VALUTAZIONE APPROPRIATA relativa al Progetto

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1 VALUTAZIONE APPROPRIATA relativa al Progetto REALIZZAZIONE DI CAMPO GARA PERMANENTE PER IL CARP-FISHING IN UN TRATTO DEL FIUME PO PROPOSTO DA ARCI PESCA F.I.S.A. FEDERAZIONE ITALIANA SPORT E AMBIENTE COMITATO PROVINCIALE DI ALESSANDRIA Descrizione del progetto Il progetto consiste nella realizzazione di un campo gara di pesca permanente in un tratto del fiume Po in comune di Casale Monferrato, compreso tra il ponte ferroviario e la sponda antistante la località Cascina Barone, come da cartografia allegata nella relazione di incidenza. Tale tratto fluviale è situato all interno della ZPS IT Fiume Po Tratto vercellese alessandrino ed è a circa 1,9 Km dal SIC IT Confluenza Po Sesia Tanaro. La tecnica alieutica prevista nel campo gara è quella del carp-fishing, che prevede la modalità del no kill per tutte le specie, escluse quelle alloctone per le quali è prevista la soppressione e non comprende l immissione di ittiofauna alloctona ma solamente la pesca e il successivo rilascio della specie carpa (Cyprinus carpio). La realizzazione del progetto prevede: - una frequenza di gare variabile tra 5 e 10 manifestazioni all anno con un affluenza compresa tra i 35 e i 100 partecipanti; - a permanenza del pescatore anche per alcuni giorni nel sito di pesca; - la costituzione e la manutenzione di piazzole nel sito di pesca; - il possesso e l utilizzo di 2 Kg di pastura per pescatore al giorno; - l utilizzo di un massimo di due canne per pescatore con ami privi di ardiglione o con ardiglione schiacciato e con dotazione di slamatore e pinza sottile; - la palinatura perimetrale del campo gara; - l attività di sorveglianza. Descrizione Siti Natura 2000 ZPS IT Fiume Po tratto vercellese alessandrino La ZPS Fiume Po tratto vercellese alessandrino si estende su oltre 14 mila ettari e interessa un tratto del fiume Po in cui il corpo idrico scorre, con acque relativamente pure, in aree caratterizzate da vaste zone esondabili con greti aridi o colonizzati e saliceti ripariali. Si segnala per quest'area l'elevata diversità e ricchezza ittica, ornitologica (svernante e migratrice) ed entomologica. Sono presenti idrofite rare e resti di bosco planiziale relativamente ben

2 conservati, con colonie di Ardea cinerea e Phalacrocorax carbo e alcune colonie di Sterna hirundo e Sterna albifrons. La zona rappresenta inoltre un importante sito riproduttivo per Burhinus oedicnemus e area di sosta rilevante per l avifauna migratoria. Di particolare interesse conservazionistico la presenza di due mammiferi mustelidi come Mustela putorius e Martes martes. Sono presenti diversi ambienti inseriti nell Allegato I della Direttiva 92/43/CE (riportati nella tabella 1) mentre, per quanto concerne gli aspetti faunistici, sono segnalati per il sito i chirotteri Myotis blythii, Myotis myotis e Rhinolophus ferrumequinum (All. II e IV) tra i mammiferi, Emys orbicularis (All. II e IV), Podarcis sicula, Hierophis (= coluber) viridiflavus, Lacerta bilineata, Podarcis muralis, ed Elaphe Longissima (All. IV) tra i rettili, gli anfibi Rana latastei, Triturus carnifex (All. II e IV), Bufo viridis, Hyla (arborea) intermedia, Rana dalmatina e Rana lessonae (All. IV) e, per quanto riguarda l ittiofauna, Barbus plebejus, Barbus meridionalis, Chondrostoma genei, Chondrostoma soetta, Cobitis taenia, Leuciscus souffia, Salmo trutta marmoratus, Cottus gobio, Lethenteron zanandreai, Leuciscus souffia, Sabanejewia larvata, Salmo marmoratus (All. II), Acipenser naccarii e Acipenser sturio (All. II e IV). Habitat compresi nell Allegato I della direttiva Habitat (*Habitat prioritario) presenti nella ZPS: 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Pandion, Alnion incanae, Salicion albae)* 9160 Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell Europa centrale del Carpinion betuli 6510 Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis) 9260 Foreste di Castanea sativa 3240 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix eleagnos 3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition 3140 Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp 3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion 3270 Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (*stupenda fioritura di orchidee) 6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile 91F0 Foreste miste riparie dei grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris)

3 Tra gli invertebrati sono segnalati il lepidottero Lycaena dispar e il coleottero Lucanus cervus (All. II e IV). Per quanto riguarda gli aspetti floristici, è segnalata la presenza di Marsilea quadrifolia (All. II). Numerose sono poi le specie di uccelli che frequentano la ZPS comprese nell Allegato I della Direttiva 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici: Acrocephalus melanopogon, Alcedo atthis, Anthus campestris, Aquila clanga, Ardea purpurea, Ardeola ralloides, Asio flammeus, Aythya nyroca, Botaurus stellaris (prioritaria), Burhinus oedicnemus, Caprimulgus europaeus, Casmerodius albus, Chlidonias hybridus, Chlidonias niger, Ciconia ciconia, Ciconia nigra, Circaetus gallicus, Circus aeruginosus, Circus cyaneus, Circus pygargus, Coracias garrulus, Egretta alba, Egretta garzetta, Emberiza hortulana, Falco columbarius, Falco eleonorae, Falco peregrinus, Falco vespertinus, Gallinago media, Gavia arctica, Gavia stellata, Glareola praticola, Grus grus, Hieraaetus pennatus, Himantopus himantopus, Ixobrychus minutus, Lanius collurio, Lanius minor, Larus melanocephalus, Larus minutus, Limosa lapponica, Lullula arborea, Luscinia svecica, Mergus albellus, Milvus migrans, Milvus milvus, Nycticorax nycticorax, Pandion haliaetus, Pernis apivorus, Philomachus pugnax, Phoenicopterus ruber, Platalea leucorodia, Plegadis falcinellus, Pluvialis apricaria, Podiceps auritus, Porzana parva, Recurvirostra avocetta, Sterna albifrons, Sterna hirundo, Sterna sandvicensis, Tadorna ferruginea e Tringa glareola. SIC IT Confluenza Po Sesia - Tanaro Il SIC Confluenza Po Sesia Tanaro è il risultato di un accorpamento dei SIC Confluenza Po-Sesia, Garzaia di Valenza, Confluenza Po-Tanaro, Boscone (Fiume Po) e ricade totalmente nella ZPS IT Fiume Po - tratto vercellese alessandrino. Ha una superficie di ha e tutela alcuni ambienti fluviali naturali nell'ambito di un territorio fortemente antropizzato, ove dominano largamente gli ambienti agricoli delle risaie e dei pioppeti. Habitat compresi nell Allegato I della direttiva Habitat (*Habitat prioritario) presenti nel SIC: - 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Pandion, Alnion incanae, Salicion albae)* - 91F0 Foreste miste riparie dei grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris) Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (*stupenda

4 fioritura di orchidee) Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp Numerose sono poi le specie di uccelli comprese nell Allegato I della Direttiva 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici: Gavia arctica, Gavia stellata, Botaurus stellaris (prioritaria), Ixobrychus minutus, Ardea purpurea, Nycticorax nycticorax, Ardeola ralloides, Phoenicopterus ruber, Tadorna ferruginea, Mergus albellus, Grus grus, Pernis apivorus, Circus cyaneus, Circus pygargus, Circus aeruginosus, Milvus milvus, Milvus migrans, Circaetus gallicus, Pandion haliaetus Hieraaetus pennatus, Aquila clanga, Falco peregrinus, Falco columbarius, Porzana parva, Burhinus oedicnemus, Pluvialis apricaria, Gallinago media, Limosa lapponica, Himantopus himantopus, Philomachus pugnax, Larus melanocephalus, Sterna albifrons, Sterna hirundo, Sterna sandvicensis, Chlidonias hybridus, Chlidonias niger, Asio flammeus, Lanius minor, Alcedo atthis, Coracias garrulus, Caprimulgus europaeus, Lullula arborea, Anthus campestris, Lanius collurio, Emberiza hortulana. Per quanto concerne gli altri aspetti faunistici, sono presenti tra i rettili Emys orbicularis (All. II e IV), Podarcis sicula, Hierophis (= Coluber) viridiflavus, Podarcis muralis, ed Elaphe Longissima (All. IV); tra gli anfibi Rana latastei, Triturus carnifex (All. II e IV), Bufo viridis, Hyla (arborea) intermedia e Rana lessonae (All. IV); per quanto riguarda l ittiofauna, Barbus plebejus, Chondrostoma genei, Cobitis taenia, Leuciscus souffia, Salmo trutta marmoratus (All. II). Criteri di valutazione Incidenza del Progetto sui Siti Natura 2000 In un contesto generale in cui Lo stato di conservazione dei pesci d acqua dolce italiani è critico (Zerunian, 2003), nel tratto fluviale considerato, gli studi commissionati dall Ente-Parco sottolineano la particolare criticità della situazione conservazionistica della fauna ittica. In particolare Va precisato che alcune delle specie ittiche a forte rischio di scomparsa e talora forse già scomparse fanno parte di quelle inserite nelle red list I.U.C.N. (2001) tra quelle estinte o sull orlo dell estinzione, gravemente minacciate, minacciate e vulnerabili: gli storioni, la trota marmorata, il temolo, il panzarolo, il pigo, la sanguinerola, la lasca e la savetta, il barbo canino, il cobite mascherato, il luccio, lo scozzone

5 e il ghiozzo padano. Per la tutela delle residue popolazioni delle importanti forme autoctone sopra citate, alcune delle quali endemismi relativamente stretti come la trota marmorata, la savetta, il cobite mascherato, il ghiozzo padano o il panzarolo occorre quindi intervenire al più presto con una strategia che preveda, dal punto di vista biologico, la rimozione o, quantomeno, il controllo delle specie competitrici e predatrici non facenti parte della fauna ittica tipica del bacino del Po. (Pascale, 2009). A fronte di tale situazione il progetto va ad inserirsi nella gestione dell attività alieutica che è uno degli elementi cardine della gestione della fauna ittica, in particolare per quanto riguarda il controllo delle popolazioni di specie alloctone, che è connesso alle modalità di realizzazione del campo gara. Obiettivi di conservazione/minacce ZPS IT Fiume Po tratto vercellese alessandrino Obiettivi di conservazione: miglioramento qualitativo delle acque fortemente impattate dall attività antropica, in particolare dall utilizzo di pesticidi e nutrienti derivanti dalle coltivazioni circostanti; tutela quantitativa della risorsa idrica poiché i prelievi idrici costituiscono uno dei maggiori impatti sulle biocenosi acquatiche; conservazione delle aree boscate e delle siepi, soprattutto in funzione dell effetto filtro ad esse connesso; conservazione e incentivo dei prati stabili rispetto ad altre colture foraggere. Ulteriori minacce: tagli boschivi e privatizzazione dei terreni demaniali SIC IT Confluenza Po Sesia - Tanaro Le minacce alla conservazione del sito sono riferibili principalmente all attività agricola intensiva del territorio circostante e all'espansione dei pioppeti artificiali, con conseguente riduzione ed eliminazione dei saliceti ripari Ulteriori rischi sono rappresentati da eventuali trasformazioni spondali per opere di pulizia e difesa, dalla pressione venatoria, dai prelievi di ghiaia in alveo e da potenziali escavazioni abusive. Incidenza del progetto su specie e habitat Perturbazioni sull integrità del Sito indotte dal progetto Impatti diretti La realizzazione del campo gara non interferisce negativamente sullo stato di conservazione di specie e habitat presenti nel SIC e nella ZPS. Un impatto negativo può essere determinato da un eccessiva pressione antropica nel territorio e da un eccessivo carico organico determinato dall attività di pasturazione. L integrità del Sito può essere perturbata per: - disturbo alla fauna: un fenomeno di disturbo potrebbe essere arrecato da un eccessiva presenza

6 Mitigazioni/compensazioni contemporanea di partecipanti nel campo gara; - peggioramento qualitativo delle acque: la pasturazione, se eccessiva, potrebbe determinare un aumento di nutrienti nel corso d acqua; - rilascio senza soppressione della carpa (specie alloctona): le carpe pescate saranno rilasciate nel corso d acqua; - pesca accidentale di specie ittiche di interesse comunitario: durante le gare potrebbero essere pescate specie diverse dalla carpa, tra cui specie di interesse comunitario. Il disturbo alla fauna è mitigabile attraverso la limitazione del numero dei pescatori, le modalità di partecipazione e il rispetto di eventuali situazioni di criticità. Il peggioramento della qualità delle acque può essere mitigato controllando rigorosamente la quantità prevista per la pasturazione giornaliera calcolata, in 2 kg per partecipante. Il rilascio senza soppressione della carpa (specie alloctona): le carpe rilasciate sarebbero comunque presenti nel corso d acqua perché non oggetto di immissioni, ciò può comunque essere compensato dalla soppressione delle altre specie alloctone pescate. La pesca accidentale di specie ittiche di interesse comunitario può essere mitigata dalle modalità di pesca indicate nel progetto, che prevedono la tecnica no kill. Conclusione Dalle considerazioni espresse si può concludere che la realizzazione del campo gara di pesca permanente in un tratto del fiume Po, in comune di Casale Monferrato, non determina incidenza negativa sulla ZPS e sul SIC adiacente sopra descritti. Tuttavia, a tutela del mantenimento dello stato di conservazione di habitat e specie, in congruenza con il principio di precauzione della Direttiva 92/43/CEE, è necessario attenersi alle seguenti prescrizioni che, in parte, ricalcano le modalità alieutiche già previste dal progetto: - vietare la reimmissione in acqua di esemplari di ittiofauna alloctona di tutte le specie, con esclusione della sola carpa (Cyprinus carpio); - evitare il danneggiamento della vegetazione; - non arrecare disturbo alla fauna; - non effettuare percorsi fuoristrada con mezzi meccanici; - prevedere un numero massimo di 10 manifestazioni annuali, nelle quali consentire l accesso contemporaneo di un numero massimo di 60 partecipanti; - sospendere temporaneamente la gara in ambiti territoriali ristretti, in caso di segnalazione da parte dell Ente-Parco di situazioni di particolare criticità; - costituire piazzole di dimensioni limitate e garantire la pulizia dei siti; - utilizzare modalità di pesca a basso impatto per l ittiofauna, con l utilizzo di massimo due canne per partecipante, 2 Kg di pastura giornaliera come limite massimo, ami privi di ardiglione o con ardiglione schiacciato, slamatore e pinza sottile; - effettuare attività di informazione e sensibilizzazione ambientale dei partecipanti alle manifestazioni, anche tramite accordi di collaborazione con l Ente-Parco; - fornire all Ente-Parco un calendario annuale delle manifestazioni in programma;

7 - effettuare attività di sorveglianza durante le manifestazioni; - collaborare con l Ente-Parco all attività di controllo del territorio. Bibliografia: o Zerunian S Piano d azione generale per la conservazione dei pesci d acqua dolce italiani. Quad. Cons. Natura, 17, Min. Ambiente Ist. Naz. Fauna Selvatica o Forneris G., Pascale M. Provincia di Alessandria - Carta ittica della Provincia di Alessandria La zona di pianura. o Pascale M Programma di ricerca sulla comunità ittica degli ambienti acquatici della fascia fluviale del Po vercellese/alessandrino Relazione tecnica interna o Sindaco R., Savoldelli P., Selvaggi A La Rete Natura 2000 in Piemonte I Siti di Importanza Comunitaria. Regione Piemonte o Regione Piemonte 2006 Direttiva 79/409/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Schede descrittive sintetiche delle Zone di Protezione Speciale proposte all Unione Europea per la costituzione della Rete Natura Settore Pianificazione Aree Protette o Regione Piemonte 2004 Direttiva 92/43/CEE Habitat del 91 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. - Schede descrittive sintetiche dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale proposti all'unione Europea per la costituzione della Rete Natura Settore Pianificazione Aree Protette. o Commissione europea 2002 Valutazione di piani e progetti aventi un'incidenza significativa sui siti della rete Natura 2000 Guida metodologica alle disposizioni dell'art. 6 della Direttiva Habitat 92/43/CEE

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