PAPASPED s.r.l. Deposito prodotti fitosanitari di Roma Via Chivasso Roma

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1 SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (D.Lgs. n 334/99c.c.m. dal D.Lgs. 238/05, Allegato V) PAPASPED s.r.l. Deposito prodotti fitosanitari di Roma Via Chivasso Roma Sezione 1 Nome della Società: PAPASPED S.R.L. Stabilimento di: Roma (RM) Portavoce della Società: Carlo Papa (tel , fax ) La Società ha presentato la Notifica prescritta dall art. 6 del D.Lgs. 334/99 La Società non ha presentato la relazione di cui all art. 5 comma 4 del D.Lgs. 334/99 La Società non ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art.8 del D.Lgs. 334/99 Responsabile dello Stabilimento: Carlo Papa Sezione 2 Indicazioni e recapiti di amministrazioni, enti, istituti, uffici o altri pubblici, a livello nazionale e locale a cui si e comunicata l assoggettabilita alla presente normativa o a cui e possibile richiedere informazioni in merito - Ministero dell Ambiente e della Tutela del territorio Direzione Generale Salvaguardia Ambientale Via C. Colombo, Roma - Regione Lazio - Assessorato all utilizzo e valorizzazione delle risorse ambientali Settore 7 Protezione Civile Uff. II Organizzazione e documentazione Sez. V Rischi di incidenti rilevanti Via R. Raimondi Garibaldi, Roma - Provincia di Roma Via IV Novembre, 119/A Roma - Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Roma Via del Campidolglio, Roma - Ill.mo Sig. Prefetto della Provincia di Roma Via IV Novembre, 119A Roma

2 - Comitato Tecnico Regionale per la Prevenzioni Incendi c/o Ispettorato VVF Regione Lazio Viale del ciclismo 19/A Roma - Comando Provinciale VVF Via Genova 3/A ROMA Sezione 3 Descrizione delle attivita svolte nello stabilimento (specificare: (a) l eventuale suddivisione in impianti / depositi; (b) descrizione del territorio circostante (recettori sensibili quali: scuole, ospedali, uffici pubblici, luoghi di ritrovo, altri impianti industriali presenti nel raggio di 5 Km) a. L Attività di deposito di prodotti chimici per l agricoltura della società PAPASPED srl si realizza su un area di circa 5000mq, articolata in tre magazzini aventi una superficie totale di circa 1600 mq. L attività ha avuto inizio prima dell entrata in vigore del D.P.R. 175/88. Fra le sostanze movimentate sono presenti alcune fra quelle classificate come molto tossiche, tossiche e pericolose per l ambiente che per le quantità massime presenti in deposito fanno rientrare l attività negli obblighi di cui all art. 6 e 7 del D.Lgs. 334/99. Le merci pervengono presso il deposito tramite trasporti stradali su autocarro,vengono movimentate tramite carrello elevatore e con lo stesso prelevate per la spedizione. Tutte le merci arrivano in deposito in contenitori chiusi e sigillati adatti per il trasporto e posti in appositi spazi, sono pronti per la successiva spedizione. I vari prodotti, a seconda della tipologia, vengono immagazzinati in appositi spazi, secondo procedura specifica prevista dal Sistema di Gestione della Sicurezza. b. L area circostante l attività di deposito non comprende agglomerati di tipo abitativo nelle immediate vicinanze dei magazzini. Risulta esterna al G.R.A. da cui è distante in linea d aria circa 5 km. Le zone a più alta densità abitativa più prossime al deposito sono costituite da borgate distanti non meno di 2 km. Nelle vicinanze del deposito non sono presenti fabbricati di tipo ricreativo(stadi,teatri,cinema,ecc.),di pubblica istruzione (scuole) od aperti al culto (chiese). Non essendoci aeroporti nelle zone limitrofe il deposito,non sono presenti corridoi di atterraggio e decollo. Pag. 2 di 7

3 Sezione 4 Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs. 334/99 PREPARATI Pag. 3 di 7

4 Sezione 5 Natura dei rischi di incidenti rilevanti - Informazioni generali INFORMAZIONI GENERALI Incidente (incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose ) INCENDIO Le conseguenze dell irraggiamento non interessano in maniera significativa l esterno dello stabilimento Sostanza coinvolta PRODOTTI PRESENTI IN MAGAZZINO ESPLOSIONE Non applicabile RILASCIO DI SOSTANZE PERICOLOSE A seguito di incendio le sostanze e i preparati presenti danno luogo ad emissione di sostanze pericolose VARIE, ASSIMILABILI A COX, NOX, SOX, HCL Pag. 4 di 7

5 Le conseguenze relative potrebbero interessare aree immediatamente limitrofe alla recinzione dello stabilimento N.B. Le conseguenze degli eventi indicati nella tabella precedente vengono ridotte o eliminate mediante le misure preventive riportate nella sezione 6 e 7. I lavoratori sono stati informati sui rischi e sono stati addestrati ad agire in situazioni di emergenza. Sezione 6 Tipo di effetti per la popolazione e per l ambiente I possibili danni cui potrebbero essere esposti i soggetti coinvolti sono quelli conseguenti all inalazione di sostanze pericolose derivanti dalla dispersione nell aria dei fumi generati dall incendio. Si possono verificare intossicazioni (difficoltà respiratorie, tosse, irritazioni delle mucose, lacrimazione) e malesseri con sintomatologie variabili delle persone presenti nelle zone immediatamente limitrofe al perimetro del deposito. Misure di prevenzione e sicurezza adottate L insieme delle precauzioni assunte per la prevenzione di incidenti può essere distinto tra misure impiantistiche e misure operative. Quali misure impiantistiche l obiettivo è quello di adottare criteri costruttivi atti a ridurre tutte le cause che possono portare a perdita delle sostanze. Si citano ad esempio: impermeabilizzazione delle superfici pavimentate dei magazzini; strutture portanti resistenti al fuoco; impianti elettrici realizzati secondo normativa vigente; sistema di allarme acustico asservito a rivelatori di fumo; rete fissa di idranti e mobile di estintori; impianto schiuma ad alta espansione ad intervento automatico. Quali misure operative si citano ad esempio: adozione del Sistema di Gestione della Sicurezza implementato ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. n 334/99 secondo D.M. 9 agosto 2000; esecuzioni di programmi di manutenzione e di ispezioni periodiche; disponibilità di una Squadra di Pronto Intervento interna adeguatamente formata per l attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, gestione dell emergenza, salvataggio, evacuazione ed interventi di primo soccorso. Pag. 5 di 7

6 Sezione 7 Il Piano di Emergenza Esterna e stato redatto dall Autorita Competente SI NO Mezzi di segnalazione di incidenti Gli effetti incidentali sono in generale contenuti all interno del perimetro del deposito ed il personale è adeguatamente formato sui comportamenti da seguire. La procedura prevista dal Piano di Emergenza Interno prevede l azionamento di un segnale acustico udibile in tutta l attività. Nel caso si manifestassero situazioni tali da provocare effetti pericolosi al di fuori dello Stabilimento lo stesso Piano di Emergenza prevede tra l altro l allertamento di Enti Pubblici: Prefettura, Protezione Civile, Comune di Roma, Carabinieri, AUSL locale, Vigili del Fuoco, ecc. Comportamento da seguire Tutte le persone presenti all interno dello Stabilimento seguono in caso di emergenza le direttive prescritte dal Piano di Emergenza Interno. Per quanto riguarda il comportamento da seguire all esterno, si rimanda a quanto verrà predisposto dalle Autorità competenti nel Piano di Emergenza Esterna. Le norme che l Azienda ritiene opportuno siano segnalate alla popolazione per lo scenario configurato come emissione di fumi tossici e/o nocivi sono le seguenti, in accordo con le istruzioni riportate al punto 3.4 delle Linee Guida del Dipartimento della Protezione Civile L informazione preventiva alla popolazione sul rischio industriale - Novembre 1994 : non avvicinarsi allo Stabilimento rimanere o portarsi in ambiente chiuso chiudere le finestre e possibilmente sigillarle, spegnere gli impianti di ventilazione o condizionamento, spegnere tutti i fuochi, non fumare; non usare il telefono al fine di non intasare le linee; ascoltare la radio o la stazione televisiva locale per gli eventuali messaggi dell Autorità competente; se si avverte la presenza di odori o senso di irritazione alla gola e agli occhi proteggersi con un panno bagnato la bocca ed il naso. Qualora necessiti l allontanamento dalla zona seguire percorsi trasversali al vento per uscire dal settore interessato dai fumi pericolosi. E CONSIGLIABILE ATTENERSI, IN OGNI CASO, ALLE INDICAZIONI CHE VERRANNO FORNITE DALLE AUTORITA COMPETENTI NEL PEE: Nella I e II Zona, le persone che si trovano all aperto ed al chiuso, che sono prive di dispostivi di protezione individuali idonei alla protezione dall irraggiamento e dai fumi, ove vengano attivate le segnalazioni per la dichiarazione dello stato di allarme ed Pag. 6 di 7

7 emergenza esterna allo stabilimento, devono portarsi in punti di raccolta segnalati ed ubicati in zona sicura, allontanandosi nella direzione opposta allo stabilimento. Nella III zona le persone possono permanere all interno degli edifici, mantenendo accuratamente chiuse porte e finestre. Chi si trova in tale zona all aperto deve portarsi in punti di raccolta segnalati ed ubicati in zona sicura, allontanandosi nella direzione opposta allo stabilimento. Per le persone che sono presenti nella zona sud dello stabilimento Scuola elementare Casal Selce Via Boccea/Via Casal Selce Per le persone che sono presenti nella zona nord rispetto allo stabilimento Scuola Materna ed Elementare S. Nicola (XIX) via Ceva 244. Mezzi di comunicazione previsti In caso di incidente rilevante vengono avvertiti tramite linea telefonica o cellulari: Vigili del Fuoco Polizia di Stato Carabinieri Prefettura AUSL (Soccorso Sanitario 118).. E CONSIGLIABILE ATTENERSI, IN OGNI CASO, ALLE INDICAZIONI CHE VERRANNO FORNITE DALLE AUTORITA COMPETENTI Presidi di Pronto Soccorso All interno del deposito non è presente un infermeria attrezzata dove è possibile effettuare interventi di pronto soccorso. E CONSIGLIABILE ATTENERSI, IN OGNI CASO, ALLE INDICAZIONI CHE VERRANNO FORNITE DALLE AUTORITA COMPETENTI Pag. 7 di 7

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