333 DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "333 DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA:"

Transcript

1 333 DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA: La dinamica del mercato per Giugno 20

2 I n d i c e Consumi commercializzabili 20 Pag. 3 Scenario economico generale Pag. 5 Il trend della Distribuzione Moderna Organizzata: sintesi Pag. Le vendite Pag. 16 I prezzi Pag. 22 Le promozioni Pag. 29 Le marche private Pag. 31 Mercati Non Food Pag. 33 Appendice (dettagli del trend per comparto, area e categoria merceologica, merceologie non food) Pag. 39 2

3 CONSUMI COMMERCIALIZZABILI 20 Al termine del 20 i consumi commercializzabili si chiudono a 2 miliardi di Euro, con un calo a valore molto simile a quello registrato lo scorso anno (-2,4%). Questo trend è attenuato dalla dinamica inflazionistica dei prezzi (+1,0%), che ancora una volta ha permesso di recuperare parte della flessione dei volumi venduti (-3,4%) rispetto a quanto consuntivato durante l anno precedente. Pur confermando una dinamica negativa, il calo delle quantità commercializzate è meno intenso di quello registrato al termine del 2012 (circa un punto percentuale). Nel corso dell anno anche i consumi totali delle famiglie hanno subito un calo (valore -1,4%, reale - 2,6%, prezzi impliciti +1,2%) che si è contenuto grazie alla dinamica inflazionistica dei prezzi e che ha riguardato tutte le componenti. CONSUMI COMMERCIALIZZABILI Anno Variazioni % tendenziali ALIMENTARE 20 Valori milioni Valori trend % -1,1 Reali trend % -2,1 Prezzi trend % +1,0 Freschissimi Grocery ,1-1,1-2,4-2,0 +1,3 +0,9 NON ALIMENTARE ,9-4,8 +0,9 Tessile/Abbigliamento Elettronica/Edutainment Arredo/Casalinghi Bricolage Altri articoli ,8-2,9-3,6-2,6-1,8-4,7-7,1-4,7-4,2-3,0-2,1 +4,2 +1,1 +1,6 +1,2 TOTALE CONSUMI COMMERCIALIZZABILI ,4-3,4 +1,0 Fonte: Panels (Nielsen, Gfk, Sita) e Istat I consumi alimentari hanno manifestato un calo in termini reali (-2,1%) e una variazione dei prezzi in aumento (+1,0%). Questi valori hanno determinato un trend leggermente negativo dell indicatore a valore che, confrontato con il 2012, è diminuito del -1,1%. Rispetto allo scorso anno, pertanto, le iniziative poste in atto dalla Distribuzione Moderna (promozioni sempre più incisive e maggiore diffusione delle marche private) sono riuscite a contenere l incremento del livello dei prezzi medi finali. Nel corso del 2012 il pesante andamento inflazionistico era legato principalmente all incremento del costo delle materie prime. Gli alimentari freschissimi, che rappresentano il 34,0% dei consumi alimentari, si consuntivano con un calo a valore del -1,1%, determinato dall incremento dei prezzi (il più alto tra le due componenti dell alimentare), +1,3% rispetto all anno precedente e dalla sensibile riduzione del volume quantitativo dei consumi (-2,4%). 3

4 Il mercato grocery, in cui rientrano tutti i prodotti trasformati, subisce lo stesso calo a valore dei freschissimi (-1,1%). Anche per questa componente, il trend complessivo è determinato dal calo delle quantità acquistate (-2,0%) e dall incremento dei prezzi medi (+0,9%). In generale, quindi, è comunque la dinamica dei prezzi a limitare l andamento negativo del risultato economico dell alimentare. I consumi non alimentari commercializzabili rappresentano un mondo molto variegato, che nel suo complesso, mostra ancora segnali di crisi come accaduto lo scorso anno. Tutto l aggregato è risultato sensibilmente negativo nei valori (-3,9%) e soprattutto nelle quantità acquistate (-4,9%), in un contesto inflazionistico (+0,9%) allineato ai consumi alimentari. Ad attenuare il consuntivo finale, rispetto ai risultati dello scorso anno, è stato soprattutto il miglioramento del clima di fiducia sulle aspettative future nella seconda parte dell anno, che ha inciso notevolmente sulle decisioni dei consumatori. Nella prima parte del 20, invece, la decisione di posticipare l acquisto di prodotti soprattutto in alcuni settori (tecnologia e casa), ha appesantito la riduzione dei volumi acquistati. Per il tessile/abbigliamento prosegue il trend negativo che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni. In particolare alla fine del 20 la riduzione a valore si attesta al -6,8% e quella a volumi al -4,7%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Questo risultato mostra ancora una volta un andamento dei prezzi al ribasso (-2,1%) e in controtendenza rispetto agli altri settori del mondo non alimentare. La flessione dei fatturati della distribuzione ha riguardato, seppur con valori differenti, tutti i comparti: abbigliamento esterno (-7,9%), calzature (-7,0%), intimo e calzetteria (-5,3%) e accessori (-0,8%). Il comparto dell elettronica/edutainment ha evidenziato un trend negativo, seppur migliore rispetto allo stesso periodo del 2012, in termini di valori (-2,9%) e in termini di quantità veicolate (-7,1%). Quest ultimo dato evidenza ancora la scarsa liquidità a disposizione di molti consumatori, costretti a rinviare spesso gli acquisti a periodi migliori. La caduta dei fatturati è stata limitata grazie all incremento medio dei prezzi (+4,2%) legato alle innovazioni tecnologiche che si sono particolarmente diffuse in alcuni comparti che offrono sul mercato apparecchi sempre più sofisticati (ad es. smartphone). In termini di valori, gli unici segmenti in netta controtendenza sono stati quello della telefonia (+11,4%), grazie a prodotti integrati sempre più ricchi di servizi (offerte tariffarie delle compagnie telefoniche) e quello dei piccoli elettrodomestici (+5,4%) grazie a prodotti con prezzi medi non eccessivi sul bilancio familiare che hanno permesso di sostituire beni casalinghi con tecnologie superate. Le difficoltà principali sono state riscontrate negli elettrodomestici bruni (-19,0%), dove alcune tipologie di prodotti (HD e 3D) risultano ancora poco accessibili in termini di prezzi, nella fotografia (-,3%) dove non emergono grosse innovazioni e nel multimedia storage (-11,8%), progressivamente sostituiti da altri prodotti tecnologici integrati (cellulari di nuova generazione che consentono di contenere file musicali e video anche molto pesanti). Sul lato dell edutainment sono stati rilevati trend negativi in tutti i comparti, tranne la musica grazie all online. In particolare sono critiche le situazioni nel segmento videogiochi (-,4%) e nel segmento dell homevideo (-11,9%), che hanno sempre meno spazio a causa dell offerta della Pay-TV e della possibilità di scaricare file video gratuitamente. L arredo/casa nel 20 perde il -3,6% in valori principalmente a causa dei minori acquisti (-4,7%), così come il bricolage (-2,6% e -4,2%). In entrambi i casi la riduzione dei consumi è attenuata dall incremento dei prezzi medi, ma riscontra una maggiore attenzione nelle spese dedicate alla casa. Gli altri articoli (cancelleria, giocattoli, sport, automedicazione, ottica, profumeria) mostrano un complessivo andamento negativo in termini di valori (-1,8%); anche in questo caso la crescita dei prezzi medi (+1,2%) ha permesso di contrastare solo lievemente la flessione delle quantità veicolate (-3,0%). 4

5 SCENARIO ECONOMICO GENERALE INDICATORI CONGIUNTURALI Secondo i dati ufficiali pubblicati dall ISTAT, nel 1 trimestre 20 il PIL espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005 (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato), è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre del 20, confermando la stima preliminare diffusa nel mese di maggio. Pertanto continua a ridursi l intensità del trend negativo, seguendo la dinamica evidenziata lungo tutto il corso del 20. Il calo congiunturale è la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell agricoltura, di un andamento negativo nell industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi. Il primo trimestre del 20 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al primo trimestre del 20. La variazione acquisita, ossia la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell anno, per il 20 è pari a -0,2%. Fonte: Istat PIL Var. % reale su scorso anno 1 trimestre 20 2 trimestre 20 3 trimestre 20 4 trimestre 20 1 trimestre 20-2,4% -2,1% -1,9% -0,9% -0,5% Nello stesso periodo a livello internazionale continua a delinearsi una situazione abbastanza variegata, anche all interno del solo contesto europeo. L Italia mostra l unico risultato negativo e quindi, ancora una volta, il peggiore sia rispetto allo stesso periodo dell anno precedente sia rispetto al trimestre scorso. Nel vecchio continente la Gran Bretagna mantiene il ruolo di locomotiva registrando il risultato migliore sia dal punto di vista tendenziale (+3,1%) sia dal punto di vista congiunturale (+0,8%), questa volta insieme alla Germania. Al di fuori del continente prosegue l andamento positivo degli Stati Uniti in termini tendenziali (+2,0%) mentre in termini congiunturali segna una lieve flessione (-0,2%). Buono l andamento del Giappone sia in termini tendenziali (+2,7%) sia in termini congiunturali (+1,5%). Fonte: Eurostat PIL Var. tendenziale (1 T / 1 T) Var. congiunturale (1 T / 4 T) Italia -0,5% -0,1% Aria Euro (17 paesi) +0,9% +0,2% Germania +2,3% +0,8% Francia +0,8% +0,0% UK +3,1% +0,8% Spagna +0,5% +0,4% Usa +2,0% -0,2% Giappone +2,7% +1,5% 5

6 I Consumi delle Famiglie nel 1 trimestre 20 si riducono dello 0,6% in termini tendenziali mentre aumentano dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Anche sul fronte dei consumi, quindi, il percorso è simile a quello delineato per il PIL (oltretutto con valori sostanzialmente appaiati), ossia un progressivo rallentamento della flessione, che fa presagire una possibile inversione di tendenza nel corso dell anno. Consumi delle famiglie Var. % reale su scorso anno 1 trimestre 20 2 trimestre 20 3 trimestre trimestre 20 1 trimestre 20-3,5% -3,4% -2,1% -1,4% -0,6% Fonte: Istat PIL E CONSUMI DELLE FAMIGLIE Trimestri Variazioni % reali tendenziali ,5% -0,6% PIL Consumi delle famiglie Fonte: Istat 6

7 A maggio 20 l indice della produzione industriale (dati grezzi) è diminuito significativamente (-4,9%) rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 20 l indice è diminuito in termini tendenziali dell 1,8% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di maggio 20). Nella media dei primi cinque mesi dell anno la produzione è aumentata dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. A maggio 20 l indice destagionalizzato registra una variazione positiva solo nel comparto dell energia (+0,8%) mentre segnano una variazione negativa i beni strumentali (-1,7%), i beni intermedi e i beni di consumo (entrambi -1,5%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, a maggio 20, i comparti che registrano una crescita tendenziale sono quelli dell attività estrattiva (+3,7%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+2,9%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+0,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,5%), delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-4,6%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-3,9%). Indice produzione industriale Var. % reale su scorso anno 1 trimestre 20 2 trimestre 20 3 trimestre 20 4 trimestre 20 1 trimestre 20-6,3% -3,6% -2,0% -0,3% -0,1% Fonte: Istat 20 INDICE PRODUZIONE INDUSTRIALE Variazioni % Maggio 20: -4,9% Tendenza (Media Mobile di 5 mesi) Fonte: Istat 7

8 Analizzando i valori destagionalizzati della Produzione Industriale, utili per l analisi congiunturale perché consentono un confronto immediato di ciascun dato con i mesi precedenti, si osserva che con il mese di marzo 2009 si è conclusa la fase di caduta del ciclo ed è iniziato un periodo di risalita molto graduale, interrottosi nella primavera del Con i risultati degli ultimi mesi il percorso ha ripreso invece un andamento altalenante. A maggio 20 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell 1,2% rispetto ad aprile. Nella media del trimestre marzo-maggio la produzione è diminuita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. L indice di aprile (90,8) dimostra quanto nell ultimo triennio l andamento sia stato altalenante e progressivamente in discesa. Tuttavia non è mai sceso al di sotto di 90 come nel periodo più pesante della crisi. È molto probabile, comunque, che i livelli produttivi tenderanno in assoluto a mantenersi, ancora per un certo periodo, sotto a quelli pre-crisi di circa 10 punti percentuali, sperando che il gap non venga ulteriormente amplificato da previsioni pessimistiche. Questi risultati continuano a pesare negativamente sull occupazione a breve/medio termine. 120 INDICE PRODUZIONE INDUSTRIALE Valori destagionalizzati 2010= Maggio 20: 90, Fonte: Istat 8

9 Nel mese di maggio 20, rispetto allo stesso mese del 20, si registra un lieve incremento sia per l export (+0,2%) sia per l import (+0,9%). A maggio l aumento tendenziale delle esportazioni è sostenuto dai beni strumentali (+3,6%) e dai beni di consumo (+2,1%), le vendite di prodotti energetici (-19,0%) e intermedi (-2,5%) risultano invece in calo. L aumento tendenziale delle importazioni (+0,9%) è da ascrivere ai beni di consumo durevoli (+8,3%) e ai beni strumentali (+5,8%). Le esportazioni dirette verso i Paesi dell Unione Europea, che rappresentano il 53,7% del valore complessivo, a maggio sono aumentate tendenzialmente del 2,4%. A maggio 20 si registra un avanzo commerciale di 3,7 miliardi, in leggera flessione rispetto allo stesso mese dell anno precedente (+3,9 miliardi). L avanzo della bilancia non energetica è pari a +7,9 miliardi di euro. Nel mese di maggio 20 i saldi positivi più ampi si rilevano per macchinari e apparecchi n.c.a., mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili e apparecchi elettrici. I saldi negativi più consistenti riguardano i minerali energetici (petrolio greggio e gas naturale) e i computer, apparecchi elettronici e ottici. Nel mese di giugno 20, il cambio dell Euro contro il Dollaro ha registrato un valore medio di 1,360 (nello stesso mese del 20 il valore medio era di 1,319), che sintetizza un andamento altalenante nel corso del mese considerato. In particolare, il picco dell ultimo mese è stato raggiunto il 30 giugno (1,369) mentre il minimo il 10, 11, e 15 giugno (1,354). Fonte: Istat Esportazioni (Valori correnti) Var. % su scorso anno 1 trimestre 20 2 trimestre 20 3 trimestre 20 4 trimestre 20 1 trimestre 20-0,7% -0,4% +0,2% +0,7% +1,5% Tendenza (Media Mobile di 5 mesi) ESPORTAZIONI Valori correnti Variazioni % Maggio 20: +0,2% Fonte: Istat 9

10 Il tasso di disoccupazione nel mese di giugno 20, secondo i dati mensili pubblicati dall Istat, si attesta al 12,3%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali in termini congiunturali ma in aumento di 0,1 punti nei dodici mesi. Continua, pertanto, la tensione sul tema dell occupazione, che oramai dal settembre 2009 presenta un tasso che non è mai sceso al di sotto degli 8 punti percentuali e che riprende un andamento rilevato in Italia per l ultima volta agli inizi degli anni 90. In tale contesto, la disoccupazione giovanile (15-24 anni), ovvero l incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 43,7%, in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,3 punti nel confronto tendenziale (tra i anni le persone in cerca di lavoro sono 701 mila e rappresentano l 11,7% della popolazione in questa fascia d età). TASSO DI DISOCCUPAZIONE Dati destagionalizzati % della Forza Lavoro Giugno 20: 12,3% Fonte: Istat La fase ascendente del trend dell occupazione è terminata nell aprile 2008, portandosi in maniera progressiva verso un declino che ha visto solo sporadici tentativi di inversione di tendenza. Dal 2009 in poi il dato si è abbastanza stabilizzato intorno ai milioni circa di occupati, con andamenti mensili altalenanti. In particolare nel mese di giugno 20 il numero degli occupati è pari a mila unità, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+50 mila) e sostanzialmente invariati su base annua. NUMERO DI OCCUPATI Dati destagionalizzati migliaia Aprile 2008: Giugno 20: Gennaio 2005: Fonte: Istat 10

11 A luglio 20 l indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce portandosi a 104,6 da 105,6 del mese precedente. Se confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno, l indice si mostra notevolmente più alto (97,3). La componente economica scende a 1,6 da 116,3 mentre quella riferita al quadro personale diminuisce a 101,2 da 102,2. Gli indici riferiti al clima corrente e futuro diminuiscono rispettivamente a 104,0 da 104,5 e a 106,3 da 107,2.. A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-ovest e diminuisce nel resto delle ripartizioni. 115 CLIMA DI FIDUCIA DELLE FAMIGLIE Indice 2005 = 100 dati destagionalizzati Luglio 20: 104, Fonte: Istat 11

12 L indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator espresso in base 2005=100), ottenuto per aggregazione degli indici relativi alle imprese manifatturiere, delle costruzioni, dei servizi e del commercio al dettaglio, a luglio 20 sale leggermente a 90,9 dall 88,2 di giugno. L indice complessivo è la sintesi di aumenti della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, di costruzione, del commercio al dettaglio e della lieve diminuzione della fiducia delle imprese manifatturiere. In particolare, l indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese manifatturiere scende a 99,7 da 99,9 di giugno. Peggiorano i giudizi sugli ordini (da -21 a -23) mentre migliorano le attese di produzione (da 6 a 8); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino rimane a 0. L analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un miglioramento dell indice per i beni di consumo (da 98,0 a 98,2) e un peggioramento per i beni intermedi (da 103,0 a 102,2) e per i beni strumentali (da 98,2 a 97,3). Nel mese di luglio 20 l indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale a 83,2 dall 81,6 di giugno. Migliorano le attese sull occupazione (da -22 a -) mentre peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -44 a -45). L indice destagionalizzato del clima di fiducia delle aziende che operano nel commercio al dettaglio cresce leggermente passando dal 101,4 di giugno al 101,8. L indice si conferma sui valori del mese precedente sia nella grande distribuzione (a 101,0) sia in quella tradizionale (a 102,7). 120 CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE Indice 2005 = Luglio 20: 101,8 99, , Costruzioni Industrie manifatturiere Commercio Fonte: Istat 12

13 L indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali nel mese di giugno 20 è aumentato dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuito dell 1,6% rispetto a giugno 20. I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno presentano variazioni positive dello 0,1% rispetto a maggio e variazioni negative dell 1,9% su base tendenziale; al netto del comparto energetico si registra un aumento dello 0,1% in termini sia congiunturali sia tendenziali. I prezzi dei beni venduti sul mercato estero crescono dello 0,2% rispetto al mese precedente mentre in termini tendenziali registrano un calo dello 0,3%. In termini di contributi settoriali alla dinamica tendenziale, per il mercato interno quello più rilevante deriva dal comparto energetico (-1,8 punti percentuali) mentre per il mercato estero i contributi più ampi alla diminuzione derivano dai beni intermedi per l area euro (-0,4 punti percentuali), dai beni di consumo non durevoli e dai beni strumentali per l area non euro (-0,1 punti percentuali). Nel mese di giugno 20, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,3% su base annua (dal +0,5% di maggio), confermando la stima preliminare. A giugno 20, l indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,1% su base mensile e dello 0,2% su base annua, rallentando di due decimi di punto percentuale rispetto a maggio (+0,4%); anche in questo caso viene confermata la stima preliminare. Considerando i due principali aggregati (beni e servizi), a giugno i prezzi dei beni segnano una flessione su base tendenziale dello 0,3% (dal -0,1% di maggio) e il tasso di crescita su base annua dei servizi scende allo 0,8% (era +0,9% nel mese precedente). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico misurato tra i tassi di variazione tendenziale dei prezzi dei servizi e quelli dei beni si amplia lievemente, portandosi a +1,1 punti percentuali (era +1,0 punti percentuali a maggio). 8 PREZZI ALLA PRODUZIONE E AL CONSUMO Mesi Variazioni % tendenziali Giugno 20: +0,3% ,6% -4-6 Prezzi alla produzione Prezzi al consumo (NIC) -8 Fonte: Istat

14 IL TREND DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA: SINTESI Nel mese di giugno 20 le vendite di iper e super sono ancora lievemente in flessione (-0,7%) rispetto allo stesso periodo del 20. Questo dato evidenzia come le crescenti difficoltà economiche degli italiani continuino ad agire negativamente anche sui consumi di prima necessità. Se si osservano i dati per singolo formato, si nota che il risultato complessivo è la sintesi di un trend negativo che riguarda tutti. I formati di grandi dimensioni (iper> mq) sono quelli che registrano l andamento peggiore (-2,0%), confermando il generale momento di difficoltà; seguono gli iper di minori dimensioni (< mq) e i super con una perdita dello 0,3%. Il trend complessivo del fatturato di giugno sintetizza un andamento negativo per quasi tutte le merceologie considerate. Continua infatti l andamento negativo per il non food (-3,3%), mentre la quota più rilevante del fatturato complessivo (62,5%) è rappresentata dai prodotti di Largo Consumo Confezionato, che tornano lievemente positivi (+0,6%). Negativo invece l andamento dei prodotti freschi a Peso Variabile (-5,4%). Se si considera il dato di variazione a rete costante, nel mese di giugno prosegue l andamento negativo di tutte le diverse formule distributive. L andamento peggiore riguarda il Libero Servizio (-3,5%), in difficoltà a causa della crescente attenzione dei Super di prossimità sulla leva del prezzo, variabile per cui questi format non sono particolarmente concorrenziali. Seguono, anch essi in calo, i Discount (-2,5%) e infine gli Ipermercati (-1,9%). Passando ad esaminare i prodotti grocery, nel mese di giugno 20 l andamento tendenziale si mostra lievemente negativo per i valori (-0,2%) e lievemente positivo per i volumi (+0,2%). Per quanto riguarda le vendite mensili a valore si registrano andamenti differenti per le singole formule distributive. La situazione peggiore riguarda il Libero Servizio (-3,2% i valori e -1,9% i volumi) e a seguire gli Iper (-0,9% i valori e -0,3% i volumi). Andamenti lievemente positivi vengono invece registrati per i Super (-0,8% i valori e -0,9% i volumi). A giugno 20 l indicatore del carrello della spesa (prodotti di largo consumo confezionato + peso variabile) prosegue il trend in calo del mese precedente, portandosi al - 1,0%. L andamento viene confermato anche dalla deflazione registrata a giugno delle due componenti merceologiche che compongono il carrello della spesa (LCC a -0,5% e Prodotti a Peso a -2,4%). Anche soffermando l analisi sui prodotti di largo consumo confezionato e osservando la variazione dei prezzi a parità assortimentale, a giugno 20 si annovera un processo deflazionistico (-0,9%), rispetto a quanto rilevato nei mesi precedenti.

15 La pressione promozionale complessiva nel mese di giugno 20, nell ambito dei punti vendita della GDO (iper + super), è ancora una volta più alta (+1,6%) rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dell anno prima: 32,5% contro il 30,9% del corrispondente mese del 20. La variazione dell incidenza promozionale, rispetto allo stesso mese dell anno scorso, si caratterizza, per singoli formati distributivi, con una tendenza in crescita sia negli iper (37,2% registrando un +2,7%) sia nei super (31,1% registrando un +1,3%). Il divario tra le due formule distributive aumenta dell 1,4% rispetto a quello dello stesso periodo del 20. A giugno 20 la Marca Privata riduce lievemente il proprio peso sul complesso delle vendite della GDO, mostrando un incidenza del 18,3%, contro il 18,4% dello stesso periodo del 20. Il calo della Marca Privata si ripercuote in maniera positiva sul trend delle Marche Follower (+0,2%), che passano dal 23,8% al 24,0%, mentre rispetto allo stesso periodo delle scorso anno il trend delle Marche Leader risulta stabile al 26,5%. In lieve calo, invece, il trend delle Altre Marche (-0,3%) che passano dal 31,4% al 31,1%. Dalle più recenti indicazioni sui Consumi Non Alimentari emerge un quadro complessivo sempre più variegato e preoccupante, salvo qualche particolare eccezione. Si attesta con un dato negativo il mercato a valore degli Elettrodomestici, che nel bimestre marzo-aprile 20 registra un crollo rispetto allo stesso periodo del 20 sia in termini reali (-6,6%) sia a valore (-4,5%). La tendenza complessiva del comparto informazione per il 2 bimestre 20 appare anch essa negativa, seppur con intensità differenti legate al processo inflazionistico, sia per le quantità veicolate (-11,3%) sia per i fatturati (-1,9%). Nel 1 trimestre 20 il mercato complessivo del Tessile Abbigliamento presenta valori (-5,5%) e volumi (-5,8%) in flessione rispetto allo stesso periodo del 20. Questi risultati mostrano in generale una prosecuzione dell andamento deflazionistico dei prezzi e della fase calante dei fatturati. I risultati del mese di maggio 20 mostrano un andamento lievemente negativo per la maggior parte dei gruppi. La flessione di maggiore entità riguarda il gruppo Cartolerie e Giornali (-3,1%) mentre per gli altri si registrano valori pari o inferiori al punto percentuale; nell ordine Utensili e Ferramenta (-1,0%), Casalinghi (-0,5%), Mobili e Arredo (-0,4%) e Gioiellerie e Orologerie (-0,1%). Andamenti in controtendenza vengono invece rilevati per i gruppi Profumerie (+0,4%) e Giocattoli e Sport (+0,1%), ridimensionati dopo il periodo Pasquale. 15

16 LE VENDITE Nel mese di giugno 20 le vendite di iper e super sono ancora lievemente in flessione (-0,7%) rispetto allo stesso periodo del 20. Questo dato evidenzia come le crescenti difficoltà economiche degli italiani continuino ad agire negativamente anche sui consumi di prima necessità. Se si osservano i dati per singolo formato, si nota che il risultato complessivo è la sintesi di un trend negativo che riguarda tutti. I formati di grandi dimensioni (iper> mq) sono quelli che registrano l andamento peggiore (-2,0%), confermando il generale momento di difficoltà; seguono gli iper di minori dimensioni (< mq) e i super con una perdita dello 0,3%. I dati del montante appaiono solo parzialmente allineati con i dati mensili. Se per le grandi superfici (<4.500 mq), infatti, il trend mensile è confermato dal montante, segnando un andamento negativo che evidenzia le difficoltà strutturali dei format più estesi, gli iper di minori dimensioni (< mq) e i super registrano un dato del montante positivo grazie alle buone performance dei mesi precedenti. I dati rilevati mostrano, ancora una volta, lo spostamento degli acquisti dai punti vendita di maggiori dimensioni a quelli più piccoli, grazie alla prossimità che favorisce i consumatori sia in termini logistici sia in termini di incremento delle frequenze di acquisto, con contemporanea riduzione dello scontrino medio. I TREND TOTALE FATTURATO Variazioni a valore vs anno precedente a rete corrente Progr. Giugno 20 Mese - Giugno 20 Iper + Super 0 Iper + Super -0,7 Iper >4500-4,4 Iper > I+S I+S ,3 Fonte: Nielsen Trade*Mis Totale Negozio Iper + Super 16

17 15 I TREND TOTALE FATTURATO Variazioni a valore vs anno precedente a rete corrente Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Iper + Super -0,3 0,5 1,2 0,4 0,9 0,6-1,1 3,2-0,1-6,5 9,7-2,9-0,7 Iper >4500-4,5-5,3-3,6-4,9-3,2-2,9-6,9-0,3-5,7-12 2,7-6,9-2 I+S ,1 2,6 3 2,6 2,7 2,1 1,1 3,8 1,2-5,3 11,3-1,7-0,3 Fonte: Nielsen Trade*Mis Totale Negozio Iper + Super L andamento registrato a giugno 20 mostra dinamiche negative per tutte le aree geografiche. Rispetto allo stesso periodo del 20 si rilevano nell ordine i seguenti andamenti Centro e Sud (-1,3%), Nord-Ovest (-0,7%) e Nord-Est (-0,1%). 20 I TREND TOTALE FATTURATO Variazioni a valore vs anno precedente a rete corrente Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu I+S Area 1-0,3 2,4 1,4 0,5 1,2 0,1-0,7 3,9 0,1-4,7 6,6-2,6-0,1 I+S Area 2 0 0,3 1,2-0,7 0 0,5-0,3 3,3 0,2-5,9 8,3-2,7-0,7 I+S Area 3-0,3 0,8 1,9 0,1-0,2-0,1-2,5 1, ,5-3,7-1,3 I+S Area 4-0,9-3,3-0,1 2 3,4 3,1-0,9 3,8 0,3-9,4 18,3-2,7-1,3 Fonte: Nielsen Trade*Mis Totale Negozio Iper + Super 17

18 Il trend complessivo del fatturato di giugno sintetizza un andamento negativo per quasi tutte le merceologie considerate. Continua infatti l andamento negativo per il non food (-3,3%), mentre la quota più rilevante del fatturato complessivo (62,5%) è rappresentata dai prodotti di Largo Consumo Confezionato, che tornano lievemente positivi (+0,6%). Negativo invece l andamento dei prodotti freschi a Peso Variabile (-5,4%). A giugno 20, tra i prodotti non alimentari si sono registrati andamenti in calo per le vendite di tutti i comparti. In particolare, nel bazar leggero (-4,0%) la categoria che registra la crescita maggiore è il giardinaggio mentre il risultato più negativo è per il comparto ascolto e visione. Nel bazar pesante (-7,3%) nessuna categoria registra risultati positivi mentre nel comparto tessile (-2,7%) l unica categoria positiva è quella delle calzature-pelletteria. INCIDENZA E TREND PER AREA MERCEOLOGICA TOTALE FATTURATO Variazioni a valore vs anno precedente a rete corrente Progr. Giugno 20 Mese - Giugno 20 TOTALE NEGOZIO 0 TOTALE NEGOZIO -0,7 LCC 1 LCC 0,6 PESO VARIABILE -2,3 PESO VARIABILE -5,4 NO FOOD -4,8 NO FOOD -3,3 ALTRO 0 ALTRO Fonte: Nielsen Trade*Mis Totale Negozio Iper + Super 18

19 Se si considera il dato di variazione a rete costante, nel mese di giugno prosegue l andamento negativo di tutte le diverse formule distributive. L andamento peggiore riguarda il Libero Servizio (-3,5%), in difficoltà a causa della crescente attenzione dei Super di prossimità sulla leva del prezzo, variabile per cui questi format non sono particolarmente concorrenziali. Seguono, anch essi in calo, i Discount (-2,5%) e infine gli Ipermercati (-1,9%). I dati del montante del 20 confermano l andamento negativo rilevato nel mese di giugno, seppure con intensità differenti, grazie ad alcuni andamenti positivi registrato nei mesi scorsi. I TREND A PARITÀ TOTALE FATTURATO Variazioni a valore vs anno precedente a rete costante Progr. Giugno 20 Mese Giugno 20 Iper > ,7 Iper > ,9 Iper,Sup ,9 Iper,Sup ,2 Libero Servizio -2,7 Libero Servizio -3,5 Discount -1,2 Discount -2,5 Fonte: Nielsen Like4Like

20 10 I TREND A PARITÀ TOTALE FATTURATO Variazioni a valore vs anno precedente a rete costante giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- Iper >4500-4,1-5,1-3,2-4,6-2,2-1,4-5 1,8-3,1-9,7 5,3-6,2-1,9 Sup+Iper ,9-0,6-0,6-1,3-0,9-1,1-2 1,5-1,2-7,3 8,7-3,2-1,2 Discount 3,5 3,2 1,3-0,4 0,0-0,5-1,8 0,3-2 -4,2 6,3-3,2-2,5 Lib.Servizio -3,5-1,6-2,2-2,3-2,1-1,8-2,7-2,6-3,4-7,3 6,2-3,3-3,5 Fonte: Nielsen Like4Like Nella graduatoria dei gruppi della GDO, in base alle vendite a parità di rete, a giugno 20 solo 4 gruppi registrano performance positive così come in termini di montante. Il gruppo con l andamento migliore nei primi cinque mesi dell anno è lo stesso che mostra il risultato migliore di giugno mentre il gruppo che registra l andamento peggiore nei primi sei mesi dell anno non è lo stesso che segna il risultato peggiore nel mese di giugno. I TREND A PARITÀ TOTALE FATTURATO PER GRUPPO Variazioni a valore vs anno precedente a rete costante 4 3,4 3,0 Progressivo Mese Giugno ,6 1,9 1,1 0,3 0,3 1, ,6-0,4-0,4-0,5-0,4-0,7-1,2-1,0-1,0-1,2-1,5-1,5-1,5-1,6-1,7-2,5-2,3-2,9-2,7-2,7-3,0-3,2-3,5-3,8-3,7-4,3-5,1-5,6-5,7-5,8-8 Gruppo 01 Gruppo 02 Gruppo 03 Gruppo 04 Gruppo 05 Gruppo 06 Gruppo 07 Gruppo 08 Gruppo 09 Gruppo 10 Gruppo 11 Gruppo 12 Gruppo Gruppo Gruppo 15 Gruppo 16 Gruppo 17 Gruppo 18 Gruppo 19 Fonte: Nielsen Like4Like Nielsen:Super + Iper + Libero Servizio 20

21 Passando ad esaminare i prodotti grocery, nel mese di giugno 20 l andamento tendenziale si mostra lievemente negativo per i valori (-0,2%) e lievemente positivo per i volumi (+0,2%). Per quanto riguarda le vendite mensili a valore si registrano andamenti differenti per le singole formule distributive. La situazione peggiore riguarda il Libero Servizio (-3,2% i valori e -1,9% i volumi) e a seguire gli Iper (-0,9% i valori e -0,3% i volumi). Andamenti lievemente positivi vengono invece registrati per i Super (-0,8% i valori e -0,9% i volumi). I TREND TOTALE GROCERY DISTRIBUZIONE MODERNA Variazioni % a rete corrente Valori e Volumi* vs anno precedente Valori Volumi* Valori Volumi* Iper + Super + Libero Servizio -0,4-0,9 Iper + Super + Libero Servizio -0,2 0,2 Iper + Super 0,1 0,8 Iper + Super 0,4 0,6 Iper >4500-3,7-4,5 Iper >4500-0,9-0,3 I+S ,1 1,8 I+S ,8 0,9 Libero Servizio -6,7-6,1 Libero Servizio -3,2-1,9 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super + Libero Servizio *Trend Vendite a prezzi costanti 21

22 I PREZZI A giugno 20 l indicatore del carrello della spesa (prodotti di largo consumo confezionato + peso variabile) prosegue il trend in calo del mese precedente, portandosi al -1,0%. L andamento viene confermato anche dalla deflazione registrata a giugno delle due componenti merceologiche che compongono il carrello della spesa (LCC a -0,5% e Prodotti a Peso a -2,4%). Tra tutti i prodotti a Peso Variabile vi è tuttavia una dinamica dei prezzi differente a seconda dei comparti. Gli andamenti inflazionistici riguardano i prezzi del Pesce (+3,4%), dei Formaggi (+2,2%) e dei Salumi (+1,0%). Il percorso deflazionistico colpisce invece i prezzi della Frutta (-9,4%), della Carne (-0,4%) e soprattutto della Verdura (-17,6%). PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO E A PESO VARIABILE Ipermercati + Supermercati 1,3 1,3 1,1 1,1 1,1 1,0 0,8 0,7 0,7 0,5 0,2-0,6-1,0 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale 22

23 PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO E A PESO VARIABILE Ipermercati + Supermercati 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- LCC+PV 1,1 1,3 1,1 0,8 1,1 0,7 0,5 0,7 1,0 0,2 1,3-0,6-1,0 LCC 0,1 0,5 0,7 0,8 1,4 0,8 0,8 0,9 1,4 0,2 2,5-0,2-0,5 PV 3,8 3,3 2,1 0,9 0,3 0,4-0,1 0,2 0,0 0,1-1,7-1,5-2,4 Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale 23

24 24 PRODOTTI A PESO VARIABILE Ipermercati + Supermercati 8,4-11,5-5,4-3,4 3,7 10,3-2,3-4,2-3,3-0,5-12,4-8,2-8,1 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- 11,8-10,5-7,2-11,0 3,2-5,1-15,2-17,6-1,0-4,4-6,6-5,5-9,1 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- -5,9 10,8 7,9-1,0 0,6-3,2-3,9 9,5-4,1 2,6-5,5-9,4-8,4 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- ORTOFRUTTA PV FRUTTA PV VERDURA PV 1,6 1,2-1,0 1,7 1,2 1,2 1,0 2,2 2,1 1,8 1,2 0,6 2,2 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- 0,3 2,2 2,9 0,9-1,6 0,2 1,4 0,9 3,5-0,6-0,6-0,7-0,7 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- -0,4 2,7 2,6 1,0-0,8 0,8 0,5 2,2 1,8 0,6 1,5-0,2 0,4 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- 3,5 2,3 2,7 3,6 2,6 1,9 4,8 4,2 0,8 4,0 4,4 5,5 3,4 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- CARNE PV PESCE PV FORMAGGI PV SALUMI PV Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale

25 1,8 1,5 1,3 1,3 1,4 1,4 1,3 0,9 A livello di formula distributiva, gli ipermercati (-1,7%) proseguono a giugno la tendenza deflazionistica dei prezzi del mese scorso. Il trend è determinato da un significativo andamento al ribasso rispetto al mese precedente del comparto del LCC (-1,3%), che si aggiunge a quello dei -0,4 Prodotti a Peso Variabile (-2,8%). PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO E A PESO VARIABILE Ipermercati -0,6 2,6-1,7 1,9 giu- lug- ago- 1,8 set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- 1,5 1,3 1,3 1,4 1,4 1,3 0,9-0,6-0,4 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- -1,7 Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO E A PESO VARIABILE 5,0 Ipermercati 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- LCC+PV 1,5 1,9 1,8 1,3 1,3 1,4 0,9 1,4 1,3-0,6 2,6-0,4-1,7 LCC 0,6 1,1 1,5 1,3 1,5 1,7 1,2 1,6 1,8-0,7 4,0-0,1-1,3 PV 4,4 4,4 2,7 1,5 0,6 0,6 0,0 0,8 0,0-0,3-2,0-1,3-2,8 Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale 25

26 I supermercati mostrano anche a giugno una tendenza deflazionistica, inferiore rispetto ai punti vendita di maggiori dimensioni. Per questa formula si evidenzia un tasso che scende al -0,9%, peggiorando lievemente il trend del mese scorso. Questo andamento è determinato dalla stabilità del comparto del LCC rispetto al mese precedente (-0,3%), che si aggiunge al peggioramento del trend dei Prodotti a Peso Variabile (-2,4%). PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO E A PESO VARIABILE Supermercati 1,1 1,0 1,0 0,9 0,9 0,8 0,6 0,4 0,3 0,4 0,3-0,7 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- -0,9 Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO E A PESO VARIABILE Supermercati 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0-8,0 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- LCC+PV 1,0 1,1 0,9 0,6 1,0 0,4 0,3 0,4 0,8 0,3 0,9-0,7-0,9 LCC -0,1 0,3 0,4 0,5 1,3 0,4 0,5 0,6 1,1 0,4 2,0-0,3-0,3 PV 3,6 3,0 2,0 0,7 0,1 0,3-0,1 0,0 0,0 0,2-1,7-1,6-2,4 Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale 26

27 Anche soffermando l analisi sui prodotti di largo consumo confezionato e osservando la variazione dei prezzi a parità assortimentale, a giugno 20 si annovera un processo deflazionistico (-0,9%), rispetto a quanto rilevato nei mesi precedenti. PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO Ipermercati + Supermercati 1,2 0,8 0,9 0,9 1,0 1,0 0,6 0,8 0,9 0,9 0,7-0,3-0,9 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale La dinamica dei prezzi nei comparti del LCC, messa in luce dall osservatorio, evidenzia a giugno un andamento deflazionistico per tutte le formule distributive: Ipermercati (-1,7%), Superette (-0,8%) e Supermercati (-0,6%). Il trend dei prezzi a livello di iper e super mostra, invece, un andamento differente tra i vari comparti del LCC. A far da traino per l aumento dei prezzi si evidenziano nell ordine Petfood e Petcare (+2,8%) e Fresco e Bevande (+1,3%). Prosegue il trend deflazionistico del reparto Ortofrutta (-8,6%), al quale si aggiungono i prodotti per la Cura della Persona (-1,4%), i prodotti per la Cura della Casa (-1,1%), il Freddo (-0,8%) e Drogheria Alimentare (-0,4%). VARIAZIONE DEI PREZZI DI VENDITA Ipermercati + Supermercati LCC Comparti (Giugno 20 vs Giugno 20) Fonte: IRI Infoscan Fresco +1,3% Ortofrutta -8,6% Drogheria alimentare -0,4% Freddo -0,8% Bevande +1,3% Petfood + Petcare +2,8% Cura casa -1,1% Cura persona -1,4% Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale 27

28 Continuando l analisi sui prodotti di Largo Consumo Confezionato, nel mese giugno 20 l andamento dei prezzi nelle aziende associate a Federdistribuzione risulta in calo rispetto al mese precedente (-1,4%) e con un trend più negativo rispetto al totale Mercato della Distribuzione Moderna (-0,9%). A questo andamento si è giunti in seguito ribasso di quasi un punto percentuale registrato nell ultimo mese dalle aziende associate a Federdistribuzione, superiore rispetto a quello registrato dalla Distribuzione Moderna (-0,6%). PRODOTTI DI LARGO CONSUMO CONFEZIONATO Federdistribuzione IS vs Ipermercati + Supermercati 1,5 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0-1,5-2,0 giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- Totale Italia IS 0,8 0,9 0,9 1,0 1,2 1,0 0,6 0,8 0,9 0,7 0,9-0,3-0,9 Federdistribuzione Italia IS 0,7 1,0 0,9 1,1 1,0 0,9 0,7 0,7 0,9 0,4 0,6-0,5-1,4 apr- mag- giu- Fonte: IRI Infoscan Osservatorio Prezzi: Indice Tendenziale 28

29 LE PROMOZIONI La pressione promozionale complessiva nel mese di giugno 20, nell ambito dei punti vendita della GDO (iper + super), è ancora una volta più alta (+1,6%) rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dell anno prima: 32,5% contro il 30,9% del corrispondente mese del 20. La variazione dell incidenza promozionale, rispetto allo stesso mese dell anno scorso, si caratterizza, per singoli formati distributivi, con una tendenza in crescita sia negli iper (37,2% registrando un +2,7%) sia nei super (31,1% registrando un +1,3%). Il divario tra le due formule distributive aumenta dell 1,4% rispetto a quello dello stesso periodo del 20. EVOLUZIONE DELLA LEVA PROMOZIONALE (IPER + SUPER) Totale Grocery Incidenza % e variazione punti vs anno precedente 1,8 1,6 1,4 1, giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- Intensità Promo 30,9 30,7 28,8 31,5 31,7 30, ,9 31,6 31, ,1 32,5 Var vs Anno Prec. 0,5 0,9 0,8 0,6 0,3 1,1 1,4 0,3 0,4 0,1 1,3 1,1 1,6 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super 0,8 0,6 0,4 0,2 0 PRESSIONE PROMOZIONALE - Totale Grocery Feb Mar Apr Mag Giu Feb Mar Apr Mag Giu Iper > mq. 35,2 34,7 35,0 35,2 34,5 35,2 35,8 35,5 36,6 37,2 Super mq. 30,0 30,4 29,4 29,7 29,8 30,6 30,2 30,9 30,9 31,1 Fonte: Nielsen Trade*Mis 29

30 Le promozioni di prezzo, che sono più direttamente attribuibili alla Distribuzione, sempre a livello di iper e super, si attestano al 24,4%, in lieve calo rispetto al mese scorso e con un aumento dell 1,6% rispetto allo stesso mese del 20. In generale, i dati consuntivati negli ultimi mesi mostrano come l intervento sui prezzi risulti sempre più determinante nelle scelte di marketing delle insegne della Moderna Distribuzione, in un contesto economico particolarmente difficile come quello attuale. Questa leva appare l unica attualmente in grado di spingere il sell out, per quanto possibile. Il peso delle promozioni di prezzo nell ambito del grocery è pari al 76,6% del totale (in cui sono comprese anche le operazioni legate alla leva della comunicazione in punto vendita). EVOLUZIONE DELLA LEVA PROMOZIONALE DI PREZZO (IPER + SUPER) Totale Grocery Incidenza % e variazione punti vs anno precedente 25 1, ,6 1,4 1, ,8 0, giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- Intensità Promo Price 22,9 22,8 20,9 23,5 24,1 22,9 24,2 22,3 23,8 23,8 24,1 24,6 24,4 Var vs Anno Prec 0,6 0,9 0,8 0,8 0,6 1 1,6 0,4 0,5 0,5 1,1 1,4 1,6 0,4 0,2 0 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super 30

31 LE MARCHE PRIVATE A giugno 20 la Marca Privata riduce lievemente il proprio peso sul complesso delle vendite della GDO, mostrando un incidenza del 18,3%, contro il 18,4% dello stesso periodo del 20. Il calo della Marca Privata si ripercuote in maniera positiva sul trend delle Marche Follower (+0,2%), che passano dal 23,8% al 24,0%, mentre rispetto allo stesso periodo delle scorso anno il trend delle Marche Leader risulta stabile al 26,5%. In lieve calo, invece, il trend delle Altre Marche (-0,3%) che passano dal 31,4% al 31,1%. A conferma del calo della quota di mercato della Marca Privata anche l andamento negativo delle vendite dei prodotti Grocery a Marca Privata (-0,2% rispetto a giugno 20). Ancora una volta nell arco dell anno le private lable vedono ridursi il proprio ruolo all interno dell offerta, soprattutto in un periodo in cui l andamento complessivo dei consumi non è particolarmente dinamico. Analizzando i dati dall inizio dell anno emerge per tutte le diverse tipologie di marca una variazione negativa sotto il mezzo punto percentuale; unica eccezione sono le Altre Marche che segnano invece una crescita di poco più di mezzo punto percentuale. Questi dati confermano il percorso altalenante di tutte le Marche dall inizio del 20. ANDAMENTO DELLE VENDITE PER TIPOLOGIA DI MARCA Totale Grocery Incidenza % a valore 18,5 18,4 18,4 18,3 MDD MDD 26,4 26,2 Leader 26,5 26,5 Leader 23,8 23,5 Follower 23,8 24,0 Follower 31,3 31,9 Altre Marche 31,4 31,1 Altre Marche Progressivo GIU 20 Progressivo GIU 20 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super + Libero Servizio Mese GIU 20 Mese GIU 20 Follower: da 2 a 4 marca 31

32 19, , , ,5 ANDAMENTO DELLE MARCHE PRIVATE Totale Grocery Incidenza % a valore e trend Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Progr. 20 Quota Mdd 18,4 18,5 18,1 18,4 18,8 18,9 17,1 18,7 18,6 18,8 17,5 18,9 18,4 18,5 Var % 3,7 5,3 4,6 4,5 0,6 3,6 0,2 4-2,7-1,7 1,3-4,9-0,2-0,8-6 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super + Libero Servizio 32

33 MERCATI NON FOOD Nel 1 trimestre 20 il mercato complessivo del Tessile Abbigliamento presenta valori (-5,5%) e volumi (-5,8%), in flessione rispetto allo stesso periodo del 20. Questi risultati molto allineati tra le due componenti, mostrano in generale un andamento dei prezzi molto stabile (+0,3%). Viene meno, pertanto, il tentativo di una buona parte della distribuzione, soprattutto quella tradizionale, di far fronte al calo dei consumi attraverso l uso della leva promozionale, che in realtà poco aveva funzionato nel 20. La media complessiva del primo trimestre dell anno nasce da situazioni interne quasi tutte convergenti ma con intensità differenti. I trend più negativi si registrano nell ambito dell infanzia (-8,0% in valori e -5,4% volumi) e dell abbigliamento esterno donna (-6,9% in valori e -6,6% in volumi). Seguono l abbigliamento esterno uomo (-5,9% in valori e -4,9% in volumi), l intimo (-4,5% in valori e -5,8% in volumi), il tessile casa (-5,5% in valori e -3,7% in volumi) e le calzature (-3,7% in valori e -2,7% in volumi). La tendenza cambia invece con gli accessori, che mostrano un risultato positivo almeno in termini di valori, grazie ad un processo inflazionistico molto evidente. TREND CONSUMI NON FOOD TESSILE ABBIGLIAMENTO Var % tendenziale Totale Mercato MONTANTE 20 GEN-MAR 20 TOTALE -5,8-5,5-5,8-5,5 Donna -6,6-6,9-6,6-6,9 Uomo -4,9-5,9-4,9-5,9 Infanzia -8,0-5,4-8,0-5,4 Intimi -5,8-4,5-5,8-4,5 Accessori -5,3 3,4-5,3 3,4 Calzature Casa -5,5-2,7-3,7-3,7-5,5-2,7-3,7-3,7-10,0-5,0 0,0 5,0 Volumi Valori Fonte: Sita Ricerca Rilevazione trimestrale -10,0-5,0 0,0 5,0 Volumi Valori 33

34 La Distribuzione Moderna (Ipermercati e Supermercati, Grandi Magazzini, Catene di Abbigliamento) presenta nel 1 trimestre 20 un quadro più variegato rispetto al totale del mercato del tessile, sia per quanto riguarda i volumi (+1,4%) sia per quanto riguarda i valori (+1,9%) rispetto allo stesso periodo del 20. Questo percorso è determinato dal trend inflazionistico (+0,5%), legato alla forte pressione competitiva che porta soprattutto le catene di punti vendita specializzati ad agire pesantemente sulla leva del prezzo e delle promozioni. Leva che ha consentito almeno in termini economici di ridurre le difficoltà legate al crollo generale dei consumi. La media complessiva del primo trimestre dell anno nasce da situazioni interne differenti. I trend positivi si registrano nell ambito delle calzature (+5,6% in volumi e +10,3% in valori) e del tessile casa (+4,2% i in volumi e 1,4% in valori). Per intimo e accessori si registra un calo dei volumi di vendita che non determina però un segno negativo anche per i fatturati, grazie ad un andamento inflazionistico dei prezzi medi. Per abbigliamento uomo, abbigliamento donna e infanzia infine si registrano volumi positivi e valori negativi. TOTALE Donna Uomo Infanzia Intimi Accessori Calzature Casa TREND CONSUMI NON FOOD TESSILE ABBIGLIAMENTO Var % tendenziale Ipermercati, Grandi magazzini, Catene specializzate -4,5-1,1-2,1-0,3-1,3 MONTANTE 20 GEN-MAR 20 1,4 1,9 0,1 1,4 2,5 2,2 5,6 4,2 1,4 10,3 22,9-10,0-5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 Volumi Fonte: Sita Ricerca Rilevazione trimestrale Valori -4,5-1,1-2,1-0,3-1,3 1,4 1,9 0,1 1,4 2,5 2,2 5,6 4,2 1,4 10,3 22,9-10,0-5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 Volumi Valori 34

35 Nel 2 bimestre del 20 prosegue la tendenza negativa dei mercati degli Elettrodomestici, che crollano rispetto al bimestre corrispondente del 20, sia in termini reali (-6,6%) sia a valore (-4,5%). I prezzi mostrano invece un andamento inflazionistico differente a seconda delle categorie merceologiche. Il calo principale riguarda il comparto più piccolo del settore, ossia quello degli impianti di condizionamento (-22,4% i valori e -19,1% i volumi), probabilmente a causa della stagionalità del prodotto; seguono gli elettrodomestici bruni ( 10,5% i valori e -,1% i volumi), che confermano il trend negativo registrato nel corso di tutto il 20, e i piccoli elettrodomestici (-0,7% i valori e -3,9% i volumi). L unico andamento positivo riguarda, invece, il comparto elettrodomestici bianchi (+0,6% valori e +0,6% volumi). In generale, pertanto, proseguono le difficoltà economiche-finanziarie dei consumatori italiani, che incidono di conseguenza sulle vendite dei comparti degli elettrodomestici. Il nuovo anno si evidenzia negativo per tutti i segmenti considerati, tranne che per quello degli elettrodomestici bianchi in cui il trend appare positivo, grazie agli incentivi fiscali sui grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica. TREND CONSUMI NON FOOD ELETTRODOMESTICI Var % tendenziale Totale Mercato MONTANTE 20 (GEN-APR) MAR-APR 20 TOTALE -6,1-3,2-6,6-4,5 ELETTR. BIANCHI 1,9 2,8 0,6 0,6 ELETTR. BRUNI -12,6-9,2 -,1-10,5 ELETTR. PICCOLI -2,6-0,2-3,9-0,7 CONDIZION. -27,6-15,0-22,4-19, Volumi Valori Volumi Valori Fonte: GFK Rilevazione bimestrale 35

36 Facendo riferimento alle vendite di Elettrodomestici della Distribuzione Moderna, nel 2 bimestre del 20 (reali -5,8%, valori -4,2%), si osservano complessivamente risultati differenti rispetto allo stesso periodo del 20. Tra i settori emerge una situazione abbastanza in linea nel confronto col totale mercato, anche se emergono lievi differenze in termini di intensità. Anche nella distribuzione moderna il risultato negativo del 2 bimestre è legato principalmente al calo degli acquisti nel comparto più piccolo del settore, ossia quello degli impianti di condizionamento (-19,5% i volumi e -23,5% i valori), seguito dagli elettrodomestici bruni (-12,4% i volumi e -10,0% i valori). Come per il totale mercato è positivo solo l andamento dei volumi di vendita e dei fatturati per gli elettrodomestici bianchi (+3,0% volumi e +3,2% valori) mentre i piccoli elettrodomestici registrano un andamento negativo per le quantità veicolate (-3,0%) e una situazione di stabilità per i fatturati, evidenziando un andamento lievemente migliore rispetto al totale del mercato. Complessivamente, osservando le intensità dei trend, emerge che la DM non ha registrato eccessive migliorie rispetto al resto del mercato, ad eccezione degli elettrodomestici bianchi. Questo aspetto conferma quanto le difficoltà macroeconomiche stiano influenzando in generale i consumi di queste categorie, su cui la competitività di prezzo pone parecchie difficoltà nel sostenere gli obiettivi economici degli operatori. Il nuovo anno si evidenzia abbastanza in linea con quello del mercato totale ed evidenzia le difficoltà registrate per tutti i segmenti considerati. La flessione principale riguarda anche in questo caso gli impianti di condizionamento mentre l unico andamento positivo è per gli elettrodomestici bianchi, anche in questo caso grazie agli incentivi fiscali sui grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica TREND CONSUMI NON FOOD ELETTRODOMESTICI Var % tendenziale Ipermercati, Grandi specialisti, Gruppi di acquisto MONTANTE 20 (GEN-APR) MAR-APR 20 TOTALE -5,3-3,0-5,8-4,2 ELETTR. BIANCHI 4,3 5,3 3,0 3,2 ELETTR. BRUNI -12,0-8,6-12,4-10,0 ELETTR. PICCOLI -1,7 0,5-3,0 0,0 CONDIZION.. -27,6-16,1-23,5-19, Volumi Valori Volumi Valori Fonte: GFK Rilevazione bimestrale 36

37 Nel comparto Informazione sono stati riuniti vari settori di consumo che hanno in comune l applicazione delle moderne tecnologie elettroniche ai prodotti finali, cioè: Computer e Accessori, Telefonia, Foto e Supporti per archiviazione dati, video e suono. Negli anni recenti l innovazione tecnologica ha dato un impronta particolare a questi settori, producendo notevoli cambiamenti dovuti all obsolescenza rapida di alcuni strumenti (basti pensare, per l archiviazione audio, al passaggio tra musicassette, cd e supporti digitali). La tendenza complessiva del comparto informazione per il 2 bimestre 20 è negativa, seppur con intensità molto differenti, sia per le quantità veicolate (-11,3%) sia per i fatturati (-1,9%). Questo dato dimostra, in maniera palese, quanto sia fondamentale l aumento generale dei prezzi legato in alcuni segmenti alla spinta dell innovazione tecnologica di alcuni prodotti (smartphone e tablet su tutti), per poter attenuare la flessione dei risultati economici di un mercato messo a dura prova dalle difficoltà economiche del Paese. La sintesi del bimestre è il risultato di un andamento negativo di quasi tutti i settori. La palma delle situazioni peggiori, con risultati sono da crollo, spetta ai comparti foto (-32,8% in volumi e -22,4% in valori) e supporti per lo storage (-23,9% in volumi e -6,1% in valori). In difficoltà, seppur meno marcata, anche il mercato del informatica (-5,0% in valori e -7,8% in volumi). Situazione particolare per la telefonia che prosegue il trend dello scorso bimestre con un andamento negativo per le quantità veicolate (-3,8%) e un andamento positivo per i fatturati (+7,9%), evidenziando un incremento dei prezzi medi di oltre 11 punti percentuali. In generale, pertanto, il nuovo anno conferma il periodo di difficoltà che sta vivendo tutto il comparto e che ha contrassegnato la dinamica di tutto il 20. TREND CONSUMI NON FOOD INFORMAZIONE Var % tendenziale Totale Mercato MONTANTE 20 (GEN-APR) MAR-APR 20 TOTALE -10,1-2,6-11,3-1,9 COMPUTER -7,1-4,8-7,8-5,0 TELEFONIA -2,5 4,7-3,8 7,9 FOTO -32,4-22,8-32,8-22,4 SUPPORTI -21,5-3,6-23,9-6, Volumi Valori Volumi Valori Fonte: GFK Rilevazione bimestrale 37

38 Relativamente alle vendite del comparto Informazione della Distribuzione Moderna, nel 2 bimestre 20 (reali -,8%, valori +6,5%) si osserva un trend differente rispetto al totale mercato. In termini di segmenti, un dato da sottolineare è la crescita del fatturato della telefonia (+27,4%) grazie ad un importante rialzo dei prezzi medi (oltre 25 punti percentuali) che ha mosso il trend nonostante la minore dinamica, ma comunque positiva, delle quantità veicolate (+1,9%). Il risultato è importante per questo segmento, in cui i prodotti di nuova generazione (smartphone), che trainano il mercato in questo contesto macroeconomico negativo, sono stati veicolati principalmente dai negozi specializzati delle aziende di telefonia (H3G, Vodafone, Tim e Wind), grazie soprattutto all offerta di pacchetti che comprendono gli abbonamenti per chiamate, messaggi e navigazione. Per gli altri segmenti si confermano i trend negativi sia in termini di volumi sia in termini di valori, come accade nel totale del mercato. Lo scenario è pertanto chiaro: nel complesso il mercato è in grossa difficoltà per la crisi economica ancora in atto e l unica leva per uscirne, almeno in parte, sembra essere quella dell innovazione (come dimostrato dalla telefonia). La leva promozionale al momento pare portare risultati positivi solo sul fronte dei fatturati, mentre l impatto in termini di quantità risulta sempre più scarso, a causa della diffusione sempre più ampia dei prodotti di nuova generazione. TREND CONSUMI NON FOOD INFORMAZIONE Var % tendenziale Ipermercati, Grandi specialisti, Gruppi di acquisto MAR-APR 20 MONTANTE 20 (GEN-APR) -,8-12,7 TOTALE 6,6 6,2 COMPUTER -3,7-2,0-4,5-3,4 2,6 TELEFONIA 1,9 23,3 FOTO -31,0 27,4-31,7-22,7-23,5 SUPPORTI -29,6-31,2-2, Volumi -5, Valori Volumi Valori Fonte: GFK Rilevazione bimestrale 38

39 L indice del Valore delle Vendite del Commercio Fisso al Dettaglio, calcolato mensilmente dall Istat, fornisce un indicazione dell andamento dei mercati per i comparti merceologici non rilevati da panel. Il trend non considera alcuni canali alternativi come ambulanti, vendite porta a porta, vendite a distanza, vending machine, internet, vendite dirette del produttore e del grossista per questo motivo può scostarsi dal totale dei consumi famigliari. I risultati del mese di maggio 20 mostrano un andamento lievemente negativo per la maggior parte dei gruppi. La flessione di maggiore entità riguarda il gruppo Cartolerie e Giornali (-3,1%) mentre per gli altri si registrano valori pari o inferiori al punto percentuale; nell ordine Utensili e Ferramenta (-1,0%), Casalinghi (-0,5%), Mobili e Arredo (-0,4%) e Gioiellerie e Orologerie (-0,1%). Andamenti in controtendenza vengono invece rilevati per i gruppi Profumerie (+0,4%) e Giocattoli e Sport (+0,1%), ridimensionati dopo il periodo Pasquale. Le vendite a valore, anche nel nuovo anno, risentono del pesante utilizzo da parte della distribuzione moderna (specializzata e non) della leva promozionale per mantenere la competitività sul mercato. La riduzione delle disponibilità finanziarie per gli acquisti non di prima necessità, l incremento delle tassazioni e le previsioni economiche pessimistiche continuano ad incidere in maniera significativa sull evoluzione di questi mercati. TREND CONSUMI NON FOOD ALTRI COMPARTI Var % tendenziale Valori a prezzi correnti Maggio 20 1,0 0,4 0,1 0,0-0,1-0,4-1,0-0,5-1,0-2,0-3,0-3,1-4,0 Mobili e Arredo Casalinghi Utensileria e Ferramenta Profumerie Cartolerie e Giornali Giocattoli e Sport Gioiellerie e Orologerie Fonte: Istat Indice mensile delle vendite del commercio fisso al dettaglio 39

40 APPENDICE Dettagli del trend per: 1. Comparto a tot. fatturato 2. Area e Categoria merceologica nel Grocery 3. Area e Comparto Non Food 40

41 1. Comparto a tot. fatturato INCIDENZA E TREND PER COMPARTO TOP FIVE DEL MESE Variazioni a valore vs anno precedente a rete corrente Progr. Giugno 20 Mese - Giugno CARNE 5,3 BEVANDE ALCOLICHE PIATTI PRONTI E CONDIMENTI 8,8 SNACKS 7,9 6,6 PIATTI PRONTI E CONDIMENTI 3,9 SALUMI 9,5 BEVANDE ALCOLICHE 3,9 SNACKS 10,6 CARNE 5,2 SALUMI Fonte: Nielsen Trade*Mis Totale Negozio Iper + Super (Comparti con incidenza sul fatturato >= 0,5%) INCIDENZA E TREND PER COMPARTO BOTTOM FIVE DEL MESE Variazioni a valore vs anno precedente a rete corrente Progr. Giugno 20 FRUTTA E VERDURA PV PUERICULTURA PREPARATI -8,5 FRUTTA E VERDURA PV -6,6 PUERICULTURA -3,8 PREPARATI -1,2 FRUTTA E VERDURA TELEFONIA Mese - Giugno 20-4,7 - -9,6-9,2 FRUTTA E VERDURA -5,6 TELEFONIA -5,5 Fonte: Nielsen Trade*Mis Totale Negozio Iper + Super (Comparti con incidenza sul fatturato >= 0,5%) 41

42 2. Area e Categoria merceologica nel Grocery INCIDENZA E TREND DELLE AREE MERCEOLOGICHE TOTALE GROCERY Variazione % a rete corrente Valori e Volumi * vs anno precedente Progr. Giugno 20 Var Valore Var Volumi * -0,4-0,9 GROCERY BEVANDE CURA DELLA CASA CURA DELLA PERSONA FOOD CONFEZIONATO FREDDO FRESCO PETS Mese - Giugno 20 0,5-3,8 1,4 CURA DELLA CASA CURA DELLA PERSONA -2,1-0,4 0,2 FOOD CONFEZIONATO -0,6-0,5-0,7 2,8-2,3-2,5 0,2 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super + Libero Servizio FRESCO 3,2 PETS 3,7-1 -1,4-0,2 0,6 1,3 FREDDO -1,1 0,2 BEVANDE -2,8-3,3-0,2 GROCERY Var Valore Var Volumi * 2,3-0,9-0,7-0,4 3,3 * Trend Vendite a Prezzi Costanti 42

43 INCIDENZA E TREND PER CATEGORIA TOP TEN DEL MESE Variazione % a rete corrente Valori vs anno precedente Progr. Giugno 20 Mese - Giugno 20 22,3 Bevande alla Soia 27,3 Bevande alla Soia Patatine 10,9 Patatine 20 Frutta Secca Pi 10,7 Frutta Secca Pi 18,1 Surgelati Pesce Preparato 10,5 Surgelati Pesce Preparato 15,3 Integratori Dietetici 10,5 Integratori Dietetici 15,1 Altri Salumi Pi Affettati,9 10 Altri Salumi Pi Affettati Elaborati Avicunicoli Crudi PI Elaborati Avicunicoli Cotti PI,1 Elaborati Avicunicoli Cotti PI 12,5,7 Salmone Affumicato Bresaola Pi Affettata Elaborati Avicunicoli Crudi PI 11,1 2,9 11,9 Salmone Affumicato 10 Bresaola Pi Affettata 9,2 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super + Libero Servizio (Categorie con incidenza sul Grocery >= 0,2%) INCIDENZA E TREND PER CATEGORIA BOTTOM TEN DEL MESE Variazione % a rete corrente Valori vs anno precedente Progr. Giugno 20-4,6 Verdura Fresca Confezionata Pi Detersivi Lavatrice Polvere Latte Fresco Aromatizzato -,1 Gomme da Masticare Zucchero Frutta Fresca Confezionata Pi Fazzoletti di Carta Snacks di Cioccolato Verdura Fresca Confezionata Pi Detersivi Lavatrice Polvere -10,9 Latte Fresco Aromatizzato -6,9 Pannolini Probiotici Mese - Giugno 20-11,7-8,5-5,6-6,8-5,4-1, ,8-11,6 Pannolini -10,8 Probiotici -10,7 Gomme da Masticare -8,7 Zucchero -8,7 Frutta Fresca Confezionata Pi -8,5 Fazzoletti di Carta -8,3 Snacks di Cioccolato -8 Fonte: Nielsen Trade*Mis Iper + Super + Libero Servizio (Categorie con incidenza sul Grocery >= 0,2%) 43

44 3. Area e Comparto Non Food ANALISI AREA COMPARTO - FAMIGLIA Iper + Super Periodo: gennaio - giugno 20 INCIDENZA % V. VALORE NON FOOD SU TOTALE NEGOZIO 8,5% 2.790,1 mln di INCIDENZA % SU V. VALORE NON FOOD Tessile 23,1% Bazar leggero 44,7% Trend % valore Bazar pesante -7,3% Bazar leggero -4,0% Tessile -2,7% Bazar pesante 32,2% Progressivo Anno Corrente V.Valore in Trend % Peso del Euro Valore com parto ,0 0,0 100,0 FOOD FRESCO E PRODOTTO CONFEZIONATO ,0 0,1 87,0 NON FOOD ,0-4,8 8, ,0-4,0 3,8 GIOCHI E TEMPO LIBERO ,5 0,5 0,6 CASALINGHI ,0-8,5 1,0 FAI DA TE ,0-4,5 0,4 LIBRI E GIORNALI ,5-6,7 0,4 GIARDINAGGIO ,0 2,0 0,6 CANCELLERIA ,3-7,3 0,3 VEICOLI A MOTORE ,0-5,0 0,3 SPORT E TEMPO LIBERO ,0 1,7 0,3 GIOIELLERIA - BIGIOTTERIA ,8-2,2 0,0 PUERICULTURA ACCESSORI ,5-8,4 0, ,2-39,8 0,0 2,7 TOTALE NEGOZIO BAZAR LEGGERO ASCOLTO E VISIONE ,0-7,3 ELETTR.BRUNI ,0-10,0 0,9 TELEFONIA ,0-4,7 1,0 PICCOLI ELETTRODOMESTICI ARREDAMENTO E ARTICOLI PER LA CASA ,5-1,0 0, ,8-4,2 0,3 FOTOGRAFIA E OTTICA ,4-20,2 0,1 ELETTR.BIANCHI ,3 -,6 0,1 ELETTRONICA ,8-31,7 0,0 BAZAR PESANTE ,0-7,5 0, ,0-2,7 2,0 ABBIGLIAMENTO ,0-3,9 1,3 TESSILE CASA ,5-1,6 0,4 CALZATURE PELLETTERIA ,0 1,2 0, ,0 9,7 4,5 UFFICIO-CASA TESSILE ALTRO Fonte: Nielsen 44

DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA:

DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA: DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA: La dinamica del mercato per Gennaio 2014 I n d i c e Scenario economico generale Pag. 3 Il trend della Distribuzione Moderna Organizzata: sintesi Pag. 12 Le vendite Pag.

Dettagli

DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA:

DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA: DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA: La dinamica del mercato per Ottobre 20 I n d i c e Scenario economico generale Pag. 3 Il trend della Distribuzione Moderna Organizzata: sintesi Pag. Le vendite Pag. 14

Dettagli

Variazione % tendenziale. Industria (escl.costruzioni) -0,6

Variazione % tendenziale. Industria (escl.costruzioni) -0,6 Rallenta la produzione industriale in termini sia congiunturali sia tendenziali per lo stesso valore: -0,6%. Prosegue il trend positivo dell industria automotive: +9,3% su aprile 2016 e +6,6 su maggio

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 20 febbraio 2013 Dicembre 2012 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A dicembre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, aumenta dello 0,8% rispetto a novembre, con una crescita dello

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 19 luglio 2013 Maggio 2013 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A maggio il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un incremento dello 0,1% rispetto ad aprile, con una variazione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 settembre 2015 Luglio 2015 COMMERCIO AL DETTAGLIO A luglio 2015 l indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 gennaio 2015 Novembre 2014 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A novembre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra una flessione dello 0,6% rispetto a ottobre, dovuta ad

Dettagli

Andamento delle vendite per forma distributiva e tipologia di esercizio

Andamento delle vendite per forma distributiva e tipologia di esercizio 25 ottobre 2012 Agosto 2012 Ad agosto 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una variazione

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 maggio 2015 Marzo 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A marzo il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un aumento dell 1,3% rispetto a febbraio, con incrementi sia sul

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 maggio 2016 Marzo 2016 COMMERCIO AL DETTAGLIO A marzo 2016 le vendite al dettaglio registrano variazioni congiunturali negative dello 0,6% in valore e dello 0,8% in volume. Le vendite di prodotti alimentari

Dettagli

COMMERCIO CON L ESTERO

COMMERCIO CON L ESTERO 16 aprile 2012 Febbraio 2012 COMMERCIO CON L ESTERO A febbraio si rileva un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente per le esportazioni, determinato da una crescita dello 0,5% delle vendite verso

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 20 maggio 2013 Marzo 2013 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A marzo il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra una riduzione dello 0,9% rispetto a febbraio, con una diminuzione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 settembre 2012 Luglio 2012 A luglio 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

Cruscotto congiunturale

Cruscotto congiunturale La dinamica dell economia italiana a cura della Segreteria Tecnica n. 4 23 marzo 2016 Cruscotto congiunturale Pil e occupazione Nel quarto trimestre l attività produttiva continua ad aumentare. In lieve

Dettagli

Industria (escl.costruzioni) Settore Automotive* 6,6. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Industria (escl.costruzioni) Settore Automotive* 6,6. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29 Nel 2016, negli stabilimenti italiani prodotti oltre 1,1 milioni di autoveicoli: +8,8%. La domanda interna ed estera hanno trainato finora l industria automotive, una delle attività manifatturiere che

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 Marzo 2014 Gennaio 2014 A gennaio 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una variazione nulla

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 febbraio 2012 Dicembre 2011 A dicembre 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 aprile 2013 Febbraio 2013 A febbraio 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,2% rispetto

Dettagli

MARCO COSTAGUTA. Milano, 6 novembre 2015

MARCO COSTAGUTA. Milano, 6 novembre 2015 MARCO COSTAGUTA Milano, 6 novembre 2015 SCENARIO CONSUMI WPP Forum 2015 1 L anno scorso ci eravamo lasciati con Flessione consumi. In particolare sud, famiglie numerose, cura casa e cura persona,. Alta

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 20 dicembre 2012 Ottobre 2012 Ad ottobre 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 giugno 2012 Aprile 2012 Ad aprile 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

Flash Industria

Flash Industria 30 luglio 2015 Flash Industria 2.2015 Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,8 per cento rispetto al corrispondente

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 Ottobre 2013 Agosto 2013 Ad agosto 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) resta invariato rispetto al

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 31 Agosto 2015 Giugno 2015 COMMERCIO AL DETTAGLIO A giugno 2015 l indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi)

Dettagli

Variazione % tendenziale 1,8

Variazione % tendenziale 1,8 L indice della produzione industriale è cresciuto in termini tendenziali dell 1,8% ad aprile 2016, mentre il settore manifatturiero registra un rialzo del 2,6%. Prosegue il trend positivo del settore industriale

Dettagli

Segno negativo per la produzione industriale a gennaio 2017: -0,5%. Rallenta anche il settore automotive, ma mantiene il segno positivo: +0,5%.

Segno negativo per la produzione industriale a gennaio 2017: -0,5%. Rallenta anche il settore automotive, ma mantiene il segno positivo: +0,5%. Segno negativo per la produzione industriale a gennaio 2017: -0,5%. Rallenta anche il settore automotive, ma mantiene il segno positivo: +0,5%. Produzione industriale Secondo i dati diffusi da ISTAT, a

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 10 giugno 2014 Aprile 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE In aprile 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,7% rispetto a marzo. Nella media del trimestre febbraio-aprile

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 giugno 2013 Aprile 2013 Ad aprile 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,1% rispetto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 giugno 2011 Aprile 2011 Ad aprile 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è aumentato, rispetto a marzo

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 22 Gennaio 2015 Novembre 2014 A Novembre 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) aumenta dello 0,1% rispetto

Dettagli

DINAMICA CONGIUNTURALE DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN PROVINCIA DI BRESCIA

DINAMICA CONGIUNTURALE DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN PROVINCIA DI BRESCIA CONGIUNTURA DEL COMMERCIO AL 2 TRIMESTRE 2017 Fonte: indagine congiunturale Unioncamere Lombardia. Elaborazioni a cura dell Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia. LA DINAMICA

Dettagli

Congiuntura economica Parmense

Congiuntura economica Parmense Congiuntura economica Parmense i n d a g i n e s u l l e p i c c o l e e m e d i e i m p r e s e Il tasso di variazione del Prodotto Interno Lordo nell area Euro è più basso rispetto a quello medio mondiale,

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 28 Agosto 2014 Giugno 2014 A giugno 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) resta invariato rispetto al

Dettagli

COMMERCIO CON L ESTERO

COMMERCIO CON L ESTERO 17 febbraio 015 Dicembre 014 COMMERCIO CON L ESTERO Rispetto al mese precedente, a dicembre 014 si registra un aumento dell export (+,6%) e una diminuzione dell import (-1,6%). L aumento congiunturale

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 28 Agosto 2013 Giugno 2013 A giugno 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,2% rispetto

Dettagli

Variazione % tendenziale. Industria (escl.costruzioni) 1,3 1,1 1,3. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Variazione % tendenziale. Industria (escl.costruzioni) 1,3 1,1 1,3. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29 La produzione industriale del settore automotive registra ad ottobre un incremento tendenziale del 3,8%, mentre la produzione totale dell industria cresce dell 1,3%. Nei primi 10 mesi l indice della produzione

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 11 dicembre 2014 ottobre 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A ottobre 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,1% rispetto a settembre. Nella media del trimestre agosto-ottobre

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 10 luglio 2014 maggio 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A maggio 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell 1,2% rispetto ad aprile. Nella media del trimestre marzo-maggio

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 24 aprile 2007 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di febbraio 2007 l'indice generale del valore delle

Dettagli

LA CRISI SI AGGRAVA: ANCHE L EXPORT CALA

LA CRISI SI AGGRAVA: ANCHE L EXPORT CALA 309 LA CRISI SI AGGRAVA: ANCHE L EXPORT CALA 17 Settembre2013 1 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente EXECUTIVE SUMMARY 2 Il 16 settembre

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 21 dicembre 2006 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2006 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Lombardia Statistiche Report

Lombardia Statistiche Report Lombardia Statistiche Report N 6 / 2017 5 luglio 2017 Congiuntura economica in Lombardia. I trimestre 2017 Il 2016 è stato un anno positivo per l economia lombarda. Questo dato sembra trovare conferma

Dettagli

Industria (escl.costruzioni) Settore Automotive* Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Industria (escl.costruzioni) Settore Automotive* Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29 La produzione industriale cresce a giugno 2017 del 5,3% su giugno 2016. L industria manifatturiera registra un aumento tendenziale del 4,9%. Bene il settore automotive, +15,4% la crescita tendenziale di

Dettagli

Le vendite della Grande Distribuzione Organizzata in Toscana

Le vendite della Grande Distribuzione Organizzata in Toscana Le vendite della Grande Distribuzione Organizzata in Toscana Consuntivo novembre-dicembre Ufficio Studi Marzo 2010 Indice 1. Considerazioni generali....3 2. Il fatturato di vendita della Grande Distribuzione

Dettagli

Cruscotto congiunturale

Cruscotto congiunturale La dinamica dell economia italiana a cura della Segreteria Tecnica n. 3 23 dicembre 2015 Cruscotto congiunturale Pil e occupazione Nel terzo trimestre l attività produttiva conferma i risultati positivi

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 23 Maggio 2014 Marzo 2014 A marzo 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una diminuzione rispetto

Dettagli

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2013

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2013 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 3 Marzo 2014 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2013 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale

Dettagli

COSTRUZIONI: QUADRO ANCORA INCERTO NEI PRIMI SETTE MESI DELL ANNO

COSTRUZIONI: QUADRO ANCORA INCERTO NEI PRIMI SETTE MESI DELL ANNO DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI COSTRUZIONI: QUADRO ANCORA INCERTO NEI PRIMI SETTE MESI DELL ANNO Per l economia italiana si conferma la fase di rallentamento e si delinea in prospettiva una

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 31 maggio 2011 Maggio 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di maggio, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

Variazione % tendenziale 2017/2016. Industria (escl.costruzioni) Settore Automotive* Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Variazione % tendenziale 2017/2016. Industria (escl.costruzioni) Settore Automotive* Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29 Segno positivo per la produzione industriale a febbraio 2017: +1,9%. Bene anche il settore automotive, che continua la sua crescita: +6,4%. Produzione industriale Secondo i dati diffusi da ISTAT, a febbraio

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 10 marzo 2011 Gennaio 2011 PRODUZIONE INDUSTRIALE A gennaio 2011 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito, rispetto a dicembre 2010, dell 1,5%. Nella media del trimestre novembregennaio

Dettagli

Rapporto sulla Marca del Distributore XII Edizione

Rapporto sulla Marca del Distributore XII Edizione Rapporto sulla Marca del Distributore 2016 XII Edizione Fig. 1.1A Evoluzione della quota di mercato della nel Largo Consumo negli ultimi cinque anni (Iper + Super + LSP) (% su totale valore vendite di

Dettagli

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 4 Marzo 2013 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale

Dettagli

Variazione % tendenziale 1,0. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Variazione % tendenziale 1,0. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29 Con due giorni lavorativi in meno, la produzione industriale cresce ad aprile 2017 solo dell 1% su aprile 2016. L industria manifatturiera registra un aumento tendenziale dello 0,7%, ma il settore automotive

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 22 Aprile 2015 Febbraio 2015 A febbraio 2015 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,2% rispetto

Dettagli

Previsioni (variazioni %)

Previsioni (variazioni %) Previsioni (variazioni %) 1 dollari per barile; 2 livelli; 3 valori percentuali Elaborazioni CSC su dati Eurostat, Fmi, Cpb, TR Elaborazioni CSC su dati Fmi Paesi Emergenti: Pil (variazione % e peso sul

Dettagli

Fatturato del commercio al dettaglio in provincia di Brescia

Fatturato del commercio al dettaglio in provincia di Brescia CONGIUNTURA DEL COMMERCIO AL 3 TRIMESTRE 2017 Fonte: indagine congiunturale Unioncamere Lombardia. Elaborazioni a cura del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia. LA DINAMICA CONGIUNTURALE

Dettagli

Variazione % tendenziale 2,8. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Variazione % tendenziale 2,8. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29 La produzione industriale cresce a maggio 2017 del 2,8% su maggio 2016. L industria manifatturiera registra un aumento tendenziale del 3,1%. Bene il settore automotive, +11,4% la crescita tendenziale a

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008 23 gennaio 2009 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di novembre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Il Mercato dei Formaggi in Italia e in Europa

Il Mercato dei Formaggi in Italia e in Europa Il Mercato dei Formaggi in Italia e in Europa Le performance nella Distribuzione Moderna Francesco Biella Account Manager IRI 30 Maggio 2014 IRI worldwide chi siamo? IRI è multinazionale americana specializzata

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 10 marzo 2014 Gennaio 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A gennaio 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale aumenta, rispetto a dicembre 2013, dell 1,0%. Nella media del trimestre novembregennaio

Dettagli

L industria automotive italiana riparte

L industria automotive italiana riparte L industria automotive italiana riparte A maggio 2015 l indice destagionalizzato della produzione industriale (escluso Costruzioni) è aumentato dello 0,9% rispetto ad aprile, secondo i dati diffusi da

Dettagli

Focus 03/2017 ITALIA PRODUZIONE INDUSTRIALE

Focus 03/2017 ITALIA PRODUZIONE INDUSTRIALE Segno positivo per la produzione industriale a marzo 2017: +2,8%. Bene anche il settore automotive, che continua la sua crescita: +12,9%. Produzione industriale Secondo i dati diffusi da ISTAT, a marzo

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 6 agosto 2014 giugno 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A giugno 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,9% rispetto a maggio. Nella media del trimestre aprile-giugno

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Marzo Dati provvisori. 31 marzo 2011

PREZZI AL CONSUMO. Marzo Dati provvisori. 31 marzo 2011 31 marzo 2011 Marzo 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di marzo, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi,

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 23 dicembre 2008 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

I NUMERI DEL LATTE BIO

I NUMERI DEL LATTE BIO I NUMERI DEL LATTE BIO ENRICO DE RUVO ISMEA Bologna, 2 febbraio 2016 www.ismea.it www.ismeaservizi.it AGENDA Inumeristrutturalidelbio Il valore del mercato bio e le dinamicherecenti La struttura e la domanda

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE 25 marzo 214 Febbraio 214 STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE A febbraio 214 le esportazioni sono in calo rispetto al mese precedente (-2,%) mentre le importazioni crescono (+1,7%). La flessione

Dettagli

Flash Industria

Flash Industria 1 agosto 2014 Flash Industria 2.2014 Nel secondo trimestre 2014, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,2 per cento rispetto al corrispondente

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE Novembre 1 Ottobre 1 STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE A ottobre 1, rispetto al mese precedente, sia le esportazioni sia le importazioni sono in diminuzione (-1,% per entrambi i flussi).

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 10 febbraio 2015 dicembre 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A dicembre 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,4% rispetto a novembre. Dopo la stazionarietà registrata

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 23 settembre 2005 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di luglio 2005 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 28 agosto 2009 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Luglio 2009 Nel mese di luglio 2009, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice totale dei prezzi alla produzione dei

Dettagli

COMMERCIO ESTERO EXTRA UE

COMMERCIO ESTERO EXTRA UE 23 Gennaio 215 Dicembre 21 COMMERCIO ESTERO EXTRA UE A dicembre 21, rispetto al mese precedente, i flussi commerciali con i paesi extra Ue mostrano dinamiche divergenti: export (+3,2%) e import (-3,7%).

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 Novembre 2014 Settembre 2014 A settembre 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) segna una lieve diminuzione

Dettagli

ESPORTAZIONI NEL VERBANO CUSIO OSSOLA: LE VENDITE ALL'ESTERO DIMINUISCONO DEL 34% NEL 2009

ESPORTAZIONI NEL VERBANO CUSIO OSSOLA: LE VENDITE ALL'ESTERO DIMINUISCONO DEL 34% NEL 2009 1 ESPORTAZIONI NEL VERBANO CUSIO OSSOLA: LE VENDITE ALL'ESTERO DIMINUISCONO DEL 34% NEL 2009 Premessa In questo rapporto si intende esaminare la dinamica del commercio estero nella provincia del Verbano

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 30 settembre 2011 Settembre 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di settembre, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 30 dicembre 2015 Novembre 2015 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di novembre 2015 l indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,5% rispetto al mese

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE 23 Maggio 214 Aprile 214 STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE Ad aprile 214 le esportazioni sono in lieve contrazione rispetto al mese precedente (-,2%) mentre le importazioni sono in crescita

Dettagli

Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia

Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia In collaborazione con Ascom Confcommercio Brescia e Confesercenti della Lombardia orientale. Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Basilicata Bollettino Mezzogiorno 01 2016 Basilicata INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil 1.2 Occupazione e disoccupazione LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica imprenditoriale

Dettagli

Flash Industria

Flash Industria 23 maggio 2013 Flash Industria 1.2013 Nel primo trimestre 2013, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, la ha mantenuto un trend negativo con un calo del -2, per cento rispetto allo stesso periodo

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Sardegna Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Sardegna INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 1.2 Struttura economica ed andamento del Pil in Sardegna Occupazione e disoccupazione in Sardegna LE IMPRESE 2.1 2.2 Struttura

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Basilicata Bollettino Mezzogiorno 02 2017 Basilicata INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del PIL 1.2 Occupazione e disoccupazione LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica imprenditoriale

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Dicembre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Dicembre 2008 25 febbraio 2009 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Dicembre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di dicembre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 29 maggio 2009 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Aprile 2009 Nel mese di aprile 2009, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice generale dei prezzi alla produzione

Dettagli

Concorrenza in Italia:

Concorrenza in Italia: Concorrenza in Italia: benefici per famiglie e imprese. Una simulazione Paolo Onofri Milano, 30 gennaio 2008 Alcuni settori problematici secondo l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Energia

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE 3 Ottobre 1 Settembre 1 STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE A settembre 1, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali presentano un sensibile incremento, più marcato per le

Dettagli

IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA

IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA IV TRIMESTRE 2010 SINTESI IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA RISULTATI GENERALI Nel quarto trimestre 2010 l attività

Dettagli

Marzo 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Marzo 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 31 marzo 2014 Marzo 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di marzo 2014, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,

Dettagli

Flash Industria

Flash Industria 11 maggio 2016 Flash Industria 1.2016 Nel primo trimestre 2016, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +2,2 per cento rispetto al corrispondente

Dettagli

Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Dicembre 2009

Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Dicembre 2009 Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Dicembre 2009 27 gennaio 2010 I dati diffusi con questo comunicato riguardano l interscambio con i paesi extra Ue del mese di dicembre 2009. I risultati

Dettagli

Lombardia Statistiche Report

Lombardia Statistiche Report Lombardia Statistiche Report N 3 / 2017 28 marzo 2017 Congiuntura economica in Lombardia. IV trimestre 2016 Con il IV trimestre del 2016 si è chiuso un anno positivo per l economia lombarda. A parte le

Dettagli

ANALISI CONGIUNTURALE TRIMESTRALE L ANDAMENTO ECONOMICO DELL INDUSTRIA IN BRIANZA II TRIMESTRE 2008

ANALISI CONGIUNTURALE TRIMESTRALE L ANDAMENTO ECONOMICO DELL INDUSTRIA IN BRIANZA II TRIMESTRE 2008 ANALISI CONGIUNTURALE TRIMESTRALE L ANDAMENTO ECONOMICO DELL INDUSTRIA IN BRIANZA II TRIMESTRE 2008 A partire dal primo trimestre 2008, l analisi congiunturale dell industria manifatturiera della Brianza

Dettagli

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO 36 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO Il Governo dei tecnici alla resa dei conti 10 dicembre 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Prodotto Interno Lordo

Dettagli

Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Agosto 2009

Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Agosto 2009 Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Agosto 2009 1 ottobre 2009 I dati diffusi con questo comunicato riguardano l interscambio con i paesi extra Ue del mese di agosto 2009. I risultati

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 29 Gennaio 2016 Dicembre 2015 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di dicembre 2015 l indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,7% rispetto al mese

Dettagli

3. Il Commercio Internazionale

3. Il Commercio Internazionale 27 Bollettino di Statistica 3. Il Commercio Internazionale Aumenta l export napoletano Nei primi nove mesi del 2011 il valore a prezzi correnti delle esportazioni della provincia di Napoli ammonta ad oltre

Dettagli

Internazionalizzazione delle imprese

Internazionalizzazione delle imprese Internazionalizzazione delle imprese italiane: contesto ed opportunità 24 Febbraio 2015 Business Analysis Pio De Gregorio, Responsabile Anna Tugnolo, Senior Analyst Dopo un 2013 difficile, le esportazioni

Dettagli