REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI MODENA. Sezione S2. Giudice: Rovatti Alberto. promossa da:

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1 Fallimento Revocatoria fallimentare Pagamenti e rimesse - Rimesse in conto corrente bancario Versamenti successive alla revoca dell apertura di credito Natura solutoria del debito verso la banca Determinazione degli interessi moratori - Rif.Leg.art.67 RD 267/42; Sentenza n. 809/2005 Deciso il 01 febbraio 2005 Depositato il 6 aprile 2005 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI MODENA Sezione S2 Giudice: Rovatti Alberto Nella causa iscritta al n r.g promossa da: FALLIMENTO SRL GOLDEN CERAMICHE attore difensore avv. Edgardo Ruozzi del foro di Modena, contro: SCRL BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA convenuta difensore avv. Sergio Rocco del foro di Modena. CONCLUSIONI per il Fallimento Srl Golden Ceramiche (attore): "Ogni contraria istanza eccezione e deduzione disattesa, previa ogni declaratoria del caso e di legge (anche, in ipotesi, di inopponibilità al Fallimento e/o di inefficacia di pretesi

2 negozi di cessione di crediti e/o di revoca dei medesimi ai sensi dell art. 67 primo comma n. 2 e/o secondo comma; dirsi inefficace ope legis il pagamento ricevuto dalla Banca Popolare dell'emilia Romagna Scrl meglio individuato e descritto... per 516,46 (L ); revocarsi e dirsi privi di effetto, ai sensi dell art. 67 secondo comma l.f. i versamenti ricevuti dalla Banca popolare dell Emilia Romagna Scrl a decorrere dal marzo per il complessivo importo di ,65 (L ); condannarsi, conseguentemente, la Banca Popolare dell'emilia Romagna Scrl in persona del suo legale rappresentante pro tempore, a restituire al fallimento della società Golden Ceramiche Srl, e per esso al curatore rag. Carlo Vaccari, la complessiva somma di ,11 (L ) ovvero quella maggiore o minore che dovesse risultare in corso di causa, oltre a rivalutazione monetaria ed agli interessi legali dalla data della domanda giudiziale sino all effettivo saldo; con vittoria di spese, competenze ed onorari". CONCLUSIONI per la Scrl Banca Popolare dell Emilia Romagna (convenuta): "Affinché il tribunale intestato, contrariis reiectis, premesse le declaratorie del caso e di ragione, voglia respingere integralmente le domande attrici siccome infondate in fatto ed in diritto; con il favore delle spese, competenze ed onorari di giudizio". SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Il Fallimento Srl Golden Ceramiche ha chiesto siano dichiarate inefficaci nei suoi confronti, condannando alle restituzioni, rimesse in conto corrente intestato alla società poi fallita presso la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna; compiute da terzi per 516,46 dopo la dichiarazione di fallimento, per ,65 nell anno anteriore alla dichiarazione di fallimento. Ha esposto il Fallimento Srl Golden Ceramiche che, prima delle rimesse, la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna aveva inviato a tutti i creditori lettera circolare segnalante le difficoltà economiche della società poi fallita; aveva receduto da tutti i suoi rapporti giuridici con essa e aveva chiesto contro essa decreto d'ingiunzione provvisoriamente e- secutivo.

3 La Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna ha eccepito che le rimesse in conto corrente non avrebbero avuto funzione solutoria, sia perché nei limiti dell'apertura di credito concessa, sia perché seguenti cessioni di crediti a scopo di garanzia o mandati in rem propriam, sia perché tali contratti sarebbero opponibili al Fallimento Srl Golden Ceramiche. MOTIVI DELLA DECISIONE È vero che non sono da revocare le rimesse in conto corrente, assistito da apertura di credito, quando il saldo passivo rientri nei limiti dell'apertura di credito stessa; ma di ciò la ragione è che le rimesse in tale ipotesi hanno natura solamente ripristinatoria, vale a dire permettono al correntista di riutilizzare l'apertura di credito. Questa ragione non più sussiste quando l'apertura di credito viene meno, perché allora le rimesse, pur nei limiti del concesso, non possono essere riutilizzate; e si risolvono così nel semplice pagamento di debiti verso la banca: hanno, in altre parole, natura solutoria. In giurisprudenza si è dibattuto se tale conclusione sia valida anche ex post, valutando di volta in volta le rimesse siano riutilizzate; o se sia valida solamente ex ante, con unico riguardo alla situazione del conto corrente nel tempo in cui le rimesse sono compiute. Nel caso di specie, però, l'alternativa non si pone, perché l'apertura di credito è venuta meno il giorno 2 marzo 1995, mentre le rimesse che è chiesto siano revocate sono state compiute dal giorno 30 marzo 1995 in poi: quando sicuramente non potevano essere riutilizzate. Non hanno qui rilevanza, perciò, le cessioni di credito o i mandati in rem propriam in ipotesi, sottostanti i pagamenti; considerato che quelli compiuti da terzi non sono da revocare solamente se è data la prova di un loro spirito di liberalità. Ancora è da ricordare, al proposito dello scopo di garanzia, che è necessario questa sia fornita dai terzi verso il creditore per escludere che i pagamenti siano da revocare; è necessario, quindi, sia data la prova dei contenuti contrattuali delle cessioni di credito o dei mandati. Nel caso di specie, non essendo state date le menzionate prove, le rimesse nel conto corrente sono da revocare siccome pagamenti di debiti liquidi ed esigibili; la banca non ha contestato di aver conosciuto lo stato d'insolvenza e comunque esso si desume dalla lettera circolare, dal recesso dai rapporti giuridici, dal decreto d'ingiunzione. Concludendo, la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna deve essere condannata a restituire al Fallimento Srl Golden Ceramiche la somma di denaro di ,11; indipendentemente dalla qualificazione del debito come di valuta o di valore, per costante giurisprudenza i frutti competono dalla domanda giudiziale e così il danno maggiore.

4 Gli interessi moratori sono dovuti senza necessità di prova, a norma dell'articolo appena citato; con riguardo al fenomeno inflattivo, invece, il creditore avrebbe dovuto allegare e provare il suo uso in allora della somma di denaro, secondo uno dei modi tipici delle categorie individuate dalla giurisprudenza (Cass., s.u.: 5 aprile 1986, n. 2368; 3 maggio 1986, n. 3004; 1 marzo 1989, n. 1115). In assenza di prova specifica sul punto, si può presumere che almeno avrebbe il creditore fatto uso della somma di denaro secondo il modo tipico del modesto consumatore; perciò, si ricorre al criterio degli indici inflattivi Istat. Dall applicare tale criterio deriva che la rivalutazione copre l'intera area del danno, compreso quello presunto a cui si riferiscono gli interessi moratori (Cass., 1 dicembre 1989, nn e 5299); d'altra parte, la rivalutazione non può essere in concreto inferiore al danno presunto con gli interessi moratori, e nel dispositivo si inserisce apposita clausola di salvaguardia. Dal giorno di pubblicazione della sentenza fino a quello del pagamento, sulla somma di denaro rivalutata spettano interessi al saggio legale (Cass., 16 dicembre 1994, n ). Sia il danno maggiore sia gli interessi sono indicati in dispositivo con riferimento ai soli modi di calcolo; sufficienti, siccome semplicemente aritmetici, a integrare il requisito della liquidità prescritto per i titoli esecutivi (Cass., 19 gennaio 1999, n. 478). Al rimborso delle spese è condannata la parte soccombente, secondo l art. 91 c.p.c.: l'ammontare viene liquidato nella misura indicata nel dispositivo della sentenza, gli onorari di difesa circa nel mezzo tra minimo e massimo delle tariffe. In tema, si ricorda che la sentenza è titolo esecutivo per il rimborso dell'iva, per il contributo integrativo di cui all art. 11 della legge n. 576/80, per la tassa giudiziale di registro; senza necessità di pronuncia sui punti. DISPOSITIVO Nella causa introdotta dal Fallimento Srl Golden Ceramiche con citazione notificata alla Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna il giorno 8 ottobre 1997, il Tribunale di Modena definisce il giudizio e decide: a) dichiara inefficaci nei confronti del Fallimento Srl Golden Ceramiche e revoca le rimesse in conto corrente intestato alla società poi fallita presso la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna per e ,11; b) condanna la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna a dare al Fallimento Srl Golden Ceramiche, a titolo di restituzioni, la somma di denaro di e ,11; c) condanna la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna a dare al Fallimento Srl Golden Ceramiche, a titolo di risarcimento del danno, la somma di danaro corrispondente al valore in euro, calcolato sulla somma capitate di ,11, della

5 variazione, accertata dall'istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, e comunque in misura non inferiore al saggio legale degli interessi, dal giorno 8 ottobre 1997 al giorno di pubblicazione della sentenza; d) condanna la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna a dare al Fallimento Srl Golden Ceramiche, a titolo di interessi, la somma di danaro corrispondente al valore in euro del saggio legale, calcolato sulla somma capitale di ,11 aumentata della somma di danaro liquidata a titolo di risarcimento del danno, dal giorno di pubblicazione della sentenza al giorno del pagamento; e) condanna la Scrl Banca Popolare dell'emilia Romagna al rimborso a favore del Fallimento Srl Golden Ceramiche delle spese processuali da esso sostenute e dovute; f) liquida le spese processuali a oggi sostenute e dovute in 383,54 di esborsi, in 1.313,90 di diritti di procuratore, in di onorari di difesa, oltre spese generali sui detti diritti e onorari; g) rigetta le contrarie e diverse domande. Deciso in Modena, il giorno 1 febbraio Dep. in Cancelleria il 06/04/2005