Principali indicatori dell economia provinciale nel 1 trimestre 2010 e previsioni sull evoluzione Collana Rapporti n.

Transcript

1 Principali indicatori dell economia provinciale nel 1 trimestre 2010 e previsioni sull evoluzione Collana Rapporti n. 518

2

3 3 INDICE a pag. Parte 1^ I principali indicatori nel 1 trimestre Sintesi delle tendenze 4 - Quadro di riepilogo indicatori Quadro di riepilogo dati Registro Imprese al Grafici di sintesi - Industria manifatturiera 14 - Commercio 17 - Servizi 19 - Cassa integrazione 21 - Dinamica imprese 24 - Persone con cariche imprenditoriali 28 - Credito 29 - Export 31 Parte 2^ Gli scenari di sviluppo dell'economia provinciale al Sintesi previsioni 33 - Quadro di riepilogo previsioni al Grafici di sintesi 36 Il presente rapporto costituisce una sintesi delle informazioni congiunturali sull evoluzione dell economia provinciale nel 1 trimestre 2010 disponibili integralmente nel sito: Il rapporto e' stato completato con le informazioni disponibili al 3 maggio 2010.

4 4 1- I principali indicatori nel 1 trimestre 2010 L analisi della dinamica dell economia locale nel 1 trimestre 2010 viene effettuata limitatamente alle informazioni attualmente disponibili. Va infatti tenuto presente che al momento della redazione di questa sintesi mancano ancora i dati riguardanti le indagini campionarie sull andamento dell attività manifatturiera e del terziario, oltre che ai dati di fonte Istat sull export provinciale ( 1 ). Pertanto verranno esaminate le informazioni riguardanti: - la variazione quantitativa della base produttiva della provincia - la cassa integrazione - i protesti cambiari - il credito La dinamica delle imprese Sulla base dei dati di fonte Infocamere, confrontando il numero di imprese operative al 31 marzo , emergevano le seguenti tendenze ( 2 ): - per la provincia si verificava una parziale diminuzione delle imprese, contenuta in un -0,4% pari in valore assoluto a -354 unità su un totale a fine periodo di imprese; - la diminuzione risultava pressochè analoga a quella registrata alla stessa data del 2009 e si presentava in dimensioni percentuali sostanzialmente analoghe al Veneto (-0,6%) e all Italia (-0,5%); - in valore assoluto a livello regionale la contrazione dell apparato produttivo era nell ordine di unità (su un totale di oltre 455 mila imprese operative), mentre a livello nazionale la diminuzione era indicata in unità su un totale di oltre 5,2 milioni di imprese; - nelle altre province della regione le dinamiche erano pressochè stazionarie per Vicenza (-0,1%) e Verona (-0,2%), mentre le diminuzioni erano attorno al -1% per le altre; - considerando le attivita industriali e terziarie (e quindi escludendo agricoltura e pesca) il dato era parzialmente positivo (+0,3%), ma, come vedremo, rifletteva soprattutto una certa crescita registrata nelle attivita terziarie dal momento che prevalevano arretramenti dell apparato industriale (soprattutto nella componente manifatturiera, ma anche nelle costruzioni); - anche Verona e Vicenza registravano una crescita limitata analoga a Padova, mentre nelle altre province prevaleva ancora una tendenza negativa (comunque contenuta al di sotto del -1%); - per dimensioni assolute della base imprenditoriale Padova si confermava all ottavo posto nella graduatoria delle province italiane (e al 10 per numero di imprese industriali e terziarie) a fine marzo 2010; - per la sola componente artigiana delle imprese, l andamento si presentava negativo in dimensioni relativamente più accentuate, con una flessione del -1,2% (il calo maggiore dell ultimo decennio con ( 1 ) i dati su manifatturiero e terziario, ricavati dall indagine VenetoCongiuntura realizzata in collaborazione con Unioncamere Veneto, saranno disponibili dal 10 maggio I dati dell export di fonte Istat verranno diffusi dopo l 11 giugno ( 2 ) per ulteriori approfondimenti si veda il rapporto disponibile su:

5 5 riferimento alla situazione al 31 marzo) pari a 349 imprese in meno su un totale di unità a fine periodo; - il declino delle imprese artigiane era determinato dai ridimensionamenti registrati nei trasporti (-3,8%), nel manifatturiero (-3,1%), nelle riparazioni (-1,9%) e in parte anche nelle costruzioni (-0,9%). Per quanto riguarda le dinamiche settoriali nella provincia per il totale delle imprese: - la diminuzione delle imprese risultava maggiore in agricoltura (-3,6% pari a 600 unità in meno rispetto al ) e nelle attivita manifatturiere (-2,9% per un valore assoluto di 346 unità) rispetto a quanto pure avveniva nelle costruzioni (-1,3% attorno alle 200 unità in meno) e nei trasporti (-1,8% per -53 unità); - nelle attivita terziarie si segnalava nell insieme una maggiore tenuta dell apparato produttivo, con una crescita limitata per l insieme delle attivita commerciali (+0,6% comprendendo ingrosso, dettaglio della piccola e grande distribuzione, riparazioni) e variazioni invece relativamente più significative nelle attività professionali (+6,5% in particolare consulenze scientifiche, tecniche, gestionali, ecc.), nei servizi di comunicazione (+4,5% che comprendono servizi informatici, editoria e telecomunicazioni) e in parte anche nelle attività di alloggio e ristorazione (+2,7%); - tra le altre specializzazioni terziarie, si segnalavano aumenti attorno al +1,7% nelle attivita immobiliari, nei servizi finanziari e negli altri servizi alle imprese; - tra i servizi destinati alle persone era consistente l aumento del numero di imprese nei servizi sanitari (+5,3% anche se in assoluto contenuto in 16 unità) con dinamiche favorevoli anche nell insieme delle attività ricreative, culturali e sportive (+4,2%) e per i servizi destinati all istruzione (+3,8%); - nell ambito del manifatturiero la contrazione dell apparato produttivo era l effetto del ridimensionamento del numero di imprese registrato nelle industrie del mobile (-6,6%), dell abbigliamento (- 5,6%), dei prodotti in metallo (-5%) e del cuoio-calzature (-3,9%); - in termini assoluti la riduzione delle imprese era nell ordine di -126 unità nelle industrie dei prodotti in metallo, -94 nell abbigliamento, - 70 nel mobile e -19 nel calzaturiero, sempre confrontando i dati 2010 sul numero delle imprese operative a fine marzo 2009; - per le altre specializzazioni principali, si segnavano cali contenuti attorno al -2%, fenomeno che riguardava oreficeria-occhialeria e le industrie degli apparecchi elettrici e, al -1%, per industrie del legno e industrie alimentari; - era invece più limitata la diminuzione di imprese nel settore della produzione di macchinari (-0,6%); - tra le altre attivita manifatturiere di minori dimensioni assolute, si segnalavano i ridimensionamenti per metallurgia (-7,2%), carta, mezzi di trasporto e tessile (tutti con cali del -4,3% anche se contenuti al di sotto delle 10 unità); - facevano eccezione al generale declino solo le attivita collegate alla manutenzione e installazione dei macchinari (+14,8% per 53 unità in più) e due specializzazioni in cui però le variazioni, pur significative percentualmente, erano meno rilevanti in termini assoluti: industrie delle bevande (+8,6 per 3 unità in più) e dei componenti per autoveicoli (+2,9 pari a +2 unità). Rispetto al trend in atto nelle altre maggiori province venete con riferimento ai principali settori:

6 6 - la flessione delle imprese agricole era di alcuni decimali superiore al dato regionale, ma in tutte le province venete prevaleva un declino in questo settore (più accentuato per Venezia); - Padova presentava una diminuzione delle imprese manifatturiere analoga al Veneto e comunque allineata per dimensioni percentuali a quella che si verificava nelle maggiori province della regione; - nelle costruzioni la contrazione delle imprese era di poco più contenuta rispetto a quanto avveniva in regione e, come nel caso del manifatturiero, in tutte le province si verificava una diminuzione della base produttiva (più accentuata per Venezia, Rovigo e Treviso); - nell insieme delle attivita commerciali, alberghiere e della ristorazione l andamento positivo era di poco superiore a quello registrato in regione, in cui le dinamiche delle maggiori province, ad eccezione di Venezia, risultavano anch esse positive, in particolare per Vicenza; - nei servizi alle imprese in senso allargato (trasporti, comunicazioni, servizi finanziari, immobiliari, professionali, ecc.) Padova conseguiva l incremento più elevato considerando le principali province della regione per presenza di queste attività; - anche nei servizi alle persone la provincia raggiungeva un livello di crescita in linea con il Veneto e superiore all Italia ed era preceduta solo da Verona tra le principali province venete. L andamento per forme giuridiche evidenziava: - per il totale dei settori, un aumento delle società di capitali (+3% che risultava però il più contenuto dell ultimo decennio) e delle altre forme giuridiche (+5,1% in prevalenza cooperative) a fronte di una parziale flessione delle società di persone (-0,4%) e in maggior misura delle imprese individuali (-1,4% pari in termini assoluti a 813 unità in meno rispetto alla stessa data dell anno precedente); - considerando le attivita industriali e terziarie si riscontrava una minore flessione delle imprese individuali (-0,3%), mentre per le forme societarie si confermava il trend per il totale dei settori. L andamento per forme giuridiche a livello settoriale era caratterizzato per le imprese individuali da un calo maggiore in agricoltura e nell industria (soprattutto manifatturiero, ma anche costruzioni) e da una parziale tenuta nel terziario (se si eccettuano i trasporti su strada settore in cui e prevalente una forte componente artigiana). La crescita delle società di capitali riguardava, tra i settori in cui e maggiore la loro presenza, soprattutto le attivita professionali e in misura inferiore anche le costruzioni, mentre era positivo, ma inferiore alla crescita media per questa forma giuridica, il trend nel commercio, nelle attivita immobiliari e nel manifatturiero. Considerando le persone con cariche imprenditoriali (titolari, soci, amministratori, ecc.) si confermava una tendenza nell insieme negativa: - il totale degli imprenditori per l insieme dei settori ammontava nella provincia al a unità con una riduzione del -0,4% rispetto alla stessa data del 2009; - per l industria e il terziario il numero di imprenditori era pari a con una dinamica (-0,1%) pressoché stabile rispetto all anno precedente; - per quanto riguarda le principali componenti, si rilevava una variazione limitata per le donne imprenditrici (+0,3%), un calo della componente giovanile con meno di 29 anni di età (-4,7%) a conferma del resto di una tendenza in atto negli ultimi anni, che

7 7 interessava anche le giovani imprenditrici, sia pure in misura relativamente minore (-2,1%); - si verificava una crescita degli imprenditori stranieri (+5,9%), sia pure con variazioni inferiori a quelle registrate nell ultimo decennio; - tra gli imprenditori stranieri era ancora significativo l aumento della componente femminile (+9,9%) e degli imprenditori cinesi (+7%), ma in entrambi i casi con valori inferiori a quelli registrati a fine Considerando i soli titolari di impresa: - si accentuava la tendenza complessiva emersa per il totale delle cariche con una riduzione dei titolari del -1,4% (-0,3% escludendo l agricoltura), fenomeno che si verificava anche la componente femminile (-0,8% ma +1,1% per le titolari dell insieme dell industria e del terziario, pur con un calo del -5,6% della loro presenza nel manifatturiero); - si confermava anche la contrazione per i giovani titolari con meno di 29 anni (-3,3%), mentre invece risultava in controtendenza la componente femminile per questa classe di età che registrava un aumento del +5,9% (determinato soprattutto dall aumento delle giovani titolari nel commercio e nei servizi alle imprese); - per i titolari stranieri il trend era di poco inferiore (+5,2%) al citato al dato complessivo, situazione che si riscontrava anche per la componente cinese (+5,9%), mentre continuava a rimanere elevato l aumento delle titolari extracomunitarie (+10,5%) La Cassa integrazione I dati di fonte INPS sulla dinamica della Cassa integrazione (CIG) nella provincia per il 1 trimestre 2010 segnalavano il proseguimento del trend particolarmente negativo già evidenziato per tutto il In sintesi: - il totale delle ore di CIG concesse nella provincia nei primi tre mesi del 2010 ammontava complessivamente a 5,8 milioni di unità (contro le 795 mila dello stesso periodo 2009), in termini assoluti il massimo degli ultimi decenni (per riscontare un valore analogo bisogna risalire al 1987, ma allora si trattava di un dato totale annuale); - l aumento rispetto allo stesso periodo dell anno precedente risultava del + 634,4% variazione che in termini percentuali era superiore a quella pure verificatasi nel Veneto (+373,5%) in cui il totale delle ore concesse si attestava a 33,3 milioni; - rispetto alle dinamiche in atto nelle altre province della regione, Padova evidenziava una entità di ore in valore assoluto inferiore a quella raggiunta da Vicenza (8 milioni) e Verona (poco meno di 7 milioni) e sia pure di poco anche da Treviso (5,9 milioni), collocandosi quindi al quarto posto in regione per incidenza sul totale Veneto; - la quota di Padova sul totale regionale registrava un aumento attestandosi al 17,5% contro l 11,3% dello stesso periodo del 2009; - pur, quindi, con valori inferiori a quelli delle maggiori province industriali della regione (se si eccettua Venezia), in termini di crescita percentuale la provincia registrava il secondo incremento più elevato dopo quello conseguito da Verona (in cui il valore risultava più che decuplicato rispetto al 1 trimestre del 2009);

8 8 - anche nelle altre province gli aumenti erano consistenti, con variazioni attorno al +400% per Vicenza e Rovigo e al +300% per Venezia e Treviso; - a determinare questa forte crescita era soprattutto l aumento della CIG nella meccanica con variazioni particolarmente consistenti per Verona e Vicenza (oltre i 3 milioni in più per entrambe), ma anche per Padova (+2,6 milioni) e Treviso (+1,5 milioni); - a livello settoriale in ambito provinciale, la CIG concessa nell insieme delle attività metalmeccaniche raggiungeva i 3,3 milioni di ore (56,5% del totale) pari ad oltre 2,8 milioni di ore in più rispetto al 1 trimestre 2009; - tra le attività manifatturiere, anche nel sistema moda si verificava un aumento rilevante (950 mila ore con un aumento di oltre il 400% rispetto al 2009 determinato soprattutto dagli incrementi nell abbigliamento e nel calzaturiero), pur se la sua incidenza sul totale delle ore concesse scendeva al 16,3% (contro il 23,8% del 1 trimestre 2009); - da rilevare anche un aumento consistente del ricorso alla CIG nel commercio (poco più di 400 mila ore nei primi tre mesi del 2010 contro un valore nullo nello stesso periodo del 2009) e nelle industrie del legno (+282 mila ore); - edilizia, trasformazione dei minerali e carta segnavano aumenti tra le 100 e le 140 mila ore, mentre relativamente inferiore era la crescita nella chimica (circa 70 mila ore in più); - solo nelle industrie alimentari il ricorso alla CIG risultava ridotto. Per quanto riguarda l evoluzione mensile delle ore concesse, dopo una certa diminuzione registrata a gennaio 2010, tra febbraio e marzo proseguiva una forte espansione del ricorso alla CIG nella provincia tanto che negli ultimi due mesi veniva raggiunto il valore massimo della CIG concessa (attorno ai 2,3 milioni di unità in ciascuno dei due mesi) considerando i dati a partire da gennaio Si verificava soprattutto un ricorso rilevante alla CIG straordinaria, la cui richiesta e prevalentemente da mettere in relazione alla presenza di crisi strutturali, con rischi quindi più rilevanti per il mantenimento dell occupazione una volta esaurita l integrazione salariale I protesti cambiari I dati dei protesti cambiari per il totale della provincia di Padova, relativi al 1 trimestre 2010, indicavano una parziale crescita del numero dei titoli protestati, inferiore tuttavia a quella che si era verificata nello stesso periodo del 2009 e, per contro, una riduzione dell importo monetario. La minore crescita del numero dei protesti era dovuta alla flessione che interessava gli assegni e le tratte non accettate, pur in presenza di un aumento per le cambiali (superiore a quello verificatosi nei primi tre mesi del 2009). La riduzione dell importo monetario era dovuta principalmente alla diminuzione degli assegni protestati e in misura meno significativa anche delle cambiali. L incidenza dei singoli titoli sul totale dei protesti nella provincia subiva di conseguenza alcune variazioni. Per numero di titoli, le cambiali coprivano poco meno del 70% del totale contro il 25,7% degli assegni, mentre per importo monetario il peso dei

9 9 due titoli principali era pressochè analogo, attestandosi attorno al 48% del totale. In sintesi: - nei primi tre mesi del 2010 il numero dei titoli protestati nella provincia raggiungeva le unità con un aumento del +2% rispetto allo stesso periodo del 2009 (in cui tuttavia la crescita risultò maggiore, +9,3%); - l importo monetario dei protesti era di 9,2 milioni di euro in questo caso con una riduzione del -27% rispetto ai primi tre mesi dell anno precedente (contro un aumento del +18,2% nel 2009) Il credito I dati dei depositi e prestiti bancari diffusi dalla Banca d Italia a livello provinciale sono attualmente aggiornati al 31 gennaio 2010 ( 3 ). L analisi viene effettuata comparando i valori assoluti dei due principali aggregati creditizi con riferimento alle variazioni (situazione al 31 gennaio). In sintesi le principali tendenze sono così riassumibili: - per i deposti la dinamica risultava ancora positiva (+3,9%) anche se al di sotto della crescita registrata a livello nazionale (+7,2%) e regionale (+5,1%) e della variazione segnata dalla provincia alla stessa data del 2009 (+5,5%); - in ambito regionale, ad eccezione di Verona in cui si verificava un calo dei depositi (-2%) gli incrementi erano superiori a quelli registrati da Padova; - per i prestiti si conferma un ridimensionamento già emerso nelle precedenti analisi sui dati del 2009: prevaleva infatti una dinamica di fatto stazionaria (+0,1% contro il +5,4% alla stessa data del 2009) pur se in ambito regionale si rilevava un parziale regresso (-0,4%) e l aumento su scala nazionale risultava limitato (+0,9%); - da notare che nelle altre maggiori province della regione, se si eccettua Venezia (+2,2%), prevaleva una dinamica negativa per Vicenza (-2,1%) e Treviso (-1,7%), mentre Verona segnava un risultato analogo a Padova; - la tendenza nell insieme stazionaria dei prestiti era l effetto del calo intervenuto per il credito destinato alle imprese, in diminuzione del -2,7% sullo stesso periodo del 2009 (contro una crescita del +7,2% al 31 gennaio l anno precedente), dal momento che i prestiti alle famiglie risultavano in aumento (+5,6%) con una variazione in linea con il dato regionale (+5,9%), anche se circa due punti al di sotto dell aumento registrato per l Italia (+7,5%); - il calo dei prestiti alle imprese per Padova era analogo a quello verificatosi a livello regionale e nazionale, mentre in ambito veneto la dinamica prevalentemente negativa in tutte le province risultava più accentuata per Belluno (-8%), Treviso (-4,4%) e Vicenza (-4,1%); ( 3 ) i dati di base sono stati estratti dal sito: a cui si rinvia anche per le avvertenze di carattere metodologico; per quanto riguarda i dati sulle sofferenze bancarie, le informazioni sono disponibili su base trimestrale; si veda l ultima elaborazione al disponibile su:

10 10 - tuttavia considerando i soli prestiti vivi alle imprese (al netto delle sofferenze e delle operazioni pronti contro termine) si riscontrava un andamento negativo più accentuato, con una flessione del -4,8% per la provincia in linea comunque con il trend Veneto (- 4,9%) in cui le diminuzioni maggiori, si confermavano ancora per Belluno (-9,1%), Treviso e Vicenza (entrambe con -6,8%). Analizzando i prestiti vivi a livello settoriale e per le principali classi dimensionali di impresa si rilevava: - una diminuzione più accentuata del credito al settore manifatturiero (-8,9%) rispetto a quanto pure avveniva per i servizi (-3,9%) e in misura relativamente inferiore per le costruzioni (-1,8%); - una diminuzione maggiore di prestiti alle imprese con meno di 20 addetti (-5,7%) rispetto ad una tendenza pure negativa, in parte meno accentuata, per le imprese otre questa soglia dimensionale (- 4,5%). Rispetto al trend in atto in regione, Padova presentava una diminuzione relativamente più contenuta del credito alle imprese manifatturiere (- 10,3% nel Veneto) e soprattutto nelle costruzioni (-3,7% per la regione), mentre era maggiore la restrizione creditizia nei servizi rispetto a quanto accade nel Veneto (-2,3%) e in Italia (-1,4%). Da notare, inoltre, una diminuzione più accentuata del credito alle piccole imprese nella provincia rispetto al Veneto (-3,8% quindi circa 2 punti in più) e all Italia (-1,1% con un divario in questo caso di oltre 4 punti e mezzo). Invece, la contrazione dei prestiti alle imprese maggiori (oltre i 20 addetti) era leggermente meno marcata nella provincia rispetto a Veneto (-5,1%) e Italia (-4,9%). Esaminando l andamento dei prestiti settoriali e per classi dimensionali di impresa nelle principali province venete: - nel manifatturiero, prevaleva una flessione, con maggiori accentuazioni per Venezia, Treviso e Vicenza (tra il -10 e il -11%) rispetto quanto avveniva per Verona e Padova (tra il -7 e il -9%); - nelle costruzioni, anche qui nell ambito di un prevalente declino, si riscontrava un calo maggiore dei prestiti soprattutto per Treviso (- 8,9%) e in parte anche Venezia (-4,7%), rispetto alle altre province (tra -1 e -2%); - nei servizi, Padova manifestava una contrazione del credito superiore a quanto accadeva nelle altre province, pur se Treviso (- 3,7%) e Vicenza (-3,3%) segnavano diminuzioni di poco inferiori, mentre Verona (-0,9%) presentava una riduzione al di sotto del dato regionale e Venezia registrava una parziale crescita (+0,5%); - una situazione analoga si riscontrava per il credito alle imprese minori: Padova manifestava la diminuzione maggiore dei prestiti indirizzati alle imprese con meno di 20 addetti, dal momento che nelle altre province il fenomeno si presentava in dimensioni relativamente più contenute (tra -2 e -4 % rispetto al -5,7% della provincia); - la restrizione del credito per le imprese maggiori (oltre i 20 addetti) era invece meno marcata per Padova rispetto a quanto avveniva per Treviso e Vicenza (attorno al -7% per entrambe), ma non per Verona e Venezia (in cui la flessione era contenuta rispettivamente in un -2,4 e 1,7% quindi in dimensioni inferiori al totale Veneto).

11 Infine per quanto riguarda alcuni dati quantitativi sulle dimensioni di depositi e prestiti nella provincia al 31 gennaio 2010: - i depositi raggiungevano i 15,7 miliardi di euro collocando Padova al secondo posto nel Veneto con il 19,8% del totale preceduta da Verona (16,9 miliardi per un 21,4% del totale regionale) e al 1 in Italia; - i prestiti si attestavano a 27,1 miliardi di euro con una percentuale più contenuta sul totale Veneto (18,9%) rispetto ai depositi ed in questo caso la provincia era al posto in regione preceduta da Treviso (21,3% prima in regione con 30,7 miliardi), Vicenza (19,8%) e Verona (19,1%), pur mantenendo il 1 posto in Italia. 11

12 12 QUADRO DI SINTESI INDICATORI CONGIUNTURALI ECONOMIA PADOVANA Totale provincia Indicatori Tendenza Variazione Periodo di riferimento 1- IND.MANIFATTURIERA (a) - Produzione Negativa -19,3% Dato annuale (var ) - Occupazione Negativa -4,5% Dato annuale (var ) - Fatturato Negativa -18,6% Dato annuale (var ) - Ordini totali Negativa -17,5% Dato annuale (var ) - Ordini mercati esteri Negativa -16,9% Dato annuale (var ) 2- ATTIVITA' TERZIARIE (b) - Fatturato commercio dettaglio Negativa -8,3% Dato annuale (var ) - Occupazione commercio dettaglio Negativa -0,9% Dato annuale (var ) - Fatturato servizi Negativa -4,2% Dato annuale (var ) - Occupazione servizi Negativa -1,8% Dato annuale (var ) 3- MERCATO DEL LAVORO - Saldo assunzioni-cessazioni impiego Negativa -1% Dato annuale Assunzioni Negativa -29,0% Dato annuale (var ) - Lavoratori in mobilità Negativa 0,9% 1 trim. (var ) - Cassa integrazione Negativa 634,4% 1 trim. (var ) 4- DINAMICA IMPRESE (c) - Totale imprese operative Negativa -0,4% al Imprese individuali operative Negativa -1,4% al Dinamica per settori Agricoltura Negativa -3,6% al 31.3 Industria (manifatturiero e costruzioni) Negativa -2,0% al 31.3 Commercio-ristorazione Positiva 0,9% al 31.3 Servizi Positiva 2,3% al Imprese ARTIGIANE Negativa -1,2% al Fallimenti (d) Negativa 38,5% Dato annuale (var ) 5- INDICATORI MONETARI - Protesti cambiari (in valore) Positiva -27,0% 1 trim. (var ) - Depositi bancari totale Positiva 3,9% Gennaio (var ) - Prestiti bancari totale Parz.Positiva 0,1% Gennaio (var ) di cui: prestiti bancari alle imprese Negativa -2,7% Gennaio (var ) 6- TURISMO - Arrivi (totale italiani e stranieri) Positiva 8,4% Gen.-febbr. (var ) - Presenze (totale italiani e stranieri) Positiva 6,9% Gen.-febbr. (var ) - Spesa turisti stranieri Negativa -19,0% Gennaio (var ) - Spesa per turismo all'estero dei residenti Negativa -4,3% Gennaio (var ) 7- COMMERCIO ESTERO - Esportazioni Negativa -12,1% Gennaio (var ) Note: (a) imprese con piu' di 2 addetti (indagine "VenetoCongiuntura" dati medi trimestrali totale imprese) (b) imprese con piu' di 3 addetti (indagine "VenetoCongiuntura" dati medi trimestrali totale imprese) (c) indicatori delle variazioni del numero di imprese operative nel territorio provinciale (d) valore assoluto fallimenti nel 2009: 197 unità (143 nel 2008); incidenza % fallimenti su totale imprese operative ( unità al ): 0,21% (0,15% nel 2008). Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Unioncamere Veneto, Inps, Infocamere, Banca d Italia, Apt Padova, Regione Veneto, Istat, Agenzia regionale "VenetoLavoro", Per ulteriori approfondimenti si veda:

13 Dinamica imprenditoriale - Totale provincia di Padova - al 31 marzo 13 Sedi legali di impresa - Andamenti settoriali e totali Tassi di crescita (a) Settori (codifica attivita' economiche "Ateco2007") Numero imprese al Tot.imprese Imprese individuali Agricoltura e pesca ,6-4,4 Industria ,0-3,0 di cui: - manifatturiero, estrattive ed energia ,8-4,9 - costruzioni ,3-2,6 Terziario ,6 1,2 di cui: - commercio ingrosso e dettaglio; alberghi e ristorazione ,9 0,9 - servizi alle imprese (trasporti, credito, informatica, ecc.) ,3 1,5 - servizi pubblici e privati (istruzione, sanità, altri servizi) ,4 2,2 Totale (b) ,4-1,4 - di cui imprese iscritte all'albo Artigiani (c) ,2-1,6 Sedi legali di impresa - Andamenti per forme giuridiche - Totale settori Numero imprese al Tasso di crescita (a) Imprese individuali ,4 Forme societarie ,1 di cui: - società di capitali ,0 - società di persone ,4 Altre forme (cooperative, consorzi, ecc.) ,1 Insediamenti produttivi (d) - Valori assoluti e andamenti Numero insediam Tasso di crescita (a) - Totale settori ,1 - di cui: industria e terziario ,6 Persone con cariche imprenditoriali (titolari, soci, amministratori) - Totale settori Tassi di crescita (a) Numero persone Totale persone di cui titolari Totale ,4-1,4 di cui - donne ,3-0,8 - giovani con meno di 29 anni ,7-3,3 - extracomunitari ,9 5,2 - di cui cinesi ,0 5,9 Note (a) indica la variazione del numero delle imprese e delle posizioni imprenditoriali attive (confronto dati al 31.03); questi tassi sintetizzano i fenomeni di natalità e mortalita' di impresa ricavati dagli archivi camerali. I dati si riferiscono alle imprese attive a fine periodo. (b) il totale comprende anche le imprese non classificate per le quali non era stata completata la procedura di assegnazione del codice di attivita' economica al momento dell'estrazione dei dati La loro entità non e' significativa (165 unità al pari allo 0,2% del totale). (c) il dato delle imprese artigiane e' incluso nel valore assoluto dei settori riportati nella tabella. (d) comprendono sedi legali di impresa e unità locali in senso stretto (sedi secondarie, filiali, stabilimenti, uffici, negozi, ecc.). Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere (Registro Imprese)

14 14 PRODUZIONE IND.MANIFATTURIERA Totale imprese var. % su trimestre anno prec. Padova Veneto 1 5,0-5, , , OCCUPAZIONE INDUSTRIA MANIFATTURIERA Totale imprese var. % su trimestre anno precedente Padova Veneto 3,0 2,0 1,0-1,0-2,0-3,0-4,0-5,0-6, Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere Veneto Indagine "Veneto Congiuntura"

15 15 OCCUPAZIONE LAVORATORI STRANIERI IND.MANIFATTURIERA Totale imprese - var. % su trimestre anno prec. Padova Veneto 2 15,0 1 5,0-5, ,0 FATTURATO IND. MANIFATTURIERA Totale imprese var. % su trimestre anno precedente Padova Veneto 15,0 1 5,0-5, , , Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere Veneto Indagine "Veneto Congiuntura"

16 16 ORDINI TOTALI IND. MANIFATTURIERA Totale imprese var. % su trimestre anno precedente Padova Veneto 1 5,0-5, , , INDICE DI SINTESI (*) CONGIUNTURA INDUSTRIA MANIFATTURIERA Padova Veneto 1 5,0-5, , , (*) media variazioni di produzione, occupazione, fatturato e ordini Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere Veneto Indagine "Veneto Congiuntura"

17 17 COMMERCIO (*) - Imprese con più di 3 addetti Dinamica FATTURATO var. % su trimestre anno prec. Padova Veneto 5,0 2,3-0,2-0,9-5,0-3,4-2,9-4, ,4-15,0-16, COMMERCIO (*) - Imprese con più di 3 addetti Dinamica ORDINATIVI var. % su trimestre anno precedente Padova Veneto 4,0 2,0 2,4-0,6 0,3 0,4-2,0-2,0-4,0-6,0-4,9-5,6-6,7-8, Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere Veneto Indagine "Veneto Congiuntura"

18 18 COMMERCIO (*) - Imprese con più di 3 addetti Dinamica OCCUPAZIONE var. % su trimestre anno prec. Padova Veneto 4,0 3,1 2,0 0,7 0,3 1,3-0,9-0,7-2,0-2,1-3,2-4, COMMERCIO (*) INDICE DI SINTESI DINAMICA INDICATORI (a) Padova Veneto 2,0 1,1 0,3-0,4-2,0-2,0-2,5-4,0-4,3-4,8-6,0-6,0-8, (*) Avvertenza Fino al trimestre 2008 nel campione erano incluse anche le imprese del commercio all'ingrosso e riparazioni Dal 1 trimestre 2009 sono state intervistate solo le imprese del commercio al dettaglio Pertanto i dati dei 4 trimestri del 2008 sono solo parzialmente comparabili con quelli dei trimestri successivi. Il campione era comunque sempre costituito da imprese con più di 3 addetti. (a) l'indice di sintesi e' dato dalla media delle variazioni trimestrali di fatturato, ordini e occupazione. Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere Veneto Indagine "Veneto Congiuntura"

19 19 SERVIZI (*) Dinamica fatturato var. % su trimestre anno prec. Padova Veneto 4,0 2,0-0,3 0,9-2,0-0,4-4,0-4,8-4,1-6,0-5,7-8,0-7,9-1 -9,4-12, SERVIZI (*) Dinamica occupazione var. % su trimestre anno prec. Padova Veneto 4,0 2,0 2,4-2,0-1,2 0,3-3,0-2,5-0,7-0,4-4,0-6,0-8, ,6 (*) comprendono imprese con più di 3 addetti di: servizi alle imprese, servizi turistici e trasporti-comunicazioni Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere Veneto Indagine "Veneto Congiuntura"

20 20 SERVIZI (*) INDICE DI SINTESI DINAMICA INDICATORI (a) Padova Veneto 4,0 2,0-2,0-1,7-0,9 0,1-4,0-3,7-3,1-6,0-5,3-8,0-8, (*) comprendono imprese con più di 3 addetti di: servizi alle imprese, servizi turistici e trasporti-comunicazioni (a) l'indice di sintesi e' dato dalla media delle variazioni trimestrali di fatturato e occupazione Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere Veneto Indagine "Veneto Congiuntura"

21 21 CASSA INTEGRAZIONE - TOTALI ANNUALI e 1 trimestre 2010 Ore concesse in valori assoluti - Totale provincia di Padova (*) (*) 1 trimestre Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA su dati INPS

22 22 CASSA INTEGRAZIONE TOTALE - Andamento mensile Ore concesse in valori assoluti - Totale provincia di Padova Gen.09 Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic Gen.10 Feb. Mar. CASSA INTEGRAZIONE TOTALE - Andamento mensile Ore concesse in valori assoluti - Totale VENETO Gen.09 Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic Gen.10 Feb. Mar. Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati INPS

23 23 CASSA INTEGRAZIONE - 1 TRIMESTRE variazioni % su stesso trim. anno prec , , ,1 284,5 291,7 397,1 373, ,8-20 Vicenza Verona Treviso Padova Venezia Rovigo Belluno Veneto 24,2 20,9 17,8 17,5 8,9 5,7 5,0 - N.b.: in basso la % di ogni provincia sul totale della Cig regionale nel 1 trimestre CASSA INTEGRAZIONE - 1 TRIMESTRE variazioni % su stesso dato anno precedente Padova Veneto , , , ,0-24,6 8,1-18, , Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA su dati INPS

24 24 IMPRESE - TOTALE SETTORI - Totale provincia di Padova Valori assoluti al 31 marzo Tassi di crescita (variazione assoluta e in % su stesso dato anno precedente al 31.3) Var. assoluta (scala sinistra) Var. % (scala destra) 1, , , , (*) ,0 (*) variazione influenzata da nuove procedure di calcolo delle società attive Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati INFOCAMERE

25 25 TASSI DI CRESCITA IMPRESE ATTIVE - PRINCIPALI SETTORI (*) Variazioni % al 31 marzo - Totale prov. di Padova 9,0 7,0 6,5 5,3 5,0 4,5 4,2 3,8 3,0 2,7 1,7 1,6 1,7 1,5 1,0 0,6 0,3-1,0-0,4-1,3-1,8-3,0-2,9-3,6-5,0 Commercio (dett., ingr.) Costruzioni Manifatturiere Att.immobiliari Alloggio e ristoraz. Att.professionali Altre attività di servizi Trasporti Agricolturapesca Informazionecomunicaz. Serv.finanz.- assicurat. Serv.vari imprese Att. artistiche, sportive Istruzione Sanita' Totale settori di cui industria e terziario ,5 17,2 15,4 12,6 6,7 4,6 3,9 3,8 3,1 2,2 2,0 2,0 0,7 0,5 0,3-82,2 In basso la variazione assoluta marzo 09 - marzo 10 (prima riga) e l'incidenza % di ogni settore sul totale delle imprese operative nella provincia al (*) classificazione settori con codifiche Ateco2007 Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA su dati Infocamere

26 26 DINAMICA IMPRESE - TOTALE SETTORI var. % al 31 marzo Totale imprese Imprese individuali 0,5-0,1-0,5-0,4-0,6-0,2-0,3-0,6-0,5-1,0-0,9-1,0-0,9-0,9-1,5-1,4-1,4-1,4-1,4-2,0-1,7-1,7-2,5-2,6-3,0 Padova Verona Treviso Vicenza Venezia Rovigo Belluno Veneto Italia 20,5 19,8 18,4 16,8 15,4 5,8 3,3 - - N.b: in basso l'incidenza % di ogni provincia sul totale Veneto delle imprese operative al 31 marzo 2010 Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA su dati Infocamere

27 27 IMPRESE ARTIGIANE - Totale settori - Totale provincia di Padova Valori assoluti al 31 marzo Tassi di crescita (variazione assoluta e in % su stesso dato anno precedente al 31.3) Var. assoluta (scala sinistra) Var. % (scala destra) 2,5 2,0 1,5 1, , ,5-1, ,5 Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati INFOCAMERE

28 28 PERSONE CON CARICHE IMPRENDITORIALI - Tot. Prov.Padova Tassi di crescita al 31 marzo (a) - Totale settori Totale (b) di cui titolari di impresa 12,0 1 9,9 10,5 8,0 7,0 6,0 5,9 5,9 5,2 5,9 4,0 2,0 0,3-2,0-0,4-1,4-0,8-2,1-4,0-3,3-6,0 Tot.imprendit. di cui donne Giovani inf.29 anni di cui donne inf.29 anni -4,7 Tot.impr.extracom. di cui donne extrac. di cui impr.cinesi (a) confronto stock posizioni al 31 marzo (variazione %). (b) comprende il totale delle cariche imprenditoriali (titolari, soci, amministratori e altre) il cui valore assoluto e' riportato in basso (al ). Fonte:elaborazione uff. studi CCIAA su dati INFOCAMERE

29 29 TASSI DI CRESCITA DEPOSITI BANCARI var. % al 31 gennaio ,0 2 20,4 15,0 14,0 1 5,0 5,5 3,9 9,9 7,1 4,4 3,5 8,5 8,3 3,5 11,3 9,7 5,0 5,1 8,9 7,2 - -5,0-2,0 Verona Padova Treviso Vicenza Venezia Rovigo Belluno Veneto Italia 21,4 19,8 19,3 16,5 15,6 3,9 3,4 - - TASSI DI CRESCITA - PRESTITI BANCARI var. % al 31 gennaio ,5 5,6 5,4 3,9 3,5 1,5 1,7 0,3 0,1 2,4 2,2 0,8 1,3 1,7 2,6 0,9-0,5-1,0-0,4-2,5-1,7-2,1-4,5 Treviso Vicenza Verona Padova Venezia Rovigo Belluno Veneto Italia -3,4 21,3 19,8 19,1 18,9 14,9 3,2 2,8 - - N.b.: in basso l'incidenza % di ogni provincia sul totale Veneto al Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Banca d'italia

30 30 TASSI DI CRESCITA PRESTITI ALLE FAMIGLIE var. % al 31 gennaio ,0 7,0 5,6 7,2 6,4 6,3 6,5 6,9 5,9 7,5 5,0 3,7 3,0 1,0 1,1 0,3 0,2 0,7 0,8 0,3 1,1-1,0-0,7-1,7-3,0 Padova Treviso Verona Venezia Vicenza Rovigo Belluno Veneto Italia 21,3 18,2 17,8 17,8 17,4 4,1 3,5 - - TASSI DI CRESCITA - PRESTITI ALLE IMPRESE var. % al 31 gennaio ,0 1 9,2 8,0 7,2 6,0 4,0 2,0 - -2,0-4,0-6,0 2,6-4,4-1,1 1,9-4,1-2,7 3,0-0,4 0,4-1,5 3,2 4,6 5,3-2,8-2,7-8,0-1 Treviso Verona Vicenza Padova Venezia Rovigo Belluno Veneto Italia -8,0 20,7 20,5 20,3 18,7 14,0 3,1 2,7 - - N.b.: in basso l'incidenza % di ogni provincia sul totale Veneto al Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Banca d'italia

31 31 TASSI DI CRESCITA EXPORT - TOTALE PROV. PADOVA variazioni % su anno precedente - Totale merci 2 17,2 1 3,2 3,2 1,2-2,1 8,3 4,9 11,0 8,5-1 -4,1-12, , (a) 2010 (b) 28,0 TASSI DI CRESCITA EXPORT CONFRONTO PADOVA-VENETO E ITALIA variazioni % su anno precedente - Totale merci Padova Veneto Italia 18,0 8,0-12,1 3,2 5,3 0,9 17,2 14,9 17,3 3,2 6,5 4,8 1,2 1,0 8,3 5,0 7,5 4,9 11,0 13,9 10,7 8,5 9,2 9,9-2,1-3,8-1,7-4,1 1,1 5,5 1,2-2,0-1,4-1,1-1 -1,1-12,0-22,0-32,0-21,3-23,5-21, (a) 2010 (b) (a) dati provvisori, (b) dati provvisori a gennaio Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA su dati ISTAT

32 32 Dinamica tendenziale EXPORT (*) Var. % su stesso mese anno precedente (da gennaio 2008 a gennaio 2010) Padova Veneto Italia Padova 12,4 8,7-0,1 1 2,5-14,6 1,7-19,1-3,6-9,3-6,0-4,0-18,0-21,0-19,8-30,2-31,2-18,5-18,1-24,3-20,2-25,2-15,0-8,5-12,1 Veneto 10,4 3,8-7,3 0,7 5,3 0,6 9,0-18,7 13,5 6,6-9,5-0,5-21,3-20,2-8,4-20,4-24,2-24,9-21,0-20,9-23,7-31,0-19,8-7,5-1,0 Italia 11,4 10,9-3,8 18,8 5,7-3,9 7,1-8,6 8,6-1,2-13,3-5,0-25,8-25,3-17,7-28,6-27,0-20,8-20,6-25,0-18,0-24,6-9,0-3,0 1,1 (*) 2009 e 2010 dati provvisori Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Istat

33 33 2- Gli scenari di sviluppo dell economia provinciale al 2013 Il Centro Studi di Unioncamere nazionale ha diffuso, in occasione della Giornata dell Economia, alcune elaborazioni riguardanti le previsioni (realizzate in collaborazione con Prometeia) sull evoluzione delle economie locali sino al Dalle informazioni disponibili per la provincia di Padova, riferite ad un dato medio per i bienni e , emerge un certo recupero dei tassi di crescita dell economia provinciale che dovrebbe essere più significativo tra due anni. Cio riguarderebbe anche la ripresa delle quote di mercato all estero che dovrebbero beneficiare di un miglioramento complessivo della domanda mondiale (soprattutto proveniente dai paesi emergenti). Tuttavia, a questa crescita della ricchezza prodotta corrisponderà una variazione inferiore nella creazione di nuove opportunità occupazionali, soprattutto nel biennio testimoniata anche da un certo aumento del tasso di disoccupazione. Il sistema produttivo padovano sarà quindi solo parzialmente in grado di assorbire il potenziale di lavoro disponibile nei prossimi due anni. Migliori dovrebbero invece essere le prospettive nel biennio successivo, dal momento che le stime dei tassi di occupazione indicherebbero la possibilità di risultati superiori a quelli previsti per Veneto e Italia. - La dinamica del valore aggiunto Le previsioni sulla dinamica del valore aggiunto indicano una certa ripresa nel biennio con tassi di crescita per la provincia che dovrebbero attestasi su valori (+1,9% medio) leggermente superiori a quelli pure positivi previsti per Veneto (+1,8%) e Italia (+1,7%). Nel biennio successivo la crescita sarebbe destinata a rafforzarsi, ed in questo periodo Padova conseguirebbe un risultato (+2,4%) analogo al Veneto presentando una crescita del valore aggiunto superiore all Italia (+2,1%). Nel biennio la percentuale del valore aggiunto realizzata sui mercati esteri dovrebbe portarsi al 23,9%, valore superiore a quello previsto per l Italia (21,5%), ma inferiore al Veneto (30,4%). Nel biennio successivo si registrerebbe un ulteriore rafforzamento della domanda estera (24,6% del totale) confermando la posizione relativa della provincia rispetto a Veneto e Italia dei due anni precedenti. Per il valore aggiunto per abitante le previsioni indicano un ulteriore rafforzamento di valori relativi della provincia superiori a Veneto e Italia, dal momento che per entrambi i bienni questo indicatore si attesterebbe rispettivamente a e a euro, in entrambi i casi al di sopra della regione e dei dati nazionali. Il valore aggiunto per occupato (vicino ai 47 mila euro nel secondo biennio) dovrebbe invece essere leggermente al di sotto del Veneto, pur se ancora al di sopra dell Italia come e avvenuto alla fine dell ultimo decennio. - La dinamica dell occupazione L andamento dell occupazione dovrebbe segnare un parziale recupero nel biennio con una variazione però contenuta in un +0,8%, inferiore quindi alla crescita del valore aggiunto.

34 34 Tuttavia, questo incremento risulterebbe allineato al Veneto, ma superiore all Italia. La dinamica nel biennio successivo viene stimata nell ordine del +1,6%, quindi nuovamente al di sotto dell aumento previsto per il valore aggiunto, fenomeno che dovrebbe riscontrasi anche a livello regionale e nazionale. Il rapporto tra occupati e popolazione con più di 15 anni di età (tasso di occupazione) si manterrà stazionario (44,2%) nei prossimi due anni e invece potrebbe registrare una certa crescita nel biennio , portandosi al 45%. Per entrambi i bienni le stime indicano valori per la provincia superiori Veneto e Italia. Di riflesso si dovrebbe registrare un parziale aumento del tasso di disoccupazione nel biennio (previsto in un 4,8% contro 5,1% Veneto e 8,3% Italia), ma nel biennio successivo la domanda di lavoro da parte delle imprese locali dovrebbe essere tale da riassorbire in parte il potenziale di occupati disponibili (con una conseguente flessione del tasso di disoccupazione al 4,1%).

35 35 SCENARIO DI PREVISIONE AL 2013 Padova Veneto Nord Est Italia Tassi di crescita medi annui del periodo: Valore aggiunto -1,9 1,9 2,4-1,8 1,8 2,4-1,6 1,8 2,4-1,7 1,7 2,1 Occupazione -0,5 0,8 1,6-0,6 0,8 1,6-0,3 0,7 1,4-0,7 0,3 1,1 Valori % a fine periodo: Esportazioni/Valore aggiunto 23,4 23,9 24,6 29,5 30,4 31,5 29,1 29,7 30,6 20,9 21,5 22,4 Tasso di occupazione (a) 44,0 44,2 45,0 43,5 43,4 43,8 44,2 44,0 44,3 38,5 38,3 38,6 Tasso di disoccupazione (b) 4,4 4,8 4,1 4,8 5,1 4,3 4,7 5,0 4,3 7,8 8,3 7,7 Tasso di attività (c) 46,0 46,5 46,9 45,7 45,8 45,8 46,4 46,4 46,3 41,8 41,8 41,8 Valori pro capite a fine periodo: Valore aggiunto per abitante (in migliaia di euro) 21,0 21,7 22,6 20,9 21,4 22,2 21,4 21,9 22,6 17,9 18,3 19,0 Valore aggiunto per occupato (in migliaia di euro) 45,3 46,3 47,0 45,4 46,4 47,1 45,1 46,2 47,1 44,3 45,5 46,4 (a) Forze di lavoro / popolazione con più di 15 anni (b) Occupati / popolazione con più di 15 anni (c) Persone in cerca di lavoro / forze di lavoro Forze di lavoro = occupati + persone in cerca di occupazione Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali

36 36 DINAMICA VALORE AGGIUNTO Tassi di crescita % Padova Veneto Italia 3,0 2,0 1,9 1,8 1,7 2,4 2,4 2,1 1,0-1,0-2,0-1,9-1,8-1,7-3, DINAMICA OCCUPAZIONE Tassi di crescita % Padova Veneto Italia 1,9 1,6 1,6 1,4 1,1 0,9 0,8 0,8 0,4 0,3-0,1-0,6-0,5-0,6-0,7-1, Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali

37 37 2,8 PROVINCIA DI PADOVA EVOLUZIONE PRINCIPALI INDICATORI Tassi di crescita - var. % Valore aggiunto Occupazione 2,4 2,0 1,6 1,2 0,8 0,4 1,9 0,8 2,4 1,6-0,4-0,8-0,5-1,2-1,6-2,0-1, INCIDENZA % EXPORT SUL VALORE AGGIUNTO Padova Veneto Italia 34,0 32,0 31,5 30,4 3 29,5 28,0 26,0 24,0 23,4 23,9 24,6 22,4 22,0 20,9 21, Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali

38 38 DINAMICA TASSO DI OCCUPAZIONE (*) Padova Veneto Italia 5 45,0 44,0 44,2 43,5 43,4 45,0 43,8 4 38,5 38,3 38,6 35, (*) rappporto % tra occupati e popolazione con più di 15 anni di età DINAMICA TASSO DI DISOCCUPAZIONE (*) Padova Veneto Italia 9,0 8,0 7,8 8,3 7,7 7,0 6,0 5,0 4,0 4,4 4,8 4,8 5,1 4,1 4,3 3,0 2,0 1, (*) rapporto percentuale tra disoccupati e totale forze di lavoro (occupati e in cerca di occupazione) Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali

39 39 VALORE AGGIUNTO PER ABITANTE (in euro) Padova Veneto Italia VALORE AGGIUNTO PER OCCUPATO (in euro) Padova Veneto Italia Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali

40 40 A cura del Servizio Studi CCIAA Padova: coordinamento e analisi: Giampaolo Redivo; ha collaborato: Renata Eli Stampa: a cura del Centro Stampa CCIAA Padova La presente pubblicazione e' disponibile all'interno del portale STARNET, rete degli uffici studi e statistica delle Camere di Commercio italiane, all'indirizzo: L'elenco completo dei rapporti pubblicati dal 1982 e delle pubblicazioni disponibili on line e' scaricabile da: Indirizzo di posta elettronica: studi@pd.camcom.it Padova, maggio 2010