REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONI RIUNITE PER LA REGIONE SICILIANA IN SEDE CONSULTIVA

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1 Deliberazione n.26/2006/s.r./cons REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONI RIUNITE PER LA REGIONE SICILIANA IN SEDE CONSULTIVA ha emesso, nella camera di consiglio del 23 novembre 2006, la seguente DELIBERAZIONE sulla richiesta di parere formulata dal Sindaco del Comune di Castell Umberto (ME) con nota del , iscritta al n. 567/S.R./CONS del Registro di segreteria; VISTO l art. 23 del R.D.Lgs , n. 455 (Approvazione dello Statuto Speciale della Regione Siciliana); VISTO il D. Lgs , n. 655 (Istituzione di Sezioni della Corte dei Conti per la Regione Siciliana); VISTA la L , n. 20 (Disposizioni in materia di controllo e giurisdizione della Corte dei Conti); VISTO il D. L.gs , n. 200 (Norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana e modifiche al D. Lgs n. 655 del 1948); VISTA la L. cost , n. 3 (Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione); VISTO l art. 7, comma 8, della L , n. 131 (Disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale , n. 3); VISTE le ordinanze n. 48/2006/S.R./CONS e n. 53/2006/S.R./CONS, entrambe 1

2 del , con le quali il Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti per la Regione Siciliana in sede consultiva ha, rispettivamente, designato il Dott. Roberto Rizzi quale relatore per la richiesta di parere formulata dal Sindaco del Comune di Castell Umberto e fissato l odierna camera di consiglio per deliberare su tale richiesta di parere; UDITA la relazione del magistrato relatore. * * * * * Con nota del , iscritta al n. 567/S.R./CONS del Registro di segreteria il Sindaco del Comune di Castell Umberto (ME) ha formulato un parere volto a conoscere se gli oneri per permessi e licenze fruiti, nel corso del 2001 e del 2002, per l espletamento dell ufficio di Assessore presso il medesimo Comune da parte di un lavoratore dipendente dell Agenzia delle Entrate debbano gravare sull ente locale ovvero sull ente datore di lavoro del componente della giunta municipale. Alla richiesta di parere è stato allegato un carteggio tra l Agenzia delle entrate e l ente locale dal quale risulta che: - l Ufficio di S.Agata di Militello, articolazione della Direzione Regionale della Sicilia dell Agenzia delle Entrate, con due diverse note (prot. n e 47799, entrambe dell ), aveva chiesto al Comune di Castell Umberto il rimborso della somma complessiva di 2.074,53 corrispondente alla retribuzione erogata ad un proprio dipendente per permessi fruiti nel 2001 e nel 2002 per esercitare la funzione di Assessore presso il medesimo Comune; - la richiesta del datore di lavoro era fondata sull art. 20, comma 5, della Legge della Regione Sicilia , n. 30 che, nella formulazione asseritamente vigente all epoca dei fatti, prevedeva che «Le assenze dal servizio di cui ai commi 1, 2, 3, e 4 sono retribuite al lavoratore dal datore 2

3 di lavoro. Gli oneri per i permessi retribuiti sono a carico dell ente presso il quale i lavori dipendenti esercitano le funzioni pubbliche di cui ai commi precedenti. L ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto, per retribuzioni ed assicurazioni, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore. Il rimborso viene effettuato entro trenta giorni dalla richiesta ( )»; - il Comune di Castell Umberto aveva ritenuto la richiesta priva di fondamento opinando che, come espressamente riconosciuto dalla circolare 55428/2001 della Direzione Centrale del Personale dell Agenzia delle Entrate, ai sensi dell art. 80 del D.Lgs , n. 267, recante Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali, gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti da enti pubblici non economici (fra i quali era indubbiamente da annoverare l Agenzia delle Entrate) non erano posti a carico dell ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitavano la pubblica funzione, bensì a carico dell ente pubblico datore di lavoro; - l Agenzia delle Entrate, oltre a contestare l invocabilità di una circolare interna da parte di un soggetto estraneo al plesso amministrativo nell ambito del quale quell atto era destinato a spiegare i propri effetti, aveva negato che nella vicenda in esame potessero trovare applicazione le disposizioni contenute nel D.Lgs. 267/2000 atteso che l ordinamento degli enti locali della Regione Siciliana, in forza dell art. 14 dello Statuto regionale, era disciplinato dalla LR , n. 30. Rilevava, inoltre che, sebbene a seguito delle modifiche apportate dall art. 129, comma 14, della LR , n. 2, l art. 20, comma 5, della LR 30/2000 recasse una disciplina pressoché identica a quella contenuta nell art. 80 del D.Lgs. 3

4 267/2000, le modifiche (favorevoli al Comune) trovavano applicazione solo a partire dal cioè dalla data di entrata in vigore della LR 2/2002. * * * * * Preliminarmente, occorre verificare la ricevibilità e l ammissibilità della richiesta di parere in epigrafe meglio specificata. In ordine alla ricevibilità, tenuto conto del fatto che la richiesta di parere è stata inoltrata dal Sindaco, non si pongono dubbi in ordine alla esistenza della legittimazione dell organo che ha attivato la funzione consultiva. Sebbene ricevibile, la richiesta di parere è, tuttavia, inammissibile. A tale proposito, appare superfluo approfondire la riconducibilità della questione oggetto della richiesta di parere alla materia di contabilità pubblica di cui l art. 7, comma 8, della legge , n Ancorché tale profilo meriterebbe un approfondimento ai fini della valutazione di ammissibilità del parere, attesa la non evidente riconducibilità al perimetro della materia della contabilità pubblica della questione sulla quale è stato chiesto l apporto collaborativo di questa Corte, in ragione del fatto che vengono in rilievo aspetti inerenti l applicazione della disciplina giuslavoristica (la norma in relazione alla quale sono stati manifestati dubbi interpretativi costituisce, infatti, attuazione di una previsione contenuta nello Statuto dei Lavoratori e, segnatamente, nell art. 32 della L , n. 300), occorre tener prioritariamente conto della eventuale ricorrenza di altri motivi, di più immediata percezione che, parimenti, pregiudicano la trattazione nel merito della richiesta di parere. Pertanto, impregiudicata ogni valutazione in ordine alla sussumibilità della questione in esame alla materia della contabilità pubblica, nel caso di specie assume rilievo assorbente la considerazione che la questione della decorrenza delle modifiche apportate all art. 20, comma 5, della LR 30/2000 dall art. 129, comma 14, della LR 2/2002 (sulla quale, peraltro, risulta essersi pronunciato l Ufficio Legislativo della Regione Siciliana Parere 130 del 2002) riguarda un fatto gestionale specifico. 4

5 La funzione consultiva della Corte dei Conti, per assolvere alla finalità collaborativa di cui alla legge 131/2003 senza, al contempo, interferire con l indipendente esercizio della funzione amministrativa, non può che essere esercitata in relazione ad ambiti e oggetti di portata generale. E stato in più occasioni rimarcato, infatti, che le richieste di parere devono riguardare ambiti ed oggetti di carattere generale, e non possono essere funzionali all adozione di specifici atti gestionali. Esse, in altri termini, devono riguardare temi di portata generale, con riferimento a tipologie di atti ovvero ad atti generali o di normazione, e non possono avere ad oggetto singoli fatti o atti di gestione che richiedono valutazione di elusiva competenza dell Amministrazione (per tutte, cfr. Deliberazione della Sezione delle Autonomie del ). Non trascurabile è poi la circostanza che il quesito appare funzionale alla risoluzione di una vertenza tra il Comune ed un ufficio territoriale dell Agenzia delle Entrate. L eventuale parere di questa Corte finirebbe per orientare l Amministrazione richiedente nella scelta di condotte aventi possibili seguiti giudiziari e potrebbe interferire con l esercizio di funzioni intestate ad altri organi. Per le considerazioni esposte, dunque, la richiesta di parere in epigrafe deve essere dichiarata inammissibile. PQM La Corte dei Conti - Sezioni Riunite per la Regione Siciliana, in sede consultiva, dichiara inammissibile la richiesta di parere siccome vertente su un fatto gestionale specifico. Manda alla Segreteria per i conseguenti adempimenti. Così deliberato a Palermo, nella camera di consiglio del 23 novembre L ESTENSORE (Roberto Rizzi) IL PRESIDENTE (Fabrizio Topi) 5

6 Delibera depositata in segreteria in data 14 dicembre 2006 Il direttore della segreteria (dott.ssa Laura Suriano) 6