda il patrimonio silvo-pastorale, è rivestita dalle 6 sedi o presidi gestionali che gestiscono sul territorio le 20 Foreste di Lombardia (Fig. 2): Breno (Bs), Curno (Bg), Gargnano (Bs), Lecco, Mantova e Morbegno (So) afferenti alle seguenti Strutture ed Unità Organizzative: Sede di Milano: U.O. Dipartimento dei Servizi al territorio rurale e alle foreste Sede di Milano: Struttura Valorizzazione foreste di Lombardia; Sede di Milano: Struttura Valorizzazione del territorio rurale e filiera vivaistica; Sede c/o STER Brescia: Struttura Valorizzazione biodiversità e servizi al sistema agro-forestale Morbegno Fig. 2 I presidi gestionali delle Foreste di Lombardia Lecco Curno Breno Gargnano MILANO Bigarello Si tratta di 4 Strutture Dirigenziali e 5 posizioni organizzative, inserite organizzativamente (con la sola eccezione della Struttura di Mantova, che fa capo al Dipartimento dei Servizi all Agricoltura) nel Dipartimento dei Servizi al Territorio Rurale e alle Foreste, sempre con sede a Milano. Ad ogni Presidio risulta assegnata la gestione di 2 o più Foreste di Lombardia, in funzione della propria dislocazione territoriale: Breno Valle di Scalve, Val Grigna, Legnoli, Alpe Vaia Curno Azzaredo-Casù, Valle del Freddo Gargnano Gardesana Occidentale, Anfo-Val Caffaro Mantova Carpaneta, Isola Boschina Lecco Corni di Canzo, Valsolda, Resegone, M.te Generoso, Foppabona, Valle Intelvi Morbegno Val Gerola, Val Masino, Val Lesina, Alpe Boron. 25

26 LE FORESTE DI LOMBARDIA Le Foreste di Lombardia (Fig. 1) costituiscono il patrimonio silvo-pastorale della Regione Lombardia, così definito ai sensi della L.R. 27/04, ed affidato in gestione all ERSAF ai sensi della L.R. 3/02, oltre che della citata legge forestale regionale. Il patrimonio silvo-pastorale regionale deriva prevalentemente dallo storico Demanio Forestale Statale, gestito fino al 1974 (e in parte fino al 1978) dall ex-azienda di Stato delle Foreste Demaniali, successivamente dalla Regione tramite gli Ispettorati Ripartimentali delle Foreste del Corpo Forestale dello Stato e infine (1980) dall ex-azienda Regionale delle Foreste, confluita nel 2002 nell Ente Regionale per i servizi all Agricoltura e alle Foreste, attuale Ente gestore Azzaredo-Casù 2. Gardesana Occidentale 3. Val Grigna 4. Alpe Vaia 5. Anfo Val Caffaro 6. Val di Scalve 7. Legnoli 8. Corni di Canzo 9. Valsolda 10. Monte Generoso 11. Valle Intelvi 12. Resegone 13. Foppabona 14. Val Masino 15. Val Lesina 16. Val Gerola 17. Alpe Boròn 18. Carpaneta 19. Isola Boschina 20. Valle del Freddo Riserve naturali gestite da ERSAF 1. Riserva Giovetto di Paline 2. Riserva Monte Alpe 3. Riserva Sasso Malascarpa 4. Riserva Valsolda 5. Riserva Isola Boschina 6. Riserva Valle Prato della Noce Fig. 1 - Le Foreste di Lombardia e le Province Le foreste sono dislocate in 6 province e 13 Comunità Montane, su una superficie complessiva di ha (dato PAFS) così ripartita: - in provincia di Brescia (CCMM di Vallecamonica, Valle Trompia, Valle Sabbia, Alto Garda Bresciano) : ha in provincia di Sondrio (CCMM Valtellina di Morbegno, Alta Valtellina): ha in provincia di Como (CCMM Lario Intelvese, Alpi Lepontine, Triangolo Lariano): ha in provincia di Bergamo (CCMM Val Brembana, Val Imagna, Alto Sebino): ha in provincia di Lecco (CCM Valsassina-Valvarrone-Val d Esino e Riviera): ha in provincia di Mantova: ha 106 mentre, nel dettaglio, il patrimonio forestale regionale si suddivide come segue: 26

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