Le Linee Guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici e il Piano Casa Soluzioni progettuali e corretta esecuzione in cantiere

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1 Le Linee Guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici e il Piano Casa Soluzioni progettuali e corretta esecuzione in cantiere MADE expo Centro Servizi Auditorium FORUM DELLA TECNICA DELLE COSTRUZIONI

2 Il Punto di partenza del Piano Casa Il Piano Casa è un complesso sistema di norme che ha l obiettivo di rilanciare il settore edile. Il senso della manovra proposta dal Governo è di dare la possibilità di effettuare ampliamenti o ricostruzioni di edifici in deroga ai Piani Regolatori locali. Per questo motivo il Piano Casa è regolato dalle leggi regionali emanate in materia, che a loro volta spesso rimandano ai regolamenti comunali Il 31 marzo 2009 è stata raggiunta l intesa tra Stato e Regioni affinché queste ultime entro 90 giorni dessero vita ai propri piani casa

3 Sintesi delle Linee guida del progetto I Comuni possono concedere permessi per ampliare edifici abitativi esistenti fino al 20% del loro volume o della superficie coperta nel caso siano destinati ad uso non abitativo. La concessione è legata alrispettodei vincoli paesaggistici, architettoniciee storici. E data la possibilità di abbattere e ricostruire anche in zona differente edifici antecedenti al 1989 che abbiano bisogno di essere adeguati agli standard qualitativi, energetici e di sicurezza, purché non soggetti a particolari vincoli. La ricostruzione potrà essere autorizzata con un aumento dei volumi del 30%, che può diventare il 35% se la ricostruzione avviene con tecniche di bioedilizia o che prevedano l installazione di impianti ad energie rinnovabili. Per chi decide di effettuare ampliamenti, ricostruzioni o nuove costruzioni nell ambito del Piano Casa sono previste riduzioni sugli oneri di costruzione a partire dal 20% e maggiori se si tratta di destinare l edificio a prima casa. Naturalmente sono esclusi dalle agevolazioni del Piano Casa tutti gli edifici che risultino costruiti o ampliati abusivamente.

4 Previsioni di utilizzo stima ANCE per 2010 Secondo l Ance gli investimenti in costruzioni ammonteranno nel 2010 a milioni di euro, presentando una flessione pari al 5,3% che, depurata della dinamica inflativa, sottintende una riduzione del 7,1% dei volumi prodotti rispetto ai livelli conseguiti nel Includendo l effetto piano casa 2 gli investimenti in costruzioni risulterebbero nel 2010 pari a milioni di euro. Le flessioni produttive sarebbero contenute nella misura del 2,0% in valore ( 5,3% senza l effetto piano casa) e del 3,9% in quantità ( 7,1% senza l effetto piano casa 2). Gli investimenti in abitazioni valutati al netto degli effetti del piano casa, secondo l Ance, risulteranno nel 2010 pari a milioni di euro: rispetto al 2009 si registreranno contrazioni del 2,8% in valore e del 4,7% in termini reali. Le iniziative avviate con il piano casa 2 consentiranno di implementare il valore degli investimenti in abitazioni di circa milioni di euro. L ammontare degli investimenti in abitazioni risulterebbe così pari a milioni di euro. Rispetto al 2009 il valore degli investimenti abitativi mostrerebbe, un incremento dello 0,8% ( 2,8% senza l effetto piano casa) mentre la flessione quantitativa sarebbe limitata all 1,2% ( 4,7% senza l effetto piano casa 2). Gli investimenti in nuove abitazioni si ridurranno, al netto degli effetti del piano casa 2, nel 2010 di circa milioni di euro rispetto all anno pre cedente: il loro valore risulterà pari a milioni di euro, presentando flessioni del 10,6% in valore e del 12,4% in quantità. Il piano casa 2 consentirà di implementare i livelli produttivi della nuova produzione residenziale di2.800 milioni di euro nel 2010: al lordo degli effetti del piano casa 2 gli investimenti in nuove abitazioni risulteranno pari a milioni di euro, evidenziando flessioni produttive pari al 2,2% in valore e del 4,1% in quantità ( 12,4% senza l effetto piano casa 2).

5 Principali interventi ammessi dal piano casa PRINCIPALI INTERVENTI AMMESSI DAL PIANO CASA Villette (uni bifamiliari) Sostituzione degli infissi intervento importante per ridurre i consumi per il riscaldamento Recupero dei sottotetti t tti per usi abitativi ti i Realizzazione di una stanza in più fino ad un 20% del volume esistente Chiusura di portici con verande Trasformazioni di magazzini

6 Principali interventi ammessi dal piano casa

7 Principali interventi ammessi dal piano casa Immobili produttivi Ampliamento del 20% della superficie coperta Realizzazione di soppalco all interno del capannone artigianale o industriale Ampliamento t per realizzazione i di box auto Conversione d uso da capannone a uso abitativo.

8 Principali interventi ammessi dal piano casa

9 Agevolazioni fiscali con il Piano Casa Agevolazioni fiscali del 36% Agevolazione consentita pergli interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo, ristrutturazione edilizia, eliminazione di barriere architettoniche, misure a riduzione di atti illeciti da parte di terzi, realizzazione di posti auto pertinenziali. Sull ampliamentosolo se avviene nei limitidella volumetriaoriginariamenteoriginariamente assentita. Detrazione in 10 anni. Detrazione fiscali del 55% Sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie ad alta efficienza, interventi di Coimbentazione, l installazione di pannelli solari e la riqualificazione energetica globale sugli edifici Cambi d uso agevolati Tutte e due le detrazioni fiscali sono consentite nel caso avvenga un cambio di destinazione d uso, bisogna però confrontarsi con i regolamenti regionali che in molti casi escludono il cambio di destinazione.

10 Nuovi valori di trasmittanza termica detrazioni del 55% Di seguito una tabella con i limiti per le chiusure apribili e assimilabili: Inoltre il decreto allarga la definizione di finestre comprensive di infissi contenuta nel primo decreto sul 55%, in linea con il DPR 59/2009 : chiusure apribili e assimilabili quali porte, finestre e vetrine anche se non apribili, comprensive degli infissi, considerando le parti trasparenti e/o opache che le compongono, che delimitano l edificio verso l esterno o verso locali non riscaldati. In sostanza anche le porte di ingresso rientrano pur sempre rispettando i valori di trasmittanza termica delle finestre,,ponendo fine alla spinosa diatriba tra ENEA e Agenzia delle Entrate sull'interpretazione di questo punto.

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12 Sistemi PLANET ALSISTEM Il contributo del Serramento in Alluminio alle prestazioni del Sistema edificio

13 Sistemi PLANET ALSISTEM Principali Dispersioni del Sistema Edificio

14 Sistemi PLANET ALSISTEM La trasmittanza del serramento è una media pesata della trasmittanza del vetro e del telaio rispetto alle superfici

15 Sistemi PLANET ALSISTEM Evoluzioni dei Sistemi in Alluminio ad alta efficienza energetica

16 Sistemi PLANET ALSISTEM La normativa prevede che l analisi termica per l identificazione della prestazione di un sistema deve essere effettuata su un infisso a 2 ante delle dimensioni di L = 1230 x H = classe Uf (medio) W/m²K Ug W/m²K Vetro camera Uw W/m²K Freddo ( ) 4.7 Vecchio Termico ( BE ) 2.7 Nuovo Termico ( BE,argon,PSIg 0.51) Nuovo Termico alte prestazioni ( triplo vetro 0.51) %

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18 S C O R R E V O L E

19 Chiusure scorrevoli a libro a TT VERSATILITA NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE Taglio Termico

20 Chiusure scorrevoli a libro a TT

21 Caratteristiche dei vetri basso emissivi CLIMAPLUS ONE Vetrata isolante: 4/16 Argon 90% / 4 Trasmittanza Ug: 1,0 W/mqK Trasmissione Luminosa TL: 71% Fattore solare g: 0,49 CLIMATOP MAX Vetrata isolante: 4PLT MAX 12 gas 4 DIAM 12 gas 4 PLT MAX Trasmittanza Ug: 0,7 W/mqK (Argon) 0,5 W/mqK(Krypton) Trasmissione Luminosa TL: 74% Ftt Fattore solare g: 060 0,60

22 L importanza della posa in opera

23 L importanza della posa in opera

24 Esempi di realizzazioni

25 Esempi di realizzazioni

26 Esempi di realizzazioni

27 Iter procedurale per la realizzazione del piano casa Iter di fattibilità per gli interventi con il Piano casa e l avviamento dei lavori: Verificare se l immobile si trova in una regione in cui è stata recepita l intesa con lo stato dl del 1 aprile 2009 Controllare presso l ufficio tecnico comunale lo stato di avanzamento del recepimento della legge regionale e sue eventuali modifiche o integrazioni. Accertarsi che la zona di intervento sia quella ammissibile e che l edificio rientri in quelli ammessi dal comune (ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni, soppalchi) Verificare tutte le prescrizioni tecniche contenute nelle leggi (distanze, altezze massime, cubature) per realizzare il progetto esecutivo Identificare nella spesa tutte le voci comprensive oltre ai materiali di costruzione e manodopera anche degli oneri di urbanizzazione. Presentare al comune la DIA o la richiesta del permesso di costruire e attendere parere positivo da parte del Comune di riferimento Se i lavori vengono svolti su una casa che non è una prima casa tenere presente l aggiornamento dell ICI dove richiesto e la tassa rifiuti.

28 Aggiornamento dalle Regioni L attuazione da parte delle Regioni e province autonome dell Accordo del 1 aprile 2009 è attualmente ferma a 18 leggi regionali. Si ricorda che la provincia di Trento non ha dato attuazione al Piano Casa in quanto con la legge 28 marzo 2009 n.2 (legge finanziaria) aveva già varato un piano di incentivi destinato ad interventi di ampliamento e demolizione e ricostruzione. Il disegno di legge della dll Siciliaili dovrebbe essere approvato definitivamente dfiiti t nei prossimi giorni. Infine in Calabria visto che il Consiglio regionale non è riuscito a approvare il testo del disegno di legge si è proceduto, come previsto dall Accordo, al commissariamento. In quasi tutte le Regioni (tranne solo Abruzzo, Campania e Molise) è possibile presentare le domande per realizzare gli interventi previsti dal cd. Piano Casa.

29 Aggiornamento dalle Regioni Si segnala poi che con apposita delibera (DGR n del 18/12/2009) di attuazione della propria legge regionale n. 24/2009 la Valle d Aosta ha definito i criteri e le condizioni per valutare il miglioramento dell efficienza energetica e l utilizzo di fonti rinnovabili bl relativamente agli interventi di ampliamento e demolizione ricostruzione. Con la stessa delibera sono state tt anche previste it ulteriori i riduzioni i i del dlcontributo tib t di costruzione nel caso in cui gli interventi utilizzino in modo significativo fonti di energia rinnovabile o tecniche di edilizia sostenibile. Infine, è stata anche disposta la completa esenzione dal pagamento degli oneri concessori qualora si proceda alla rimozione integrale degli elementi in amianto. Di particolare rilievo è poi la decisione approvata dalla Provincia di Bolzano di eliminare il termine del 31 dicembre 2010 che era stato inizialmente disposto come data ultima per dare effettivo inizio ai lavori. Gli incentivi previsti dalla delibera provincialen. n. 1609/2009 saranno pertanto usufruibili in via permanente.