LE PRONUNCE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA IN TEMA DI CONTRATTO DI AGENZIA

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1 LE PRONUNCE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA IN TEMA DI CONTRATTO DI AGENZIA Data pronuncia Causa Parti Principio di diritto 30 aprile 1998 C-215/97 Barbara Bellone Yokohama SpA Mancata iscrizione all albo Validità del contratto di agenzia Compatibilità norma nazionale e direttiva 86/653 La direttiva 86/653 osta ad una normativa nazionale che subordini la validità di un contratto di agenzia all'iscrizione dell'agente di commercio in un apposito albo. Forma del contratto di agenzia Libertà delle forme L'art. 13, n. 2, della direttiva consente agli Stati membri di «prescrivere che un contratto di agenzia sia valido solo se documentato per iscritto». Da ciò consegue che: - la direttiva prevede libertà di forma per il contratto di agenzia, pur lasciando agli Stati membri la facoltà di imporre la forma scritta; - il legislatore comunitario, menzionando la possibilità per gli Stati di prescrivere la forma scritta, ha inteso disporre che gli Stati non possono imporre altra condizione formale al di fuori di essa. 13 luglio 2000 C-456/98 Centrosteel Srl Adipol GmbH Mancata iscrizione all albo Validità del contratto di agenzia Compatibilità norma nazionale e direttiva 86/653 La direttiva 86/653 osta a una normativa nazionale che subordini la validità di un contratto di agenzia all'iscrizione dell'agente di commercio in un apposito albo. Interpretazione delle norme interne Il giudice nazionale, nell'applicare disposizioni di diritto interno anteriori o successive ad una direttiva, è tenuto ad interpretarle quanto più possibile alla luce del tenore e della finalità della direttiva stessa, in modo da consentirne un'applicazione conforme agli obiettivi di quest'ultima.

2 9 novembre 2000 C-381/98 Ingmar GB Ltd Eaton Leonard Technologies Inc. Indennità ex artt. 17 e 18 Applicabilità Preponente stabilito in Paese terzo Gli artt. 17 e 18 della direttiva 86/653 devono trovare applicazione quando l'agente commerciale il cui contratto si estingue ha svolto la sua attività in uno Stato membro, anche se il preponente è stabilito in un paese terzo e, in forza di una clausola del contratto, quest'ultimo è disciplinato dalla legge di tale paese. Infatti, il regime previsto dagli artt , che ha carattere imperativo, mira a tutelare, tramite la categoria degli agenti commerciali, la libertà di stabilimento e una concorrenza non falsata nell'ambito del mercato interno, sicché le dette disposizioni devono trovare applicazione allorquando il fatto presenta un legame stretto con la Comunità. 6 marzo 2003 C-485/01 Francesca Caprini Conservatore Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) Iscrizione all albo Iscrizione registro imprese Validità del contratto di agenzia Compatibilità norma nazionale e direttiva 86/653 E compatibile con la direttiva 86/653 la norma nazionale che subordini l iscrizione dell agente commerciale in un albo previsto a tale scopo alla iscrizione dello stesso agente nel registro delle imprese, purché ove questa difetti il contratto di agenzia non sia considerato viziato e le conseguenze della mancata iscrizione non ledano altrimenti la tutela prevista dalla Direttiva in favore degli agenti nei rapporti con i preponenti. 10 febbraio 2004 C-85/03 Mavrona & Sia OE Delta Etaireia Symmetochon AE Inapplicabilità Direttiva 86/653 Soggetti agenti per conto terzi a nome proprio La direttiva 86/653 non si applica alle persone che pur agendo per conto di un preponente, concludono direttamente affari con i clienti in nome proprio. L'attività delle persone che agiscono per conto terzi ma a nome proprio è diversa da quella degli agenti commerciali e gli interessi e la tutela necessaria alle due professioni non sono gli stessi.

3 16 marzo 2006 C-3/04 Poseidon Chartering BV Marianne Zeeschip VOF, Albert Mooji, Sjoerdtje Sijswerda, Gerrit Schram Art. 1, n. 2 Permanenza del mandato a trattare Ai sensi dell art. 1, n. 2, della direttiva 86/653, è agente commerciale l intermediario indipendente che è incaricato di trattare in maniera permanente per un altra persona la vendita o l'acquisto di merci, ovvero di trattare e di concludere dette operazioni in nome e per conto del preponente. Per il caso in cui l intermediario sia stato incaricato della conclusione di un solo contratto, successivamente prorogato per diversi anni, il requisito della permanenza deve essere inteso nel senso che l intermediario deve essere incaricato dal preponente di trattare le proroghe successive del contratto, a meno che sussistano ulteriori fattori sufficienti a mostrare l esistenza di un mandato permanente a trattare. 23 marzo 2006 C-465/04 Honyvem Informazioni Commerciali Srl Mariella De Zotti Indennità di cessazione del rapporto Non derogabilità in peius L'art. 19 della direttiva 86/653 deve essere interpretato nel senso che l'indennità di cessazione del rapporto che risulta dall'applicazione dell'art. 17, n. 2, della direttiva 86/653 non può essere sostituita, in applicazione di un accordo collettivo, da un'indennità determinata secondo criteri diversi da quelli fissati da quest'ultima disposizione, a meno che non sia provato che l'applicazione di tale accordo garantisce, in ogni caso, all'agente commerciale un'indennità pari o superiore a quella che risulterebbe dall'applicazione della detta disposizione. Indennità di cessazione del rapporto Criteri calcolo quantum Il regime istituito dall'art. 17 della direttiva 86/653 non fornisce indicazioni dettagliate circa le modalità di calcolo dell'indennità di cessazione del rapporto alla quale l'agente commerciale può aver diritto. Gli Stati membri, pertanto, pur rimanendo all'interno dell'ambito fissato da detta norma, godono di un potere discrezionale con riferimento, in particolare, al criterio dell'equità. 17 gennaio 2008 C-19/07 Eredi di Paul Chevassus- Marche Groupe Danone, Diritto alla provvigione L art. 7, n. 2, primo trattino, della direttiva 86/653, deve essere interpretato nel senso che l agente commerciale incaricato di una zona geografica determinata non ha diritto alla provvigione per le operazioni concluse da clienti appartenenti a tale zona con un terzo senza l intervento, diretto o indiretto, del preponente. Infatti dalla sintesi dei nn. 1 e 2 dell art. 10 della direttiva emerge che il

4 Société Kro beer brands SA (BKSA), Société Évian eaux minérales d Évian SA (SAEME) diritto dell agente commerciale alla provvigione sorge quando il preponente ha adempiuto la propria obbligazione o avrebbe dovuto adempierla, oppure quando il terzo rispetto al contratto di agenzia, vale a dire il cliente, ha o avrebbe dovuto adempiere la propria. In tutti questi casi, la presenza del preponente nelle operazioni per le quali l agente commerciale ha diritto alla provvigione è indispensabile. Ciò è avvalorato dal disposto dell art. 11, n. 1, della direttiva, ai sensi del quale il diritto dell agente commerciale alla provvigione può estinguersi unicamente se e nella misura in cui sia certo che il contratto tra il cliente ed il preponente non sarà eseguito e la mancata esecuzione non sia dovuta a circostanze imputabili al preponente. Spetta al giudice nazionale stabilire se gli elementi di cui dispone, valutati tenendo conto della finalità di tutela dell agente commerciale, che costituisce uno degli obiettivi della direttiva, nonché dell obbligo di lealtà e di buona fede, che incombe al preponente ai sensi dell art. 4 della direttiva, gli consentano o meno di accertare la sussistenza di un intervento del genere, indipendentemente dal fatto che tale intervento sia di natura giuridica, ad esempio con l intermediazione di un rappresentante o di fatto. 26 marzo 2009 C-348/07 Turgay Semen Deutsche Tamoil GmbH Indennità di cessazione del rapporto Criteri calcolo quantum Fasi dell art. 17 Gli Stati membri possono esercitare il loro potere discrezionale quanto alla scelta delle modalità di calcolo dell indennità di cui all art. 17 n. 2 della direttiva solamente all interno del preciso ambito stabilito dagli artt. 17 e 18 della direttiva medesima. Il sistema istituito dall art. 17 della direttiva si articola in tre differenti fasi: 1. quantificazione dei vantaggi del preponente derivanti dalle operazioni con i clienti procurati dall agente commerciale, conformemente alle disposizioni dell art. 17, n. 2, lett. a), primo trattino; 2. verifica, a termini del secondo trattino di tale norma, se l importo determinato sulla base dei criteri sopra descritti sia equo, tenuto conto di tutte le circostanze di specie e, segnatamente, delle perdite di provvigioni subite dall agente commerciale; 3. operatività eventuale del massimale a cui l importo dell indennità è soggetto ai sensi dell art. 17, n. 2, lett. b), il quale opera unicamente in caso di eccedenza dell importo risultante dalle due precedenti fasi di calcolo. 4.

5 Quantum dell indennità Non derogabilità in peius L art. 17, n. 2, lett. a), della direttiva 86/653, dev essere interpretato nel senso che non consente che il diritto dell agente commerciale all indennità di fine rapporto sia limitato d ufficio alle perdite di provvigioni risultanti dalla cessazione del rapporto contrattuale, anche quando i vantaggi mantenuti dal preponente debbano essere ritenuti superiori. Infatti, il potere discrezionale di cui godono gli Stati membri al fine di adeguare l indennità di fine rapporto dovuta all agente commerciale per ragioni di equità non può essere interpretato nel senso di un adeguamento potenziale di tale indennità esclusivamente in peius. Tale interpretazione dell art. 17, n. 2, lett. a), secondo trattino, della direttiva, che consente l esclusione d ufficio di qualsiasi maggiorazione di tale indennità, andrebbe inaccettabilmente a detrimento dell agente commerciale all atto della risoluzione del rapporto. Ne consegue che è inammissibile una prassi giurisprudenziale che esclude d ufficio che l indennità possa essere aumentata a concorrenza del massimale fissato dall art. 17, n. 2, lett. b), della direttiva, nell ambito dell applicazione del criterio di equità, nel caso in cui i vantaggi mantenuti dal preponente siano superiori alla stima delle provvigioni perdute dall agente commerciale. Preponente appartenente a gruppo di società Calcolo quantum indennità Massimale L art. 17, n. 2, lett. a), della direttiva 86/653, dev essere interpretato nel senso che, nel caso in cui il preponente appartenga ad un gruppo di società, i vantaggi tratti dalle società del detto gruppo non sono, in linea di principio, ritenuti compresi nei vantaggi del preponente e, di conseguenza, non devono essere presi in considerazione ai fini del calcolo dell indennità di fine rapporto spettante all agente commerciale. Il massimale dell importo dell indennità, previsto all art. 17, n. 2, lett. b), della direttiva, infatti, è calcolato sulla base delle retribuzioni ottenute dall agente commerciale, che sono versate esclusivamente dal preponente, anche se esso appartenga ad un gruppo di società. In più, è lo stesso obiettivo della direttiva, ossia la certezza delle operazioni commerciali e la certezza del diritto nel settore della rappresentanza commerciale, che esclude, in linea di principio, che possano essere presi in considerazione vantaggi di soggetti terzi, a meno che non sia lo stesso rapporto contrattuale tra il preponente e l agente commerciale a prevederlo. A tal riguardo spetta al

6 giudice nazionale esaminare il contratto di agenzia alla luce del diritto nazionale applicabile. 28 ottobre 2010 C-203/09 Volvo Car Germany GmbH Autohof Weidensdorf GmbH Indennità di clientela Inadempimento dell agente Recesso con preavviso L art. 18, lett. a), della direttiva 86/653, osta a che un agente commerciale indipendente venga privato della sua indennità di clientela quando il preponente dimostra l esistenza di un inadempimento dell agente commerciale, verificatosi dopo la notifica del recesso dal contratto mediante preavviso e prima della scadenza di quest ultimo, che avrebbe potuto giustificare un recesso immediato dal contratto in parola. Ai sensi dell art. 17, n. 2, lett. a), secondo trattino, della direttiva 86/653, l agente commerciale ha diritto ad un indennità se e nella misura in cui il pagamento di tale indennità sia equo, tenuto conto di tutte le circostanze. Non può dunque escludersi che il comportamento di detto agente possa essere preso in considerazione nell ambito della valutazione intesa a stabilire il carattere equo della sua indennità. 17 ottobre 2013 C-184/12 United Antwerp Maritime Agencies (Unamar) NV Navigation Maritime Bulgare, Interpretazione delle disposizioni del diritto dell Unione europea Ai sensi dell art. 7 della Convenzione di Roma (e dell articolo 9 del Regolamento Roma I) sono norme imperative di applicazione necessaria e di sicurezza quelle disposizioni la cui osservazione è stata reputata cruciale per la salvaguardia dell organizzazione politica, sociale o economica dallo Stato membro interessato, al punto da esigerne l applicazione a tutte le situazioni che rientrino nel loro campo, qualunque sia la legge applicabile al contratto stipulato tra le parti. La legge di uno Stato membro dell Unione, che offre la protezione minima prescritta dalla direttiva e sia stata scelta dalle parti contraenti, può essere disapplicata dal giudice adito, situato in un altro Stato membro, a favore della Lex Fori a motivo del carattere imperativo di quest ultima, unicamente se quest ultimo giudice constata in modo circostanziato che il legislatore dello Stato del Foro ha ritenuto cruciale, in senso all ordinamento interessato, riconoscere all agente commerciale una prestazione ulteriore.

7 3 dicembre 2015 C-338/14 Quenon K. SPRL Beobank SA (già Citibank Belgium SA) e Metlife Insurance SA (già Citilife SA) Indennità di clientela Risarcimento per danni ulteriori L art. 17, comma 2, lett. c, non osta ad una norma nazionale che attribuisca all agente, a seguito dell estinzione del rapporto di agenzia, sia il diritto all indennità di importo massimo limitato ad un anno della sua retribuzione sia, laddove tale indennità non copra integralmente il danno effettivo subito, il diritto alla concessione di un risarcimento per danni ulteriori. L art. 17 paragrafo 2 lettera c della direttiva 86/653 deve essere interpretato nel senso che la concessione del risarcimento di danni non è subordinata ad un inadempimento o ad una condotta illecita del preponente, ma esige che il danno invocato sia distinto da quello risarcito dall indennità. 7 aprile 2016 C-315/14 Marchon Germany GmbH Yvonne Karaszkiewicz Indennità di clientela Concetto di nuovo cliente L art. 17, paragrafo 2, lett. a), primo trattino, della direttiva 86/653/CEE dev essere interpretato nel senso che i clienti acquisiti dall agente commerciale per le merci di cui il preponente gli abbia affidato la vendita devono essere considerati nuovi clienti ai sensi di detta disposizione, sebbene questi intrattenessero già rapporti commerciali con il preponente in merito ad altre merci, qualora la vendita delle prime merci realizzata dall agente stesso gli abbia imposto di porre in essere rapporti commerciali specifici, cosa che spetta al giudice del rinvio accertatore.