UNA GIORNATA A CIVIDALE DEL FRIULI

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1 UNA GIORNATA A CIVIDALE DEL FRIULI Mercoledì 26 aprile 2017 noi alunni delle classi I B e I D, insieme ai professori Gargiulo, Tudech, Ferigutti e Ariete, abbiamo partecipato alla visita d istruzione a Cividale del Friuli che si è svolta con l intento di farci conoscere la vita quotidiana e le grandi opere d arte che i Longobardi hanno lasciato nella città friulana, attraverso la visione diretta dei reperti. Durante l anno scolastico, abbiamo studiato questo popolo e abbiamo avuto anche la possibilità di ascoltare alcuni rievocatori dell Associazione La Fara, come vi ha già raccontato in un altra occasione la nostra compagna Noemi, che ci hanno fornito molte informazioni in preparazione all uscita didattica. Il 26 aprile, partendo da Palmanova alle 8.00, siamo arrivati a Cividale e, per prima cosa, abbiamo ammirato piazza Paolo Diacono con una casa a torre del XV secolo, la fontana con Diana Cacciatrice e la targa che ricorda la scoperta della tomba del duca longobardo Gisulfo. Targa che ricorda la scoperta della tomba del duca Gisulfo (foto Stefanini). Casa a torre con affresco (foto Stefanini, Squarzolo) e fontana con Diana Cacciatrice (foto Contin).

2 Nell occasione sono state scattate alcune fotografie di gruppo come si può notare qui sotto. Foto di gruppo ai piedi della fontana con Diana Cacciatrice (foto Gargiulo). Una volta arrivati al Museo archeologico, siamo stati divisi in due gruppi: la I B si è fermata lì, mentre noi della I D abbiamo svolto un laboratorio didattico. Palazzo dei Provveditori veneti, sede del Museo archeologico (foto Tonelli).

3 La I B è entrata nell edificio in cui sono esposti dei reperti rinvenuti nelle necropoli scavate a Cividale o in regione, per ascoltare la spiegazione della professoressa Gargiulo. È stata l occasione per vedere da vicino splendidi manufatti che raccontano la vita quotidiana dei Longobardi; li ha colpiti così tanto che non hanno potuto fare a meno di fare a gara a chi ne fotografava di più in vista di alcuni lavori di approfondimento che le nostre professoresse di Storia ci hanno richiesto. Ingresso del museo (foto Squarzolo). La professoressa chiede come si chiama la parte di metallo applicata sullo scudo e Simone legge la didascalia per cercare il nome dell oggetto (foto Tonelli).

4 Alcuni alunni di I B osservano la ricostruzione della tomba di un bambino (foto Gargiulo). Alcuni alunni di I B ammirano la tomba di un cavaliere con lo scheletro del suo cavallo (foto Gargiulo). Noi della I D, nel frattempo, abbiamo svolto un attività didattica con un archeologa che ha illustrato le decorazioni che hanno realizzato gli artisti nel Tempietto Longobardo.

5 Durante il percorso, abbiamo attraversato il ponte del Diavolo da cui abbiamo potuto ammirare gli splendidi colori delle acque del Natisone. Le acque del Natisone viste dal ponte del Diavolo (foto Stefanini). Appena entrati in una stanza allestita appositamente, abbiamo notato che erano stati preparati dei tavoli con dei piattini contenenti gesso in polvere, dei bicchieri d acqua, dei bastoncini e degli stampi in silicone. Materiale per l attività didattica (foto Ariete).

6 Materiale per l attività didattica (foto Contin). Gli alunni della I D pronti ad incominciare l attività (foto Ariete). In seguito, dopo una breve spiegazione, abbiamo iniziato a versare l acqua nel piatto e a mescolare per ottenere un impasto liquido da versare nello stampo.

7 I ragazzi della I D alle prese con l impasto di acqua e gesso (foto Ariete). Alex e Alessandro della I D alle prese con l impasto di acqua e gesso (foto Ariete).

8 Lo stampo a forma di fiore con l impasto versato da Alex (foto Ariete) Alessandro, nell attesa che si solidifichi, fotografa il suo impasto (foto Contin).

9 Alcune ragazze della I D alle prese con l impasto di acqua e gesso (foto Ariete). Alcuni alunni della I D alle prese con l impasto di acqua e gesso (foto Ariete).

10 Alcuni alunni della I D alle prese con l impasto di acqua e gesso (foto Ariete). Mentre lo stucco stava indurendo, siamo andati con la guida al Tempietto Longobardo dove ci ha spiegato le funzioni dell edificio e la sua decorazione. Particolare degli stucchi del Tempietto longobardo (foto Squarzolo).

11 Particolare degli stucchi del Tempietto longobardo (foto Contin). Particolare della decorazione del Tempietto longobardo (foto Squarzolo).

12 Terminata la visita, siamo tornati nella prima stanza e abbiamo controllato come era venuto il nostro lavoro e, poi, abbiamo iniziato a colorarlo con i colori a scelta. Alla fine abbiamo potuto portarlo a casa come ricordo della giornata. Dopo una breve pausa per la merenda, ci siamo scambiati i ruoli, permettendo così ad entrambe le classi di poter visitare il museo e lavorare con il gesso. Noi della prima D siamo rimasti incantati dallo scheletro del cavallo e dagli splendidi corredi e ci siamo divertiti molto a cercare l incisione CISVL sul coperchio del sarcofago attribuito al duca Gisulfo. Alcuni alunni di I D ammirano il corredo di un cavaliere con lo scheletro del suo cavallo (foto Gargiulo). Alcuni alunni della I D osservano gli oggetti di una tomba femminile(foto Gargiulo).

13 Gli alunni di I D cercano l incisione sul coperchio del sarcofago attribuito al duca longobardo Gisulfo (foto Gargiulo). Nel frattempo i nostri compagni di I B hanno risposto alle domande della guida sui Longobardi e hanno iniziato il lavoro con il gesso e l acqua. Davide di I B risponde alle domande (foto Ariete).

14 Alcuni ragazzi di I B cominciano il lavoro (foto Ariete). Alcuni ragazzi di I B continuano il lavoro sotto l occhio attento del prof. Tudech (foto Ariete).

15 Alcune ragazze di I B cominciano il lavoro (foto Ariete). Mentre lo stucco stava indurendo, sono andati con la guida al Tempietto Longobardo dove hanno visto anche il restauro degli stalli lignei. L entusiasmo di Leonardo di I B all ingresso nel monastero (foto Ariete).

16 Restauro degli stalli lignei del Tempietto longobardo (foto Ariete). Una volta terminata la visita, hanno ripreso in mano i loro stucchi e hanno iniziato a colorarli. Tutti gli alunni di I B iniziano a dipingere (foto Ariete).

17 Alcune alunne di I B proseguono nel loro lavoro (foto Ariete). Alle tutti insieme ci siamo recati in una pizzeria vicino al museo archeologico per mangiare una pizza enorme; finito di pranzare, abbiamo gustato un buon gelato e, poi, ci siamo diretti al Museo Cristiano per ammirare l altare di Ratchis e il Battistero di Callisto. Dopo la spiegazione della prof. Gargiulo sul significato delle scene dell ara, ci siamo seduti per terra e abbiamo guardato la proiezione che ricostruisce i colori utilizzati dagli artisti longobardi. Poter capire quali erano le tonalità della lastra frontale dell ara è stato emozionante perché la ricostruzione ci ha permesso di scoprire piano piano i singoli particolari e quando, alla fine, è apparsa l immagine completa, un espressione di meraviglia si è manifestata sul nostro volto. Successivamente, abbiamo visto le lastre del Battistero di Callisto e riconosciuto i simboli dei Quattro Evangelisti.

18 Tutti gli alunni ammirano la proiezione dei colori sull altare di Ratchis (foto Ariete). Tutti gli alunni ammirano la proiezione dei colori sull altare di Ratchis (foto Gargiulo).

19 Prima di ripartire, abbiamo visitato anche l imponente duomo. Gli alunni visitano l interno del duomo (foto Ariete). Al termine, siamo ripartiti verso Palmanova dove siamo arrivati alle ore Questa esperienza è stata molto interessante perché abbiamo potuto ammirare dal vero gli oggetti che utilizzavano i Longobardi ed è stata positiva perché ci ha permesso di creare un bel clima tra noi ragazzi e i professori. Testo di Giorgia Stefanini, Andrea Terpin e Chiara Tiussi (I D); foto Giorgia Stefanini, Noemi Sfarzolo, Alessandro Contin (I D), Carlotta Sirch, Giada Tonelli (I B), prof.sse Gargiulo e Ariete (maggio 2017)