DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI: VERIFICHE DELLO SPISAL NELL ATTIVITÀ DI VIGILANZA E NELLE INDAGINI PER INFORTUNIO.
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- Adriana Renata Bellini
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1 INCONTRO 18 NOVEMBRE 2014 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI: VERIFICHE DELLO SPISAL NELL ATTIVITÀ DI VIGILANZA E NELLE INDAGINI PER INFORTUNIO. Dott. Celestino Piz direttore SPISAL Ulss di Vicenza
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3 Lezione di anatomia del dottor Tulp di Rembrandt - Amsterdam 1632
4 Gli usurai da Marinus van Reymerswaele ( ) 1540 circa Firenze, Museo Stibbert
5 COS È SUCCESSO AI DOCUMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI? COSA VEDIAMO IN «VIGILANZA» A QUASI VENT ANNI DAL D.LGS 626, LA SITUAZIONE NON È MOLTO CONFORTANTE: i DVR contengono spesso consistenti parti inutili (citazioni di leggi, riferimenti a obblighi che non riguardano specificamente quell azienda ecc ); i rischi sono analizzati in modo superficiale e le soluzioni generiche. Per questo i DVR sono vissuti come «mera burocrazia» e non vengono utilizzati in azienda. DAL 31 MAGGIO 2013: fine dell autocertificazione Tutte le aziende, imprese, attività con lavoratori dipendenti anche stagionali, occasionali, hanno l obbligo di valutazione dei rischi. Questo impegno trova il mondo produttivo in una fase di grave contrazione economica, un emergenza che colpisce tutti i settori in particolare le piccole imprese del commercio, dell artigianato e dell edilizia. IL COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE E VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO DEL VENETO ha proposto una metodologia per la stesura del DVR che può essere utilizzata direttamente dal DdL in collaborazione con il RSPP, medico competente e RLS. Da adattare con flessibilità, eliminando le parti non di pertinenza.
6 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
7 Valutazione dei rischi e indicazione delle misure di prevenzione e protezione attuate e da attuare: Ambiente/Reparto: Descrizione dell ambiente/reparto con le caratteristiche igienico - strutturali (viabilità, ventilazione, illuminazione ecc.). SCHEDA INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI E LISTA DI CONTROLLO AMBIENTI DI LAVORO Descrizione del processo di lavorazione, identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e programma delle misure di prevenzione e protezione da attuare per ogni fase di lavoro: 2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI 3. VALUTAZIONE DEI RISCHI 4. PROGRAMMA INTERVENTI 5. DOCUMENTAZIONE A B C D E F G H I L M Fase/ Attività Mansione N. Addetti Attrezzature di lavoro - macchine ed impianti (di produzione e servizio) Materie prime, semilavorati e sostanze impiegati sostanze prodotte/scarti di lavorazione Rischi per la salute e la sicurezza (Paragrafo 3.3 Elenco dei rischi normati) Misure di prevenzione e protezione ATTUATE Misure di prevenzione e protezione DA ATTUARE Tempi / scadenz a Procedure per attuazione delle misure Incaricati dell attuazione e controllo SCHEDA INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI LISTE DI CONTROLLO...
8 14 liste di controllo 01 AMBIENTE DI LAVORO 02 MACCHINE / IMPIANTI / 03 ATTREZZATURE MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI 04 RISCHIO RUMORE 05 RISCHIO VIBRAZIONI 06 RISCHIO CHIMICO 07 RISCHIO CANCEROGENO 08 RISCHIO ESPLOSIONE 09 RISCHIO INCENDIO 10 RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO 11 FORMAZIONE 12 SORVEGLIANZA SANITARIA 13 DPI 14 LAVORATRICI MADRI
9 02 MACCHINE IMPIANTI ATTREZZATURE Lista di controllo Cosa valutare: organi lavoratori elementi mobili organi di trasmissione del moto impianto elettrico di bordo macchina dispositivi di comando visibilità della zona operativa proiezione di materiali stabilità
10 PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
11 IMPRESE IN PROVINCIA DI VICENZA (anno 2011) di cui il 58% costituito da imprese individuali e il restante (circa ) con dipendenti anche stagionali Fonte: dati censimento Industria e Servizi ISTAT (che permette di conoscere la presenza di addetti)
12 Andamento del numero di infortuni riconosciuti (esclusi stradali). Provincia di Vicenza, Infortuni con 'definizione positiva' o 'riconosciuti' - Sono gli infortuni che corrispondono alla definizione prevista dall'art. 2 del T.U. sia per l'aspetto sanitario che quello amministrativo. Rientrano negli infortuni riconosciuti le seguenti tipologie di definizione (TE = temporanea, PE = permanente, MS = mortale senza superstiti, MC = mortale con superstiti, RS = regolare senza indennizzo). Sono esclusi gli eventi in itinere, stradali e quelli accaduti a studenti, sportivi professionisti e colf.
13 Andamento degli ultimi 5 anni del tasso grezzo nei principali comparti produttivi. Sono messe a confronto la provincia di Vicenza e la Regione. Definizione Tasso Grezzo - il punto della norma UNI 7249/2007 definisce indice di incidenza o di frequenza il rapporto (in epidemiologia è il tasso grezzo di incidenza) all interno di una popolazione definita tra numero di infortuni e durata di esposizione al rischio. Il punto 6 della norma stabilisce i possibili criteri di misura dell esposizione al rischio; in questa pubblicazione si utilizzano i lavoratori anno (vedi nota 2 della tabella punto 6 della norma e precedente definizione di addetti stimati) in quanto le ore lavorate non sono disponibili. Si noti che il numero di addetti stimati dipende dalla massa salariale; poiché questa comprende gli straordinari, il numero di addetti stimati è un buon proxy delle ore lavorate.
14 COSA SUCCEDE DOPO L INFORTUNIO? NON: «chiudere la stalla quando i buoi sono scappati» MEGLIO: «usare queste riflessioni per migliorare i DVR»
15 IL GIORNO DELL INFORTUNIO QUALCOSA È ANDATO DIVERSAMENTE DAL SOLITO MA ALLA BASE C È ASPESSO ALTRO GIORNO DELL INFORTUNIO COMPORTAMENTO DEL LAVORATORE COMPORTAMENTO DI TERZI BASE (QUEL.. QUALCOSA D ALTRO): FORMAZIONE/PROCEDURE/VIGILANZA SU.. UTENSILI MACCHINE O IMPIANTI MATERIALI AMBIENTE DPI NOI VALUTIAMO TUTTI QUESTI ASPETTI
16 ESEMPIO FACILE IL LAVORATORE PUO ESSERSI AVVICINATO TROPPO O ESSERSI DISTRATTO MA.. ORGANI LAVORATORI FASE 2
17 INFORTUNI SU SCALE PORTATILI
18 INFORTUNI AVVENUTI DURANTE INTERVENTI SU MACCHINE IN FUNZIONE
19 INFORTUNI PER INVESTIMENTI DA MEZZI (es. muletti / transpallet)
20 Flusso decisionale in merito all Art. 30 del D.Lgs. 81/08 (responsabilità amministrativa dell ente) ente)
21 INFORTUNI PER CADUTE DALL ALTO
22 Flusso decisionale in merito all Art. 30 del D.Lgs. 81/08 (responsabilità amministrativa dell ente) ente)
23 INFORTUNI PER INVESTIMENTI DA MATERIALI
24 Flusso decisionale in merito all Art. 30 del D.Lgs. 81/08 (responsabilità amministrativa dell ente) ente)
25 INFORTUNI DOVUTI A DPI
26 Flusso decisionale in merito all Art. 30 del D.Lgs. 81/08 (responsabilità amministrativa dell ente) ente)
27 Flusso decisionale in merito all Art. 30 del D.Lgs. 81/08 (responsabilità amministrativa dell ente) ente)
28 E LE MALATTIE PROFESSIONALI? Andamento temporale delle Malattie Professionali manifestatesi. Provincia di Vicenza,
29 E PER LE MALATTIE PROFESSIONALI? RISCHIO VALUTATO? RISCHIO MISURATO? ANALIZZATI GLI INTERVENTI POSSIBILI? EFFETTUATI GLI INTERVENTI POSSIBILI? TUTTI E SECONDO LE PRIORITÀ CIOÈ : ELIMINAZINE (CAMBIO SOSTANZE CAMBIO MODLALITÀ DI LAVORO); RIDUZIONE O CONTENIMENTO DEL RISCHIO USO DI DPI E FORMAZIONE DEL PERSONALE I DPI ERANO IDONEI? ALLONTANAMENTO DEL LAVORATORE (ES ALLERGIE)
30 **Indicatori: (come definiti nelle procedure semplificate per la adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza nelle piccole e medie imprese) Ai soli fini del presente documento per indicatore si intende un parametro capace di misurare sinteticamente il grado di raggiungimento degli obiettivi aziendali; gli indicatori contribuiscono alla valutazione che l Alta direzione effettua sul MOG anche in fase di riesame: ad esempio percentuali, rapporti, coefficienti eccetera. VALUTAZIONE DEI RISCHI Tempo di eventuale adeguamento della VDR rispetto a cambiamenti previsti (strutturali/organizzativi/procedurali /legislativi, eccetera) e imprevisti (incidenti, infortuni, eccetera) Numero eventi negativi per rischi non valutati adeguatamente nella VDR Numero di quasi infortuni o quasi incidenti rilevati o malfunzionamenti che potrebbero avere impatto diretto sulla salute e sicurezza delle persone
31 DUE INTERVENTI ATTUATI A LIVELLO REGIONALE E ORA AGGIORNATI..
32 Interventi di comparto che forse diventeranno regionali.
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