Problematiche relative a pesi e misure

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1 Problematiche relative a pesi e misure Franco Sangiorgi, Stefano Zandalini Istituto di Ingegneria agraria Università degli studi di Milano

2 Problemi di misurazione per fluidi quali il latte (T, composizione ecc.); Alcuni fluidi, quali il latte, sono soggetti a sensibili variazioni di volume in relazione alla temperatura. A parità di volume e temperatura, l unità di massa varia in relazione alla composizione (soprattutto del contenuto lipidico)... recentemente in diverse province, per iniziativa degli Uffici Metrici delle Camere di Commercio, sono stati sottoposti a sequestro distributori automatici di latte crudo in quanto non risulterebbero omologati per la misurazione della quantità di liquido erogata; considerato inoltre che la messa a disposizione presso l erogatore, a cura del titolare, di contenitori di capacità nota per l acquisto del latte consente ai clienti una costante e immediata verifica delle quantità erogate; il latte crudo è un alimento vivo, soggetto a continue variazioni del contenuto in grasso e proteine, a seconda della stagione, delle modalità di alimentazione degli animali e dell orario di mungitura, e risulta pertanto un liquido instabile, con caratteristiche chimicofisiche particolari e con evidenti risvolti sul volume e sulle modalità tecniche di misurazione; CHIEDE se non ritengano opportuno ed urgente, al fine di salvaguardare la continuità di iniziative imprenditoriali di notevole interesse per i consumatori e per le aziende zootecniche promotrici, dare indicazioni affinché siano esentati dalle procedure di omologazione metrica i distributori automatici per la vendita diretta di latte crudo, o comunque soggetti a un regime semplificato di controllo in relazione alle particolari caratteristiche del liquido erogato; se non ritengano opportuno ed urgente intervenire presso gli Uffici metrici delle Camere di Commercio affinché siano sospesi e revocati i sequestri effettuati. Sen. Loredana De Petris

3 Perché è importante misurare le quantità erogate: In qualunque transazione commerciale che preveda l uso di un bene intermedio (la moneta), è necessario misurare le quantità oggetto della transazione. La quantità viene misurata con appositi strumenti soggetti a verifica tramite comparazione con un campione L attività di commerciale è oggetto di normazione per tutelare sia chi compra sia chi vende. Chi è responsabile della quantità erogata: Responsabile della gestione dello strumento di misura è il venditore. Spetta al venditore accertarsi che lo strumento di misura utilizzato sia corretto La garanzia della accuratezza degli strumenti di misura impiegati è affidata a un ente terzo. L ente terzo è l ufficio pesi e misure ora sito nelle camere di commercio L'Ufficio Metrico svolge funzioni di "Regolazione del Mercato" per la tutela della correttezza dei rapporti commerciali e dei consumatori finali. Tale funzione viene svolta vigilando sull'applicazione delle normative riguardanti principalmente gli strumenti per pesare e misurare che vengono usati per determinare la quantità e/o il prezzo nelle transazioni commerciali (strumenti metrici); Principali materie di competenza Verifica prima Collaudo di posa in opera Verifica periodica.

4 VERIFICA PRIMA Deve essere eseguita sugli strumenti metrici nuovi, prima di introdurli in commercio e utilizzarli. Verifica prima effettuata: dall Ufficio Metrico della Camera di Commercio competente; dai fabbricanti metrici, ai quali la Camera di Commercio ha rilasciato la Concessione di Conformità Metrologica (per gli strumenti diversi da quelli di tipo CEE); dalle imprese che hanno ottenuto dalla Camera di Commercio competente la delega all effettuazione della verifica CEE. Serve ai costruttori di strumenti metrici. VERIFICA PERIODICA si esegue sugli strumenti metrici allo scopo di accertare il mantenimento nel tempo della loro affidabilità metrologica. Tutti gli strumenti devono essere sottoposti alla verifica periodica entro 6 giorni dall'inizio della loro prima utilizzazione ed, in seguito: Misuratori di volumi di liquidi diversi da carburanti e dell'acqua: 4 anni periodo di verifica. La verifica periodica è eseguita dal personale dell'ufficio Metrico della Camera di Commercio, o da Laboratori accreditati dalle Camere di Commercio stesse.

5 Testo Unico delle Leggi metriche 23/8/189, n.788, art. 11: "Ogni convenzione di quantità, che non sia di solo denaro, anche per privata scrittura, dovrà farsi con pesi e misure legali". Nel contratto di compravendita, la quantità della cosa scambiata contro il prezzo, deve essere espressa in unità di misura legali (legali devono essere gli strumenti e regolare nil loro impiego). Ne consegue quindi che, essendo nel campo della compravendita, l'autonomia negoziale limitata da norme dell'ordinamento metrico, il negozio giuridicocontratto, quando stipulato in violazione di norma inderogabile, è tale da farlo rientrare nella categoria della invalidità per nullità totale o parziale del negozio stesso (art c.c.) Nel caso della compravendita attuata in violazione delle norme metriche, si entra nel campo penale: artt. 472 c.p. Uso o detenzione di misure o pesi con falsa impronta e 692 c.p. Detenzione di misure e pesi illegali: tipico è il caso di utilizzo nella compravendita, di una bilancia non omologata (quindi illegale), oppure ancorché omologata, essa venga usata contro le prescrizioni di legge (art.692 c.p.,1 comma). L'art. 1 del T.U. 23/8/189 n.788 statuisce il principio di tassatività dei pesi e delle misure e delle unità di misura che devono essere impiegati, e del già citato art. 11: "ogni convenzione di quantità che non sia di solo danaro dovrà farsi in pesi e misure legali. " La legge penale, per pesi e misure intende ogni strumento per pesare o misurare (art.472 c.p.,ultimo comma).

6 LATTE CRUDO Nuovo filone produttivo: fabbricazione dei distributori automatici per vendita diretta del latte crudo: distributori da banco per le piccole aziende, ai distributori a chiosco o capannina da collocare nelle piazze, per arrivare a quelli montati su furgoni. PROGETTO LATCRU 1. valutazione della funzionalità di un distributore automatico di latte; 2. prove delle quantità di latte erogate; 3. individuazione dei diversi modelli in uso nella RL e creazione di una check list per valutare rispondenza a legislazione, caratteristiche costruttive e condizioni al contorno (lavabo, cestino, ecc.); 4. prove di erogazione su ogni modello Prove di erogazione su prototipo Obiettivi: individuare una metodica analitica congrua; individuare la reale riproducibilità intralaboratorio dei dati analitici; esaminare l affidabilità della taratura della macchina al variare del numero di impulsi; Verificare l effetto del variare della temperatura; individuare criterio di interpretazione dei dati. Campionamenti riferiti alla Legge del 25 ottobre 1978, n 69 relativa al precondizionamento, in massa o in volume, di imballaggi preconfezionati e al DPR del 26 marzo 198, n 327, art. 67 relativo alla tolleranza di peso e volume.

7 Allegato I Legge n 69: errori massimi tollerati in meno, come presentato in Tabella QUANTITA NOMINALE (QN) IN MILLILITRI Da 5 a 5 Da 5 a 1 Da 1 a 2 Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 1 Da 1 a 1 ERRORI MASSIMI TOLLERATI IN MENO % di QN 4,5 3 1,5 I valori calcolati in unità di volume degli errori massimi tollerati, in %, vanno arrotondati per eccesso a,1 ml (Allegato I della Legge n. 69). 9 ml 4, Risultati: ripetibilità volumi e pesi erogati per i campioni da 5, 1 e 2 ml con l utilizzo di latte fresco a temperatura ambiente (circa 25 C) Dai 5 campionamenti per 5, 1 e 2 ml, la deviazione standard (s) risulta compresa tra,29 e,64 (s =,29 per 5 ml, s =,34 per 1 ml e s =,64 per 2 ml). Ripetibilità dei volumi (e dei pesi) erogati per i campioni da 5, 1 e 2 ml con l utilizzo di latte a temperature comprese tra 6,11 C e 9,97 C si riscontra maggior scostamento che incide significativamente su s = 1,19 per i campioni erogati con 811 impulsi/litro e s = 2,29 per quelli con 813 impulsi/litro. Confrontando t e v per impulsi/litro, aumentano le quantità di latte erogate con l aumento delle t rilevate.

8 volume (ml) impulsi/litro volume (ml) impulsi/litro Variando il numero di impulsi/litro da 8 a 812 è stata verificata una linearità nell aumento dei volumi erogati per tutti e tre i tipi di prove con 5, 1 e 2 ml. Conclusioni 1 Metodo adottato idoneo per evidenziare scarti in volume (e in peso) del latte erogato dal prototipo in base alla Legge n. 69; è di facile applicazione e riproducibile (confermat dalla ridotta s dei valori dei campionamenti riferita sia ai volumi erogati sia alla temperatura ambiente sia a temperature congruenti con la vendita del latte (DPR n. 327). Dall analisi dei risultati emerge anche lo scostamento più elevato del primo campione per ogni volume in prova. All aumento del numero di impulsi/litro corrisponde un aumento quasi lineare del volume di latte erogato, così come all aumentare della temperatura del latte.

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10 Prove di erogazione sui diversi modelli di distributore Per effettuare le prove si è adottato il presente metodo: avvinamento pipette e matracci latte; taratura dei matracci; inserimento delle monete nel distributore; prelievo del latte; pesatura della quantità di latte prelevata; prelievo o aggiunta di latte; annotazione della quantità aggiunta o prelevata; pesatura della quantità ottenuta (check); ripetizione della procedura per i diversi volumi. Risultati ottenuti L elaborazione dei dati ha permesso di valutare la risposta all erogazione dei diversi modelli: il confronto fra differenza % della quantità distribuita rispetto al volume atteso fornisce informazioni sul comportamento degli apparecchi, mettendo in luce la variazione in funzione della quantità nominale PROMETEA BIGIEFFE BRUNIMAT Differenze percentuali ALIMENT MILKDOSE DF ITALIA FIORDILATTE Modelli SATEMAC BIGIEFFE ARTINOX MILCHOMAT MPM 25 ml 5 ml 1 ml 2 ml

11 Differenza (ml) ALIMENT MILKDOSE DF ITALIA BRUNIMAT BIGIEFFE PROMETEA Prelievi da 5 ml FIORDILATTE MPM MILCHOMAT ARTINOX SATEMAC BIGIEFFE Modelli Serie1 Serie2 Serie3 Serie4 Serie5 Differenze (ml) PROMETEA BIGIEFFE BRUNIMAT DF ITALIA Prelievi da 1 ml Tabella 3: Singoli prelievi da 1 ml MILKDOSE ALIMENT FIORDILATTE Modelli BIGIEFFE SATEMAC ARTINOX MILCHOMAT MPM Serie1 Serie2 Serie3 Serie4 Serie5 Serie6 Serie7 Serie8

12 ? Coefficienti di variazione 25 ml 5 ml 1 ml 2 ml (a) Lat1 di ProMeteA,83,22,53,31,33 (b) (c) (d) Cozolatdi Bigieffe s.r.l Ks mini di Brunimat Bancolatdi Df Italia,6,77 1,8 4,25,41 1,23,15,25,58,47 (e) (f) Milkdose di Agri s.m.i. Lazzaroni,34,48 3,6 1,38,5,52,4,48 (g) (h) (i) Fiordilatte di Comini Cozolatdi Bigieffe s.r.l. a taratura preimpostata Cabinet 23 di Satemac s.r.l,39,51,75 2,95,98,27,17 3,2,18,42,59,19 (l) (m) (n) Victoria 12 di Artinox Milchomat di Logo Kaffee M.P.M.,42,58,73,37,14,75,31 1,6 2,15 Coefficienti di variazione % 4,5 4, 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5, Lat1 di ProMeteA Cozolat di Bigieffe s.r.l Ks mini di Brunimat Bancolat di Df Italia Milkdose di Agri s.m.i. Lazzaroni Confronto indicatori Fiordilatte di Comini Cozolat di Bigieffe s.r.l. Cabinet 23 di Satemac Victoria 12 di Artinox Milchomat di Logo Kaffee (a) (b) (c) (d) (e) (f) (g) (h) (i) (l) (m) (n) Modelli M.P.M. Coefficienti di variazione 25 ml Coefficienti di variazione 5 ml Coefficienti di variazione 1 ml Coefficienti di variazione 2 ml I valori più alti sono stati rilevati sui volumi minori: causa maggior influenza aspetti costruttivi. Sui volumi di maggior interesse (1 e 2 litri) il coefficiente di variazione è sempre risultato inferiore allo,6% e, quindi, più che accettabile.

13 Conclusioni 2 I diversi misuratori di flusso adottati forniscono una valida garanzia in termini funzionali rispetto alla ripetibilità delle erogazioni per lo stesso volume. Il distributore automatico di latte ideale è perciò quello che presenta: coefficiente di correlazione lineare vicino allo zero; segno positivo per?; coefficienti di variazione più bassi possibile (possibilmente inferiori all 1%). I dati raccolti nell ambito del progetto: LATCRU sono stati confrontati gli errori massimi consentiti dalla direttiva 24/22/CE

14 Riferimento DIRETTIVA 24/22/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 31 marzo 24 relativa agli strumenti di misura ALLEGATO MI5 SISTEMI DI MISURA PER LA MISURAZIONE CONTINUA E DINAMICA DI QUANTITÀ DI LIQUIDI DIVERSI DALL'ACQUA Definizioni Misuratore Strumento inteso a misurare in modo continuato, memorizzare e visualizzare, in condizioni di misura, la quantità del liquido che passa attraverso il trasduttore di misurazione in un condotto chiuso e a pieno carico. Sistema di misurazione Sistema che include il misuratore stesso e tutti i dispositivi necessari a garantire una corretta misurazione o intesi ad agevolare le operazioni di misurazione.

15 Indicazioni per la valutazione dell errore massimo 2. Classificazione dell'accuratezza ed errori massimi tollerati 2.1. Per le quantità eguali o superiori a due litri, l'errore massimo tollerato è il seguente: Tabella 2 Classe di accuratezza,3,5 1, 1,5 2,5 Sistemi di misurazione (A),3 %,5 % 1, % 1,5 % 2,5 % Misuratori (B),2 %,3 %,6 % 1, % 1,5 % Indicazioni per la valutazione dell errore massimo Per le quantità inferiori a due litri, l'errore massimo tollerato è il seguente: Volume misurato V V <,1 L,1 L V <,2 L,2 L V <,4 L,4 L V < 1 L 1 L V < 2 L Errore massimo tollerato 4 valore indicato nella tabella 2, applicato a,1 L 4 valore indicato nella tabella 3 4 valore indicato nella tabella 2, applicato a,4 L 2 valore indicato nella tabella 2 Valore indicato nella tabella 2, applicato a 2 L

16 Lettura dei grafici I dati volumetrici ottenuti sono stati riportati in grafico in funzione delle quantità attese secondo l importo depositato nella gettoniera. L intervallo di accettabilità per gli errori massimi tollerati è rappresentato dalle due curve. Distributore n Intervallo di accettabilità 5 5,% 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,%

17 Distributore n Intervallo di accettabilità 5 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,% Distributore n ,%,% 5,% 1,% 15,% 2,% 25,%

18 Distributore n Intervallo di accettabilità 5 1,% 8,% 6,% 4,% 2,%,% 2,% 4,% Distributore n Intervallo di accettabilità 5 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,% 5,% 6,% 7,%

19 Distributore n Serie1 Serie2 Serie3 Serie6 Serie7 5 5,% 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,% 5,% Distributore n Intervallo di accettabilità 5 7,% 6,% 5,% 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,%

20 Distributore n ,% 4,% 2,%,% 2,% 4,% 6,% Distributore n Intervallo di accettabilità 5 5,% 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,% 5,%

21 Distributore n Intervallo di accettabilità 5 6,% 5,% 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,% Distributore n Intervallo di accettabilità 5 8,% 6,% 4,% 2,%,% 2,% 4,% 6,%

22 Distributore n Intervallo di accettabilità 5 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,% Distributore n Intervallo di accettabilità 5 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,%

23 Taratura Per rispettare i limiti fissati dalla direttiva sopra citata è necessario impostare una corretta taratura della macchina ProMeteA confronto Intervallo di accettabilità Modello definitivo Modello con elettrovalvola Primo modello 5 5,% 4,% 3,% 2,% 1,%,% 1,% 2,% 3,% 4,%

24 Conclusioni 3 Le normative antiche e moderne impongono la installazione di sistemi di misurazione idonei sui distributori automatici di latte crudo. E possibile raggiungere dei risultati decenti agendo sia sulla scelta delle componenti sia, soprattutto, sul software. Per questo il software deve risultare protetto Gli strumenti vanno, però, sottoposti a controlli periodici con cadenza quadriennale e ciò richiede una organizzazione territoriale di riferimento. Grazie per l attenzione

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