Relazione finanziaria semestrale consolidata. al 30 giugno 2012

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1 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2012 Approvata dal Consiglio di Amministrazione 8 agosto 2012

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3 Indice Organi statutari 9 Struttura del Gruppo 11 Scenario di riferimento 15 Relazione intermedia sulla gestione 27 Il Gruppo nel primo semestre Principali dati dell andamento della gestione del Gruppo 32 Modalità di diffusione dell immagine e delle informazioni del Gruppo 37 Andamento della gestione 39 Sintesi dell andamento della gestione 41 Gestione assicurativa e altri settori di attività 45 Gestione patrimoniale e finanziaria 56 Risk management 59 Gestione del rischio 61 Rischio assicurativo - segmento danni 61 Rischio assicurativo - segmento vita 62 Rischio di mercato 64 Rischio operativo, legale e reputazionale 68 Personale e rete distributiva 69 Personale e formazione 71 Rete distributiva 73 Fatti di rilievo e altre informazioni 75 Fatti di rilievo del periodo 77 Altre informazioni 81 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del semestre 85 Evoluzione prevedibile della gestione 86 Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno

4 Prospetti contabili consolidati 89 Stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo 91 Prospetto di variazione del patrimonio netto 99 Rendiconto finanziario 103 Note illustrative 107 Parte A - Criteri generali di redazione e area di consolidamento 109 Parte B - Criteri di valutazione 117 Parte C - Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Conto Economico consolidati 121 Parte D - Altre informazioni 153 Attestazione del dirigente preposto 157 Relazione della Società di Revisione 159 4

5 Indice sommario delle tavole e dei prospetti Tavole Tav. 1 - Principali dati economici 32 Tav. 2 - Principali dati patrimoniali 32 Tav. 3 - Rete distributiva e dipendenti 33 Tav. 4 - Stato Patrimoniale consolidato riclassificato 34 Tav. 5 - Conto Economico consolidato riclassificato 35 Tav. 6 - Conto Economico consolidato riclassificato per segmento di attività 36 Tav. 7 - Principali indicatori rami danni 36 Tav. 8 - Totale raccolta 48 Tav. 9 - Raccolta vita 49 Tav Investimenti - composizione 56 Tav Stratificazione del portafoglio sulla base della data di scadenza 65 Tav Stratificazione del portafoglio obbligazionario per rating 67 Tav Organico del Gruppo 71 Tav Indicatori per azioni in circolazione 85 Tav Area di consolidamento (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 114 Tav Stato Patrimoniale per settore di attività (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 123 Tav Attività immateriali 123 Tav Avviamento movimentazione di periodo 124 Tav Altre attività immateriali movimentazione di periodo 126 Tav Attività materiali 127 Tav Immobili e altre attività materiali - movimentazione di periodo 128 Tav Dettaglio delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 128 5

6 Tav Investimenti 129 Tav Investimenti immobiliari movimentazione di periodo 129 Tav Dettaglio degli attivi materiali e immateriali (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 130 Tav Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 130 Tav Dettaglio delle partecipazioni non consolidate (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 131 Tav Investimenti finanziari 131 Tav Dettaglio delle attività finanziarie (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 132 Tav Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 133 Tav Esposizione in titoli di debito governativi greci 134 Tav Esposizione in titoli di debito governativi emessi da paesi Area UE - Attività finanziarie disponibili per la vendita Tav Esposizione in titoli di debito governativi emessi da paesi Area UE - Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico Tav Esposizione in titoli di debito governativi emessi da paesi Area UE - Attività detenute sino a scadenza Tav Dettaglio delle attività e delle passività finanziarie per livello (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Dettaglio delle variazioni delle attività e passività finanziarie di livello 3 (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Dettaglio delle attività e passività relative a contratti emessi da compagnie di assicurazione allorché il rischio dell investimento è sopportato dalla clientela e derivanti dalla gestione dei fondi pensione (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Crediti diversi 136 Tav Altri elementi dell attivo 137 Tav Altre attività 138 Tav Patrimonio netto 139 6

7 Tav Dettaglio delle riserve tecniche (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 141 Tav Passività Finanziarie 142 Tav Dettaglio delle passività finanziarie (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 143 Tav Debiti 144 Tav Trattamento di fine rapporto e premi di anzianità 145 Tav Altri elementi del passivo 145 Tav Altre passività 146 Tav Suddivisione della raccolta relativa al lavoro diretto ed indiretto per ramo e per area geografica 147 Tav Gestione assicurativa 148 Tav Dettaglio delle spese della gestione assicurativa 148 Tav Gestione finanziaria 149 Tav Proventi e oneri finanziari e da investimenti (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Dettaglio delle altre componenti del conto economico complessivo nette (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n.7) Tav Conto Economico per settore di attività (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Dettaglio delle voci tecniche assicurative (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Dettaglio delle spese della gestione assicurativa (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Titoli di proprietà del Gruppo emessi da parti correlate 156 7

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9 Organi statutari CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Paolo Bedoni (*) Vice Presidente Enrico Mario Ambrosetti (*) Segretario Aldo Poli (*) Amministratore Delegato Giovan Battista Mazzucchelli (*) Consiglieri Luigi Baraggia Barbara Blasevich Bettina Campedelli Paolo Garonna Giovanni Maccagnani Giuseppe Manni Angelo Nardi Pilade Riello (*) Giovanni Sandrini Giovannimaria Seccamani Mazzoli (*) Domingo Sugranyes Bickel Enrico Zobele COLLEGIO SINDACALE Presidente Alessandro Lai Sindaci effettivi Luigi de Anna Cesare Brena Andrea Rossi Franco Volpato Sindaci supplenti Enrico Noris Stefano Romito DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Marco Cardinaletti Vice Direttore Generale Flavio Piva (*) I Consiglieri i cui nomi sono contrassegnati dall asterisco formano il Comitato Esecutivo 9

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11 Struttura del Gruppo 11

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13 Situazione al 30 giugno % DANNI VITA ALTRO ABC Assicura 51% BCC Vita Cattolica Gestioni Investimenti ( ** ) 100% 51% 99,99% 97% BCC Assicurazioni Duomo Uni One Assicurazioni TUA Assicurazioni (*) 60% 60% 100% 60% Berica Vita Cattolica Life Cattolica Previdenza Lombarda Vita 0,7% Cattolica Services (***) 82% Car Full Service 99,95% 97,58% Risparmio & Previdenza 30,5% Cattolica Assicurazioni Business School (****) 68,1% 49% C. P. Servizi Consulenziali 51% Vegagest SGR 17,14% Cassa di Risparmio di San Miniato 25% Assicurazioni danni Assicurazioni vita Prisma 20% Servizi immobiliari e mobiliari Servizi operativi Servizi finanziari Banche (*) Tua Assicurazioni controlla al 100% Tua Retail. ( ** ) già Cattolica Immobiliare. (***) Lo 0,005% del capitale di Cattolica Services è detenuto singolarmente da ABC Assicura, BCC Assicurazioni, BCC Vita, Berica Vita, Cattolica Previdenza, C.P. Servizi Consulenziali, Duomo Uni One, Lombarda Vita, Risparmio & Previdenza e TUA Assicurazioni. (****) Lo 0,07% è detenuto singolarmente da ABC Assicura, BCC Assicurazioni, BCC Vita, Berica Vita, Cattolica Gestioni Investimenti, C.P. Servizi Consulenziali, Duomo Uni One, Lombarda Vita, Risparmio & Previdenza e TUA Assicurazioni. 13

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15 Scenario di riferimento 15

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17 Scenario di riferimento Scenario macroeconomico Nel corso del primo semestre la crisi finanziaria ha continuato a pesare sui mercati mondiali, soprattutto in Europa, dove la recessione economica congiunta alla crescita del costo del rifinanziamento del debito pubblico si è fatta sempre più stringente costringendo i politici a cercare di raggiungere l unione fiscale ed economica. La Banca Centrale Europea, inizialmente, ha mantenuto fermi i tassi di riferimento incrementando però le misure straordinarie di liquidità al sistema bancario attraverso una seconda operazione di LTRO (operazione di rifinanziamento di lungo termine) a 3 anni. Le politiche di austerity richieste ai vari paesi al fine di ridurre il debito pubblico hanno però depresso ulteriormente la domanda interna, portando la Banca Centrale Europea a rivedere drasticamente le stime di crescita e di inflazione e ad adottare una politica monetaria espansiva tagliando i tassi nel secondo trimestre di 25bp portandoli al minimo storico dello 0,75% e varando ulteriori misure straordinarie di liquidità per il sistema bancario. In Italia la crisi si è manifestata appieno nel semestre, con un crollo degli indici di fiducia e una significativa riduzione della produzione industriale che hanno spinto il paese in recessione tecnica. I titoli governativi sono stati oggetto di elevata speculazione sui mercati finanziari con pesanti effetti sul costo del rifinanziamento per il paese ed incrementando la pressione sul sistema bancario nazionale. Per questo motivo il governo Monti ha varato ulteriori misure di riduzione della spesa pubblica, oltre ad alcune importanti riforme sul mercato del lavoro. L economia statunitense ha mostrato, invece, nel primo trimestre un buon incremento dell attività industriale, grazie al contributo positivo nel ciclo delle scorte ed ai primi mesi dell anno particolarmente intensi che hanno permesso ad alcuni settori di incrementare la propria attività aumentando di conseguenza il numero di occupati. Nel secondo trimestre le tensioni economiche internazionali hanno rallentato il ciclo di crescita e la domanda interna non è stata in grado di supplire alla riduzione dell attività manifatturiera ed al calo delle esportazioni. La Federal Reserve, pertanto, ha aumentato la propria politica monetaria espansiva, varando un ulteriore operazione di riacquisto di titoli governativi per garantire ampia liquidità al sistema, quantunque il deficit di bilancio sia nuovamente vicino ai massimi storici. L elevata disoccupazione, i consumi ridotti e un mercato immobiliare fragile mantengono la crescita americana sotto potenziale. In Giappone l economia ha beneficiato della ricostruzione post terremoto, mentre in Asia si è assistito ad una diminuzione dell attività industriale, legata soprattutto al rallentamento dell economia cinese e indiana. Questi effetti hanno portato ad una contrazione dei prezzi delle materie prime, soprattutto non alimentari, inducendo le varie banche centrali ad incrementare gli stimoli all economia reale. L inflazione globale ha mostrato significativi sintomi di decelerazione a partire dal secondo trimestre. Mercati obbligazionari Sui mercati obbligazionari, nonostante i numerosi downgrade registrati sulle emissioni governative mondiali, il rendimento dei titoli statali decennali dei paesi core (Germania, USA e UK) si è portato su livelli minimi sia per la curva statunitense (1,2%) sia per quella tedesca (1,58%), mentre le scadenze brevi hanno registrato addirittura tassi nominali negativi. Durante il semestre, dopo una prima parte dell anno in cui l effetto dell abbondante liquidità 17

18 sui mercati ha portato ad un generale restringimento sui rendimenti delle curve, si è confermato il trend di allargamento del differenziale tra il rendimento dei titoli di stato dei paesi europei periferici rispetto ai bund tedeschi, con livelli record su tutte la curve. Solo con la fine di giugno, a seguito dei primi concreti passi di integrazione supporto al sistema finanziario da parte di tutti i paesi membri, lo spread ha cominciato a calare pur tuttavia mantenendosi, per la maggior parte dei paesi, su livelli record. A causa dell elevata avversione al rischio, il settore delle emissioni societarie ha registrato, una nuova forte contrazione. Mercati azionari I mercati azionari sono stati caratterizzati da una forte volatilità, guidata soprattutto dal settore bancario e dalle aspettative di andamento dell economia. I listini hanno mantenuto un atteggiamento prettamente positivo per quasi tutto il primo trimestre, salvo poi calare drasticamente nel secondo trimestre con l aumentare delle paure degli investitori per un fallimento dell Unione Europea. Solo a giugno l evidente sottopeso degli investitori e la convinzione da parte degli operatori che l Eurozona potrebbe risolvere concretamente i problemi hanno indotto i compratori a rientrare parzialmente sul mercato attratti dagli elevati dividendi riconosciuti sui listini. Su base semestrale, negli USA, l indice S&P 500 ha chiuso a +6,66% e il Nasdaq a +10,81%, mentre in Europa il Dax a +5,61%, l Eurostoxx50 a -4,45% e il FTSEMIB a -7,64%. In Asia l indice Hang Seng è salito del 2,99% e il Nikkei ha chiuso con un guadagno del 5,22%. Mercati dei cambi I timori della recessione economica in Europa e l incremento delle misure di liquidità straordinaria da parte della Banca Centrale Europea hanno portato l euro a perdere valore sia nei confronti del dollaro, con un deprezzamento del 2,06%, sia nei confronti dello yen, che ha guadagnato l 1,58% sulla moneta unica. Le manovre di liquidità della Bank of Japan per sostenere l economia domestica hanno inoltre fatto sì che il dollaro si sia apprezzato nei confronti della moneta nipponica del 3,76%. 18

19 Settore assicurativo Secondo quanto riportato da ISVAP 1, la raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nel primo trimestre 2012 ammonta a 25,9 miliardi, con un decremento del 15,2% rispetto al corrispondente periodo del In particolare, i premi vita, pari a 17,3 miliardi, registrano una riduzione del 20,8%, con un incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 66,5% (71,2% nello stesso periodo del 2011); il portafoglio danni, che totalizza 8,7 miliardi, si riduce dell 1,2%, con un incidenza del 33,5% sul portafoglio globale (28,8% nello stesso periodo del 2011). Si stima che nel 2012, secondo quanto riportato da ANIA 2, la raccolta premi complessiva risulterà (per il secondo anno consecutivo) in contrazione. Come nel 2011, il calo sarà concentrato nel settore vita che si era fortemente accresciuto nel biennio grazie alla vendita di prodotti di risparmio di ramo I (tradizionali) con forme di garanzie di rendimento. La raccolta premi totale (danni e vita) del lavoro diretto italiano potrebbe attestarsi nel 2012 a 106,6 miliardi (-3,3% rispetto al 2011). L incidenza di tali premi sul PIL scenderebbe quindi al 6,74% dal 6,98% del Il volume dei premi contabilizzati del lavoro diretto italiano del settore danni potrebbe rimanere nel 2012 sugli stessi livelli dell anno precedente. La stabilità della raccolta premi danni sarebbe il risultato di una lieve crescita dei premi contabilizzati dei rami r.c. auto e r.c. marittimi (+1%) e di una marginale contrazione (-0,9%) degli altri rami danni, come effetto delle difficoltà del ciclo economico. Nel dettaglio, il calo più evidente (-4%) si potrebbe riscontare nei premi del ramo corpi veicoli terrestri, soprattutto per effetto di un brusca frenata nella vendita di nuove vetture nel corso dell anno (stimata in -18% nella media del 2012 che segue il -11% del 2011). Per il settore property (incendio e altri danni ai beni), per i rami infortuni e malattia e anche per la r.c. generale non sono previste variazioni significative. Nel 2012 la raccolta premi danni complessiva dovrebbe così ammontare a 36,4 miliardi e l incidenza rispetto al PIL dovrebbe rimanere sugli stessi livelli del 2011 (2,3%). Nel settore vita, dopo il calo del 18% registrato nel 2011, i premi contabilizzati potrebbero ridursi nell ordine del 5% nel corso del 2012 per effetto sia della limitata capacità di risparmio delle famiglie italiane sia dell accesa competitività dei prodotti offerti dal settore bancario, più incline a commercializzare i propri strumenti di raccolta per rafforzare i cuscinetti di liquidità. Alla fine del mese di maggio la nuova produzione vita era pari a 21,7 miliardi, contro 26 nei primi cinque mesi del Il calo è essenzialmente concentrato nei prodotti di ramo I, per il quale la nuova produzione vita è diminuita di oltre il 20% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente, anche se il tasso di riduzione si è andato progressivamente attenuando da marzo (infatti, da un tasso tendenziale pari a -38% a febbraio 2012, si è scesi a -30% a fine marzo e a circa -25% a fine aprile). La riduzione è stata più accentuata nei primi cinque mesi dell anno per il volume premi collocato dalla rete bancaria (-23%). Nell ipotesi di un andamento dei mercati finanziari in linea con quello registrato nell ultima parte del semestre, è prevedibile un rallentamento ulteriore con una stima di riduzione dei premi contabilizzati di circa il 6,5%, per un volume pari a 53 miliardi (contro i 56,7 miliardi del 2011). La nuova produzione dei prodotti di ramo III a fine maggio risultava invece in aumento (+9% 1 Lettera circolare ISVAP del 1 giugno Fonte ANIA L assicurazione italiana 2011/2012 (pagg giugno 2012.) 19

20 rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). Anche in questo caso, ipotizzando una costanza di andamento dei mercati azionari, si può stimare che i premi contabilizzati relativi ai prodotti assicurativi-finanziari di tale ramo risulteranno in crescita del 2% rispetto al 2011, per un ammontare complessivo di raccolta pari a 12,7 miliardi. Complessivamente il volume dei premi contabilizzati del settore vita potrebbe sfiorare i 70 miliardi e l incidenza di tale raccolta rispetto al PIL scenderebbe dal 4,67% del 2011 al 4,44% del Quadro istituzionale Nell articolato panorama di interventi del legislatore e delle autorità di settore che ha caratterizzato il periodo, si ricordano alcune novità normative che hanno interessato il settore assicurativo e il Gruppo. Regolamenti ISVAP e provvedimenti modificativi Titoli obbligazionari emessi da Stati appartenenti allo Spazio Economico Europeo L ISVAP ha emanato il provvedimento 18 gennaio 2012, n. 2957, che introduce una modifica all art. 7 del regolamento ISVAP del 11 giugno 2009, n. 32, prevedendo che relativamente ai titoli obbligazionari emessi da Stati appartenenti allo Spazio Economico Europeo, posti dalle imprese a copertura delle riserve tecniche nei contratti index-linked, non si applica il requisito di rating minimo, fermi restando i requisiti di adeguata sicurezza e negoziabilità che devono continuare a caratterizzare gli attivi posti a copertura degli impegni assunti negli stessi contratti. Contenuti minimi del contratto di assicurazione sulla vita L ISVAP ha pubblicato il regolamento 3 maggio 2012, n. 40 concernente la definizione dei contenuti minimi del contratto di assicurazione sulla vita. Il suddetto regolamento, attuativo del decreto liberalizzazioni, disciplina i contenuti minimi del contratto di assicurazione sulla vita connesso all erogazione di un mutuo immobiliare o di un credito al consumo. I contenuti minimi della polizza vita fissati dal regolamento rappresentano l offerta contrattuale di base e sono strumentali al confronto tra i diversi preventivi sottoposti al cliente, che potrà anche scegliere di stipulare una polizza che preveda condizioni diverse e maggiormente rispondenti alle proprie esigenze, ad esempio avuto riguardo al capitale assicurato o alla durata del contratto. Per agevolare l attività di confronto dei preventivi, è stato previsto un facsimile standardizzato. Il cliente avrà 10 giorni lavorativi dalla consegna del preventivo per ricercare una polizza più conveniente e più adatta alle sue esigenze rispetto a quella proposta dalla banca o dall intermediario finanziario. Inoltre, accogliendo i suggerimenti delle associazioni dei consumatori e di privati cittadini, è stato previsto l obbligo per le imprese di assicurazione di fornire sui loro siti internet un servizio on line gratuito di rilascio del proprio preventivo, al fine di agevolare i consumatori nella ricerca e nel confronto dei prodotti. Il regolamento è entrato in vigore il 1 luglio Organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l utilizzo delle imprese di assicurazione e degli intermediari assicurativi a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo L ISVAP ha pubblicato il regolamento 15 maggio 2012, n. 41, concernente le disposizioni attuative in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l utilizzo delle imprese di assicurazione e degli intermediari assicurativi a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, ai sensi dell art. 7, comma 2, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n Il regolamento contiene norme sull organizzazione, sulle procedure, sulle articolazioni e sulle competenze delle funzioni aziendali di controllo, che tengono conto della specificità della materia dell antiriciclaggio. Le disposizioni si pongono in linea di continuità 20

21 con quelle di cui al regolamento ISVAP 26 marzo 2008 n. 20, in tema di controlli interni, gestione dei rischi, compliance ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione. Vengono previsti presidi specifici per il controllo del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, richiedendo alle imprese ed agli intermediari assicurativi, tenuti ai sensi del decreto, di dotarsi di risorse, procedure e funzioni organizzative chiaramente individuate e adeguatamente specializzate. La regolamentazione è, inoltre, ispirata al principio di proporzionalità in modo che i destinatari possano dare attuazione alle nuove disposizioni in coerenza con la natura e le dimensioni dell attività svolta e la relativa articolazione organizzativa. Divieto di interlocking Banca d Italia, CONSOB e ISVAP hanno emanato, in data 20 aprile, un documento congiunto con il quale forniscono alcuni criteri per l applicazione dell articolo 36 ( divieto di interlocking ) del d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 c.d. Salva Italia, che vieta le cariche incrociate tra imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativo e finanziario. Il documento si sofferma sull ambito soggettivo di applicazione del divieto, in particolare indicando una soglia di rilevanza dimensionale delle imprese o gruppi di imprese in cui il soggetto detiene cariche (fatturato totale a livello nazionale di almeno 47 milioni), sulla nozione di impresa o gruppo concorrente e sul sistema di enforcement. Inoltre ISVAP ha pubblicato il regolamento 18 giugno 2012, n. 42 che prevede il divieto per i titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e per i funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei menzionati mercati, di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti, per tali dovendosi intendere le imprese o i gruppi di imprese tra i quali non vi sono rapporti di controllo e che operano nei medesimi mercati del prodotto e geografici. Attuazione delle disposizioni in materia di criteri di valutazione dei titoli di debito emessi o garantiti da stati dell unione europea L ISVAP ha pubblicato il regolamento 12 luglio 2012, n. 43, pubblicato sulla G.U. del 17 luglio 2012, che prevede l abrogazione del precedente regolamento 17 febbraio 2009, n. 28 e del regolamento 15 marzo 2011, n. 37, a seguito dell emanazione del decreto Milleproroghe. Tale decreto ha modificato presupposti e modalità di esercizio della facoltà per le imprese di assicurazione di aderire ai regimi che erano stati introdotti dal decreto anticrisi ed è applicabile a partire dalla semestrale Al fine di limitare l effetto pro-ciclico dei fenomeni di mercato che incrementano la volatilità degli spread sui titoli di Stato, sono previste le seguenti innovazioni: il rinnovo delle misure anticrisi fino all entrata in vigore di Solvency II; la limitazione delle stesse misure ai soli titoli di debito emessi o garantiti da Stati dell Unione Europea; l abrogazione delle soglie di ammissibilità in coerenza con il mutato scenario di riferimento. In continuità con le precedenti disposizioni, le imprese che si avvalgono di tali facoltà devono effettuare accantonamenti di utili a riserva indisponibile e sono assoggettate ad un regime prudenziale che si sostanzia in una serie di regole di governo e requisiti di informativa pubblica e di vigilanza circa l esercizio delle facoltà ed i relativi effetti sul margine di solvibilità 21

22 individuale e di gruppo, nonché sugli attivi a copertura delle riserve tecniche. Nel regolamento sono state rafforzate le prescrizioni in merito all informativa di vigilanza, ai presidi di governance e di analisi dei flussi di cassa attesi, mentre restano invariate quelle concernenti le limitazioni nella distribuzione di dividendi e la corretta informativa al mercato. Altre novità normative Disdetta contratti r.c. auto a distanza Sulla G.U. 2 gennaio 2012, n. 1, è stata pubblicata la l. 15 dicembre 2011, n. 217 (Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2010). La legge comunitaria ha abrogato l articolo 67 - duodecies, paragrafo 5, lettera c), del Codice del consumo, nella parte in cui dispone che il diritto di recesso non si applica ai contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti per i quali si sia verificato l evento assicurato ; ne deriva che, anche nei contratti r. c. auto stipulati a distanza, il contraente avrà la possibilità di recedere nel termine di 14 giorni dalla stipula del contratto, anche in presenza di sinistro. L impresa di assicurazione tratterrà la frazione di premio relativa al periodo in cui il contratto ha avuto effetto, ma gli indennizzi e le somme eventualmente corrisposte al danneggiato non risulteranno ripetibili. Tale modifica, in vigore a partire dal 17 gennaio 2012, si applica a tutti i contratti per i quali, a tale data, non sia ancora decorso il termine di 14 giorni dalla stipula del contratto. Requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza È stato pubblicato nella G.U. 9 gennaio 2012, s. g. n. 6, il regolamento recante i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, di direzione e di controllo presso le imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia, nonchè dei titolari diretti o indiretti di partecipazioni, che è entrato vigore il 24 gennaio In particolare: per quanto riguarda la professionalità, si porta da tre a cinque anni il requisito della pregressa esperienza per il presidente del consiglio di amministrazione, i membri dei comitati esecutivi, gli amministratori delegati ed almeno un terzo dei sindaci per i quali si prevede la necessaria iscrizione al registro dei revisori contabili; per quanto riguarda l onorabilità, l art. 5 del suddetto regolamento elenca le situazioni che fanno venir meno per i soggetti interessati i requisiti dell onorabilità; ai sensi dell art. 6 (Requisiti di indipendenza) la funzione di amministrazione, direzione o controllo in una impresa di assicurazione o riassicurazione non è compatibile con lo svolgimento di analoga funzione, con la sussistenza di rapporti di lavoro, di rapporti continuativi di consulenza o di prestazione d opera retribuita o di altri rapporti di natura patrimoniale presso altre società di assicurazione o di riassicurazione, loro controllate o controllanti, tale da comprometterne l indipendenza. 22

23 Disciplina degli emittenti quotati CONSOB, con le delibere n del 20 gennaio 2012 e n del 9 maggio 2012, ha apportato alcune semplificazioni al Regolamento Emittenti (delibera del 14 maggio 1999), prevedendo in particolare: la facoltà di deroga (opt-out) dall obbligo di informativa sulle operazioni straordinarie. Per le società già quotate, la delibera n ha stabilito che la scelta possa essere effettuata entro il 180 giorno successivo all entrata in vigore della delibera stessa; l abrogazione delle previsioni di comunicazione e pubblicazione delle informazioni relative all adesione ai codici di comportamento da parte degli emittenti, fermo restando l obbligo per gli emittenti di dare notizia della mancata adesione ai codici di comportamento; la precisazione circa l obbligo di comunicazione delle operazioni internal dealing che scatta, per le operazioni successive alla prima, solo al superamento della soglia dei euro nell arco di un anno; alcune precisazioni in tema di disclosure degli emittenti in materia di dati previsionali e alcune precisazioni in tema di diffusione selettiva di dati contabili; l abrogazione dell obbligo di commento dei rumors, e la previsione di una soglia di euro al di sopra della quale devono essere comunicate le operazioni di compravendita delle azioni proprie; la semplificazione delle informazioni da inserire nel verbale assembleare. Equilibrio tra generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo A conclusione del procedimento di consultazione pubblica, con delibera n dell 8 febbraio 2012 CONSOB ha inserito una nuova previsione nel Regolamento Emittenti. La norma dispone l equilibrio tra generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo delle società quotate. In particolare, gli statuti delle società quotate disciplinano: le modalità di formazione delle liste nonché i criteri suppletivi di individuazione dei singoli componenti degli organi che consentano il rispetto dell equilibrio tra generi ad esito delle votazioni; la possibilità di non prevedere il rispetto del criterio di riparto tra generi per le liste che presentino un numero di candidati inferiore a tre; le modalità di sostituzione dei componenti degli organi venuti a cessare in corso di mandato, tenendo conto del criterio di riparto tra generi; le modalità affinché l esercizio dei diritti di nomina, ove previsti, non contrasti con quanto previsto dagli articoli 147-ter, comma 1-ter e 148, comma 1-bis, del T.U.F.. Trattamento dei dati personali Sul supplemento ordinario n. 27/L alla G.U. 9 febbraio 2012, n. 33 s. g., è stato pubblicato il d.l. 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo. In particolare, l art. 45 reca importanti semplificazioni per le imprese in materia di trattamento dei dati personali stabilendo, tra l altro, l abrogazione della lett. g), comma 1 e comma 1-bis dell art. 34 del Codice privacy nonché, conseguentemente, dei paragrafi da 19 a 19.8 e 26 dell allegato B) del Codice, che disciplinano l obbligo per i titolari di trattamento di predisporre l aggiornamento annuale del documento programmatico sulla sicurezza (DPS) e di riferire in merito nella relazione accompagnatoria al bilancio d esercizio. ANIA ha suggerito, ferma restando la completa autonomia delle imprese nell assumere ogni decisione al riguardo, di aggiornare comunque il suddetto documento entro la scadenza del 31 marzo

24 Con la conversione in legge (l. 4 aprile 2012 n. 35) del citato d.l. è stata definitivamente confermata l eliminazione dell obbligo di redigere e aggiornare il DPS nonché di farne menzione nella relazione annuale sulla gestione degli amministratori. Adeguamento dei regolamenti delle gestioni separate relative ai PIP COVIP con circolare Prot. 761 del 24 febbraio 2012 avente ad oggetto Entrata in vigore del regolamento ISVAP 3 giugno 2011, n. 38. Adeguamento dei regolamenti delle gestioni separate relative ai PIP, richiama l attenzione delle società interessate sulla necessità di attenersi alle indicazioni fornite dallo schema di regolamento approvato da Covip con delibera del 31 ottobre 2006 (l art. 7 individua le voci di costo che possono gravare sul patrimonio della gestione interna separata). Previsioni in materia di r.c. auto Nella G.U. 24 marzo 2012, n. 71, s.o. n. 53, è stata pubblicata la l. 24 marzo 2012 n. 27, di conversione, con modificazioni, del d.l. 24 gennaio 2012, n.1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. La legge di conversione ha apportato notevoli modifiche al testo originario del decreto legge, soprattutto con riferimento all assicurazione r.c. auto. Le novità di maggior rilievo riguardano l introduzione di una norma diretta a contrastare le speculazioni oggi diffuse sulle lesioni fisiche lievissime, la soppressione della facoltà per le imprese di offrire il risarcimento in forma specifica dei danni alle cose, la riduzione a due giorni lavorativi del termine di messa a disposizione delle cose per l ispezione peritale, nuove e più onerose condizioni per l offerta di polizze abbinate all installazione di scatole nere, la riduzione della sanzione per inadempimento dell obbligo di confronto tariffario, l attribuzione all ISVAP della potestà di fissare i limiti dei forfait compensativi applicabili nel sistema di risarcimento diretto, secondo nuovi criteri che tengano conto dell efficienza liquidativa e del contrasto alle frodi. Si segnalano inoltre una nuova formulazione della disposizione relativa alle assicurazioni sulla vita connesse all erogazione di mutui immobiliari e di credito al consumo e varie modifiche alle disposizioni in materia di contrasto alle frodi, alle falsificazioni dei documenti assicurativi e all inadempimento dell obbligo ad assicurarsi per la r.c. auto, nonché alle norme sulla dematerializzazione dei certificati, contrassegni e attestati di rischio e, infine, una previsione che obbliga le imprese a indennizzare il danno derivante da furto o incendio di un autoveicolo assicurato a prescindere dal rilascio da parte dell Autorità giudiziaria del certificato di chiusura dell istruttoria. In sede di conversione sono state inserite nuove potestà regolamentari in capo all ISVAP, subordinando l entrata in vigore di alcune disposizioni all emanazione dei relativi regolamenti. Direttiva azionisti: d. lgs. 18 giugno 2012, n. 91 Il 2 luglio 2012 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale S.G. n. 152 il decreto legislativo 18 giugno 2012, n. 91, che modifica e integra d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 27, di attuazione della direttiva azionisti. Tra le principali novità si segnalano gli interventi sul T.U.F.: in materia di pagamento dei dividendi, è stato previsto di consentire all emittente di individuare la legittimazione al pagamento degli utili con riferimento a una data individuata dall assemblea che decide sulla distribuzione dei dividendi; l assemblea fissa anche la data e le modalità del relativo pagamento; 24

25 con riferimento all avviso di convocazione, è stato precisato che il termine di preavviso decorre dalla pubblicazione sul sito internet della società; è inoltre prevista la pubblicazione dell avviso per estratto sui giornali quotidiani (art. 125-bis del T.U.F.); è stata rivista ed ampliata la disciplina relativa alla possibilità di presentare proposte di delibera all assemblea. Inoltre, ai sensi dell art. 5 del decreto succitato, le seguenti disposizioni si applicheranno alle assemblee il cui avviso di convocazione sia pubblicato successivamente al 1 gennaio 2013: le modifiche all art c.c che assimilano il regime delle società cooperative a quello delle società per azioni quotate in materia di convocazione dell assemblea; altre modifiche riguardanti il regime delle società cooperative, di cui agli artt. 135 e seguenti del TUF, che ne ridisegnano il regime speciale prevedendone un sostanziale avvicinamento alla disciplina ordinaria delle società per azioni. Infine, i regolamenti e le disposizioni di attuazione che dovranno essere emanati in esecuzione del decreto dovranno essere adottati entro sei mesi dalla sua entrata in vigore. Provvedimenti in materia fiscale Con riferimento ai provvedimenti in materia fiscale, si segnalano le principali novità che hanno caratterizzato il semestre. Decreto Monti Nello scorso esercizio è stato emanato il d.l. 6 dicembre 2011 n. 201 (successivamente convertito, con modificazioni, nella l. 22 dicembre 2011, n. 214) i cui effetti si sono avuti a partire dal Deducibilità integrale dell IRAP riferita al costo del personale L art. 2, commi 1 e 2 del decreto ha introdotto la deduzione integrale dell IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato. Dal 2012 è fissato l incremento della deduzione IRAP c.d. cuneo fiscale in relazione ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato di sesso femminile ovvero di età inferiore al 35 anni. Imposta municipale propria (IMU) È stata istituita in via sperimentale a decorrere dall anno 2012 e fino al 2014, l Imposta municipale propria; a decorrere dal 2015 l imposta verrà applicata a regime, diventando pertanto l Imposta municipale unica (IMU) che sostituirà per la componente immobiliare, l IRPEF e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari attinenti ai beni non locati e l imposta comunale sugli immobili (ICI). Le novità del Decreto Liberalizzazioni Con la pubblicazione sul S.O. n. 18/L alla G. U. 24 gennaio 2012, n. 19, è entrato in vigore il d.l. 24 gennaio 2012, n.1, c.d. Decreto Liberalizzazioni, contenente alcune rilevanti misure di natura fiscale. Regime IVA delle cessioni e delle locazioni di fabbricati ad uso abitativo (art. 57) Il decreto in esame introduce una modifica al regime IVA applicabile alle locazioni e alle cessioni di fabbricati ad uso abitativo disciplinato dal comma 1, nn. 8 e 8-bis, dell art. 10, d.p.r. 25

26 26 ottobre 1972, n Con riguardo alle locazioni è confermato, in generale, il regime di esenzione dall IVA; con riguardo alle cessioni è confermato il regime di esenzione dall IVA, ad eccezione di quelle effettuate, entro 5 anni dalla data di ultimazione della costruzione/intervento dall impresa costruttrice e dall impresa che ha eseguito gli interventi di recupero. Le novità del decreto c.d. Semplificazioni fiscali Con la pubblicazione sulla G. U. 2 marzo 2012, n. 52, è entrato in vigore il d.l. 2 marzo 2012, n.16. Elenchi clienti e fornitori (art. 2, comma 6) Il decreto in esame interviene a modificare la disciplina degli elenchi clienti e fornitori, prevedendo, dal 2012, l obbligo di comunicazione per le operazioni rilevanti ai fini IVA a prescindere dal relativo ammontare (pari o superiore a euro ovvero inferiore) per le quali è previsto l obbligo di emissione della fattura e di ammontare pari o superiore a euro (al lordo dell IVA) se per le stesse non è previsto l obbligo di emissione della fattura. Di fatto, dunque, con riguardo alle operazioni per le quali è obbligatoria l emissione della fattura, dovrà essere comunicato l importo complessivo di tutte le operazioni intervenute con uno specifico cliente o fornitore, indipendentemente dall ammontare unitario di ciascuna fattura. Rimborso IRAP anni pregressi relativa al costo del lavoro (art. 4, comma 12) Il decreto in esame, considerando le novità introdotte in materia di IRAP a decorrere dal 2012 (d.l. 6 dicembre 2011, n. 201) riconosce la possibilità di richiedere il rimborso dell IRAP relativa ai periodi d imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre Imposta di bollo speciale su attività finanziarie scudate (art. 8, commi 16, lett. da a) a d) e 17) Il decreto in esame interviene sull imposta di bollo speciale annuale applicabile alle attività scudate, introdotta dal d.l. 6 dicembre 2011 n Per il 2012 l imposta è pari al 10 per mille ed è dovuta con riferimento al valore delle attività ancora segretate al 31 dicembre dell anno precedente. Gli intermediari, tra i quali sono comprese le compagnie di assicurazione, sono tenuti al versamento ogni anno. 26

27 Relazione intermedia sulla gestione 27

28

29 Relazione intermedia sulla gestione Il Gruppo nel primo semestre 2012 Andamento della gestione Risk management Personale, rete distributiva e sistemi informativi Fatti di rilievo e altre informazioni 29

30

31 Il Gruppo nel primo semestre 2012 Nei primi sei mesi del 2012, nonostante il perdurare della difficile congiuntura economica e l instabilità dei mercati finanziari dell area euro a causa delle forti tensioni sui debiti sovrani, prosegue il miglioramento della gestione industriale dei rami danni con un combined ratio del lavoro conservato che passa dal 97,4% del giugno 2011 al 96,1% che, escludendo gli effetti del terremoto che ha colpito nel mese di maggio l Emilia Romagna, è pari al 94,6%. Al 30 giugno il Gruppo chiude con un utile consolidato pari a 32 milioni (+28%): su tale risultato hanno gravato 11 milioni di svalutazioni sul portafoglio investimenti finanziari 3. Il risultato al netto della quota dei terzi è pari a 24 milioni, in linea con il corrispondete periodo dell esercizio precedente. Escludendo gli effetti straordinari degli impairment sopra menzionati l utile consolidato si attesta a 43 milioni e il risultato di Gruppo a 35 milioni. La raccolta dei rami danni lavoro diretto cresce del 3,6% anche per il continuo impegno produttivo delle agenzie a conferma della strategia attuata negli ultimi esercizi di rafforzamento e consolidamento della rete distributiva come asse portante dello sviluppo del Gruppo. La raccolta dei rami vita risente della contrazione del mercato e diminuisce del 25,8% passando da 1.248,2 a 925,8 milioni, con premi del comparto tradizionale per 645,5 milioni, unit e index linked per 73,3 milioni, capitalizzazione per 124,8 milioni e fondi pensione per 82,2 milioni. La gestione finanziaria 4 chiude con un risultato, al lordo degli effetti fiscali, pari a 256 milioni contro i 176 milioni al 30 giugno dell esercizio precedente, principalmente per i maggiori proventi da interessi che passano da 194 a 218 milioni, per l incremento degli utili netti da realizzo che passano da 7 a 26 milioni e per la riduzione delle perdite da valutazione da -39 a -15 milioni. Il risultato di periodo ante imposte è stato di 59 milioni (45 milioni al 30 giugno 2011) di cui: 40 milioni generati nei rami danni (37 milioni al 30 giugno 2011) e 18 milioni nei rami vita (7 milioni al 30 giugno 2011). Al 30 giugno gli investimenti ammontano a milioni ( milioni al 31 dicembre 2011) e le riserve tecniche al netto della quota a carico dei riassicuratori insieme alle passività finanziarie relative ai contratti di investimento sono pari a milioni ( milioni al 31 dicembre 2011). Il patrimonio netto consolidato si attesta a milioni (1.223 milioni al 31 dicembre 2011) e il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,45 volte il minimo regolamentare (1,48 tenuto conto del decreto anticrisi) contro 1,25 volte al 31 dicembre 2011 (era 1,40 tenuto conto dei provvedimenti anticrisi). ***** A partire dal 26 febbraio ha avuto efficacia civilistica la fusione per incorporazione di San Miniato Previdenza nella Capogruppo, mentre gli effetti contabili e fiscali delle operazioni dell incorporata sono imputati al bilancio dell incorporante a far data dal 1 gennaio Al netto degli effetti fiscali e della shadow accounting. 4 Con l esclusione degli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati e della variazione delle altre passività finanziarie. 31

32 PRINCIPALI DATI DELL ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO Nei prospetti che seguono sono riportati, secondo i principi contabili internazionali, rispettivamente i dati economici e patrimoniali più significativi dell andamento della gestione, i dati relativi ai dipendenti ed alla rete distributiva, lo stato patrimoniale ed il conto economico consolidati riclassificati ed i principali indicatori raffrontati con quelli al 30 giugno ed al 31 dicembre Le variazioni esposte, salvo diversa indicazione, si riferiscono: per le voci di stato patrimoniale, alla situazione al 30 giugno 2012 rispetto a quella al 31 dicembre 2011 e, per quanto riguarda le voci di conto economico, alla situazione al 30 giugno 2012 rispetto a quella al 30 giugno Nella presente relazione con il termine raccolta si intende la somma dei premi assicurativi (come definiti dall IFRS 4) e degli importi dei contratti di investimento (come definiti dall IFRS 4 che ne rinvia la disciplina allo IAS 39). Tav. 1 - Principali dati economici Variazione (importi in milioni) Val. assoluto % Totale raccolta 1.797, ,9-291,1-13,9 di cui Premi lordi contabilizzati 1.719, ,0-269,3-13,5 Lavoro diretto danni 856,8 826,7 30,1 3,6 Lavoro diretto vita 847, ,3-300,6-26,2 Lavoro indiretto danni 15,1 14,0 1,1 7,9 Lavoro indiretto vita 0,1 0,0 0,1 di cui Contratti di investimento 78,1 99,9-21,8-21,8 Risultato di periodo netto consolidato ,0 Risultato di periodo netto di Gruppo ,0 Tav. 2 - Principali dati patrimoniali Variazione (importi in milioni) Val. assoluto % Investimenti ,1 Riserve tecniche al netto della quota a carico dei riassicuratori ,1 Passività finanziarie relative ai contratti di investimento ,4 Patrimonio netto consolidato ,1 32

33 Tav. 3 - Rete distributiva e dipendenti Variazione (numero) Val. assoluto % Rete diretta: Agenzie ,4 di cui plurimandatarie ,5 Reti partner : Sportelli bancari ,4 Promotori finanziari ,7 Consulenti previdenziali ,6 Subagenti di C.P. Servizi Consulenziali ,1 Dipendenti ante scissione BPVI Fondi SGR * ,3 Dipendenti acquisiti con scissione Dipendenti totali ,3 Dipendenti Full Time Equivalent ante scissione BPVI Fondi SGR * ,1 Dipendenti FTE acquisiti con scissione Dipendenti FTE ,6 * In data 14 marzo è stato perfezionato l'atto di scissione parziale non proporzionale di B.P.Vi Fondi SGR in Cattolica Immobiliare poi Cattolica Gestione Investimenti. 33

34 Tav. 4 - Stato Patrimoniale consolidato riclassificato Variazione (importi in milioni) Val. assoluto % Voci schemi obbligatori (*) Attivo Investimenti immobiliari ,6 4.1 Immobili ,0 2.1 Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture ,2 4.2 Finanziamenti e crediti ,6 4.4 Investimenti posseduti sino alla scadenza ,4 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita ,4 4.5 Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico ,2 4.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ,6 7 Totale investimenti ,1 Attività immateriali ,4 1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori ,7 3 Crediti diversi, altre attività materiali e altri elementi dell'attivo ,6 (**) TOTALE ATTIVO ,1 Patrimonio netto e passività Capitale e riserve di Gruppo ,0 Risultato del periodo di Gruppo ,8 Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ,1 1.1 Capitale e riserve di terzi ,4 Risultato del periodo di pertinenza di terzi ,0 Patrimonio netto di pertinenza di terzi ,8 1.2 Totale Capitale e riserve ,1 1 Riserva premi ,3 Riserva sinistri ,9 Riserve tecniche lorde danni ,6 3 Riserve tecniche lorde vita ,5 3 Altre riserve tecniche lorde danni ,0 3 Altre riserve tecniche lorde vita ,5 3 Passività finanziarie ,6 4 di cui depositi verso assicurati ,4 Accantonamenti, debiti e altri elementi del passivo ,9 (***) TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ ,1 (*) Sono indicate le voci dei prospetti del bilancio consolidato ex regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7 (**) Crediti diversi, altri elementi dell'attivo e altre attività materiali (voci di stato patrimoniale attività = ) (***) Accantonamenti, debiti e altri elementi del passivo (voci di stato patrimoniale passività = ) 34

35 Tav. 5 - Conto Economico consolidato riclassificato Variazione Voci schemi obbligatori (*) (importi in milioni) Val. assoluto % Premi netti ,0 1.1 Oneri netti relativi ai sinistri ,6 2.1 Spese di gestione ,4 di cui provvigioni e altre spese di acquisizione , di cui altre spese di amministrazione , Altri ricavi al netto degli altri costi (altri proventi e oneri tecnici) , Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico n.s. 1.3 di cui classe D n.s. Proventi netti derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture n.s Proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari , di cui interessi netti , di cui altri proventi al netto degli altri oneri , di cui utili netti realizzati n.s di cui utili netti da valutazione su attività finanziarie , relative a attività di cui variazione altre passività finanziarie n.s relative a passività Commissioni attive al netto delle commissioni passive , Spese di gestione degli investimenti , RISULTATO GESTIONE ASSICURATIVA E FINANZIARIA ,9 Altri ricavi al netto degli altri costi (esclusi gli altri proventi e oneri tecnici compresi nella gestione assicurativa) , RISULTATO DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE ,1 Imposte ,0 3 RISULTATO DI PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE ,0 RISULTATO DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE RISULTATO DI PERIODO CONSOLIDATO ,0 Risultato di periodo di pertinenza di terzi n.s. RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ,0 (*) Sono indicate le voci dei prospetti del bilancio consolidato ex regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7 35

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