ÇyÉÜÅt BOLLETTINO N. 1/2013 VITE PERONOSPORA
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- Emilia Mattioli
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1 BOLLETTINO N. 1/2013 DEL 02/05/2013 VITE PERONOSPORA In considerazione dell andamento climatico, dell aumento delle temperatura e dello crescita della vegetazione previsto per i prossimi giorni, i modelli previsionali di sviluppo della peronospora consigliano di posizionare i trattamenti a partire dal 7 maggio. In funzione delle possibili variazioni di temperatura, del microclima e dello sviluppo della vegetazione, si consiglia di consultare il tecnico di zona prima di trattare. Si consiglia di usare prodotti contenenti i seguenti principi attivi: - Fosetil Al + Fluopicolide; - Cimoxanil + Fosetil Al + Zoxamide; - Dimetomorf + Mancozeb; - Cimoxanil + Mancozeb. - Mandipropamid. In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame.
2 OIDIO DELLA VITE Trattare in abbinamento al trattamento contro la peronospora con Zolfo Bagnabile. Nelle zone ad alto rischio nei vigneti colpiti la scorsa campagna abbinare al trattamento anti - peronosporico un prodotto a base di : - Spiroxamina (1); - Penconazolo (2); - Tebuconazolo + Zolfo(2); (1) Al massimo 3 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. In agricoltura biologica trattare con zolfo. SEMINATIVI FRUMENTO TENERO E DURO Diserbo e trattamenti fungicidi Per chi non fosse ancora intervenuto si raccomanda di eseguire il diserbo il prima possibile con prodotti a base di solfoniluree, nelle zone sensibili abbinare un fungicida a base di : - Azoxistrobin; - Piraclostrobin; - Picoxystrobin; - Ciproconazolo; Per chi ha già diserbato si consigli di effettuare il trattamento fungicida all emissione della foglia a bandiera con uno dei seguenti principi attivi: - Procloraz; - Propiconazolo; - Tebuconazolo; - Flutriafol; - Piraclostrobin; - Ciproconazolo + Procloraz; Concimazione Con circolare n. 7351/DB11.00 del 9 aprile 2013 la Regione Piemonte ha ridotto l azoto massimo distribuibile per il frumento tenero a 126 kg/ettaro. Prima di distribuire l ultima frazione di azoto verificare che la sommatoria degli interventi rispetti tale limite.
3 FRUTTA NOCCIOLO ÇyÉÜÅt ERIOFIDE E OIDIO E necessario seguire l evoluzione dei patogeni in campo, si consiglia di effettuare un trattamento a base di Zolfo avendo cura di bagnare bene la vegetazione (si consigliano volumi di acqua pari ad almeno 1000 litri ad ettaro). MELO e PERO TICCHIOLATURA Intervenire appena possibile (su pianta completamente asciutta) con un prodotto ad azione retroattiva a base di anilinopirimidine (Chorus, Scala) aggiungendo un prodotto di copertura (ditianon, fluazinam, dodina). CARPOCAPSA Si consiglia la collocazione dei dispenser per la confusione sessuale iniziando nei meleti in cui la popolazione è storicamente più elevata. PERO MACULATURA BRUNA/ NECROSI DELLE GEMME Limitatamente ai pereti interessati da questa avversità prevedere un trattamento con fosetylalluminio da caduta petali. PESCO OIDIO In questa fase si consiglia d intervenire con un prodotto specifico sulle varietà a maggiore sensibilità: - Bupirimate - Fenbuconazolo (1) - Miclobutanil (1) - Penconazolo (1) - Propiconazolo (1) - Tebuconazolo (1) - Tetraconazolo (1) - Ciproconazolo (1) - Quinoxifen (2) - Boscalid + Pyraclostrobin (3) (1) I fungicidi I.B.E. non possono essere utilizzati più di 4 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 3 trattamenti all anno. (3) Al massimo 2 trattamenti all anno indipendentemente dall avversità.
4 CORINEO/BOLLA ÇyÉÜÅt Mantenere un adeguata copertura della vegetazione con formulati a base di tiram o dodina o ditianon, in particolare nei pescheti dove siano già presenti delle infestazioni. Si ricorda che per tiram, ziram e captano è consentito un numero max di 3 interventi all'anno. Tiram e ziram sono sostanze in alternativa tra di loro le quali possono essere impiegate al max di 2 volte l'anno. Con captano al max 2 interventi l'anno. CYDIA MOLESTA Il volo del carpofago è in corso, non è necessario trattare negli appezzamenti dove si attua la confusione sessuale mentre nei pescheti in allevamento e quelli fuori confusione è possibile intervenire in questa fase con metossifenozide o coragen. MONILIA In considerazione delle condizioni meteo si consigliano interventi con prodotti a base di: - Fenbuconazolo (1); - Penconazolo (1); - Tebuconazolo (1); - Difenoconazolo (1); - Propiconazolo (1); - Ciproconazolo (1); Nota: (1) non effettuare piu' di 4 interventi all anno indipendentemente dall'avversità. SUSINO CORINEO Con queste condizioni climatiche favorevoli si consiglia d intervenire con tiram. CYDIA FUNEBRANA Il modello matematico indica la presenza delle prime uova nelle zone più anticipate (Canelli). Limitatamente a queste è possibile utilizzare l ovicida triflumuron. Per l utilizzo degli ovolarvicidi (coragen) si consiglia di attendere. MONILIA In considerazione delle condizioni meteo si consigliano interventi con prodotti a base di: - Propiconazolo*; - Tebuconazolo*; - Ciprodinil massimo 2 trattamenti all anno; Nota: * I fungicidi I.B.E. non sono utilizzabili più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità.
5 BOLLETTINO N. 2/2013 DEL 16/05/2013 VITE PERONOSPORA In considerazione dell andamento climatico e delle piogge di questi giorni si consiglia di rinnovarle la copertura anti - peronosporica a partire dal 19/05 se le condizioni del terreno permettono l ingresso del vigneto, negli altri casi si dovrà intervenire entro il 22/05 utilizzando la concentrazione maggiore riportata in etichetta. Le previsioni meteo danno possibili temporali lunedì 20/05 nella seconda metà del pomeriggio, chi tratta lunedì dovrà farlo al mattino perché trascorrano le ore sufficienti prima della pioggia. Si consiglia di usare prodotti contenenti i seguenti principi attivi: - Fosetil Al + Fluopicolide; - Cimoxanil + Fosetil Al + Zoxamide; - Dimetomorf + Mancozeb; - Iprovalicarb + Mancozeb; - Cimoxanil + Mancozeb. In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame. OIDIO E MARCIUMI DELLA VITE Abbinare al trattamento anti - peronosporico un prodotto a base di : - Penconazolo (2); - Tebuconazolo (2) + Zolfo; - Quinoxifen (1) + Miclobutanil (2); Nel caso contro la peronospora si utilizzi un prodotto contente mancozeb: - Spiroxamina (1); - Zolfo bagnabile (zone a basso rischio); (1) Al massimo 3 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. In agricoltura biologica trattare con zolfo.
6 BOLLETTINO N. 3/2013 DEL 03/06/2013 VITE PERONOSPORA In considerazione della fase fenologica particolarmente sensibile della vite e dell andamento climatico si consiglia di rinnovarle la copertura anti - peronosporica a partire dal 05/06 se il periodo di copertura del trattamento precedente è già trascorso, se no il trattamento dovrà essere eseguito allo scadere della copertura. Si consiglia di usare prodotti contenenti principi attivi diversi da quelli utilizzati nei trattamenti precedenti. Utilizzare prodotti a base di: - Fenamidone (D) + Iprovalicarb (C) + Fosetyl Al; - Benalaxil (A) + Fosetyl Al + Mancozeb (B); - Metalaxil-M (A) + Rame; - Metiram + Ametoctradina (B) più un prodotto con Fosetyl Al; - Dimetomorf (C) + Mancozeb (B) più un prodotto con Fosetyl Al; (A) Al massimo 3 trattamenti all anno con fenilammidi; (B) Al massimo 3 trattamenti all anno; (C) Al massimo 3 trattamenti, comunque in un numero massimo di 4 CAA; (D) Assimilabili alle strobilurine-q.o.i. Con le s.a. di questo gruppo effettuare al massimo 3 trattamenti complessivi all anno indipendentemente dall'avversità. In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame. OIDIO Abbinare al trattamento anti - peronosporico un prodotto a base di : - Penconazolo (2); - Quinoxifen (1); - Metrafenone (1); - Spiroxamina (1); (1) Al massimo 3 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. In agricoltura biologica trattare con zolfo.
7 MAIS DIABROTICA In tutte le stazioni prese in esame si sono raggiunti i 178 gradi giorno, che secondo il modello DAVIS rappresentano la soglia che corrisponde alla schiusura del 10 % delle ovature dell insetto, pertanto le prime larve di diabrotica sono presenti dappertutto con un ritardo mediamente di circa 22 giorni rispetto all annata precedente. Nella stazione di Villanova d Asti sono presenti anche il 10% di larve di seconda età (più facilmente visibili ad occhio nudo in prossimità delle radici delle giovani piante di mais). A causa del ritardo delle semine le piantine sono ancora poco sviluppate con radici tenere tali da poter essere facilmente attaccate dalle larve di diabrotica. Nel caso di risemina o di semine tardive, in queste condizioni, è consigliabile utilizzare il geodisinfestante tramite il micro - granulatore delle seminatrice soprattutto se nella scorsa stagione si sono evidenziate presenze significative di adulti. Utilizzare geodisinfestanti a base di: - Cipermetrina; - Teflutrin; - Zetacipermetrina; opppure - Clorpirifos; - Clotianidin. Nota : è consentito il trattamento al massimo sul 30% degli appezzamenti coltivata a mais.
8 BOLLETTINO N. 4/2013 DEL 13/06/2013 VITE FLAVESCENZA DORATA Nei monitoraggi in corso dello Scafoideus titanus (vettore della Flavescenza dorata) si rilevano individui di prime e seconde età, in questi stadi l insetto non è non ancora infettivo. In agricoltura biologica : trattare con con Piretro addizionato a PIPERONIL BUTOSSIDO nelle ore serali, per ridurre la degradazione del Piretro causata dalla luce solare. Il trattamento andrà posizionato al termine della fioritura della vite. Vista la scarsa persistenza del trattamento e la scalarità della schiusura delle uova dello Scafoideo le aziende biologiche dovranno proseguire i trattamenti con una cadenza di 7-10 giorni al fine di poter ultimare almeno 3 trattamenti a base di piretro entro la prima decade di luglio. Per le altre aziende si consiglia di non fare il primo trattamento in questo periodo, ma di attendere a fine mese / inizio luglio, seguirà un apposito bollettino informativo. Solo nel caso in cui si voglia differenziare la strategia di difesa utilizzando un regolatore di crescita si potrà intervenire con il principio attivo Buprofezin. Il trattamento contro gli stadi giovanili dovrà essere fatto subito dopo la fine della fioritura (molto variabile in funzione della località e dei vitigni coltivati). Nel caso si voglia attuare questa strategia, che oltre a dare minori garanzie di efficienza contro la diffusione della malattia non deroga al numero massimo di trattamenti consentiti, si invita a contattare il servizio tecnico prima di trattare. Modalità di esecuzione del trattamento : 1. Controllare il ph della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (ph < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione. 2. Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione e trattare tutti i filari da entrambi i lati. 3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali. 4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. 6. Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento).
9 OIDIO DELLA VITE ÇyÉÜÅt Si consiglia di intervenire con ZOLFO IN POLVERE alla dose di kg/ha; SEMINATIVI MAIS DISERBO In presenza di sorghetta e/o giavone intervenire con mais tra 2 e 8 foglie vere con prodotti a base di: - RIMSULFURON + NICOSULFURON; - FORAMSULFURON + ISOXADIFEN ETILE; - NICOSULFURON; i trattamenti vanno effettuati con temperature comprese fra i 13 e i 25 C aggiungendo un bagnante non ionico. In presenza di Abutilon theophrasti (cencio molle) intervenire con prodotti a base di: - MESOTRIONE; In presenza di infestanti a foglia larga tipo Chenopodium spp. (farinetto) o Amaranthus spp. (amaranto) è sufficiente un intervento con prodotti a base di : - Dicamba; CONCIMAZIONE Si ricorda che fosforo e potassio (ad esclusione di quelli distribuiti con le concimazioni organiche) non possono essere distribuiti in copertura. Per l azoto il quantitativo massimo per ogni distribuzione in copertura è di 120 kg/ha ( pari a 2.6 ql./ha di urea al 46% di 3.6 qil/ha di nitrato ammonico al 33% o di 4.4 ql./ha di nitrato ammonico al 27%). La somma della quantità di azoto distribuita alla semina più la somma delle quantità distribuite in copertura non può superare il fabbisogno individuato tramite il piano di concimazione e comunque non può mai superare la dose massima di 200 kg/ha.
10 BOLLETTINO N. 5/2013 DEL 25/06/2013 VITE FLAVESCENZA DORATA In base ai monitoraggi in corso dello Scafoideus Titanus (vettore della Flavescenza dorata) il primo trattamento insetticida andrà posizionato nei seguenti periodi: - San Damiano, Cisterna, San Martino e i comuni che ricadono nel progetto pilota del Roero dal 2 al 6 luglio; - zona del Nicese, Mongardino, Vinchio e comuni limitrofi dal 3 al 6 luglio. A causa della variabilità dei micro climi se disponibili - si consiglia di posizionare il trattamento in base alle indicazioni dei progetti locali o dei rilievi fatti tramite le trappole cromotattiche posizionate in loco. Le aziende aderenti alla (ex 2078) possono utilizzare per il primo trattamento i seguenti prodotti: Thiamethoxam; Clorpirifos etile; Clorpirifos metile; Etofenprox. Nelle aziende biologiche: si consiglia un trattamento con Piretro addizionato a PIPERONIL BUTOSSIDO trattando nelle ore crepuscolari. Modalità di esecuzione del trattamento : 1. Controllare il ph della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (ph < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione. 2. Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione e trattare tutti i filari da entrambi i lati. 3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali. 4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. 6. Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento). ATTENZIONE SANZIONI CHIUNQUE NON RISPETTI GLI OBBLIGHI RELATIVI ALL ESECUZIONE DEI TRATTAMENTI FITOSANITARI OBBLIGATORI ENTRO I TERMINI FISSATI DAL SETTORE FITOSANITARIO REGIONALE È PUNITO CON LA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI UNA SOMMA da 200,00 a 1.200,00 EURO
11 ISTRUZIONI PER IL POSIZIONAMENTO E LA SOSTITUZIONE DELLE TRAPPOLE CROMOTATTICHE 1. Le trappole cromotattiche vanno posizionate poco al disopra della fascia grappolo e in una zona con foglie e tralci nelle immediate vicinanze (non mettere mai le trappole dove si trova un largo vuoto nella vegetazione); 2. Fissare le trappole ai fili tutori del vigneto con due fili di ferro superiormente ed un filo di ferro inferiormente, per evitare che la trappola sia ribaltata dal vento; 3. Posizionare le trappole lungo una diagonale: una trappola bene all interno del vigneto e due in altri filari (il penultimo o il terzultimo) verso i bordi; le due trappole di bordo saranno posizionate verso valle e verso monte; 4. Se vi è un area critica confinante, quale ad esempio un incolto con vite americana o un vigneto abbandonato, mettere se possibile anche una quarta trappola in questa zona incolta; 5. Sostituire le trappole ogni 2 settimane, eseguendo la sostituzione sempre nello stesso giorno della settimana; 6. Alla sostituzione, inserire ciascuna trappola tolta in un sacchetto trasparente, cercando di evitare per quanto possibile di creare troppe pieghe del sacchetto sulla superficie delle trappole (questo per facilitare la lettura); 7. Scrivere sul sacchetto con pennarello indelebile LA DATA ed il codice della trappola, così composto: NOME AZIENDA COMUNE FOGLIO PARTICELLA E POSIZIONE DELLA TRAPPOLA ( CENTRO, MONTE, VALLE ; se c è una quarta trappola chiamarla INCOLTO ); 8. Recapitare le trappole al referente di zona che si incaricherà di portarle tempestivamente alla sede di lettura. PERONOSPORA In considerazione dei temporali previsti per giovedì 27 si consiglia di rinnovare la copertura anti peronosporica, utilizzando prodotti contenenti principi attivi diversi da quelli utilizzati nei trattamenti precedenti. Utilizzare prodotti a base di: - Zoxamide (B) + Rame; - Mandipropamid (C) + Rame; - Metiram (E) + Ametoctradina (B); nel caso in cui si riscontrino sintomi di peronospora nel grappolo intervenire con : - Fenamidone (D) + Iprovalicarb (C) + Fosetyl Al; - Benalaxil (A) + Fosetyl Al + Mancozeb (B, E); - Metalaxil-M (A) + Rame; (A) Al massimo 3 trattamenti all anno con fenilammidi; (B) Al massimo 3 trattamenti all anno; (C) Al massimo 3 trattamenti, comunque in un numero massimo di 4 CAA; (D) Assimilabili alle strobilurine-q.o.i. Con le s.a. di questo gruppo effettuare al massimo 3 trattamenti complessivi all anno indipendentemente dall'avversità. (E) I ditiocarbammati sono impiegabili fino all'allegagione e comunque non oltre il 30 giugno. In agricoltura biologica : trattare con idrossido di rame.
12 OIDIO Le condizioni climatiche di questi giorni, caldi e ventilati, sono predisponenti alle infezioni di oidio, si consiglia quindi di intervenire con principi attivi ad azione specifica scegliendo fra i seguenti: - Triflossistrobina (3); - Metrafenone (1); - Quinoxifen (1); - Penconazolo + Zolfo (2); (1) Al massimo 3 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-q.o.i. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. In agricoltura biologica trattare con zolfo.
13 VITE ÇyÉÜÅt BOLLETTINO N. 6/2013 DEL 13/07/2013 OIDIO Le condizioni climatiche sono favorevoli alle infezioni di oidio, si consiglia quindi di intervenire con principi attivi ad azione specifica scegliendo fra una delle seguenti strategie di difesa: - ZOLFO IN POLVERE alla dose di KG/ha su vegetazione asciutta; nel caso di trattamenti liquidi uno dei seguenti prodotti: - Bupirimate (1): da preferire in presenza di resistenze ad altre classi di prodotti; - Boscalid (4): efficace anche contro la MUFFA GRIGIA (Botrite); - Quinoxifen (1); - Quinoxifen (1) + Miclobutanil (2): attivo anche contro il MARCIUME NERO; - Triflossistrobina (3): attivo anche contro il MARCIUME NERO; - Penconazolo (2): attivo anche contro il MARCIUME NERO; (1) Al massimo 3 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-q.o.i. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Al massimo 1 trattamento all anno. In agricoltura biologica trattare con zolfo. MUFFA GRIGIA (Botrytis Cinerea) Considerata la fase fenologica di chiusura grappolo, solo nelle zone e sulle varietà maggiormente sensibili, si consiglia di intervenire con prodotti a base di uno dei seguenti principi attivi: - Boscalid (1)(4): utilizzabile anche contro oidio trattando tutta la vegetazione - Ciprodinil + Fludioxonil (3): trattando sulla fascia dei grappoli; - Fenexamide (2) : trattando sulla fascia dei grappoli; - Fluazinam : trattando sulla fascia dei grappoli; - Fenpyrazamine (2) : trattando sulla fascia dei grappoli; - Fluopyram (4) (2) : trattando sulla fascia dei grappoli; - Pirimetanil (3) : trattando sulla fascia dei grappoli; Si ricorda che sono ammessi al massimo 2 trattamenti all anno contro la Muffa Grigia (1) Al massimo 1 trattamento all anno indipendentemente dall'avversità. (2) È ammesso al massimo 1 trattamento all anno. (3) Fungicidi in alternativa tra loro. E ammesso al massimo 1 trattamento all anno. (4) Sostanze attive in alternativa tra loro. In agricoltura biologica trattare con Bacillus subtilis ripetendo l intervento dopo 7-10 giorni.
14 PERONOSPORA Solo nelle località in cui sono previsti temporali rinnovare la protezione prima delle piogge con un prodotto di copertura: - ossicloruro di rame; - idrossido di rame. NOCCIOLO DISERBO Per le aziende che non aderiscono all impegno aggiuntivo dell inerbimento dell interfila, nel periodo che va dal 1 luglio al 30 settembre sono ammessi interventi chimici di diserbo sull intera superficie del noccioleto. Esclusivamente nei noccioleti con pendenze pari o superiori al 15% è ammesso il diserbo chimico sull intera superficie senza limitazioni temporali. Negli altri periodi la superficie effettivamente trattata deve essere inferiore al 50% della superficie complessiva del noccioleto, come per le aziende che aderiscono all impegno aggiuntivo dell inerbimento dell interfila. I principi attivi utilizzabili sono: - Glifosate (1): contro graminacee e dicotiledoni; - Carfentrazone (2): contro dicotiledoni, utilizzabile anche come spollonante; - Pyraflufen-etile (3): contro dicotiledoni, utilizzabile anche come spollonante; - Fluazifop - p- butile (4): contro graminacee. (1) Indipendentemente dal numero delle applicazioni eseguite, sono annualmente ammessi 9 l/ha, gli ettari sono da calcolare in base alla superficie su cui è consentito il trattamento. (2) Indipendentemente dal numero delle applicazioni eseguite e dall uso, sono annualmente ammessi: 3 l o kg/ha. (3) Indipendentemente dall uso sono annualmente ammessi: 1,6 l o kg/ha (0,3 l/ha per singolo trattamento). Da usare in alternativa al Carfentrazone. Può essere impiegato anche in miscela con altri principi attivi autorizzati per completare lo spettro d azione (azione sinergizzante di erbicidi sistemici). (4) Sono annualmente ammessi 3 l/ha (1,5 l/ha per ciascun trattamento), gli ettari sono da calcolare in base alla superficie su cui è consentito il trattamento.
15 BOLLETTINO N. 7/2013 DEL 18/07/2013 VITE PERONOSPORA In considerazione dei temporali di questi giorni si consiglia di rinnovare la difesa contro la peronospora entro lunedì 22 entro il tempo di copertura del trattamento precedente. Scegliere prodotti con principi attivi diversi da quelli dei trattamenti precedenti, utilizzando prodotti a base di: - Zoxamide (A) + Rame: effetto secondario anti - botritico; - Mandipropamid (B) + Rame: retro-attività di ore; - Idrossido di Rame; - Ossicloruro di Rame; (A) Al massimo 3 trattamenti all anno; (B) Al massimo 3 trattamenti, comunque in un numero massimo di 4 CAA; In agricoltura biologica : trattare con idrossido di rame ossicloruro di rame. OIDIO Le condizioni sono favorevoli alle infezioni di oidio, si consiglia quindi abbinare al trattamento contro la peronospora un prodotto a base di uno dei seguenti principi attivi: - Bupirimate (1); - Triflossistrobina (3); - Cyflufenamid (4); - Quinoxifen (1); - Triazoli (Tebuconazolo, Difenoconazolo, Tetraconazolo) (2); (1) Al massimo 3 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-q.o.i. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Al massimo 2 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. In agricoltura biologica trattare con zolfo.
16 BOLLETTINO N. 8/2013 DEL 23/07/2013 VITE FLAVESCENZA DORATA In base ai monitoraggi in corso e all evoluzione del ciclo dello Scafoideus Titanus il secondo trattamento insetticita dovrà essere fatto tra il 30 luglio e il 4 agosto. A causa della variabilità dei micro climi se disponibili - si consiglia di posizionare il trattamento in base alle indicazioni dei progetti pilota locali. Per il secondo trattamento insetticida si deve utilizzare un diverso principio attivo rispetto a quello utilizzato nel primo trattamento. Le aziende aderenti alla (ex 2078) possono utilizzare i seguenti prodotti: Clorpirifos Metil (tempo di carenza 15 giorni); Etofenprox (tempo di carenza 14 giorni); Thiamethoxam (tempo di carenza 21 giorni); - Evitare di impiegare thiamethoxam in prossimità di aziende apicole. - Dopo il trattamento le piante con sintomi di Flavescenza Dorata vanno tagliate ed estirpate. Modalità di esecuzione del trattamento : 1. Controllare il ph della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (ph < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione. 2. Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione e trattare tutti i filari da entrambi i lati. 3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali. 4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. 6. Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento). ATTENZIONE SANZIONI CHIUNQUE NON RISPETTI GLI OBBLIGHI RELATIVI ALL ESECUZIONE DEI TRATTAMENTI FITOSANITARI OBBLIGATORI ENTRO I TERMINI FISSATI DAL SETTORE FITOSANITARIO REGIONALE È PUNITO CON LA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI UNA SOMMA da 200,00 a 1.200,00 EURO
17 VITE ÇyÉÜÅt BOLLETTINO N. 9/2013 DEL 29/07/2013 PERONOSPORA In considerazione dei temporali odierni, nelle zone in cui ha grandinato, si consiglia di intervenire il prima possibile utilizzando prodotti a base di: - Dimetomorf (A)+ Rame (tempo di carenza 10 giorni); - Mandipropamid (A) + Rame (tempo di carenza 21 giorni); - Iprovalicarb (A)+ Rame (tempo di carenza 20 giorni); Nelle altre zone intervenire prima del termine della copertura precedente con: - Ossicloruro di Rame (tempo di carenza 20 giorni); (A) Al massimo 3 trattamenti, comunque in un numero massimo di 5 CAA (dopo il 4 trattamento alternando con un prodotto non appartenente alla famiglia dei CAA); In agricoltura biologica: trattare con ossicloruro di rame. OIDIO Le condizioni continuano ad essere favorevoli alle infezioni di oidio, si consiglia quindi di abbinare al trattamento contro la peronospora un prodotto a base di uno dei seguenti principi attivi: - Triflossistrobina (3) + Tebuconazolo (2) (tempo di carenza 14 giorni); - Bupirimate (1) (tempo di carenza 14 giorni); - Triflossistrobina (3) (tempo di carenza 35 giorni); - Cyflufenamid (4) (tempo di carenza 21 giorni);; - Quinoxifen (1) + Miclobutanil (2) (tempo di carenza 28 giorni); - Zolfo bagnabile (tempo di carenza 5 giorni). (1) Al massimo 3 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-q.o.i. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Al massimo 2 trattamenti all anno con questa sostanza attiva. In agricoltura biologica: trattare con zolfo.
18 BOLLETTINO N. 10/2013 DEL 21/08/2013 VITE FLAVESCENZA DORATA Dai monitoraggi dello Scafoideus Titanus si rileva in molte situazioni una presenza consistente della popolazione dell'insetto vettore della flavescenza dorata, si consiglia quindi di procedere ad un terzo trattamento insetticida - nel rispetto dei tempi di sicurezza - nel periodo che va dal 22 al 28 agosto, ed eliminare prontamente tutte le viti sintomatiche per evitare che possano trasmettere la malattia. Nelle varietà a raccolta precoce, in particolare per le uve bianche e il moscato non essendo possibile possibile rispettare l intervallo di sicurezza si consiglia di trattare subito dopo la vendemmia (entro metà settembre). Se il vino è destinato all esportazione in particolare negli USA si consiglia di NON fare il trattamento prima della vendemmia. SI RACCOMANDA DI VERIFICARE BENE L INTEVALLO DI SICUREZZA FRA IL TRATTAMENTO E LA VENDEMMIA!!! Ogni prodotto ha un suo tempo di sicurezza (tempo di carenza) indicato sulla confezione, in genere variabile dai 14 ai 30 giorni. Le aziende aderenti alla (ex 2078) possono utilizzare i seguenti prodotti: Clorpirifos Metil (tempo di carenza 15 giorni); Etofenprox (tempo di carenza 14 giorni); Thiamethoxam (tempo di carenza 21 giorni); - Evitare di impiegare thiamethoxam in prossimità di aziende apicole e se il vino è destinato all esportazione. - Dopo il trattamento le piante con sintomi di Flavescenza Dorata vanno tagliate ed estirpate. Modalità di esecuzione del trattamento : 1. Controllare il ph della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (ph < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione. 2. Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione e trattare tutti i filari da entrambi i lati. 3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali. 4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. 6. Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento).
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