DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANO DELL EMERGENZA. Scuola Primaria Giuseppe Pitrè

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ALBERICO GENTILI Via Francesco Lo Jacono, PALERMO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANO DELL EMERGENZA Anno scolastico Scuola Primaria Giuseppe Pitrè Dirigente scolastico Professore Felice Benenati Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione Professoressa Giovanna Tornabene Responsabile dei Lavoratori per la sicurezza Professoressa Franca Cannella

2 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DELLA SCUOLA PRIMARIA GIUSEPPE PITRÈ Dicembre 2014 Indice Premessa Organizzazione della struttura scolastica Descrizione dell edificio scolastico e delle attività ad esso connesse Valutazione dei fattori di rischio Il Piano della Sicurezza. Misure di prevenzione e protezione Il Piano per l Emergenza Allegati al documento di valutazione dei rischi - N 4 schede relative alle principali tipologie di ambienti; - Allegato 1: Piano di uscita giornaliero - Allegato 1.2: Piano di uscita in caso di emergenza - Allegato 2: Comportamenti di prevenzione generale - Allegato 3: Norme di prevenzione per il personale docente e ATA - Allegato 4: Assegnazione incarichi - Allegato 5: Operazioni a cura degli insegnanti della classe - Allegato 6: Procedure per gli alunni - Allegato 7: Modulo di evacuazione 1 - Allegato 8: Modulo di evacuazione 2 - Allegato 9: Popolazione esistente - Allegato 10.1: Planimetria piano terra con indicazione della destinazione dei locali - Allegato 10.2: Planimetria piano primo con indicazione della destinazione dei locali - Allegato 10.3: Planimetria piano secondo con indicazione della destinazione di locali - Allegato 10.4: Planimetria piano seminterrato con indicazione della destinazione dei locali - Allegato 10.5: Planimetria piano terzo con indicazione della destinazione dei locali - Allegato 10.6: Planimetria (tipo) della classe con indicate le norme in caso di emergenza - Allegato 10.7: Planimetria piano terra con indicate le vie di uscita in caso di emergenza e le zone di raccolta - Allegato 10.8: Planimetria piano primo con indicate le via di uscita in caso di emergenza e le zone di raccolta - Allegato 10.9: Planimetria piano secondo con indicate le vie di uscita in caso di emergenza e le zone di raccolta - Allegato 10.10: Planimetria piano seminterrato con indicate le vie di uscita in caso di emergenza e le zone di raccolta 1

3 Premessa Il presente documento illustra il complesso delle operazioni concernenti la "Valutazione dei Rischi" effettuate ai sensi del Testo Unico D. Lgs. 81/2008 che ha raccolto quanto fissato dal Decreto Legislativo n 626 del 19 Settembre 1994 e successive modifiche e integrazioni. La relazione di seguito riportata è il frutto di un attenta analisi della normativa in essere e di una serie di valutazioni (in relazione all intero "Sistema Sicurezza") del nostro luogo di lavoro e di studio Organizzazione della struttura scolastica Istituto Comprensivo Alberico gentili Scuola Primaria Giuseppe Pitrè Via Giuseppe Damiani Almeyda, 27 - Palermo Tel Dirigente Scolastico: Professore Felice Benenati Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione: Professoressa Giovanna Tornabene Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Professoressa Franca Cannella Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione - Docenti: Maria Cristina Corronca, Santa Mineo Addetti al Primo Soccorso: Stefania Saccomando, Anna Maria Russo, Girolamo Saccaro Addetti alla Gestione dell Emergenza : Michele Campagna, Giuseppina Guccione, Girolamo Saccaro Numero Persone dipendenti Dirigente Scolastico: 1 Insegnanti: 24 Personale di Servizio: 5 Totale: 29 Numero alunni Maschi: 184 Femmine: 211 Totale: 395 Numero persone disabili Adulti: / Maschi 3 Femmine 1 Totale: 4 2

4 Numero persone esterne (Visitatori, ospiti, genitori, eccetera) mediamente presenti Totale: 5 15 Totale persone che frequentano l istituto Orari di apertura della struttura Mattina Lunedì - Venerdì dalle ore 7,45 alle ore 14,45 A.U.S.L. di competenza A.U.S.L. N 6 ex 58, Via Giacomo Cusmano, Palermo Descrizione dell edificio e delle attività in esso svolte L Edificio scolastico e le aree di pertinenza L edifico è ubicato in via Giuseppe Damiani Almeyda, 27; confina, sulla via Damiani Almeyda, con un edifico di abitazioni popolari dello stesso periodo (1928 circa) e con un edificio di civile abitazione degli anni 60 sulla via Generale Di Maria; con gli spazi aperti di questi edifici confinano pure gli spazi esterni di competenza dell edificio scolastico. L edificio con struttura portante in muratura con cordoli in calcestruzzo armato, si articola su quattro livelli fuori terra ed uno seminterrato. All edificio si accede attraverso due portoni in legno, uno da via Giuseppe Damiani Almeyda e l altro da via Generale di Maria, che portano ad un unico androne. Il collegamento verticale è assicurato da due scale: la scala A che collega i piani seminterrato, terra, primo e secondo; la scala B che collega i piani seminterrato, terra e primo; il piano terzo è collegato da una scala che parte dal piano secondo. Una scala esterna in ferro collega un terrazzo del piano secondo con il terrazzo del piano primo. Un ascensore collega i piani terra, primo e secondo. Al piano terra trovano posto quattro aule, l aula per gli insegnanti, un ripostiglio, i servizi igienici, le due scale A e B che portano ai piani superiori e al seminterrato, un aula utilizzata per le attività motorie, e il laboratorio scientifico negli spazi che prima erano adibiti ad abitazione del custode; dal corridoio dove si aprono le aule si accede ad uno spazio esterno che confina con gli spazi esterni degli edifici adiacenti. Al piano primo trovano posto cinque aule, un ripostiglio, i servizi igienici, un auletta per il sostegno e un terrazzo, da questo terrazzo inizia una scala esterna in ferro che porta al piano secondo, la scala è in pessime condizioni e non è una scala sicura. Al piano secondo trovano posto sei aule, i servizi igienici, un ripostiglio e una scala, molto stretta e ripida, che collega questo piano al piano terzo dove trova posto una biblioteca. Il piano seminterrato è diviso in due aree distinte alle quali si accede dalle due scale A e B: dalla scala A si accede in una zona dove si trovano: centrale termica, motori ascensore e cisterna acqua; dalla scala B si accede ad un locale adibito ad aula multimediale. La scuola è dotata di un impianto di riscaldamento ad aria. 3

5 La condizione attuale e la sicurezza nella scuola 1. VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO Per realizzare una scuola sicura per tutti dipendenti, studenti, genitori bisogna, come prima operazione, valutare i fattori di rischio dell ambiente di lavoro differenziando le tipologie di rischio che possono essere: - Rischio da incendio; - Rischio da terremoti e cedimenti strutturali; - Rischio legato all attività scolastica ordinaria e ad uso improprio degli spazi. a) Rischio da incendio: nella scuola il rischio di incendio è improbabile ed è legato alla presenza di materiali cartacei, ai laboratori e all uso di macchine elettriche. Se si dovesse, però, verificare potrebbe assumere dimensioni molto gravi. La nostra scuola viene inserita nella fascia a medio rischio perché il numero delle presenze (studenti, docenti, personale ausiliario ed esterni) ogni giorno è di circa persone ma è probabile e potrebbe assumere dimensioni molto gravi perché nelle aule sono accumulati molti materiali cartacei, non esistono scale protette e scale di emergenza che portano direttamente all esterno dell edificio in zona sicura, il laboratorio multimediale non ha vie di fuga sicure, la biblioteca (collocata al terzo piano) non ha vie di fuga rapide e sicure, l impianto elettrico è dotato di interruttori generali e salvavita ma non esiste alcuna documentazione che ne attesti la conformità alle vigenti norme in tema di sicurezza. Nella scuola non esistono sistemi per la rilevazione e segnalazione dei focolai d incendio e non sono presenti sistemi di spegnimento automatico, ad ogni piano si trovano, però, un congruo numero di estintori e manichette antincendio che, però, non sono collegate ad una propria riserva idrica ma alla riserva di acqua per gli usi sanitari dell edificio. Esiste l impianto di protezione dalle scariche atmosferiche ma la scuola non è in possesso di alcuna documentazione che ne attesti la funzionalità. b) Rischio da terremoti e cedimenti strutturali: l edificio è stato realizzato in muratura portante con cordoli in cemento armato; non è rispondente alle attuali vigenti norme antisismiche e non è stata fatta alcuna opera di adeguamento nonostante Palermo sia classificata come città a rischio sismico. L edificio, oggi, non mostra di avere subito danni e cedimenti strutturali in seguito ai diversi eventi sismici che si sono verificati nel tempo. c) Rischi legati all attività scolastica ordinaria e ad uso improprio degli spazi: L utilizzo dei locali della scuola è conforme alle specifiche destinazioni d uso. L altezza media delle aule è di 5.00 m; l altezza dei corridoi è di 3.20 m e la larghezza è di 3.20 m; le scale sono molto ampie (le rampe sono larghe 1.60 m), nessuna delle due è protetta e non esiste una scala di emergenza. La scala esterna che collega il terrazzo del secondo piano con il terrazzo del primo piano non può essere considerata una scala di emergenza perché non porta in luogo sicuro ed, inoltre, versa in pessime condizioni. Le porte delle aule e di tutti gli ambienti che si aprono sui corridoi hanno dimensioni e sistema di apertura conformi alla normativa; le altezza dei davanzali, dei gradini e dei corrimani delle scale sono adeguate. Le aule sono conformi per dimensione alla normativa vigente che fissa in 1.8 mq la superficie per alunno. I pavimenti dei corridoi e delle aule sono realizzati in mattoni di graniglia, le scale sono rivestite di marmo e i gradini sono stati completati con le fasce antiscivolo. 4

6 Ai vari piani le finestre non sono dotate di ringhiera e i vetri delle finestre non sono vetri di sicurezza. Le porte di accesso all edificio sono delle porte in legno adeguate per dimensione, per robustezza e per le caratteristiche dei materiali, si aprono verso l interno e non sono dotate di maniglie antipanico. La scuola è frequentata da 395 alunni, da 24 docenti, 5 ausiliari, oltre al Dirigente scolastico che ha l ufficio presso la sede centrale. Complessivamente oltre le quattrocento unità (424). La scuola può iscriversi tra gli edifici a rischio medio. In una scuola il rischio maggiore per le persone deriva quasi sempre dall attività scolastica ordinaria se: - i comportamenti non sono ordinati; - gli strumenti e i sussidi non sono usati correttamente e adeguatamente; - i laboratori non sono utilizzati secondo le disposizioni; - non vengono rispettate le norme negli spostamenti; durante l intervallo per la ricreazione; nel caso in cui i docenti si alternano in classe e all ingresso e all uscita degli studenti all inizio e al termine delle lezioni. Per la valutazione del rischio legato all attività scolastica ordinaria si è proceduto all analisi di alcuni locali tipo della scuola: aule, corridoi, laboratorio multimediale e biblioteca per i quali sono state redatte delle schede analitiche( schede 1, 2, 3, 4). E stata eseguita una procedura rivolta a criteri operativi semplificati che hanno permesso di eseguire e mettere in atto le seguenti fasi: a) individuazione delle fonti potenziali di pericolo che possono produrre rischi; b) individuazione dei soggetti esposti alle fonti di pericolo, del tipo e del grado di esposizione in funzione di diversi parametri e cioè: - grado di formazione informazione; - tipo di organizzazione dell attività; - fattori ambientali; - dispositivi di protezione individuali; - sistemi di protezione collettiva; c) valutazione dei rischi in senso stretto con la formulazione di un giudizio di gravità del rischio e quindi di conformità e di adeguatezza della situazione esistente rispetto alle esigenze della sicurezza e della prevenzione. A seguito delle fasi appena descritte si è proceduto all individuazione delle misure di prevenzione e protezione da attuare e alla programmazione temporale della messa in opera delle stesse. La valutazione effettiva dell'indice di rischio (R) viene effettuata mediante la quantificazione delle sue componenti e cioè mediante la determinazione della Probabilità di accadimento di un evento (P) e l entità del Danno conseguente (D), secondo la formula di seguito riportata. Fattore di Rischio R = P x D Per quanto riguarda la probabilità di accadimento si definisce una scala delle Probabilità, riferendosi ad una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l evento indesiderato. (Tab. 1) Per quanto concerne l entità del Danno, si fa riferimento alla reversibilità o meno dei danni potenzialmente conseguenti. (Tab. 2) Combinando le due scale in una matrice unica si ottiene la Matrice del Rischio, nella quale ad ogni casella corrisponde una determinata combinazione di Probabilità/Danno. 5

7 PROBABILITA Livello Non Probabile (1) Possibile (2) Probabile (3) Altamente Probabile (4) Livello Lieve (1) Modesto (2) Significativo (3) Grave (4) Criteri L anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in concomitanza con eventi poco probabili ed indipendenti. Non sono noti episodi analoghi L anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi. Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi L anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno anche se in modo non automatico e/o diretto. E noto qualche episodio in cui all anomalia ha fatto seguito il verificarsi di un danno. Esiste una correlazione diretta tra l anomalia da eliminare ed il verificarsi del danno ipotizzato. Si sono già verificati danni conseguenti all anomalia evidenziata nella struttura in esame o in altre simili ovvero in situazioni simili. Tab. 1 Scala della Probabilità Criteri Infortunio o episodio acuto con inabilità temporanea breve e rapidamente reversibile. Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea anche lunga ma reversibile. Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità permanente parziale. Infortunio o episodio di esposizione acuita con effetti letali o di invalidità totale. Tab. 2 Scala del Danno Non probabile (1) Possibile (2) Probabile (3) Altamente probabile (4) Lieve (1) Modesto (2) DANNO Significativo (3) Grave (4) Tab. 3 Matrice del Rischio Rischio Elevato (R = ) Notevole (R = ) Accettabile (R = 3.. 4) Basso (R = 1.. 2) Priorità di intervento Intervento previsto con tempestività non appena approvato il budget degli investimenti in cui andrà previsto l onere dell intervento stesso. Azioni correttive da programmare con urgenza. L intervento previsto è da realizzare in tempi relativamente brevi. Intervento da inserire in un programma di interventi a medio termine Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione Tab. 4 Classi di Rischio 6

8 2. IL PIANO DELLA SICUREZZA Il Piano della Sicurezza si articola in: 1. misure di prevenzione incendi 2. misure di prevenzione dei rischi legati all attività scolastica ordinaria 3. misure di salvataggio e pronto soccorso 1. misure di prevenzione incendi Speciale attenzione deve essere prestata alla prevenzione incendio, evento infrequente nella scuola, ma potenzialmente molto pericoloso. Nella scuola non esistono sistemi per la rilevazione e segnalazione dei focolai d incendio e non sono presenti sistemi di spegnimento automatico. La scuola è dotata, però, di un congruo numero di estintori, circa 15, posti nei locali dove maggiore è il rischio e nei corridoi, inoltre, ad ogni piano sono state collocate due manichette che, però, non sono collegate ad una propria riserva idrica ma alla riserva di acqua per gli usi sanitari dell edificio. La posizione di estintori e manichette è segnalata dai cartelli indicatori. Gli estintori vengono verificati ogni sei mesi, l ultimo controllo è stato effettuato nel settembre Gli impianti elettrici sono muniti di interruttori di emergenza ad ogni piano e di un quadro generale collocato al piano terra, non esiste, però documentazione alcuna che ne attesti la Conformità ai sensi della Legge 46/90. Esiste un impianto di illuminazione di emergenza che entra in funzione automaticamente in caso di blackout ed è in grado di illuminare le scale. È, comunque, possibile ridurre al minimo il rischio se ci si attiene alle disposizioni del D.M. 10 marzo 1998: - È fatto obbligo a tutti di rispettare rigorosamente il divieto di fumo all interno dell edificio scolastico. - È vietato gettare fiammiferi accesi o altro materiale incandescente nei cestini dei rifiuti, sul pavimento e in prossimità degli arredi. - È fatto obbligo a tutti di usare gli apparecchi elettrici rispettandone le prescritte modalità d uso, ed è vietato fare uso improprio di interruttori o prese elettriche. - È vietato usare fiamme libere. - È vietato accumulare rifiuti o materiali combustibili nei ripostigli e nei locali di sgombero. - È vietato usare o manomettere gli estintori e le manichette antincendio. 2. misure di prevenzione dei rischi legati all attività scolastica ordinaria L utilizzo dei locali della scuola è conforme alle specifiche destinazioni d uso. L Amministrazione della Scuola, per ciò che le compete, provvederà a: - controllare periodicamente che i dispositivi di apertura di porte e cancelli siano perfettamente funzionanti; - controllare che tutte le aperture verso l esterno siano mantenute libere da ingombri; - sostituire gli arredi danneggiati o ripararli quando ciò è possibile; - segnalare all Amministrazione competente gli eventuali problemi che dovessero insorgere nel corso dell anno scolastico. E sempre possibile, però, ridurre al minimo il rischio considerato che il comportamento ordinato, l uso corretto e adeguato degli strumenti e dei sussidi, l utilizzo dei laboratori secondo le disposizioni, il rispetto delle norme che regolano i movimenti e i turni all interno dell edificio scolastico, sono le basi della sicurezza nella scuola. 7

9 L avvio, l interruzione, la sospensione, la ripresa delle attività didattiche costituiscono i momenti di rischio d infortunio più probabile e in particolare: - nelle aree di pertinenza della scuola, soprattutto prima dell inizio e alla conclusione delle attività; - negli spazi comuni all interno dell edificio (corridoi, scale, atri), durante l ingresso e l uscita degli studenti all inizio e al termine delle lezioni; - nei laboratori; - durante gli spostamenti delle classi da un aula all altra; - durante l intervallo per la ricreazione; - durante le attività motorie. Per prevenire il rischio d infortunio nelle suddette situazioni è necessario che: - l ingresso degli studenti e l uscita al termine delle attività avvenga secondo le indicazioni fornite dal piano comunicato all inizio dell anno scolastico. - gli spostamenti delle classi da un aula all altra avvengano sempre sotto la vigilanza di un docente o di altro personale chiamato a sostituirlo; - durante la ricreazione non si sosti nei corridoi; - per l uso dei laboratori, i docenti controllino il regolare funzionamento delle apparecchiature prima dell uso e illustrino agli studenti i rischi specifici che possono derivarne; controllino l efficienza dei dispositivi di protezione e diano agli studenti istruzioni per la corretta esecuzione delle operazioni, rispettino e facciano rispettare il regolamento specifico del laboratorio. Gli studenti rispettino le disposizioni ricevute, conoscano e rispettino le indicazioni della segnaletica, si astengano da iniziative non previste. L ingresso ai laboratori è vietato al personale non addetto e agli allievi non accompagnati da un docente. E ancora: Il personale ausiliario è sottoposto a rischi specifici per le sue mansioni, nell uso delle macchine elettriche ed elettroniche per la duplicazione e per l esposizione a prodotti e materiali nocivi per la pulizia. Il personale addetto, perciò, deve: - rispettare, per i prodotti e i materiali usati, le istruzioni del fabbricante e le norme della buona tecnica; - attivare i dispositivi di protezione collettiva ed individuale e segnalare ogni eventuale anomalia di funzionamento; - attenersi, anche per le turnazioni, alle disposizione del responsabile del servizio; - usare i prodotti pericolosi nel rispetto della normativa di sicurezza specifica e conservarli in luoghi sicuri; - usare strumenti di protezione come guanti e mascherine; - Il personale docente e il personale ATA devono attenersi sempre alle norme prescritte nell All misure di salvataggio e pronto soccorso Nella scuola esiste un gruppo (formato da docenti e personale ausiliario con specifica formazione) addetto al primo soccorso. Il gruppo avrà cura di controllare che le cassette di pronto soccorso siano sempre fornite del materiale necessario e vigilerà ai diversi piani per rimuovere situazioni di pericolo che si possano determinare. La scuola promuoverà la partecipazione ad ulteriori corsi di formazione per i componenti la squadra e per tutti i docenti. Non esiste un infermeria all interno della scuola ma ciascun piano è dotato dei materiali sanitari necessari per il primo intervento (cassette di pronto soccorso, la cui posizione è indicata da 8

10 apposita segnaletica). Al piano seminterrato si trova una lettiga ma non esistono altre apparecchiature per il primo intervento e, in ogni caso, lo spazio individuato non è idoneo. Il presidio sanitario di pronto soccorso più vicino alla scuola è l Azienda Ospedaliera Villa Sofia. PIANO PER L EMERGENZA In caso di emergenza, a seguito di una situazione straordinaria, può essere necessario abbandonare rapidamente l edificio o adottare comportamenti che possano ridurre e/o evitare i danni. Nella scuola gli eventi straordinari possono dipendere da evento sismico, da incendio o da qualsiasi altro pericolo che non si è riusciti ad eliminare o a tenere sotto controllo. Il piano per la gestione dell emergenza si articola in: 1. istruzioni e norme in caso di evacuazione del personale 2. informazione alunni, informazione e formazione del personale 1. istruzioni e norme in caso di evacuazione del personale a. criteri generali b. comportamenti di prevenzione generale c. operazioni a cura dell insegnante della classe d. procedure e. procedure per gli alunni f. comportamenti in caso di incendio g. comportamenti in caso di terremoto a. criteri generali. Gli alunni vanno opportunamente preparati per affrontare le situazioni di emergenza. In ogni aula vi è una planimetria dell edificio scolastico con indicata la via di uscita che il gruppo classe dovrà seguire in caso di emergenza e i comportamenti che dovrà tenere; nei corridoi sono collocate le planimetrie dell edificio con le indicazioni del percorso da seguire per raggiungere il punto di raccolta. Ad ogni piano sono collocati gli estintori e le manichette antincendio. Questi, le scale e le uscite sono segnalate con l opportuna segnaletica. b. comportamenti di prevenzione generale. Il comportamento corretto e prudente di ognuno è la migliore forma di prevenzione contro gli infortuni. Pertanto: - non correre nei corridoi, aule, scale, laboratori, ecc.; - non spiccare salti dai gradini delle scale, - è meglio evitare scherzi che possono creare pericolo; - non ingombrare con oggetti inutili i pavimenti, le vie di esodo, le uscite, le scale; - non sporgersi dalle finestre; - sistemare i banchi e le sedie in modo da facilitare l uscita di tutti gli alunni in tempi brevi; - non rimuovere o danneggiare i cartelli segnalatori; - segnalare immediatamente le cause di pericolo rilevate; - non togliere o superare le barriere che bloccano il passaggio in aree pericolose. 9

11 c. operazioni a cura dell insegnante di classe. Gli insegnanti di classe si occuperanno di preparare opportunamente gli alunni: indicando l ordine di uscita (prima la fila vicina alla porta, poi la fila di centro e per ultima la fila più lontana dalla porta), nominando 2 alunni (apri fila e serra fila) più 2 supplenti, facendo riporre lo zaino sotto la sedia o sotto il banco in modo da non ingombrare i percorsi di uscita, facendo uscire - ogni giorno - i ragazzi seguendo l ordine interno ed esterno (le classi), controllando che ogni alunno sia consapevole del numero assegnato al posto che occupa anche temporaneamente, segnando sul registro gli alunni ospiti e assegnando loro un numero. Al momento dell emergenza, l insegnante presente seguirà le operazioni di evacuazione avvalendosi della collaborazione dei responsabili della classe e portando con se il registro di classe. d. procedure. All insorgere di un qualsiasi pericolo ovvero appena se ne è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve adoperarsi da solo o in collaborazione con altre persone (insegnanti, personale non docente) per la sua eliminazione. Nel caso non sia in grado di poter affrontare il pericolo deve darne immediata informazione al Coordinatore dell Emergenza, che valutata l entità del pericolo, deciderà di emanare l ordine di evacuazione dell edificio. Il Coordinatore dell Emergenza è il Dirigente scolastico con la collaborazione del docente responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione; insieme danno l ordine di evacuazione. L inizio dell emergenza è contraddistinto dal suono intermittente (ad intervalli di due secondi) della campana. La diffusione del segnale di evacuazione da suono continuo della campana. All emanazione del segnale di evacuazione dell edificio scolastico tutto il personale presente all interno dell edificio scolastico dovrà comportarsi come segue: - L incaricato (All. 4 assegnazione incarichi) provvederà a richiedere telefonicamente il soccorso degli Enti che verranno segnalati dal Coordinatore dell Emergenza o dal Capo d Istituto; - Il responsabile (All. 4 assegnazione incarichi), al piano terra, provvede ad aprire le porte esterne; - Il responsabile di piano (All. 4 assegnazione incarichi), per il proprio piano di competenza, provvede a: o Disattivare l interruttore elettrico di piano; o Aprire tutte le uscite che hanno apertura contraria al senso dell esodo; - Il Docente presente in aula raccoglie il registro delle presenze e si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell evacuazione (All. 5 operazioni a cura dell insegnante di classe); - Lo studente aprifila apre la porta e inizia ad uscire dalla classe tenendo per mano il secondo studente e così via fino all uscita dello studente chiudifila, il quale provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l uscita di tutti gli studenti della classe (All. 6 procedure per gli alunni); - Ogni classe si dirigerà verso il punto di raccolta esterno prestabilito, seguendo le indicazioni riportate nelle planimetrie di aula e di piano (All e seguenti planimetrie). Raggiunta tale area, il docente di ogni classe provvederà a fare l appello dei propri studenti e compilerà il modulo n 1 ( All. 7 moduli di evacuazione) che consegnerà al docente addetto. - Il docente addetto, ricevuti tutti i moduli di verifica degli insegnanti, compilerà a sua volta il modulo n 2 (All. 8 moduli di evacuazione) che consegnerà al capo d Istituto per la verifica finale dell esito dell evacuazione. - In caso di studenti non presenti alla verifica finale, il capo d Istituto informerà le squadre di soccorso esterno per iniziare la loro ricerca. e. procedure per gli alunni. Gli alunni non appena avvertito il segnale di allarme (suono ad intermittenza - ad intervalli di due secondi - seguito da suono prolungato della campana) o la comunicazione a voce della parola evacuazione, dovranno adottare i seguenti comportamenti: - interrompere immediatamente ogni attività; 10

12 - tralasciare il recupero di oggetti personali (cartelle, zaini, abiti, altro); - disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami, (la fila sarà aperta da un alunno designato precedentemente dall insegnante come aprifila e chiusa da un serrafila); - camminare in modo sollecito, in fila indiana secondo il numero progressivo assegnato e tenendosi per mano, senza soste e senza spingere i compagni; - rimanere collegati con le modalità predisposte precedentemente dall insegnante e raggiungere il punto esterno stabilito, indicato nella piantina come zona di raccolta ; - collaborare con l insegnante per controllare la presenza dei compagni; - uscire seguendo le vie di sicurezza indicate; - attenersi scrupolosamente a quanto ordinato dall insegnante nel caso si verifichino contrattempi che richiedano una improvvisa modificazione del piano. f. procedure in caso di terremoto. - non precipitarsi subito fuori ma restare in classe e ripararsi sotto il banco; - se la scossa si avverte mentre si è fuori dall aula, rientrare immediatamente nella propria aula o nell aula più vicina e ripararsi sotto i banchi fino al termine della scossa; - seguire, infine, le procedure per l evacuazione. g. procedure in caso di incendio. - Lasciare il più presto possibile l aula chiudendo la porta; - È utile, se possibile, coprirsi la bocca o il naso con uno straccio bagnato; - Non correre ma camminare spediti; - In presenza di fumo mettersi carponi e camminare rasoterra; - Scendendo le scale invase dal fumo, avanzare tastando il muro con la mano; - Se si resta bloccati, bagnarsi completamente gli abiti, se possibile; - Cercare rifugio il più lontano possibile dall incendio e in un locale accessibile ai soccorritori, manifestando la propria presenza. 2. Informazione alunni, informazione e formazione del personale Affinché il piano per la sicurezza abbia successo è importante che tutte le persone che operano nella scuola ne condividano la necessità, gli obiettivi e le modalità di attuazione, conoscano le fasi delle operazioni in caso di emergenza e i comportamenti da assumere. Per questo è necessario che tutti siano informati dei contenuti del piano, delle iniziative in corso, delle operazioni finalizzate alla risoluzione di alcuni problemi. Per l informazione degli alunni i docenti delle classi illustreranno il piano, come abbandonare l edificio (vie d esodo e punti di raccolta) e soprattutto i comportamenti da tenere in caso di emergenza. Per quanto riguarda i docenti e il personale ci sono già stati incontri all inizio dell anno scolastico, finalizzati a dare le indicazioni sul piano di emergenza. Durante l anno scolastico sono previsti dei momenti informativi per i docenti ad ogni Collegio dei Docenti. Dicembre 2014 Il Dirigente scolastico Professore Felice Benenati La Responsabile per i Servizi di Prevenzione e Protezione Professoressa Giovanna Tornabene La Responsabile dei Lavoratori per la sicurezza Professoressa Franca Cannella 11

13 Scheda n. 1 Localizzazione del Rischio Esposti al Rischio Corridoi e scale Personale addetto e studenti Le fonti di pericolo che sono state prese in considerazione per la quantificazione del rischio sono: dimensioni degli ambienti (superficie, altezza, spazi di lavoro); piano dei locali; pavimenti; illuminazione, circolazione dei mezzi; vie di percorrenza e di esodo; uscite; uscite di emergenza. Larghezza 3,20 m; altezza 3,20 Pavimenti: privi di avvallamenti e sconnessioni i corridoi; si rileva discontinuità in corrispondenza del pianerottolo della scala A al piano terra. Illuminazione diretta per i corridoi attraverso una sola apertura che si apre nello spazio esterno limitrofo agli edifici adiacenti. Infissi esterni con telaio in legno e vetri frangibili con ante incernierate verticalmente. Porte delle aule a due ante e ad un anta di dimensioni adeguate. Tinteggiatura bicolore con colori chiari con tonalità verde nella parte inferiore. Vie di percorrenza sufficienti ma con un notevole affollamento in alcuni momenti come ingresso, uscita e ricreazione; gli arredi presenti armadi per conservare materiale didattico, appendi abiti per gli alunni sono disposti generalmente lungo la parete divisoria così pure i tavoli del personale non docente addetto al piano. Le ante delle porte finestre si aprono verso l interno; le porte delle aule si aprono sul corridoio, in entrambi i casi le ante si addossano al muro costituendo ingombro trascurabile. Rischio di inciampo e travolgimento di alunni durante l ingresso, l uscita e la ricreazione. R = P x D R = 3 x 2 = 6 - rischio notevole Misure ed interventi possibili per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza Sostituzione di lastra di marmo nel pianerottolo della scala A. Si porrà molta attenzione ad aprire le porte delle in modo da addossarle alla parete. Disposizione più razionale degli arredi (armadi e tavoli) in modo da non costituire impedimento all esodo. Indicazione della zona di rispetto delle finestre e delle porte mediante segnaletica orizzontale (strisce sul pavimento); Installazione di sistemi di blocco nella posizione di aperto/chiuso delle ante aprenti sul corridoio. Informazione agli studenti e al personale sull ordine di uscita dalle aule e lo spazio di percorrenza nei corridoi. 12

14 Scheda n. 2 Localizzazione del Rischio Esposti al Rischio Laboratorio multimediale Personale addetto e studenti Le fonti di pericolo che sono state prese in considerazione per la quantificazione del rischio sono: dimensioni degli ambienti (superficie, altezza, spazi di lavoro); disposizione degli arredi e delle macchine; vie di percorrenza e di esodo; impianto elettrico; dispositivi di protezione; areazione dei locali; illuminazione sussidiaria; uscite; uscite di emergenza. Dimensioni : altezza: 3.20 m circa; Numero 15 postazioni disposte in file parallele, alcune postazioni sono disposte a ridosso della parete esterna. Vi sono ancora una postazione per i docenti ed una postazione con scanner e stampante Pavimenti: privi di avvallamenti e sconnessioni, tutti i collegamenti sono stati realizzati a parete e sottopavimento. L arredamento è costituito da tavoli sui quali trovano posto i computers. Porte di uscita: n. 1 a due ante che si aprono verso l interno. Areazione dei locali per mezzo di finestre alte circa 60 cm e in numero di 2 e, pertanto insufficiente; Illuminazione naturale per mezzo di finestre alte circa 60 cm e in numero di 2 e, pertanto insufficiente; Illuminazione artificiale con punti luce a parete e comando sito in prossimità della porta di accesso; L unica via di uscita è attraverso la scala B che porta direttamente all androne dell edificio e, pertanto, si può considerare sufficiente dal momento che l aula viene utilizzata da una classe per volta. L impianto elettrico è dotato di un interruttore magnetotermico ma il quadro elettrico e l interruttore generale di paino è collocato nella parte del seminterrato accessibile dalla scala A; Rischio legato a mal funzionamento dell impianto elettrico e alla via d esodo poco agevole R = P x D R = 2 x 2 = 4 - rischio accettabile Misure ed attrezzature di protezione utilizzate Interruttore magnetotermico. Nell aula si trova un estintore. Misure ed interventi possibili per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza e fruibilità Impianto di illuminazione artificiale idoneo alla disposizione delle postazioni. 13

15 Scheda n. 3 Localizzazione del Rischio Esposti al Rischio Biblioteca Personale addetto Le fonti di pericolo che sono state prese in considerazione per la quantificazione del rischio sono: dimensioni degli ambienti (superficie, altezza, spazi di lavoro); disposizione degli arredi e delle macchine; vie di percorrenza e di esodo; impianto elettrico; dispositivi di protezione; illuminazione sussidiaria; uscite; uscite di emergenza. Dimensioni : altezza: 3.50 m circa; Due locali al piano terzo; sala lettura con tavolo per la consultazione; Porte di uscita : n. 1 ad un anta. Collegamento verticale per mezzo di una scala a due rampe molto strette e ripide; pertanto, quest unica via d esodo non è sufficiente per consentire l uso dei locali agli alunni; Illuminazione naturale per mezzo di aperture esterne in numero sufficiente; Illuminazione artificiale con punti luce a soffitto e comando sito in prossimità della porta di accesso; Quadro elettrico e interruttore magnetotermico; Rischio legato a mal funzionamento dell impianto elettrico e alla via d esodo molto difficoltosa R = P x D R = 3 x 3 = 9 - rischio molto alto Misure ed attrezzature di protezione utilizzate Interruttore magnetotermico. Nell aula si trova un estintore. Misure ed interventi possibili per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza e fruibilità Non è possibile mettere in atto misure per ridurre il rischio e, pertanto, i locali della biblioteca non potranno essere utilizzate dagli alunni. 14

16 Scheda n. 4 Localizzazione del Rischio Esposti al Rischio: Aule normali Studenti e docenti Le fonti di pericolo che sono state prese in considerazione per la quantificazione del rischio sono: dimensioni, pavimenti, arredi, aerazione; microclima (temperatura e umidità); vie di uscita, schermatura delle aperture. Le aule mediamente hanno una superficie di 50 mq, tranne le due aule del primo e del secondo piano in corrispondenza dell androne che hanno una quadratura inferiore. Capienza massima per aula, tenendo conto che la normativa fissa in 1,8 mq la superficie minima per alunno, è di: alunni. Pavimenti: privi di avvallamenti. Arredi: banchi e sedie usurati e, per lo più, di dimensioni non adeguate alle esigenze; armadi e scaffalature per conservare materiali didattici, quaderni degli alunni ed elaborati vari. Aerazione: tre ampie finestre per aula di dimensioni adeguate per consentire il ricambio d aria necessario; infissi in legno con vetri frangibili; mancano i sistemi per bloccare le ante in posizione aperta. Porte di dimensioni idonee, a due ante con apertura verso il corridoio e in alcune aule ad un anta con apertura sempre verso il corridoio e, pertanto, costituiscono ingombro; Microclima: le aule sono sufficientemente illuminate ma da metà mattinata l insolazione è eccessiva e le finestre sono sprovviste di tende. Rischio di infortunio dovuto alla vetustà degli arredi, all eccessivo accumulo di materiali cartacei.. R = P x D R = 2 x 2 = 4 - rischio accettabile Misure ed attrezzature di protezione utilizzate Misure ed interventi possibili per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza Non superare il numero massimo di 25/26 alunni per classe. Installare dei blocchi finestre. Schermatura di tutte le aperture esterne con elementi di materiale in classe 0 di resistenza al fuoco. Verifica della efficienza delle schermature. 15

17 Allegato 1 PIANO DI USCITA GIORNALIERO Prima campana ore 13,10 / 14,10 Seconda campana ore 13,12 / 14,12 Terza campana ore 13,15 / 14,15 AL SUONO DELLA PRIMA CAMPANA (ore 13,10 o alle ore 14,10) usciranno le classi del piano terra (aule n. 11, 13, 14, 15), seguendo il percorso indicato nelle planimetrie affisse nelle aule e usciranno tutte dal portone laterale che si apre sulla via Generale Di Maria; la classe che al suono della campana si trova nell aula per attività motorie seguirà il percorso indicato nella planimetria affissa nell aula e uscirà dal portone su via Giuseppe Damiani Almeyda. La classe che al suono della campana si trova al piano seminterrato ( laboratorio multimediale) salirà per la scala B e uscirà dal portone sulla via Generale Di Maria. AL SUONO DELLA SECONDA CAMPANA (ore 13,12 o alle ore 14,12) usciranno le classi del piano primo: ( aule n.39, 41, 42, 43) seguiranno il percorso indicato nelle planimetrie affisse nelle aule, scenderanno per la scala B e usciranno dal portone laterale che si apre sulla via Generale Di Maria; la classe che si trova nell aula 29 scenderà dalla scala A e uscirà dal portone principale sulla via Giuseppe Damiani Almeyda. AL SUONO DELLA TERZA CAMPANA (ore 13,15 alle ore 14,15) usciranno le classi del piano secondo (aule n. 45, 47, 48, 49, 50, 55) seguiranno il percorso indicato nelle planimetrie affisse nelle aule, scenderanno per la scala A e usciranno tutte dal portone principale su via Giuseppe Damiani Almeyda. 16

18 Allegato 1.2 PIANO DI USCITA DI EMERGENZA Suono intermittente seguito da suono continuo Le classi dei tre piani, terra, primo e secondo, seguono lo stesso percorso che per l uscita giornaliera e raggiungono il luogo di raccolta individuato nel tratto cieco di via Giuseppe Damiani Almeyda. 17

19 Allegato 2 COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE GENERALE Il comportamento corretto e prudente di ognuno è la migliore forma di prevenzione contro gli infortuni. Pertanto: - non correre nei corridoi, aule, scale, laboratori, ecc.; - non spiccare salti dai gradini delle scale, - è meglio evitare scherzi che possono creare pericolo; - non ingombrare con oggetti inutili i pavimenti, le vie di esodo, le uscite, le scale; - evitare di camminare rasente i muri nei corridoi: l apertura improvvisa delle porte potrebbe causare danni; - non sporgersi dalle finestre; - sistemare i banchi e le sedie in modo da facilitare l uscita; - non rimuovere o danneggiare i cartelli segnalatori; - segnalare immediatamente le cause di pericolo rilevate; - non togliere o superare le barriere che bloccano il passaggio in aree pericolose. Durante la ricreazione: - non sostare nei corridoi; - non spostarsi da un piano all altro; - non sostare nell area dei servizi se non per il tempo necessario. 18

20 Allegato 3 Norme di prevenzione per il personale docente e ATA - Ogni contenitore deve riportare l etichetta con l indicazione ben leggibile del contenuto ed essere custodito in armadi muniti di chiusura a chiave; - Se viene usata la cassetta di pronto soccorso, ripristinare la scorta; - Evitare di sollevare carichi flettendo il tronco; - Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi dell immondizia; - Manipolare vetri e materiale pungente con guanti; - Negli armadi e negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti; - Non dare in uso scale, utensili, ed attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola; - Riporre le chiavi nelle apposite bacheche dopo l uso; - Non toccare mai le apparecchiature elettriche con le mani bagnate o se il pavimento è bagnato; - Disinserire le spine afferrandone l involucro esterno e non il cavo; - Non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche; - Se durante il lavoro viene a mancare l energia elettrica, disinserire subito l interruttore della macchina; - Non lasciare mai portalampade privi della lampadina; - Controllare sistematicamente che non vi siano cavi con la guaina di isolamento danneggiata; - Il cavo dell apparecchiatura non deve giungere alla presa restando teso, ne sospeso in una via di passaggio; - Se una spina non entra comodamente in una presa non tentare il collegamento e segnalarlo; - Non usare macchine o impianti senza l autorizzazione e non eseguire operazioni di cui non si sia perfettamente a conoscenza; - È vietato l uso di fornelli e stufe a gas o elettriche; - Non si possono tenere liquidi infiammabili in contenitori di capacità superiore a 2 litri; - Le bombolette spray devono essere tenute lontane da fonti di calore; - È vietato usare trielina, benzina ed altri solventi infiammabili per il lavaggio dei pavimenti; - Non gettare fiammiferi e quant altro non completamente spenti nei cestini della carta, nelle pattumiere, dalle finestre; - Segnalare prontamente se vi sono banchi con il piano staccato, sedie rotte, serramenti delle finestre rotti, mattoni scollati, tende staccate; - Non accatastare materiali non più utilizzabili lungo i corridoi, sui pianerottoli delle scale, nei servizi; - Non ingombrare le vie di uscita con i carrelli per la pulizia delle aule. 19

21 Allegato 4 Assegnazione incarichi Incarico Nominativi Note 1. Emanazione ordine di evacuazione M. C. Corronca S. Mineo 2. Controllo operazioni di evacuazione M. C. Corronca S. Mineo Chiamerà al citofono la portineria. Controllano le operazioni all interno dell edificio e all esterno; raccolgono i moduli compilati. 3. Diffusione ordine di evacuazione e diffusione ordine di fine pericolo M. Campagna Azioneranno il segnale suono intermittente (ad intervalli di due secondi) seguito da suono prolungato di sirena. 4. Controllo ordine di evacuazione - piano terra M. Campagna Controlleranno che tutte le classi si dispongano ad abbandonare l edificio. - piano primo G. Guccione - piano secondo G. Saccaro - piano seminterrato 5. Chiamate di soccorso S. Mineo G. Brusca Villa Sofia Vigili del Fuoco Protezione civile Squadra di pronto soccorso Intervengono in caso di necessità; controllano che le cassette di pronto soccorso abbiano sempre la dotazione di materiali al completo. - piano terra G. Brusca - piano primo S. Saccomando - piano secondo G. Saccaro 7. Interruzione erogazione In presenza di reale pericolo - energia elettrica M. Campagna - acqua M. Campagna 8. Controllo lampade di emergenza, attivazione e controllo periodico estintori e manichette antincendio - piano seminterrato M. Campagna - piano terra M. Campagna - piano primo G. Guccione - piano secondo G. Saccaro 9. Controllo quotidiano praticabilità vie di uscita Collaboratori ai piani dovranno effettuare le manovre necessarie. Una volta al mese verrà effettuato un controllo degli estintori e delle lampade di emergenza per verificare la loro efficienza. Verrà controllato che lungo le vie d esodo non vi siano ostacoli di alcun tipo. 10. Controllo apertura portoni Collaboratori al pianoterra Sarà controllata l efficienza dei sistemi di apertura delle porte esterne Nota: Quando le persone indicate nel presente modulo sono assenti, il loro incarico sarà svolto da chi li sostituisce o da altra persona incaricata. 20

22 Allegato 5 OPERAZIONI A CURA DEGLI INSEGNANTI DELLA CLASSE 1. Numerare i banchi; 2. Nominare due alunni (capo-fila / serra-fila) più due supplenti; 3. Disporre i banchi in modo da lasciare facili e sufficienti vie di uscita; 4. Fare riporre agli alunni lo zaino sotto la sedia o sotto il banco in modo da non ingombrare i percorsi di uscita; 5. Ogni giorno fare uscire i ragazzi seguendo l ordine interno (gli alunni); 6. Controllare che ogni alunno sia consapevole del numero assegnato al posto che occupa anche temporaneamente; 7. Segnare sul registro gli alunni ospiti e assegnare loro un numero; 8. In caso di evacuazione portare con se il registro. 21

23 Allegato 6 Procedure per gli alunni Gli alunni non appena avvertito il segnale di allarme (suono ad intermittenza -ad intervalli di due secondi- seguito da suono prolungato della campana) o la comunicazione a voce della parola evacuazione, dovranno adottare i seguenti comportamenti: - interrompere immediatamente ogni attività; - tralasciare il recupero di oggetti personali (cartelle, zaini, abiti, altro); - disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami, (la fila sarà aperta da un alunno designato precedentemente dall insegnante come apri-fila e chiusa da un serra-fila); - camminare in modo sollecito, in fila indiana secondo il numero progressivo assegnato e tenendosi per mano, senza soste e senza spingere i compagni; - uscire seguendo le vie di sicurezza indicate; - rimanere collegati con le modalità predisposte precedentemente dall insegnante e raggiungere il punto di raccolta, indicato nella piantina, nel tratto cieco di via Giuseppe Damiani Almeyda; - collaborare con l insegnante per controllare la presenza dei compagni; - attenersi scrupolosamente a quanto ordinato dall insegnante nel caso si verifichino contrattempi che richiedano una improvvisa modificazione del piano. Procedure in caso di terremoto - non precipitarsi subito fuori ma restare in classe e ripararsi sotto il banco; - se la scossa si avverte mentre si è fuori dalla classe, rientrare immediatamente nella propria classe o nella classe più vicina e ripararsi sotto i banchi fino al termine della scossa; - seguire, infine le procedure per l evacuazione. - Rientrata l emergenza, gli alunni non rientreranno nell edificio, le maestre attenderanno i genitori nella zona di raccolta servendosi di un elenco classe sul quale faranno firmare il genitore. Procedure in caso di incendio - Lasciare il più presto possibile la classe chiudendo la porta; - È utile, se possibile, coprirsi la bocca o il naso con uno straccio bagnato; - Non correre ma camminare spediti; - In presenza di fumo mettersi carponi e camminare rasoterra; - Scendendo le scale invase dal fumo, avanzare tastando il muro con la mano; - Se si resta bloccati, bagnarsi completamente gli abiti, se possibile; - Cercare rifugio il più lontano possibile dall incendio e in un locale accessibile ai soccorritori, manifestando la propria presenza. 22

24 Allegato 7 Modulo di evacuazione N 1 1. Scuola Istituto Comprensivo Statale Alberico Gentili Plesso Scuola primaria Giuseppe Pitrè 2. Classe 3. Allievi presenti N 4. Allievi evacuati N 5. Feriti N NOMINATIVI 1).. 2).. 3).. 4).. 5).. 6. Dispersi N NOMINATIVI 1).. 2).. 3).. 4).. 5).. 7. Zona di raccolta Sigla alunno serrafila Sigla docente NOTA: IL PRESENTE MODULO DEBITAMENTE COMPILATO DALL INSEGNANTE, ALLA FINE DELL EVACUAZIONE, DOVRA ESSERE CONSEGNATO IMMEDIATAMENTE AL RESPONSABILE DELLA SICUREZZA. 23

25 Allegato 8 Modulo di evacuazione N 2 1. Scuola Istituto Comprensivo Statale Alberico Gentili Plesso Scuola primaria Giuseppe Pitrè 2. Classi N 3. Totale allievi presenti N 4. Totale allievi evacuati N 5. Feriti N NOMINATIVI 1).. 2).. 3).. 4).. 5).. 6. Dispersi N NOMINATIVI 1).. 2).. 3).. 4).. 5).. Sigla docente responsabile della sicurezza NOTA: IL PRESENTE MODULO DEBITAMENTE COMPILATO DOVRA ESSERE CONSEGNATO IMMEDIATAMENTE AL DIRIGENTE SCOLASTICO. 24

26 Allegato 9 Popolazione esistente Anno scolastico 2014/2015 Popolazione esistente Dalle ore 8.15 alle ore 13.15/14,15 Docenti Allievi Operatori Totale Piano seminterrato (laboratorio multimediale) Piano terra Piano primo Piano secondo Max 2 Max 27 Max 1 Max 30 Min 1 Min 24 Min 1 Min 26 Max 5 Max 105 Max 3 Max 113 Min 4 Min 98 Min 2 Min 104 Max 6 Max 132 Max 2 Max 140 Min 5 Min 125 Min 1 Min 131 Max 7 Max 158 Max 2 Max 167 Min 6 Min 153 Min 1 Min

27 26

28 27

29 28

30 29

31 30

32 31

33 32

34 33

35 34

36 35

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39 38

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