Perugia, 23 aprile 2009 Tesina espositiva senza pretesa di esattezza e/o completezza:
|
|
- Aniello Tommasi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Perugia, 23 aprile 2009 Tesina espositiva senza pretesa di esattezza e/o completezza: La normativa L art comma 1 - della Costituzione sancisce che la Repubblica Italiana riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La relazione ministeriale n di accompagnamento al Codice Civile, ha chiarito ulteriormente che per scopo mutualistico si intende la possibilità riservata ai soci della cooperativa di acquisire, cedere, intraprendere beni o servizi o occasioni di lavoro a condizioni più favorevoli di quelle che otterrebbero dal mercato. Negli anni successivi, la disciplina delle società cooperative è stata ripetutamente interessata da provvedimenti, anche di carattere tributario che, nel porre specifici e dettagliati limiti e condizioni, hanno di fatto delineato il concetto di mutualità in aderenza allo spirito costituzionale. E necessario innanzitutto operare la distinzione tra socio lavoratore e dipendente della cooperativa. Al dipendente che è un lavoratore subordinato, si applicano tutte le normative previste dai CCNL di categoria e dalla legislazione vigente. Il socio lavoratore ha un rapporto di associazione e come tale ha un particolare regime normativo e contrattuale. La legge n.142/2001 aveva operato una significativa revisione della disciplina, con particolare riferimento all inquadramento normativo del socio lavoratore e alla distinzione tra rapporto associativo e rapporto di lavoro. In particolare si era stabilito che il socio lavoratore, con la propria adesione associativa, instaurava un ulteriore e distinto rapporto di lavoro in forma subordinata, autonoma o in qualsiasi altra forma, ivi compresa quella di collaborazione coordinata e continuativa, con cui contribuire al raggiungimento degli scopi sociali. Dal tipo di rapporto in essere conseguivano i relativi effetti fiscali e previdenziali, nonché gli altri effetti giuridici previsti dalla stessa legge e dalle altre fonti legislative, purché compatibili con la posizione di socio. La legge 30/2003 ha modificato questa impostazione riportando e riconfermando la preminenza del rapporto associativo su quello di lavoro. In 1
2 questo modo si è tolta la possibilità di equiparare il rapporto di lavoro del socio alle normative previste per i lavoratori subordinati soprattutto per quello che riguarda la possibilità di adire al Tribunale del Lavoro nel caso di inadempienza contrattuale della Cooperativa. Successivamente il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Circolare Ministeriale n. 10 del 18 marzo 2004 ha dovuto precisare meglio il rapporto tra cooperativa e soci lavoratori, fornendo, con riferimento alla posizione dei soci lavoratori i chiarimenti sull articolato della legge 30/2003 nella parte che aveva modificato la legge n. 142/2001. Autonomia del rapporto di lavoro La C.M. 10 del 18 marzo 2004 (recepita nelle leggi n. 142/2001 e 30/2003 così modificate) ha definito la distinzione tra rapporto di associazione e di lavoro e ha chiarito che tra il socio lavoratore e la Cooperativa si instaurano due distinti rapporti giuridici: quello associativo (prevalente) e quello di lavoro (ulteriore). Viene così ottenuto l obiettivo di armonizzare lo svolgimento del rapporto di lavoro con l'interesse della cooperativa, non solo liberalizzando e rendendo flessibile la scelta negoziale delle parti secondo gli schemi contrattuali offerti dal diritto del lavoro (art. 1, comma 3), ma anche salvando la tipicità dei medesimi. Si stabilisce infatti che la contestuale presenza delle due diverse situazioni giuridiche evidenzia l'esistenza tra esse di un collegamento logico tale da giustificare il rapporto di lavoro come finalizzato al raggiungimento dello scopo sociale, identificato a sua volta dal patto associativo. Quindi l interpretazione delle disposizioni della legge 30/2003 è data dal collegamento funzionale tra i due contratti, associativo e di lavoro, mantenendo tuttavia inalterata la netta distinzione tra le due situazioni giuridiche. Inoltre la funzionalità del rapporto di lavoro rispetto a quello associativo è resa ancora più evidente dagli obblighi sociali posti a carico del socio lavoratore di cooperativa, quali: - il concorso nella gestione dell'impresa, - la partecipazione alle decisioni aziendali, - la contribuzione alla formazione del capitale sociale, - la messa a disposizione delle proprie capacità professionali. 2
3 Bisogna a questo punto sapere che la Cooperativa è gestita dall Assemblea dei Soci che conferisce i poteri esecutivi al Presidente, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio dei Sindaci. In parole povere il socio lavoratore è datore di lavoro di sé stesso. senza avere la possibilità di controllare effettivamente che cosa si sta facendo anche a nome suo.!!!! La decisiva conferma della prevalenza del rapporto di socio su quello di lavoratore viene contenuta nel secondo comma dell'articolo 5 della legge 142/2001 (nuovo testo), che dice testualmente: "il rapporto di lavoro si estingue con il recesso o l'esclusione del socio deliberati nel rispetto delle previsioni statutarie ed in conformità con gli articoli 2532 e 2533 del codice civile". Quindi i principi di risoluzione del rapporto di lavoro quale conseguenza della cessazione della qualità di socio sono conformi alla disciplina statutaria e regolamentare relativa alle cause di recesso, esclusione e decadenza del socio dalla cooperativa. La legge n. 30/2003 nei riguardi del socio lavoratore ha, inoltre, profondamente rivisitato e modificato alcuni istituti propri del rapporto di lavoro del socio quali: - la contrazione dell'esercizio dei diritti sindacali (art. 2, comma 1, nuovo testo), - la risoluzione del rapporto di lavoro che avviene congiuntamente all'esclusione del socio (art. 5, comma 2, parte prima, nuovo testo), - la competenza del giudice ordinario sulle controversie relative alla prestazione mutualistica (art. 5, comma 2, parte seconda, nuovo testo) - il tetto al trattamento economico eventualmente fissato dal regolamento interno della cooperativa (art. 6, comma 2, nuovo testo). Pertanto le modifiche introdotte dalla legge 30/2003 rispetto alla legge 142/2001 hanno riportato il socio lavoratore alla condizione preminente di socio snaturando ed assorbendo la condizione di lavoratore. Si mantengono inalterati i soli diritti sindacali provenienti dal titolo III della legge 300/70 (rappresentanze sindacali, diritto di assemblea, permessi sindacali, ecc.) 3
4 a condizione che alla base ci sia un accordo sindacale collettivo tra le Associazioni Nazionali del movimento cooperativo e le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative. Regolamento interno della Cooperativa e inquadramento del socio lavoratore Importanza rilevante assume il Regolamento Interno della Cooperativa che dovrebbe essere fornito a tutti i Soci unitamente allo Statuto della Cooperativa al momento dell adesione e che contiene tutte le regole per il funzionamento della Cooperativa stessa, compresa la gestione lavoristica dei soci lavoratori. E molto importante tenere sempre presente che in caso di irregolare funzionamento della società cooperativa, l'autorità governativa può revocare il consiglio di amministrazione e affidare la gestione della società ad un commissario". La normativa stabilisce che se la Cooperativa non ha Regolamento Interno non può inquadrare il rapporto di lavoro dei soci in maniera diversa da quella di lavoratore subordinato e non può usufruire delle agevolazioni previste in caso di crisi. Il Regolamento Interno deve anche prevedere obbligatoriamente il riferimento ai contratti collettivi nazionali di settore o di categoria applicabili ai soci lavoratori e ai dipendenti. In alternativa deve stabilire per i soci lavoratori il dettaglio del trattamento economico. La retribuzione del socio lavoratore Al socio lavoratore inquadrato con rapporto di lavoro subordinato deve essere garantita una retribuzione non inferiore ai minimi contrattuali, non solo per quanto riguarda la retribuzione di livello (tabellare o di qualifica, contingenza, EDR), ma anche per ciò che concerne le altre norme del contratto che prevedano voci retributive fisse (es. il numero delle mensilità e gli scatti di anzianità). Il regolamento può contenere la deroga in peggio rispetto all eventuale trattamento economico integrativo unicamente nei casi di crisi aziendale e nei casi di nuova imprenditorialità. Infine, per i soci lavoratori con rapporto di lavoro subordinato sussiste l'obbligo dell applicazione di tutti gli istituti normativi che la legge disciplina per la generalità dei lavoratori (TFR, ferie, etc.) 4
5 Le Cooperative sociali possono definire accordi con le Organizzazioni sindacali più rappresentative per rendere compatibile l applicazione del CCNL di riferimento. Esclusione - licenziamento del socio Prima dell introduzione della legge 142/2001, l'assorbimento della prestazione di lavoro nel rapporto societario faceva coincidere il licenziamento del socio lavoratore con l'esclusione dalla cooperativa, la quale avveniva nei casi sanciti dall'art c.c., pre riforma. Fino agli anni '60, inoltre, era prassi diffusa tra le società cooperative ricorrere al recesso ad nutum ex art c. c. per liberarsi rapidamente di un socio non più gradito. Con la sostanziale separazione tra i due rapporti si è giunti all integrale applicazione delle norme proprie del licenziamento del socio secondo il regime tipico della prestazione lavorativa, vale a dire che lo stesso può essere impugnato davanti alla Commissione di Conciliazione con la possibilità di adire al Tribunale ordinario. L'art. 5, comma 2, della legge 142/2001, come ripreso dalla legge 30/2003 e la riforma del diritto societario di cui al D.lgs. 6/2003 hanno previsto comunque l estinzione del rapporto di lavoro in ogni caso di esclusione del socio e l esclusione legittima del socio stesso nel caso di grave inadempienza del rapporto mutualistico (cfr. art c.c.). Si è cosi accolta definitivamente l interpretazione del nesso funzionale tra i due rapporti e si è ritenuto che in nessun caso le regole del rapporto di lavoro del socio siano idonee a impedire l esclusione o il licenziamento del socio anche se trattasi di prestazione lavorativa con le caratteristiche della subordinazione. Aspetti previdenziali, assicurativi e fiscali Per quanto attiene agli aspetti previdenziali, assicurativi e fiscali, si ricorda che le Cooperative soggiacciono alle norme generali previste per gli altri datori di lavoro, relativamente allo specifico settore di appartenenza, secondo le regole di seguito sinteticamente evidenziate - Cooperative di Produzione e Lavoro - Si applicano le contribuzioni previste per la generalità dei datori di lavoro; - Cooperative di trasporto, facchinaggio e attività varie - Si applica, ai sensi del DPR 602/70 e successive modifiche, un regime speciale contributivo e 5
6 previdenziale. Le cooperative destinatarie di tale regime dovranno preliminarmente adempiere agli obblighi presenti nei confronti dell istituto previdenziale. I contributi in misura ordinaria, fino al 31 dicembre 2006, - verranno applicati su una base imponibile calcolata su minimali giornalieri emanati dall Istituto di Previdenza. Per quanto attinente l assicurazione infortuni è stabilito un premio speciale unitario per trimestre indipendentemente dalle giornate di lavoro effettivamente prestate; - Cooperative Sociali - In questo caso sono previste particolarità previdenziali e assicurative dovute all aspetto sociale e diversificate per settore di appartenenza (settore A e B della legge 381/91). Alcuni aspetti sulla sicurezza nelle Cooperative Vale la legislazione vigente in materia di sicurezza e ambiente di lavoro. Per prevenire gli infortuni e le malattie professionali e conservare la propria salute negli ambienti di lavoro, le norme prevedono diritti e doveri per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, siano essi lavoratori subordinati, parasubordinati o autonomi o soci lavoratori. Diritto all'informazione: ogni lavoratore dev'essere informato in modo comprensibile sui rischi connessi all'attività dell'impresa; su procedure di primo soccorso, lotta antincendio, evacuazione dei luoghi di lavoro; nominativi del responsabile ed addetti del servizio di prevenzione e protezione; nominativi dei lavoratori addetti a primo soccorso e prevenzione incendi. Diritto alla formazione: ogni lavoratore deve ricevere formazione sufficiente ed adeguata sui concetti generali legati alla prevenzione, sui rischi specifici presenti in azienda e sulle misure di prevenzione e protezione da adottare. La formazione e l'eventuale addestramento specifico devono avvenire quando inizia il rapporto di lavoro; quando si cambia mansione; quando vengono introdotte nuove attrezzature, nuove tecnologie, nuove sostanze. La formazione dev'essere ripetuta seguendo l'evoluzione dei rischi. Diritto alla rappresentanza: in ogni azienda o unità produttiva dev'essere presente il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): ha accesso ai luoghi di lavoro, viene consultato dall'azienda sulla valutazione dei rischi e sulle misure di prevenzione, può accedere al documento di valutazione dei rischi ed alle informazioni dei servizi di vigilanza, segnala ai responsabili aziendali i rischi 6
7 che riscontra, può ricorrere alle autorità competenti. E' il punto di riferimento dei lavoratori e delle lavoratrici. L'RLS può essere aziendale, territoriale, di sito. Diritto alla sorveglianza sanitaria: ogni lavoratore ha diritto ad essere sottoposto agli accertamenti specifici per controllare la salute in relazione all'attività lavorativa che svolge. Diritto alla protezione individuale: ogni lavoratore ha diritto ad ottenere gratuitamente dall'azienda i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) necessari a svolgere la propria attività senza rischi (es. scarpe antinfortunistiche, casco, mascherine). Da parte dei Responsabili della Cooperativa c è l obbligo di: 1) prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro; 2) osservare le disposizioni ed istruzioni impartite; 3) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze ed i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto ed i dispositivi di sicurezza; 4) utilizzare in modo appropriato i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI); 5) segnalare il cattivo funzionamento delle attrezzature o dei dispositivi di protezione; 6) segnalare eventuali condizioni di pericolo; 7) partecipare ai programmi di formazione ed addestramento e di sottoporsi agli accertamenti sanitari. La Cooperativa in quanto datore di lavoro deve: - valutare i rischi presenti nelle varie lavorazioni; - adottare il Documento di Valutazione dei Rischi; - programmare gli interventi; - prendere i provvedimenti adeguati e dare istruzioni affinchè i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro (art. 43, D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81). In presenza di appalto o subappalto dev'essere redatto un unico documento di valutazione del rischio che deve tenere conto di come le diverse lavorazioni presenti possono interferire tra loro. I datori di lavoro devono designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e nominare il medico competente. 7
8 Sono responsabili della piena applicazione delle norme e della possibilità per tutti i lavoratori e le lavoratrici di esercitare i diritti da queste previste. Fonti normative e circolari Articolo 45 costituzione Codice civile Libro V del Lavoro articoli 2511 e ss. Legge 3 aprile 2001, n. 142 Articolo 9 legge febbraio 2003 Legge 381/91 cooperative sociali Legge finanziaria 2007 articolo 1 comma 787 legge 296/2006 Circolare inps 296/1992 Decreto Ministeriale 22 settembre
SOMMARIO. Prefazione... Nota sull autore...
Sommario SOMMARIO Prefazione... Nota sull autore... XI XV Capitolo 1 - Principi generali e aspetti societari 1. Premessa... 1 1.1 Cooperative di utenza... 1 1.2 Cooperative di lavoro... 1 1.3 Tipologia
DettagliRAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DURATA: 08 10 1/09 Qualora il lavoratore risulti INIDONEO ad una mansione specifica il datore di lavoro adibisce il lavoraotre, ove possibile ad altra mansione
DettagliIL SOCIO DI COOPERATIVA PROFILI GIUSLAVORISTICI
IL SOCIO DI COOPERATIVA PROFILI GIUSLAVORISTICI L.142/01 Art.1. (Soci lavoratori di cooperativa). 1. Le disposizioni della presente legge si riferiscono alle cooperative nelle quali il rapporto mutualistico
DettagliCenni Storici. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Cenni Storici. Cenni Storici. Principi generali
Il Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Principi generali Dott. Ing. Trimarchi Luigi INAIL Dir. Reg. Emilia Romagna Bologna 12 ottobre 2010 Cenni Storici La normativa italiana si è evoluta nel tempo;
DettagliINTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE
INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE Il Decreto Legislativo 81/2008 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori
DettagliLa stabilità dell'orario di lavoro nelle cooperative
La stabilità dell'orario di lavoro nelle cooperative Autore: Chistoni Paola In: Diritto civile e commerciale Premessa Nel primo articolo della legge 3 aprile 2001 n. 142 viene evidenziata la distinzione
DettagliSguardo alle Cooperative
Sguardo alle Cooperative Fonti : Diritto e Pratica del Lavoro n 18/08 Codice Civile - www.ipsoa.it - www.altalex.it - www.parlamento.it - www.dielle/consultazione/giurispr - www.europa.eu/it - 1 Cooperative
DettagliIL REGOLAMENTO INTERNO
IL REGOLAMENTO INTERNO (art.6 L.03/04/01 n.142) 18 novembre 2014 Fonti normative Introdotto dall art. 6 Legge 3 aprile 2001 n. 142 Modifiche con Legge 14 febbraio 2003 n.30 Ultima proroga art. 23 sexies
DettagliPrevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ACCONCIATORI ESTETISTI TATUATORI BODY PIERCING LUOGO DI LAVORO dott. Roman Sisto Scarselletta geom. Guido Barba Tecnici della Prevenzione Bussana 30/11/2015
DettagliContrattazione Collettiva in Edilizia
CORSO DI FORMAZIONE PER RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA TERITORIALE EDILIZIA (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, Art. 48 comma 7) Contrattazione Collettiva in Edilizia Sistema di accordi tra le
DettagliI fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione
I fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione Autore: MC redazione In: Diritto civile e commerciale, Diritto tributario I fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
DettagliDalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008
Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla
DettagliDatore di lavoro. Dirigente
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
DettagliSISTEMI DI CONTROLLO E VIGILANZA PER CONTRASTARE FORME DI LAVORO IMPROPRIE
SISTEMI DI CONTROLLO E VIGILANZA PER CONTRASTARE FORME DI LAVORO IMPROPRIE Alessandro Millo Dirigente Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna # ( # )Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE
SICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE LA SICUREZZA SUL LAVORO La sicurezza nel luogo di lavoro è la tutela e la prevenzione
DettagliE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI
Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 175 22.09.2016 CIGD: periodo d intervento 2016 nel settore pesca Al mod. SR100, da inviare all INPS, bisogna allegare anche un autocertificazione
DettagliI Definizione e tipologie
PART-TIME Le slides tengono già conto delle modifiche introdotte dallo schema di decreto di riordino delle tipologie contrattuali, in attuazione del Jobs Act I Definizione e tipologie DEFINIZIONE E TIPOLOGIE
DettagliCapitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» La gerarchia delle fonti...» Il Titolo V della Costituzione...
Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...» 30 Capitolo
DettagliControlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale
CIRCOLARE A.F. N. 172 del 13 Dicembre 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale Premessa Con la circolare n. 2 del 07.11.2016 l Ispettorato Nazionale
DettagliIL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE. di concerto con I MINISTRI DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA SANITA' E DELLA FUNZIONE PUBBLICA
D.M. 29 settembre 1998, n. 382. Regolamento recante norme per l'individuazione delle particolari esigenze negli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado, ai fini delle norme contenute
DettagliDATORE DI LAVORO. Art. 2 comma 1 lett. b)
DATORE DI LAVORO Art. 2 comma 1 lett. b) Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore
DettagliCIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO
CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO In data 14 settembre 2011 è stato emanato il D.Lgs. n.167 rubricato Testo Unico dell Apprendistato,
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 133 16.07.2015 La nuova disciplina delle mansioni È legittimo adibire il lavoratore a mansioni inferiori, a determinate condizioni,
DettagliLe Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. N. 8 del
Le Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro N. 8 del 24.05.2010 Oggetto: rapporti di lavoro a tempo parziale nel settore edile obbligo contributivo Generalità La disciplina del rapporto a
DettagliINPS - Circolare 17 aprile 2007, n. 78
INPS - Circolare 17 aprile 2007, n. 78 Oggetto: Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), art. 1, commi 1202-1210. Stabilizzazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche
DettagliCapitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie contrattuali
Indice Prefazione alla terza edizione 7 Prefazione alla seconda edizione 8 Prefazione alla prima edizione 9 Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie
DettagliSicurezza sul lavoro: guida operativa e prassi aziendale
Sicurezza sul lavoro: guida operativa e prassi aziendale Sicurezza sul Lavoro le principali norme da osservare per una corretta gestione del rischio in azienda. Fonte: www.job.fanpage.it Il D. Lgs. n.
DettagliLEGGE 8 novembre 1991, n. 381 Disciplina delle cooperative sociali (in G. U. 3 dicembre 1991, n. 283)
LEGGE 8 novembre 1991, n. 381 Disciplina delle cooperative sociali (in G. U. 3 dicembre 1991, n. 283) LA CAMERA DEI DEPUTATI ED IL SENATO DELLA REPUBBLICA hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Dettagli1) la semplificazione delle tipologie contrattuali. 2) la promozione del contratto a tutele crescenti.
Le nuove (vecchie) collaborazioni coordinate e continuative dopo il jobs act Fra gli intenti del legislatore del jobs act, come previsto dalla legge delega 183 del 2014, vi era il superamento dei rapporti
DettagliScritto da di Mario Di Corato Venerdì 18 Gennaio :49 - Ultimo aggiornamento Venerdì 18 Gennaio :53
LA NUOVA INDENNITA DI DISOCCUPAZIONE ASPI E MINI ASPI di Mario Di Corato Com è noto la legge di riforma del mercato di lavoro n. 92/2012 ha dettato nuove norme in materia di mercato del lavoro e di ammortizzatori
DettagliIL RLS Prof. Luca Salvini
CORSO di FORMAZIONE su SICUREZZA e SALUTE dei lavoratori (626/94) IL RLS Prof. Luca Salvini IL RLS INTRODUZIONE OBIETTIVI DI QUESTO INCONTRO IL CONTESTO LA CONSULTAZIONE E LA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GIORDANO, STRAMBI, CANGEMI, VALPIANA. Disciplina della figura del socio-lavoratore nelle cooperative
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5240 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GIORDANO, STRAMBI, CANGEMI, VALPIANA Disciplina della figura del socio-lavoratore nelle cooperative
DettagliL IDONEITÀ TECNICO PROFESSIONALE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI. Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81
L IDONEITÀ TECNICO PROFESSIONALE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della
DettagliLa soppressione del Fondo degli autoferrotranvieri
decreto che ha sancito il passaggio al Fondo lavoratori dipendenti dell'inps La soppressione del Fondo degli autoferrotranvieri (Dlgs 414/96) Con il DLgs 29 giugno 1996, n. 414, sono state emanate disposizioni,
DettagliART.36 E ART.37 D.LGS 81/08 D.LGS 106/09 ACCORDO STATO REGIONI FORMAZIONE LAVORATORI 2012 INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN EDILIZIA
ART.36 E ART.37 D.LGS 81/08 D.LGS 106/09 ACCORDO STATO REGIONI FORMAZIONE LAVORATORI 2012 INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN EDILIZIA 1 OBBLIGO DI INFORMAZIONE. Ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 81/08 e ss.mm.
DettagliDIRITTO DEL LAVORO. Nozioni base
DIRITTO DEL LAVORO Nozioni base CONTENUTI Obiettivi delle lezioni Suddivisioni del diritto del lavoro Le fonti del diritto del lavoro Autonomia e subordinazione Lavoro subordinato Lavoro parasubordinato
DettagliObblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n Corso SIC-03
Obblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs. 81-08 Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Corso SIC-03 Rev 03 del 20.01.11 Obblighi dei lavoratori Definizione - Lavoratore - (art. 2) Si intende per: LAVORATORE
DettagliINDICE SOMMARIO. Presentazione alla terza edizione... Presentazione alla seconda edizione... Abbreviazioni...
INDICE SOMMARIO Presentazione alla terza edizione... Presentazione alla seconda edizione... Abbreviazioni... V VII XIII Capitolo 1 - Storia e fondamento della previdenza sociale 1. Origini del sistema
DettagliTutela della salute. Articolo 41
Tutela della salute Costituzione Repubblica Italiana Articolo 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
DettagliINDICE. Premessa... pag. 13
INDICE Premessa... pag. 13 CAPITOLO PRIMO LA COSTITUZIONE DELLA SOCIETÀ COOPERATIVA 1. I presupposti legislativi e contrattuali... pag. 17 2. Le modalità di costituzione e gli adempimenti conseguenti...
DettagliL applicazione del D.Lgs. 81/2008. alternanza scuola-lavoro. Francesco Stucchi
L applicazione del D.Lgs. 81/2008 per gli studenti in alternanza scuola-lavoro Francesco Stucchi Fonti D.Lgs.81/08 Art. 2 (Definizioni) 1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente
DettagliCircolare N.116 del 12 Luglio 2013
Circolare N.116 del 12 Luglio 2013 DL lavoro. Assumere disoccupati conviene Gentile cliente, desideriamo informarla che con il DL lavoro (DL n. 76/2013) il Governo ha adottato disposizioni per incentivare
DettagliL ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA.
L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA. 1) L AUTORIZZAZIONE ANTINCENDIO NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE Il D.M. 16.02.1982,
DettagliINDICE SOMMARIO. Premessa... Pag. V. Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
INDICE SOMMARIO Premessa... Pag. V Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO 1. Il lavoro... Pag. 3 2. Il lavoro subordinato...» 4 3. Subordinazione socioeconomica e subordinazione giuridica.»
DettagliDETERMINAZIONE N. 75 DEL Delega alla Dott. Paolo Loddo di funzioni ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Il Direttore Generale
Direzione Generale DETERMINAZIONE N. 75 DEL 30.08.2013 Oggetto: Delega alla Dott. Paolo Loddo di funzioni ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Il Direttore Generale lo statuto dell Ente Foreste della Sardegna;
DettagliProvincia di Oristano
COMUNE DI AIDOMAGGIORE Provincia di Oristano Schema di CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO PART-TIME EXTRA DOTAZIONE ORGANICA (alta specializzazione - art. 110, comma 2, del D.
DettagliComune di VERDERIO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di VERDERIO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio (C.C.) n. 7 del 21.03.2014 Modificato con deliberazione del Consiglio
DettagliCompiti e ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Corso di In-formazione per lavoratori All interno dell I.N.G.V. Osservatorio Vesuviano 15-Giuno-2016 Riferimenti Normativi Articolo 2 - Definizioni Compiti e ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per
DettagliPREVENZIONE PREVENZIONE
Definizione tratta dall art. 2 del D.Lgs 81/08 prevenzione: «il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire
Dettagli26_Allegato 1 - Modello A del CCNL
26_Allegato 1 - Modello A del CCNL ALLEGATO 1 Modello A Obblighi previsti dalla legge in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro inerenti la somministrazione di lavoro Nota informativa
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP
I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile
DettagliLegge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73
Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Norme per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana 04/01/2006 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 1 Art. 1 (Principi
DettagliIl ruolo della contrattazione collettiva dopo il Jobs Act e il nuovo ruolo delle Commissioni di Certificazione. Paolo Stern
Il ruolo della contrattazione collettiva dopo il Jobs Act e il nuovo ruolo delle Commissioni di Certificazione Paolo Stern Contrattazione Collettiva - Art. 51 del D. Lgs. n. 81/2015 (..) salvo diversa
DettagliIl nuovo apprendistato
a cura di Alessandro Millo Il nuovo apprendistato (T.U. n. 167/2011) 1 La normativa abrogata Abrogate espressamente: Implicitamente: Legge n. 25/1955 D.P.R. n. 1668/56 Legge n. 56/1987 (art. 21-22 ) D.M.
DettagliViale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c.
Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Contributi e Vigilanza Direzione Contributi CIRCOLARE N. 3 DEL 25/01/2010 A tutte le
DettagliPUNTO srl Via Germania 16/ Vigonza (PD) APPROFONDIMENTO. Le imprese fornitrici devono redigere il POS? a cura di
PUNTO srl Via Germania 16/7 35010 Vigonza (PD) APPROFONDIMENTO Le imprese fornitrici devono redigere il POS? a cura di Marco Bizzotto architetto Via Germania, 16/7 35010 Vigonza (PD) Con la collaborazione
DettagliCorso di formazione per RLS e RSPP
Corso di formazione per RLS e RSPP ORGANISMO PARITETICO PROVINCIALE UNINDUSTRIA COMO e ORGANIZZAZIONI SINDACALI Docenti: Luca Fonsdituri (CGIL) e Lorenza Auguadra (CISL DEI LAGHI) ORGANIZZAZIONE DELLA
DettagliGESTIONE ATTIVITÀ IN APPALTO RAAM SRL
GESTIONE ATTIVITÀ IN APPALTO 1 I datori di lavoro che affidano l esecuzione di lavori, servizi e forniture ad un impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all interno della propria azienda sono tenuti
DettagliLa disciplina delle mansioni secondo il nuovo art c.c.
La disciplina delle mansioni secondo il nuovo art. 2103 c.c. 4 novembre 2016 università di ferrara dip. di giurisprudenza corso di diritto del lavoro a.a. 2016/2017 relatrice: sarah barutti brtsrh@unife.it
DettagliAssociate non Medico AIOP ARIS e Fondazione Don Gnocchi CCNL
C.C.N.L. 02-02-2005 Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente non medico da strutture sanitarie e socio sanitarie associate AIOP, ARIS e Fondazione Don Carlo Gnocchi - onlus
DettagliFondo di integrazione salariale
Fondo di integrazione salariale Circ. INPS n. 176/2016, in attuazione dell art. 3, c. 19 della L. n. 92/2012 e con disposizioni del D.Lgs. n. 148/2015 Trattasi di un Fondo Residuale di integrazione salariale,
DettagliSTUDIO AGOSTINI
INAIL DIREZIONE CENTRALE RISCHI Ufficio Entrate Ufficio Tariffe Prot. INAIL. 60010.30/01/2012.0000655 ALLE STRUTTURE CENTRALI E TERRITORIALI OGGETTO: Lavoratori soci di cooperative e di organismi associativi
DettagliSOMMARIO: istruzioni operative e contabili per l attuazione della Convenzione stipulata tra INPS ed AEG
Direzione centrale Entrate contributive Direzione centrale Finanza, Contabilità e Bilancio Roma, 8 Agosto 2008 Circolare n. 83 Allegati 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai
DettagliPremessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro
Premessa... pag. 5 Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...»
DettagliViale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e.p.c.
Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Contributi e Prestazioni Direzione Contributi CIRCOLARE N.3 DEL 06/02/2008 A tutte le
DettagliCORSO di AGGIORNAMENTO per RAPPRESENTANTI dei LAVORATORI per la SICUREZZA. ex D.Lgs. 81/2008 art.37
CORSO di AGGIORNAMENTO per RAPPRESENTANTI dei LAVORATORI per la SICUREZZA ex D.Lgs. 81/2008 art.37 1 L organizzazione della prevenzione aziendale 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 I modelli
DettagliL APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO
L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO gennaio 2017 Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Dipartimento di Prevenzione S.O.C. Prevenzione
DettagliSOMMARIO. Presentazione... XIII Nota sull Autore... XV. Parte Prima INTEGRAZIONI SALARIALI PRE RIFORMA
SOMMARIO Presentazione... XIII Nota sull Autore... XV Parte Prima INTEGRAZIONI SALARIALI PRE RIFORMA Capitolo 1 - Cassa integrazione guadagni ordinaria 1. Nozione... 3 2 Fonti... 3 3. Presupposti e cause
DettagliViale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c.
Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Contributi e Vigilanza Ufficio Normativa e Circolari CIRCOLARE N. 4, DEL 31/01/2011
DettagliSommario. Presentazione 7. Capitolo 1 Sistema contrattuale. Capitolo 2 Rapporto di lavoro
Sommario Presentazione 7 Capitolo 1 Sistema contrattuale 1.1 Articolazione del C.C.N.L. 9 1.2 Campo di applicazione del contratto 11 1.3 Controversie di lavoro - conciliazione 12 1.4 Decorrenza e durata
DettagliSCRITTURA PRIVATA PER LA DELEGA DELLE FUNZIONI DI RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SCRITTURA PRIVATA PER LA DELEGA DELLE FUNZIONI DI RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il sottoscritto nato a.. il, C.F., in qualità di e legale rappresentante pro tempore dell IRCAC -
DettagliOGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n.
RISOLUZIONE N.421/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del
DettagliOGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n.
RISOLUZIONE N.421/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del
DettagliCOMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA. DETERMINAZIONE DEL VICE SEGRETARIO COMUNALE n. 294 di data 10 giugno 2014
COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA DETERMINAZIONE DEL VICE SEGRETARIO COMUNALE n. 294 di data 10 giugno 2014 OGGETTO: Determinazione e liquidazione trattamento di fine rapporto all
DettagliCORSO PER GLI RLS (32 ore)
SANZIONI 1 SANZIONI 2 3 CORSO PER GLI RLS (32 ore) Corso RLS in aziende con meno di 50 dipendenti e aziende con più di 50 dipendenti Ogni attività lavorativa, nella quale sono presenti dei lavoratori,
DettagliIl Testo unico della Sicurezza D.Lgs 81/2008 e il Volontariato Obblighi e responsabilità
Il Testo unico della Sicurezza D.Lgs 81/2008 e il Volontariato Obblighi e responsabilità Il Volontariato italiano è stato oggetto negli ultimi anni di disposizioni legislative che hanno definito le regole
DettagliFONTI GIURIDICHE SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO di Rolando Dubini, Anna Guardavilla, Norberto Canciani e Graziano Frigeri
Sommario - Dossier Ambiente n. 86 SOMMARIO FONTI GIURIDICHE SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO di Rolando Dubini, Anna Guardavilla, Norberto Canciani e Graziano Frigeri PREMESSA...3 INDICE...5 1. LA GERARCHIA
DettagliDecreto Legislativo 81/2008
Decreto Legislativo 81/2008 Introduzione Il DLvo 81, naturale evoluzione della precedente normativa di sicurezza (principalmente individuabile nel DPR 547/55 e nel DLvo 626/94), indica le misure finalizzate
DettagliL E S O C I E T À C O O P E R A T I V E C O O P E R A T I V E E M U T U A L I T À : D E F I N I Z I O N I
C O O P E R A T I V E E M U T U A L I T À : D E F I N I Z I O N I art. 45 Costituzione Relazione di accompagnamento al Codice civile la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere
DettagliPIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione
PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione (art.9, comma 7 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, convertito in Legge 17 dicembre 2012,
DettagliCOMUNE DI LACCHIARELLA (CITTA METROPOLITANA DI MILANO) Contratto di lavoro individuale a tempo indeterminato e pieno Comandante
COMUNE DI LACCHIARELLA (CITTA METROPOLITANA DI MILANO) Prot. n. del Contratto di lavoro individuale a tempo indeterminato e pieno Comandante di polizia locale Il presente contratto individuale di lavoro
DettagliSistema Disciplinare
1 INDICE Premessa... 3 I principali riferimenti normativi nel Sistema Disciplinare... 3 Misure nei confronti dei lavoratori dipendenti... 4 Misure nei confronti dei dirigenti... 5 Misure nei confronti
DettagliLe società tra professionisti
IL DOTTORE COMMERCIALISTA: DEONTOLOGIA E STANDARD DI PRATICA PROFESSIONALE Le società tra professionisti Paola Castiglioni Dottore Commercialista 1 SOCIETA TRA PROFESSIONISTI- normativa Con la Legge di
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO
ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 01 28/01/2016 Adozione Consiglio di Amministrazione 2 Sommario 1. PREMESSA... 4 2. LAVORATORI DIPENDENTI (QUADRI, IMPIEGATI E OPERAI)...
DettagliMatricola: Pos.: U.O.:.. Sede:..
Stampare su carta intestata dell Istituto in triplice originale (1 originale per il dipendente: 1 originale per l Ufficio Assunzioni e 1 originale per l Istituto) Prot. n Data Contratto di lavoro a tempo
DettagliNORMATIVA E DISPOSIZIONI OPERATIVE IN MATERIA PREVIDENZIALE
NORMATIVA E DISPOSIZIONI OPERATIVE IN MATERIA PREVIDENZIALE Considerata la moltitudine di norme e di disposizioni operative in materia previdenziale che hanno sostanzialmente modificato, nel corso del
DettagliSITUAZIONE FINO AL 31 DICEMBRE 2012 PER LE IMPRESE CHE OCCUPANO FINO A 10 LAVORATORI
SITUAZIONE FINO AL 31 DICEMBRE 2012 PER LE IMPRESE CHE OCCUPANO FINO A 10 LAVORATORI Obbligo di effettuare la valutazione dei rischi secondo lo schema del Decreto Interministeriale A partire dal 1 gennaio
DettagliLAVORO A PROgETTO E LAVORO OCCASIONALE D.L.vo 10 settembre 2003, n. 276
Lavoro a progetto e lavoro occasionale 1. D.L.vo 10 settembre 2003, n. 276. Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30 (Suppl. ord.
DettagliIl giorno 4 agosto 2010 alle ore 16.30, presso la sede dell ARAN, ha avuto luogo l incontro tra:
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale non dirigente dell Agenzia Spaziale Italiana - ASI - per il secondo biennio economico 2008-2009 Il giorno 4 agosto 2010 alle ore 16.30, presso
DettagliCOOPERATIVA MURATORI REGGIOLO S.C.R.L. REGOLAMENTO SOCIO LAVORATORE
COOPERATIVA MURATORI REGGIOLO S.C.R.L. Via G. Di Vittorio 2 - Angolo Via Grandi 1 42046 Reggiolo (RE)- C.F. 00124610353 REGOLAMENTO SOCIO LAVORATORE AI SENSI DELL ART.6 DELLA LEGGE 3 APRILE 2001, N.142
DettagliOggetto della valutazione dei rischi (art. 28, comma 1)
Rev. 022010 1 Oggetto della valutazione dei rischi (art. 28, comma 1) DEVE RIGUARDARE TUTTI I RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI nella scelta delle attrezzature di lavoro delle sostanze
DettagliLa fine del regime della mobilità e degli ammortizzatori in deroga
La fine del regime della mobilità e degli ammortizzatori in deroga La fine del regime della mobilità La Legge 92/12, all art.2, co.71 73, prevede la fine del regime della mobilità dal 1.1.2017. In dettaglio
DettagliLa nuova disciplina del mercato del lavoro I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
La nuova disciplina del mercato del lavoro I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO Uno dei contratti maggiormente investiti dalla Riforma Fornero è quello a tempo determinato, in attuazione della linea politica
DettagliMINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Pagina 1 di 5 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 3 marzo 2017 Contributo per le spese relative all'attivita' di vigilanza dovuto dalle societa' cooperative, dalle banche di credito cooperativo
DettagliA cura del GRUPPO SULLE PROBLEMATICHE DEL LAVORO. dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino
A cura del GRUPPO SULLE PROBLEMATICHE DEL LAVORO dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino Torino, 3, 11 e 17 ottobre 2012 Mercoledi 3 ottobre ARGOMENTI Partite IVA Associati
DettagliCAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail:
FORMAZIONE AREA SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Corso Formazione Datori di lavoro - Responsabili SPP Rischio basso Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica
DettagliCCNL IMPIANTI ED ATTIVITA SPORTIVE PROFIT E NO PROFIT
CCNL IMPIANTI ED ATTIVITA SPORTIVE PROFIT E NO PROFIT PARTE ECONOMICA Preliminarmente appare opportuno ricordare che il ccnl sottoscritto il 22 dicembre 2015 rappresenta il primo contratto collettivo nazionale
DettagliContratto di lavoro intermittente
Contratto di lavoro intermittente Autore: Chistoni Paola In: Diritto del lavoro Il contratto di lavoro intermittente è stato introdotto dal decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (e successive modificazioni).
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI DI CUI ALL ART.26 D.LGS 81/08
INTERFERENTI DI CUI ALL ART.26 D.LGS 81/08 Data.. Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti ai fini dell applicazione dell articolo 26 del Decreto Legislativo 81/08 COMMITTENTE Consiglio Nazionale
Dettagli