La sicurezza delle macchine 3D nel campo delle tecnologie additive INAIL- UCIMU AITA. Linee indirizzo per la sicurezza degli operatori

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1 La sicurezza delle macchine 3D nel campo delle tecnologie additive INAIL- UCIMU AITA Linee indirizzo per la sicurezza degli operatori Interfaccia Uomo/Macchina

2 Già nel 2014 lnail attraverso il DIT e successivamente ad oggi attraverso il Laboratorio Macchine ed attrezzature di lavoro ha avviato una collaborazione con l UCIMU e la nascente AITA per sviluppare la tematica della sicurezza nel campo delle macchine 3D

3 Pur avendo l intenzione di approfondire questo argomento per tutte le tipologie di macchine avendo come obiettivo finale una collana di documenti in considerazione dell importanza e della disponibilità manifestata dai Player del settore delle Tecnologie additive si è inteso approfondire in primis proprio i rischi derivanti dalle lavorazioni con macchine che sfruttano i processi di fusione e sinterizzazione dei metalli (powder bed fusion/sintering) A cura di: ingg. Luciano Di Donato

4 La legislazione applicabile che si sta seguendo per stabilire le indicazioni di sicurezza che i Fabbricanti e i Datori di lavoro devono seguire per raggiungere il comune obiettivo della sicurezza Interfaccia Uomo /macchina sono essenzialmente rappresentati da: Direttiva macchine 2006/42/CE e D. Lgs 81/2008

5 Relativamente agli standard applicabili si deve sicuramente menzionare la: ISO/ASTM Standard Terminology for Additive Manufacturing-Coordinate Systems and Test Methodologies ), La quale però da prevalentemente prescrizioni di carattere costruttivo senza approfondire nel dettaglio l aspetto sicurezza e nello specifico dell interfaccia uomo macchina

6 A supporto quindi, e non in sostituzione di una vacatio normativa L INAIL insieme con UCIMU e AITA sta preparando la Prima Linea di Indirizzo per i Fabbricanti e gli Operatori del settore con l obiettivo di individuare i principali rischi dell interfaccia uomo / macchina Tale documento è al suo Draft Finale e sarà disponibile completo di immagini ed una check list che aiuterà gli operatori del settore nell analisi e valutazione dei rischi nel 2017

7 Cosa NON rientra nello SCOPO del documento: un sostituto dell analisi di rischio che deve essere svolta in base alle indicazione e prescrizioni di legge e delle direttive applicabili; una elencazione esaustiva di tutte le condizioni di rischio presenti nell ambiente di lavoro possibili; uno strumento da impiegarsi in ambiti diversi da quello industriale (laboratori, università, centri di ricerca, fablab, ecc.)

8 Cosa NON rientra nello SCOPO del documento: Un decalogo con indicazioni costruttive della macchina, queste possono essere definite esclusivamente dal fabbricante il quale in base all analisi e valutazione del rischio e al conseguente fascicolo tecnico avvia la procedura di certificazione CE della macchina stessa. Un documento finalizzato all utilizzo di macchine prototipali e macchine prive di marchio CE. A cura di: ingg. Luciano Di Donato

9 Cosa NON rientra nello SCOPO del documento: Uno strumento (almeno in questa prima versione) automaticamente estensibile alle macchine che utilizzano processi additivi e/o materiali diversi da quelli esplicitamente menzionati (esempi: macchine ibride, direct energy deposition, laser sintering su polimeri)

10 I Principali Rischi - un elenco dei requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicabili alla macchina, - le misure di protezione attuate per eliminare i pericoliidentificatioperridurreirischie,sedelcaso, l indicazione dei rischi residui connessi con la macchina.

11 I materiali : Settore Ricerca, Certificazione e Verifica I Principali Rischi quindi le caratteristiche chimico fisiche dei materiali utilizzati Incendio e esplosione Inalazione di polveri e gas Rischio meccanico Rischio alte temperature

12 I Principali Rischi Uso di Argon ed Azoto al fine di evitarne (l ossidazione delle polveri reattive) o peggio l incendio durante l interazione con la fonte fusoria Rischio asfissia Quindi ambienti sospetti di inquinamento

13 Non da ultime le problematiche essenziali dei: Dispositivi di Protezione Individuali E, La Formazione degli operatori

14 Dr. Ing. Luciano Di Donato INAIL- Primo Tecnologo Responsabile del Laboratorio Macchine ed Attrezzature di Lavoro DIT - Dipartimento Innovazione Tecnologica e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti ROMA Via Roberto Ferruzzi, Rome (Italy) tel.: l.didonato@inail.it L informatica per la fruibilità dello strumento normativo

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