NUOVO STATUTO CENTRO ESTERO
|
|
- Muzio Casadei
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 NUOVO STATUTO CENTRO ESTERO ARTICOLO 1 (Costituzione e sede) Le Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura dell Abruzzo sono associate nel Centro Estero delle Camere di commercio industria artigianato e agricoltura dell Abruzzo, la cui denominazione abbreviata è Centro Estero Abruzzo. Oltre ai soci fondatori, di cui al primo comma, possono aderire al Centro la Regione Abruzzo e le Province, direttamente o attraverso proprie emanazioni. Il Centro ha sede a Pescara e può istituire uffici distaccati sia nell ambito della regione che all estero. ARTICOLO 2 (Compiti e funzioni) In armonia con le finalità istituzionali delle Camere di commercio e nel rispetto della loro autonomia, il Centro Estero Abruzzo promuove e attua ogni iniziativa che possa favorire l internazionalizzazione delle imprese e dell economia; in particolare il Centro a) svolge, nell ambito del sistema camerale, funzioni di supporto e promozione degli interessi generali del sistema economico e promuove o coordina iniziative per favorire lo sviluppo dell economia regionale, la sua internazionalizzazione e la competitività del sistema delle imprese; b) Contribuisce alla diffusione di una cultura economica che permetta, soprattutto alle piccole e medie imprese, di operare sui mercati internazionali. A tale scopo sviluppa nelle forme ritenute più idonee, iniziative di formazione, di aggiornamento e di specializzazione sulle principali tematiche dei rapporti commerciali con l estero rivolte ad imprenditori, ai dipendenti delle imprese ed al personale di enti pubblici e privati, al personale addetto ai servizi di commercio estero delle Camere di Commercio c) Contribuisce alla diffusione dell informazione sulle iniziative di politica commerciale internazionale, ivi comprese quelle di natura finanziaria adottate dalle amministrazioni e dagli organismi istituzionalmente preposti al settore. d) Fornisce servizi alle imprese, soprattutto alle piccole e medie, per agevolare la loro attività sui mercati internazionali favorendo, anche per il tramite della rete informatica delle Camere di Commercio, l acquisizione di dati, notizie ed informazioni sui mercati esteri, sulle singole aziende, su gare ed appalti internazionali, su fiere e mostre
2 e facilitando, altresì, su richiesta, il loro contatto con le imprese estere. Offre, inoltre, consulenza specialistica per le tematiche contrattuali, assicurative e finanziarie e per le vertenze commerciali internazionali e) Favorisce la costituzione di organismi associativi per lo sviluppo degli scambi commerciali con l estero, con particolare riferimento alla costituzione di consorzi fra imprese, per la vendita di prodotti, per l assunzione di lavori o di ordinativi, nonché per l acquisizione sui mercati internazionali delle materie prime e dei prodotti necessari ai cicli produttivi delle aziende consorziate. f) Promuove ed assiste la partecipazione degli operatori alle manifestazioni internazionali sia nell ambito delle collettive italiane che al di fuori di esse, nonché alle manifestazioni fieristiche italiane rivolte all interscambio con l estero; g) Assiste gli operatori esteri in Italia, in particolare nei loro rapporti con le imprese italiane, operanti prevalentemente nell ambito territoriale regionale. h) Mantiene e sviluppa collegamenti con il Ministero degli Affari Esteri, con il Ministero dello Sviluppo Economico, con l Istituto Nazionale per il Commercio con l Estero, con gli uffici commerciali delle Ambasciate, con le Camere di Commercio italiane all estero e con quelle estere in Italia, per le informazioni e le iniziative che possano interessare gli operatori economici italiani. Può inoltre svolgere, per la materia di propria competenza, incarichi per conto delle altre Amministrazioni dello Stato, delle Regioni, degli Enti Locali e di altri Enti ed organismi pubblici e privati. i) Collabora con l Unioncamere e le sue agenzie, con gli altri Centri Estero e con altri Enti o aziende del settore, anche al di fuori del sistema camerale, per la realizzazione di iniziative comuni ARTICOLO 3 (Organi) Sono organi del Centro: 1) Il Consiglio di Amministrazione 2) Il Presidente 3) Il Collegio dei Revisori dei Conti ARTICOLO 4 (Consiglio di Amministrazione) Il Consiglio di Amministrazione è costituito dai presidenti delle Camere di Commercio abruzzesi che durano in carica 5 anni e comunque per la durata del loro mandato; I Segretari Generali delle Camere di Commercio aderenti
3 partecipano, con funzioni consultive, alle riunioni del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione provvede a quanto necessario per il raggiungimento degli scopi statutari, in particolare a: 1) nominare il Presidente, da scegliersi tra i Presidenti delle Camere di Commercio aderenti, ed un Vice Presidente 2) deliberare il Programma di Attività dell anno successivo, sentite le Camere di Commercio socie del Centro; 3) deliberare il Bilancio di Previsione ed il Conto Consuntivo; 4) nominare il Direttore su proposta del Presidente; 5) nominare il Collegio dei Revisori dei Conti; 6) determinare il contingente di personale di cui all art.3 I comma; 7) adottare i provvedimenti relativi al personale in conformità al Contratto Collettivo dei dipendenti del Commercio; 8) deliberare il compenso ai componenti del Collegio dei Revisori, i compensi per i funzionari camerali che collaborano con il Centro, nonché l importo dei gettoni di presenza per le riunioni degli organi statutari, secondo gli indirizzi e nei limiti delle direttive in materia; 9) deliberare in merito al conferimento degli incarichi di consulenza; 10) deliberare le modifiche dello Statuto; 11) costituire Sezioni del Centro sia nell ambito della regione che all estero 12) determinare l aliquota annuale a carico delle singole Camere di Commercio; 13) stabilire i criteri per la determinazione delle quote annuali a carico degli altri soci e le modalità di ammissione degli stessi; 14) deliberare in merito alla stipula delle convenzioni. ARTICOLO 5 (Modalità di funzionamento del consiglio) Il Consiglio è convocato dal Presidente, ogni qualvolta lo ritenga opportuno, ovvero qualora sia richiesto da almeno la metà delle Camere di commercio associate, almeno 10 giorni prima della data fissata per la riunione, mediante avviso, anche via telegramma, fax o posta elettronica certificata, recante gli argomenti all ordine del giorno. In caso di urgenza la convocazione può essere inviata 5 giorni prima. Per tali comunicazioni il domicilio dei destinatari è quello dichiarato della Camera di Commercio rappresentata. Le adunanze sono tenute, a rotazione, presso ciascuna delle quattro Camere di Commercio della regione. Il Consiglio è presieduto dal Presidente del Centro o, in caso
4 di sua assenza, dal Vice Presidente. Le riunioni del Consiglio sono valide quando siano presenti almeno la metà più uno dei componenti e siano rappresentate almeno la metà delle Camere di commercio aderenti. Le deliberazioni del Consiglio sono prese a maggioranza di voti dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente. ARTICOLO 6 (Presidente) Il Presidente è il legale rappresentante dell Unione e ha la rappresentanza politica ed istituzionale del Centro.Viene nominato a rotazione tra i Presidenti delle camere associate, dura in carica tre anni, salvo che cessi dalla carica di Presidente nella Camera di Commercio di appartenenza, nel qual caso decade anche dalla carica di Consigliere del Centro. Il Presidente del Centro non può rivestire contemporaneamente anche la carica di Presidente di altri organismi intercamerali regionali. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di impedimento o di assenza dello stesso. In caso di decadenza del Presidente, il Vice Presidente convoca entro tre mesi il Consiglio per la nomina di un nuovo Presidente. ARTICOLO 7 (Direttore) 1. Il Direttore dirige gli uffici del Centro ed è il capo del personale, relativamente al quale assume le determinazioni necessarie. Adotta i provvedimenti concernenti le assunzioni, il trattamento economico, la carriera e la cessazione del rapporto di lavoro del personale non dirigente ed assegna i premi di risultato e di produttività al personale, nell ambito degli stanziamenti previsti dal preventivo economico e dalle deliberazioni della Giunta. 2. Determina gli assetti organizzativi del Centro, le procedure amministrative e gestisce l attività ordinaria, nell ambito di una autonomia di spesa fissata dal Regolamento approvato dal Consiglio. 3.Esplica le funzioni di Segretario del Consiglio ed è responsabile dell esecuzione delle deliberazioni adottate dagli organi statutari, nonché del buon andamento di ogni iniziativa programmata; a tal fine adotta, con proprie determinazioni, i provvedimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi stabiliti. 4. Le funzioni di Direttore possono essere svolte, compatibilmente con le esigenze di servizio delle Camere di Commercio di appartenenza, da uno dei Segretari Generali delle
5 Camere di Commercio della Regione, al quale compete un corrispettivo mensile determinato dal Consiglio di Amministrazione; oppure da dirigente di provata esperienza nel settore pubblico e/o privato assunto con il Contratto Collettivo Nazionale dei Dirigenti d Azienda del Settore Commercio; oppure da un funzionario camerale assegnatario di P.O. assunto con il Contratto Collettivo Nazionale per i dipendenti del terziario della distribuzione e dei servizi, in posizione di quadro e P.O. ARTICOLO 8 (Personale) Il Centro Estero delle Camere di Commercio dell Abruzzo regionale si avvale, per il suo funzionamento, di personale da assumere, previa idonea selezione, con il contratto collettivo nazionale per i dipendenti del terziario, della distribuzione e dei servizi. 2. Il personale può svolgere la propria attività, purché connessa a specifiche funzioni inerenti le competenze del Centro, anche presso le sedi delle Camere di commercio associate e degli organismi regionali. 3. Per lo svolgimento di particolari compiti, il Centro può utilizzare, tramite apposita convenzione, personale dei ruoli camerali, rimborsando alla Camera tutti gli oneri connessi. ARTICOLO 9 (Entrate) 1. Il finanziamento del Centro è assicurato: a) dai contributi delle Camere associate, sulla base di un aliquota delle entrate per contributi, trasferimenti statali, imposte, diritto annuale e diritti di segreteria risultanti dall ultimo bilancio d esercizio approvato; b) dalle entrate e dai contributi per attività svolte per conto della Regione ed altri enti pubblici e privati. 2. I contributi di cui al comma 1), lett. a), vengono fissati annualmente in sede di approvazione del preventivo economico e del programma annuale di attività e devono risultare congrui rispetto al programma stesso e alle nuove competenze attribuite dal D.L. n. 23/ I contributi di cui al comma 1, lett. a), sono versati in unica soluzione entro il primo trimestre dell esercizio al quale si riferiscono. 4.L anno finanziario del Centro coincide con quello solare. ARTICOLO 10 (Collegio dei Revisori dei Conti) 1. Il Collegio dei Revisori dei Conti è nominato dal
6 Consiglio, dura in carica tre anni ed è composto da non più di tre membri effettivi, che devono essere iscritti al Registro dei Revisori contabili, salvo che si tratti di Dirigenti o funzionari pubblici. 2. Il Collegio nomina al proprio interno il Presidente. 3. Il Collegio dei Revisori vigila sull osservanza della legge e del presente statuto, accerta la regolare tenuta della contabilità, riferisce annualmente al Consiglio sul preventivo economico, sul bilancio di esercizio e sui risultati della gestione. ARTICOLO 11 (Recesso e decadenza) La mancata corresponsione delle quote associative comporta la decadenza dell'appartenenza al Centro. L'eventuale recesso deve essere comunicato al Centro con lettera raccomandata almeno sei mesi prima della fine dell'esercizio, rimanendo comunque il recedente vincolato agli obblighi per l'esercizio finanziario in corso. Il recesso o la decadenza non conferiscono diritti sul patrimonio del Centro. ARTICOLO 12 (Cessazione) In caso di scioglimento le attività e le eventuali passività di liquidazione del Centro sono ripartite tra i soci in proporzione alle quote associative versate da ciascuno di essi nell ultimo triennio Firmato: Daniele Becci Notaio Teresa De Rosa sigillo COPIA SU SUPPORTO INFORMATICO CONFORME ALL'ORIGINALE DOCUMENTO SU SUPPORTO CARTACEO, AI SENSI DELLA'RT. 23 D.LGS 82/2005, CHE SI TRASMETTE AD USO REGISTRO IMPRESE. IMPOSTA DI BOLLO ASSOLTA AI SENSI DEL D.M. 22/02//2007 MEDIANTE M.U.I..
STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE
STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE Art. 1 Istituzione e compiti E istituita dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del Piemonte la Camera Arbitrale del Piemonte (in seguito
DettagliRinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie
Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA
DettagliCOMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA
COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,
DettagliCOMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE
COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Approvato con Delibera del C.C. n. 5 del 26.02.2009 ART. 1 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Nell ambito delle
DettagliCONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali)
CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Principi generali) 1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dello Statuto d autonomia e della legge regionale
DettagliStatuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia
Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia Estratto Art.li dal 18 al 21 Revisione del 22.11.2011 Revisione del 08.05.2012 Revisione del 24.09.2012 Revisione del 17.10.2012 Revisione del 29.11.2012
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1.
REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Art. 1. Istituzione E' istituito, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto
DettagliStatuto della Consulta del Commercio e del Turismo
Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Stampa elettronica Comune di Monte Sant Angelo 1 Indice Art. 1 Istituzione Art. 2 Fini Art. 3 Organi Art. 4 Componenti dell'assemblea Art. 5 Il Presidente
DettagliCamera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di FIRENZE
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di FIRENZE Registro Imprese - VISURA DI EVASIONE DATI ANAGRAFICI Indirizzo Sede legale FIRENZE (FI) VIA DE SERRAGLI 8 CAP 50124 Indirizzo PEC dragodorosrl@legalmail.it
DettagliCittà di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE
Città di Lecce Settore Affari Generali ed Istituzionali REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05 Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07 INDICE ART. 1
DettagliREGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO
REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 38 del 10 Novembre 2011 INDICE Art. 1 - Istituzione del Consiglio Tributario...
DettagliTITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE
TITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE Art. 10 Ordinamento del giuoco, dei campionati e delle squadre nazionali 1. La F.I.G.C. detta le regole del giuoco del calcio in aderenza alle norme della F.I.F.A.
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO
DettagliCOMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI)
COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO RICONOSCIUTO AI CITTADINI ALL INFORMAZIONE E ALLA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DELLA VITA DEMOCRATICA DELLA COMUNITA MEDIANTE
DettagliPROGETTO DI STATUTO SERVIZIO AMBULANZA LOCARNESE E VALLI
PROGETTO DI STATUTO SERVIZIO AMBULANZA LOCARNESE E VALLI Articolo 1 RAGIONE SOCIALE - SEDE - DURATA Il Servizio Ambulanza Locarnese e Valli (nel seguito: SALVA) è un associazione di diritto privato di
DettagliUfficio Territoriale del Governo
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROVINCIA DI ROMA Sezione Prima: Organi della Conferenza Permanente, Sezioni e Strutture di Supporto. Art. 1 Presidente. 1. 1. A norma
DettagliCOMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA PER NIDI FAMIGLIA
P21/e MODULISTICA MD04 Rev. 0 del 21/02/08 Al Dirigente del Settore Territorio e LL.PP. Sportello Unico per le Attività Produttive SS PP OO RR TT EE LL LL OO LL AA VV OO RR OO COMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA
DettagliCittà di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 275 DEL AREA POLITICHE ECONOMICHE E SERVIZI ALLA CITTA
Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 275 DEL 18-05-2015 OGGETTO: DETERMINA N. 151/2015 ADESIONE ALLA CONVENZIONE CONSIP PER LA TELEFONIA MOBILE 6: MIGRAZIONE DELLE UTENZE E INTEGRAZIONE IMPEGNO
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE DIDATTICA DI ATENEO DELLʹUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA ʺLA SAPIENZAʺ
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE DIDATTICA DI ATENEO DELLʹUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA ʺLA SAPIENZAʺ ART. 1 Ambito di applicazione del Regolamento 1. Il presente regolamento disciplina la composizione,
DettagliTerziario Donna. Regolamento. (approvato il 16 ottobre 2013)
Terziario Donna Regolamento (approvato il 16 ottobre 2013) STATUTO CONFCOMMERCIO.omissis Art. 16 Gruppo Terziario Donna 1. Presso Confcommercio-Imprese per l Italia è costituito il Gruppo Terziario Donna,
DettagliTITOLO 1 Denominazione, Sede, Scopo. Art. 1) E costituita l Associazione Diocesana Milanese PROmozione RAdiotelevisiva (in forma abbreviata PRO.RA.
STATUTO della Associazione PROmozione RAdiotelevisiva - Associazione Diocesana Milanese (in forma abbreviata PRO.RA.) SEDE: Via Guglielmo Silva, 36 20145 MILANO TITOLO 1 Denominazione, Sede, Scopo Art.
DettagliProvincia della Spezia
Regolamento Consulta provinciale delle elette Il Consiglio Comunale adotta la deliberazione n. 40 del 13.05.2004 ad oggetto: Presa d atto dell istituzione delle Elette della Provincia di La Spezia esecutiva
DettagliIL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
D.Lvo 39/2010 - Artt. 8 Parere: CONSOB Concerto: GIUSTIZIA BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro della giustizia concernente la gestione della Sezione
DettagliComune di Tremezzina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE EDILIZIA. Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 12.03.
Comune di Tremezzina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 12.03.2014 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA INDICE Art. 1 Oggetto del Regolamento e Funzione
DettagliAtto di fondazione del 24 ottobre 1984
FONDAZIONE ABENDROT La Cassa pensioni all insegna della sostenibilità Atto di fondazione del 24 ottobre 1984 Stato 1.1.2007 1. Denominazione e sede 1.1 Con la denominazione di «Fondazione Abendrot» è stata
DettagliCOMUNE DI CASTELFIDARDO
COMUNE DI CASTELFIDARDO REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI TESTO COORDINATO (Atti consiliari n.110 del 29.06.1995 n. 38 del 12.06.1997 100 del 25.06.1998 66 del 29.06.2001) ART.1 Costituzione
Dettaglicon sede a Berna L Associazione prevede due forme di adesione, come soci ordinari e soci sostenitori.
con sede a Berna 1. Nome e sede Con la denominazione Incontro Svizzero del Teatro è costituita un associazione di pubblica utilità ai sensi degli art. 60 e seguenti del Codice civile svizzero con sede
DettagliREGOLAMENTO DEL GRUPPO SPORTIVO 100 KM DEL PASSATORE
Il Consiglio Direttivo dell Associazione 100 Km del Passatore, nel rispetto di quanto previsto dall Articolo 18 dello Statuto Societario, intende definire, organizzare e regolamentare l attività di coloro
DettagliREGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
GOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO ART.1 Il Consiglio di Istituto si riunisce tutte le volte che se ne ravvisi la necessità su convocazione del suo Presidente. In caso di assenza o impedimento del Presidente
DettagliANCONA ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO
ANCONA 08 11 2007 ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO ATTI DELLA REGIONE REGOLAMENTI Regolamento regionale 30 Ottobre 2007, n. 3. Attuazione della legge regionale 24 novembre 2004, n. 24 Ordinamento del sistema
DettagliAssociazione Generale Cooperative Italiane
Associazione Generale Cooperative Italiane REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO Approvato dal Consiglio generale nella seduta del 21 dicembre 2011 modificato dal Consiglio generale nella seduta del 29 aprile 2015
DettagliDELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER
DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013 Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER Articolo 1 Disposizioni generali 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione del personale
DettagliAssemblea della costituenda
Assemblea della costituenda Associazione «Azionisti» Veneto Banca Spresiano 14 marzo 2015 www.aavenetobanca.it 1 Chi Siamo Un gruppo di soci di Veneto Banca che intendono contribuire, per quanto possibile,
DettagliATTO COSTITUTIVO DI ASSOCIAZIONE. della COM&TEC ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA COMUNICAZIONE TECNICA
ATTO COSTITUTIVO DI ASSOCIAZIONE della COM&TEC ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA COMUNICAZIONE TECNICA Pescara, il 5.12.2003 ARTICOLO 1: COSTITUZIONE Il data 5 dicembre 2003 tra i sottoscritti si costituisce
DettagliASSOCIAZIONE ITALIA IRAN STATUTO
ASSOCIAZIONE ITALIA IRAN STATUTO 1 Articolo 1 Denominazione e Sede Statuto della Associazione Italia-Iran 1. È costituita l Associazione Italia-Iran. 2. L Associazione potrà usare la sigla ACIII 3. L Associazione
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY * * * * REGOLAMENTO SANITARIO (approvato dal Consiglio Federale con deliberazione nr. 47 del 13 luglio 2007 e ratificato dalla Giunta Nazionale del CONI con delibera nr. 335
DettagliCOMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE
COMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE INDICE: Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 esterni) Art. 7 Ambito di applicazione Controllo sulle società partecipate Adempimenti
DettagliDECRETO DI CONFERIMENTO DELL INCARICO DI SEGRETARIO. Decreto n. 1 del 02 / 10 / 2015
DECRETO DI CONFERIMENTO DELL INCARICO DI SEGRETARIO Decreto n. 1 del 02 / 10 / 2015 IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO DEI COMUNI DELLA VALLE D'AOSTA RICADENTI NEL BACINO IMBRIFERO MONTANO DELLA DORA BALTEA (BIM)
DettagliStatuti della società cooperativa Campo Cortoi 1. NOME, SEDE E SCOPO. Art. 1
Statuti della società cooperativa Campo Cortoi 1. NOME, SEDE E SCOPO Art. 1 Sotto il nome Società cooperativa Campo Cortoi (in seguito indicata come società cooperativa) è stata costituita a Zurigo a tempo
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE LAMANOTESA.CH
Inserto C) Rogito Nr. 457 STATUTO DELLA FONDAZIONE LAMANOTESA.CH 1. Denominazione, sede e durata Con la denominazione Fondazione Lamanotesa.ch è costituita una fondazione ai sensi degli art. 80 ss. CC.
DettagliREGIONE LAZIO ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI DIREZIONE SERVIZI SOCIALI AREA 7 TERZO SETTORE GESTIONE ALBI E REGISTRI
REGIONE LAZIO ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI DIREZIONE SERVIZI SOCIALI AREA 7 TERZO SETTORE LEGGE REGIONALE 1 SETTEMBRE 1999 N. 22 ASSOCIAZIONISMO ISCRIZIONE AL REGISTRO REGIONALE E DELLE ASSOCIAZIONI E
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI SEGNALAZIONI DI VIGILANZA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE RAMO VITA
REGOLAMENTO IN MATERIA DI SEGNALAZIONI DI VIGILANZA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE RAMO VITA anno 2009 / numero 04 (Testo consolidato al 19/12/2013 - Aggiornamento I) Pagina lasciata intenzionalmente bianca
DettagliCONVENZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA CON IL COMUNE DI.. DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE
CONVENZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA CON IL COMUNE DI.. DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA. L'anno duemilasei e di questo il giorno. del mese di, in Volterra (Pi), presso la sede comunale;
DettagliGRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI DI CAFFÈ
GRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI DI CAFFÈ modificato in GRUPPO ITALIANO TORREFATTORI CAFFÈ S T A T U T O S O C I A L E 15 febbraio 1954 e modifiche del: 12/03/1964 13/03/1968 02/07/1975-05/07/1978-08/01/1987
DettagliAgenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]
Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Oggetto del regolamento 1.1. Il presente regolamento definisce
DettagliREGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI INDUSTRIALI ASSOBIOMEDICA (GIA)
REGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI INDUSTRIALI ASSOBIOMEDICA (GIA) Art. 1 (Denominazione) É organizzato all interno di Assobiomedica Federazione nazionale per le tecnologie biomediche, diagnostiche, apparecchiature
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE ALUMNI COLLEGIO DI MILANO
STATUTO DELL ASSOCIAZIONE ALUMNI COLLEGIO DI MILANO ART. 1 - DENOMINAZIONE E SEDE 1.1 È costituita in Milano, ai sensi dell art. 18 della Costituzione e dell art. 36 e seguenti del Codice Civile, una associazione
DettagliPROCEDURA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL NOMAD
PROCEDURA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL NOMAD La presente procedura riassume gli obblighi informativi nei confronti del Nomad legati alla ammissione alle negoziazioni delle azioni di (la Società ) sul sistema
DettagliPROCEDURA RELATIVA AGLI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE CON IL NOMAD
PROCEDURA RELATIVA AGLI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE CON IL NOMAD 1 PREMESSA Il Consiglio di Amministrazione della Società, nella riunione del 4 giugno 2015, ha approvato la presente procedura (la Procedura
DettagliPrincipi generali per un organigramma ed un funzionigramma di ANFFAS ONLUS
Principi generali per un organigramma ed un funzionigramma di ANFFAS ONLUS Separazione tra ruolo politico e ruolo tecnico Rispetto della mission di ANFFAS ONLUS: promozione e difesa dei diritti, sensibilizzazione,
DettagliRegione Piemonte Provincia di Novara. Comune di Cerano
Regione Piemonte Provincia di Novara Comune di Cerano Art. 92 del D.lgs 163/2006 e s.m.i. Regolamento per la disciplina degli incentivi per la progettazione di opere, lavori e attività accessorie e per
DettagliRepubblica italiana La Corte dei Conti in Sezione Regionale di Controllo per l Abruzzo. Nell adunanza del 18 marzo 2008 composta dai magistrati:
del. n. 17/2008 Repubblica italiana La Corte dei Conti in Sezione Regionale di Controllo per l Abruzzo Nell adunanza del 18 marzo 2008 composta dai magistrati: Presidente Mario GIAQUINTO Consigliere Lucilla
Dettagli3.2 Le domande devono essere corredate dai seguenti documenti in carta libera:
Selezione per l accesso ad una lista di idonei per il conferimento di n. 1 incarico per svolgere funzioni di autista, manutentore elettricista e idraulico all interno della Summer School 2010 nel Consorzio
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione
DettagliProvvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara
Allegato alla deliberazione del Consiglio Direttivo n.6~.l~.../.?90.4 doc.gen. n. 1532/2004 Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara (ai sensi degli articoli 10, comma 4, lettera h) e
DettagliCamera di Commercio Internazionale Sezione Italiana ICC Italia S T A T U T O
Camera di Commercio Internazionale Sezione Italiana ICC Italia S T A T U T O Art. I Costituzione e Denominazione Il Comitato Nazionale Italiano della Camera di Commercio Internazionale, denominato per
DettagliPROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304)
PROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304) Approvazione del modulo di denuncia di sinistro per l assicurazione obbligatoria della R.C. autoveicoli. (Provvedimento n. 2136) L ISTITUTO
DettagliAccordo di partenariato. tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale
Servizio Civile Nazionale Accordo di partenariato tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
DettagliAllegato 2 Funzioni, attività, macroprocessi e processi delle strutture del Consiglio regionale del Piemonte.
Allegato 2 Funzioni, attività, macroprocessi e processi delle strutture del Consiglio regionale del Piemonte. Anni 2016-2018 AREA SPECIFICA AREA OBBLIGATORIA AREA GENERALE FUNZIONI, ATTIVITA, MACROPROCESSI
DettagliDECRETO N. 39 DEL
DECRETO N. 39 Prot. n. 12309 Oggetto: Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Oristano. Determinazione delle rappresentanze nel Consiglio camerale. Legge 29 dicembre 1993, n. 580 e
DettagliRegolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza
Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Il presente Regolamento è stato approvato con atto della Conferenza Metropolitana
DettagliVisura ordinaria societa' di capitale
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di VARESE Visura ordinaria societa' di capitale Forma giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA CON UNICO SOCIO Sede legale: GALLARATE (VA)
DettagliCOMUNE DI MONTEFIORINO
COMUNE DI MONTEFIORINO PROVINCIA DI MODENA C O P I A DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE CONTRATTAZIONE DECENTRATA INTEGRATIVA - APPROVAZIONE PROGETTI OBIETTIVO 2015 Nr. Progr. 4 Data 21/01/2015 Settore II
DettagliSTATUTO E ATTO COSTITUTIVO. ART. 1 Denominazione
STATUTO E ATTO COSTITUTIVO ART. 1 Denominazione L'Associazione ManagerNoProfit, costituita a norma dell articolo 18 della Costituzione Italiana è apartitica, aconfessionale e non ha finalità di lucro diretto
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO
REGOLAMENTO SANITARIO Federazione Italiana di Tiro con l'arco Tel. +39.06.3685.6503 6506 6512 Versione Descrizione 2002.10.06 Versione Iniziale approvata dal Consiglio Federale entrata in vigore il 06/10/2002
DettagliRegistro Regionale e Nazionale delle Aps
QUALI SONO I REGISTRI PER LE APS? La 383 prevede un registro nazionale ed i registri regionali. A quello nazionale si iscrivono le aps operanti da almeno 1 anno che hanno sede in più di 5 regioni e di
DettagliDETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL
Settore Programmazione DETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL 09.10.2012 Oggetto: Avviso di chiamata per la costituzione di un elenco di organismi autorizzati all erogazione di interventi di politiche attive
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Cicero Alfonso Maria Salvatore Viale Trieste, 308 93100 Caltanissetta Telefono 335.1615078 E-mail
DettagliREGOLAMENTO. Articolo 1 Istituzione
REGOLAMENTO Articolo 1 Istituzione Nella ferma convinzione che la musica sia un bene socialmente rilevante, è istituita, per iniziativa dell Amministrazione Comunale, la Civica Accademia Musicale Sperimentale
DettagliAllegato lettera A all Atto Costitutivo. dell ASSOCIAZIONE DEL GARBO per la tutela e ripristino zone tartufigene di ASCIANO STATUTO
Allegato lettera A all Atto Costitutivo dell ASSOCIAZIONE DEL GARBO per la tutela e ripristino zone tartufigene di ASCIANO STATUTO Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE E costituita nel rispetto del Codice Civile
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI
CONSERVATORIO DI MUSICA "ARRIGO BOITO" PARMA Approvato dal CDA il 24/01/2014 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI ART. 1 Finalità Il presente Regolamento disciplina Ie attività
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. Dispone
Prot. 2015/21935 Approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni modelli 730/2015 nelle comunicazioni di cui ai modelli 730-4 e 730-4 integrativo
DettagliLEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37
LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 Istituzione del Centro servizi culturali S. Chiara (b.u. 29 novembre 1988, n. 54) Art. 1 Finalità e compiti 1. Allo scopo di realizzare la gestione coordinata
DettagliCOMUNE DI MARENO DI PIAVE
N. 43 del Reg. Delibere ORIGINALE COMUNE DI MARENO DI PIAVE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: Determinazione delle indennità di funzione del Sindaco, del Vice Sindaco e degli Assessori
DettagliFONDAZIONE PER LA PROMOZIONE UMANA E LA SALUTE. Registro Persone Giuridiche n. 225 Prefettura di Milano =.=.=.=
FONDAZIONE PER LA PROMOZIONE UMANA E LA SALUTE PRO.SA ONULS Sede legale: MILANO, VIA LEPETIT, 4 Registro Persone Giuridiche n. 225 Prefettura di Milano Codice fiscale n. 97301140154 =.=.=.= RELAZIONE DEL
DettagliProposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2016 e Pluriennale 2016/2018 SOMMARIO
Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2016 e Pluriennale 2016/2018 Preambolo SOMMARIO Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 - Bilancio annuale - Bilancio
DettagliSTATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno
STATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 È costituita, sotto la denominazione di Sezione di Massagno del Partito Popolare Democratico Ticinese
DettagliCOMUNE DI SAN FIOR REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A PERSONALE INTERNO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
COMUNE DI SAN FIOR REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A PERSONALE INTERNO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE Approvazione con deliberazione di Giunta Comunale n. 145 del 3.10.2011 INDICE Art. 1 Istituzione
DettagliProvvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015.
Prot. n. 8720 / A3b C12 Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI VISTO il CCNL 29.11.2007, con particolare riferimento al
DettagliStatuto della Società Italiana di Luce di Sincrotrone (S.I.L.S.)
Statuto della Società Italiana di Luce di Sincrotrone (S.I.L.S.) Art. 1 È costituita la Società Italiana di Luce di Sincrotrone (SILS); la sede legale è stabilita dalla Giunta Esecutiva. Gli scopi della
DettagliDETERMINAZIONE N. 32/915 del 08/10/2015. Oggetto: IMPEGNO DI SPESA PER QUOTA ASSOCIATIVA ANNUALE ISTITUTO NAZIONALE DI URBANISTICA (I.N.U.
Comune di Novi Ligure Provincia di Alessandria Copia _ DETERMINAZIONE N. 32/915 del 08/10/2015 Ufficio: Segreteria Amministrativa - Urbanistica Oggetto: IMPEGNO DI SPESA PER QUOTA ASSOCIATIVA ANNUALE ISTITUTO
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2015-2017 IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA PREMESSA Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 ha introdotto una prima regolamentazione in materia
DettagliCOMUNE DI ANDORNO MICCA
REGIONE PIEMONTE Provincia di Biella COMUNE DI ANDORNO MICCA REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO DESTINATO AGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE E LA PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL ART. 18 DELLA L. 109/94
DettagliMinistero della Difesa
Ministero della Difesa COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Oggetto del Regolamento)
DettagliMINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA ELA NORMATIVA TECNICA
ALLEGATO 8 Monitoraggio PROG. Canone TV in bolletta MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA ELA NORMATIVA TECNICA RAPPORTO SULLO
DettagliREGIONE ABRUZZO DIREZIONE QUALITA DELLA VITA, BENI ED ATTIVITA CULTURALI, SICUREZZA E PROMOZIONE SOCIALE
Allegato A) REGIONE ABRUZZO DIREZIONE QUALITA DELLA VITA, BENI ED ATTIVITA CULTURALI, SICUREZZA E PROMOZIONE SOCIALE REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEGLI STRANIERI IMMIGRATI SERVIZIO SERVIZI SOCIALI
DettagliL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Delibera 56/99 (adottata il 7 maggio 1999) REGOLAMENTO PER LE AUDIZIONI PERIODICHE DELLE FORMAZIONI ASSOCIATIVE DI CONSUMATORI E UTENTI, DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, DELLE ASSOCIAZIONI SINDACALI DELLE
Dettagli(articolo 1, comma 1)
ALLEGATO A (articolo 1, comma 1) MARCA DA BOLLO ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE.. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA DI DOMANDA DI ISCRIZIONE
DettagliL Assemblea Generale degli Associati è il massimo organo deliberante dell Associazione ed è presieduta e diretta dal Presidente Nazionale.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA NAZIONALE Organi associativi nazionali Fanno parte dell organizzazione nazionale i seguenti organi associativi: l ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ASSOCIATI; il CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE;
DettagliREGOLAMENTO DEL GRUPPO TERZIARIO DONNA CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L ITALIA SUD SARDEGNA
REGOLAMENTO DEL GRUPPO TERZIARIO DONNA CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L ITALIA SUD SARDEGNA ART. 1 - DENOMINAZIONE É costituito ai sensi dell'art. 12 dello statuto dell Associazione delle Imprese, delle Attività
DettagliDeliberazione n. 107 /I C./2007
Deliberazione n. 107 /I C./2007 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia I Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: CONSIGLIERE:
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
COMUNE DI PATERNÒ Oggetto: Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare, ai sensi dell art. 17, comma 2 del Regolamento dei Lavori del Consiglio Comunale, avente ad oggetto: Determinazione-Riduzione
DettagliCOMUNE DI AIRASCA. Provincia di Torino. DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL Settore Amministrativo/Affari Gen.-Serv.Dem.Stat.
COMUNE DI AIRASCA Provincia di Torino DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL Registro Generale del Settore OGGETTO: Aggiornamento documento programmatico sulla sicurezza (DPS) - Anno 2012. Affidamento incarico
DettagliSTATUTO SOCIALE DELL'ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA A.S.D. FRANCIACORTA SKI
STATUTO SOCIALE DELL'ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA A.S.D. FRANCIACORTA SKI ART. 1 È costituita una Associazione a carattere prevalentemente ambientalista con finalità sportive, culturali, ricreative
DettagliConsiglio Regionale della Puglia Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale. Proposta di legge
Proposta di legge Istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali Ad iniziativa dei Consiglieri Regionali: Ruocco Avv.Roberto, Saccomanno dott.michele, Attanasio dott.tommaso, Congedo dott.saverio, Lospinuso
DettagliLA GIUNTA COMUNALE DELIBERA
LA GIUNTA COMUNALE VISTO il Documento istruttorio inerente a quanto in argomento predisposto dal Segretario Generale, parte integrante e sostanziale del presente atto; RITENUTO di condividere la proposta
Dettagli5.10.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 119 A.P.E.T.-AGENZIA PROMOZIONE ECONOMICA DELLA TOSCANA-FIRENZE
5.10.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 119 A.P.E.T.-AGENZIA PROMOZIONE ECONOMICA DELLA TOSCANA-FIRENZE Avviso per l acquisizione di manifestazioni di interesse alla procedura negoziata
DettagliCOMUNE DI MAGNAGO (Provincia di Milano)
Allegato 7) COMUNE DI MAGNAGO (Provincia di Milano) CRITERI E MODALITA PER LO SVOLGIMENTO DI INCARICHI EXTRAISTITUZIONALI (approvato con deliberazione di Giunta Comunale N. 103 del 07/10/2015) INDICE Art.
DettagliCOMUNE DI CASAMICCIOLA TERME
COMUNE DI CASAMICCIOLA TERME P R O V I N C I A D I N A P O L I STAZIONE DI CURA, SOGGIORNO E TURISMO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE ATTIVITA' PRODUTTIVE Prot. Int. Attivita' Produttive.. n. 7 Del 03/02/2011
DettagliUnione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura delle Marche STATUTO. (Anno 2011)
Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura delle Marche STATUTO (Anno 2011) INDICE: Art. 1 Costituzione, natura e sede Art. 2 Competenze e funzioni Art. 3 Rapporti
Dettagli