LE BARRIERE ARTIFICIALI SOMMERSE NELL ESPERIENZA ABRUZZESE: UNA OPPORTUNITA DI ACCRESCIMENTO DELLE RISORSE ITTICHE. Floriana Ciarrocchi

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1 LE BARRIERE ARTIFICIALI SOMMERSE NELL ESPERIENZA ABRUZZESE: UNA OPPORTUNITA DI ACCRESCIMENTO DELLE RISORSE ITTICHE

2 La ricerca scientifica applicata nella pesca L IZS A&M è un Ente Sanitario che istituzionalmente si occupa anche della salubrità dei prodotti ittici. Inoltre il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha riconosciuto l IZS A&M idoneo a svolgere attività di ricerca tecnologica scientifica nel settore della pesca.

3 La ricerca scientifica applicata nella pesca Questa competenza è intesa dall IZS A&M come contributo tecnico alla gestione delle risorse ittiche per migliorare la produttività del pescato nella salvaguardia dell ecosistema marino, così come promosso dalla Unione Europea con la Politica Comune della Pesca (PCP).

4 Sono stati individuati quattro settori di intervento: la pesca a strascico (reti a maglia quadra, barriere artificiali per ripopolamento, fermo biologico) la piccola pesca (barriere artificiali per ripopolamento, gestione della risorsa) la pesca dei molluschi bivalvi (gestione dei banchi naturali di vongole) l acquacoltura (allevamento di specie pregiate)

5 Le problematiche della pesca 1. Questione economica 2. Emergenza ambientale (protezione e gestione della fascia costiera)

6 FONDI DOCUP Pesca Marittima ed Acquacoltura , Asse 1, Misura 1.3 Protezione Sviluppo Delle Risorse Acquatiche REGIONE ABRUZZO La Provincia di Teramo e la Provincia di Pescara hanno realizzato delle BARRIERE SOMMERSE con il duplice scopo di: Impedire lo strascico illegale entro le 3 miglia Creare aree di ripopolamento

7 Le barriere artificiali Sono strutture appoggiate su fondali marini composte da: corpi naturali (pietre, tronchi ecc.) artificiali (calcestruzzo, cemento armato, cenere di carbone) per: creare un elemento di diversificazione negli habitat originari, monotoni o degradati; ricostituire i meccanismi bio-ecologici in grado di aumentare la produzione alieutica di un ecosistema.

8 Le barriere artificiali

9 Le barriere artificiali

10 Le barriere artificiali

11 Le barriere artificiali

12 Le barriere artificiali

13 Le barriere artificiali: Effetti bio-ecologici Colonizzazione delle nuove superfici artificiali da parte di: specie autoctone (fondali fango-sabbiosi) specie alloctone (fondali rocciosi)

14 Colonizzazione delle nuove superfici artificiali disponibili da parte della biomassa larvale di organismi sessili i quali, a loro volta, creano una maggiore disponibilità di cibo richiamando e fornendo nutrimento a specie ittiche tipiche di substrati duri come: corvine ombrine saraghi scorfani Le barriere artificiali: Effetti bio-ecologici Indicatori del funzionamento delle barriere

15 Le barriere artificiali: Effetti socio-economici Aumento del reddito dei pescatori con catture più abbondanti e più diversificate; Riduzione della conflittualità intersettoriale tra la piccola pesca e la pesca a traino (strascico, vongolare, volanti).

16 Vantaggi: Protezione dalla pesca a strascico illegale; protezione, sviluppo e ripopolamento delle risorse acquatiche; incremento della quantità di pesce disponibile anche nelle zone attigue; protezione della biodiversità;

17 Vantaggi: possibilità di utilizzo a scopo ricreativo della zona di mare per l allevamento, la piccola pesca e la pesca sportiva; diversificazione dell attività di pesca e periodi di riposo per le specie più sfruttate; possibilità di raccolta e/o allevamento di molluschi bivalvi.

18 Attività di monitoraggio CADENZA ANNUALE: Campionamenti di benthos per verificare la colonizzazione e l evoluzione della comunità insediata sui manufatti Riprese subacquee (archivio visivo)

19 Attività di monitoraggio CADENZA QUADRIMESTRALE: Campionamenti di fauna ittica all interno ed all esterno delle barriere artificiali mediante reti da posta Analisi della produttività primaria (fitoplancton)

20 Le barriere di Cologna

21 Le barriere di Cologna

22 Analisi effettuate Per verificare l evoluzione dei rendimenti di pesca dopo l installazione delle barriere: Numero di esemplari catturati Identificazione e numero di specie catturate

23 Analisi effettuate Per confrontare lo stato di complessità delle biocenosi tra le zone occupate dalle barriere e quelle del fondale naturale: Indice di dominanza (May, 1979) Indice di diversità specifica (Shannon- Weaver, 1949) Indice di ricchezza specifica (Margalef, 1958) Indice di equiripartizione (Pielou, 1966)

24 L istallazione delle barriere

25 L istallazione delle barriere 1 anno dopo

26 Risultati: Numero di esemplari Totale esemplari pescati nel triennio N esempari totali De ntro Fuori

27 Risultati: Peso totale Peso totale degli esemplari pescati nel triennio Peso (Kg) ,85 19,65 17,62 17,98 9,14 11, De ntro Fuori

28 Indice di dominanza (May, 1979) (N esemplari di una specie/n totale di esemplari = n i /N) Cappone Pannocchia Sogliola Triglia

29 Indice di dominanza Specie caratteristiche dei fondali duri Triglia di scoglio Ombrina Corvina Mazzancolla Sarago Scorfano

30 Indice di dominanza Specie caratteristiche dei fondali duri Murici Ostriche Mitili

31 Indice di equipartizione o eveness J = H / log2 S Andamento dell'indice di Equipartizione nel triennio (Pielou, 1966) 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 0,73 0,64 0,72 0,67 0,62 zona dentro barriere 0,55 zona fuori barriere

32 Indice di diversità specifica H = - Σ (ni /N) * ln (ni /N) (Shannon & Weaver, 1949) Andamento dell'indice di Shannon-Weaver nel triennio ,00 4,00 3,00 2,00 1,00 3,38 3,16 3,17 2,69 2,62 2, ,00 zona dentro barriere zona fuori barriere

33 Indice di ricchezza specifica D = (S-1) / log N (Margalef, 1958) Andamento dell'indice di Ricchezza Specifica nel triennio , ,84 8,00 5,15 8,0 7, De ntro Fuori

34 Segnalazioni Sogliola dal porro (Solea lascaris)

35 Conclusioni Le barriere artificiali possono contribuire a: Risolvere i problemi legati allo scarso reddito della pesca artigianale e all eccessivo sfruttamento delle risorse alieutiche Avviare quei processi di diversificazione degli habitat che facilitano l incremento della diversità biologica in una visione integrata della gestione della pesca e delle attività costiere.

36 Conclusioni I Fondi Europei per la Pesca (FEP) prevedono ulteriori finanziamenti per la costruzione delle barriere. Alla luce di questi risultati estremamente positivi è auspicabile che parte di tali fondi sia destinata ad accrescere le barriere giù esistenti in modo da incrementare ulteriormente la biodiversità e la biomassa della biocenosi insediata.

37 Ringraziamenti Provincia di Teramo: Luigi De Angelis Rocco Di Giacomo Provincia di Pescara: Gianfranco Piselli Franco Recchia Antonello Colantoni Carla Giansante Simone Giuseppe Milillo Marianna Fatigati Pescatori: Vincenzo Amicone Walter Terra Michele Artone Giuseppe Di Filippo & Co.

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