I Sintomi. Disattenzione Iperattività Impulsività

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1 Definizione di ADHD ADHD è l' acronimo per l inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder) traducibile con Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività. E' un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell adolescente, caratterizzato, secondo i criteri del Diagnostic and Statistical Manual Of Mental Disorders da inattenzione e impulsività/iperattività. Nello specifico, il DSM-IV distingue tre forme cliniche: inattentiva, iperattiva, combinata. Nel corso dello sviluppo, lo stesso soggetto può evolvere da una categoria all altra manifestando nelle varie fasi d età le tre differenti dimensioni psicopatologiche in modo variabile.

2 Eziologia L'alunno ADHD soffre di un disturbo evolutivo di natura neurobiologica che consiste essenzialmente nell'improprio funzionamento di due neurotrasmettitori: la noradrenalina e soprattutto la dopamina. Studi delle neuroimmagini hanno dimostrato che nei pazienti affetti da ADHD alcune aree del cervello sono di dimensioni ridotte e altre più sviluppate del normale. In uno di questi studi si è evidenziato che i parametri presi in considerazione si erano normalizzati nei bambini sottoposti a trattamento sia farmacologico che psicocomportamentale rispetto a quelli che non avevano ricevuto nessun tipo di trattamento. Ulteriori studi hanno dimostrato che l ADHD ha una componente genetica, anche se non è chiaro come avvenga la trasmissione dei fattori genetici ed il loro peso nell insorgenza del disturbo.

3 I Sintomi Disattenzione Iperattività Impulsività

4 Disattenzione Fallisce nel prestare attenzione ai dettagli o compie errori di inattenzione nei compiti a scuola, nel lavoro o in altre attività; Ha difficoltà nel sostenere l attenzione nei compiti o in attività di gioco; Non ascolta quando gli si parla direttamente; Non segue completamente le istruzioni e incontra difficoltà nel terminare i compiti di scuola, lavori domestici o mansioni nel lavoro (non dovute a comportamento oppositivo o a difficoltà di comprensione); Ha difficoltà ad organizzare compiti o attività varie; Prova avversione o è riluttante ad impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale sostenuto (es. compiti a casa o a scuola); Perde materiale necessario per compiti o altre attività (es. giocattoli, compiti assegnati, matite, libri, ecc.); E' facilmente distratto da stimoli esterni E' sbadato nelle attività quotidiane.

5 Impulsività SINTOMI dà risposte prima che venga completata la domanda; non rispetta il proprio turno; interrompe o si comporta in modo invadente verso gli altri (es. irrompe nei giochi o nelle conversazioni degli altri).

6 Iperattività Movimenti inconsulti Deambulazione inconsulta Irrequietezza e velocità nei movimenti Inadeguatezza del comportamento a situazioni pacate Continuità ingiustificata dell'attività cinetica Eccessiva eloquenza

7 Diagnosi Le più recenti descrizioni del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività sono contenute nel DSM-IV (1994) e nell'icd-10 (OMS 1992). Secondo il DSM IV, per poter diagnosticare il disturbo, un bambino deve presentare almeno 6 sintomi per un minimo di sei mesi e in almeno due contesti, manifestare il disturbo prima dei 7 anni di età ed a livello tale che esso comprometta il rendimento scolastico e/o sociale. Secondo il modello ICD 10 esiste la definizione di Sindrome Ipercinetica all'interno della quale il manuale distingue il Disturbo dell Attività e dell Attenzione e la Sindrome Ipercinetica della Condotta. Secondo il modello ICD-10 perché si abbia Disturbo dell'attività e dell'attenzione un bambino deve presentare almeno almeno sei sintomi di disattenzione, tre di iperattività e uno di impulsività per un minimo di sei mesi e in almeno due contesti, manifestare il disturbo prima dei 6 anni di età ed a livello tale che esso comprometta il rendimento scolastico e/o sociale. La diagnosi di Sindrome Ipercinetica della Condotta dell ICD-10 descrive quei casi che, oltre a presentare i sintomi del Disturbo dell Attività e dell Attenzione, manifestano anche comportamenti aggressivi e/o oppositivi/provocatori.

8 Modalità della diagnosi La diagnosi clinica dei pazienti deve essere supportata e integrata dai seguenti strumenti: ƒ intervista diagnostica semi-strutturata K-SADS-PL (Kiddie-Schedule for Affective Disorders and Schizophrenia-Present and Lifetime version) o altro ƒ scala di valutazione dei sintomi di ADHD e dei sintomi di disturbo dirompente del comportamento ƒ questionario per i genitori e per gli insegnanti ƒ valutazione livello cognitivo WISC-R o altro ƒ valutazione delle abilità di lettura e calcolo Prove MT, batteria dislessia, matematiche ƒ scale di autovalutazione per ansia e depressione ƒ altro criterio clinico e documentato.

9 Attori della diagnosi Il protocollo diagnostico richiede almeno due operatori (neuropsichiatria infantile, psicologo) e, dove presente, ad essi si affianca uno psicopedagogista/educatore professionale. Esiste un registro Italiano dell ADHD per i soggetti affetti dalla sindrome, coordinato dal Dipartimento del Farmaco dell Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l Agenzia Italiana del Farmaco. Esistono inoltre dei Centri di riferimento individuati dalle regioni in conformita a criteri precisi (registrati presso l'istituto Superiore di Sanità (

10 Terapia I soggetti affetti da ADHD possono essere sottoposti a terapie: ƒ psico-comportamentali ƒ farmacologiche ( metilfenidato) ƒ combinate (Psicocomportamentali+farmacologiche).

11 Terapia psico-comportamentale Include un ciclo di incontri di Parent Training (svolto in gruppo o singolarmente in base alle caratteristiche dei genitori) e la consulenza sistematica agli insegnanti. Il Parent Training è composto da sedute semi-strutturate (in genere almeno 10) che includono una serie di informazioni sull ADHD e altre attività formative relative alla comprensione del problema e l applicazione di strategie comportamentali. La consulenza sistematica agli insegnanti include 4 incontri in cui osservare e comprendere le caratteristiche del bambino per diventare capaci di modulare le richieste degli insegnanti e ridurre i comportamenti disfunzionali del bambino con ADHD.

12 Normativa specifica sugli alunni ADHD Circolare MIUR Prot. n del 4 Dicembre 2009, con oggetto le Problematiche collegate alla presenza nelle classi di alunni affetti da sindrome ADHD, Circolare MIUR Prot. n. 4089, del 15 Giugno 2010, con oggetto: Disturbo di deficit di attenzione ed iperattività

13 Circolare MIUR Prot. n del 4 Dicembre 2009, Regola i rapporti delle scuole con i Centri regionali di riferimento finalizzati a: 1) informare sulle caratteristiche del ADHD e sul trattamento che viene proposto; 2) fornire appositi strumenti di valutazione (questionari e tabelle di osservazione) per completare i dati diagnostici; 3) mettere gli insegnanti nella condizione di potenziare le proprie risorse emotive e migliorare la relazione con l alunno; 4)spiegare come utilizzare specifiche procedure di modificazione del comportamento all interno della classe; 5) informare su come strutturare l ambiente classe in base ai bisogni e alle caratteristiche dell alunno con ADHD; 6) suggerire particolari strategie didattiche per facilitare l apprendimento dell alunno con ADHD; 7) spiegare come lavorare, all interno della classe, per migliorare la relazione tra il bambino con ADHD e i compagni.

14 Circolare MIUR Prot. n. 4089, del 15 Giugno 2010 Fa riferimento al documento sottoscritto da Airipa( Associazione Italiana Ricerca ed Intervento nella psicopatologia dell apprendimento), Sinpia ( Società Italiana di Neuropsichiatria dell infanzia e dell adolescenza), Aidai ( Associazione Italiana per i disturbi di attenzione, iperattività e patologie correlate), Aifa ( Associazione Italiana Famiglie Adhd Onlus) e pubblicato sul sito dell Istituto Superiore di Sanità :

15 Descrizione degli alunni ADHD Alunni che hanno difficoltà pervasive e persistenti nel: selezionare le informazioni necessarie per eseguire il compito e mantenere l attenzione per il tempo utile a completare la consegna resistere ad elementi distraenti presenti nell'ambiente o a pensieri divaganti seguire le istruzioni e rispettare le regole (non a causa di comportamento oppositivo o di incapacità di comprensione) utilizzare i processi esecutivi di individuazione, pianificazione e controllo di sequenze di azioni complesse, necessarie all'esecuzione di compiti e problemi regolare il comportamento che si caratterizza quindi per una eccessiva irrequietezza motoria e si esprime principalmente in movimenti non finalizzati, nel frequente abbandono della posizione seduta e nel rapido passaggio da un'attività all'altra controllare, inibire e differire risposte o comportamenti che in un dato momento risultano inappropriati: aspettare il proprio turno nel gioco o nella conversazione applicare in modo efficiente strategie di studio che consentano di memorizzare le informazioni a lungo termine.

16 Descrizione degli alunni ADHD (2) Alunni che presentano le seguenti ulteriori difficoltà: nel costruire e mantenere relazioni positive con i coetanei nell'autoregolare le proprie emozioni nell'affrontare adeguatamente situazioni di frustrazione imparando a posticipare la gratificazione nel gestire il livello di motivazione interna approdando molto precocemente ad uno stato di noia nell'evitare stati di eccessiva demoralizzazione e ansia nel controllare livelli di aggressività nel seguire i ritmi di apprendimento della classe a causa delle difficoltà attentive.

17 Indicazioni operative per la presa in carico Contatto con il Dirigente Scolastico Inserimento della documentazione nel protocollo riservato Sensibilizzazione da parte del Dirigente dei docenti prevalenti o dei coordinatori di classe in merito all evidenza del caso. Presa visione della documentazione clinica dell alunno rilasciata da un servizio specialistico da parte del corpo docenti

18 Indicazione operative per i docenti I docenti in sintesi devono: predisporre l ambiente nel quale viene inserito lo studente con ADHD in modo tale da ridurre al minimo le fonti di distrazione prevedere l utilizzo di tecniche educative di documentata efficacia (es. aiuti visivi, introduzione di routine, tempi di lavoro brevi o con piccole pause, gratificazioni immediate, procedure di controllo degli antecedenti e conseguenti).

19 Indicazioni operative per i docenti (2) Definire con tutti gli studenti poche e chiare regole di comportamento da mantenere all interno della classe. Concordare con l'alunno piccoli e realistici obiettivi comportamentali e didattici da raggiungere nel giro di qualche settimana. Allenare l'allievo ad organizzare il proprio banco in modo da avere solo il materiale necessario per la lezione del momento. Occuparsi stabilmente della corretta scrittura dei compiti sul diario. Incoraggiare l uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle, parole chiave per favorire l apprendimento e sviluppare la comunicazione e l attenzione. Favorire l uso del computer e di enciclopedie multimediali, vocabolari su CD, ecc. Assicurarsi che, durante l'interrogazione, l'alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente. Organizzare prove scritte suddivise in più parti e invitare lo studente ad effettuare un accurato controllo del proprio compito prima di consegnarlo.

20 Alcune parole chiave... Progettazione Anticipazione delle modalità di svolgimento della lezione e dei suoi tempi Ritualità dell'organizzazione Esplicitazione delle conseguenze dei comportamenti negativi Frammentazione delle consegne Adeguata preparazione dei mutamenti dell'attività Chiarezza delle richieste Strategie di rinforzo (attenzione positiva, esemplificazione concreta dei comportamenti corretti, focalizzazione sul compito, concessione di pause strategiche) Diversificazione del setting pedagogico Obiettivi a breve termine Negoziazione del comportamento Autorevolezza assertiva

21 Didattica personalizzata in classe 1 (Gentile,2007) Fornire al massimo numero di studenti delle buone opportunità di apprendimento progettare e condurre attività che coniugano l insegnamento a tutta la classe con le reali peculiarità (punti forza e di debolezza) degli alunni minimizzare i modi convenzionali di fare scuola (lezione per ascolto, completamento di schede, interrogazioni alla cattedra) rendendo più frequenti attività nelle quali i ragazzi operano direttamente sui saperi differenziare i prodotti, le strategie e il modo di presentare sia i contenuti e sia gli esiti di apprendimento creare un ragionevole equilibrio tra contenuto e processi di apprendimento, evitando sbilanciamenti nell uno o nell altra direzione promuovere negli alunni l idea di essere (o poter diventare) persone capaci di apprendere

22 Didattica personalizzata in classe 2, Gentile 2011 proporre compiti e materiali che implicano l uso significativo delle conoscenze in situazioni molto vicine a quelle di vita reale insegnare, modellare e far sperimentare processi riflessivi su ciò che è stato appreso, svolto o vissuto proporre attività che sollecitano parallelamente processi sensoriali, intellettivi e sociali conoscere le rappresentazioni e le conoscenze già in possesso degli studenti per favorire una comprensione più immediata dei nuovi contenuti utilizzare delle cornici concettuali (e di senso) per organizzare i diversi elementi della conoscenza (fatti, principi, sequenze, procedure, regole, metodi, concetti) in modo da facilitare il richiamo e l applicazione insegnare abilità di pensiero metacognitivo attraverso la discussione e le attività di ricerca e verifica d ipotesi.

23 Alcune domande chiave per l'insegnante Qual è, per ciascuno insegnamento, il contenuto essenziale che il mio studente deve "conoscere", l'abilità che deve saper fare, il concetto che deve "comprendere.? Come arriverà a conseguirli? Come li farà suoi? Cosa mi dirà della specificità di ciascuno studente ciò che egli avrà conosciuto, prodotto e compreso?

24 ...E una piccola storia per riflettere A tre tagliatori di pietre viene rivolta a turno la medesima domanda: Che cosa stai facendo? Con il volto segnato dalla fatica il primo risponde: Non vedi? Sto squadrando pietre! Il secondo risponde: Mi guadagno da vivere E il terzo dice con gioia: Sto costruendo una cattedrale!

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