MILANO - LUNEDÌ, 14 MAGGIO 2007 SERIE EDITORIALE ORDINARIA. Sommario

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1 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - LUNEDÌ, 14 MAGGIO 2007 SERIE EDITORIALE ORDINARIA Sommario Anno XXXVII - N Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/ Filiale di Varese C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 4 maggio n. 8/4642 [3.2.0] Attività funebri e cimiteriali: documento «Gli impianti di cremazione in Lombardia» ai sensi del r.r. n. 6/ Deliberazione Giunta regionale 4 maggio n. 8/4646 [3.2.0] Criteri di valutazione delle domande dei titolari di farmacia dirette ad ottenere il trasferimento della farmacia in zone di nuovo insediamento abitativo, ai sensi dell art. 5, c. 2, l. n. 362/1991 Revoca della d.g.r. n del 30 marzo Deliberazione Giunta regionale 4 maggio n. 8/4649 [3.2.0] Comune di Volta Mantovana (MN) Revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche per l anno Deliberazione Giunta regionale 4 maggio n. 8/4650 [3.2.0] Comune di Porto Mantovano (MN) Revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche per l anno Deliberazione Giunta regionale 4 maggio n. 8/4651 [3.2.0] Comune di Cagno (CO) Istituzione della pianta organica delle sedi farmaceutiche D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza Comunicato regionale 8 maggio n. 56 [4.7.3] Direzione Centrale Relazioni Esterne, Internazionali e Comunicazione U.O. Relazioni Regionali e Nazionali e Cerimoniale U.O.C. Pari Opportunità, Conciliazione dei Tempi, Sviluppo Locale Proroga del termine di presentazione delle domande di iscrizione all Albo Regionale delle Associazioni e dei movimenti delle donne Aggiornamento anno Decreto dirigente unità organizzativa 19 aprile n [2.1.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata Reiscrizioni alla competenza dell esercizio finanziario 2007 di economie di stanziamento accertate sui fondi dell esercizio finanziario 2006 ai sensi dell art. 50 della l.r. n. 34/78, e successive modifiche ed integrazioni Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2007 e al Documento tecnico di accompagnamento 8º provvedimento Decreto dirigente unità organizzativa 19 aprile n [2.1.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata Reiscrizioni alla competenza dell esercizio finanziario 2007 di economie di stanziamento accertate sui fondi dell esercizio finanziario 2006 ai sensi dell art. 50 della l.r. n. 34/78, e successive modifiche ed integrazioni Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2007 e al Documento tecnico di accompagnamento 9º provvedimento D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 24 aprile n [3.3.0] Art. 27 l. 23 dicembre 1998 n. 448: «Fornitura gratuita o semigratuita libri testo» Riparto anno scolastico 2006/2007 Assegnazione importi ai Comuni Decreto dirigente struttura 3 maggio n [3.3.0] Legge 10 marzo 2000 n. 62 Approvazione della graduatoria dei richiedenti beneficiari delle borse di studio per l anno scolastico Impegno e contestuale liquidazione ai Comuni sulla UPB cap della somma complessiva di A , SERVIZI SOCIALI / Sanità SVILUPPO ECONOMICO / Lavoro / Pari opportunità ORDINAMENTO FINANZIARIO / Bilancio e contabilità SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale

2 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1354 D.G. Sanità Decreto dirigente struttura 9 maggio n [3.2.0] Misure straordinarie per prevenire la diffusione della malattia vescicolare del suino D.G. Culture, identità e autonomie della Lombardia Decreto dirigente struttura 7 maggio n [3.5.0] Approvazione del bando per la presentazione di progetti per l inventariazione, la catalogazione e la documentazione del patrimonio culturale Anno finanziario D.G. Agricoltura Decreto dirigente struttura 2 maggio n [4.3.2] Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari»: revoca alla ditta «Industria Casearia Evaristo Belladelli s.p.a.» p. IVA del riconoscimento di primo acquirente latte D.G. Artigianato e servizi Decreto dirigente struttura 7 maggio n [4.5.0] Nuove modalità operative per la presentazione delle domande per la concessione ed erogazione dei contributi a micro, piccole e medie imprese, per progetti di innovazione tecnologica nei settori della biotecnologia e dei materiali avanzati Aree salute e sanità, energia e ambiente, alimentazione L.r. 16 dicembre 1996, n. 35 Misure INTEC 3 e INTEC 4 Parziale modifica del bando approvato con d.d.s. 18 dicembre 2006, n D.G. Commercio, fiere e mercati Comunicato regionale 3 maggio n. 55 [4.6.2] Elenco dei posteggi da assegnare in concessione ai fini del rilascio della autorizzazione prevista dall art. 28 comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98 di cui i Comuni hanno richiesto la pubblicazione ai sensi dell art. 5 comma 2 della l.r. 15/ D.G. Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Decreto direttore generale 18 maggio n [5.3.5] Ditta I.C.S. Industria Chimica Subalpina s.p.a. con sede legale in Milano, viale Regina Giovanna, 9 (MI) Approvazione del piano di adeguamento al d.lgs. 13 gennaio 2003, n. 36, della discarica per rifiuti non pericolosi sita in Calolziocorte (LC), via Stoppani 25. Art. 17, comma 4, del d.lgs. 13 gennaio 2003, n Decreto direttore generale 13 dicembre n [5.3.5] Ditta Aspireco s.r.l. con sede legale in Gavardo (BS) via Busella 26 Proroga all esercizio delle operazioni di recupero (R13, R1 e R3) di rifiuti speciali e urbani non pericolosi effettuate presso l impianto sperimentale sito in Gavardo (BS) via Busella 26. Artt. 208 e 211 del d.lgs. 3 aprile 2006, n Decreto direttore generale 2 marzo n [5.3.5] Ditta R.O.B.I. s.r.l. con sede legale in Treviolo (BG) via Michelangelo da Caravaggio, 7 Proroga dell autorizzazione all esercizio dell impianto sperimentale sito nel Comune di Treviolo (BG) via degli Assini, 44, delle inerenti operazioni di recupero (R13 e R3) di rifiuti speciali pericolosi, ai sensi degli artt. 210 e 211 del d.lgs. 152/06, già autorizzato con d.d. n dell 1 marzo 2005, con d.d.g. n del 22 marzo 2006 e con d.d.g. del 29 marzo 2006 n Decreto direttore generale 16 marzo n [5.3.5] Rettifica per mero errore materiale del decreto n del 2 marzo 2007 relativo alla ditta R.O.B.I. s.r.l. avente per oggetto: «Ditta R.O.B.I. s.r.l. con sede legale in Treviolo (BG) via Michelangelo da Caravaggio, 7 Proroga dell autorizzazione all esercizio dell impianto sperimentale sito nel Comune di Treviolo (BG) via degli Assini, 44, delle inerenti operazioni di recupero (R13 e R3) di rifiuti speciali pericolosi, ai sensi degli artt. 210 e 211 del d.lgs. 152/06, già autorizzato con d.d. n dell 1 marzo 2005, con d.d.g. n del 22 marzo 2006 e con d.d.g. del 29 marzo 2006 n. 3587» Decreto direttore generale 16 marzo n [5.3.5] Ditta Lepori di Lepori Giosuè & Carla s.n.c. con sede legale in Cairate (VA), via per Lonate Ceppino, 12 Presa d atto della rinuncia di parte dell ampliamento della superficie dell impianto sito in Cairate (VA), via per Lonate Ceppino 12, già autorizzato con d.d.g. n dell 8 marzo Decreto direttore generale 19 marzo n [5.3.5] Ditta Zocco s.r.l. con sede legale in Rovato (BS), via Castello 19 Diniego dell approvazione del progetto e dell autorizzazione alla realizzazione di un impianto in Erbusco (BS), loc. Cascina Noce, frazione Zocco, ed all esercizio delle inerenti operazioni di smaltimento (D1) di rifiuti speciali non pericolosi Art. 208 del d.lgs. 3 aprile 2006, n Decreto direttore generale 22 marzo n [5.3.5] Ditta REA Dalmine s.p.a. con sede legale in Dalmine (BG), via Dossi Proroga dell autorizzazione all esercizio delle operazioni di smaltimento (D10, D15) di rifiuti urbani e rifiuti speciali non pericolosi presso l impianto sito in Dalmine già autorizzato con d.g.r. n del 21 gennaio 1998 e s.m.i. Art. 210 del d.lgs. 3 aprile n Decreto direttore generale 3 maggio n [1.3.0] Rideterminazione dei termini previsti per la firma della convenzione tra Regione Lombardia e proponente unico di cui al bando anno 2005 della misura 2.3 a) Piano regionale di attivazione dei sistemi di comunicazione telematica tra enti locali SISCoTEL Decreto dirigente unità organizzativa 26 marzo n [5.3.5] Ditta INALCA s.p.a. con sede legale in Castelvetro (MO), via Spilamberto, 30/C Presa d atto della rinuncia all autorizzazione alla realizzazione ed all esercizio delle inerenti operazioni di smaltimento (D10) di rifiuti costituiti da prodotti a rischio specifico BSE e da prodotti ad alto rischio BSE provenienti dal proprio impianto sito in Ospedaletto Lodigiano (LO), v.le Europa, n SERVIZI SOCIALI / Sanità SERVIZI SOCIALI / Attività culturali SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Zootecnia SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Fiere e mercati AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Rifiuti e discariche ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali

3 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1355 Decreto dirigente struttura 30 marzo n [5.3.5] Presa d atto del conferimento di rifiuti decadenti dall impianto autorizzato con d.g.r. n. 7/20118 del 23 dicembre 2004, avente come oggetto: «Ditta Ecoservizi s.p.a. con sede legale in Brescia, via Dei Santi 58 Autorizzazione all esercizio delle attività di smaltimento (D8, D9, D13, D14, D15) conto terzi di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, anche tossici e nocivi, nell impianto sito in Brescia, via Dei Santi 58, già autorizzato con d.g.r. 23 aprile 2004, n , nonché alla realizzazione degli interventi di adeguamento alle prescrizioni del DEC/VIA/2004/0364 Artt. 27 e 28 del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni e art. 15/a del d.p.r. 24 maggio 1988 n. 203 e successive modifiche ed integrazioni» presso terminali autorizzati alle operazioni di recupero R D.G. Industria, PMI e cooperazione Decreto dirigente struttura 26 aprile n [4.4.0] Fondo Unico Regionale per la concessione di incentivi a favore delle imprese lombarde Revoche, variazioni e archiviazioni relative alle domande presentate a valere sulle leggi n. 1329/65, 598/94 e 228/ Decreto dirigente struttura 2 maggio n [4.0.0] Parere favorevole all erogazione del finanziamento alla società Algia s.a.s. di Claudio Aschieri & C. tramite l Istituto di Credito Banca di Legnano in adempimento alla d.g.r. del 23 dicembre 2003 n. 7/ Decreto dirigente struttura 2 maggio n [4.0.0] Parere favorevole all erogazione dei finanziamenti alla società Balestrini Chimica s.r.l. tramite l Istituto di Credito Banca Popolare di Milano in adempimento alla d.g.r. del 23 dicembre 2003 n. 7/ D.G. Qualità dell ambiente Decreto dirigente unità organizzativa 24 aprile n [5.3.1] Approvazione ai sensi dell art. 242, comma 7, del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, e nel rispetto di quanto previsto dall art. 5 della l.r. 30/2006, del Progetto Operativo dell area ex Intermedri s.r.l. sita in via Pantelleria, 4, nel Comune di Milano e contestuale autorizzazione per la realizzazione degli interventi in esso previsti D.G. Casa e opere pubbliche Decreto dirigente unità organizzativa 19 aprile n [5.1.2] Determinazione finanziaria del Fondo Sostegno Affitto (FSA) anno ª edizione e contestuale trasferimento di fondi a titolo di saldo definitivo dovuto alle Amministrazioni comunali G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI Provvedimento di altri Enti n. 20/01-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 12 del 19 aprile 2007 Approvazione dello Schema di contratto di lavoro del Direttore dell Agenzia Interregionale per il fiume Po Provvedimento di altri Enti n. 20/02-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 13 del 19 aprile 2007 Artt. 7e13dell Accordo Costitutivo Approvazione del Conto Consuntivo per l esercizio Provvedimento di altri Enti n. 20/03-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 14 del 19 aprile 2007 Approvazione delle variazioni al bilancio di previsione 2007 ai sensi dell art. 7 dell Accordo Costitutivo Provvedimento di altri Enti n. 20/04-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del comitato di indirizzo Deliberazione n. 15 del 19 aprile 2007 Istituzione di nuovo capitolo di spesa nel Bilancio di Previsione Provvedimento di altri Enti n. 20/05-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 16 del 19 aprile 2007 Presa d atto degli obiettivi assegnati al Direttore e ai Dirigenti Anno Provvedimento di altri Enti n. 20/06-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 17 del 19 aprile 2007 D.lgs. 165/2001, art. 35 Determinazione del fabbisogno del personale per gli anni Linee di indirizzo alla Direzione per l attuazione del piano assunzionale per gli anni Provvedimento di altri Enti n. 20/07-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 18 del 19 aprile 2007 Approvazione dello Schema di Convenzione con l Agenzia del Territorio, per la «Fornitura dei servizi di valutazione tecnico-estimativa e collaborazione specialistica sul patrimonio immobiliare» Provvedimento di altri Enti n. 20/08-Se.O AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 19 del 19 aprile 2007 Applicazione del d.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 Presa d atto del provvedimento di approvazione del «Documento Programmatico sulla Sicurezza, versione 2» e conseguenti indirizzi Provvedimento di altri Enti n. 20/09-Se.O AIPO Agenzia Interregionale per il fiume Po Atti del Comitato di Indirizzo Deliberazione n. 20 del 19 aprile 2007 Applicazione del d.lgs. 626/94 Presa d atto della ricognizione sullo stato applicativo e conseguenti indirizzi 1441 E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO Corte Costituzionale Atto di promuovimento 11 aprile n. 18 Ricorso n. 18 depositato l 11 aprile 2007 Pubblicazione disposta dal Presidente della Corte costituzionale a norma dell art. 24 delle Norme integrative del 16 marzo AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Rifiuti e discariche SVILUPPO ECONOMICO / Industria SVILUPPO ECONOMICO AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Beni ambientali e aree protette AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica

4 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI [BUR ] [3.2.0] D.g.r. 4 maggio n. 8/4642 Attività funebri e cimiteriali: documento «Gli impianti di cremazione in Lombardia» ai sensi del r.r. n. 6/2004 LA GIUNTA REGIONALE Premesso che la Regione Lombardia, nel campo delle attività funebri e cimiteriali, ha previsto tra l altro: l incentivazione dei Comuni a favorire, nell ambito della loro pianificazione, il ricorso alle forme di sepoltura di minor impatto ambientale individuate nella inumazione e nella cremazione, ed il ricorso alla cremazione anche per le inumazioni avvenute da almeno dieci anni e per le tumulazioni da almeno venti anni, come soluzione al problema della insufficienza di spazio per le sepolture; il censimento degli impianti di cremazione esistenti e di quelli da realizzare con i rispettivi bacini di riferimento; la realizzazione di almeno un impianto per la cremazione di cadaveri o esiti di fenomeni cadaverico-trasformativi e conservativi contenuti in casse sia di legno sia di zinco, in relazione all esigenza sopra richiamata di liberare spazi per nuove sepolture all interno delle aree cimiteriali esistenti e ridurre pertanto la necessità di ampliare le stesse, nonché di tutelare la salute degli operatori dei servizi cimiteriali addetti alla fase di trasferimento dei resti estumulati dalla cassa di zinco alla cassa in legno; Preso atto che in base al censimento effettuato, risulta quanto segue: in Lombardia sono funzionanti 12 impianti di cremazione, localizzati prevalentemente in capoluoghi di provincia, con 18 linee di cremazione che hanno permesso, nell anno 2005, circa cremazioni, di cui circa da esumazioni e da estumulazioni; vi è forte disomogeneità tra gli impianti di cremazione esistenti, in termini di vetustà degli impianti stessi e di aspetti organizzativi/gestionali nel loro utilizzo, in alcuni casi con tempi di attesa elevati; si è constatato che attualmente in Lombardia vi è interesse da parte di numerosi Comuni, anche di piccole dimensioni, alla realizzazione di impianti di cremazione; Considerato che la realizzazione di nuovi impianti e la eventuale ristrutturazione di quelli esistenti possa avvenire secondo criteri di razionalizzazione e di compatibilità ambientale, in relazione alla autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del d.lgs. 152/06 da parte della Provincia, oltreché con l obiettivo di fornire un servizio efficace, efficiente ed economico per la popolazione lombarda; Ritenuto di individuare dei criteri per la realizzazione di impianti di cremazione ed in particolare per la realizzazione e il dimensionamento di nuovi impianti al fine di evitare la presenza sul territorio lombardo di impianti non efficienti e/o con bassa redditività a causa di un ridotto bacino d utenza e di limitare e controllare gli impatti sulla salute della popolazione e sull ambiente dovuti alle emissioni in atmosfera generate dagli impianti stessi; Considerato che, per l individuazione dei suddetti criteri, è necessario basarsi sull analisi del contesto e sull individuazione di scenari ipotetici di evoluzione della richiesta di cremazione; Rilevato che una particolare attenzione deve essere posta alla realizzazione di almeno un impianto abilitato alla cremazione di casse di zinco attualmente non presente in Lombardia e per il quale dovranno essere definiti specifici criteri di compatibilità ambientale, dato che richiede un elevata tecnologia nella fase di abbattimento delle emissioni e nella fase di monitoraggio delle emissioni stesse; Visto il documento «Gli impianti di cremazione in Lombardia» elaborato dalla Direzione Generale Sanità Unità Organizzativa Prevenzione, Tutela Sanitaria e Veterinaria, di cui all Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, che specifica i criteri di realizzazione degli impianti di cremazione; Ritenuto ai fini degli obiettivi del presente provvedimento: a) di riconoscere, ai sensi dell art. 19 del r.r. 6/2004, gli impianti di cremazione, riportati in tabella 1 dell allegato A, e, comunque, gli impianti di cremazione che risultino in possesso dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, alla data di pubblicazione del presente atto; Y 1356 b) che i gestori degli impianti di cremazione in esercizio siano tenuti a comunicare i dati di attività secondo le modalità che saranno successivamente definite dalla D.G. Sanità; c) che i proponenti di progetti di impianti di cremazione, per i quali sia stato sottoscritto un contratto a titolo oneroso per la loro realizzazione, presentino una relazione sul possesso dei criteri di cui all allegato A unitamente all istanza per l autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06; d) che il rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, a nuovi impianti di cremazione, non ricompresi nei punti precedenti, sia subordinato all esito positivo della verifica preventiva, effettuata, secondo i criteri dell allegato A, da parte della D.G. Sanità che si esprime entro 60 giorni dalla presentazione dell istanza; e) che i progetti di impianti di cremazione siano sottoposti a valutazione di impatto paesistico ai sensi dell articolo 25 delle norme tecniche del Piano Territoriale Paesistico Regionale, sulla base dei criteri approvati con Delibera di Giunta Regionale dell 8 novembre 2002 n «Linee guida per l esame paesistico dei progetti»; f) che le manutenzioni straordinarie di impianti di cremazione che implicano il rinnovo o riesame dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, siano sottoposte alla procedura di cui al punto d); g) che gli impianti esistenti, che non raggiungono le 1200 cremazioni annue, a causa di deficit tecnologici e/o gestionali, presentino un piano di adeguamento alla Autorità competente al rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06; h) di rendere obbligatoria da parte degli impianti di cremazione esistenti e quelli di futura realizzazione, ad esclusione degli impianti alimentati con fonte elettrica, la ricezione dei cadaveri portatori di dispositivi elettromedicali alimentati a batterie elettrolitiche; i) che i soggetti gestori degli impianti di cremazione adottino la carta dei servizi, ai sensi dell art. 11 del d.lgs. 286/99, entro il 31 dicembre 2008 per gli impianti esistenti ed entro la data di inizio attività per quelli nuovi; j) di ammettere sul territorio lombardo la realizzazione di un unico impianto sperimentale in grado di accogliere casse di zinco a condizione che: i. sia composto da almeno 3 linee di cremazione in funzione in modo integrato; ii. utilizzi le migliori tecnologie disponibili per l abbattimento delle emissioni in atmosfera; iii. le emissioni in atmosfera di zinco siano inferiori a 0,5 mg/m 3 media oraria; Ritenuto che il medesimo documento costituisca uno strumento adeguato per il raggiungimento degli obiettivi soprarichiamati nell ottica dei principi di snellimento e di semplificazione degli atti autorizzativi e di governo del sistema degli impianti di cremazione; Precisato che il Dirigente competente riferisce che la proposta del presente provvedimento è stata preliminarmente trasmessa ai Presidenti delle Province della Regione Lombardia a titolo di informativa, nello spirito di reciproca collaborazione tra le istituzioni mediante con le note depositate agli atti dei competenti uffici della Direzione Generale Sanità; Preso atto del parere favorevole della Direzione Generale «Territorio e Urbanistica» agli atti presso la D.G. Sanità; Visti: la legge 30 marzo 2001, n. 130 «Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri»; la legge regionale 18 novembre 2003, n. 22 «Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali»; il regolamento regionale 9 novembre 2004, n. 6 «Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali»; il regolamento regionale 6 febbraio 2007, n. 1 «Modifiche al regolamento regionale 9 novembre 2004, n. 6 Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali»; il d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 «Norme in materia ambientale»; la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 «Legge per il governo del territorio»; Ritenuto di provvedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale e sul sito web della D.G. Sanità;

5 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Vagliate e assunte come proprie tali considerazioni; A voti unanimi espressi nelle forme di legge Delibera Per le motivazioni indicate nelle premesse del presente provvedimento e che qui si intendono integralmente riportate: 1. di approvare il documento «Gli impianti di cremazione in Lombardia» elaborato dalla Direzione Generale Sanità Unità Organizzativa Prevenzione, Tutela Sanitaria e Veterinaria, di cui all Allegato A parte integrante del presente provvedimento; 2. di riconoscere, ai sensi dell art. 19 del r.r. 6/2004, gli impianti di cremazione, riportati in tabella 1 dell allegato A, e, comunque, gli impianti di cremazione che risultino in possesso dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, alla data di pubblicazione del presente atto; di stabilire che: 3. i gestori degli impianti di cremazione in esercizio siano tenuti a comunicare i dati di attività secondo le modalità che saranno successivamente definite dalla D.G. Sanità; 4. i proponenti di progetti di impianti di cremazione, per i quali sia stato sottoscritto un contratto a titolo oneroso per la loro realizzazione, presentino una relazione sul possesso dei criteri di cui all allegato A unitamente all istanza per l autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06; 5. il rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, a nuovi impianti di cremazione, non ricompresi nei punti precedenti, sia subordinato all esito positivo della verifica preventiva, effettuata, secondo i criteri dell allegato A, da parte della D.G. Sanità che si esprime entro 60 giorni dalla presentazione dell istanza; 6. i progetti di impianti di cremazione siano sottoposti a valutazione di impatto paesistico ai sensi dell articolo 25 delle norme tecniche del Piano Territoriale Paesistico Regionale, sulla base dei criteri approvati con delibera di Giunta regionale dell 8 novembre 2002 n «Linee guida per l esame paesistico dei progetti»; 7. le manutenzioni straordinarie di impianti di cremazione che implicano il rinnovo o riesame dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, siano sottoposte alla procedura di cui al punto 5; 8. gli impianti esistenti, che non raggiungono le 1200 cremazioni annue, a causa di deficit tecnologici e/o gestionali, presentino un piano di adeguamento alla Autorità competente al rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06; 9. sia resa obbligatoria da parte degli impianti di cremazione esistenti e quelli di futura realizzazione, ad esclusione degli impianti alimentati con fonte elettrica, la ricezione dei cadaveri portatori di dispositivi elettromedicali alimentati a batterie elettrolitiche; 10. sia ammessa sul territorio lombardo la realizzazione di un unico impianto sperimentale in grado di accogliere casse di zinco a condizione che: a. sia composto da almeno 3 linee di cremazione in funzione in modo integrato; b. utilizzi le migliori tecnologie disponibili per l abbattimento delle emissioni in atmosfera; c. le emissioni in atmosfera di zinco siano inferiori a 0,5 mg/m 3 media oraria; 11. i soggetti gestori degli impianti di cremazione adottino la carta dei servizi, ai sensi dell art. 11 del d.lgs. 286/99, entro il 31 dicembre 2008 per gli impianti esistenti ed entro la data di inizio attività per quelli nuovi; 12. la D.G. Sanità notifichi il presente provvedimento ai Comuni e alle Province della Lombardia; 13. il presente atto sia pubblicato sul Bollettino Ufficiale e sul sito web della D.G. Sanità. Il segretario: Bonomo Allegato A GLI IMPIANTI DI CREMAZIONE IN LOMBARDIA INDICE: 1. Premesse Y Situazione relativa alla cremazione e relativi impianti 3. Analisi del contesto di riferimento 4. Scenari della scelta crematoria in Lombardia 5. Sistema integrato degli impianti di cremazione e criteri di realizzazione e gestione degli impianti di cremazione 1. Premesse La legge 30 marzo 2001 n. 130 «Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri» all art. 6 definisce che le Regioni elaborino i piani regionali di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni, anche in associazione tra essi, tenendo conto della popolazione residente, dell indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale prevedendo, di norma, la realizzazione di almeno un crematorio per Regione. Con la legge regionale 18 novembre 2003 n. 22 «Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali» si è normato (art. 7) il processo della cremazione riprendendo i principi della legge 130/01; inoltre è stata introdotta una norma tale per cui per la cremazione siano utilizzati feretri di legno dolce, con limiti relativamente alla verniciatura, al fine di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. Nella medesima norma si è anche voluto incentivare la cremazione, per le salme inumate da almeno dieci anni e per le salme tumulate da almeno venti anni, come soluzione alla insufficienza di spazio per le sepolture. All art. 9 comma 2 della medesima legge regionale, si incentivano i comuni, nell ambito della pianificazione comunale, a favorire il ricorso alle forme di sepolture di minor impatto ambientale individuate nella inumazione e nella cremazione. Con l art. 19 del regolamento regionale 9 novembre 2004 n. 6, si è previsto di procedere ad un censimento dei crematori esistenti e di quelli da realizzare con i rispettivi bacini di riferimento. Il comma 2 del medesimo articolo ha previsto l esistenza di almeno un impianto per la cremazione di cadaveri o esiti di fenomeni cadaverico trasformativi conservativi contenuti in casse sia di legno sia di zinco in deroga pertanto all art. 7 della l.r. 22/03 andando incontro, in tal modo, all esigenza di liberare spazi per nuove sepolture all interno delle aree cimiteriali esistenti e ridurre pertanto la necessità di ampliare gli stessi. A fronte delle necessità sopra esposte, emerge anche il bisogno che la realizzazione di nuovi impianti e la ristrutturazione di quelli esistenti avvenga secondo criteri di compatibilità ambientale oltre alla necessità di perseguire l obiettivo di fornire un servizio efficace, efficiente ed economico per la popolazione lombarda. Per gli scopi sopra descritti, è opportuno individuare criteri che costituiscono prerequisiti all ammissione alla autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del d.lgs. 152/06 da parte dell Autorità competente. La legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 50, 1º Supplemento Ordinario, del 13 dicembre 2006, ha stabilito, all art. 8 comma 2 che è la Provincia l autorità competente al rilascio, al rinnovo e al riesame della autorizzazione alle emissioni in atmosfera. L individuazione dei criteri, di cui sopra, è scaturita principalmente dall analisi del contesto, dall individuazione di scenari ipotetici di evoluzione della richiesta di cremazione e dalla constatazione che, attualmente, in Lombardia, si sta assistendo ad un incremento dei comuni lombardi, anche di piccole dimensioni, che hanno manifestato interesse alla realizzazione di un impianto di cremazione. Tali aspetti hanno portato alla necessità di regolare, tramite criteri, l ammissione alla autorizzazione alle emissioni in atmosfera ex d.lgs. 152/06, ed alla necessità di tenere monitorato il servizio di cremazione a livello regionale, la sua evoluzione, il raggiungimento degli obiettivi tramite un regolare flusso informativo. Una particolare attenzione deve essere posta ai criteri di compatibilità ambientale per l impianto attualmente non presente in Lombardia, dedicato alla cremazione di casse di zinco, siano esse derivate da cremazione di cadaveri che di resti mortali inconsunti.

6 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 2. Situazione relativa alla cremazione e relativi impianti La D.G. Sanità ha provveduto ad effettuare, presso i Comuni lombardi, un censimento relativo sia agli impianti di cremazione in esercizio ed in corso di realizzazione sia a quelli inseriti nella programmazione comunale delle opere pubbliche. A seguito del censimento, si è provveduto ad inoltrare ai comuni sede di impianti in esercizio o in fase realizzativa, con nota del 4 maggio 2006 prot. H , uno specifico questionario riguardante sia gli impianti di cremazione in esercizio che quelli in fase realizzativa al fine di poter conoscere le caratteristiche tecniche dell impianto e i dati relativi all attività in esercizio o potenziale. A seguito di tale censimento, in Lombardia risultano funzionanti 12 impianti di cremazione (in esercizio o prossima entrata in esercizio), localizzati per lo più in capoluoghi di provincia, con 18 linee di cremazione che hanno permesso, nell anno 2005, circa cremazioni di cui circa 4000 da esumazioni e da estumulazioni. Dai dati relativi agli impianti di cremazione in esercizio (Tabella 1) emerge come esista una forte disomogeneità tra gli impianti di cremazione. Utilizzando infatti come indicatore di attività il numero medio di cremazioni/giorno si hanno impianti con una sola cremazione al giorno e linee con 8 cremazioni al giorno. Tale aspetto non sembra essere solo legato alla vetustà dell impianto ma anche ai criteri organizzativi/gestionali dell impianto medesimo. Dalla medesima indagine si rileva altresì che sono numerosi i comuni che si sono attivati o stanno per attivarsi per la progettazione/realizzazione di un impianto di cremazione comunale o potenziamento dell impianto esistente. Un aspetto particolarmente critico, come già riferito in premessa, riveste la cremazione delle casse di zinco che non può essere realizzata dagli impianti esistenti in Regione Lombardia. Attualmente, gli inconsunti e i resti mortali indecomposti derivanti da estumulazioni, vengono trasferiti da casse di zinco a casse di legno da parte degli operatori dei servizi cimiteriali, il che comporta difficoltà operative ai lavoratori addetti. Y 1358 Poiché l impianto per la cremazione di casse di zinco richiede un elevata tecnologia della fase di abbattimento delle emissioni inquinanti e della fase di monitoraggio delle emissioni, potrebbe risultare utile, in questa prima fase, realizzare un solo impianto dedicato a tale tipologia di cremazione con cui i comuni lombardi si potrebbero convenzionare. La descrizione del contesto attuale permette di trarre alcune considerazioni: esiste la necessità di una regolazione del sistema degli impianti di cremazione che nasce anche dal bisogno di limitare, quanto possibile, i disagi dovuti ai tempi di attesa per la cremazione; visto il numero di impianti ad oggi in esercizio in Lombardia, è venuto meno lo scopo della pianificazione richiesta dalla legge 130/2001 il cui obiettivo era quello di prevedere almeno un impianto per Regione; in Lombardia emerge la necessità di dare regole/criteri per la realizzazione e il dimensionamento di nuovi impianti al fine di evitare di avere sul territorio lombardo impianti non efficienti e/o con bassa redditività a causa di un ridotto bacino d utenza; la regolazione del sistema degli impianti di cremazione scaturisce anche dalla necessità di limitare e controllare gli impatti sulla salute della popolazione e sull ambiente generati dalle emissioni atmosferiche dell impianto di cremazione; a seguito del censimento emerge che una buona parte degli impianti è alquanto vetusta e con problemi legati alle periodiche e costose manutenzioni; al fine di limitarne l impatto ambientale risulta opportuno dare impulso ad un adeguamento tecnologico degli impianti esistenti mediante l utilizzo delle BATNEEC (migliori tecnologie disponibili a costi accessibili). 3. Analisi del contesto di riferimento 3.1 Analisi demografica In tabella 2 sono riportati i dati demografici (fonte: Istat 2005) della popolazione residente in Italia e in Lombardia negli anni e il relativo tasso di mortalità. TABELLA 2 Popolazione Popolazione Popolazione Tasso di mortalità Tasso di mortalità Tasso di mortalità residente residente residente al al al ITALIA ,97% ,97% ,94% LOMBARDIA ,94% ,94% ,89% Il tasso di mortalità della Lombardia si attesta a circa lo 0,9% della popolazione residente; tale dato corrisponde mediamente a circa decessi/anno in Lombardia. In tabella 3 sono riportati i dati di popolazione residente in Lombardia e il numero di decessi disaggregati per Provincia. TABELLA 3 Popolazione Decessi Popolazione Decessi Popolazione Decessi al al al VARESE COMO SONDRIO MILANO BERGAMO BRESCIA PAVIA CREMONA MANTOVA LECCO LODI LOMBARDIA ITALIA Fonte: Istat

7 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1359 In figura 1 è rappresentata la serie storica dei tassi demografici in Lombardia. FIGURA La scelta crematoria l Olanda e la Slovenia che si posizionano tra il 40 e il 50% di In Europa, secondo fonti della Federazione Italiana per la Cremazione (marzo 06) nel 2003 erano presenti 817 impianti di cre- Nel 2003, l Italia, con 37 impianti, è risultata essere ben al di cremazioni sul totale dei decessi. mazione che hanno soddisfatto la scelta crematoria, pari a 36,5 sotto della media europea con 7,5% di scelta crematoria sul totale dei decessi con un incremento dello 0,6% rispetto il L I- % dei decessi/anno con un incremento rispetto il 2002 dello talia, tuttavia, nell arco di circa 5 anni, con 44 impianti nel 2006, 0,8%. ha raddoppiato la quota di cremazioni passando dal 4,1% nel Attualmente, vi sono paesi europei come la Gran Bretagna, la 1998 all 8,5% nel 2005 cioè da a cremazioni. Svizzera e la Danimarca in cui la scelta crematoria raggiunge Sulla base dei dati forniti da Federutility SEFIT in figura 2 è rappresentato l andamento delle cremazioni in Italia dal 1988 al circa il 70% sul totale dei decessi; altri paesi, come il Belgio, Figura 2: Le cremazioni in Italia dal 1988 al 2005 (fonte: Federutility SEFIT) Se si mantenesse tale trend arriveremmo in Italia, al 2010, a circa / cremazioni annue. Sulla base della bibliografia disponibile, un efficiente impianto di cremazione, sia dal punto di vista tecnologico che gestionale, riesce ad effettuare circa cremazioni/anno per linea di cremazione. In Italia serviranno, pertanto, al 2010, circa 70/80 linee di cremazione. Nel nostro Paese sono presenti forti disparità sulla presenza di impianti di cremazione; in alcune aree geografiche la cremazione è ferma all 1%, nelle grandi città del Nord Italia la cremazione raggiunge il 30% dei decessi/anno con punte del 35% nell area milanese. Sulla base dei dati forniti da Federutility SEFIT, in Lombardia, la scelta crematoria ha avuto l andamento riportato in tabella 4: TABELLA 4 Anno N. cremazioni % cremazioni/decessi % cremazioni in Lombardia in Lombardia (1) residenti in Lombardia /cremazioni in Italia ,2 30, ,2 29, ,6

8 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Anno N. cremazioni % cremazioni/decessi % cremazioni in Lombardia in Lombardia (1) residenti in Lombardia /cremazioni in Italia ,2 26, , , ,6 29, ,4 29,1 Y 1360 (1) Le cremazioni sono riferite indipendentemente dal luogo di decesso o di residenza in Comuni della Regione Lombardia 4. Scenari della scelta crematoria in Lombardia In Regione Lombardia, la scelta crematoria è stata del 12% del numero dei decessi nel 2002, del 12,5% nel 2003 e del 15,6% nel 2004 pari a decessi e del 16,4% nel 2005 pari a Ponendo come scenario al 2010 che la scelta crematoria venga effettuata nel 30% dei decessi sulla base del tasso di mortalità attuale, si avrà la necessità, entro il 2010, di soddisfare circa / cremazioni/anno. Tale bisogno potrà essere soddisfatto da un sistema integrato di impianti di cremazione costituito da 20/22 linee di cremazione ognuna delle quali effettui almeno 1200/1300 cremazioni/anno. Dall indagine conoscitiva effettuata risultano in esercizio ed a breve realizzazione 12 impianti di cremazione con, complessivamente, 18 linee di cremazione, di cui solo tre in piena efficienza (Tabella 1). Oltre a ciò vi è da considerare la cremazione degli esiti di esumazione/estumulazione che, tuttavia, dopo un iniziale incremento, dovrebbe progressivamente ridursi. 5. Sistema integrato degli impianti di cremazione e criteri di realizzazione e gestione degli impianti di cremazione Attualmente gli impianti presenti sul territorio lombardo, in esercizio e a breve realizzazione risultano essere impianti autonomi senza relazioni di supporto reciproco, spesso con bacini d utenza sovrapponibili, senza accordi di assistenza in caso di fermo impianto, ecc. Per sopperire a tali criticità tecniche, strutturali e gestionali può risultare utile al governo regionale dare una serie di regole al sistema degli impianti di cremazione e stabilire un costante flusso informativo tra i gestori e la Regione Lombardia attraverso la creazione di un Osservatorio presso la D.G. Sanità. Al sistema integrato potranno aderire i Comuni e i gestori degli impianti di cremazione presenti sul territorio lombardo al fine di rendere un servizio integrato efficace, efficiente e economico alla popolazione lombarda mediante un sistema di regole che definiscano i criteri di rilascio, rinnovo e riesame delle autorizzazioni per i nuovi impianti e le regole di funzionamento del servizio di cremazione. Il sistema integrato, in primo luogo, potrà risultare utile al fine di fornire servizi di cremazione adeguati limitandone i tempi di attesa e le lunghe trasferte del defunto dal luogo di decesso. Risulta quindi indispensabile stabilire un costante flusso informativo tra i gestori degli impianti e tra i gestori e l Osservatorio che possa anche essere utile ad individuare/segnalare condizioni critiche di servizio degli impianti sia tecniche che gestionali ed essere di supporto, in caso di fermo di un impianto, individuando l impianto in grado di garantire una continuità di erogazione del servizio. Per lo scambio delle migliori esperienze sia di tipo gestionale che di tipo tecnologico sarebbe utile anche, ad esempio, favorire la gestione associata tra Comuni limitrofi attraverso una delle forme previste dall art. 113 del d.lgs. 267/2000 (in economia, in concessione a terzi, a mezzo di azienda speciale, a mezzo di istituzione, a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata) al fine, da un lato di garantire l economicità del servizio e, dall altro, fornire un servizio adeguato alla popolazione. Nell ottica della semplificazione amministrativa e al fine di armonizzare le procedure di autorizzazione, non si ritiene opportuno introdurre, per gli impianti di cremazione, ulteriori autorizzazioni preventive, ma subordinare l istanza (rilascio, rinnovo o riesame) di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, di cui al d.lgs. 152/06, da parte dell Autorità Competente, al parere obbligatorio da parte della Direzione Generale Sanità, mediante atto dirigenziale, che abbia lo scopo di effettuare una verifica preventiva della coerenza dell impianto di cremazione in programmazione con i criteri di efficienza, efficacia e economicità qui proposti. Si propone, inoltre, che la verifica preventiva venga effettuata, quanto più precocemente possibile, al fine di evitare investimenti pubblici su un progetto non ammissibile all autorizzazione e che avvenga tramite la presentazione da parte del Comune Proponente alla Regione Lombardia D.G. Sanità di una istanza di verifica preventiva e corredata della documentazione sintetica di supporto ad evidenziare il possesso dei criteri di efficienza, efficacia e economicità. Punti cardine su cui basare il sistema integrato degli impianti di cremazione sono pertanto: a) riconoscimento, ai sensi dell art. 19 del r.r. 6/2004, degli impianti di cremazione, riportati in tabella 1 dell allegato A, e comunque che risultino in possesso dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, alla data di pubblicazione del presente atto; b) obbligo per i gestori degli impianti di cremazione in esercizio a comunicare i dati di attività secondo le modalità che saranno successivamente definite dalla D.G. Sanità; c) i proponenti di progetti di impianti di cremazione, per i quali sia stato sottoscritto un contratto a titolo oneroso per la loro realizzazione, devono presentare una relazione sul possesso dei criteri di cui all allegato A unitamente all istanza per l autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06; d) il rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, a nuovi impianti di cremazione, non ricompresi nei punti precedenti, è subordinato all esito positivo della verifica preventiva, effettuata, secondo i criteri dell allegato A, da parte della D.G. Sanità che si esprime entro 60 giorni dalla presentazione dell istanza; e) le manutenzioni straordinarie di impianti di cremazione che implicano il rinnovo o riesame dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, sono sottoposte alla procedura di cui al punto d); f) rendere obbligatoria da parte degli impianti di cremazione esistenti e quelli di futura realizzazione, ad esclusione degli impianti alimentati con fonte elettrica, la ricezione dei cadaveri portatori di dispositivi elettromedicali alimentati a batterie elettrolitiche; g) di ammettere sul territorio lombardo la realizzazione di un unico impianto sperimentale in grado di accogliere casse di zinco a condizione che: i. sia composto da almeno 3 linee di cremazione in funzione in modo integrato; ii. utilizzi le migliori tecnologie disponibili per l abbattimento delle emissioni in atmosfera; iii. le emissioni in atmosfera di zinco siano inferiori a 0,5 mg/m 3 media oraria. Il percorso finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato della cremazione prevede dunque i seguenti passi: a) Sistema integrato degli impianti di cremazione Il sistema integrato lombardo degli impianti di cremazione ha l obiettivo di portare ad un sistema di impianti efficienti, gestiti con criteri di economicità e di funzionalità ed ad elevate prestazioni di abbattimento degli inquinanti atmosferici e che possano soddisfare la scelta crematoria effettuata nel 30% dei casi di decesso in Lombardia entro il b) Struttura del sistema integrato degli impianti di cremazione Il sistema integrato lombardo degli impianti di cremazione è costituito dagli impianti presenti sul territorio lombardo ed in possesso della autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del d.lgs. 152/06 purché entrino in esercizio entro 24 mesi. c) Procedura della verifica preventiva Il Comune o i Comuni in qualunque forma associati o gli enti di gestione del servizio presentano alla D.G. Sanità, preventivamente all istanza per il rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del d.lgs. 152/06, una istanza di verifica preventiva e corredata della documentazione sintetica di supporto ad evidenziare il possesso dei criteri di efficienza, efficacia e economicità. L istanza di verifica preventiva dovrebbe essere effettuata, quanto più precocemente possibile, al massimo a livello di studio di fattibilità.

9 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1361 La D.G. Sanità si esprime entro 60 gg. dal ricevimento dell istanza mediante atto dirigenziale. Nel caso di documentazione incompleta, la D.G. Sanità chiede al Proponente integrazioni, dando un tempo congruo; dal ricevimento della documentazione integrativa decorrono nuovamente i 60 gg. L Autorità Competente al rilascio dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, verifica, preliminarmente all immissione in istruttoria, l assenso espresso dalla D.G. Sanità nell ambito della verifica preventiva. d) Criteri per la verifica preventiva Un nuovo impianto di cremazione e/o una nuova linea, supera positivamente la verifica preventiva se rispetta i seguenti criteri: d.1) Criteri di efficienza L indicatore utilizzato per valutare l efficienza di una linea di cremazione è il numero di cremazioni/anno che deve essere almeno pari a Nel caso si tratti di una nuova linea di un impianto esistente, devono essere prioritariamente intraprese manutenzioni straordinarie, potenziamenti delle linee esistenti di cremazione, potenziamento/ottimizzazione/aumento di linee del medesimo impianto, interventi per la miglior efficienza energetica (trasformazione a metano e riutilizzo dell energia prodotta), interventi per la compatibilità ambientale (riduzione emissioni), miglioramento della qualità paesaggistica del manufatto, ed altri interventi di miglioramento gestionale dell impianto esistente. d.2) Criteri tecnologici dell impianto di abbattimento delle emissioni in atmosfera L impianto di cremazione deve utilizzare le migliori tecnologie disponibili per l abbattimento delle emissioni in atmosfera. d.3) Criteri quantitativi Bacino di riferimento È ammessa una nuova linea di cremazione purché possa dimostrare attraverso convenzioni, associazioni tra comuni, unioni di comuni, ecc. di possedere un bacino di riferimento di almeno 5000 decessi/anno equivalente ad una popolazione residente di circa / unità che afferisca in via esclusiva all impianto. d.4) Criteri localizzativi È ammesso un nuovo impianto che disti almeno 50 km da un impianto di cremazione già funzionante. d.5) Criteri territoriali e paesaggistici La realizzazione di un nuovo impianto di cremazione non è ammessa in area protetta naturale, ai sensi della legge 394/91, in area a parco regionale ed aree protette regionali ai sensi della l.r. 86/83, in aree appartenenti a Rete Natura 2000 di cui al d.p.r. 357/97 ed agli atti di ratifica regionali, in area a tutela paesaggistica di cui al d.lgs. 42/04 e altre aree sensibili individuate dagli strumenti di pianificazione comunale, provinciale e regionale, in aree di tutela idrogeologica individuate dal Piano di Bacino di cui al d.p.c.m. 24 maggio La realizzazione di un nuovo impianto di cremazione non è ammessa in ambito urbano, in prossimità (distanza minima 500 m) di elementi sensibili (asili, ospedali, scuole, RSA, ecc.) e/o ad elevata pressione antropica (compresenza di altre fonti di emissioni inquinanti). Le proposte di impianti di cremazione debbono tener conto delle caratteristiche formali e architettoniche peculiari del cimitero in cui vengono localizzati. I progetti dovranno essere sottoposti a valutazione di impatto paesistico ai sensi dell articolo 25 delle norme tecniche del Piano Territoriale Paesistico Regionale, sulla base dei criteri approvati con Delibera di Giunta Regionale dell 8 novembre 2002 n «Linee guida per l esame paesistico dei progetti». d.6) Criteri di sostenibilità ambientale Sono ammessi prioritariamente gli impianti di cremazione la cui fonte energetica è costituita dal metano. d.7) Criteri gestionali Sono ammessi nuovi impianti di cremazione che abbiano almeno due linee in modo che possano sopperire ad eventuali guasti tecnici e che non si determini un totale fermo impianto o, in subordine, il gestore dell impianto adotta modalità gestionali e organizzative che ritiene opportune al fine del raggiungimento e del mantenimento dell indicatore di efficienza, quali convenzioni/accordi con altri impianti con funzione di supporto, al fine di garantire il servizio di cremazione in caso di fermo impianto. e) Ristrutturazione degli impianti esistenti Gli impianti esistenti che non raggiungono le 1200 cremazioni all anno, a causa di deficit tecnici e/o gestionali, in occasione di ristrutturazioni o manutenzioni straordinarie, devono presentare all Autorità competente per il rilascio dell autorizzazione alle e- missioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, un piano di adeguamento tecnologico e gestionale. Inoltre, preventivamente al rinnovo dell autorizzazione alle e- missioni in atmosfera, ai sensi del d.lgs. 152/06, dovrà essere acquisita la verifica preventiva di cui al punto d). Ove non sia tecnicamente possibile l adeguamento tecnologico e gestionale, al raggiungimento della fine del ciclo di vita dell impianto, o in caso di richiesta di rinnovo/revisione, l autorizzazione, ai sensi del d.lgs. 152/06 non potrà più essere rinnovata e l impianto dovrà essere dismesso. Gli impianti funzionanti ad energia elettrica o olio combustibile devono presentare all Autorità Competente all autorizzazione alle emissioni in atmosfera entro un anno un piano di riconversione. f) Osservatorio del sistema integrato degli impianti di cremazione Presso la Direzione Generale Sanità si propone di costituire l Osservatorio del sistema integrato degli impianti di cremazione, avente l obiettivo di monitorare il sistema degli impianti di cremazione e di supporto conoscitivo per la verifica preventiva ed in particolare assicura: Raccolta ed elaborazione dei dati statistici annuali provenienti dai gestori degli impianti; Monitoraggio dell evoluzione del quadro normativo comunitario e nazionale; Costituire e gestire una banca dati georeferenziata degli impianti da immettere in un sito web. g) Flussi informativi Si propone che il Comune o il gestore dell impianto di cremazione, trasmetta all Osservatorio del sistema integrato degli impianti di cremazione, entro il 28 febbraio di ogni anno, i dati statistici relativi all attività e al funzionamento dell impianto di cremazione dell anno solare precedente comunicando ogni variazione circa la tecnologia, il funzionamento, la gestione dell impianto, il bacino di riferimento, i Comuni associati e associati, gli impianti di supporto in caso di fermo, e ogni altra informazione utile al monitoraggio del sistema integrato degli impianti di cremazione. h) Carta dei servizi I soggetti gestori degli impianti di cremazione adottano la carta dei servizi, entro il 31 dicembre 2008 per gli impianti esistenti ed entro la data di inizio attività per quelli nuovi, predisposta secondo gli schemi emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell art. 11 del d.lgs. 30 luglio 1999, n. 286 con la quale i soggetti gestori assumono nei confronti dell utenza, dei lavoratori e della popolazione impegni diretti a garantire predeterminati e controllabili livelli di qualità delle prestazioni. La carta dei servizi prevede in particolare: uguaglianza e imparzialità di trattamento degli utenti le condizioni specifiche riservate alle zone e ai soggetti svantaggiati l accessibilità, la continuità, la sicurezza, l efficienza ed efficacia del servizio gli standard di qualità relativi alla prestazione le condizioni del rapporto contrattuale con l utente la garanzia del flusso di informazioni all utente le modalità di rilevazione del grado di soddisfacimento del servizio.

10 TABELLA 1: IMPIANTI DI CREMAZIONE ESISTENTI IN LOMBARDIA N. Prov. Comune Indirizzo Anno di N. cremazioni N. cremazioni N. cremazioni N. cremazioni N. cremazioni N. N. Autorizzazione alle emissioni Fonte N. cremazioni realizzazione/ potenziali potenziali/ di resti mortali di resti mortali reali giorno/ impianti linee in atmosfera energetica 2005 entrata esercizio /anno giorno esumati 2005 estumulati 2005 linea 1 PV Pavia Via Veneroni 11 A 1 1 d.g.r dell /97 metano ,4 2 (con sostituzione decreto 69 del metano / / / / di una vecchia linea) 2 CR Cremona Via Cimitero d.g.r del metano LO Lodi Fz Riolo 1 1 d.g.r del metano BG Bergamo Via Pirovano 1 1 d.g.r del metano BS Brescia Cimitero S. Eufemia, metano ,5 via L. Fiorentini, 2 d.g.r del metano / / / / 6 VA Varese Via Maspero d.g.r dell energia elettrica 7 VA Busto Via per Samarate 1 1 decreto del metano / / / / Arsizio 8 MN Mantova Via Cremona 1 1 d.g.r del metano MI Cinisello P.zza Cipressi 1 1 d.g.r del mod metano Balsamo dal decreto 831 del e dal decreto 7849 del MI Milano Cimitero 1 3 decreto del metano di Lambrate e del MI Milano Cimitero 1 2 / 1988 energia di Lambrate elettrica 12 CO Como Via Regina decreto del metano Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1362

11 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia [BUR ] [3.2.0] D.g.r. 4 maggio n. 8/4646 Criteri di valutazione delle domande dei titolari di farmacia dirette ad ottenere il trasferimento della farmacia in zone di nuovo insediamento abitativo, ai sensi dell art. 5, c. 2, l. n. 362/1991 Revoca della d.g.r. n del 30 marzo 1993 LA GIUNTA REGIONALE Premesso che la Giunta regionale individua, delimitandole, le zone dei comuni di recente espansione demografica all interno delle quali occorre assicurare l assistenza farmaceutica, ai sensi dell art. 5, comma 2 della legge 362/91; Rilevato che le nuove zone così individuate possono essere assegnate solo a seguito di trasferimento di sedi farmaceutiche esistenti; Ritenuto che l individuazione dei criteri di valutazione delle domande dei titolari di sedi farmaceutiche interessati al trasferimento nelle zone individuate come carenti di assistenza costituisca garanzia dei principi di legalità, trasparenza, buon andamento e imparzialità della Pubblica amministrazione, sanciti dall art. 97 della Costituzione; Richiamata la d.g.r. n del 30 marzo 1993, avente ad oggetto «Criteri di valutazione delle domande dei titolari di farmacie dirette ad ottenere il trasferimento della farmacia in zone di nuovo insediamento abitativo, a norma dell art. 5, comma 2 della legge 8 novembre 1991 n. 362 Norme di riordino del settore farmaceutico»; Ritenuto, in considerazione del notevole lasso di tempo intercorso, di stabilire i seguenti nuovi criteri di valutazione: a) Fatturato della farmacia rimborsato dal SSN, calcolato sulla media dei tre anni anteriori rispetto all anno in cui si procede alla valutazione (detto fatturato viene contabilizzato al lordo del ticket e della quota relativa alla differenza sul farmaco generico). Si valuterà con maggior favore il minor fatturato, per un massimo di 25 punti. b) Numero di ricette. Si valuterà con maggior favore il minor numero di ricette, conteggiate sulla media dei tre anni anteriori rispetto all anno in cui si procede alla valutazione, per un massimo di 25 punti. c) Rapporto farmacie/abitanti nella sede. Gli abitanti vanno considerati al 31 dicembre dell anno precedente al bando. Si valuterà con maggior favore il rapporto inferiore, per un massimo di 25 punti. I punteggi previsti nelle lettere sub a), b), c) sono attribuiti secondo le seguenti modalità: il punteggio massimo (25 punti) alla farmacia con il parametro minore; zero punti alla farmacia con il parametro maggiore; i restanti punteggi verranno attribuiti in modo inversamente proporzionale. d) Con riferimento al locale adibito a farmacia, sussistenza di: procedimento di sfratto (per un massimo di 10 punti); sfratto convalidato dal giudice o per il quale sia stata emessa ordinanza provvisoria di rilascio (20 punti); altra necessità di abbandono dei locali (per un massimo di 10 punti). I punteggi della presente lettera non sono tra loro cumulabili. e) Sedi con più farmacie: alle farmacie situate in sedi promiscue sono attribuiti 5 punti. Il massimo dei punti attribuibili è 100. In caso di parità di punteggio verrà utilizzato il seguente criterio di preferenza: minor distanza dalla farmacia più vicina; Ritenuto che, qualora la stessa sede sia richiesta da più titolari, le domande verranno valutate da un apposita Commissione costituita da: un funzionario della carriera direttiva della Regione, che la presiede; un dirigente del servizio farmaceutico dell ASL competente per territorio; il presidente dell Ordine dei Farmacisti competente per territorio o suo delegato; un funzionario amministrativo della Regione con qualifica di segretario; Ritenuto di demandare alla Direzione Generale Sanità lo svolgimento delle seguenti attività: Y 1363 la predisposizione di bandi per la valutazione comparativa delle domande dei titolari di farmacia che aspirano al trasferimento dell esercizio in una zona di nuovo insediamento abitativo; la nomina dell apposita Commissione per la valutazione delle istanze e la predisposizione di una graduatoria, sulla base di citati parametri; l approvazione della graduatoria predisposta dalla Commissione di cui sopra; Ritenuto di revocare la d.g.r. n del 30 marzo 1993; Ritenuto di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Visti: la legge 2 aprile 1968 n. 475 e successive modificazioni; il d.p.r. 21 agosto 1971, n e successive modificazioni; la legge 8 novembre 1991, n. 362 e successive modificazioni; ed in particolare l art. 5, comma 2, relativo al decentramento delle farmacie; la legge regionale 25 maggio 1983, n. 46 e successive modificazioni; Valutate e assunte come proprie le predette determinazioni; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; Delibera 1. Di stabilire i seguenti criteri di valutazione delle domande dei titolari di farmacie dirette ad ottenere il trasferimento della farmacia in zone di nuovo insediamento abitativo, a norma dell art. 5, comma 2 della legge n. 362/91: a) Fatturato della farmacia rimborsato dal SSN, calcolato sulla media dei tre anni anteriori rispetto all anno in cui si procede alla valutazione (detto fatturato viene contabilizzato al lordo del ticket e della quota relativa alla differenza sul farmaco generico). Si valuterà con maggior favore il minor fatturato, per un massimo di 25 punti. b) Numero di ricette. Si valuterà con maggior favore il minor numero di ricette, conteggiate sulla media dei tre anni anteriori rispetto all anno in cui si procede alla valutazione, per un massimo di 25 punti. c) Rapporto farmacie/abitanti nella sede. Gli abitanti vanno considerati al 31 dicembre dell anno precedente al bando. Si valuterà con maggior favore il rapporto inferiore, per un massimo di 25 punti. I punteggi previsti nelle lettere sub a), b), c) sono attribuiti secondo le seguenti modalità: il punteggio massimo (25 punti) alla farmacia con il parametro minore; zero punti alla farmacia con il parametro maggiore; i restanti punteggi verranno attribuiti in modo inversamente proporzionale. d) Con riferimento al locale adibito a farmacia, sussistenza di: procedimento di sfratto (per un massimo di 10 punti); sfratto convalidato dal giudice o per il quale sia stata emessa ordinanza provvisoria di rilascio (20 punti); altra necessità di abbandono dei locali (per un massimo di 10 punti). I punteggi della presente lettera non sono tra loro cumulabili. e) Sedi con più farmacie: alle farmacie situate in sedi promiscue sono attribuiti 5 punti. Il massimo dei punti attribuibili è 100. In caso di parità di punteggio verrà utilizzato il seguente criterio di preferenza: minor distanza dalla farmacia più vicina. 2. Di stabilire che, qualora la stessa sede sia richiesta da più titolari, le domande verranno valutate da un apposita Commissione costituita da: un funzionario della carriera direttiva della Regione, che la presiede; un dirigente del servizio farmaceutico dell ASL competente per territorio; il presidente dell Ordine dei Farmacisti competente per territorio o suo delegato; un funzionario amministrativo della Regione con qualifica di segretario.

12 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 3. Di demandare alla Direzione Generale Sanità lo svolgimento delle seguenti attività: la predisposizione di bandi per la valutazione comparativa delle domande dei titolari di farmacia che aspirano al trasferimento dell esercizio in una zona di nuovo insediamento abitativo; la nomina dell apposita Commissione per la valutazione delle istanze e la predisposizione di una graduatoria, sulla base di citati parametri; l approvazione della graduatoria predisposta dalla Commissione di cui sopra. 4. Di revocare la d.g.r. n del 30 marzo 1993; 5. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Bonomo [BUR ] [3.2.0] D.g.r. 4 maggio n. 8/4649 Comune di Volta Mantovana (MN) Revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche per l anno 2006 LA GIUNTA REGIONALE Visto il decreto del Medico Provinciale di Mantova n. 306 del 18 febbraio 1971 che prevede che la pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Volta Mantovana (MN), sia costituita da n. 1 sede farmaceutica istituita sulla base del criterio demografico; Vista la proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Volta Mantovana (MN), approvata dalla giunta comunale con deliberazione n. 111 del 22 dicembre 2006, che prevede l istituzione della seconda sede farmaceutica nella frazione Cereta del territorio comunale sulla base del criterio topografico (art. 104 testo unico delle leggi sanitarie, approvato con r.d. 1265/34); Vista la nota prot. n del 29 gennaio 2007, con cui il Sindaco del comune di Volta Mantovana (MN), precisa i presupposti giuridici per l istituzione della seconda sede farmaceutica sulla base del criterio topografico (art. 104 testo unico delle leggi sanitarie, approvato con r.d. 1265/34); Preso atto che il comune di Volta Mantovana (MN), alla data del 31 dicembre 2005, annoverava una popolazione residente di n abitanti, come risulta dalle rilevazioni pubblicate dall Istituto centrale di statistica; Preso atto che, ai sensi dell art. 2 della l.r. 46/83, l Ordine dei Farmacisti della Provincia di Mantova, con nota indirizzata alla D.G. Sanità, prot. n. 231 del 14 marzo 2007, ha formulato parere favorevole circa l istituzione della seconda sede farmaceutica sulla base del criterio topografico; Preso atto che, ai sensi dell art. 2 della l.r. 46/83, il Direttore Generale dell ASL della Provincia di Mantova, con nota indirizzata alla D.G. Sanità, prot. n del 13 marzo 2007, ha formulato parere non favorevole circa la suddetta proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche presentata dal comune di Volta Mantovana (MN), in quanto, pur rilevando che risulta rispettato il limite per il quale la farmacia di nuova istituzione disti almeno metri dalle farmacie esistenti, anche se ubicate in comuni diversi, evidenzia che «le condizioni topografiche e di viabilità non sono tali da rendere difficoltoso, in modo significativo ed eccezionale per gli utenti, percorrere la distanza prevista per raggiungere la farmacia più vicina»; Ritenuto di non recepire il parere non favorevole dell ASL della Provincia di Mantova per le seguenti motivazioni: sussistono particolari esigenze di assistenza farmaceutica in rapporto alle condizioni topografiche e di viabilità in quanto la frazione Cereta, come evidenziato dal comune nella citata deliberazione del consiglio comunale n. 111 del 22 dicembre 2006 e con nota prot. n del 29 gennaio 2007, costituisce centro abitato separato dal resto del paese; la strada che congiunge la frazione al capoluogo «non presenta agglomerati edilizi tranne che per l insediamento di una azienda agricola»; detta frazione è «collegata al centro capoluogo da linee extraurbane dell azienda di trasporto pubblico (APAM s.p.a.) che effettua corse (ridotte nel periodo estivo e nei giorni festivi), quasi esclusivamente per gli studenti»; sussiste il rispetto della distanza minima di metri dalle farmacie esistenti, anche se ubicate in comuni diversi; Y 1364 nella frazione Cereta sono presenti strutture sociali quali «scuola per la prima infanzia con due sezioni, un ambulatorio medico di base, pubblici esercizi, parchi pubblici attrezzati, impianti sportivi, cimitero, chiesa parrocchiale, centro civico con annessa palestra e un laboratorio teatrale»; la popolazione del comune di Volta Mantovana (MN) non supera i abitanti e non sussiste nel medesimo comune altra sede farmaceutica istituita con il criterio topografico; Valutata complessivamente la proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche presentata dal comune di Volta Mantovana (MN) alla luce delle osservazioni e dei pareri in precedenza richiamati; Ritenuto pertanto: di accogliere la proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche presentata dal comune di Volta Mantovana (MN), per l anno 2006; di provvedere alla revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Volta Mantovana (MN) per l anno 2006, ai sensi dell art. 2, comma 2 della legge 475/68 e successive modifiche e integrazioni, istituendo la seconda sede farmaceutica nella frazione Cereda, sulla base del criterio topografico, con contestuale modifica della sede attualmente esistente, secondo la seguente delimitazione territoriale: SEDE N. 1 Istituita e funzionante, privata Delimitata dai confini territoriali del centro capoluogo SEDE N. 2 Dinuova istituzione Delimitata dai confini territoriali della frazione Cereda; Precisato che ai sensi dell art. 9 l. 475/68, la sede farmaceutica n. 2 di nuova istituzione è da ritenersi disponibile per la prelazione da parte del comune di Volta Mantovana (MN); Visti: il testo unico delle leggi sanitarie, approvato con r.d. 1265/1934 e successive modificazioni; la legge 2 aprile 1968 n. 475 e successive modificazioni; il d.p.r. 21 agosto 1971 n e successive modificazioni; la legge 8 novembre 1991 n. 362 e successive modificazioni; la l.r. 25 maggio 1983 n. 46 e successive modificazioni; Ritenuto di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Valutate e assunte come proprie le predette determinazioni; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; Delibera Per le motivazioni esposte in premessa 1. Di accogliere la proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche presentata dal comune di Volta Mantovana (MN), per l anno 2006; 2. di provvedere alla revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Volta Mantovana (MN) per l anno 2006, ai sensi dell art. 2, comma 2 della legge 475/68 e successive modifiche e integrazioni, istituendo la seconda sede farmaceutica nella frazione Cereda, sulla base del criterio topografico, con contestuale modifica della sede attualmente esistente, secondo la seguente delimitazione territoriale: SEDE N. 1 Istituita e funzionante, privata Delimitata dai confini territoriali del centro capoluogo SEDE N. 2 Dinuova istituzione Delimitata dai confini territoriali della frazione Cereda; 3. di precisare che la sede farmaceutica n. 2 di nuova istituzione è da ritenersi disponibile per la prelazione da parte del comune di Volta Mantovana (MN); 4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Bonomo [BUR ] [3.2.0] D.g.r. 4 maggio n. 8/4650 Comune di Porto Mantovano (MN) Revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche per l anno 2006 LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la d.g.r. n del 16 giugno 1992 che prevede che la pianta organica delle farmacie di Porto Mantovano (MN), sia costituita da n. 3 sedi farmaceutiche;

13 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Vista la proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Porto Mantovano (MN), approvata dal consiglio comunale con deliberazione n. 100 del 27 dicembre 2006, che prevede, sulla base dell intervenuto aumento di popolazione residente nel comune, l istituzione della sede farmaceutica n. 4 sulla base del criterio demografico con contestuale modifica delle sedi attualmente esistenti; Preso atto che il comune di Porto Mantovano (MN), alla data del 31 dicembre 2005, annoverava una popolazione residente di n abitanti, come risulta dalle rilevazioni pubblicate dall Istituto centrale di statistica; Dato atto che, ai sensi dell art. 2 della l.r. 46/83: il Direttore Generale dell ASL della Provincia di Mantova, con nota dell 1 febbraio 2007, prot. n ha formulato parere favorevole circa la suddetta proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche presentata dal comune di Porto Mantovano (MN); l Ordine dei Farmacisti della Provincia di Mantova, con nota del 14 marzo 2007, prot. n. 230, ha formulato parere favorevole circa l istituzione della sede farmaceutica n. 4; Valutata complessivamente la proposta di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche presentata dal comune di Porto Mantovano (MN), alla luce dei pareri innanzi richiamati; Ritenuto pertanto di provvedere alla revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del Comune di Porto Mantovano (MN) per l anno 2006 ai sensi dell art. 2, comma 2 della legge 475/68 e successive modifiche e integrazioni, istituendo la sede farmaceutica n. 4, secondo la seguente delimitazione territoriale: SEDE N. 1 Istituita e funzionante, privata Ubicata in località S. Antonio del territorio comunale. SEDE N. 2 Istituita e funzionante, privata Ubicata in località Soave del territorio comunale. SEDE N. 3 Istituita e funzionante, comunale Ubicata in località Bancole del territorio comunale. SEDE N. 4 Dinuova istituzione Ubicata in località Montata Carra del territorio comunale; Precisato che ai sensi dell art. 9 l. 475/68, la sede farmaceutica n. 4 di nuova istituzione del comune di Porto Mantovano (MN), verrà assegnata a seguito di pubblico concorso; Visti: la legge 2 aprile 1968 n. 475 e successive modificazioni; il d.p.r. 21 agosto 1971 n e successive modificazioni; la legge 8 novembre 1991 n. 362 successive modifiche e integrazioni; la l.r. 25 maggio 1983 n. 46 e successive modificazioni; Ritenuto di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Valutate e assunte come proprie le predette determinazioni; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; Delibera 1. Di provvedere alla revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Porto Mantovano (MN) per l anno 2006 ai sensi dell art. 2, comma 2 della legge 475/68 e successive modifiche e integrazioni, istituendo la sede farmaceutica n. 4, secondo la seguente delimitazione territoriale: SEDE N. 1 Istituita e funzionante, privata Ubicata in località S. Antonio del territorio comunale. SEDE N. 2 Istituita e funzionante, privata Ubicata in località Soave del territorio comunale. SEDE N. 3 Istituita e funzionante, comunale Ubicata in località Bancole del territorio comunale. SEDE N. 4 Dinuova istituzione Ubicata in località Montata Carra del territorio comunale. 2. Di precisare che la sede farmaceutica n. 4 di nuova istituzione del comune di Porto Mantovano (MN), verrà assegnata a seguito di pubblico concorso; 3. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Bonomo Y 1365 [BUR ] [3.2.0] D.g.r. 4 maggio n. 8/4651 Comune di Cagno (CO) Istituzione della pianta organica delle sedi farmaceutiche LA GIUNTA REGIONALE Vista la richiesta di istituzione della pianta organica delle sedi farmaceutiche, inoltrata dal Sindaco del comune di Cagno (CO) con deliberazione della Giunta Comunale n. 1 del 26 gennaio 2007 per l istituzione di una sede farmaceutica; Rilevato che: il comune di Cagno (CO) è sprovvisto di una pianta organica delle sedi farmaceutiche; la popolazione residente nel comune di Cagno (CO), secondo i dati pubblicati dall ISTAT, risulta essere al 31 dicembre 2005 di n abitanti; Preso atto che, ai sensi dell art. 2 della l.r. n. 46/83: l ASL della Provincia di Como, con deliberazione n. 146 del 4 aprile 2007, ha formulato parere favorevole all istituzione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Cagno (CO); l Ordine Provinciale dei Farmacisti della Provincia di Como, con nota indirizzata alla D.G. Sanità, prot. n. 54 del 14 marzo 2007, ha espresso parere favorevole in merito all istituzione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Cagno (CO); Ritenuto pertanto di provvedere all istituzione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Cagno (CO), costituita da una sede farmaceutica, classificata rurale, comprensiva dell intero territorio comunale; Precisato che, ai sensi dell art. 9 della legge 2 aprile 1968 n. 475, l istituenda sede farmaceutica è da ritenersi disponibile per la prelazione da parte del comune di Cagno (CO); Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Viste: la legge 2 aprile 1968 n. 475 e successive modificazioni; la legge 8 marzo 1968 n. 221 e successive modificazioni; la legge 8 novembre 1991 n. 362 e successive modificazioni; la legge regionale 25 maggio 1983 n. 46 e successive modificazioni; Valutate ed assunte come proprie le predette determinazioni; A voti unanimi espressi nelle forme di legge Delibera Per le motivazioni espresse in premessa; 1. Di istituire la pianta organica delle sedi farmaceutiche del comune di Cagno (CO), costituita da una sede farmaceutica, classificata rurale, comprensiva dell intero territorio comunale; 2. Di precisare che la sede farmaceutica di cui al punto 1. è da ritenersi disponibile per la prelazione da parte del comune di Cagno (CO); 3. Di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Bonomo D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza [BUR ] [4.7.3] Com.r. 8 maggio n. 56 Direzione Centrale Relazioni Esterne, Internazionali e Comunicazione U.O. Relazioni Regionali e Nazionali e Cerimoniale U.O.C. Pari Opportunità, Conciliazione dei Tempi, Sviluppo Locale Proroga del termine di presentazione delle domande di iscrizione all Albo Regionale delle Associazioni e dei movimenti delle donne Aggiornamento anno 2007 In relazione al comunicato n. 27 del 2 marzo 2007, pubblicato sul Bollettino della Regione Lombardia Serie Editoriale Ordinaria n. 11 del 12 marzo 2007, ritenuto opportuno favorire la più ampia promozione dell Associazionismo femminile, si valuta

14 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia congruo prorogare il termine per la presentazione delle domande di iscrizione all Albo ai sensi dell art. 10, comma 1 della l.r. 2 maggio 1992, n. 16 «Istituzione e funzioni della Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità». SI INFORMANO le associazioni, i movimenti e le organizzazioni femminili che è prorogato al 15 giugno 2007 il termine per la presentazione delle domande di iscrizioni all Albo Regionale, da inviare alla Regione Lombardia Presidenza U.O. Relazioni Regionali e Nazionali e Cerimoniale U.O.C. Pari Opportunità, Conciliazione dei Tempi, Sviluppo Locale via Fabio Filzi, Milano, anche via fax al n. 02/ La dirigente della U.O. relazioni regionali e nazionali e cerimoniale: Marina Gerini [BUR ] [2.1.0] D.d.u.o. 19 aprile n Direzione Centrale Programmazione Integrata Reiscrizioni alla competenza dell esercizio finanziario 2007 di economie di stanziamento accertate sui fondi dell esercizio finanziario 2006 ai sensi dell art. 50 della l.r. n. 34/78, e successive modifiche ed integrazioni Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2007 e al Documento tecnico di accompagnamento 8º provvedimento IL DIRIGENTE DELLA U.O. RAGIONERIA GENERALE E DIREZIONE O.P.R. Visto l art. 50 della l.r. 34/78, e successive modifiche ed integrazioni, in materia di reiscrizione di fondi con vincolo di destinazione specifica; Visto l art. 8 del Regolamento regionale 2 aprile 2001, n. 1 «Regolamento di contabilità della Giunta regionale», che stabilisce le procedure di reiscrizione dei fondi con vincolo di destinazione specifica attraverso apposito decreto del dirigente della struttura competente in materia di bilancio e ragioneria; Visto l art. 1, comma 28, della l.r. n. 32 del 28 dicembre 2006, concernente l approvazione del bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2007 e pluriennale , che autorizza la reiscrizione di fondi statali o dell Unione Europea, con vincolo di destinazione specifica; Rilevata la necessità e l urgenza di provvedere alla reiscrizione delle economie di stanziamento rilevate sui capitoli di cui all allegato 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento al fine di consentire alle Direzioni Generali di effettuare tempestivamente gli impegni di spesa e i relativi pagamenti; Visti i provvedimenti organizzativi della VIII Legislatura con i quali è stato attribuito alla d.ssa Manuela Giaretta l incarico di dirigente della U.O. Ragioneria Generale e Direzione O.P.R. della Direzione Centrale Programmazione Integrata della Presidenza; Decreta 1. di reiscrivere al bilancio di previsione 2007, per competenza e per cassa, sulla base delle motivazioni addotte in premessa, gli importi relativi ai capitoli di spesa di cui all allegato 1 che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di prelevare dall UPB capitolo 736 «Fondo di riserva del bilancio di cassa», l importo complessivo di C ,14, come indicato nell allegato di cui al punto precedente; 3. di apportare le conseguenti variazioni al bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2007 e pluriennale e al Documento tecnico di accompagnamento; 4. di pubblicare copia del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della U.O. ragioneria generale e direzione O.P.R.: Manuela Giaretta Y 1366 ALLEGATO 1 Economie accertate sui capitoli a destinazione vincolata da reiscrivere ex art. 50 della l.r. 34/78 DIREZIONE GENERALE: AGRICOLTURA Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui 0,00 Spese per l attuazione del programma d iniziativa Competenza ,13 comunitaria leader plus Tot. comp ,13 Tot. cassa ,13 Totale vincolate Tot. comp ,13 Tot. cassa ,13 Totale Agricoltura Tot. comp ,13 Tot. cassa ,13 DIREZIONE GENERALE: ARTIGIANATO E SERVIZI Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Fondo Unico Regionale per gli interventi in mate- Competenza ,00 ria di sostegno ed incentivazione alla competitivi- Tot. comp ,00 tà delle imprese artigiane Tot. cassa ,00 Totale vincolate Tot. comp ,00 Tot. cassa ,00 Totale Artigianato e Servizi Tot. comp ,00 Tot. cassa ,00 DIREZIONE GENERALE: INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ Prov. Euro Vincolate Correnti operative Capitolo di entrata connesso: Residui Contributi per l ammortamento novennale del Competenza ,68 muto finalizzato ai disavanzi di esercizio delle a- Tot. comp ,68 ziende di trasporto pubbliche e private, riferiti al Tot. cassa ,73 periodo dall 1 gennaio 1987 al 31 dicembre 1993 decorrenza 1997 anni 1997/2004 Totale vincolate Tot. comp ,68 Tot. cassa ,73 Totale Infrastrutture e Mobilità Tot. comp ,68 Tot. cassa ,73 DIREZIONE GENERALE: ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Prov. Euro Vincolate Correnti operative Capitolo di entrata connesso: Residui Contributi per interventi di formazione continua Competenza ,44 attraverso azioni di sistema Tot. comp ,44 Tot. cassa ,96 Totale vincolate Tot. comp ,44 Tot. cassa ,96 Totale Istruzione, Formazione e Lavoro Tot. comp ,44 Tot. cassa ,96 DIREZIONE GENERALE: PROGRAMMAZIONE INTEGRATA Prov. Euro Vincolate Correnti operative Capitolo di entrata connesso: Residui 0,06 Contributi statali per la costituzione e l avvio ope- Competenza ,72 rativo del nucleo di valutazione e verifica degli Tot. comp ,78 investimenti pubblici Tot. cassa ,57 Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Fondi statali dell Accordo di Programma Quadro Competenza ,42 per le infrastrutture a sostegno dello sviluppo lo- Tot. comp ,42 cale nelle aree depresse Tot. cassa ,78 Totale vincolate Tot. comp ,20 Tot. cassa ,35 Totale Programmazione Integrata Tot. comp ,20 Tot. cassa ,35

15 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia DIREZIONE GENERALE: RETI E SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Contributi per l attuazione di programmi ambien- Competenza ,20 tali Tot. comp ,20 Tot. cassa ,52 Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Finanziamento per la disinfezione a raggi U.V. Competenza ,33 1º stralcio dell intervento di ampliamento dell im- Tot. comp ,33 pianto di depurazione S. Antonino Tot. cassa ,33 Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Contributi del Programma triennale per la tutela Competenza ,23 ambientale , per interventi urgenti da Tot. comp ,23 attuarsi nel bacino del fiume Po per la riduzione Tot. cassa ,80 del carico dei nutrienti sversati Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Contributi del Piano straordinario del Ministero Competenza ,32 dell Ambiente per la realizzazione della seconda Tot. comp ,32 linea impianto di Tremezzo-Menaggio Tot. cassa ,32 Totale vincolate Tot. comp ,08 Tot. cassa ,97 Totale Reti e Servizi di Pubblica Utilità Tot. comp ,08 e Sviluppo Sostenibile Tot. cassa ,97 TOTALE ALLEGATO 1 Tot. comp ,53 Tot. cassa ,14 [BUR ] [2.1.0] D.d.u.o. 19 aprile n Direzione Centrale Programmazione Integrata Reiscrizioni alla competenza dell esercizio finanziario 2007 di economie di stanziamento accertate sui fondi dell esercizio finanziario 2006 ai sensi dell art. 50 della l.r. n. 34/78, e successive modifiche ed integrazioni Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2007 e al Documento tecnico di accompagnamento 9º provvedimento IL DIRIGENTE DELLA U.O. RAGIONERIA GENERALE E DIREZIONE O.P.R. Visto l art. 50 della l.r. 34/78, e successive modifiche ed integrazioni, in materia di reiscrizione di fondi con vincolo di destinazione specifica; Visto l art. 8 del Regolamento regionale 2 aprile 2001, n. 1 «Regolamento di contabilità della Giunta regionale», che stabilisce le procedure di reiscrizione dei fondi con vincolo di destinazione specifica attraverso apposito decreto del dirigente della struttura competente in materia di bilancio e ragioneria; Visto l art. 1, comma 28, della l.r. n. 32 del 28 dicembre 2006, concernente l approvazione del bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2007 e pluriennale , che autorizza la reiscrizione di fondi statali o dell Unione Europea, con vincolo di destinazione specifica; Rilevata la necessità e l urgenza di provvedere alla reiscrizione delle economie di stanziamento rilevate sui capitoli di cui all allegato 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento al fine di consentire alle Direzioni Generali di effettuare tempestivamente gli impegni di spesa e i relativi pagamenti; Visti i provvedimenti organizzativi della VIII Legislatura con i quali è stato attribuito alla d.ssa Manuela Giaretta l incarico di dirigente della U.O. Ragioneria Generale e Direzione O.P.R. della Direzione Centrale Programmazione Integrata della Presidenza; Decreta 1. di reiscrivere al bilancio di previsione 2007, per competenza e per cassa, sulla base delle motivazioni addotte in premessa, Y 1367 gli importi relativi ai capitoli di spesa di cui all allegato 1 che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di prelevare dall UPB capitolo 736 «Fondo di riserva del bilancio di cassa», l importo complessivo di C ,34, come indicato nell allegato di cui al punto precedente; 3. di apportare le conseguenti variazioni al bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2007 e pluriennale e al Documento tecnico di accompagnamento; 4. di pubblicare copia del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della U.O. ragioneria generale e direzione O.P.R.: Manuela Giaretta ALLEGATO 1 Economie accertate sui capitoli a destinazione vincolata da reiscrivere ex art. 50 della l.r. 34/78 DIREZIONE GENERALE: CASA E OPERE PUBBLICHE Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Cofinanziamento Accordo di Programma PRU Competenza ,00 quartiere ex Incis in Pieve Emanuele per la rea- Tot. comp ,00 lizzazione di alloggi di edilizia residenziale Tot. cassa ,00 Totale vincolate Tot. comp ,00 Tot. cassa ,00 Totale Casa e Opere Pubbliche Tot. comp ,00 Tot. cassa ,00 DIREZIONE GENERALE: ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Prov. Euro Vincolate Correnti operative Capitolo di entrata connesso: Residui Spese per il rimborso degli oneri sostenuti dalle Competenza ,00 imprese per l attuazione di tirocini formativi e di Tot. comp ,00 orientamento a favore di giovani del Mezzogiorno Tot. cassa 0,00 Totale vincolate Tot. comp ,00 Tot. cassa 0,00 Totale Istruzione, Formazione e Lavoro Tot. comp ,00 Tot. cassa 0,00 DIREZIONE GENERALE: PROGRAMMAZIONE INTEGRATA Prov. Euro Vincolate Annualità Capitolo di entrata connesso: Residui Fondo per la copertura finanziaria degli oneri per Competenza ,00 obbligazioni pregresse derivanti da contributi sta- Tot. comp ,00 tali in annualità Tot. cassa ,00 Totale vincolate Tot. comp ,00 Tot. cassa ,00 Totale Programmazione Integrata Tot. comp ,00 Tot. cassa ,00 DIREZIONE GENERALE: QUALITÀ DELL AMBIENTE Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Spese per l attuazione di un piano di risanamen- Competenza ,55 to ambientale teso a rimuovere le situazioni di Tot. comp ,55 rischio ed al ripristino ambientale Tot. cassa ,34 Totale vincolate Tot. comp ,55 Tot. cassa ,34 Totale Qualità dell Ambiente Tot. comp ,55 Tot. cassa ,34

16 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia DIREZIONE GENERALE: RETI E SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE Prov. Euro Vincolate Capitale Capitolo di entrata connesso: Residui Utilizzo dei proventi della Carbon Tax per inter- Competenza ,00 venti di riduzione delle emissioni inquinanti e per Tot. comp ,00 il risparmio energetico di settori diversi Tot. cassa 0,00 Totale vincolate Tot. comp ,00 Tot. cassa 0,00 Totale Reti e Servizi di Pubblica Utilità Tot. comp ,00 e Sviluppo Sostenibile Tot. cassa 0,00 TOTALE ALLEGATO 1 Tot. comp ,55 Tot. cassa ,34 D.G. Istruzione, formazione e lavoro [BUR ] [3.3.0] D.d.s. 24 aprile n Art. 27 l. 23 dicembre 1998 n. 448: «Fornitura gratuita o semigratuita libri testo» Riparto anno scolastico 2006/2007 Assegnazione importi ai Comuni IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PARITÀ E DIRITTO ALLO STUDIO Visto l art. 27 della legge 23 dicembre 1998 n. 448 «che prevede la gratuità totale o parziale dei libri di testo in favore degli alunni che adempiono l obbligo scolastico in possesso dei requisiti richiesti, nonché la fornitura di libri di testo da dare anche in comodato agli studenti della scuola secondaria superiore (scuola secondaria di IIº) in possesso dei requisiti richiesti.»; Visto il d.p.c.m. 5 agosto 1999, n. 320 che individua le categorie degli aventi diritto ai benefici previsti dall art. 27 della legge 23 dicembre 1998, n. 448; Visto il d.p.c.m. 4 luglio 2000, n. 226, che conferma con modifiche, il d.p.c.m. 5 agosto 1999 n. 320 concernente disposizioni in attuazione dell art. 27 della legge 23 dicembre 1998, n. 448; Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)» ed in particolare la tabella F che riconferma, anche per l anno scolastico i contributi per i libri di testo; Visto il Decreto del Direttore Generale, Dipartimento per l Istruzione Direzione generale per lo studente del Ministero della Pubblica Istruzione del 25 luglio 2006, che assegna a Regione Lombardia per l anno scolastico , C ,00 per la scuola dell obbligo e C ,00 per la scuola secondaria di IIº; Considerato che alcuni Comuni hanno restituito i residui relativi ai contributi assegnati con il piano di riparto dell a.s , pari a C 2.805,11 per la scuola dell obbligo e pari a C 2.078,25 per la scuola secondaria di IIº e che tali somme vanno ad aggiungersi al finanziamento ministeriale portando in tal modo la disponibilità per la scuola dell obbligo a C ,11 e la disponibilità per la scuola secondaria di IIº a C ,25; Visto il d.d.u.o. 4 agosto 2006, n con il quale, al fine di rispettare la scadenza prevista dalla normativa nazionale, è stato approvato un piano di riparto provvisorio dei contributi ai Comuni, facendo riferimento alla media del fabbisogno rilevato negli anni scolastici , , , stante l impossibilità di procedere, entro la scadenza fissata, alla rilevazione del numero esatto di beneficiari per l anno scolastico e prevedendo al punto 4 del decreto stesso, un aggiornamento del piano di riparto sulla base della rilevazione degli effettivi alunni beneficiari di ogni Comune; Viste le segnalazioni pervenute on line da parte dei Comuni, secondo le modalità e le procedure previste con nota della Direzione Generale Istruzione Formazione e Lavoro del 4 agosto 2006 prot. E relative: al numero degli alunni beneficiari suddivisi per classe; alle eccedenze relative ai contributi ricevuti nell anno scolastico ; Visto il d.d.s. 14 marzo 2007, n con il quale si recuperano le eccedenze e contestualmente si accertano le somme eccedenti Y 1368 segnalate dai Comuni, relative ai contributi ricevuti nell anno scolastico ; Ritenuto pertanto di procedere come segue: di approvare, a rettifica del d.d.u.o. 4 agosto 2006, n i criteri relativi al riparto dei contributi ai Comuni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per gli alunni della scuola dell obbligo e della scuola secondaria di IIº, per l anno scolastico , allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente decreto; di assegnare gli importi derivanti dal suddetto riparto a favore dei Comuni individuati nell allegato 2 parte integrante e sostanziale del presente decreto; Vista la l.r. n. 16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; Decreta 1. di approvare, aggiornando il d.d.u.o. 4 agosto 2006, n. 9259, i criteri relativi al riparto ai Comuni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo, per gli alunni della scuola dell obbligo e della scuola secondaria di IIº per l anno scolastico , allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 2. di provvedere con successivi decreti a impegnare e liquidare gli importi spettanti ai Comuni di cui all allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente decreto, la cui copertura finanziaria è riferita all UPB cap e cap del bilancio regionale 2007 anche attraverso compensazione degli importi che sono tenuti a restituire in funzione delle eccedenze segnalate; 3. di richiedere la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e di disporne l inserimento sul sito internet della Direzione Generale Istruzione Formazione Lavoro area Istruzione; 4. di inviare via il presente riparto ai Comuni beneficiari. Il dirigente della Struttura Parità e diritto allo studio: Giorgio Mezzasalma ALLEGATO 1 CRITERI PIANO DI RIPARTO FORNITURA LIBRI DI TESTO (art. 27 l. 448/98) ANNO SCOLASTICO Il piano di riparto ai Comuni è stato calcolato considerando: lo stanziamento Statale, il fabbisogno dei Comuni, la ripartizione proporzionale delle disponibilità finanziarie complessive rispetto al fabbisogno. Lo stanziamento Statale definito con Decreto del Direttore Generale Dipartimento per l Istruzione Direzione generale per lo studente del Ministero della Pubblica Istruzione del 25 luglio 2006, ha assegnato a Regione Lombardia per l anno scolastico : C ,00 per la scuola dell obbligo per le classi: 1 a,2 a,3 a della scuola secondaria di Iº, 1 a della scuola secondaria di IIº, 1 a dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale accreditati dalla Regione Lombardia; C ,00 per la scuola secondaria di IIº per le classi: 2 a,3 a,4 a,5 a della scuola secondaria di IIº, 2 a,3 a dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale accreditati dalla Regione Lombardia. Alcuni Comuni hanno restituito i residui relativi ai contributi assegnati con il piano di riparto dell a.s , pari a C 2.805,11 per la scuola dell obbligo e pari a C 2.078,25 per la scuola secondaria di IIº, tali somme vanno ad aggiungersi al finanziamento ministeriale portando in tal modo la disponibilità per la scuola dell obbligo a C ,11 e la disponibilità per la scuola secondaria di IIº a C ,25. Il fabbisogno dei Comuni è stato calcolato moltiplicando il numero dei beneficiari per classe di frequenza (segnalato dai singoli Comuni ai sensi della nota della Direzione Generale Istruzione Formazione e Lavoro del 4 agosto 2006 prot. E ) per il costo medio dei libri di testo distinto per le varie classi.

17 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Il costo medio dei libri di testo per la scuola dell obbligo e per la scuola secondaria di IIº è quello indicato nella nota dipartimentale del Miur del 24 maggio 2004: 1 a scuola secondaria di Iº C 280,00 2 a scuola secondaria di Iº C 108,00 3 a scuola secondaria di Iº C 124,00 1 a scuola secondaria di IIº C 253,00 2 a scuola secondaria di IIº C 168,00 3 a scuola secondaria di IIº C 253,00 4 a scuola secondaria di IIº C 168,00 5 a scuola secondaria di IIº C 168,00 per il costo medio dei libri per gli alunni che frequentano istituzioni formative accreditate dalla Regione Lombardia percorsi in diritto dovere di istruzione per 12 anni, si fa riferimento al costo medio rispettivamente del primo anno, del secondo anno e dell ultimo anno della scuola secondaria di IIº: Y anno C 253,00 2 anno C 168,00 3 anno C 168,00 In base a tali elementi il fabbisogno complessivo dei Comuni è risultato complessivamente di C ,00 per la scuola dell obbligo e C ,00 per la scuola secondaria di IIº. La ripartizione proporzionale delle disponibilità finanziarie complessive rispetto al fabbisogno è risultata del 67% per la scuola dell obbligo e del 56% per la scuola secondaria di IIº. L allegato 2 riporta i Comuni che hanno segnalato il numero di beneficiari e il relativo importo che spetta a ciascun Comune per l a.s Nei confronti dei Comuni che hanno presentato eccedenze relative all a.s si procederà a compensare l importo assegnato in fase di erogazione della somma dovuta. ALLEGATO 2 FORNITURA GRATUITA E SEMIGRATUITA DEI LIBRI DI TESTO PER LA SCUOLA DELL OBBLIGO E PER LA SCUOLA SUPERIORE ANNO SCOLASTICO Prov. COMUNE Fabbisogno obbligo Riparto obbligo Fabbisogno superiori Riparto superiori BG ADRARA SAN MARTINO 1.061,00 713,50 0,00 0,00 BG ADRARA SAN ROCCO 388,00 260,92 0,00 0,00 BG ALBANO SANT ALESSANDRO 9.163, , , ,43 BG ALBINO , , , ,30 BG ALGUA 744,00 500,33 0,00 0,00 BG ALMÈ 4.741, , , ,28 BG ALMENNO SAN BARTOLOMEO 5.841, , ,00 949,39 BG ALMENNO SAN SALVATORE 2.230, , ,00 807,72 BG ALZANO LOMBARDO 9.584, , , ,35 BG AMBIVERE 1.045,00 702,74 672,00 379,30 BG ANTEGNATE 2.182, , ,00 712,89 BG ARCENE 2.973, , , ,19 BG ARDESIO 5.237, , , ,48 BG ARZAGO D ADDA 2.020, ,41 506,00 285,61 BG AVERARA 1.093,00 735,02 421,00 237,63 BG AZZANO SAN PAOLO 3.685, ,09 925,00 522,11 BG AZZONE 506,00 340,28 336,00 189,65 BG BAGNATICA 4.147, , ,00 759,74 BG BARBATA 501,00 336,91 0,00 0,00 BG BARIANO 3.641, , , ,98 BG BARZANA 506,00 340,28 589,00 332,46 BG BEDULITA 1.089,00 732,33 504,00 284,48 BG BERBENNO 1.831, , ,00 712,89 BG BERGAMO , , , ,39 BG BERZO SAN FERMO 1.783, ,03 840,00 474,13 BG BIANZANO 280,00 188,29 421,00 237,63 BG BLELLO 340,00 228,64 421,00 237,63 BG BOLGARE 3.415, ,52 421,00 237,63 BG BOLTIERE 4.163, , ,00 807,72 BG BONATE SOPRA 5.354, , , ,85 BG BONATE SOTTO 5.385, , , ,48 BG BORGO DI TERZO 1.477,00 993, ,00 854,56 BG BOSSICO 2.063, ,33 504,00 284,48 BG BOTTANUCO 4.293, , , ,67 BG BRACCA 997,00 670,46 589,00 332,46 BG BRANZI 1.638, , ,00 806,59 BG BREMBATE 3.372, ,61 842,00 475,26 BG BREMBATE DI SOPRA 6.638, , , ,74 BG BREMBILLA 2.909, , , ,19 BG BRIGNANO GERA D ADDA 4.946, , , ,34 BG BRUMANO 0,00 0,00 589,00 332,46

18 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1370 Prov. COMUNE Fabbisogno obbligo Riparto obbligo Fabbisogno superiori Riparto superiori BG BRUSAPORTO 3.103, , ,00 854,56 BG CALCINATE 6.454, , , ,00 BG CALCIO 2.694, ,66 589,00 332,46 BG CALUSCO D ADDA 7.459, , , ,47 BG CALVENZANO 992,00 667,10 253,00 142,80 BG CAMERATA CORNELLO 5.226, , , ,70 BG CANONICA D ADDA 1.713, ,96 421,00 237,63 BG CAPIZZONE 3.108, ,07 421,00 237,63 BG CAPRIATE SAN GERVASIO 7.073, , ,00 949,39 BG CAPRINO BERGAMASCO 1.692, , , ,89 BG CARAVAGGIO 8.825, , , ,17 BG CAROBBIO DEGLI ANGELI 1.319,00 887,00 759,00 428,41 BG CARVICO 3.665, , ,00 570,09 BG CASAZZA 1.654, , ,00 664,91 BG CASIRATE D ADDA 3.076, , ,00 855,69 BG CASNIGO 1.061,00 713,50 589,00 332,46 BG CASTEL ROZZONE 2.537, , ,00 616,93 BG CASTELLI CALEPIO 5.015, , , ,87 BG CASTIONE DELLA PRESOLANA 2.553, , ,00 996,24 BG CASTRO (BG) 636,00 427,70 674,00 380,43 BG CAVERNAGO 1.314,00 883,64 421,00 237,63 BG CENATE SOPRA 512,00 344,31 674,00 380,43 BG CENATE SOTTO 701,00 471,41 757,00 427,28 BG CENE 3.652, ,90 589,00 332,46 BG CERETE 404,00 271,68 504,00 284,48 BG CHIGNOLO D ISOLA 1.939, ,94 757,00 427,28 BG CHIUDUNO 759,00 510,41 589,00 332,46 BG CISANO BERGAMASCO 3.906, , ,00 855,69 BG CISERANO 8.656, , , ,89 BG CIVIDATE AL PIANO 1.804, ,16 336,00 189,65 BG CLUSONE , , , ,13 BG COLERE 4.252, , ,00 570,09 BG COLOGNO AL SERIO 9.964, , , ,61 BG COLZATE 1.266,00 851,36 504,00 284,48 BG COMUN NUOVO 630,00 423,66 842,00 475,26 BG CORNA IMAGNA 1.018,00 684, ,00 616,93 BG CORTENOVA (BG) 216,00 145,26 589,00 332,46 BG COSTA DI MEZZATE 1.352,00 909,19 168,00 94,83 BG COSTA DI SERINA 2.279, , ,00 570,09 BG COSTA VALLE IMAGNA 506,00 340,28 0,00 0,00 BG COSTA VOLPINO 7.375, , , ,63 BG COVO 2.488, ,13 589,00 332,46 BG CREDARO 280,00 188,29 253,00 142,80 BG CURNO 3.022, , , ,83 BG CUSIO 786,00 528, ,00 711,76 BG DALMINE , , , ,69 BG DOSSENA 981,00 659, ,00 854,56 BG ENDINE GAIANO 889,00 597, ,00 807,72 BG ENTRATICO 921,00 619,36 672,00 379,30 BG FARA GERA D ADDA 5.424, , ,00 948,26 BG FARA OLIVANA CON SOLA 1.018,00 684,59 0,00 0,00 BG FILAGO 1.126,00 757,21 336,00 189,65 BG FINO DEL MONTE 1.379,00 927,35 840,00 474,13 BG FIORANO AL SERIO 2.461, , ,00 711,76 BG FONTANELLA 3.162, , ,00 570,09 BG FORESTO SPARSO 1.385,00 931, ,00 948,26 BG FORNOVO SAN GIOVANNI 1.093,00 735,02 336,00 189,65 BG FUIPIANO VALLE IMAGNA 253,00 170,14 0,00 0,00 BG GANDELLINO 560,00 376,59 253,00 142,80 BG GANDINO 5.242, , ,00 759,74

19 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1371 Prov. COMUNE Fabbisogno obbligo Riparto obbligo Fabbisogno superiori Riparto superiori BG GANDOSSO 1.072,00 720,90 589,00 332,46 BG GAVERINA TERME 620,00 416,94 0,00 0,00 BG GAZZANIGA 2.042, , , ,17 BG GEROSA 253,00 170,14 253,00 142,80 BG GHISALBA 5.431, , , ,15 BG GORLAGO 1.503, ,74 757,00 427,28 BG GORLE 2.677, , , ,10 BG GORNO 2.219, ,24 168,00 94,83 BG GRASSOBBIO 3.836, , ,00 854,56 BG GROMO 2.435, ,49 589,00 332,46 BG GRONE 361,00 242,77 168,00 94,83 BG GRUMELLO DEL MONTE 3.658, , ,00 760,87 BG ISOLA DI FONDRA 124,00 83,39 0,00 0,00 BG ISSO 577,00 388,02 168,00 94,83 BG LALLIO 3.399, , ,00 618,06 BG LEFFE 3.077, , ,00 758,61 BG LENNA 781,00 525,21 506,00 285,61 BG LEVATE 830,00 558,16 0,00 0,00 BG LOCATELLO 4.299, , , ,52 BG LOVERE 2.580, , ,00 759,74 BG LURANO 2.026, ,45 168,00 94,83 BG LUZZANA 560,00 376,59 168,00 94,83 BG MADONE 2.359, , ,00 902,54 BG MAPELLO 3.458, ,44 504,00 284,48 BG MARTINENGO 8.680, , , ,04 BG MEDOLAGO 2.802, ,29 757,00 427,28 BG MEZZOLDO 108,00 72,63 0,00 0,00 BG MISANO DI GERA D ADDA 841,00 565, ,00 664,91 BG MONASTEROLO DEL CASTELLO 253,00 170,14 0,00 0,00 BG MONTELLO 3.205, , ,00 664,91 BG MORENGO 1.460,00 981,82 336,00 189,65 BG MORNICO AL SERIO 496,00 333,55 168,00 94,83 BG MOZZANICA 5.730, , ,00 901,41 BG MOZZO 4.525, , , ,17 BG NEMBRO , , , ,84 BG OLMO AL BREMBO 108,00 72,63 421,00 237,63 BG OLTRE IL COLLE 1.772, ,64 840,00 474,13 BG ONETA 738,00 496,29 589,00 332,46 BG ONORE 813,00 546,73 336,00 189,65 BG ORIO AL SERIO 1.029,00 691,98 925,00 522,11 BG ORNICA 1.626, ,45 0,00 0,00 BG OSIO SOPRA 1.509, , ,00 570,09 BG OSIO SOTTO 5.892, , , ,93 BG PAGAZZANO 1.293,00 869, ,00 806,59 BG PALADINA 1.605, ,33 504,00 284,48 BG PALAZZAGO 1.400,00 941,47 925,00 522,11 BG PALOSCO 4.520, ,62 504,00 284,48 BG PARRE 2.931, , , ,22 BG PEDRENGO 2.736, , ,00 759,74 BG PEIA 1.762, ,91 674,00 380,43 BG PIANICO 280,00 188,29 757,00 427,28 BG PIARIO 404,00 271,68 842,00 475,26 BG PIAZZA BREMBANA 533,00 358,43 336,00 189,65 BG PIAZZATORRE 765,00 514,45 0,00 0,00 BG PIAZZOLO 108,00 72,63 0,00 0,00 BG POGNANO 404,00 271,68 168,00 94,83 BG PONTE NOSSA 1.277,00 858, ,00 759,74 BG PONTE SAN PIETRO , , , ,87 BG PONTERANICA 3.549, , , ,50 BG PONTIDA 2.866, , ,00 759,74

20 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 1372 Prov. COMUNE Fabbisogno obbligo Riparto obbligo Fabbisogno superiori Riparto superiori BG PONTIROLO NUOVO 5.047, , ,00 854,56 BG PRADALUNGA 3.075, ,88 842,00 475,26 BG PREDORE 1.272,00 855,40 0,00 0,00 BG PREMOLO 1.250,00 840,60 0,00 0,00 BG PRESEZZO 4.013, , ,00 949,39 BG PUMENENGO 1.385,00 931,39 589,00 332,46 BG RANICA 1.897, , ,00 711,76 BG RANZANICO 560,00 376,59 0,00 0,00 BG RIVA DI SOLTO 388,00 260,92 0,00 0,00 BG ROGNO 4.169, , ,00 711,76 BG ROMANO DI LOMBARDIA , , , ,49 BG RONCOBELLO 124,00 83,39 0,00 0,00 BG RONCOLA 808,00 543,36 421,00 237,63 BG ROTA D IMAGNA 1.406,00 945,51 504,00 284,48 BG ROVETTA 2.849, , , ,89 BG SAN GIOVANNI BIANCO 6.916, , , ,09 BG SAN PAOLO D ARGON 2.623, , ,00 854,56 BG SAN PELLEGRINO TERME 5.608, , ,00 949,39 BG SANTA BRIGIDA 1.196,00 804,29 589,00 332,46 BG SANT OMOBONO IMAGNA 5.339, , ,00 759,74 BG SARNICO 3.480, ,24 757,00 427,28 BG SCANZOROSCIATE 4.800, , ,00 901,41 BG SCHILPARIO 2.036, ,17 757,00 427,28 BG SEDRINA 910,00 611, ,00 618,06 BG SELVINO 1.164,00 782,77 168,00 94,83 BG SERIATE 8.490, , , ,09 BG SERINA 3.588, , ,00 950,52 BG SOLTO COLLINA 883,00 593,80 674,00 380,43 BG SOLZA 2.052, ,93 336,00 189,65 BG SONGAVAZZO 356,00 239,40 168,00 94,83 BG SORISOLE 6.081, , , ,67 BG SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII 3.037, ,33 336,00 189,65 BG SOVERE 4.196, , , ,78 BG SPINONE AL LAGO 124,00 83,39 504,00 284,48 BG SPIRANO 1.670, ,04 421,00 237,63 BG STEZZANO 5.350, , , ,85 BG STROZZA 889,00 597,84 253,00 142,80 BG SUISIO 1.907, , ,00 949,39 BG TALEGGIO 1.045,00 702,74 589,00 332,46 BG TAVERNOLA BERGAMASCA 512,00 344,31 927,00 523,24 BG TELGATE 512,00 344,31 672,00 379,30 BG TERNO D ISOLA 8.257, , ,00 712,89 BG TORRE BOLDONE 4.267, , , ,23 BG TORRE DE ROVERI 1.341,00 901, ,00 759,74 BG TORRE PALLAVICINA 1.406,00 945,51 421,00 237,63 BG TRESCORE BALNEARIO 4.664, , ,00 664,91 BG TREVIGLIO , , , ,71 BG TREVIOLO 6.883, , , ,32 BG UBIALE CLANEZZO 506,00 340,28 253,00 142,80 BG URGNANO 8.602, , , ,67 BG VALBONDIONE 1.298,00 872, ,00 663,78 BG VALBREMBO 3.733, ,37 253,00 142,80 BG VALGOGLIO 883,00 593, ,00 759,74 BG VALSECCA 533,00 358,43 168,00 94,83 BG VALTORTA 749,00 503,69 336,00 189,65 BG VERDELLINO 7.599, , , ,17 BG VERDELLO 6.539, , ,00 996,24 BG VERTOVA 3.048, ,72 842,00 475,26 BG VIADANICA 889,00 597,84 421,00 237,63 BG VIGANO SAN MARTINO 1.821, ,59 336,00 189,65

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