Mercato globale, mercati regionali e aree di integrazione economica 25 ottobre 2017 Francesca Cabiddu

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1 Mercato globale, mercati regionali e aree di integrazione economica 25 ottobre 2017

2 Schema della lezione I principali modelli di cooperazione economica internazionale L Europa Il continente americano Il bacino asiatico L Africa

3 Perché occuparsi dei mercati regionali? Il mercato globale è suddiviso in mercati regionali Lo scambio commerciale è soprattutto interno alle singole aree regionali ma esistono flussi anche tra le diverse aree economiche È sempre più importante prendere come riferimento le aree regionali piuttosto che i singoli Stati

4 L integrazione economica delle Nazioni CECA (Comunità Economica per il Carbone e per l Acciaio) 1952 Germania, Francia, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo Trattato di Roma > CEE (Comunità Economica e Europea) -> UE (Unione Europea) Integrazione economica e politica Distanza geografica Affinità culturali

5 I principali modelli di cooperazione economica internazionale 1. Il comitato regionale (Regional Cooperation Group); 2. L area di libero scambio (Free Trade Area); 3. L unione doganale (Customs Union); 4. Il mercato comune (Common Market); 5. L unione politica (Political Union).

6 Il comitato regionale È la più elementare delle forme di integrazione economica Il fine ricercato dai paesi è ottenere miglioramenti nei principali settori industriali Ogni paese sottoscrive l impegno al finanziamento di una nuova joint venture e si impegna ad acquistare parte della produzione generata dai nuovi impianti di produzione Es. costruzione di una centrale idroelettrica

7 L area di libero scambio Richiede un livello maggiore di cooperazione e integrazione rispetto al comitato regionale È rappresentata da un accordo bilaterale o multilaterale per la riduzione dei dazi doganali e le barriere non tariffarie tra i paesi membri Agevola la formazione di un unico mercato attraverso l abbattimento delle barriere che impediscono la circolazione di beni e servizi tra stati aderenti

8 L unione doganale Rappresenta il successivo stadio di integrazione Condivide l obiettivo del libero scambio commerciale tra paesi aderenti e presuppone l applicazione di tariffe omogenee per i beni importati da paesi esterni all unione Rappresenta uno stadio intermedio di transizione della cooperazione da una situazione di libero scambio a quella di mercato comune

9 Il mercato comune Un mercato comune è un area di scambio per i beni, i servizi e i capitali; è un sistema economico unificato al quale manca solo l unità politica È esente da qualunque barriera e restrizione tariffaria al commercio interno Adotta una serie di dazi comuni verso l esterno Postula l eliminazione dei vincoli alla libera circolazione di persone e capitali tra gli stati membri

10 L unione politica È la forma di massima integrazione e cooperazione economica tra stati Presuppone un integrazione totale, sia di tipo politico sia di tipo economico, volontaria o coatta

11 L'accordo di commercio eurocanadese (CETA) Il CETA è un nuovo accordo commerciale tra l UE e il Canada che semplificherà l esportazione di beni e servizi, con conseguenti vantaggi per i cittadini e le imprese nell UE e in Canada. 21 settembre 2017 il CETA è entrato in vigore in via provvisoria. Prima di entrare pienamente in vigore, dovrà essere approvato dai parlamenti nazionali e, in alcuni casi, anche da quelli regionali dei paesi dell'ue.

12 Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP)

13 Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) L Unione europea (UE) è impegnata dal 2013 a negoziare un accordo per il commercio e gli investimenti con gli Stati Uniti 203rd%20proof%20corr.pdf#204156_ _TTIP_IT.indd:.80556:428

14 Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) Con il TTIP è prevista: L apertura degli USA alle imprese dell'ue riduzione degli oneri amministrativi per le imprese esportatrici definizione di nuove norme per rendere più agevole ed equo esportare, importare e investire oltreoceano

15 1. L Unione Europea 2. L EFTA I mercati globali e le aree di integrazione economica Il modello federale Gli strumenti legali 3. Le implicazioni strategiche per il marketing europeo 4. Il Commonwealth degli Stati Indipendenti

16 1. Il modello federale Le istituzioni UE formano un modello federale che prevede organi esecutivi, parlamentari e giudiziari: la Commissione europea; il Consiglio dei ministri; il Parlamento europeo; la Corte di giustizia; La Corte dei Conti europea.

17 La Commissione europea È composta da 28 commissari, uno per ciascun Paese dell UE; il presidente è scelto dai Governi degli Stati membri e approvato dal Parlamento (Jean Claude Juncker dal 1 novembre 2014); gli altri membri sono scelti in consultazione Governi-Presidente; dura in carica 5 anni.

18 La Commissione europea L attività della Commissione: emana i regolamenti e ne supervisiona l osservanza da parte degli stati membri propone e monitora l adeguamento delle leggi e dei regolamenti I membri della Commissione agiscono nell interesse comunitario

19 Il Consiglio dei ministri È l organo decisionale dell UE; riunisce i rappresentanti dei Governi degli Stati membri eletti a livello nazionale gli è assegnato il dibattito e la selezione delle proposte dell Atto unico da ritenersi vincolanti per gli stati membri

20 Principali funzioni 1. Adottare leggi europee; 2. coordinare le politiche economiche generali; 3. concludere accordi internazionali; 4. approvare, con il Parlamento, il bilancio dell UE (spese obbligatorie); 5. coordinare la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale.

21 Il Parlamento europeo adotta la legislazione dell'ue, insieme al Consiglio dell'ue, sulla base delle proposte della Commissione europea Detiene particolari capacità di spesa che lo coinvolgono attivamente nelle decisioni relative alle maggiori voci di spesa dell UE svolge un controllo democratico su tutte le istituzioni dell UE

22 La Corte di giustizia Istituita nel 1952 dal trattato di Parigi è la Corte suprema dell UE ed è composta da 1 giudice per ogni Stato membro È responsabile del perseguimento di qualunque incompatibilità legislativa con il trattato di Roma e giudica su richiesta dei tribunali nazionali circa l interpretazione e la validità del diritto applicabile alle norme della legislazione europea.

23 La corte dei conti europea Esamina la legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese e accerta la sana gestione finanziaria; è composta da 1 membro per ogni Stato; durata del mandato pari a 6 anni, rinnovabile; il presidente è designato dai membri.

24 Principali funzioni Si accerta della corretta esecuzione del bilancio: controlla legittimità e regolarità di entrate e spese; redige la relazione annuale; predispone la dichiarazione di affidabilità.

25 Altri organi dell unione Organi finanziari Organi consultivi La Banca centrale La Banca europea per gli investimenti Il Comitato economico e sociale Il Comitato delle regioni

26 2. Gli strumenti legali La UE si avvale di tre strumenti legali: 1. Leggi vincolanti per gli stati membri con rilevanza pari alle leggi nazionali; 2. Direttive anch esse vincolanti per gli stati membri ma con discrezionalità esecutiva; 3. Decisioni indirizzate ai governi, imprese o persone e vincolanti per le categorie rappresentate

27 EFTA La Gran Bretagna, rifiutando l ingresso nella Comunità europea, realizzò l EFTA l Associazione di libero scambio europea. Nel 1973 la Gran Bretagna e altri paesi dell EFTA entrarono nell UE, nel 1995 furono seguiti da Austria, Finlandia e Svezia, rimasero fuori solo Islanda, Liechtestein, Norvegia e Svizzera

28 Implicazioni strategiche per il marketing europeo Le aree economiche integrate rappresentano un opportunità per le imprese l integrazione economica genera grandi mercati di massa; a beneficiarne sono soprattutto le imprese produttrici di beni standardizzati per effetto delle economie di scala e dell efficienza di mercato; in mercati competitivi i benefici derivanti da efficienze aggiuntive si trasformano in diminuzioni dei prezzi e in un conseguente aumento del potere d acquisto della domanda

29 Implicazioni strategiche per il marketing europeo L integrazione sta portando : ad una progressiva uniformità dei prezzi; ad una selezione dei brand su cui focalizzare sia gli sforzi produttivi che di comunicazione; ad un incremento della concorrenza a livello distributivo.

30 Il Commonwealth degli Stati Indipendenti Nasce nel 1991 con un Accordo firmato da Russia, Bielorussia e Ucraina, che dichiarò formalmente dissolta l Unione Sovietica (Urss) e istituì la Comunità degli stati indipendenti (CIS). è una confederazione attualmente composta da 9 delle 15 repubbliche dell'ex Unione Sovietica, dopo il ritiro di Georgia e Ucraina. dotare di una cornice politica, economica e militare comune tutti quei paesi che erano stati parte integrante del territorio federale sovietico

31 Il Commonwealth degli Stati Indipendenti Le principali disposizioni riguardano: il disconoscimento delle leggi sovietiche e l investitura dei poteri del vecchio regime; l avvio di riforme economiche, comprese la liberalizzazione dei prezzi; il mantenimento del rublo ma con l ingresso di nuove valute; l istituzione di un associazione di libero scambio sul modello UE; la creazione di un controllo congiunto sulle armi nucleari; l adempimento degli obblighi sovietici.

32 Il continente americano 1. NAFTA (USA-Canada e Messico) 2. CAFTA 3. MERCOSUR 4. LAIA 5. CARICOM

33 NAFTA Istituzione: 1994 Paesi membri: USA, Canada e Messico Cosa stabilisce: la caduta delle tariffe e delle barriere per un periodo di quindici anni, ma ogni stato potrà stabilire accordi tariffari esclusivi con paesi esterni all accordo Il risultato: un unico grande mercato rappresentato complessivamente da 360 milioni di persone e da 6 trilioni di PIL

34 Istituzione: 2005 CAFTA Paesi membri: USA, Costa Rica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua. Cosa stabilisce: comprende una vasta serie di riduzioni tariffarie per incrementare il commercio e l occupazione tra i sette stati firmatari.

35 Istituzione: 1995 MERCOSUR Paesi membri: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay. Cosa stabilisce: un mercato comune che può generare la libera circolazione di beni, capitali, persone e servizi tra gli stati membri, attraverso l unificazione delle tariffe verso l estero. È il secondo accordo di mercato comune e la terza area di libero scambio del mondo

36 Istituzione: 1980 Cosa stabilisce: LAIA una graduale e progressiva istituzione di un mercato comune latinoamericano; la concessione ai membri di negoziare bilateralmente tra loro; I risultati: diminuzione dei dazi su alcuni generi di beni; riduzione delle tensioni commerciali relative alle quote, ai requisiti sul contenuto locale, le licenze di importazione e altre barriere.

37 CARICOM Istituzione: 1980 Mercato comune caraibico Gli obiettivi: una completa integrazione regionale; un unica economia di mercato; l utilizzo di un unica valuta I risultati: adozione di uno schema tariffario comune verso i mercati esteri; stipula di un accordo bilaterale con Cuba

38 Il bacino asiatico: l ASEAN Le finalità perseguite: l integrazione economica; la cooperazione attraverso una serie di programmi congiunti per i settori industriali; il commercio preferenziale nell area compresa la riduzione di tariffe e barriere non tariffarie; assicurare ai membri l accesso ai mercati nella regione armonizzare le politiche di incentivo agli investimenti.

39 ASEAN Le cause dell esplosione asiatica: l impegno a liberalizzare, deregolamentare e privatizzare i settori delle economie nazionali; la decisione di verificare il passaggio da un economia di base a un economia di produzione; la decisione di specializzarsi nella produzione di componentistica raggiungendo un vantaggio competitivo; l importanza assegnata al Giappone come principale fornitore di capitali e tecnologie per l aggiornamento delle capacità produttive e lo sviluppo dei nuovi poli industriali.

40 APEC Istituzione: 1989 Asia-Pacifico Struttura: è formata dai principali stati della regione, inclusi Stati Uniti e Canada. si è trasformato, col tempo, nel principale veicolo della regione per la liberalizzazione del commercio e la cooperazione economica Obiettivo: promuovere la cooperazione economica Asia-Pacifico.

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