Come è noto, con la d.g.r. 4 maggio 2007 n. VIII/4642 e successiva modifica con d.g.r. 4 marzo 2009 IL DIRIGENTE ANNA PAVAN
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1 Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE SANITA' GOVERNO DELLA PREVENZIONE, TUTELA SANITARIA, PIANO SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO E EMERGENZE SANITARIE PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE E IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONI Protocollo H del Firmato digitalmente da ANNA PAVAN Ai Signori Sindaci dei Comuni Lombardi e, p.c. Ai Signori Presidenti delle Province Lombarde LORO SEDI Oggetto : dgr 4 maggio 2007 n Attività funebri e cimiteriali Gli impianti di cremazione in Lombardia ai sensi del r.r Trasmissione relazione attività anno 2008 Come è noto, con la d.g.r. 4 maggio 2007 n. VIII4642 e successiva modifica con d.g.r. 4 marzo 2009 n.viii89052, la Regione Lombardia è intervenuta in materia di programmazione degli impianti di cremazione, ai sensi della Legge 30 marzo 2001, n. 130 Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri. La d.g.r in argomento ha previsto un censimento degli impianti di cremazione lombardi e un monitoraggio della loro attività attraverso la costituzione presso la D.G. Sanità di un osservatorio del sistema integrato degli impianti di cremazione, al fine di seguirne l'evoluzione. Si trasmette in allegato la seconda relazione predisposta da detto osservatorio, relativa alle attività 2008, che vuol essere base conoscitiva e strumento di supporto decisionale per l elaborazione di strategie in materia di impianti di cremazione sul territorio lombardo. Ringraziando per la collaborazione i Comuni e gli Enti gestori che hanno fornito i dati di attività relativamente ai propri impianti e ricordando loro la necessità di garantire i flussi informativi entro il mese di febbraio di ciascun anno, si porgono distinti saluti. IL DIRIGENTE ANNA PAVAN Allegati: File RELAZIONE 29 settembre 2009.doc Firma autografa sostituita con indicazione a stampa del nominativo delsoggetto responsabile ai sensi del D.Lgs art. 3 c. 2. Referente per l'istruttoria della pratica: MARIAGRAZIA SCHIAVINI Tel PREVENZIONE SANITARIA DAI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI Via Pola Milano mail: sanita@pec.regione.lombardia.it Fax
2 GLI IMPIANTI DI CREMAZIONE IN LOMBARDIA Relazione attività 2008 La presente relazione, redatta a cura dell osservatorio del sistema integrato degli impianti di cremazione costituito presso la Direzione generale Sanità, costituisce il 2 resoconto dei dati di attività 2008, come pervenuti dai soggetti gestori degli impianti di cremazione, e fa seguito alla I relazione diffusa il 28 settembre 2008 con nota prot. H Gli impianti di cremazione Al 31 dicembre 2008 risultavano attivi in Lombardia 10 impianti, dotati complessivamente di 17 linee di cremazione (nella Tabella allegata le caratteristiche dei singoli impianti). Oltre ad essi a breve entrerà in esercizio l impianto di Busto Arsizio (VA), dotato di una linea di cremazione e riconosciuto già esistente dalla d.g.r in quanto in possesso dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.Lgs Inoltre alcuni impianti esistenti, ai sensi della d.g.r. citata, hanno attivato le procedure per un potenziamento dell impianto: Cinisello Balsamo e Bergamo raddoppieranno le linee di cremazione e Lodi ha attivato la procedura per la sostituzione tecnologica e adeguamento gestionale dell impianto. Nel grafico 1 sono riportati i dati di attività con riferimento agli anni 2005, 2006,2007 e Grafico n. 1: Le cremazioni effettuate dagli impianti lombardi Nelle tabelle successive (tabella A,B, C, D) sono riportati i dati di attività di ciascun impianto in attività suddivisi per anno e per tipologia di cremazione. 1 La documentazione è reperibile sul sito della DGS:
3 Tabella A ANNO 2005 BG BS CO CR LO MN MI CB PV VA REGIONE cadavere parti anatomiche n. totale cremazionianno Tabella B ANNO 2006 BG BS CO CR LO MN MI CB PV VA REGIONE cadavere parti anatomiche n. totale cremazionianno Tabella C ANNO 2007 BG BS CO CR LO MN MI CB PV VA REGIONE n. cremazioni cadavere parti anatomiche n. totale cremazionianno Tabella D ANNO 2008 BG BS CO CR LO MN MI CB PV VA REGIONE n. cremazioni cadavere n cremazioni da parti anatomiche n. totale cremazioni anno
4 Come si evince, gli impianti hanno effettuato, nel 2008, cremazioni di cui cremazioni da cadavere, potendo soddisfare la scelta crematoria media effettuata dal 20% dei deceduti occorsi in Regione Lombardia. Da evidenziare che l area milanese risulta avere medie oltre il 50% e che pertanto in alcune aree della Regione ci si attesta sul 10 % della scelta crematoria rispetto il totale dei decessi. Nel grafico 2 è riportato l andamento delle cremazioni in Regione Lombardia per impianto in cui è evidente il lento e costante incremento; se però si osservano i trend per impianto, si può verificare come ci siano due tendenze: Impianti che incrementano considerevolmente il numero delle cremazioni e appaiono tuttora in crescita (BG, BS, CO e MN); si tratta verosimilmente di territori ove la scelta crematoria, inizialmente bassa, si sta affermando; Impianti che mantengono sostanzialmente costante il numero di cremazioni (CR,LO,PV,VA), quasi che la scelta crematoria abbia raggiunto il proprio apice. Significativo l impianto di Milano che, con una percentuale di cremazione elevata ormai da diversi anni, nel 2009 registra un numero di cremazioni da cadavere inferiore all anno precedente. Grafico n. 2: Le cremazioni effettuate dagli impianti lombardi negli anni 2005, 2006, 2007 e 2008 La potenzialità degli impianti di cremazione in Lombardia Contestualmente ai dati di attività, i soggetti gestori degli impianti di cremazione hanno fornito i dati relativi al numero potenziale di cremazioni ovvero il numero di cremazionianno che l impianto di cremazione potrebbe soddisfare. Tale potenziale ovvero il numero totale di cremazioni che gli impianti in attività potrebbero effettuare - raggiunge la quota di cremazionianno; a tale dato, a breve, potranno aggiungersi ulteriori 5500 cremazioni potenzialianno che verranno soddisfatte dall entrata in funzione dell impianto di Busto Arsizio, dalle nuove linee degli impianti di Bergamo e di Cinisello Balsamo, dalla sostituzione dell impianto di Lodi e del nuovo impianto di Albosaggia (SO). Come si evince da tale analisi sintetica, in Regione Lombardia la situazione degli impianti è più che positiva ed in grado di soddisfare sia la richiesta di cremazione attuale che di un ulteriore incremento fino ad una richiesta di circa cremazionianno.
5 Oltre a ciò vi è da considerare la cremazione degli esiti di che attualmente si attesta sulle cremazionianno senza particolari evidenze di un suo incremento; inoltre è fisiologico che, dopo un iniziale e probabile incremento, le richieste tendano progressivamente a ridursi. Attività dell osservatorio del sistema integrato degli impianti di cremazione Dall entrata in vigore della d.g.r. VIII4642, è stato costituito presso la DG Sanità l osservatorio che si avvale di funzionari della U.O. Governo della prevenzione, tutela sanitaria, piano sicurezza luoghi di lavoro e emergenze sanitarie. L attività dell osservatorio riguarda il monitoraggio degli impianti di cremazione tramite la raccolta e l elaborazione dei dati statistici annuali provenienti dai gestori degli impianti ed la cura dell evoluzione del quadro normativo di riferimento. Inoltre l osservatorio si occupa del supporto tecnico alle verifiche preventive presentate dai proponenti impianti di cremazione. Durante il secondo anno di attività l osservatorio ha dato supporto tecnico alle seguenti verifiche preventive: - positive ai Comuni di: Lodi, Albosaggia (SO) e Monza (impianto sperimentale zinco) - negative ai Comuni di: San Donato M.se, Saronno e Sesto San Giovanni. L impianto di cremazione proposto dal Comune di Rho, per il quale vi era documentazione di un contratto a titolo oneroso e quindi rientrante nella fattispecie di cui al punto 4 della d.g.r. in argomento, a seguito di Conferenza di servizio per il rilascio dell Autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.Lgs presso la Provincia competente, è stato ritenuto improcedibile a causa della mancanza del possesso dei requisiti dell allegato A della d.g.r. VIII4642. Conclusioni Sulla base dei dati presentati in questa breve relazione non emerge nell immediato la necessità di realizzare nuovi impianti sul territorio lombardo, anche alla luce della potenzialità annue attuali e degli impianti che nei prossimi due tre anni entreranno in esercizio. E da sottolineare che giungono alla DG Sanità frequenti segnalazioni di difficoltà dell utenza a poter effettuare la cremazione in tempi certi e rapidi e spesso non potendo quindi utilizzare impianti vicini, con incremento dei costi del trasposto e del disagio dei dolenti. Tali criticità potranno essere certamente risolte con utilizzi degli impianti fino al raggiungimento della loro potenzialità, ma soprattutto dovranno essere ricercate sinergie tra il gestore dell impianto e i Comuni dell intorno territoriale attraverso, ad esempio, convenzioni che garantiscano tempi e modalità sostenibili per l utenza. Milano, 29 settembre 2009
6 Allegato: CARATTERISTICHE IMPIANTI DI CREMAZIONE - AGGIORNAMENTO 31 DICEMBRE 2008 IMPIANTO Bergamo Brescia Como Cremona Lodi Anno di realizzazione AUTORIZZAZIONE dgr dgr del ddg DEL dgr V7346 del dgr n del decreti: del e 2598 del Anno di entrata in esercizio Fonte energetica metano metano metano metano metano n. linee di cremazione carta dei servizi NO SI in corso di approvazione NO NO n. linee di cremazione di prossima realizzazione note 1 2 con dismissione vecchia linea verifica preventiva positiva per una nuova linea Verifica positiva per nuovo impianto, convenzione con Pavia per fermo impianto Attivita ANNO n. gganno di funzionamento n. hgg di funzionamento n.cremazioni cadavere eseguite ,5 2, n cremazioni da parti anatomiche n. totale cremazioni anno
7 IMPIANTO Mantova Milano Cinisello Balsamo Pavia Varese Anno di realizzazione AUTORIZZAZONE dgr V40544 del e dgr V54236 del dgr del duo n del DGR DEL DECRETO N.69 DEL decreto n del Anno di entrata in esercizio Fonte energetica metano 2 linne elettriche e 3 a gas metano metano metano elettrica n. linee di cremazione (Predisposte le infrastrutture per la seconda linea) carta dei servizi in corso di pubblicazione in fase di realizzazione In fase di predisposizione n. linee di cremazione di prossima realizzazione note 2 con dismissione vecchia linea impianto nuovo entrato in esercizio il è predisposto per una seconda linea 1 verifica preventiva positiva per una nuova linea la nuova linea è entrata in funzione il 1 ottobre 2008 mentre la vecchia linea ha funzionato fino al 15 gennaio 2009 Attività l'impianto di cremazione n. gganno di funzionamento n. hgg di funzionamento , ,21 10,16 11,85 11, n.cremazioni cadavere eseguite n cremazioni da parti anatomiche n. totale cremazioni anno
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