CORSO DI FORMAZIONE settembre Gli ascensori: impiantistica e procedure pratiche. Ing. Luigi Clementi
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1 CORSO DI FORMAZIONE settembre 2017 Gli ascensori: impiantistica e procedure pratiche Ing. Luigi Clementi 1
2 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 10 gennaio 2017, n G.U. n. 62 del 15 marzo 2017 Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, per l attuazione della direttiva 2014/33/UE relativa agli ascensori ed ai componenti di sicurezza degli ascensori nonché per l esercizio degli ascensori.
3 Cosa cambia nella gestione degli ascensori? La Comunicazione di Messa in Esercizio: Art. 2 <<Altre modifiche al DPR 162/99>>
4 All art. 12, dopo il comma 2 del DPR 162/99 è inserito il seguente testo: << si passa da 10 giorni a sessanta giorni, per il tempo che può trascorrere tra la data della Dichiarazione di Conformità UE dell Installatore e la data di presentazione della Comunicazione di Messa in esercizio al Comune competente >>
5 Al punto punto2 bis << quando la comunicazione di cui al comma 1 è effettuata oltre il termine di 60 giorni la documentazione di cui all art. 2 è integrato da un verbale di verifica straordinaria di attivazione dell impianto. >>
6 all articolo 15, comma 2, le parole: «anche da personale di custodia istruito per questo scopo» sono sostituite dalle seguenti: «anche da personale di custodia o altro personale competente, autorizzato dal proprietario o dal suo legale rappresentante e istruito per questo scopo»;
7 EN 81: PARTI 20 e 50 Ultime notizie dal mondo: Pubblicazione EN 81-20&50: Agosto 2014 Armonizzazione: 12 dicembre 2014 Fine validità EN 81-1&2: 31 agosto 2017 Da 1 settembre 2017: solo EN 81-20& : Le prime interpretazioni
8 Il D.P.R. 30 aprile 1999, n.162 di recepimento della Direttiva Europea sugli ascensori La Direttiva Ascensori 95/16/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 giugno 1995, introduce: Requisiti Essenziali di Sicurezza (R.E.S.) che i nuovi ascensori devono avere per essere liberamente scambiati nei vari Paesi della Comunità Europea. 8
9 Nel 1853 l inventore statunitense Elisha Otis presenta all Esposizione Universaledi New York un ascensore dotato di un dispositivo di sicurezza in grado di bloccare la caduta della cabina in caso di rottura della fune di sollevamento. Nell evenienza, una molla azionava il paracadute, che avrebbe impegnato una cremagliera posta lateralmente al vano di corsa in modo da sostenere la struttura. L invenzione diede notevole impulso alla costruzione degli ascensori per scopi civili.
10 IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE La legislazione italiana ha sempre dato una notevole importanza alla normativa che disciplina la sicurezzae gli aspetti tecnici degli ascensori, sia per la costruzione e l installazione degli impianti che per il loro utilizzo e la loro manutenzione. I primi riferimenti normativi risalgono al Regio Decreto del 25 aprile 1897
11 Successivamente sono state promulgate: Legge 24 ottobre 1942 n.1415 che ha introdotto le Licenze di impianto e di esercizio Decreto Luogotenenziale 31 agosto 1945, n.600 (la prima norma tecnica sugli ascensori);
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13 D.P.R. 29 maggio 1963 n.1497 Ha promosso tutti gli aspetti connessi con la sicurezza dell ascensore ed ha costituito, per quasi trent anni, uno strumento legislativo completo, attraverso il quale si è favorita la diffusionedi tale mezzo di trasporto per le persone e per le cose (ascensori e montacarichi). (la maggior parte degli impianti esistenti ancora oggi nel nostro Paese è stata realizzata seguendo il D.P.R. 1497/63) Con il D.M. 28 maggio 1979 n.1635, si è pensato anche agli impianti ad azionamento idraulico.
14 Di seguito il D.M. 9 dicembre 1987, n.587 Attuazione delle direttive n. 84/529/CEE e n. 86/312/CEE relative agli ascensori elettrici ha sostituito il D.P.R. 1497/63 è stato il primo tentativo di omogeneizzare, a livello europeo, le norme sulla sicurezza dei nuovi impianti elevatori. prevedeva nel suo Allegato II l elenco delle prescrizioni di adeguamento per gli ascensori preesistenti. 14
15 LEGGE 13/89 PER L'ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati D.M. Lav. Pubblici 14 giugno 1989, n L'installazione, nel caso di immobili con più di tre livelli fuori terra, di un ascensore per ogni scala principale raggiungibile mediante rampe prive di gradini
16 Così come accaduto per gli ascensori elettrici, per gli idrauliciil D.P.R. 28 marzo 1994, n.268 «Regolamento recante attuazione della direttiva n. 90/486/CEE relativa alla disciplina degli ascensori idraulici» ha sostituito il D.M. 28 maggio 1979, n Il D.P.R. 28 marzo 1994, n.268 però, non conteneva l Allegato per l adeguamento dei vecchi impianti ad azionamento idraulico. 16
17 In Italia sono installati attualmente circa ascensori in servizio per un totale di circa 100 milioni di corse al giorno;
18 Gli ascensori installati prima del 1999, pari all 85% di quelli installati, non sono dotati delle moderne tecnologie che garantiscono un adeguato livello di sicurezza per gli utenti e per gli operatori. Ciò significa che: 3 ascensori ogni 20 condomini (il rimanente 15%) possiedono un livello di sicurezza adeguato
19 Un paragone automobilistico Impianti in servizio in Italia % % fino al % % fino al %
20 Raccomandazione della Commissione Europea, dell'8 giugno 1995, la 95/216/CE: sul miglioramento della sicurezza degli ascensori esistenti «gazzetta ufficiale n. L 134 del 20/06/1995 pag » RACCOMANDA AGLI STATI MEMBRI: 1) di prendere, qualora la legislazione esistente non sia sufficiente ad ottemperare alla presente raccomandazione, le disposizioni utili a: - assicurare una manutenzione soddisfacente del parco ascensori esistente; - migliorare la sicurezza del suddetto parco basandosi sui principi dei Requisiti Minimi di Sicurezza di cui all'allegato della presente raccomandazione; 2) di adottare misure supplementari a quelle di cui all'allegato se la sicurezza lo richiede.
21 Un mezzo di trasporto sicuro, però.
22 Infortuni m inori Dislivello al piano e cattivo arresto al piano No/inadeguato sistema di chiusura porta 49% 40% Spazio eccessivo tra la porta di piano e la porta di cabina No/Inadeguata protezione del motore 1% 1% 9% Totale altre cause Fonte ANIE AssoAscensori
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24 Inadeguata precisione di arresto della cabina dell ascensore Il Rischio La Sicurezza
25 Assenza di dispositivi di protezione contro gli urti con le porte di cabina dell ascensore Il Rischio La Sicurezza
26 Assenza di efficaci dispositivi di allarme e richiesta d aiuto Il Rischio La Sicurezza
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28 Art. 12 DPR 162/99 Il numero di matricola di un ascensore si ottiene inviando la Comunicazione di Messa in esercizio al Comune territorialmente competente
29 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 ottobre 2010, n. 214 Regolamento recante modifiche al D.P.R. n.162/99 per la parziale attuazione della Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la Direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori. Questo decreto estende alle Piattaforme Elevatrici per Disabili il capo II del DPR 162/99 (Obbligo della Comunicazione di Messa in esercizio, dell Art. 13 e 15 DPR 162/99)
30 I controlli periodici sugli ascensori sono effettuati dal manutentore secondo l art. 15 del DPR 162/99 e dall ingegnere ispettore appartenente ad un Organo Ispettivo secondo l art. 13 del DPR 162/99. Il primo tipo di controllo è effettuato nell ambito della manutenzione dell impianto dal manutentore patentato, ogni sei mesi al fine di individuare le necessità di riparazione di parti rotte o logorate, la cosiddetta «verifica semestrale».
31 Tutti i manutentori, al termine dei lavori di sostituzione di parti importanti di un ascensore, sono obbligati, in base al DM 37/2008, al rilascio della Dichiarazione di Conformità al committente dove viene dichiarata la conformità dell esecuzione dei lavori di sostituzione alla regola dell arte cioè al rispetto della normativa vigente.
32 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE D.M. 37/2008 Il sottoscritto titolare o legale rappresentante dell impresa (ragione sociale)... operante nel settore... con sede in via n.... comune... (prov....) tel... part. IVA... B iscritta nel registro delle imprese (d.p.r. 7/12/1995, n. 581) della Camera C.I.A.A. di... n.... B iscritta all albo Provinciale delle imprese artigiane (l. 8/8/1985, n. 443) di... n.... esecutrice dell impianto (descrizione schematica) inteso come: B nuovo impianto B trasformazione B ampliamento B manutenzione straordinaria B altro commissionato da:... installato nei locali siti nel comune di... (prov....) via... n.... scala... in edificio adibito ad uso: B industriale B civile B commercio B altri usi; DICHIARA sotto la propria personale responsabilità, che l impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell arte, secondo quanto previsto dall art. 6, del DM 37/2008 tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l edificio, avendo in particolare: B rispettato il progetto redatto ai sensi dell art. 5 da..; B seguito la norma tecnica applicabile all impiego:...; B installato componenti e materiali adatti al luogo di installazione (artt. 5 e 6); B controllato l impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge. Allegati
33 Il secondo tipo di controllo, la verifica periodica biennale, è effettuato dall ingegnere ispettore dell O.N. incaricato in base al comma 3 dell art. 13 del DPR 162/99: Le operazioni di verifica periodica sono dirette ad accertare se le parti dalle quali dipende la sicurezza di esercizio dell impianto sono in condizioni di efficienza, se i dispositivi di sicurezza funzionano regolarmente e se è stato ottemperato alle prescrizioni eventualmente impartite in precedenti verifiche.
34 Esito del verbale di verifica periodica biennale Positivo; Negativo: L O.N. ha l obbligo di inviare la comunicazione dell esito negativo all Ufficio comunale territorialmente competente
35 Contratti obbligatori per la gestione di un ascensore: Contratto di Manutenzione Contratto di Verifica Periodica Biennale
36 L ascensore è parte comune dell'edificio condominiale, l'amministratore è tenuto, secondo quanto disposto dall'art comma 1 punto 4 del C. C. "a compiere gli atti conservativi" che riguardano le parti comuni (tra cui l'ascensore): in pratica egli dovrà far effettuare i controlli periodici che la normativa impone ed intervenire o avere cura che si intervenga, per eliminare eventuali inconvenienti che limitino la sicurezza dell'impianto, arrivando a proibirne ed inibirne l'uso ove risulti pericoloso.
37 Ascensori: responsabilitàa a carico del Condominio e dell Amministratore Le responsabilità del Condominio e dell Amministratore, trovano il loro fondamento nell art del C.C. danno cagionato da cosa in custodia in quanto, quale "custode"ex legedell'impianto in questione, la responsabilità sorgeper effetto della violazione dell obbligo di vigilare e di mantenere sotto controllo l ascensore in modo da impedire il verificarsi di un qualsiasi pregiudizio a terzi e di adottare tempestivamente le cautele idonee ad evitare che la situazione rischiosa diventi dannosa, salvo che si dimostri il caso fortuito, ossia che l'evento si è verificato per forza maggiore e comunque nonostante che l amministratore abbia fatto tutto quello che doveva perché non avvenisse.
38 Ascensori: responsabilità proprie dell Amministratore del Condominio Pergli eventi infortunistici derivanti dall'uso dell'ascensore si applica l Art. 40 Cod. Penale non impedire un evento che si ha l obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo L amministratore è tenuto a rimuovere il pericolo derivante dalle condizioni dell ascensore difformi dalle norme di sicurezza essendo titolare ope legisdel potere di ordinare i lavori che rivestano carattere urgente con l obbligo di attivarsi senza indugio al fine di garantire l altrui incolumità e con l obbligo di riferirne alla prima assemblea (art C.C.)
39 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 gennaio 2015, n. 8 (GU n. 43 del ) Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162 per chiudere la procedura di infrazione 2011/4064 ai fi ni della corretta applicazione della direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi nonché della relativa licenza di esercizio. DM 19 MARZO 2015 (GU n. 82 del ) Individuazione della documentazione da presentare ai fini dell'accordo preventivo per l'installazione di ascensori nei casi in cui non è possibile realizzare i prescritti spazi liberi o volumi di rifugio oltre le posizioni estreme della cabina. 39
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41 Fossa di un ascensore idraulico
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43 Ing. Luigi Clementi
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