VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE DI AGRIGENTO 09/10/2007

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1 VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE DI AGRIGENTO 09/10/2007 INTERVENTO DEL PRESIDENTE (MARCHETTA) 26 presenti, dichiaro aperta la seduta. Signori Consiglieri, prima vi comunico che è pervenuta all Ufficio di Presidenza la determinazione sindacale N. 296 del 5 ottobre 2007 in cui il signor Sindaco ha mandato la determina di nomina quale Assessore componente la Giunta comunale, la signora Rosalda Passarello, nata ad Agrigento il 3 luglio 1956, conferendo alla stessa le funzioni previste dall ordinamento agli Enti Locali dalle altre disposizioni di legge statali, regionali e dallo Statuto comunale, e destinandole alle branche dell Amministrazione di seguito riportate, che sono Politiche per la Salute, programmazione Sanitaria, Educazione della Salute, Politiche Ambientali e lotta all inquinamento, Verde Pubblico e Arredo Urbano, Servizi Cimiteriali. Nomino scrutatori i Consiglieri Raccuia, Vaiana e Spinnato. Chi è d accordo rimanga chi è contrario si alzi. Tutti sono seduti. La proposta viene accolta. Continuiamo i nostri lavori esitando il punto N. 5 all ordine del giorno: Approvazione schema di regolamento comunale per la disciplina dei referendum consultivi. Noi eravamo rimasti alla discussione dell articolo 7. Chiedo se ci sono degli emendamenti. Chiede di parlare il Consigliere Virone, ne ha facoltà. CONSIGLIERE VIRONE Signori Assessori, signor Presidente, colleghi. La mia proposta di emendamento è sempre relativa all articolo 7, in particolar modo all articolo 7, dopo il secondo comma, inserire il seguente: La proposta dovrà indicare il numero e la composizione dei seggi e dovrà essere corredata dal preventivo della spesa occorrente per la consultazione formulata dal dirigente competente, nonché dall attestazione di copertura finanziaria. Questa proposta di emendamento rende necessaria altresì la modifica dell articolo 17 dello schema di regolamento. Al posto dell attuale Art. 17 il seguente: La Giunta comunale determina con apposito provvedimento la dislocazione dei seggi e il numero delle cabine e dei tavoli in dotazione a ciascun seggio, nonché al di fuori della previsione di cui all articolo 7, anche il numero e la composizione dei seggi. Io ribadisco che questa proposta di emendamento ha la sola finalità di mettere il Consiglio comunale in condizioni di conoscere al momento della votazione della delibera del quesito referendario i costi del referendum, il numero e la composizione dei seggi necessari. Se si fosse voluto, ma così non è stato, potevano prevedersi proposte di emendamento volte ad ostacolare l eventuale consultazione referendaria che taluni sostengono in questi giorni, a mio avviso non condivisibile, ma non è questo il caso. Avrei potuto proporre degli emendamenti di segno uguale e contrario a quelli proposti dal Consigliere Arnone, chiedendo ad esempio l innalzamento della percentuale richiesta per iniziativa popolare dal 7 al 10 per cento. Non l ho fatto. Avrei potuto chiedere una maggioranza qualificata superiore per il numero dei Consiglieri che sono chiamati a pronunciarsi sulla delibera. Non è stato fatto. Quindi, la finalità è quella di mettere il Consiglio, cioè noi stessi, in condizioni di conoscere più dettagliatamente i costi dei referendum, che fra un mese, sei mesi, un anno, due anni, saremo chiamati ad approvare, grazie. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Ridiamo lettura dell emendamento. CONSIGLIERE VIRONE All Art. 7 dopo il secondo comma. Il secondo comma prevede: La proposta per indire la consultazione referendaria è scritta nell ordine delle giorno del Consiglio comunale, quindi a seguire: La proposta dovrà indicare il numero e la composizione dei seggi e dovrà essere corredata dal preventivo della spesa occorrente per la consultazione, formulata dal dirigente competente nonché dall attestazione di copertura finanziaria. Ovviamente viene meno la competenza specifica e l indicazione del numero di composizione dei seggi, che prevedeva l articolo 17, non prevedendo tale competenza in capo al Consiglio. E per questo motivo si propone altresì di emendare l'art. 17, stabilendo che la Giunta Comunale determina con apposito provvedimento la sola dislocazione dei seggi e il numero delle cabine e dei tavoli in dotazione a ciascun seggio, nonché al di fuori delle ipotesi del 7, cioè su iniziativa consiliare, e quindi soltanto nell ipotesi in cui ci sia l iniziativa ad opera del corpo elettorale, anche il numero e la composizione. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cumbo, ne ha facoltà. CONSIGLIERE CUMBO Signor Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri. L emendamento in discussione, fortemente voluto anche dal sottoscritto, trova la sua ragione in una esigenza di informazione della cittadinanza per quel che riguarda gli aspetti finanziari del referendum. Infatti, l Art. 7 emendato dispone che nella proposta di referendum vengano inseriti, 1

2 oltre ai quesiti richiesti, anche il preventivo di spesa occorrente e l eventuale copertura finanziaria. Tali fattori di assoluta importanza riguardano l esigenza da parte dell Amministrazione attiva di rendere consapevoli in maniera trasparente i cittadini di tutti gli aspetti riguardanti il referendum. È necessario che la cittadinanza venga messa nelle condizioni, tutte le volte che viene indetto un referendum, di conoscere il sacrificio finanziario cui la comunità va incontro. Di contro, anche il Consiglio, nel promuovere l iniziativa referendaria, deve essere pienamente consapevole di tutti i gravami finanziari che tale atto comporta. E deve essere in grado di valutare, di volta in volta, la congruità dell esborso, anche con la importanza sostanziale della materia di cui si occuperà la consultazione popolare. Il provvedimento sottoposto a votazione assume anche una valenza di forte connotazione politica, ancor che formale e porterebbe un contributo non indifferente al processo di chiare esemplificazioni che persegue questo Consiglio fin dal suo insediamento. Nell esprimere, pertanto, l ovvio parere favorevole a tale emendamento, anche a nome del Partito dei Popolari UDEUR, invito i colleghi Consiglieri a pronunciarsi favorevolmente. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Io informo il Consiglio che gli uffici hanno espresso parere favorevole all emendamento. C è qualcuno che chiede di intervenire? Consigliere Saeva. CONSIGLIERE SAEVA Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri. Io, parlo a nome del mio gruppo, non ho niente in contrario al fatto che il Consiglio abbia contezza di quanto incida il referendum, così anche da smascherare queste false voci che sono state finora dette di queste somme esorbitanti di euro. Siamo sicuri che il costo non arriverà a queste cifre. Detto questo, vorrei fare una domanda, anche ai tecnici, alla dottoressa Inglima, se magari se mi può rispondere. Il fatto che voi vogliate inserire come emendamento che vi sia la copertura finanziaria, io mi pongo un problema, cioè la copertura finanziaria si ha quando una spesa è prevista dal bilancio, altrimenti non si ha una copertura finanziaria, quindi io per fare un referendum dovrei pensarci un anno prima, inserirlo in bilancio e poi andare a fare il referendum, perché in ogni caso non avrei mai, se io adesso stabilisco di indire un referendum, la motivazione può essere quella del rigassificatore, può essere un altra qualsivoglia motivazione, non avrò mai la copertura finanziaria perché non è inserita questa voce nel bilancio. Quindi possiamo inserire? Perché non è previsto, ma il referendum può nascere oggi perché vi sono delle motivazioni importanti, lasciando stare quale è che sia il referendum, non abbiamo la copertura finanziaria, perché ad oggi non è prevista nel bilancio. Quindi io sono d accordo al fatto che si possa anche indicare il numero dei seggi nella proposta, si possa anche avere un preventivo di spesa, ma avere una preventiva copertura finanziaria mi sembra un pochino contraddittorio in questo argomento. Chiedo anche delucidazioni alla dottoressa Inglima, se me ne può dare. Grazie. DOTTORESSA INGLIMA La proposta viene sempre presentata dal dirigente al Consiglio comunale. Nella proposta il dirigente, anche su indicazione del Consiglio comunale, indicherà il numero delle sezioni elettorali e il numero delle sezioni elettorali praticamente è quello che determina il costo. Poiché così come è scritto nella bozza di regolamento che è all esame, possono soltanto effettuarsi due referendum all anno, stabilendo anche i periodi in cui possono essere fatti, per cui non a caso la raccolta delle firme o l iniziativa entro dicembre viene fatta nella sessione primaverile e la raccolta di firme o l iniziativa del Consiglio comunale è fatta nel mese di giugno, la sessione è autunnale. Questi due periodi hanno una finalità ben precisa, quella di avere lo strumento finanziario sicuramente. Se la disponibilità non c è, il Consiglio comunale nella sua autorevolezza può anche disporre una variazione di bilancio per il reperimento delle somme e quindi trovare la disponibilità e la copertura finanziaria se vuole portare avanti l iniziativa del referendum. Un atto che non ha copertura finanziaria è nullo già dall origine quindi non può essere neanche portato avanti perché il requisito di legittimità di un atto è la copertura finanziaria, per cui il dirigente, nel momento in cui c è questo articolo emendato, porterà la proposta solo se avrà la copertura finanziaria, perché altrimenti rappresenterà al Consiglio comunale, se l iniziativa è del Consiglio comunale, che non esiste copertura finanziaria e quindi dovrà necessariamente effettuarsi una variazione di bilancio per avere la regolarità contabile che altrimenti il dirigente di Ragioneria non potrà mai mettere nell atto. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Mi scusi, dottoressa, supponiamo che nel mese di luglio vi è in Consiglio una delibera sul referendum e in bilancio non vi è la somma. DOTTORESSA INGLIMA Ma l iniziativa è del Consiglio. L iniziativa arriva da parte di chi in Consiglio comunale? INTERVENTO DEL PRESIDENTE L iniziativa può essere del Consiglio, ma può essere anche di volontà popolare. 2

3 DOTTORESSA INGLIMA No, la volontà popolare è un altra disciplina. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Stiamo parlando di copertura. Se non c è la copertura finanziaria nel mese di luglio quando il Consiglio discute sull indizione del referendum, naturalmente la delibera non può essere votata perché manca di copertura finanziaria. Cosa succede? Il Consiglio può aggiornare i propri lavori, quindi giustamente c è il tempo di fare la variazione e poi si autodetermina oppure per mancanza di copertura finanziaria la delibera viene purtroppo annullata perché non può essere esitata? Questo è un punto importante perché se vi è sempre la possibilità, come lei ha detto, di potere fare una variazione successiva, però che non preclude la validità della votazione, allora è un conto. Se invece sostanzialmente questa possibilità non è consentita, mi sembra che questo emendamento, per quanto concerne il mio pensiero personale, è una preclusione, una limitazione a quello che è il diritto costituzionale di referendum, che non può essere limitato da copertura finanziaria. Io non credo che nei referendum nazionali quando qualcuno comincia a raccogliere firme, vi è la copertura finanziaria preventiva. Credo che poi debba essere il bilancio dello Stato o il bilancio comunale che si adegua a quello con l istituto popolare. Mi sembra che sia un discorso contrario, a meno che la variazione non è possibile nel senso che si sospende; se la delibera poi viene bocciata, poi non è che il Consiglio può di nuovo ridiscutere una delibera, si deve riproporre. SEGRETARIO GENERALE - Rispetto ai quesiti posti intanto noi poniamoci soltanto un idea, che nessun referendum può essere fatto se non abbiamo copertura finanziaria. Quindi, sia nel momento in cui noi emendiamo o non emendiamo questo articolo 7, si pone un problema che è quello della copertura finanziaria. Credo che il Consiglio comunale non voglia affidare poi all organo esecutivo la volontà o meno di svolgere il referendum, se quindi trova o non trova la copertura finanziaria. Quindi è un problema che deve porsi prima il Consiglio comunale o se lo pone al momento dell approvazione dello strumento finanziario, quindi del bilancio, prevedendo che ci sia questa iniziativa, alloca nel bilancio una posta finanziaria sufficiente per lo svolgimento del referendum, ovvero quando questo non succede e quindi nel bilancio non c è niente e allora c è questa esigenza di indire un referendum, chiaramente proporrà un atto complesso, un atto complesso che è quello dell indizione previa variazione di bilancio. La variazione di bilancio è quella che poi darà la copertura finanziaria. Ma la copertura finanziaria è sempre necessaria, cioè il Consiglio comunale che delibera l indizione di un referendum, senza averne poi i mezzi per effettuarlo, è una proposta che cade nel vuoto, nel senso che poi non può avere attuazione. Quindi è necessario che si anteponga il problema della copertura finanziaria alla indizione. INTERVENTO DEL PRESIDENTE È stato molto chiaro e molto illuminante il suo parere. Il Consigliere Hamel ha chiesto la parola, ne ha facoltà. CONSIGLIERE HAMEL Noi ci troviamo ad affrontare una materia che è nuova per le esperienze che abbiamo di esercizio della democrazia all'interno del Comune di Agrigento. L istituto del referendum previsto nell organizzazione che si era dato il Consiglio comunale già da tanto tempo, per la prima volta può essere esercitato in occasione di una problematica così importante quale era quella del rigassificatore sì, rigassificatore no. Si pone un problema di carattere operativo, cioè come esercitare questo diritto, cosa comporta dal punto di vista dei costi, quali sono i problemi connessi. Io credo che bisogna prima di tutto sgombrare il campo e mi pare che il Consigliere Virone, nel momento in cui ha fatto alcune sottolineature, ha anche dato questa indicazione, cioè che la discussione in ordine a quelli che sono i costi del referendum sia un tentativo di impedire o evitare quello che è l indizione del referendum stesso. Dall altro lato sgombrare il campo da un altro pregiudizio, cioè l esercizio della democrazia diretta attraverso il referendum non mitizzarlo, cioè non farlo diventare uno strumento che da ora in poi diventa una occasione per potere chiamare i cittadini su qualsiasi argomento a pronunziarsi, perché in questo modo non si ha un incremento dell esercizio della democrazia, ma addirittura uno svilimento della democrazia stessa. Se vediamo quello che succede per esempio in Svizzera, dopo l esercizio continuo del referendum ha portato a percentuale di partecipazione che sono arrivate ai minimi storici, il 5 per cento, il 3 per cento della popolazione. Quindi sgombriamo il campo da una sorta di prevenzione che mi pare che aleggia in questa aula, cioè nel senso che ci possa essere un tentativo di ostruzionismo alla pratica del referendum sulla questione specifica rigassificatore sì, rigassificatore no. Su questo io credo che non ci sia la volontà di nessuno di creare degli strumenti o degli artifizi attraverso cui impedire la celebrazione di questo referendum. Secondo aspetto della questione. Il referendum all interno di un Comune non può assumere i connotati di una consultazione elettorale di tipo tradizionale, 52 seggi, scrutatori, Presidente e tutto il resto. Il referendum è una consultazione che 3

4 deve consentire il massimo di partecipazione da parte dei cittadini, con il minimo di spesa da parte del Comune. Questo significa che il Comune per organizzare il referendum deve utilizzare tutte le strutture di cui ha disponibilità, il personale comunale e quindi non accedere a una serie di costi aggiuntivi, attraverso il reclutamento di scrutatori esterni, Presidenti e tutto il resto, ma organizzarsi all interno del proprio apparato, in modo tale da consentire la possibilità di massima partecipazione con il minimo di spesa, perché il problema della spesa è un problema reale e concreto all interno delle problematiche del Comune di Agrigento. Se noi oggi varassimo un progetto di referendum che viene a costare così come si è detto sulla stampa impropriamente euro, euro, sicuramente ci esporremmo a critiche pesantissime, ma soprattutto ci esporremmo a una sorta di esperienza irresponsabile, per cui l esercizio o la pratica di uno strumento di democrazia diventerebbe una forte penalizzazione per la comunità stessa dei cittadini in quanto inciderebbe così pesantemente. Io penso che i costi di una consultazione referendaria fatta artigianalmente, cioè utilizzando tutte quelle che sono le strutture comunali, non dovrebbero superare i euro, i euro al massimo, che è una cifra sostenibile all interno di quelle che sono le risorse finanziarie del Comune per le finalità che si intendono raggiungere. Quindi io ritengo che quella indicazione di emendamento che è stata data, possa essere anche condivisibile, ritengo che ci deve essere un orientamento che il Consiglio comunale deve dare all Amministrazione e deve darsi rispetto a questa problematica, che è quello di impostare la consultazione referendaria in termini di risparmio e minimo di spesa, dopo di che con estrema serenità e con la convinzione e la certezza che siamo tutte persone all interno di questo consesso che intendono rispettare i termini della democrazia, in qualunque modo esercitata, si può andare sicuramente avanti, non avendo prevenzioni, non avendo pregiudizi in ordine alle cose che stiamo andando a votare. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Ha chiesto di intervenire il Consigliere Calabrese, ne ha facoltà. CONSIGLIERE CALABRESE Grazie signor Presidente, colleghi Consiglieri, signori della Giunta, signori tutti. Secondo me bisogna fare un distinguo da quello di cui stiamo discutendo stasera a quello che potrebbe essere una consultazione o una richiesta di consultazione referendaria. Noi stasera siamo chiamati ad approvare un regolamento che disciplini le consultazioni referendarie. È chiaro che questo regolamento non è finalizzato esclusivamente al referendum pro o contro il rigassificatore. Dobbiamo dotare l ente di uno strumento che possa essere usato a 360 gradi su tutte quelle che potrebbero essere le iniziative di consultazione popolare. Quindi, se facciamo un distinguo in partenza e non abbiamo preconcetti sul fatto che questo regolamento nasce solo ed esclusivamente finalizzato a allora credo che si possa andare avanti, perché se così non fosse, stiamo sbagliando tutto. Io ritengo che la proposta di emendamento avanzata dalla collega Virone e condivisa dalla Commissione, 3 membri su 5, credo che possa trovare accoglimento in quanto abbiamo sentito, anche con le richieste di chiarimenti da parte dei colleghi, gli uffici pronunciarsi in merito. È stato detto che per legge i referendum non si possono tenere quando vogliamo, ma la legge impone che i referendum possono essere indetti due volte l anno nella sessione primaverile e nella sessione autunnale. E quindi, avendo questo margine di tempo, si può sicuramente intervenire sui fondi da reperire e da iscrivere in bilancio, perché se sappiamo che a novembre si delibera, a dicembre si delibera un referendum che dovrà essere indetto per forza di cose nella sessione primaverile, nel bilancio di previsione possono essere integrati. Se a giugno si determina che bisogna indire un referendum entro dicembre, nella sessione di assestamento di bilancio che avviene normalmente ad ottobre, a novembre, si possono inserire le somme necessarie a coprire le spese del referendum. Quindi mi pare una posizione alquanto debole. Nessuno vuole vietare l indizione di nessun referendum. Qualcuno sosteneva che comunque le spese possono essere contenute, che le notizie pubblicate dai giornali non sono veritiere. Io ritengo che non sia così. L ultima elezione comunale è costata al Comune di Agrigento qualcosa come euro. Quindi, se queste spese sono servite alla copertura di una elezione che prevedeva 55 seggi, anche se riducessimo a un terzo i seggi da istituire per indire un referendum, andremmo intorno a una spesa che oscillerebbe dagli 80 a euro. Non è così, la matematica non è una opinione, euro. (voce fuori microfono) No, non è come dice lei, perché nella seconda tornata non ha lo stesso costo della prima tornata, non è così, c è un piccolo incremento in più. Non è così, perché nella seconda tornata lo spoglio non è più pesante come nella prima, perché non vi sono più le liste dei consiglieri, comunque la spesa sarebbe quella 50, 60, euro. Poi su questo andremo a vedere poi. Io non voglio aprire la discussione oggi sull opportunità o meno di un referendum, assolutamente. Queste cose, poi, anche mille euro di spesa, dovranno 4

5 trovare la giustificazione nel rispetto dei cittadini, perché poi entreremo nel merito e nel contesto generale del referendum per sapere se è utile ai cittadini di Agrigento o meno, se è utile che le forze politiche intervengano laddove c è da intervenire. E mi riferisco alla Giunta di Porto Empedocle. Su queste cose, poi, quando si entrerà nel merito del referendum, ne discuteremo. Io ho fatto un distinguo all inizio del mio intervento, in cui dicevo, bisogna distinguere il regolamento da quello che è la visione che ognuno di noi ha. La visione che noi dobbiamo avere su questo regolamento è quello di dotare l ente di uno strumento che possa regolamentare queste consultazioni a 365 gradi, non finalizzato a E manco mi trova d accordo la possibilità che sosteneva il collega Hamel di una consultazione artigianale. Io ritengo che in democrazia purtroppo la democrazia ha i suoi costi e se vogliamo fare le cose per bene non possiamo fare le consultazioni artigianali dove pigliamo due impiegati, li mettiamo in portineria e gli diciamo alla gente: se volete votare per il referendum andate in portineria, troverete due persone la, vi faranno votare. Non credo che si possano organizzare queste cose in questo modo. Io ritengo che se si decide perché l importanza del referendum, perché tutto quello che volete ha un costo, dobbiamo sopportare quel costo. Quindi non è strumentale la posizione della Commissione presieduta dalla collega Virone. Non è strumentale la posizione di tutti quei Consiglieri che intendono approvare questo emendamento, nessuno in questo momento sta lavorando pro o contro. Stiamo lavorando per dare uno strumento all ente, il migliore possibile. Detto questo, un appunto lo vorrei fare al Presidente per il prosieguo dei lavori. Se lei è il Presidente del Consiglio, a mio modo di vedere, può essere che mi sbagli, se ha degli interventi da fare, e ne ha tutti i diritti come Consigliere, dovrebbe lasciare la poltrona di Presidenza, fare sedere l altro Presidente e fare tutti gli interventi che ritiene politico. Da Presidente l intervento che ha fatto poco fa mi ha lasciato un po perplesso. Quindi, se lei vuole intervenire nel dibattito, come tutti i Consiglieri, ne ha piena facoltà, ne ha pieno diritto. Faccia sedere l altro Vice Presidente e intervenga nella discussione del Consiglio con tutti i diritti i gli obblighi che hanno i Consiglieri nell affrontare il dibattito consiliare. Questo, secondo me, sarebbe un modo giusto di procedere perché se io ho cinque minuti per potere parlare, lei, facendo in questo modo, può intervenire e condizionare il dibattito dell aula quando e come vuole. Grazie. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Consigliere Calabrese, non mi sembra che il mio sia stato un intervento, ma soltanto un contributo per mettere in condizione tutti i Consiglieri sull iter che vi era. Quindi credo che sia stato un contributo per chiarire meglio quello su cui si andava a votare. E questo ritengo che rientri in quelli che sono i poteri di coordinamento del Presidente. Do la parola al Consigliere Gramaglia. CONSIGLIERE GRAMAGLIA Caro Presidente, mi sembra di condividere il ragionamento fatto dal Consigliere Elisa Virone, il cui ragionamento rispetto ed approvo e penso che anche l esito della votazione deve essere favorevole a questo articolo 7 per quanto riguarda il regolamento del referendum, altrimenti il contesto politico in cui ci troviamo a vivere, cioè il discorso che si parla tanto nei mass media, sui giornali, per quanto riguarda i costi della politica, mi pare che potrebbe essere la classica buccia di banana che fa scivolare un ragionamento fatto anche sia a livello consiliare ma anche a livello di amministrazione, anche perché il poter stabilire la somma necessaria per quanto concerne l espletamento del referendum ti permette anche a coloro che hanno dei dubbi in merito al regolamento sul referendum, ma soprattutto in merito all utilizzo del mezzo referendario per le dinamiche che a noi ci interessano e che riguardano in questo momento la Provincia. Pertanto il gruppo dell UDC, concorde con il suo esponente, Avvocato Elisa Virone, porta avanti l emendamento della dottoressa Virone. Dottoressa Inglima, mi sembra di aver percepito da parte sua che il parere è favorevole, sì. Quindi anche qui gli uffici ci danno il parere favorevole, un ragionamento che ci impone prima capire le spese del mezzo referendario ed eventualmente, se è utile per la città fare queste spese, che possano dirimere il dubbio rigassificatore sì, rigassificatore no, perché in realtà, cari Consiglieri comunali, è inutile che ci nascondiamo dietro il dito, perché, caro Consigliere Indelicato, lei che come me ha fatto già diversi Consigli comunali ed è al secondo mandato e alla seconda legislatura, io non mi rendo conto come mai sia sorta la necessità, in questo frangente, di parlare di un regolamento che noi, da cinque anni che siamo Consiglieri comunali, non abbiamo mai affrontato. Quindi, il dire che è un regolamento. Sono d accordo con quello che ha detto il Consigliere Calabrese, apprezzo la sua vivacità politica, però dobbiamo dire le cose agli agrigentini come stanno. E siccome è uno che ama la verità, dice la verità e sostiene che il mezzo referendario in questo momento ha funzione pro o contro il rigassificatore. 5

6 INTERVENTO DEL PRESIDENTE Per dichiarazione di voto chi deve intervenire? Il Consigliere Saeva. CONSIGLIERE SAEVA Presidente, ribadisco, forse qualcuno non è stato attento quando ho parlato. Io avevo detto che l MpA è favorevole a sapere il costo preventivamente del referendum, quindi mi è sembrato da parte di qualcuno una passerella inutile. Avevo chiesto soltanto se tecnicamente il problema della copertura finanziaria impedisse, da parte del Consiglio, qualora ve ne fosse la necessità, lo svolgimento del referendum. Visto che è fattibile, anche se comporta un passaggio ulteriore, noi votiamo anche come segno di disponibilità, voteremo l emendamento del Consigliere Virone. Ripeto, siamo anche noi favorevoli a che si sappia in anticipo quale è il costo del referendum. Avevamo fatto soltanto una domanda tecnica e si è aperto un dibattito forse inutile. Grazie. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Il Segretario deve chiedere una precisazione al Consigliere Virone. SEGRETARIO GENERALE Risulta chiaro, non è stato detto, però chiaramente questo emendamento che ha presentato sostituisce pari pari tutto quello che ha presentato nel verbale precedente. Siccome nessuno lo ha detto, è un nuovo emendamento in sostituzione di quello. (voce fuori microfono) Quindi, quell emendamento così come era stato formulato è ritirato e sostituito con questo. Va bene, era solo per darne formalmente atto. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Mettiamo in votazione l emendamento. Chiamiamo l appello nominale. SEGRETARIO GENERALE È l emendamento all articolo 7. L articolo 17 si farà quando arriveremo all articolo 17. INTERVENTO DEL PRESIDENTE 24 presenti, 24 voti favorevoli, l emendamento è stato approvato. Passiamo alla votazione dell articolo 7 nella sua interezza. È entrato il Consigliere Sollano. Votiamo per alzata e seduta l articolo 7 nella sua interezza. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 8, ne leggo l oggetto: Inammissibilità della richiesta di consultazione referendaria. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 9: Iniziativa dei cittadini, procedura particolareggiata. Non vi sono emendamenti. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 10: Raccolta e autentica di firme per iniziativa del corpo elettorale. Vi è un emendamento, prego, Consigliere Calì, la prego di illustrare l emendamento. CONSIGLIERE CALÌ Presidente, signori Consiglieri, Giunta. L articolo 10 va emendato nella seconda pagina (...) le persone incaricate all autentica delle firme, cioè i soggetti che hanno competenza in ordine all autentica delle firme, prevedendo semplicemente Rinvia ai soggetti con eguali competenze per la raccolta delle firme per il Consiglio comunale, quindi una piccola modifica, cioè non un impiegato comunale incaricato dal Sindaco, ma tutti gli impiegati comunali, quindi un ampliamento solo delle competenze. (voce fuori microfono) È il primo rigo, pagina 6. Qui è un impiegato comunale incaricato dal Sindaco. Rileggo l emendamento perché non è stato molto chiaro. Il comma è il quarto, dopo la parola, cioè da un impiegato comunale incaricato dal Sindaco, aggiungere e dai Consiglieri comunali che abbiano comunicato la loro disponibilità al Sindaco stesso. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Gli uffici esprimono parere favorevole. Possiamo mettere ai voti l emendamento all articolo 10. Si vota per alzata e seduta: chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Ora votiamo l intero articolo 10: Raccolta e autentica firme per iniziativa del corpo elettorale. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 11: Diritto di voto. Ci sono emendamenti? Non ci sono emendamenti. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 12: Indizione del referendum. C è un emendamento presentato. Confermate l emendamento o lo ritirate? CONSIGLIERE CALÌ: I successivi emendamenti vengono ritirati, sull articolo 12. Poi successivamente li analizziamo. Come Commissione ritiriamo questo emendamento sull articolo 12. 6

7 INTERVENTO DEL PRESIDENTE Prendiamo atto che è stato ritirato l emendamento, quindi pongo in votazione l articolo 12 avente ad oggetto Indizione del referendum. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 13 avente ad oggetto Disciplina della propaganda a mezzo manifesti. Ci sono emendamenti? Mi sembra di no. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 14: Chiusura delle operazioni referendarie. Non ci sono emendamenti. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Se non ci sono problemi metterei in votazione gli articoli 15 e 16 aventi ad oggetto, il 15 Organizzazione e procedura di votazione di scrutinio, il 16 Scheda per il referendum. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 17: Seggi referendari. Vi è l emendamento del Consigliere Virone. Il Consigliere Virone propone questo emendamento all articolo 17 L articolo viene sostituito, quindi più che un emendamento è una sostituzione completa dell articolo stesso: La Giunta comunale determina con apposito provvedimento la dislocazione dei seggi e il numero delle cabine dei tavoli in dotazione a ciascun seggio, nonché, al di fuori della previsione di cui all articolo 7, anche il numero e la composizione dei seggi. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità tutto l articolo. Il parere degli uffici è un parere favorevole. Articolo 18: L Ufficio di sezione. Non ci sono emendamenti. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 19: Organizzazione ed orario delle operazioni di voto. Non ci sono emendamenti. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 20: Determinazione dei risultati dei referendum. Non ci sono emendamenti. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 21: Comunicazione ai cittadini sull esito dei referendum. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 22. Vi è un emendamento proposto dalla Commissione. CONSIGLIERE CALÌ Ritiro l emendamento perché come quello della scorsa seduta è contro lo Statuto, quindi lo ritiriamo come Commissione. INTERVENTO DEL PRESIDENTE La Presidenza prende atto del ritiro dell emendamento e mette in votazione l articolo 22. Chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 23: Provvedimenti del Consiglio comunale. Vi è un altro emendamento. CONSIGLIERE CALÌ Stessa cosa per l articolo 23, ritirato pure. INTERVENTO DEL PRESIDENTE La Presidenza prende atto del ritiro dell emendamento e pone in votazione l articolo 23: Provvedimenti del Consiglio comunale. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 24: Informazione ai cittadini sui provvedimenti adottati. Non ci sono emendamenti. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 25: Norma di rinvio. Non ci sono emendamenti. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Articolo 26: Entrata in vigore. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. A questo punto approviamo il regolamento tutto nella sua totalità. Votiamo per appello nominale. SEGRETARIO GENERALE Approvazione del regolamento per la disciplina dei referendum consultivi. INTERVENTO DEL PRESIDENTE 26 presenti, 26 voti favorevoli. Il regolamento è approvato nella sua interezza. Riguardo l ordine del giorno l ultimo punto che potremmo esitare è l integrazione punto 7, quindi Istituzione Commissione speciale per la regolamentazione dei confini territoriali tra il Comune di Agrigento e il Comune di Favara. Il Consigliere Vita ha chiesto di parlare ne ha facoltà. CONSIGLIERE VITA Grazie Presidente, signori Consiglieri, signori della Giunta. Innanzitutto mi corre l obbligo di dare il benvenuto al nuovo Assessore della Giunta Zambuto, darle un augurio da parte di tutti per un proficuo lavoro. Dopo di che volevo dire che in merito a questa Commissione in Conferenza dei capigruppo noi avremmo già trovato un accordo sulla votazione di questa Commissione. Siccome riteniamo che è un punto molto importante ed è un argomento che per la città di Agrigento è fondamentale, avremmo deciso di votare questa Commissione, considerando 7

8 tutti i gruppi politici che sono presenti in questo Consiglio comunale, più mettere d ufficio i Presidenti della II Commissione e della VI Commissione che sono quelli che possono meglio di tutti parlare di questo argomento. Noi abbiamo trovato un accordo. Io le consegno un foglio dove le do l elenco con i nomi. Quindi possiamo andare a leggere l elenco dei nomi e votare, così si fa sì che la Commissione possa iniziare a lavorare subito. Grazie. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Signori Consiglieri, effettivamente mi è stato consegnato l elenco condiviso da tutti i gruppi consiliari circa la composizione della Commissione e la composizione stessa e sono: Maria Pia Vita, Lo Presti Davide, Giuseppe Raccuia, Vaiana Carmela, Vella Roberto, Giovanni Civiltà, Calabrese Maurizio, Arnone Giuseppe, Salsedo Giuseppe, Picarella Carmelo, Angela Galvano e poi di diritto ne fanno parte i due Presidenti della II e VI Commissione. Consigliere Cirino, le do la parola. CONSIGLIERE CIRINO Io penso che a questo punto dovrebbe essere anche inserita in questa Commissione il Presidente della Commissione inerente al Patrimonio del Comune di Agrigento, perché stiamo parlando del patrimonio del Comune di Agrigento. Io non so se i colleghi sono d accordo o meno, comunque se è possibile inserirlo. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Do la parola al Consigliere Calabrese che l ha chiesta, ne ha facoltà. CONSIGLIERE CALABRESE Presidente, andando avanti di questo passo, credo che l intero Consiglio possa far parte di questa Commissione. Mentre trova una logica la collocazione del Presidente della II Commissione che tratta per quanto riguarda l assetto del territorio, così come anche la VI Commissione che ha il discorso dei rapporti fra i vari enti e quindi con gli altri Comuni, non credo che vi sia un nesso con il patrimonio, in quanto non è che stiamo parlando di andare a cedere terreni di proprietà comunale. Non sappiamo se in quel contesto vi siano proprietà comunali da cedere o acquisire. Quindi ritengo che mentre per le altre due Commissioni vi sia una ragione logica, per questo non ci sia, altrimenti, andando avanti di questo passo, credo che per un motivo o per un altro, tutti gli altri Presidenti possano entrare in questa Commissione. Allora lasciamo le cose come erano, univamo le due commissioni, la seconda e la sesta, e andavamo a discutere. Si vuole investire l intero Consiglio, credo che la proposta di inserire tutti i gruppi consiliari vada proprio in questa direzione di investire l intero Consiglio, proprio perché si parla di un argomento generale. Ritengo che così come era stata formulata in Conferenza dei capigruppo la proposta possa essere approvata. Non me ne voglia il Consigliere Cirino, assolutamente, non è una questione personale, ma è una questione di logica delle cose. Si è trovato il discorso dei due Presidenti delle Commissioni perché avevano una competenza specifica, cosa che non vedo nella Commissione Patrimonio, in quanto se si discuteva di proprietà comunali, allora era giusto inserire anche la Commissione Patrimonio, ma non credo che in questo contesto si stia parlando di un discorso di terreni di proprietà comunale. Ritengo che la proposta formulata dai capigruppo ed esposta dalla dottoressa Vita possa essere posta ai voti se il Consigliere Cirino non ha opposizione da fare. Grazie, Presidente. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gramaglia, ne ha facoltà. CONSIGLIERE GRAMAGLIA Io volevo dire una nota, cioè il fatto che siano state in Conferenza annesse le due Commissioni, la seconda e la sesta, rispettivamente nelle persone del Presidente Putrone e del Presidente Elisa Virone, nasce da una situazione che si era creata precedentemente con il Presidente Callari. Cioè il Presidente Callari aveva iniziato l iter per quanto riguarda il rapporto dei confini tra Favara ed Agrigento, proprio dando l incarico alle due Commissioni precedentemente citate e quindi per un valore di continuità, per un valore anche di ossequio alle persone che hanno lavorato precedentemente in questo, dando il loro contributo personale, si è pensato di inserire in Conferenza dei capigruppo i due Presidenti. Per il resto sono rappresentati tutti i gruppi, uno per ogni gruppo, più i due Presidenti, andarci a mettere il Patrimonio non mi pare il caso, anche perché non vedo la figura del patrimonio necessariamente citata, in quanto si parla di rapporto tra confini, tra due territori e che niente hanno a che vedere con patrimoni personali o municipali che possono essere considerati. INTERVENTO DEL PRESIDENTE Il Consigliere Cirino ha chiesto di parlare, ne ha facoltà. CONSIGLIERE CIRINO La mia richiesta voleva essere soltanto per arricchire la Commissione, anche perché ritengo che si parlerà di ICI e di altre cose, di addizionale IRPEF. Quindi, ritengo che serviva soltanto per arricchire la Commissione. Comunque non voglio creare problemi al Consiglio comunale e quindi posso anche ritirare la mia proposta. Grazie. 8

9 INTERVENTO DEL PRESIDENTE Si prende atto che il Consigliere Cirino ha ritirato la proposta. A questo punto mettiamo ai voti per appello nominale la proposta della composizione presentata dalla Conferenza dei capigruppo. Noi stiamo votando di istituire la Commissione speciale per la regolamentazione dei confini territoriali tra il Comune di Agrigento e il Comune di Favara, nella composizione dei signori Maria Pia Vita, Lo Presti Davide, Giuseppe Raccuia, Vaiana Carmela, Vella Roberto, Giovanni Civiltà, Calabrese Maurizio, Arnone Giuseppe, Giuseppe Salsedo, Picarella Carmelo, Angela Galvano e i due Presidenti della seconda e sesta Commissione. Si sta votando di stabilire che la Commissione speciale di che trattasi, svolgerà la propria attività a titolo gratuito. Mettiamo in votazione la proposta per appello nominale. 25 Consiglieri presenti, 25 voti favorevoli, la proposta è stata approvata circa l istituzione della Commissione speciale per la regolamentazione dei confini territoriali tra il Comune di Agrigento e il Comune di Favara. Votiamo l immediata esecutività della delibera per alzata e seduta per alzata e seduta: chi è d accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. La immediata esecutività è approvata anche all unanimità. Signori Consiglieri, circa l ordine del giorno non possiamo trattare secondo me il regolamento sulla disciplina dei contratti di sponsorizzazione degli accordi di collaborazione in quanto ancora non è stato dato neppure il parere. Per cui proporrei di rinviare i lavori a martedì prossimo. Però a questo punto rimangono i punti 9, 10 e 11. Il punto 9 che è Solidarietà esponenti di Confindustria siciliana impegnati nella lotta contro il racket; punto 10 che è Situazione grande cartellonistica impiantata nelle vie cittadine, verifica legittimità, utilità e conformità all arredo urbano di dette strutture; e invece il punto 11 che è mozione a firma di 4 Consiglieri, Commissione consiliare riguardante la variazione del regolamento idrico. (voci fuori microfono) Io proporrei il rinvio comunque a martedì prossimo. Votiamo per alzata e seduta il rinvio: chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Quindi il Consiglio comunale è rinviato a martedì 16 alle ore 19:00. Agli assenti sarà data comunicazione e solo ed esclusivamente ad essi. Dichiaro chiusi i lavori. 9

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