PROGETTAZIONE ESECUTIVA

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2 PROGETTAZIONE ESECUTIVA La fine del Seveso Intervento sperimentale per la riqualificazione fluviale in ambito urbano Fascicolo manutenzione Descrizione sintetica dell : Descrizione di massima dell Area di progetto Principali interventi Principali materiali utilizzati Si tratta di opere di riqualificazione delle sponde del torrente Seveso, di miglioramento qualitativo delle acque del torrente e di riqualificazione anche paesaggistica del tratto di fiume Tratto compreso tra il Ponte di via Luigi Cadorna e il ponte di viale Borromeo: si tratta del tratto terminale del corso d acqua a ridosso dell ingresso in Milano (zona Niguarda). Il tratto ha una lunghezza di circa 600 ml. Opere di ingegneria naturalistica: - fascinata spondale viva di specie legnose - palizzata viva di sostegno - posa di rullo di fibra di cocco - impianto culmi e rizomi - repellenti in massi - copertura diffusa con astoni - rampa in massi. - fascine vive di salici - ramaglia viva, verghe o astoni di specie con capacità vegetativa - rizomi di specie vegetali adatte - picchetti in legname di castagno - filo di ferro cotto - massi da scogliera - pali in legno - tondini in acciaio - materiale di riempimento (ghiaia, sassi) - rulli di cocco - ferri a C L1263 pag. 1

3 Elenco delle principali opere di manutenzione prevedibili e degli accorgimenti da seguire nell effettuarle. Al fine di garantire l efficienza delle opere di ingegneria naturalistica realizzate, e l attecchimento delle specie messe a dimora, indipendentemente dalle garanzie e salvo diversi accordi, si dovrà provvedere all esecuzione di opere di manutenzione. La manutenzione consente infatti di riportare, attraverso particolari lavorazioni o interventi, lo stato di conservazione, di efficacia strutturale e funzionale delle opere, allo stato originario di progetto o a livelli intermedi come eventualmente previsti in fase progettuale (tenendo conto dell usura e del degrado fisico naturale). Per meglio comprendere le specificità dell attività di manutenzione delle opere di ingegneria naturalistica si riportano di seguito i principali provvedimenti legislativi statali del settore. L Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) prevede che l attività di manutenzione comporti: il ripristino - recupero da parte dell entità della propria attitudine ad eseguire una funzione richiesta (UNI 9910); la riparazione -, rinnovo o sostituzione di uno o più componenti danneggiati mirato a riportare un entità alle condizioni stabilite (UNI 10147); il miglioramento - insieme di azioni di miglioramento o di piccola modifica che non incrementano il valore patrimoniale dell entità (UNI 10147). L Autorità di Bacino del Fiume Po prevede, all interno del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (P.A.I), le seguenti principali tipologie di interventi di manutenzione: rimozione di rifiuti solidi e taglio di vegetazione arbustiva ed arborea presenti nell alveo, se costituenti ostacolo al deflusso regolare delle piene ricorrenti; ripristino della sezione d alveo con eliminazione dei materiali litoidi se ostacolanti o parzializzanti il regolare deflusso; ripristino della sezione di deflusso in corrispondenza dei ponti, tramite: rimozione dei tronchi d albero e di altro materiale che costituisca ostruzione, rimozione di L1263 pag. 2

4 depositi alluvionali che ostacolino il regolare deflusso, protezione delle fondazioni delle pile dai fenomeni di scalzamento; rimozione dei depositi e di altri materiali che costituiscano ostruzione nelle opere minori di attraversamento stradale (ponticelli, tombini, sifoni) e nei tratti di alveo canalizzati in attraversamento dei centri urbani; opere idrauliche a carattere locale e di modeste dimensioni. L1263 pag. 3

5 Nello specifico del progetto in questione si dovrà provvedere all esecuzione delle opere di seguito elencate. A) Manutenzione delle componenti vegetali Nei primi anni dopo l impianto, fino a quando la nuova copertura vegetale non ha iniziato a consolidare l ed evolvere in modo spontaneo verso forme più complesse, bisogna effettuare una corretta manutenzione delle componenti vive delle opere di ingegneria naturalistica. Le principali zioni da eseguire negli anni successivi all impianto vegetale sono: 1. Sistemazione dei danni causati da erosione Si deve procedere nel più breve tempo possibile alla sistemazione dei danni causati da erosione (controllo delle sistemazioni idraulico-agrarie a monte delle opere, regimazione delle acque superficiali, ecc.). 2. Sostituzione delle piante morte Le piante morte devono essere sostituite con altre identiche, questa zioni devono essere eseguite in modo tempestivo dall'accertamento del mancato attecchimento per evitare l innesco di fenomeni erosivi localizzati e danni alle opere realizzate. 3. Diradamento In alcuni casi si rende necessario diradare (ridurre di numero) gli esemplari vegetali presenti per: evitare che una specie prenda il sopravvento rispetto alle altre dell associazione; contenere una specie infestante o pioniera a favore di quelle previste dal progetto; consentire lo sviluppo migliore delle specie eliofile se la densità d impianto fosse eccessiva; guidare in modo artificiale l evoluzione vegetale verso associazioni predefinite. 4. Potature, tagli selettivi e ceduazione Le potature di formazione, di rimonda e i tagli selettivi devono essere effettuate in funzione degli obiettivi prefissati dal progetto e comunque nel rispetto delle caratteristiche L1263 pag. 4

6 strutturali delle singole specie. In alcune tecniche di stabilizzazione e di consolidamento gli alberi e gli arbusti di nuovo impianto devono essere allevati con portamento ramificato alla base (per esempio la ceduazione dei salici arbustivi nelle sistemazioni fluviali o degli alberi su terreni acclivi nelle opere di consolidamento). 5. Controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere Per quanto si impieghino specie vegetali locali di provata resistenza agli attacchi di malattie e di parassiti, è comunque sempre opportuno controllare la comparsa di possibili manifestazioni patologiche provvedendo alla tempestiva eliminazione dei fenomeni per evitare o limitare la diffusione. In caso di accertato attacco si dovrebbe provvedere alla sostituzione delle componenti vegetali danneggiate. B) Manutenzione delle opere di ingegneria naturalistica. 1. Le opere di ingegneria naturalistica sono oggetto di manutenzione con finalità differenti nel tempo. Nei primi anni devono venire monitorate eventuali marcescenze nel legname. 2. Ai punti successivi si potranno leggere alcuni estratti dal Capitolo 21 Manutenzioni del Manuale d Ingegneria Naturalistica della Regione Lazio, a firma di G. Sauli. Gli interventi di ingegneria naturalistica, essendo intrinsecamente delle opere a verde semplici o combinate, ricadono anch essi nelle stesse necessità delle altre opere in verde. In realtà ogni sforzo viene fatto dagli specialisti del settore nella concezione, progettazione e realizzazione di tali interventi, perché sia necessaria la minor assistenza possibile per il buon successo nel tempo di opere che sono per loro natura soggette ai dinamismi evolutivi delle piante. Poca e mirata manutenzione, che non vuol dire però nessuna manutenzione. E necessario intervenire programmando sempre le manutenzioni iniziali (primi due anni) che sono le più condizionanti dell evoluzione successiva. A monte delle zioni di manutenzione occorre prevedere attività di monitoraggio poiché buona parte delle attività di monitoraggio vanno finalizzate appunto agli interventi di risistemazione, miglioramento e indirizzo sia delle parti strutturali che di quelle viventi.. L1263 pag. 5

7 Per maggiori dettagli sulle manutenzioni si rimanda alle già citate Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde del Ministero dell Ambiente ed al capitolo 6.2 LA MANUTENZIONE DELLE OPERE DI IN (AIPIN-RT) del volume 1 Principi e linee guida per l ingegneria naturalistica della Regione Toscana, Di seguito si riportano le opere di ingegneria naturalistica e le relative manutenzioni La manutenzione delle componenti vegetali deve essere eseguita seguendo i tempi biologici della vegetazione; pertanto alcuni di questi dovranno essere eseguiti nel di riposo vegetativo (diradamenti, potature e ceduazione, sostituzione delle fallanze, ecc.), altri durante il di piena vegetazione (concimazioni, irrigazione, ecc.). Il progetto, essendo costituito unicamente da opere di ingegneria naturalistica nel suo piano di manutenzione prevede essenzialmente la cura e la buona crescita delle singole opere. Per semplicità, trattandosi spesso di opere che aggregano diverse componenti, vengono singolarmente discusse le componenti riportando però in quale tipologico sono ricomprese. fascina Verifica vitalità e rafforzamento picchetti potatura di Dalla 2 stag. veg. Ogni 2 anni formazione Diradamenti Solo se ritenuto Ogni 4 anni necessario L1263 pag. 6

8 Repellenti in Verifica degli massi agganci e di eventuali movimenti Rampe in Verifica degli massi incastri e della tenuta dei massi copertura diffusa Verifica crescita potatura di formazione diradamenti Periodo Almeno una volta all anno 2 e 4 stag. veg. 2 anni A seconda delle 4 anni specie di salice impiegate almeno dalla 4 stagione vegetativa L1263 pag. 7

9 Impianto di Verifica crescita Almeno una volta culmi e all anno rizomi recupero fallanze Solo se ritenuto In considerazione necessario della copertura del terreno da parte delle piante igrofile Sfalci 1 in 1 anno primavera prima della ricrescita vegetativa Diradamenti Solo se ritenuto 4 anni necessario Rullo di Verifica degli Almeno una volta cocco agganci al terreno all anno Palizzata Verifica degli Almeno una volta viva di agganci all anno sostegno L1263 pag. 8

10 Particolarità a cui prestare massima attenzione: 1. fascinata spondale viva di specie legnose possono verificarsi locali svuotamenti o dislocazioni dovuti ad erosioni a seguito di forti precipitazioni, o all innalzamento delle acque a seguito di eventi di piena. 2. palizzata viva di sostegno - ripristino di eventuali locali svuotamenti o dislocazioni dovuti ad erosioni a seguito di forti precipitazioni; possono verificarsi anche solo lievi movimenti dei pali durante eventi di forti piene 3. posa di rullo di fibra di cocco - verifica nel tempo degli agganci e della funzione antierosiva svolta del rullo stesso, ripristino di eventuali locali svuotamenti dovuti ad erosioni a seguito di forti precipitazioni e/o a variazioni del livello idrico, della velocità e della portata d acqua, ripascimento di eventuali assestamenti gravitativi dovuti a costipamento naturale, irrigazione di soccorso durante periodi particolarmente critici (delle parti strutturali non a contatto con l acqua); 4. impianto culmi e rizomi verifica di eventuali svuotamenti delle aree dove sono state messe a dimora le piantine. Con gli anni successivi, a seguito di compatta colonizzazione della vegetazione tale problematica dovrebbe ridursi in modo significativo; 5. repellenti in massi - verifica delle legature e del posizionamento dei massi dopo gli eventi di piena, ripristino di eventuali locali svuotamenti dovuti ad erosioni sempre a seguito di eventi di piena; 6. copertura diffusa con astoni verifica della porzione basale che risulta la più soggetta a svuotamenti, verifica della radicazione lungo tutto il pendio. 7. rampa in massi - verifica della posizione dei massi e loro eventuale ricollocazione in seguito a eventi di piena. L1263 pag. 9

11 Nota: Il manutentore inoltre dovrà provvedere al perfetto mantenimento e pulizia delle opere al fine di garantirne il perfetto stato di conservazione e funzionamento. Il seguente Piano generale degli interventi di manutenzione si riferisce alla manutenzione di tutte le parti che compongono l oggetto dell. N.B. 1. In assenza di una specifica norma (vedi Regolamento del verde se in vigore) il presente piano di manutenzione non include quote di interventi di risanamento di danni provocati da atti di vandalismo. 2. Si stima che possano venire effettuati almeno 2-3 interventi di ripristino ogni anno a seguito di eventi meteorici causa di forti piene. 3. Si possono considerare 2-3 giorni di lavoro da prestare ogni anno sul complesso delle opere il costo può venire stimato nel costo di una squadra di 2 i per 2 giorni, oltre al materiale per i ripristini. 4. Si consiglia un accantonamento di circa 1.500,00 euro /anno. L1263 pag. 10

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