Associazione Missionaria Internazionale International Missionary Association

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1 Associazione Missionaria Internazionale International Missionary Association LA TEMPESTA SEDATA Marco 4 e Luca In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". 36 E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. 37 Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 38Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che siamo perduti?". 39Si destò, minacciò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. 40Poi disse loro: "Perché avete paura? Non avete ancora fede?". 41E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?". (Mc 4,35-41) 1. LECTIO Per Israele, un popolo di pastori, l acqua è sempre stata qualcosa di pericoloso di cui avere paura. Nei salmi il mare, o le acque profonde, sono simboli di pericolo, disastro, morte e desolazione interiore. Anche nel piccolo lago di Galilea le tempeste potevano essere molto pericolose. Questo testo ci ricorda la creazione, Genesi Cap. 1. Quando in principio Dio creò il cielo e la terra, la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. E Dio disse: Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l asciutto. E così avvenne. Dio chiamò l asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Il peccato ha infranto ciò che era buono. Il DILUVIO è seguito al peccato. Dio divide le ACQUE del mare per liberare il suo popolo (Esodo). IL MARE È IL SIMBOLO DEL PECCATO, DELLA SCHIAVITÙ, DELL OPPRESSIONE, DELLA MANCANZA DI SOLIDARIETÀ E DI FRATERNITÀ. 1

2 Gesù dorme serenamente durante la tempesta, su un cuscino (dato da Pietro?). È stanco, Marco tre volte racconta che le persone erano talmente assillanti che Gesù e gli apostoli non avevano neppure il tempo di mangiare. Sicuramente Pietro avrà sofferto la fame Ma il Vangelo ha sempre molteplici piani di comprensione. La tempesta è quella che si è scatenata nel cuore degli apostoli, che seguono Gesù che predica un Regno di Dio che a loro non piace e non riescono ad accettare. Questo brano comincia con le parole: in quel medesimo giorno. Cosa è successo quello stesso giorno? La giornata era cominciata con Gesù che predicava vicino al mare. Una grande folla si era radunata attorno a Lui al punto che aveva dovuto salire su una barca (di Pietro?) dove si era seduto. E la folla era sulla terraferma vicino al mare. 1. Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccello e la mangiarono. Un altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un altra parte tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno. E diceva: Chi ha orecchio per ascoltare, ascolti!. Perché il seminatore dovrebbe essere così stupido da buttare via il seme? In che modo il terreno buono e cattivo si riferisce loro? Dove è accolto il seme marcisce e dà un frutto esorbitante in modo inverosimile e assurdo. Da qui la SPERANZA. 2. La rivelazione di Dio viene dal nascondimento (Mc 4,21-25). Gesù è la luce del mondo. Ma solo sulla croce (il lucerniere) il suo segreto, il segreto di Dio è rivelato. Per questo Gesù non permette di fare chiasso a proposito dei miracoli. I miracoli sono segni, ma possono anche fuorviare. L unico segno necessario è Gesù stesso. Guardate ciò che ascoltate: guardate Gesù che è la Parola in atto. Da qui viene la FIDUCIA. 3. La potenza di Dio si manifesta attraverso la debolezza dell uomo (Mc 4,26-29). Il seme germoglia per forza propria, sia che il contadino dorma o vegli. Le nostre ansie sono inutili e dannose. La salvezza viene dalla conversione e dalla calma; è nell abbandono fiducioso che risiede il nostro coraggio (Isaia 30,15). La Parola è creatrice ed efficace, fa ciò che dice. Non la bloccano i nemici (la persecuzione la diffonde e la rafforza), ma l ottusità dei fedeli. Può essere rallentata, ma mai fermata. Dio trae il bene da tutto, anche dal male. La nostra FORZA è nella Parola. 4. Attraverso ciò che è piccolo si manifesta la grandezza (Mc 4,30,34). Un granello di senape è il più piccolo fra gli ortaggi. Ma la sua pianta cresce al punto che gli uccelli possono farci il nido. Lo stile di Dio desidera verità e la libertà, non certezze e consensi, approvazione e successo. Gesù si fa ultimo ed è colui che serve. Chi ama si fa piccolo per far posto all amato. 2

3 5. Ognuno di noi deve farsi piccolo per lasciare spazio agli altri. Filippo, chi vede me vede il Padre. Per questo la piccolezza è segno della grandezza di Dio, all opposto degli idoli. Così facendo ci liberiamo dagli idoli materiali, mentali e spirituali. Entriamo nel mistero della morte e resurrezione. Se il seme non muore e non fa frutto rimane solo. Il seme che germina dalla terra è simbolo della resurrezione. Da qui il nostro CORAGGIO. Passiamo all altra riva, ovvero sulla riva dei pagani. Gesù associa i 12 apostoli alla sua missione, prende l iniziativa. La barca è immagine della croce. E i 12 non sono pronti. Gli apostoli, come quasi tutta Israele a quel tempo, volevano un Messia potente, che li liberasse dalla dominazione romana e che restaurasse la gloria del regno di Salomone. I miracoli di Gesù li facevano sperare in tal senso. Il suo insegnamento invece è una doccia fredda. Non piaceva. La tempesta meteorologica è un immagine della tempesta interiore. Obbediscono e lo seguono, ma hanno molti dubbi, si ribellano interiormente, sono spaventati. Non si sentono al sicuro. Hanno paura delle incomprensioni, dei rifiuti. Vogliono il successo mentre davanti a loro si prospettano sconfitte e sofferenza. Ma è in questi aspetti negativi che Gesù li aspetta. Gesù dorme. Come il seme è messo a marcire nella terra, anche lui ha un atteggiamento di totale abbandono nelle mani del Padre. Lui si fida del Padre anche nell oscurità della morte, si sente protetto dalle Sue ali. Allora lo svegliarono e gli dissero: Maestro, non t importa che siamo perduti? Si destò, minacciò il vento e disse al mare: Taci, calmati!. Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: Perché avete paura? Non avete ancora fede? Gesù è con noi perché dorme. È sempre con noi nelle nostre tempeste. Quando vive il suo Esodo, passando dalla morte alla vita, mette ordine nei cieli e negli abissi. Vince il disordine nelle aree più remote, come la costa pagana dove sono diretti. Ma prima deve sconfiggere il male che alberga nei discepoli, deve calmare la loro angoscia, le loro paure, la mancanza di fede, il terrore di essere risucchiati dall abisso della morte. Non avete ancora fede? In Luca 8,25 troviamo:? Dov è la vostra fede La fede è dove sperimentiamo che stiamo morendo, annegando. È qui che crediamo in Colui che non ci salva dalla morte, ma nella morte, poiché è morto e risorto. La fede si vede lì dove c è la prova, il dubbio, il pericolo. 3

4 Se a me preferite i vostri genitori, le vostre ricchezze, la vostra sicurerezza, la vostra vita, non potete essere miei discepoli. E furono presi da grande timore e si dicevano l un l altro: Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono? Lui è il Signore, il Risorto, che perdona i peccati e vince il caos e la morte. L abisso non può vincerlo, così come la morte non lo può trattenere: è entrato in essi per farsi carico dei nostri peccati e della nostra morte e salvarci. Cristo crocifisso perdona i peccati, ci dona il potere di entrare nel suo regno: è lo stesso Dio potente della creazione e dell Esodo. Con la sua morte è entrato e ha vinto ogni abisso e ha penetrato ogni oscurità con la sua luce. Gli apostoli hanno ricevuto un primo battesimo, partecipano dell angoscia e della paura di Gesù nel Getsemani e sperimentano la resurrezione. Adesso possono raggiungere l altra riva dove la loro esperienza si completa con l esorcismo dell indemoniato tra i sepolcri. Cristo risorto sconfigge i demòni ed ogni male. La nudità di Gesù veste la nostra nudità. La pazzia di Gesù guarisce la nostra pazzia. La morte di Gesù distrugge la nostra morte. L uomo guarito può tornare a casa e raccontare quanto il Signore, Gesù, ha fatto per lui. Gesù è Dio! La missione comincia sempre con un esperienza personale. Solo quando ci rendiamo conto di quello che Gesù ha fatto per noi possiamo conoscerlo e condividere questa esperienza con gli altri. Gesù torna in Galilea. Non è ancora il tempo di proclamare la buona novella ai pagani. Gli apostoli, una volta guariti dall immersione nella morte e resurrezione di Gesù saranno pronti ad andare per il mondo a portare a compimento nel tempo e nello spazio la missione di Gesù. 2. MEDITAZIONE Cosa dice a me questo testo? Mi sento a mio agio leggendo questo passo del Vangelo? Mi trovo nella situazione degli apostoli? Mi sento al sicuro con le parole di Gesù o a volte mi sento confuso/a, dubbioso/a, spaventato/a? Cosa mi sta chiedendo Gesù? Sono chiamato/a a partecipare alla missione di Gesù? Ho paura? 4

5 3. ORAZIONE Fino a qui ho meditato su questa Parola. Adesso parlo con Dio: con Gesù, o con il Padre o con lo Spirito. Cosa mi stai dicendo? Cosa vuoi farmi capire? Metto di fronte al Signore le mie ansie, le mie paure, I miei dubbi. Ricevo con gratitudine la Sua consolazione.. 4. CONTEMPLAZIONE Rimango in un singolo atteggiamento interiore. L atteggiamento corporeo può corrispondervi: in ginocchio, prostrato/a, seduto/a a gambe incrociate, con le mani alzate, in atteggiamento di ricevere o dare etc.. Adorazione, preghiera, ringraziamento, richiesta di perdono, abbandono, domanda, intercessione 5. CONSOLAZIONE Cosa mi dà gioia, sicurezza, desiderio di lode? Permetto ai sentimenti positivi di invadermi, scacciare le ansie, le preoccupazioni, le paure Il frutto della preghiera è pace profonda, che può accompagnarsi a sofferenze e prove. La pace è il dono di Cristo risorto. 6. DISCERNIMENTO, DECISIONE, AZIONE Prendo una piccolo decisione, inerente alla vita quotidiana, facile da verificare. 7. CONDIVISIONE In piccolo gruppi e poi tutti insieme. 5