Laboratorio Micro Rocce Mineralogia ottica a.a / 2008
|
|
- Ada Vaccaro
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università di Pisa Facoltà di Scienze MFN Corso di Laurea in Scienze Geologiche Laboratorio Micro Rocce Mineralogia ottica a.a / 2008 Sergio Rocchi Dipartimento di Scienze della Terra Via S. Maria, 53 rocchi@dst.unipi.it Programma e lezioni: Registro lezioni: Programma 2 LE ROCCE Le rocce e i loro costituenti Studio delle rocce al microscopio MINERALOGIA OTTICA Identificazione sistematica dei minerali al microscopio Osservazioni a luce parallela polarizzata Osservazioni con nicol incrociati Osservazioni a luce convergente con nicol incrociati MINERALI DELLE ROCCE ROCCE IGNEE ROCCE METAMORFICHE Lezione fuori sede Viaggio di istruzione Verifiche in itinere 1
2 orario 3 lunedi martedi mercoledi giovedi venerdi 9-10 aula micro assistenti aula micro assistenti aula micro assistenti aula micro assistenti aula micro docente aula micro docente aula F aula micro docente + assist. aula micro docente + assist aula F aula micro docente aula micro docente aula micro docente + assist. aula micro docente + assist. tutti gruppo I gruppo II frequenza obbligatoria (firma) facoltativo 4 lezioni fuori sede Rosignano, San Vincenzo, Campiglia 1 g., 8 maggio Sardegna meridionale 4 gg, aprile verifiche in itinere Rocce plutoniche 14 aprile Rocce vulcaniche 15 maggio Rocce metamorfiche 5 giugno 2
3 Le Rocce e i loro costituenti descrizione delle rocce 6 la descrizione di una roccia si basa sulla combinazione di due tipi di dati microstruttura + costituenti La microstruttura (o tessitura) di una roccia è l'insieme dei caratteri derivanti da dimensioni, forma e rapporti spaziali dei suoi componenti. Le rocce ignee acquisiscono la loro microstruttura durante il processo igneo di solidificazione (passaggio del sistema dallo stato liquido allo stato solido). Le rocce metamorfiche acquisiscono la loro microstruttura durante il processo metamorfico (subsolidus). Le rocce sedimentarie acquisiscono la loro microstruttura durante il processo sedimentario (erosione-trasportodeposizione-diagenesi, precipitazione, biocostruzione). Natura e abbondanza dei componenti di una roccia ignea (minerali, con reticoli cristallini ordinati) dipendono dalla composizione del magma. Se il passaggio dal liquido al solido è molto rapido il solido conserva una struttura simile a quella del liquido, amorfa (vetro). Natura e abbondanza dei componenti di una roccia metamorfica (minerali) dipendono dalla composizione del roccia di partenza e dallʼintensità del processo metamorfico. Natura e abbondanza dei componenti di una roccia sedimentaria (minerali, materiale organico) dipendono dalla composizione del materiale deposto e del materiale diagenetico (cemento). 3
4 Studio delle rocce al microscopio 7 Descrizione Microstrutture Minerali DATI Classificazione Petrologia Formulazione ipotesi multiple Valutazione ipotesi INTERPRETAZIONE Confronto con altri dati Osservazioni di terreno Osservazioni su campioni macro Analisi chimica Identificazione macroscopica Proprietà fisiche e chimica dei minerali Identificazione microscopica Interazione tra luce polarizzata e minerali Microscopio da Mineralogia/Petrografia Interazione elettroni-minerali SEM (Microscopio Elettronico a Scansione, fino 10 6 ingrandimenti) Identificazione chimica Analisi bulk identificazione dei costituenti (minerali) XRF (Fluorescenza raggi X) ICP-MS (Inductively Coupled Plasma-Mass Spectrometry) Analisi in situ (puntuali) SEM-EDS (Microscopio Elettronico a Scansione con microanalisi a Sistema Dispersivo di Energia) EPMA-WDS (Microsonda Elettronica con microanalisi a Sistema Dispersivo di Lunghezze d'onda) LA-ICP-MS (Laser Ablation ICP-MS) Identificazione strutturale XRD (Diffrattometria raggi X) TEM (Microscopio Elettronico a Trasmissione) 8 4
5 identificazione MACRO dei minerali 9 splendore colore metallico, non metallico (vitreo, adamantino, submetallico, grasso o untuoso, sericeo, perlaceo, terroso) frattura concoide, irregolare, scheggiosa, ruvida, terrosa, piana sfaldatura perfetta/facile, buona/evidente, difficile; una, due ; angolo abito cristallino forma - sistema cristalllino durezza scala Mohs (1822) <2-2.5 = tenero (rigato dallʼunghia), <5-5.5 = semiduro (rigato dal coltello), >5 = duro (riga il vetro), > 7 = durissimo (riga la porcellana) densità altre caratteristiche fisiche e chimiche reazione allʼhcl diluito, etc Identificazione MICRO dei minerali 10 strumenti: il microscopio da petrografia la sezione sottile manuali di mineralogia ottica applicazione della mineralogia ottica 5
6 il microscopio da petrografia 11 occhio oculare diaframma lente di Amici analizzatore obiettivo piattaforma girevole lente convergente diaframma del condensatore polarizzatore diaframma di apertura lampada La sezione sottile 12 cosʼè una fettina di roccia dello spessore di 30 µm a cosa serve a studiare le manifestazioni dellʼinterazione tra luce polarizzata e struttura cristallografica dei materiali costituenti le rocce (minerali e vetro) come si fa 6
7 Indice 13 MINERALOGIA OTTICA Identificazione sistematica dei minerali al microscopio Osservazioni a luce parallela polarizzata Osservazioni con nicol incrociati Osservazioni a luce convergente con nicol incrociati mineralogia ottica: identificazione sistematica di una fase 14 Minerale da identificare forma Nicol // opaco trasparente rilievo Colore, pleocroismo sfaldature Nicol X isotropo anisotropo birifrangenza estinzione Conosc. uniassico biassico + + 2V 7
8 LUCE NICOLS OSSERVAZIONI TERMINOLOGIA mineralogia ottica: sequenza osservazioni // // FORMA sviluppo facce euedrale/subedrale/anedrale forma 3D equidimes. inequidimens., tozzo, prismatico // // COLORE assorbimento opaco vs trasparente --> colore assorbimento pleocroismo schema pleocroismo zonatura conv // RIFRANGENZA rilievo basso/medio/alto linea di Becke I.R. > vs < fasi adiacenti // // VARIE sfaldature orientazione cristallografica inclusioni dimensioni, natura, abbondanza 15 // X BIRIFRANGENZA colori scala Newton colore + ordine = birifrangeza (max) // X ESTINZIONE angolo estinz. retta vs estinz. obliqua posizione indici // X VARIE geminazioni zonatura smescolamenti estinz. retta --> allungam. positivo vs negativo estinz. retta --> angolo indici-direz. cristallografiche conv X FIGURA INTERF. angolo assi ottici 0 (= uniassico) vs 0 (=biassico) --> angolo 2V segno ottico + vs Minerali opachi 16 Colore in luce riflessa nero ottone Bronzo-rame Ottone carico scuro Blu acciaio, rosso, nero Nero violetto Blu acciaio-nero Nero ferro-marrone nerastro Giallo-marrone bianco minerale grafite pirite pirrotina calcopirite ematite ilmenite magnetite cromite limonite leucoxene note Sottili scaglie, spalmature Cristalli euedrali quadrati Masserelle, lamine Masserelle, Masserelle o cristalli euedrali Cristalli lamellari Cristalli ottaedrici, sezioni rombiche, subquadrate, a sei lati Spesso con serpentino aggregati, colloidali, porosi, pisolitici Prodotto a grana fine dellʼalterazione di minerali titaniferi 8
9 Le osservazioni a luce parallela polarizzata Forma 17 il sistema cristallino condiziona la forma dei cristalli la forma dei cristalli fornisce informazioni sul sistema cristallino Le osservazioni a luce parallela polarizzata esempio di forma 3D - olivina 18 9
10 Le osservazioni a luce parallela polarizzata Rifrangenza - rilievo n 1 < n 2 Le osservazioni a luce parallela polarizzata Rifrangenza - linea di Becke 20 fascia scura fascia luminosa 1 2 n 1 < n 2 angolo limite 10
11 Le osservazioni a luce parallela polarizzata Rifrangenza - linea di Becke 21 quarzo feldspato alcalino abbassando il piatto del microscopio (allontanandolo dall obiettivo)... la linea luminosa si sposta verso il minerale a indice di rifrazione più alto Minerali (e non) isotropi 22 rilievo fase Indici di rifrazione note rilievo negativo! basso Fluorite Sodalite Analcime Haüyna Leucite Piccoli cristalli Quasi isotropo, geminazioni polisintetiche incrociate Medio-alto Molto alto variabile Antigorite Granati Spinello Cromite Perovskite Vetro Palagonite Cristalli euedrali a sei lati Vetro vulcanico alterato 11
12 I o = intensità luce incidente I = intensità luce trasmessa t = spessore minerale k = coeff. assorbimento Le osservazioni a luce parallela polarizzata Colore e Pleocroismo I = I o e -kt 23 k = f (λ, direzione) mezzo isotropo mezzo anisotropo k=0 λ trasparente incolore trasparente incolore k= λ opaco opaco k=0 per λ 1 colorato 0<k< k= per λ 2 in λ 1 dominante e λ 2 secondario per λ 3 colorato pleocroico in λ 1 e λ 2 Le osservazioni a luce parallela polarizzata Colore e Pleocroismo 24 biotite biotite ruotando il piatto del microscopio di 90 in senso orario... analizzatore polarizzatore i colori di assorbimento del minerale trasparente colorato (e anisotropo) variano: assorbimento massimo quando l indice cristallografico principale (visualizzato da allungamento e sfaldature) è parallelo al piano di polarizzazione della luce (piano di vibrazione della luce nel polarizzatore) pleocroismo diretto, tipico della biotite (mica nera) 12
13 colore 25 rosso rosa marrone giallo verde blu viola Isotr. no pleocr. cubico spinello granato Granato, spinello spinello Sodalite, fluorite fluorite + rutilo Zircone rutilo zircone uniassico tormalina Stilpnomelan o Tormalina Stilpnomelan o Tormalina tormalina tormalina Anisotropo + titanite Staurolite Monazite cloritoide Cloritoide Egirinaaugite cloritoide pleocroico iddingsit e iddingsit e clorite biassico Iperstene andalusite Biotite, Allanite orneblenda (basaltica) Pistacite Biotite, Allanite Actinolite Pistacite Biotite, Egirina Iperstene Actinolite orneblenda Glaucofane cordierite glaucofane Le osservazioni a luce parallela polarizzata 26 1 sistema di sfaldature parallelo alla base es.: Biotite Sfaldature 2 sistemi di sfaldature es.: Lawsonite 13
14 Le osservazioni a luce parallela polarizzata Sfaldature 27 2 sistemi di sfaldature parallele all'asse c es.: Pirosseno 2 sistemi di sfaldature parallele all'asse c es.: Anfibolo Le osservazioni a luce parallela polarizzata Inclusioni 28 sono comunemente costituite da cristalli (generalmente euedrali) o porzioni di vetro inclusi allʼinterno di un cristallo (es.: cromite nellʼolivina, bolle di vetro nel plagioclasio) la presenza di inclusioni non è un criterio diagnostico inclusioni di spinello (cromite) in olivina 14
15 Le osservazioni con nicol incrociati Birifrangenza 29 Rilievo, sfaldature, birifrangenza 30 Numero sfaldature rilievo Birifrangenza < 0.01 Birifrangenza Birifrangenza > bassissim o basso medio clorite cordierite muscovite alto (clino)zoisite, staurolite, cloritoide sillimanite Biotite, pistacite 2 bassissim o basso Medio-alto Ortoclasio, sanidino, anortoclasio, albite, microclino Plagioclasio Opx, andalusite Tremolite-actinolite, glaucofane, orneblenda, giadeite, augite Egirina, rutilo, titanite 3 basso medio Molto alto Lawsonite, cianite 15
16 Le osservazioni con nicol incrociati Estinzione retta 31 γʼ αʼ αʼ γʼ Le osservazioni con nicol incrociati Estinzione retta 32 γʼ Posizione di estinzione αʼ αʼ γʼ 16
17 Le osservazioni con nicol incrociati Allungamento 33 Rotazione oraria di 45 γʼ αʼ αʼ γʼ γ γ (γ + γ ) (α + α ) > γ α (γ α ) + (γ α ) > γ α (γ + α ) (α + γ) < γ α (γ α ) (γ α ) < γ α allungamento positivo allungamento negativo Le osservazioni con nicol incrociati Estinzione obliqua 34 Posizione di estinzione c γʼ c αʼ αʼ γʼ angolo tra l'asse c (materializzato dalle sfaldature) e gli indici = 30 (e 60 ) c γ = 30 oppure c γ = 30? 17
18 Le osservazioni con nicol incrociati Angolo di estinzione - Allungamento 35 c γʼ αʼ Rotazione oraria di 45 c αʼ γʼ γ γ (γ + γ ) (α + α ) > γ α (γ + α ) (α + γ) < γ α c γ = 30 v c α = 30 v Le osservazioni con nicol incrociati Smescolamenti 36 sono costituiti da isole di una fase di una certa composizione immerse in un cristallo ospite di composizione diversa la due composizioni hanno relazioni di solvus subsolidus la loro presenza o assenza non è un criterio diagnostico la presenza e il tipo possono essere fortemente indicativi (es.: pertiti, antipertiti e pirosseni delle rocce intrusive) 18
19 Le osservazioni a luce convergente con nicol incrociati Angolo 2V : Minerali Uniassici, 2V=0 37 Osservazioni a luce convergente con nicol incrociati Angolo 2V : Minerali Biassici, 2V
20 Osservazioni a luce convergente con nicol incrociati Angolo 2V : misurazione nei Minerali Biassici 39 2V piccolo 2V grande sezione ortogonale a una bisettrice: quale? sezione perp. a un asse ottico 2V grande sezione perp. a un asse ottico Osservazioni a luce convergente con nicol incrociati Segno ottico - Minerali Uniassici 40 quarzo: uniassico positivo calcite: uniassica negativa 20
21 Osservazioni a luce convergente con nicol incrociati 41 Segno ottico - Minerali Biassici biassico positivo biassico negativo Vai a: La sezione sottile Come si fa una sezione sottile 42 L'esame microscopico di una roccia è uno dei cardini di qualsiasi indagine geologica. Tale esame viene condotto attraverso il microscopio da petrografia su un frammento selezionato del campione di roccia ridotto a uno spessore standard di 0.03 mm, comunemente detto sezione sottile. Sarebbe opportuno che ogni studente di scienze geologiche apprendesse la tecnica di preparazione di una sezione sottile, e l'acquisizione di tale metodologia diviene addirittura indispensabile per gli studenti che debbano studiare un grande numero di sezioni sottili per la stesura della loro tesi di laurea. Essi potranno così evitare i lunghi periodi di attesa imposti dai laboratori esterni e contribuire a un notevole risparmio di fondi da parte dell'università; in più, usciranno dall'università per entrare nel mondo del lavoro con una esperienza personale in uno dei pochi settori geologici (sensu lato) dove la domanda è costantemente molto alta. L'attrezzatura necessaria per la preparazione di sezioni sottili è molto semplice e la preparazione stessa non presenta alcuna difficoltà concettuale per uno studente di scienze geologiche, ma necessita di una certa esperienza se si desiderano risultati di alta qualità in tempi brevi. Un buon livello qualitativo può comunque essere raggiunto con un minimo di pazienza e perseveranza. 21
22 Prima di tutto si sceglie sul campione quello che dovrà essere il piano della sezione sottile e lo si materializza segnandolo con una matita o un pennarello non impregnante (Fig.1a). Quindi si procede al taglio del campione lungo questo piano mediante una apposita troncatrice. Il cosiddetto taglio è in realtà una abrasione lungo un sottile solco ad opera dei materiali abrasivi che la sega reca sul proprio bordo esterno. Tali materiali possono essere costituiti da particelle di corindone o di diamante e possono essere continuamente rifornite come materiale sciolto sul bordo del disco oppure essere cementate direttamente sul bordo del disco. Come si fa una sezione sottile Taglio grossolano Le troncatrici più efficaci sono quelle con particelle di diamante saldate (magari con microfusione a laser) sul bordo del disco (=sega diamantata). Parallelamente alla superficie piatta ottenuta con il primo taglio, si effettua un altro taglio in maniera da ottenere una fetta di roccia spessa circa 10 mm (Fig.1b). Ortogonalmente a queste due superfici si effettuano quattro tagli tali che il risultato consista un parallelepipedo alto 10 mm con base di dimensioni uguali a quelle del coprioggetto che si vuole usare (generalmente mm 24x40, Fig.1c). Su una delle facce maggiori della fettina così ottenuta si riporta, sempre con una matita o un pennarello non impregnante, la sigla del campione. 43 ~10 mm 24 mm 40 mm Fig. 1a Fig. 1b 10 mm Fig. 1c Come si fa una sezione sottile Levigatura e/o lucidatura della faccia inferiore 45 Una delle due facce maggiori del parallelepipedo (quella senza sigla) viene levigata in più stadi con smeriglio di corindone di grana decrescente. E' molto importante lavare bene il preparato di roccia ad ogni passaggio, in quanto eventuali residui di smeriglio a grana più grossa di quella che si sta usando e frammenti residui dall'abrasione possono creare sgradevoli solchi. Stadio 1. Smeriglio 100µm (grana 120). Mezzo cucchiaino di smeriglio viene posto su un pezzo di vetro e bagnato con acqua. Il parallelepipedo viene sfregato sullo smeriglio con movimento rotatorio, esecitando una leggera pressione. Dopo circa mezzo minuto il rumore dello sfregamento cambia, in quanto le particelle di corindone vanno arrotondandosi. Il vetro viene allora lavato e lo smeriglio sostituito. Quando la superficie appare piatta, si lavano sotto un getto d'acqua vetro e campione. Stadio 2. Smeriglio 60µm (grana 220). Sono in genere necessari due passaggi con smeriglio nuovo di circa un minuto ciascuno. Quindi campione e vetro vengono lavati sotto un getto d'acqua. Stadio µm (grana 3F). Un passaggio di circa un minuto e solito lavaggio di vetro e campione. Stadio 4. Se si vuole ottenere una superficie lucida si effettua un ulteriore passaggio con pasta di ossido di Ce (0.8 µm). Il campione viene quindi lavato ed essiccato in stufa a una temperatura di circa 60 C. 22
23 Come si fa una sezione sottile Incollaggio sul vetrino portaoggetti e taglio fine 46 Lʼincollaggio può essere effettuando usando diversi tipi di collanti. Balsamo del Canada. Un sottile strato di balsamo deve essere steso sul vetrino portaoggetti e cotto a 160 C per due minuti. Il balsamo non deve essere cotto troppo a lungo o portato a temperature troppo alte, in quanto può divenire fragile e virare al marrone. Quindi la superficie levigata (o lucidata) del campione, scaldato a 120 C, viene posta sullo strato di balsamo e, con piccoli movimenti e una leggera pressione si spremono il collante in eccesso ed eventuali piccole bolle d'aria rimaste intrappolate nel collante tra vetrino e campione. Il balsamo del Canada ha indice di rifrazione n= Resina epossidica. La procedura è analoga, ma presenta il vantaggio di effettuarsi a freddo. Gli svantaggi sono rappresentati dalle difficoltà di mescolamento nel caso in cui il collante sia commercializzato in due componenti separati, dalla tossicità, e dall'indice di rifrazione, generalmente più alto di quello del balsamo (n=1.555). Lakeside 70. Viene fornito in bastoncini e deve essere scaldato al di sopra di 85 C. Ha indice di rifrazione (n=1.540) molto vicino a quello del balsamo. E' buona regola incidere la sigla del campione in un angolo sul retro del coprioggetto. La fettina di roccia incollata sul vetrino portaoggetti deve essere tagliata con l'uso di una sega diamantata a disco sottile per ridurne lo spessore a circa 0.5 mm. Fondamentale è mantenere (o ottenere) il parallelismo tra la faccia superiore e quella inferiore. Come si fa una sezione sottile Assottigliamento e lucidatura 47 Questa operazione necessita dell'ausilio di un microscopio da petrografia, pur di modesta qualità e in configurazione molto semplificata. Infatti lo spessore della sezione viene da qui in avanti controllato sfruttando una tavola di Michel-Lévy, che riporta gli spessori della sezione in funzione della potenza birifrattiva e del colore di interferenza mostrato da un minerale. Così, alcuni minerali noti, comuni e a bassa birifrangenza (quarzo e feldspati) sono usati come indice di spessore. E' molto importante lavare bene il preparato di roccia ad ogni passaggio, in quanto eventuali residui di smeriglio a grana più grossa di quella che si sta usando possono creare sgradevoli solchi, mentre frammenti residui dall'abrasione sono addirittura in grado, quando lo spessore sia ormai molto ridotto, di distruggere una sezione. Stadio 1. Smeriglio 100µm (grana 120). Lo spessore della fettina viene ridotto fino a 0.2 mm usando lo smeriglio su una mola a piatto orizzontale girevole. Al microscopio: i minerali trasparenti sono attraversati dalla luce. Quindi campione e mola vengono lavati con un getto d'acqua. Stadio2. Smeriglio 60µm (grana 220). Lo spessore del preparato viene ridotto fino a 0.1 mm usando lo smeriglio su una mola a piatto orizzontale girevole. Al microscopio: quarzo e feldspati mostrano colori di interferenza luminosi del secondo ordine. Quindi campione e mola vengono lavati con un getto d'acqua. Stadio µm (grana 3F). Lo spessore viene ridotto fino a 0.03 mm usando lo smeriglio su una mola a piatto orizzontale girevole. Particolare cura deve essere posta affinché lo spessore della sezione rimanga uniforme su tutta l'area. Al microscopio: Sono quindi necessari frequenti controlli al microscopio, che devono testimoniare una uniforme riduzione dei colori di interferenza. Lo spessore della sezione sarà quello desiderato (0.03 mm = 30 µm) quando i colori di interferenza di quarzo e feldspati raggiungono il grigio e bianco del primo ordine. Se la roccia non contiene né quarzo né feldspati la stima dello spessore dovrà basarsi sui colori degli altri minerali e risulterà più difficoltosa. Quindi campione e mola vengono lavati con un getto d'acqua. Stadio 4. La lucidatura finale si effettua con un passaggio a mano su vetro con ossido di Ce. Il campione viene quindi lavato ed essiccato in stufa a una temperatura di circa 60 C. 23
24 Come si fa una sezione sottile Incollaggio del vetrino portaoggetti e finitura 48 Il preparato così ottenuto viene coperto incollandovi un vetrino coprioggetto, di spessore molto inferiore a quello del portaoggetto. Viene in genere utilizzato lo stesso collante usato per l'incollaggio tra preparato e portaoggetto, con la stessa procedura. Il coprioggetto viene appoggiato su un lato del preparato ricoperto di una sottilissima pellicola di collante, e quindi lasciato lentamente cadere su di esso. Le eventuali bollicine d'aria rimaste intrappolate possono essere espulse tramite una leggera pressione sul coprioggetto. Lo strato di collante deve essere più sottile possibile, per evitare problemi di messa a fuoco con lenti (obiettivi) ad alto ingrandimento ( 40x), che hanno una distanza di lavoro molto corta. Quando il collante si è definitivamente indurito, gli eccessi possono essere rimossi con una lametta, e finalmente può essere incollata una etichetta recante la sigla del campione ed eventuali altre informazioni. testi consigliati 49 MINERALOGIA OTTICA Armienti P. (a cura di, 1993): La determinazione dei plagioclasi al microscopio polarizzante. SEU, Pisa, pp.40. Deer W.A., Howie R.A. & Zussman J. (1992) : An introduction to the rock-forming minerals. Longman. Kerr P.F. Optical mineralogy. McGraw-Hill, pp Peccerillo A., Perugini D. (2003) : Introduzione alla Petrografia ottica. Morlacchi. 200 pp + CD-ROM Pichler, H. & Schmitt-Riegraf C. (1997) : Rock-forming minerals in thin sections. Chapman & Hall, 220 pp. Phillips W. & Griffen, D.T. (1981) : Optical mineralogy - The nonopaque minerals.freeman & C. 677 pp. Roubault M. (1963): Determination des mineraux des roches aux microscope polarisant. Lamarre-Poinat, pp MICROSTRUTTURE: Bard J.P. (1990): Microtextures des roches magmatiques et metamorphiques. Masson, pp MacKenzie W.S., Donaldson C.H. & Guilford C. (1982): Atlas of Igneous Rocks and their Textures. Longman (Zanichelli in italiano), pp Rocchi S. (1993): Meccanismi di cristallizzazione e strutture delle rocce ignee. SEU, Pisa, pp. 57. Vernon, R. H., 2004, A practical guide to rock microstructure, Cambridge University Press, pp Yardley B.W.D., MacKenzie W.S.& Guilford C. Atlas of metamorphic rocks and their textures. Longman. ROCCE Cox K.G., Bell J.D.& Pankhurst R.J. (1979): The interpretation of igneous rocks. George Allen & Unwin, pp D'Amico C., Innocenti F.& Sassi F.P. (1987): Magmatismo e metamorfismo. UTET, pp D'Amico C. (1973): Le rocce metamorfiche. Patron (Bologna), pp.333. D'Argenio B., Innocenti F.& Sassi F.P. (1994): Introduzione allo studio delle rocce. UTET, pp.162. Le Maitre R.W. (editor, 1989): A classification of Igneous Rocks and Glossary of terms. Blackwell, pp.193 Nockolds S.R., Knox R.W.O. & Chinner G.A. (1978): Petrology for students. Cambridge University Press, pp Shelley D. (1992): Igneous and metamorphic rocks under the microscope. London, Chapman & Hall, pp Yardley B.W.D. (1993): An introduction to metamorphic petrology. Longman, pp
INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA
INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA Cosa sono le rocce Sono aggregati di minerali che compongono la crosta terrestre Cosa sono i minerali I minerali sono sostanze naturali, solide e omogenee, in quanto mantengono
Dettagli16/03/2016 SEZIONI SOTTILI
SEZIONI SOTTILI Metodologia Come si ottiene una sezione sottile di una roccia; Quali sono gli strumenti per studiare una sezione sottile; Principi base di ottica mineralogica; Come si descrivono i minerali;
DettagliDocente Emilio Saccani TABELLE PER L IDENTIFICAZIONE DEI MINERALI PIÙ COMUNI IN SEZIONE SOTTILE
CORSO DI LABORATORIO DI PETROGRAFIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Docente Emilio Saccani TABELLE PER L IDENTIFICAZIONE DEI MINERALI PIÙ COMUNI IN SEZIONE SOTTILE Queste Tabelle forniscono un quadro
DettagliMODULO A Docente: prof. Francesco Princivalle (Ricevimento su appuntamento tramite mail a
Corso di Mineralogia e Petrografia con Laboratorio Per Scienze e Tecnologie per l Ambiente e la Natura Laurea Triennale - Codice: 041SM CFU: 3+3+3 II Periodo Didattico - A.A. 2017/2018 MODULO A Docente:
DettagliTabelle per l identificazione dei minerali più comuni in sezione sottile
1 Tabelle per l identificazione dei minerali più comuni in sezione sottile Queste Tabelle forniscono un quadro riassuntivo delle proprietà ottiche principali di un ampia gamma di minerali più o meno comuni
DettagliCostruiamo un microscopio polarizzatore
Praticando le Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma 26 gennaio 2018 Costruiamo un microscopio polarizzatore Michele Lustrino Dipartimento di Scienze della Terra Sapienza Università di Roma I
DettagliDESCRIZIONE DEI MINERALI Clivaggio o sfaldature
Clivaggio o sfaldature Molti minerali si rompono lungo piani definiti, la posizione dei quali è controllata dalla loro struttura reticolare. Tra i piani di sfaldatura, il legame atomico è più debole rispetto
DettagliMINERALOGIA E COSTITUENTI DELLE ROCCE CON LABORATORIO
DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE, GEOLOGICHE E AMBIENTALI Corso di laurea in Scienze geologiche Anno accademico 2016/2017-1 anno CON 12 CFU - 2 semestre Docenti titolari dell'insegnamento ROSALDA PUNTURO
DettagliPETROGRAFIA CON LABORATORIO
DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE, GEOLOGICHE E AMBIENTALI Corso di laurea in Scienze geologiche Anno accademico 2016/2017-2 anno PETROGRAFIA CON LABORATORIO 12 CFU - 1 semestre Docenti titolari dell'insegnamento
DettagliMicroscopio per petrografia
Microscopio per petrografia Definito nello specifico come microscopio ottico polarizzatore a luce trasmessa, è detto anche microscopio da petrografia, è sostanzialmente simile ad un normale microscopio,
DettagliIntroduzione alla Petrografia Ottica PREFAZIONE
PREFAZIONE Ci sono pochissime ragioni per scrivere un manuale per studenti. Tra queste non c'è certamente la gloria: un manuale consiste della raccolta di informazioni abbastanza scontate, si potrebbe
DettagliNicol // Nicol X. Conosc. SCHEMA PER L IDENTIFICAZIONE DI UN MINERALE. Minerale da identificare. forma. rilievo. colore, pleocroismo sfaldature
SCHEMA PER L IDENTIFICAZIONE DI UN MINERALE Minerale da identificare forma Nicol // opaco trasparente rilievo colore, pleocroismo sfaldature Nicol X isotropo anisotropo birifrangenza estinzione Conosc.
DettagliELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA
Corso di laurea in ingegneria civile e ambientale ELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA Riconoscimento Rocce Dott.. M. Caggiati ed E. Grottoli TIPI DI ROCCE Magmatiche Metamorfiche Sedimentarie CARATTERISTICHE
Dettagli5 - MINERALI Sostanze solide, naturali, inorganiche, con una struttura interna ordinata e una limitata varietà di composizione chimica
5 - MINERALI Sostanze solide, naturali, inorganiche, con una struttura interna ordinata e una limitata varietà di composizione chimica sono i costituenti elementari delle rocce ROCCE: Miscele solide, naturali,
DettagliCapitolo 4 Rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi
Capitolo 4 Rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi Rocce: aggregati di uno o più minerali 115 Capitolo 4 Rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi Rocce: aggregati di uno o più minerali
Dettagliminerale roccia cristallo Abito cristallino Punto di fusione La durezza La sfaldatura
Minerali e rocce Un minerale è un composto chimico che si trova in natura, come costituente della litosfera, che ha una ben determinata composizione ed una struttura cristallina ben definita. Ad oggi sono
DettagliMODELLO SCHEDA INSEGNAMENTO
Corso di Laurea Denominazione insegnamento: MODELLO SCHEDA INSEGNAMENTO Numero di Crediti: 10 Anno Semestre: Docente Titolare: Dottorandi/assegnisti di ricerca che svolgono attività didattica a supporto
DettagliIl Microscopio. Costo Microscopio polarizzatore fai-da-te: (ovviamente con molti limiti)
Il Microscopio Costo 1.000-30.000 Microscopio polarizzatore fai-da-te: 30-100 (ovviamente con molti limiti) Il Microscopio Si studia l interazione della luce con il reticolo dei cristalli. Si usa luce
DettagliLe rocce costituiscono la crosta terrestre. Per poter descrivere e classificare i vari tipi di rocce occorre conoscere i loro costituenti, cioè i
I MINERALI Le rocce costituiscono la crosta terrestre. Per poter descrivere e classificare i vari tipi di rocce occorre conoscere i loro costituenti, cioè i MINERALI REQUISITI DEI MINERALI 1.SONO IN GENERE
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DELLA BASILICATA DIPARTIMENTO DI SCIENZE
Programma di insegnamento per l a.a. 2015-2016 Insegnamento: PETROGRAFIA Docente: GIOVANNA RIZZO Corso di studio: LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE Anno di corso: II ANNO Periodo didattico: II SEMESTRE
DettagliProcedure per la preparazione delle sezioni sottili di roccia:
Procedure per la preparazione delle sezioni sottili di roccia: Il campione viene ulteriormente ridotto tramite una sega diamantata di diametro più piccolo. Procedure per la preparazione delle sezioni sottili
DettagliDESCRIZIONE DEI MINERALI Geminazioni e Zonature
Geminazioni e Zonature Le geminazioni e le zonature sono caratteri diagnostici importanti nell identificazione dei minerali. Questi caratteri possono essere osservati soltanto con i nicols incrociati.
DettagliI silicati entrano nella composizione di moltissime rocce. I più importanti silicati sono: feldspati, olivine, pirosseni, granati e miche.
Un minerale è un composto chimico che si trova in natura, come costituente della litosfera, che ha una ben determinata composizione ed una struttura cristallina ben definita. Ad oggi sono noti oltre 4000
DettagliDubino al contro. succettigraniti.com. > 02 Catalogo. > 04 Schede tecniche
Dubino al contro > 02 Catalogo > 04 Schede tecniche succettigraniti.com Succetti graniti catalogo Dubino al contro LUCIDO PROVE TECNICHE - VALORI MEDI SUPERFICIE RESINATA LEVIGATA Massa volumica apparente
DettagliSistematica dei minerali
Sistematica dei minerali 1 2.10 Criteri di classificazione dei minerali Le rocce della crosta terrestre sono fondamentalmente costituite da una trentina di minerali, che si possono raggruppare in un numero
DettagliCAPITOLO 3 PETROGRAFIA
CAPITOLO 3 PETROGRAFIA Sulla base delle caratteristiche petrografiche sono stati identificati, nell area di studio, due principali gruppi. Uno, rappresentato da trondhjemiti, contenenti principalmente
DettagliLaboratorio Micro Rocce I minerali a.a / 2008
Università di Pisa Facoltà di Scienze MFN Corso di Laurea in Scienze Geologiche Laboratorio Micro Rocce I minerali a.a. 2007 / 2008 Sergio Rocchi Dipartimento di Scienze della Terra Via S. Maria, 53 email:
DettagliIl sorprendente mondo dei colori nei minerali
Il sorprendente mondo dei colori nei minerali (a cura di Michele Lustrino) Dal punto di vista delle proprietà ottiche i minerali possono essere distinti in minerali opachi e trasparenti. I minerali opachi,
DettagliIntroduzione allo studio delle rocce
Introduzione allo studio delle rocce 1 2.14 Le rocce della crosta terrestre Una roccia è un aggregato solido e compatto di uno o più minerali che si ritrova in natura. Il granito è una roccia composta
DettagliPietra Smeralda al contro
Pietra Smeralda al contro > 02 Catalogo > 04 Schede tecniche Succetti graniti catalogo Pietra Smeralda al contro LUCIDA PROVE TECNICHE - VALORI MEDI SUPERFICIE RESINATA LEVIGATA, RETRO RESINATO RETINATO
DettagliCristallizzazione dei minerali in un magma a composizione granitica
Durante il raffreddamento, le diverse specie minerali cristallizzano secondo un certo ordine governato dalle leggi della fisica e della chimica. I primi a cristallizzare sviluppano normalmente in modo
DettagliAndrea Nella Michela Mazzucchi Diego Galli Milo Galli
Andrea Nella Michela Mazzucchi Diego Galli Milo Galli Le rocce formano la parte solida del nostro pianeta. Come vedremo, esse si sono formate attraverso processi diversi, la cui durata può andare da pochi
DettagliI MATERIALI DELLA TERRA SOLIDA. Unità 9 Par. #6,7,8,9,10,11, 12,13
I MATERIALI DELLA TERRA SOLIDA Unità 9 Par. #6,7,8,9,10,11, 12,13 Pag 179 presentazione unità Pag.180 la formazione dei minerali LE ROCCE = CORPI SOLIDI COSTITUITI DALL AGGREGAZIONE NATURALE DI UNO O PIÙ
DettagliCorso di Mineralogia per Scienze Geologiche Laurea Triennale - Codice: 096SM CFU: 6+3 II Periodo Didattico - A.A. 2018/2019
Corso di Mineralogia per Scienze Geologiche Laurea Triennale - Codice: 096SM 1-2 - CFU: 6+3 II Periodo Didattico - A.A. 2018/2019 Docente: prof. Francesco Princivalle (Ricevimento su appuntamento via mail
DettagliCristalli, minerali e loro proprietà
Cristalli, minerali e loro proprietà 1 2.1 Elementi e composti naturali Un elemento è una sostanza che non può essere separata in tipi più semplici di materia con normali processi chimici. Otto tra gli
DettagliVerde Spluga. succettigraniti.com. > 02 Catalogo. > 06 Schede tecniche
Verde Spluga > 02 Catalogo > 06 Schede tecniche succettigraniti.com Succetti graniti catalogo Verde Spluga LUCIDO PROVE TECNICHE - VALORI MEDI SUPERFICIE TAGLIO DISCO LEVIGATO FIAMMATO + SPAZZOLATO FIAMMATO
DettagliI MINERALI. Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani
I MINERALI Lezioni d'autore di Simona Mazziotti Tagliani VIDEO VIDEO Introduzione Distribuzione mondiale della disponibilità dei minerali considerati strategici per l'unione Europea e impiegati nelle nuove
DettagliI minerali e le rocce
I minerali e le rocce 1 Esperimento: «Costruiamo un cristallo di salgemma» Facciamo un breve riepilogo dell attività che abbiamo svolto in classe: Materiale occorrente: Fornello, sale da cucina (NaCl),
DettagliESAME DI MINERALOGIA PER SCIENZE GEOLOGICHE 25-luglio-2017 (prova #1)
ESAME DI MINERALOGIA PER SCIENZE GEOLOGICHE 25-luglio-2017 (prova #1) quesiti una pagina singola. Ricordate di scrivere il nome anche su questo foglio. La prova dura due ore. Q1 - Descrivere i pirosseni
DettagliMetodi analitici dei geomateriali che sfruttano raggi X
Metodi analitici dei geomateriali che sfruttano raggi X Lo studio dei geomateriali attraverso raggi X è sicuramente stato oggetto del corso di «Mineralogia» nel quale enfasi viene data alle tecniche diffrattometriche
Dettaglinasce la spettroscopia come tecnica di analisi chimica
sviluppo storico della spettroscopia: il reticolo di diffrazione *1810 Fraunhofer sviluppa il diffrattometro a reticolo e misura ben 700 righe, fra righe chiare (di emissione) e righe scure (di assorbimento);
DettagliMAGMATICHE SEDIMENTARIE METAMORFICHE
LE ROCCE Per roccia si intende un aggregato naturale di minerali, cristallini e/o amorfi, particelle e solidi di vario tipo; le rocce sono sostanze non esprimibili con una formula chimica e generalmente
DettagliELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA
Corso di laurea in ingegneria civile e ambientale ELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA Rocce Metamorfiche Dott.. E. Grottoli ORIGINE Rocce sottoposte a diverse condizioni di P e T, subiscono dei processi
DettagliDEFINIZIONE di METAMORFISMO
DEFINIZIONE di METAMORFISMO Durante il processo metamorfico i minerali pre-esistenti esistenti di una roccia vengono portati a temperature e pressioni diverse da quelle originali di formazione. Essendo
DettagliNESOSILICATI. N. Perchiazzi, Mineralogia
NESOSILICATI UVAROVITE ALMANDINO I GRANATI SPESSARTINA Hessonite varietà di GROSSULARIA ALMANDINO ALMANDINO in scisto ANDRADITE GROSSULARIA UVAROVITE GROSSULARIA su diopside Melanite varieta di ANDRADITE
DettagliClassificazione delle rocce. Gola di Su Gorroppu (NU)
Gola di Su Gorroppu (NU) - La struttura interna della Terra - Vulcani e terremoti - La classificazione delle rocce - Il campo magnetico terrestre - La struttura della crosta - La tettonica delle placche
DettagliRAPPORTO DI PROVA No. 867
MEMBRO A.S.T.M. No. 000122808 SOCIO UNI No. 30737 RAPPORTO DI PROVA No. 867 Nome commerciale del materiale: Calacata Località di estrazione: cava Calacata Comune di Carrara (MS) Cava No. 10 E.R.I.C.A.
DettagliLaboratorio di petrografia I minerali, prima parte
Laboratorio di petrografia I minerali, prima parte 1 Osserviamo: Osserviamo e descriviamo alcuni minerali (cristalli) Manipoliamo: 1) FORMA: geometrica (quale?) o irregolare 2) COLORE: uno solo (quale?)
DettagliUnità T9 - I materiali della Terra solida
Unità T9 - I materiali della Terra solida Come analizzare un campione di roccia MINERALE: sostanza solida con composizione definita e costante Reticolo: struttura che si ripete nelle tre dimensioni Abito
DettagliElenco di controllo per il vostro microscopio - I vostri requisiti. 1) Che tipo di microscopio vi serve?
Elenco di controllo per il vostro microscopio - I vostri requisiti 1) Che tipo di microscopio vi serve? Microscopio a luce passante (utilizzato principalmente per campioni trasparenti/traslucenti) (pagina:
DettagliLe Rocce e i Minerali
Le Rocce e i Minerali Le Rocce Che cos è una roccia? Per roccia si intende un aggregato solido di diversi minerali. Malachite Le rocce sono classificate per il processo di formazione, per la loro composizione
DettagliScheda analisi mineralogico-petrografiche
Pag. 1 Scheda analisi mineralogico-petrografiche 1.1 Premessa Le analisi mineralogico-petrografiche di n.2 campioni di malta sono state eseguite presso il laboratorio di microscopia ottica del Dipartimento
DettagliProprietà fisiche dei minerali osservabili a scala macroscopica
Proprietà fisiche dei minerali osservabili a scala macroscopica Proprietà definibili mediante esame visuale Forma cristallina e abito Concrescimenti, geminazioni e striature Stato di aggregazione Lucentezza,
DettagliDISPENSA n.1 Indicatori di origine naturale: determinazione della scala colorimetrica di riferimento e ricerca del ph ignoto di soluzioni acquose.
DISPENSA n.1 Indicatori di origine naturale: determinazione della scala colorimetrica di riferimento e ricerca del ph ignoto di soluzioni acquose. Premessa L indagine chimica si avvale dell uso di sostanze
DettagliMINERALI E ROCCE. 1) Perché è necessario studiarli e conoscerne le proprietà? 2) Cosa sono? 3) Che relazioni esistono tra minerali e rocce?
MINERALI E ROCCE 1) Perché è necessario studiarli e conoscerne le proprietà? 2) Cosa sono? 3) Che relazioni esistono tra minerali e rocce? Scienze della Terra: Studio dell origine, dell evoluzione e del
DettagliMinerali: corpi inorganici naturali con una composizione chimica e proprietà fisico-chimiche molto specifiche
Minerali: corpi inorganici naturali con una composizione chimica e proprietà fisico-chimiche molto specifiche Classificazione generale: singoli elementi (metalli puri) - Oro (Au) Argento (Ag) Diamante
DettagliSilicati sialici. Quarzo. Ortoclasio
Silicati sialici Quarzo Ortoclasio Silicati sialici Plagioclasi Feldspatoidi: Leucite Silicati femici Mica nera o biotite Mica bianca o muscovite Struttura delle rocce ignee Olocristallina granulare (20
DettagliPOLARIZZAZIONE. I = < (E 0 cos ϕ) 2 > (1) dove < (E 0 cos ϕ) 2 > è il valore mediato nel tempo.
POLARIZZAZIONE ESERCIZIO 1 Un fascio di luce naturale attraversa una serie di polarizzatori ognuno dei quali ha l asse di polarizzazione ruotato di 45 rispetto al precedente. Determinare quale frazione
DettagliSECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali
SECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali RADIAZIONI E MATERIA lunghezza d onda λ (m) 10-11 10-10 10-9 10-8 10-7 10-6 10-5 10-4 10-3 10-2 10-1
DettagliStruttura interna della Terra
Struttura interna della Terra La crosta terrestre e la parte sottostante del mantello vengono riunite insieme con la denominazione di LITOSFERA La parte superficiale della terra è caratterizzata da strati
DettagliAPPROCCIO METODOLOGICO ALL ANALISI DELL AMIANTO NELLE ROCCE
EUROPEAN CONFERENCE ON ASBESTOS MONITORING AND ANALYTICAL METHODS Venezia 5-7 December 2005 APPROCCIO METODOLOGICO ALL ANALISI DELL AMIANTO NELLE ROCCE L. Bologna (1), C. Cazzola (1), C. Clerici (2), E.
DettagliIl microscopio: metodi per esaltare il contrasto
Il microscopio: metodi per esaltare il contrasto La materia vivente è composta principalmente da acqua! Al microscopio risulta TRASPARENTE, se ha uno spessore tale da essere attraversata dalla luce. Altrimenti
DettagliLE ROCCE. (prima parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani
LE ROCCE (prima parte) Lezioni d'autore di Simona Mazziotti Tagliani VIDEO Introduzione (I) Il gruppo delle Dolomiti Se potessimo ripercorrere in maniera accelerata la scala geologica del tempo, dalla
DettagliELEMENTI NATIVI RAME NATIVO
ELEMENTI NATIVI Chimica: Cu RAME NATIVO Classe: Elementi nativi E stato specialmente nell antichità e fino al secolo scorso un importante minerale economico. PROPRIETÀ FISICHE: Colore rame, per alterazione
DettagliCorso di Mineralogia
Corso di Mineralogia Scienze Geologiche A.A. 2016 / 2017 I minerali che costituiscono le rocce (RFM: rock-forming minerals) I minerali delle rocce magmatiche: TETTOSILICATI (2) - Mineralogia 2016/2017_RFM-tettosilicati
DettagliVILLA DELLA PISCINA (CENTOCELLE, ROMA): ANALISI DI FRAMMENTI DI DIPINTI MURARI Daniele Mirabile Gattia, Franca Persia
VILLA DELLA PISCINA (CENTOCELLE, ROMA): ANALISI DI FRAMMENTI DI DIPINTI MURARI Daniele Mirabile Gattia, Franca Persia ENEA, Cr Casaccia SSPT-PROMAS-MATPRO Nel report sono riportati i risultati delle analisi
DettagliStrutture delle rocce sedimentarie in sezione sottile
Strutture delle rocce sedimentarie in sezione sottile 20 ingrandimenti circa 15 ingrandimenti circa 20 ingrandimenti circa Rocce sedimentarie detritiche RUDITI (elementi > 2mm) Conglomerati/Puddinghe Rocce
DettagliGAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO
LABORATORIO DI SCIENZE NATURALI Lavori in corso su Gaia: impariamo a riconoscere le rocce 1 La crosta terrestre è perennemente in movimento per le pressioni e le spinte del magma del mantello sottostante.
DettagliSECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali
SECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali RADIAZIONI E MATERIA lunghezza d onda λ (m) 10-11 10-10 10-9 10-8 10-7 10-6 10-5 10-4 10-3 10-2 10-1
DettagliCristallochimica. Mineralogia 1
Cristallochimica Mineralogia 1 Isomorfismo 1) Dimensione degli ioni vicarian8 2) Carica degli ioni 3) Temperatura e pressione 4) Grado di simmetria della stru@ura Soluzioni solide complete: olivine, plagioclasi,
DettagliIl microscopio elettronico: oltre la lunghezza d onda della luce visibile
Il microscopio elettronico: oltre la lunghezza d onda della luce visibile Perché utilizzare gli elettroni come radiazione: - si possono produrre facilmente (fotoemissione, emissione termoionica, elettroni
DettagliIndici di Miller nei sistemi Trigonali ed Esagonali
Indici di Miller nei sistemi Trigonali ed Esagonali -a 1 ( 100) (0 10) a 3 c (001) ( 100) -a 2 (0 10) c ( 110) a 2 -a 2 ( 110) -a 1 ( 110) (1 10) (100) (010) a 1 (100) (001) -c (010) -a 3 a 2 a 1 Una croce
DettagliIl suolo è una unità del paesaggio dinamica ed eterogenea
Il suolo è una unità del paesaggio dinamica ed eterogenea La pedogenesi Il termine pedogenesi indica l insieme dei processi e dei fattori che sono alla base della formazione e dell evoluzione di un suolo
DettagliEsercizi di Ottica. Università di Cagliari Laurea Triennale in Biologia Corso di Fisica
Università di Cagliari Laurea Triennale in Biologia Corso di Fisica Esercizi di Ottica 1. Un fascio di luce di lunghezza λ passa attraverso una fenditura rettangolare di larghezza a. La sua immagine viene
Dettagli1 processo magmatico 2 - processo sedimentario 3 - processo metamorfico
LE ROCCE Una roccia può essere genericamente definita come un aggregato naturale di minerali differenti (rocce polimineraliche), ma esistono rocce costituite per la quasi totalità della sua massa da un
DettagliGeminazione. Un elemento di simmetria non presente nel gruppo puntuale mette in relazione due cristalli diversi. e z. s m. n i
Geminazione Un elemento di simmetria non presente nel gruppo puntuale mette in relazione due cristalli diversi m m m n Pia i od e ion z i s po m co Tipi di geminati Angoli rientranti (010) Sono segnati
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA:
Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo
DettagliOttica geometrica. Propagazione per raggi luminosi (pennello di luce molto sottile)
Ottica geometrica Propagazione per raggi luminosi (pennello di luce molto sottile) All interno di un mezzo omogeneo la propagazione e rettilinea: i raggi luminosi sono pertanto rappresentati da tratti
DettagliVariazioni mineralogiche in plagioclasi e clinopirosseni della sequenza vulcanica "Deccan"
Scuola di Scienze Corso di Laurea in Scienze Geologiche Variazioni mineralogiche in plagioclasi e clinopirosseni della sequenza vulcanica "Deccan" Laureando: Giorgia Albertin Relatore: Andrea Marzoli Anno
DettagliCollezioni mineralogiche consultabili
Scheda da restituire insieme alla chiave Collezioni mineralogiche consultabili Nome Cognome Corso di Laurea data consultazione Per mantenere in efficienza le collezioni è essenziale segnalare eventuali
DettagliI MINERALI colore lucentezza durezza sfaldatura densità
I MINERALI I minerali sono sostanze naturali solide, caratterizzate da una composizione chimica definita, con gli atomi disposti in una struttura geometrica chiamata reticolo cristallino. Una roccia contiene
DettagliCorso di Mineralogia
Corso di Mineralogia Scienze Geologiche A.A. 2016 / 2017 Il polimorfismo (pdf # 05) (2) - Mineralogia 2016/2017_polimorfismo Il polimorfismo Polimorfismo = più forme Con questo termine si intende la possibilità
DettagliCorso di Mineralogia
Corso di Mineralogia Scienze Geologiche A.A. 2017 / 2018 Il polimorfismo (pdf # 05) (2) - Mineralogia 2017/2018_polimorfismo Il polimorfismo Polimorfismo = più forme Con questo termine si intende la possibilità
DettagliELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA
Corso di laurea in ingegneria civile e ambientale ELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA Rocce Magmatiche Dott.. M. Caggiati e E. Grottoli ROCCE MAGMATICHE Si formano per il raffreddamento e quindi per cristallizzazione
DettagliFACCIATA DELL IMMOBILE DI PROPRIETÀ DELLA FONDAZIONE M. MODERNI
Ministero dell Università e della Ricerca Sistema di gestione qualità UNI EN ISO 9001:2008 certificato da CSICERT Iscrizione all Albo dei Laboratori di Ricerca con Decreto Direttoriale n. 535/Ric. del
DettagliLezioni frontali e laboratori CFU : 9.0 =90 ore. ore 09:00-11:00, Aula C
Lezioni frontali: Lunedì Mar., Mer., Gio., Ven. Lezioni frontali e laboratori CFU : 9.0 =90 ore ore 11:00-13:00, Aula C ore 09:00-11:00, Aula C Laboratori: Aula Carte e Rocce; Aula Microscopi WEB: https://www.facebook.com/volcanology-petrology-
DettagliEsercizi selezionati per l esame scritto del corso di Fotonica. Laser
Esercizi selezionati per l esame scritto del corso di Fotonica Laser Si consideri un laser Nd-YAG con cavità ad anello (vedi figura). Il cristallo Nd-YAG ha lunghezza L = 2.5 cm e R A = R C = 100%. Supponendo
DettagliContenuto. Massa della crosta terrestre Minerali Come si formano I minerali Organizzazione della struttura cristallina Classificazione dei minerali
Mineralogia Contenuto Massa della crosta terrestre Minerali Come si formano I minerali Organizzazione della struttura cristallina Classificazione dei minerali La litosfera Lo strato più esterno della Terra
DettagliL USO DEL MICROSCOPIO OTTICO
L USO DEL MICROSCOPIO OTTICO Visualizzazione dei microrganismi La visualizzazione dei microrganismi richiede l uso del microscopio ottico o del microscopio elettronico. Il microscopio ottico composto in
DettagliCorso di Mineralogia
Corso di Mineralogia Scienze Geologiche A.A. 2017 / 2018 Lab # 3 Diagrammi di cristallizzazione (pdf Lab#3) (2) - Mineralogia 2017/2018 diagrammi cristallizzazione Diagrammi di cristallizzazione e modalità
DettagliI MATERIALI DELLA CROSTA TERRESTRE
I MATERIALI DELLA CROSTA TERRESTRE Le rocce ignee Derivano tutte dalla solidificazione di un magma, che può avvenire al di sotto della superficie terrestre (rocce plutoniche o intrusive) o al di sopra
DettagliCristina Cavazzuti, Laura Gandola, Roberto Odone. Terra, acqua, aria
1 Cristina Cavazzuti, Laura Gandola, Roberto Odone Terra, acqua, aria Capitolo 2. La crosta terrestre 1. Le proprietà dei minerali 2. I principali tipi di rocce 3. La struttura del suolo 3 Lezione 1 Le
Dettagli1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo;
Prova scritta di Elettromagnetismo e Ottica (CCS Fisica), 21 gennaio 2013 Nel piano x = 0 giace una lastra conduttrice collegata a terra. Nei punti di coordinate (a, a, 0) e (a, a, 0) si trovano due cariche,
DettagliITI CANNIZZARO CATANIA
ITI CANNIZZARO CATANIA Anno Scolastico 2015/16 Corso di Scienze Integrate Classe 1A meccanica - (SIRIO) - SERALE Unità Didattica 3: LE ROCCE IGNEE Le rocce: distribuzione Processi Litogenetici IGNEOUS
DettagliDEFINIZIONE. ROCCIA: aggregato naturale di minerali di diversa natura
LE ROCCE DEFINIZIONE ROCCIA: aggregato naturale di minerali di diversa natura Rocce omogenee: costituite da un solo tipo di minerale (es. roccia gessosa, roccia calcarea, salgemma) Rocce eterogenee: costituite
DettagliROCCE E MINERALI nativi composti mineralogia minerale roccia struttura del reticolo cristallino
ROCCE E MINERALI Raramente gli elementi si trovano come elementi nativi, cioè non combinati con altri elementi. In genere gli elementi sono combinati chimicamente in numero di due o più a formare composti.
DettagliSEZIONI LUCIDE SOTTILI O ULTRASOTTILI PER LO STUDIO AL MICROSCOPIO OTTICO DELLE ROCCE CARBONATICHE
Atti Soe. Tose. Sci. Nat., Mem., Serie A, 90 (1983) pagg. 9-13, 1 fig. A. BERTAGNINI, M. FRANZINI, C. GRATZIU, M. SPAMPINATO (*) SEZIONI LUCIDE SOTTILI O ULTRASOTTILI PER LO STUDIO AL MICROSCOPIO OTTICO
DettagliLo stato solido. Solido: qualsiasi corpo rigido e incomprimibile che ha forma e volume propri. amorfi. cristallini
Lo stato solido Solido: qualsiasi corpo rigido e incomprimibile che ha forma e volume propri Solidi amorfi cristallini Cella elementare: la più piccola porzione del reticolo cristallino che ne possiede
DettagliGenesi delle rocce lapidee
1 Genesi delle rocce lapidee Fenomeno Ambiente Rocce prodotte Esempi Eruzioni Solidificazione magma Variazioni termomeccaniche superficie esterna profondità crosta terrestre Ignee 1 Effusive 4 Metamorfiche
Dettagli