Formazione Base LECTIO DIVINA PROGETTO. Sr Benedetta Rossi

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1 Formazione Base PERCORSO EQUIPE CARITAS DIOCESANA anno pastorale 2008/2009 LECTIO DIVINA PROGETTO Sr Benedetta Rossi quarta tappa - Roma, 20/22 aprile 2009

2 PROGETTO Cercheremo questa mattina di riflettere insieme su cosa possa significare progetto, su alcuni aspetti della progettualità, a partire da una pagina della Scrittura molto nota, quella del duello tra Davide e Golia, il campione delle schiere dei filistei. Il testo ci mostra l intrecciarsi di una serie di progetti, ognuno con le sue caratteristiche, portati avanti ciascuno con scopi e moventi diversi. Il progetto è una realtà ambigua nella Scrittura, può essere buono o cattivo in relazione non solo al f ine, ma anche al modo in cui viene portato avanti. ( Per il progetto cattivo cf. Mi 2,1 2 e Am 8, 4 6). Questo testo ci permette di sottolineare alcuni aspetti del come si porta avanti un progetto IL PROGETTO DI GOLIA Abbiamo due eserciti schierati in battaglia, quello di Israele e quello dei Filistei e una valle che li divide. Ad un certo punto entra in scena Golia, un eroe dell esercito filisteo, che sfida a duello un uomo delle schiere di Israele ( datemi un uomo e combatteremo insieme 1Sam 17,10). Il narratore ci descrive minuziosamente la stazza e l equipaggiamento di Golia, perfettamente adatto per la missione che egli si era prefisso. Questo combattente ha uno scopo ben preciso: sfidare a duello uno dei rappresentanti dell esercito di Saul per ucciderlo, in modo da evitare la battaglia e garantire la vittoria alle sue truppe. Tutto di lui è perfettamente adeguato per lo scopo che si era prefisso: la sua stazza, la sua aggressività (espressa nelle parole), il suo equipaggiamento. L immagine di Golia di fronte all esercito di Israele, ci mostra quello che potremmo definire un progetto adeguato. L obiettivo ultimo dell azione di Golia è quello di rendere schiavi gli israeliti: se prevarrò io su di lui (sfidante) sarete voi nostri schiavi e ci servirete (17,9). Golia: violenza che rende schiavi. Questo progetto di Golia, la sfida che egli lancia all esercito, la sua persona con tutto il suo armamentario, provoca il panico tra le schiere di Israele: Saul e tutto Israele udirono le parole del filisteo; rimasero sconvolti ed ebbero una grande paura. Il panico che prende il re Saul e i suoi soldati è paralizzante, impedisce di agire, di far fronte alla minaccia. La paura aumenta progressivamente ogni giorno, perché per ben quaranta giorni Golia, due volte al giorno mattina e sera esce dal suo accampamento per lanciare la sua sfida (17,16). Ogni volta di fronte a lui gli israeliti fuggono timorosi (17,24). Saul e ogni suo uomo percepiscono la loro inferiorità di fronte alla sfida di Golia, di fronte a quella macchina da guerra che è il filisteo. La percezione di questa inferiorità è ciò che scatena il panico. IL PROGETTO DI DAVIDE È proprio in questa situazione di panico generalizzato che Davide entra in scena. Egli sopraggiunge al campo non come soldato, ma inviato dal proprio padre a portare cibo ai fratelli, a ritirare la loro paga e a portare al padre loro notizie (17,17 18). Mentre i fratelli 1

3 erano andati al seguito di Saul in battaglia, Davide era rimasto a badare al gregge del padre a Betlemme. Davide, ancora una volta, è l uomo fuori posto, colui che non è mai dove dovrebbe essere. Quando dovrebbe essere in casa, presente alla venuta di Samuele, è fuori casa e deve essere chiamato (1Sam 16,10 12). Quando gli altri sono alla guerra lui è a pascolare il gregge (17,13 15). Quando egli è sul campo di battaglia, in mezzo agli uomini, inviato dal padre, il fratello maggiore Eliab, gli rimprovera di non essere a pascolare il gregge, accusandolo di essere venuto solo per curiosare (17,28). Questo ragazzo fuori posto, sentite le parole del filisteo, si fa avanti con un progetto ben preciso: nessuno si scoraggi. Ciò che Davide sta per fare si pone contro la paura, contro il pan ico che attanagliava le schiere del re. Il tuo servo andrà a combattere contro quel filisteo. Il progetto di Davide è immediatamente valutato da Saul come inadatto: tu non puoi andare. La motivazione sta proprio nell inadeguatezza di Davide di fronte al filisteo: Davide è un ragazzo e il filisteo un uomo d armi fin dalla sua giovinezza. Ed ecco che di fronte all obiezione di Saul basata sulla valutazione oggettiva e razionale della sproporzione tra le forze di Davide e quelle di Golia il figlio di Iesse espone il suo concetto di adeguatezza. Il discorso di Davide si basa sulla sua esperienza, l esperienza della debolezza di un pastore di fronte al leone e all orso. Infatti, Davide non ha alcuna paura di dichiarare che il leone e l orso riuscivano a portargli via pecore dal gregge, mostrando così la loro forza. Egli però riusciva a liberare la pecora dalla loro bocca, perché il Signore stesso lo liberava dalle unghie di questi animali feroci. Egli non aveva semplicemente sconfitto il leone e l orso, ma era stato liberato dal leone e dall orso che si avventavano contro di lui. Davide, può essere liberatore delle sue pecore perché è il liberato da animali più forti di lui. Davide esprime con queste parole la sua capacità di andare incontro a Golia, l adeguatezza del suo progetto. Essa è basata su una corretta percezione di sé, del suo essere piccolo e debole di fronte all avversario, ma allo stesso tempo del suo essere liberato. Davide mostra la chiara consapevolezza del suo essere inferiore sia di fronte al leone e all orso, sia di fronte al filisteo. Il progetto di Davide ( il tuo servo andrà a combattere contro il filisteo ) non è fondato sulla boria (come gli rimproverava il fratello Eliab), né basato semplicemente sul falso entusiasmo o sulla sete di una ricompensa (il re aveva messo in palio la mano della figlia per invogliare qualcuno a combattere cf. 17,25, ma quando Saul vorrà dare a Davide la sua primogenita Merab in 18,17ss egli rifiuterà), quanto piuttosto basato sulla percezione chiara del proprio ess ere. La sua adeguatezza, paradossalmente sta proprio nella sua inadeguatezza. Proprio questa percezione di sé permette a Davide di avere lucidità sufficiente per valutare gli eventi, per restituire le giuste proporzioni a ciò che stava accadendo. La visione di Davide si mostra infatti molto più lucida rispetto a quella di Saul. Per Saul e per i suoi uomini la percezione di inferiorità di fronte a Golia era diventata motivo di panico, il quale aveva alterato la percezione della realtà. 2

4 Davide, infatti, afferma che Golia ha sfidato le schiere del Dio vivente. Egli riconosce il vero destinatario della sfida di Golia, il Dio vivente, e riconoscendo il destinatario, implicitamente afferma anche che proprio chi ha ricevuto la sfida (il Dio vivente) dovrà intervenire per vincerla. Riconoscere il destinatario reale della sfida del filisteo, consente a Davide di calibrare la sua strategia: il Signore mi libererà, quasi a dire: colui che è insultato agirà. Se le parole di Golia mettevano in chiaro il suo obiettivo, quello di rendere schiavi gli israeliti, le parole di Davide, con le quali illustra la ragionevolezza del suo progetto, chiariscono al contrario che egli è il liberato che potrà liberare. Il progetto è per la liberazione, per la libertà. Il dramma degli eventi, la forza messa in campo da Golia e soprattutto il panico scatenato dall inferiorità degli israeliti, non avevano permesso di vedere il reale avversario di Golia. Il discorso di Davide riconduce tutto alla misura giusta Il progetto adeguato di Golia, progetto per la schiavitù L inferiorità come motivo di panico, trasformata da Davide in punto di forza la percezione della propria inferiorità davanti a cose più grandi di noi, che richiederebbero capacità e mezzi che non abbiamo tu non puoi andare : la valutazione di un progetto basato sulla nostra percezione dell altro (sei un ragazzo) Necessità della consapevolezza di sé, del proprio limite per il progetto. Chiarezza nell analisi della situazione (ha insultato le schiere del Dio vivente) quando la paura non permette di percepire la realtà DAVIDE E LA CORAZZA DI SAUL: IL PROGETTO DI SAUL Saul accetta la proposta di Davide, anche se di fatto la sua reazione è ancora una volta provocata dal panico e dalla sua idea di ciò che debba essere adeguato per andare contro il filisteo. Saul dice: ebbene va, ma allo stesso tempo mette delle condizioni a questo andare di Davide. Saul cerca di realizzare il progetto a modo suo, secondo ciò che egli pensa necessario. Saul rivestì Davide del suo abito. Saul traveste in qualche modo Davide; ci si traveste per dissimulare la propria identità (come farà lo stesso Saul per andare a consultare negromante di Endor in 1Sam 28,28, oppure Acab per andare in battaglia come narrato da 1Re 22,29); Saul cerca in qualche modo di dissimulare l identità di Davide, quell identità di pastore che egli non riteneva adeguata per la missione. Ma si cerca di dissimulare l identità attraverso il travestimento per paura: ecco che ancora una volta emerge in questi gesti di Saul la paura che lo guida. Davide viene rivestito da Saul (potremmo pensare che con questo accorgimento Golia avrebbe potuto credere che colui che gli veniva incontro fosse il re di Israele). Non solo Saul riveste Davide del suo abito, ma anche delle sue armi: gli mise sul capo un elmo di bronzo e gli fece indossare la corazza; Davide si cinse la spada di lui sopra l armatura. Saul dona a Davide tutto quello che era massimamente adeguato secondo lui 3

5 per andare contro il filisteo. Il risultato di questo gesto di Saul è che alla fine Davide è reso da Saul come Golia. Tutte le parole che indicano l equipaggiamento fatto indossare a Davide, indicano allo stesso modo l equipaggiamento di Golia. Saul fornisce al figlio di Iesse strumenti perfetti, calibrati su colui che egli deve affrontare. Sembra un progetto eccellente, tecnicamente, ma non è adatto a Davide, a colui che deve lo deve portare avanti. Quest ultimo, infatti, cerca di camminare ma non vi riesce. Ed ecco che Davide ripete proprio le parole dettegli da Saul: non posso camminare, alla lettera: non posso andare. Saul aveva detto non puoi andare e paradossalmente (magari inconsciamente), ha messo esattamente Davide nelle condizioni di non poter andare. Il progetto di Saul schiaccia Davide, che adesso così bardato non può andare 1. Saul riesce in qualche modo a confermare la verità delle sue affermazioni e la ragionevolezza del suo progetto: avevo ragione io ; il progetto è infattibile. E in qualche modo lascia che Davide stesso lo dica. Si mette in condizioni l altro di non realizzare il progetto Il progetto realizzato a modo nostro, calibrato secondo ciò che ci sembra opportuno L identità del f ratello che non ci piace, si mette addosso all altro il nostro vestito La valutazione delle risorse fatta nel panico Il progetto calibrato solo secondo ciò che abbiamo davanti e non secondo l identità di colui che lo porta avanti, quell identità che cerchiamo di dissimulare La nostra armatura: l armatura di cui carichiamo il fratello, al punto tale che egli non può più muoversi così che la responsabilità del fallimento del progetto è sua il nostro progetto come armatura di cui rivestiamo qualcuno Il progetto che snatura l identità e i doni del fratello non portando a compimento le sue capacità, i suoi talenti LA CORAZZA ABBANDONATA Davide avrebbe potuto fermarsi a questa affermazione non posso andare che sembra dare ragione a Saul. Ma invece rimane fermo nel suo intendimento; egli afferma infatti: non posso andare con tutte queste cose. Ciò che impedisce a Davide di andare sono tutte queste cose, tutte le cose di cui Saul l aveva rivestito, l armamentario di Saul, la sua corazza, la sua spada. Non è detto che si debba reagire ad un progetto di violenza e morte (rappresentato da Golia) con altrettanta violenza, non è detto che si debba contrapporre ad un progetto che fa della forza il suo strumento altrettanta forza. 1 Si potrebbe pensare anche ad un gesto protettivo di Saul verso Davide: contro questo però stanno 1) il travestimento: non solo si donano a Davide corazza e spada, ma anche il proprio vestito. 2) le armi di Saul non proteggeranno mai Davide: più tardi egli cercherà di conficcarlo al muro con una lancia. 4

6 Così Davide se le tolse di dosso. Egli si libera allora del travestimento di Saul, si libera di ciò che era adeguato (secondo Saul) per andare contro il filisteo. Davide si libera di ciò che lo rendeva come Golia, affermando così di nuovo implicitamente la sua identità, la sua debolezza, la sua vulnerabilità. Davide per andare incontro a Golia, prima di tutto si spoglia, poi prende semplicemente ciò che è suo, ciò che aveva e di cui era stato svestito. In una situazione straordinaria come quella in cui si trova, Davide prende con sé ciò che egli ordinariamente prende con sé. L ordinario nello straordinario. Ma Davide nella sua azione non lascia spazio alla casualità, come ci rivela l attenzione nello scegliere i ciottoli dal torrente ( scelse cinque ciottoli lisci ). Il figlio di Iesse sfrutta tutte le risorse che ha, al meglio. Non lascia niente al caso. È interessante la reazione di Golia; egli si sente disprezzato, insultato dal modo con cui Davide gli va incontro: sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?. Paradossalmente vedendo Davide che gli viene incontro Golia è messo di fronte in qualche modo all inutilità del suo armamentario, l inutilità delle risorse messe in campo (l avversario è così debole che tutto quello che Golia possiede appare improvvisamente inutile). Davide che fronteggia Golia svela l inutilità del progetto di Golia, suscitando la rabbia di Golia e il suo insult o: il gigante scopre improvvisamente che non potrà far sfoggio di tutto quello che ha messo in campo. Riappropriarsi della propria identità, di ciò che è nostro, di ciò che costituisce il nostro essere abituale, il nostro equipaggiamento quotidiano progetto portato avanti con quello che si ha quante volte andiamo in cerca di risorse straordinarie, come se ciò che abbiamo non fosse mai sufficiente Ma questo non a caso: non si tratta di portare avanti il progetto in maniera sprovveduta mettere in moto al meglio ciò che si ha, prendere tutto quello che serve, scegliere cosa usare L inutilità di apparati giganteschi svelata proprio dalla debolezza e vulnerabilità l irritazione quando il nostro progetto perfetto risulta inutile, ci sentiamo insultati LA CORAZZA E LA SPADA DI GOLIA Il duello praticamente non ha luogo: quello che i filistei e Golia attendevano sopra ogni cosa e che gli israeliti allo stesso modo temevano, non comincia neanche. Davide prende una delle sue pietre, la scaglia con la fionda, colpì il filisteo e lo uccise. Nello svolgimento dei fatti non è questo il momento in cui Golia viene ucciso: adesso egli cade con la faccia a terra; verrà ucciso solo dopo con la spada (il testo dice che Davide prese la sua spada, la sguainò e lo uccise ). Ma il testo biblico viene a dirci che il momento in cui Golia è praticamente ucciso è quello in cui cade con la faccia a terra; caduto a terra egli rimane immobile, diventa preda di Davide che gli salta sopra; non riesce più a muoversi o ad alzarsi oppresso dal peso della corazza e delle armi. Proprio l armamentario che doveva difendere Golia e garantirgli la 5

7 vittoria, in realtà ha sortito l effetto contrario: lo ha mostrato debole, vulnerabile, consegnandolo nelle mani di Davide. Colui che voleva rendere schiavo da solo tutto il popolo di Israele, adesso è alla mercé di un giovinetto. La corazza e la spada di Golia diventano una trappola mortale per lui: egli, infatti, è ucciso dalle sue stesse armi, dalla pesantezza del suo armamento e dalla sua stessa spada. Quella spada che era destinata all uccisione di Davide, conduce invece il filisteo alla morte. Il progetto e l armamentario del gigante filisteo, non solo rivelano la loro inefficacia, ma sortiscono l effetto contrario, ritorcendosi contro di lui. Quando il progetto diventa distruttivo per chi lo ha promosso Quando gli strumenti del progetto sortiscono l effetto contrario CONCLUSIONE Progetto paradossale che fa della debolezza e dell inadeguatezza il suo punto di forza, quella debolezza che normalmente provoca panico e scoraggiamento, diventa motivo di fiducia, motivo che lascia spazio nel progetto alla presenza del Signore, al suo intervento. Progetto che deve tenere conto non solo di ciò che si ha davanti, ma anche del volto del fratello che lo porta avanti; progetto che implica fiducia nei talenti dell altro, dare all altro la possibilità che questi talenti possano essere impiegati. E le risorse e i talenti dell altro sono ciò che egli è, ciò che possiede. 6