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1 Università degli studi di Firenze Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Civile-Edile-Ambientale Indirizzo Strutture Corso di Idrologia e Costruzioni Idrauliche A.A Oggetto: Verifica Idraulica del Torrente Migliana Relazione tecnica Docente: Prof. Ing. Fabio Castelli Studenti: Bertini Niccolò Abboccati Andrea

2 INDICE VERIFICA IDRAULICA DEL TORRENTE MIGLIANA 1 Inquadramento del bacino e localizzazione geografica.. pag. 2 2 Morfologia del bacino 2.1 Caratteristiche planimetriche. pag Tempo di corrivazione. pag Curva ipsografica. pag Curva ipsografica adimensionalizzata pag Profilo longitudinale dell asta principale. pag. 5 3 Caratteristiche d uso del suolo 3.1 Carta d uso del suolo. pag Coefficienti di deflusso. pag. 7 4 Caratteristiche pedologiche 4.1 Carta pedologica.. pag Coefficienti di filtrazione. pag Analisi climatica 5.1 Analisi pluviometrica. pag Linea segnalatrice di probabilità pluviometrica. pag Termometria.. pag Igrometria. pag Calcolo delle portare di piena o Metodi empirici pag.18 o Metodi cinematici.. pag Bilancio idrologico 6.1 Bilancio idrologico.. pag Curva di durata delle portate.... pag Simulazione con Hec-Ras 7.1 Simulazione con Hec-Ras.. pag Analisi dei punti significativi e loro interpretazione.. pag Documentazione fotografica 8.1 Documentazione fotografica pag. 53 1

3 Verifica idraulica del Torrente Migliana 1 Inquadramento del bacino e localizzazione geografica Il bacino imbrifero del Torrente Migliana è situato nel comune di Cantagallo e Vaiano, sfocia direttamente nel fiume Bisenzio. L area del bacino imbrifero è identificabile nelle tavolette e della Cartografia Tecnica Regionale della regione Toscana in scala 1: Fig. 1.0: Inquadramento del bacino imbrifero 2

4 2 Morfologia del bacino 2.1 Caratteristiche planimetriche DIMENSIONI PLANIMETRICHE Area bacino A 7.9 Perimetro bacino P Lunghezza asta principale L 5.10 MACROMORFOLOGIA PLANARE Rapporto di circolarità R c = Rapporto di uniformità R u = Fattore di forma R f = Rapporto di allungamento R a = Tab.2.0: Caratteristiche planimetriche DIMENSIONI ALTIMETRICHE Quota massima s.l.m Z max 975 Quota minima s.l.m Z min 164 Dislivello ΔZ = Zmax - Zmin 811 PENDENZE Pendenza media Alvart-Horton I m Pendenza media dell'asta principale i f Tab. 2.1: Caratteristiche altimetriche 2.2 Tempo di corrivazione Il tempo di corrivazione si stima in genere utilizzando formule empiriche derivate dall analisi di una gran quantità di casi reali, che esprimono il legame mediamente esistente tra il tempo di corrivazione e alcune grandezze caratteristiche del bacino di facile determinazione. Vengono utilizzate quattro diverse relazioni per determinare il tempo di corrivazione del bacino idrografico in esame, ossia le formule di Ventura, Pasini, Giandotti e Kirpich. Il valore definitivo T c che assumeremo per i calcoli di portata sarà la media dei valori ottenuti con le precedenti formule. 3

5 TEMPO DI CORRIVAZIONE Formula di Giandotti Formula di Kirpich Formula di Pasini Formula di Ventura T c = Tc = T c = T c = Tab. 2.2: Tempo di corrivazione Scartando il valore fornito dalla formula di Kirpich, si ottiene T c = Curva ipsografica La curva ipsografica descrive l andamento altimetrico del bacino mediante un diagramma che riporta in ordinate le quote Z in metri e in ascisse l area totale A in km 2 delle porzioni di territorio a quota superiore a quella considerata. L integrale della curva ipsografica dimensionale rappresenta il volume di rilievo, che diviso per l area del bacino fornisce la quota media del bacino (Zm) Curva ipsografica dimensionale Zm Curva ipsografica adimensionalizzata Fig. 2.0: Curva ipsografica La curva ipsografica adimensionalizzata riporta in ordinata la quota Zi rapportata al valore massimo Zmax e in ascissa la superficie posta a quota superiore o uguale a Zi rapportata alla superficie dell intero bacino A. Dall andamento della curva si possono dedurre alcune informazioni sul grado di evoluzione del bacino. Il calcolo dell integrale ipsometrico I p, consente di stimare l evoluzione volumentrica del bacino imbrifero ad interpretarne lo stadio (I p >0.6 stadio giovanile, 0.4<I p <0.6 stadio maturo, I p <0.4 stadio senile). 4

6 Quota [m] (Z-Zmin)/(Zmax-Zmin) Per il Bacino del Torrente Migliana si ottiene un I p =0.502, quindi si trova nello stadio maturo, si tratta di una fase intermedia caratterizzata da una buona condizione di stabilità e da una media quantità di energia. 1.2 Curva ipsografica adimensionalizzata a/a 2.5 Profilo longitudinale dell asta principale Fig. 2.1: Curva ipsografica adimensionalizzata 1200 Profilo Longitudinale Asta Principale Profilo longitudinale asta principale Lineare (Profilo longitudinale asta principale) Distanza dalla sorgente [Km] Fig. 2.2: Profilo longitudinale dell asta principale 5

7 3 Caratteristiche d uso del suolo Ai fini dell analisi idrologica del bacino è necessario conoscere il tipo di uso del suolo. Questo tipo di informazione è stata ricavata dalla carta d uso del suolo progetto Corine L analisi delle informazioni contenute nella carta ha permesso di stimare il coefficiente di deflusso (φ) per le diverse zone del bacino. 3.1 Carta d uso del suolo Legenda: Fig. 3.0: Carta d uso del suolo 6

8 3.2 Coefficienti di deflusso Per ogni categoria individuata nella carta d uso del suolo si riporta una descrizione dell uso del suolo e, in base a questa, si stima un coefficiente di deflusso per ogni area, definito come il rapporto fra i deflussi e gli afflussi. CODICE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO Territori modellati artificialmente Territori modellati artificialmente Territori modellati artificialmente Territori modellati artificialmente Territori modellati artificialmente Zone urbane Zone urbane Zone industriali, commerciali ed infrastrutture Zone industriali, commerciali ed infrastrutture Zone estrattive, cantieri, discariche e terreni artefatti e abbandonati Zone residenziali a tessuto continuo Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado Aree industriali e commerciali Reti stradali, ferroviarie e infrastrutture tecniche Cantieri, edifici in costruzione Superfici e [Km 2 ] Superficie relativa [%] Coeff di deflusso φ Territori modellati artificialmente Zone verdi artificiali non agricole Aree verdi urbane Territori modellati artificialmente Zone verdi artificiali non agricole Aree ricreative e sportive Superfici agricole utilizzate Seminativi irrigui e non irrigui Seminativi irrigui e non irrigui Superfici agricole utilizzate Colture permanenti Vigneti Superfici agricole utilizzate Colture permanenti Oliveti Superfici agricole utilizzate Prati Prati stabili

9 241 Superfici agricole utilizzate Zone agricole eterogenee Colture temporanee associate a colture permanenti Superfici agricole utilizzate Zone agricole eterogenee Sistemi colturali e particellari complessi Superfici agricole utilizzate Zone agricole eterogenee Colture agrarie con presenza di spazi naturali importanti Superfici agricole utilizzate Zone agricole eterogenee Aree agroforestali Territori boscati e ambienti seminaturali Zone boscate Boschi di latifoglie Territori boscati e ambienti seminaturali Zone boscate Boschi di latifoglie Territori boscati e ambienti seminaturali Zone boscate Boschi di conifere Territori boscati e ambienti seminaturali Zone boscate Boschi misti di conifere e latifoglie Territori modellati artificialmente Zone urbane Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado Territori modellati artificialmente Zone industriali, commerciali ed infrastrutture Reti stradali, ferroviarie e infrastrutture tecniche Territori modellati artificialmente Zone verdi artificiali non agricole Aree verdi urbane Tab. 3.0: Coefficienti di deflusso I coefficienti di deflusso così ottenuti saranno poi mediati, tenendo conto dell ampiezza delle aree corrispondenti, in modo da individuare un coefficiente medio ϕ per tutta la superficie del bacino. Il coefficiente di deflusso medio è: Φ =

10 4 Caratteristiche pedologiche Le informazioni delle caratteristiche dei suoli in cui è sito il bacino sono ricavate dallo studio della carta pedologica redatta dal Servizio Geologico della Regione Toscana. Le informazioni sono raccolte all interno del progetto Carta dei suoli della Toscana a scala 1: consultabile in modo libero e gratuito. L analisi della Carta ha permesso la stima dei coefficienti di filtrazione Ks delle varie zone che costituiscono il bacino,con valori ricavati mediando i coefficienti di filtrazione delle diverse classi di tessitura che compongono i giacimenti. 4.1 Carta pedologica Legenda: Fig. 4.0: Carta pedologica CPT1_CLO1_COC1 Litologia principale: alluvioni recenti e attuali Morfologia: superfici di fondovalle da pianeggianti a debolmente pendenti, in parte esondabili. Uso del suolo: seminativo avvicendato ed incolto. 9

11 MNT1_MBS1_GIU1_GSP1 Litologia principale: scisti siltosi, marne, argilliti ed arenarie spesso turbiditiche - Formazione del Macigno di Londa, Macigno del Mugello. Morfologia: versanti con vallecole, da fortemente pendenti a molto scoscesi, con pietrosità da scarsa a frequente e rocciosità scarsa, soggetti ad erosione idrica generalmente forte di tipo prevalentemente incanalato. Uso del suolo: cedui di castagno, faggio e latifoglie mesofile PON1_MRS1_PGG1_PST1 Litologia principale: arenarie quarzoso feldspatiche spesso turbiditiche con intercalazioni di marne e argilliti - Formazione del Macigno del Chianti "Macigno A", Pietraforte, Arenarie di Monte Senario. Morfologia: versanti con vallecole subparallele mediamente lunghi e lunghi, spesso con canali di erosione di notevoli dimensioni, da fortemente pendenti a molto scoscesi, soggetti ad erosione idrica da moderata a forte di tipo prevalentemente incanalato. Uso del suolo: cedui di faggio e castagno e rimboschimenti di conifere e secondariamente da pascoli ed ex pascoli colonizzati da ginestreti. 4.2 Coefficienti di filtrazione Tab. 4.0: Coefficienti di filtrazione COD_UC Superfice relativa [%] Superficie [Km 2 ] GRAV CAP Ks 150 Ks 30 CLO1_CPT GIU1_ GSP1_ MBS1_ MNT1_ MRS1_ PGG1_PST PON1_

12 COD_UC Sabbia Argilla Limo Sostanze organiche A-B-C-D Classe ks*a Porosità CLO1_CPT1 B FS GIU1_ C F GSP1_ C FSA MBS1_ C F MNT1_ C FL MRS1_ B FS PGG1_PST C F PON1_ B FS I coefficienti di filtrazione così ottenuti saranno poi mediati, tenendo conto dell ampiezza delle aree corrispondenti, in modo da individuare un coefficiente medio k s per tutta la superficie del bacino. k s = 5.17 Si riporta per completezza la tabella utilizzata per la determinazione dei coefficienti Ks. (Fonte Idrologia di M. Greppi, edizioni Hoepli, 1999). CLASSI DI TESSITURA POROSITA' POTENZIALE DI SUZIONE DEL FRONTE UMIDO [cm] CONDUCIBILITA' IDRAULICA [cm/ora] Sabbia Sabbia franca Franco sabbioso Franco Franco limoso Franco sabbioso argilloso Franco argilloso Franco limoso argilloso Argilla sabbiosa Argilla limosa Argilla

13 5 Analisi climatica 5.1 Analisi pluviometrica Per l analisi pluviometrica abbiamo fatto riferimento alla stazione Cantagallo[ ]. La scelta è giustificata dalla quantità di dati e dalla vicinanza rispetto al bacino. Cantagallo[ ] Coordinate UTM [m]: N E Coordinate GB [m]: N E Quota: 582 m s.l.m. Tempo di osservazione: I dati pluviometrici utilizzati provengono dagli annali idrologici pubblicati nel sito web MESE ALTEZZA ACQUA Gennaio Febbraio Marzo Aprile 135 Maggio Giugno 77.2 Luglio 32.8 Agosto 63.1 Settembre Ottobre Novembre 207 Dicembre Precipitazioni medie mensili Fig. 5.0: Precipitazioni medie mensili Altezza acqua Tab. 5.0: Precipitazioni medie mensili 12

14 MESE N GIORNI DI PIOGGIA Gennaio 9 Febbraio 8 Marzo 9 Aprile 11 Maggio 8 Giugno 7 Luglio 4 Agosto 5 Settembre 7 Ottobre 10 Novembre 12 Dicembre 11 Tab. 5.1: Media giorni piovosi Media giorni piovosi Media giorni Fig. 5.1: Media giorni piovosi Le precipitazioni massime annuali di breve durata, in funzione dei tempi di ritorno, si determinano utilizzando la funzione di distribuzione di Gumbel. WTr = -ln(ln( Variabile ridotta della distribuzione htr = U + αwtr Altezza di pioggia si hanno i parametri: α = [mm] U = μ α [mm] μ Media dei dati pluviometrici [mm] σ Deviazione standard del campione di dati pluviometrici [mm] Tr Tempo di ritorno considerato [anni] D Durata [ore] 13

15 1h 3h 6h 12h 24h µ 26,52 41,32 60,00 83,56 106,38 σ 8,21 11,48 9,30 20,69 24,59 α 6,41 8,95 7,25 16,13 19,17 u 22,82 36,15 55,81 74,25 95,31 Tab. 5.3: Parametri della distribuzione di Gumbel 5.2 Linea segnalatrice di probabilità pluviometrica La linea segnalatrice di probabilità pluviometrica (LSPP) fornisce la relazione fra l altezza di pioggia (h) e la durata di pioggia (d) per un tempo di ritorno assegnato attraverso la seguente relazione: h = ɑ*d n dove ɑ e n sono parametri stimati con il metodo dei minimi quadrati, di cui si riportano i valori in tabella. tr A (mm/ore n ) n Per cui si ottengono le seguenti altezze di pioggia: tr 1h 3h 6h 12h 24h

16 LINEA SEGNALATRICE DI PROBABILITA PLUVIOMETRICA TR2 TR10 TR20 TR50 TR100 TR TR500 Potenza (TR2) Potenza (TR10) Potenza (TR20) Potenza (TR50) Potenza (TR100) Potenza (TR200) Potenza (TR500) Fig. 5.2: Linea segnalatrice della probabilità pluviometrica 15

17 5.3 Termometria I dati termometrici giornalieri sono stati rilevati dalla stazione di Prato Università. Anche questi dati sono reperibili dagli annali idrologici pubblicati sul sito Nella tabella seguente sono riportati i valori minimi, massimi e medi mensili delle temperature estreme giornaliere: t(c ) MAX MED MIN min med max min med max min med max Gennaio 8 9,6 11,1 5,4 6,8 8,3 2,7 3,9 5,5 Febbraio 12,5 11,4 10,8 6,7 7,8 8,7 2,6 4,1 4,9 Marzo 13,7 14,5 15, ,5 11 6,3 6,5 6,6 Aprile 18,8 20, ,4 15,4 16,4 9,7 10,4 11,3 Maggio 22,1 25,1 27,5 17,6 15,1 22, ,6 Giugno 27,6 28,2 28,8 22,4 22,8 23,4 16,7 17,5 18 Luglio 29,5 31,5 32, ,5 26,7 18,4 19,5 20,7 Agosto 29,1 32,4 34,4 23, ,9 18,4 19,6 21,3 Settembre 25,7 27,1 29,7 20, , ,8 18,4 Ottobre 18,8 20, ,2 16,4 17,7 11, ,3 Novembre 14 15,5 16,6 11,3 11,9 12,3 7,8 8,4 8,6 Dicembre 8,9 10,4 12,6 6,1 7,2 9 3,2 4 5,4 Tab. 5.3: Temperature medie mensili media min media med 5 0 Fig. 5.3: Temperature medie mensili 16

18 5.4 Igrometria I dati igrometrici sono stati reperiti dalla stazione meteo di Firenze Peretola e sono reperibili dall Archivio meteo pubblicato sul sito Tempo di osservazione: Si riportano sulla tabella sottostante i dati igrometrici medi mensili: Mese U[%] Gennaio 73 Febbraio 67 Marzo 67 Aprile 66 Maggio 66 giugno 63 Luglio 58 Agosto 60 Settembre 66 Ottobre 73 novembre 77 Dicembre Umidità Relativa U [%] Tab. 5.6: Valori medi mensili umidità relativa Fig. 5.4: Umidità relativa 17

19 5.5 Calcolo delle portare di piena Metodi empirici A scopo puramente illustrativo e di confronto con i risultati del paragrafo successivo, si riportano i risultati delle portate massime di piena ottenuti con due delle più comuni formule empiriche. Queste si basano unicamente sulle caratteristiche morfologiche del bacino, risultando così spesso molto imprecise. Si è dunque preferito far uso di metodi a base idrologica. Q max = A = Formula di Scimeni Dove : Q max = A = Formula di Forti A = 7.90 Km 2 Area del bacino Metodi cinematici Per il calcolo delle portate di piena riguardanti il bacino in esame si è scelto di far riferimento al metodo cinematico, nelle sue due formulazioni, cioè con l uso del coefficiente filtrazione e del coefficiente di deflusso. Il valore t c riportato nelle formule dei paragrafi successivi si riferisce al valore del tempo di corrivazione medio calcolato al paragrafo A.2.2., cioè t c = [ore] Metodo cinematico con coefficiente di filtrazione Dove: Q max = Ai = Area i-esima del bacino Ksi = Coefficiente i-esimo di conducibilità idraulica a, n = Parametri della linea segnalatrice Tc = Tempo di corrivazione 18

20 PORTATE MASSIME DI CIASCUNA ZONA ZONA Tr 2 Tr 10 Tr 20 Tr 50 Tr 100 Tr 200 Q max [m 3 /s] Q max [m 3 /s] Q max [m 3 /s] Q max [m 3 /s] Q max [m 3 /s] Q max [m 3 /s] Q max [m 3 /s] Q max [m 3 /s] Tab. 5.7: Portate massime per zona con coeff. di filtrazione Dalla tabella sovrastante si ricava la portata massima: Tr 2 Tr 10 Tr 20 Tr 50 Tr 100 Tr 200 Q max [m 3 /s] Tab. 5.8: Portata massima con coeff. di filtrazione Metodo cinematico con coefficiente di deflusso La formulazione del metodo cinematico nel caso del coefficiente di deflusso è la seguente: dove: A = area del bacino, α, n = parametri della linea segnalatrice t c = tempo di corrivazione, φ= coefficiente di deflusso. Q max = A φ α Facendo uso del coefficiente di deflusso medio calcolato al paragrafo A.3.2, in seguito all analisi della carta d uso del suolo, si ricava la portata massima di piena per ogni tempo di ritorno: Tr 2 Tr 10 Tr 20 Tr 50 Tr 100 Tr 200 Q max [m 3 /s] Tab. 5.9: Portata massima con coeff. di deflusso 19

21 6 Bilancio idrologico 6.1 Bilancio idrologico Ipotizzando che il bacino del Torrente Migliana sia un sistema chiuso dal punto di vista idrogeologico, sono determinati i valori medi mensili delle principali componenti idrologiche, sulla base di uno schema concettuale a due serbatoi. Osserviamo che per quanto riguarda la stima dei flussi lineari delle falde, essendo il sistema chiuso, è nullo lo scambio con altri bacini (S). Equazioni di bilancio in massa: = P - (E + R H + R D + Q I + J) = J S Q B E pot,i = 0.9 Evapotraspirazione potenziale (Serra) R H,i = P i Q l,i = W i-1 J i = W i-1 W i = W i-1 + R D,i = Deflusso superficiale di Horton Deflusso ipodermico Percolazione Aggiornamento stato del suolo Deflusso superficiale di Dunne E i = Evapotraspirazione 20

22 Q B,i = V i-1 V i = V i-1 + Q tot,i = R H,i + R D,i + Q l,i + Q B,i Deflusso di base Aggiornamento stato delle falde Portata falde Gli altri parametri utilizzati nello schema sono stimati come segue: W max 315 Capacità massima idrica del suolo K s Coefficiente medio di permeabilità α β γ Ritardo del flusso di base Ritardo del flusso ipodermico k s /L versanti Ritardo della percolazione k s /z w (profondità di falda) f p N p P T m ΔT U Frequenza istantanea di pioggia Numero di giorni piovosi Precipitazioni medie mensili Temperatura media Differenza tra temperature massime e minime Umidità relative medie Con tali valori dei parametri e dei dati climatici mensili medi, imponendo la condizione di periodicità per i volumi idrici nel suolo e nella falda, si ottengono i risultati di bilancio riportati nella tabella seguente: Mese P(mm/mese) N g pioggia Tmin ( C) Tmax ( C) U(%) fp Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

23 Epot(mm/mese RH(mm/mese) Qi(mm/mese) J(mm/mese) W1(mm) Rd(mm/mese) W2(mm) E E(mm/mese) W(mm) Qb(mm/mes e) V(mm) Qt(mm/mese) deltas(mm) Qt(m^3/s) Tab. 6.0: Bilancio idrologico su base mensile Verifichiamo che Q t + E = P = [mm/mese]. 22

24 P [mm/mese] 150 "E-pot" 100 e Curva di durata delle portate In assenza di dati di portata si è ricostruito la curva di durata delle portate per via indiretta. Per quanto riguarda le portate minori, si utilizzano le 6 più basse portate medie mensili risultanti dal bilancio idrologico. Per valori di portata sensibilmente superiori (portate di piena), si assume come trascurabile il contributo dei deflussi sub-superficiali e si fa riferimento al seguente modello esponenziale per la stima della probabilità di superamento della generica portata Q: P = Dove: β q =4.12 mm α q =14.33 mm d K s = Precipitazione media giornaliera Precipitazione media in un giorno piovoso Frazione della durata media della pioggia in un giorno piovoso (circa 0.25 per il clima mediterraneo) Coefficiente di conducibilità idraulica 23

25 VALORI DI DURATA DELLE PORTATE d Qtot Tab. 6.1: Valori di durata delle portate Curva di durata delle Portate Fig. 6.0: Curva di durata delle portate 24

26 7 Simulazione con Hec-Ras 7.1 Simulazione con Hec-Ras La parte conclusiva della verifica idraulica consiste in una simulazione che ha come scopo quello di individuare possibili situazioni di rischio a seguito di eventi di piena. L analisi riguarda il tratto finale del Torrente Migliana, per una lunghezza di circa 1300 m fino al suo sbocco nel Bisenzio L elaborazione dei dati è stata preceduta da una serie di rilevazioni in sito e sulla base delle carte territoriali. Si riporta di seguito un estratto della planimetria in cui sono evidenziate le sezioni : 25

27 26

28 Fig. 7.0: Sezioni rilevate I dati utilizzati per la simulazione si riferiscono alle portare di piena stimate con il metodo cinematico con coefficienti di deflusso, per tempi di ritorno 2,10, 20, 50, 100 e 200 anni. Si riportano di seguito una serie di risultati grafici significativi della simulazione: 27

29 Figura 7.1: Stazione 0 Valle Figura 7.2: Stazione 40 28

30 Figura 7.3: Stazione primo ponte downstream Figura 7.4: Stazione primo ponte upstream 29

31 Figura 7.5: Stazione 49 Figura 7.6: Stazione 58 30

32 Figura 7.7: Stazione 66.9 Figura 7.8: Stazione prima briglia 31

33 Figura 7.9: Stazione 72 Figura 7.10: Stazione secondo ponte downstream 32

34 Figura 7.11: Stazione secondo ponte upstream Figura 7.12: Stazione

35 Figura 7.13: Stazione Figura 7.14: Stazione

36 Figura 7.15: Stazione seconda briglia Figura 7.16: Stazione

37 Figura 7.17: Stazione terzo ponte downstream Figura 7.18: Stazione terzo ponte upstream e terza briglia 36

38 Figura 7.19: Stazione Figura 7.20: Stazione

39 Figura 7.21: Stazione Figura 7.22: Stazione quarto ponte downstream 38

40 Figura 7.23: Stazione quarto ponte upstream Figura 7.24: Stazione

41 Figura 7.25: Stazione Figura 7.26: Stazione quinto ponte downstream 40

42 Figura 7.27: Stazione quinto ponte upstream Figura 7.28: Stazione

43 Figura 7.29: Stazione Figura 7.30: Stazione quarta briglia 42

44 Figura 7.31: Stazione Figura 7.32: Stazione sesto ponte downstream 43

45 Figura 7.33: Stazione sesto ponte upstream Figura 7.34: Stazione

46 Figura 7.35: Stazione Figura 7.36: Stazione quinta briglia 45

47 Figura 7.37: Stazione Monte 46

48 Figura 7.38: Profilo 47

49 Di seguito si riportano i risultati di Hec-Ras: "Profile Output Table tabella HEC-RAS Plan: Plan 02 River: Tor. Migliana Reach: Cantagallo Min Ch W.S. Crit E.G. Vel Flow Top River Sta Profile Q Total E.G. Elev El Elev W.S. Slope Chnl Area Width (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) Froude # Chl Tr Tr Tr Tr Tr Tr Inl Struct Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Bridge Tr Tr Tr Tr Tr Tr Inl Struct Tr

50 Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Bridge Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Bridge Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr

51 324.3 Tr Tr Tr Tr Tr Tr Bridge Tr Tr Tr Tr Tr Tr Inl Struct Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Bridge 72 Tr Tr

52 72 Tr Tr Tr Tr Inl Struct 66.9 Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Bridge 40 Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tr Tab. 7.0: Analisi dei risultati 51

53 Legenda: River sta sezione trasversale Q Total portata del corso d acqua nella sezione Minchelev elevazione minima del fondo W. S. Elev elevazione del pelo liquido della corrente Crit W.S. elevazione dell altezza critica E. G. Elev elevazione della linea dell energia totale E. G. Slope pendenza della linea dell energia totale VelChnl velocità dell acqua nel canale Flow area sezione liquida della corrente Top Width larghezza in bocca della sezione Froude # Chl numero di Froude nella sezione 7.2 Analisi dei punti significativi e loro interpretazione Dai risultati della simulazione si ottengono delle informazioni riguardo al comportamento del Torrente Migliana nei confronti del fenomeno di piena con i diversi tempi di ritorno considerati. Nelle sezioni iniziali vicino alla strada Provinciale che collega Prato a Vernio e in prossimità dell immissione del Torrente Migliana nel Fiume Bisenzio le condizioni sono buone, allontanandosi e salendo verso monte le condizioni peggiorano. Per tempi di ritorno di 200 anni si hanno esondazioni nelle sezioni , e dalla alla Per tempi di ritorno di 100 anni si hanno esondazioni nelle sezioni , 324.3, , e dalla alla Per tempi di ritorno di 50 anni si hanno esondazioni nelle sezioni , 324.3, , e dalla alla Per tempi di ritorno di 20 anni si hanno esondazioni nelle sezioni , e Per tempi di ritorno di 10 anni si ha esondazione nella sezione Per tempi di ritorno di 2 anni si hanno esondazioni nelle sezioni e Le esondazioni non sono preoccupanti poiché intorno ci sono boschi, prati e coltivazioni, eccetto nelle ultime sezioni dalla alla poiché sono in prossimità di un edificio ad uso abitativo. 52

54 8 Documentazione fotografica 8.1 Documentazione fotografica Figura 8.1: Primo ponte Figura 8.2: Secondo ponte - Prima briglia Figura 8.3: Stazione

55 Figura 8.4: Seconda briglia Figura 8.5: Terzo ponte - Terza briglia Figura 8.6: Quarto ponte 54

56 Figura 8.7: Quinto ponte downstream Figura 8.8: Quinto ponte upstream Figura 8.9: Sesto ponte-quarta briglia-quinta briglia 55

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