Sig. Segretario generale della Regione. Pier Carmelo Russo. Pier Carmelo Russo. Vincenzo Emanuele. Vincenzo Falgares. Francesco Attaguile

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1 PRESIDENZA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE AREA COORDINAMENTOASSISTENZA TECNICA E COMUNICAZIONE U.O.B. 1 - Servizi dellacomunicazione Data Risposta a.... PROT. N del... ALLEGATI: N... OGGETTO: Regolamento CE 1828/2006 Modalità di allestimento del materiale informativo e pubblicitario da osservare nell attuazione di investimenti materiali, immateriali e di servizio nella. Sig. Segretario generale della Regione Pier Carmelo Russo Sig. Dirigente generale del Dipartimento Beni Culturali e Ambientali Pier Carmelo Russo Sig. Dirigente generale del Dipartimento Bilancio e Tesoro Vincenzo Emanuele Sig. Dirigente del Dipartimento Cooperazione Commercio Artigianato Vincenzo Falgares Dipartimento per l Architettura e l Arte contemporanea Sig. Dirigente generale del Dipartimento della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie Locali Francesco Attaguile Sig. Dirigente generale del Dipartimento Finanze e Credito Salvatore Giglione Sig. Dirigente generale del Dipartimento Industria Sig. Dirigente generale del Dipartimento Energia Nicola Vernuccio Sig. Dirigente generale del Dipartimento Lavori Pubblici Manlio Munafò intestazione Piazza Don Luigi Sturzo n Palermo (IT) / tel.: / fax: Il pubblico si riceve: Tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e il Mercoledì dalle 16:00 alle 18:00. sito internet

2 Sig. Dirigente generale del Dipatrtimento Pubblica Istruzione Patrizia Monterosso Sig. Dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile Salvatore Cocina Dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica della sanità Maurizio Guizzardi Sig. Dirigente generale del Dipartimento Territorio e Ambiente Rossana Interlandi Sig. Dirigente generale del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo Marco Salerno Sig. Dirigente generale del Dipartimento Trasporti e Comunicazione Giovanni Lo Bue Sig. Dirigente generale del Dipartimento Urbanistica Maurizio Agnese Al Presidente dell Agenzia regionale Rifiuti e Acque Felice Crosta ALLE UNITA'DI MONITORAGGIO E CONTROLLO: Dirigente dell Unità finanziaria- amministrativa per il beni culturali,ambientali ed educazione permanente bilancio e tesoro cooperazione, commercio ed artigianato

3 monitoraggio e controllo del DARC Dirigente dell Unità finanziaria amministrativa per il della famiglia Dirigente dell Unità finanziaria- amministrativa per il finanze industria Lavori Pubblici Protezione civile pubblica istruzione Territorio ed Ambiente Turismo,sport e spettacolo Trasporti e comunicazioni Urbanistica Dirigente dell Unità finanziaria amministrativa per il per la Pianificazione strategica della sanità Responsabile dell Unità finanziaria-amministrativa per il monitoraggio e controllo dell Agenzia rifiuti e tutela delle acque

4 LORO SEDI e, p.c. All On. Presidente della Al Responsabile Regionale della politica trasversale per le pari Opportunità All Autorità Ambientale Regionale Assessorato Regionale Territorio All Ufficio di Controllo di Secondo Livello All Ufficio Speciale Autorità di Certificazione Dei programmi cofinanziati dalla CE LORO SEDI Servizio Programmazione e Coordinamento Attuazione Interventi Infrastrutturali Servizio Programmazione e Coordinamento Attuazioni Interventi Sviluppo Locale Servizio Programmazione e Coordinamento dell'attuazione degli Interventi riguardanti risorse umane, ricerca, politiche trasversali SEDE PREMESSA Si fa seguito alla circolare n.772 del Regolamento (CE) 1828/06 - Piano della Comunicazione del PO Fesr Sicilia 2007/2013. Osservanza disposizioni, finalizzata al corretto adempimento delle disposizioni generali previste dall art. 69 del Regolamento CE 1083/2006 e di quelle specifiche di cui agli artt.2-10 del Regolamento CE 1828/2006 in materia di informazione e pubblicità dei fondi strutturali. In linea con l accresciuta importanza del tema della comunicazione, rilanciata dai predetti riferimenti normativi con indicazioni e regole più vincolanti rispetto a quanto disposto dal precedente Regolamento CE 1159/2000, vengono evidenziate ulteriori tematiche e immediati impegni che ne derivano. La Comunicazione assume in ambito europeo un ruolo decisivo, scandito da obblighi regolamentari valutati in sede di certificazione della spesa quale elemento discriminante. Tali tematiche sono fra loro connesse ed interagenti; non solamente sotto il profilo di una buona e moderna comunicazione che corrisponda all esigenza di sviluppare nella concretezza del territorio -fra i cittadini, fra la gente- una piena consapevolezza del ruolo svolto dall Europa per lo sviluppo della Sicilia. Le questioni appresso indicate e le disposizioni che derivano, mirano a svolgere un ruolo di sostegno nell attuazione in Sicilia del PO FESR anche sotto il profilo operativo.

5 Il corretto utilizzo di informazioni, nel contesto dell osservanza delle disposizioni europee in materia di comunicazione, si pone infatti quale elemento indispensabile per una migliore organizzazione delle attività e quindi per l uso più appropriato delle risorse: siano esse di provenienza comunitaria, nazionale o regionale. Basti pensare, a questo riguardo, alla nota problematica dei cosiddetti progetti coerenti ed alle refluenze pratiche che tutto questo potrà assumere in ordine alla stessa certificazione della spesa. Tali progetti, infatti, ai fini di una loro concreta valorizzazione, dovranno essere in tutto adeguati sotto il profilo procedurale; dovranno pertanto risultare impeccabili anche in relazione agli obblighi di Comunicazione, sia da parte dell Amministrazione (per es. pubblicazione di bandi e decreti sul sito euroinfosicilia) che in riferimento ai Beneficiari. A sostegno di tali necessità, sono in fase di predisposizione delle apposite linee guida destinate in prima battuta ai Referenti dipartimentali della comunicazione, che verranno riprese ed adattate quale strumento utile per gli stessi Beneficiari. Tale uniformità procedurale mira a garantire il successo del processo in atto, evitando in origine situazioni che possano in seguito determinare criticità difficilmente gestibili e perfino insanabili. La Comunicazione andrà interpretata quale elemento inscindibile rispetto al processo programmatorio e non appena come appendice -necessaria in quanto obbligatoria- di un sistema ad essa avulso. GLI OBBLIGHI COMUNITARI IN AMBITO DI FINANZIAMENTI NAZIONALI E REGIONALI Alla luce di quanto evidenziato si richiama il contenuto della circolare prot.n.3598 del di questa stessa AdG laddove, in premessa, veniva testualmente disposto quanto segue: Nell ambito di una programmazione regionale unitaria occorre prevedere strumenti attuativi idonei a garantire la flessibilità dell utilizzo delle diverse fonti di finanziamento -Fondi Strutturali, Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), Risorse regionali- nell ottica di un sempre più efficace ed efficiente uso delle risorse. In questo contesto tutti gli atti (bandi di gara, decreti di impegno ecc.) relativi all utilizzo di finanziamenti pubblici -siano essi comunitari, nazionali, regionalidovranno rispettare gli obblighi ed i vincoli previsti dal Reg (CE) 1828/06 in materia di informazione e pubblicità. Il Regolamento stabilisce le modalità di formulazione ed attuazione del Piano di Comunicazione , garantendo la più ampia diffusione delle informazioni sui finanziamenti e la visibilità delle realizzazioni delle opere cofinanziate dai Fondi strutturali; individua, inoltre, le responsabilità dell Amministrazione regionale e dei beneficiari finali relative agli interventi informativi e pubblicitari. Di seguito venivano riportate indicazioni sulle norme in vigore, commentate e riproposte anche dalla più recente circolare n.772/09 già richiamata. In particolare, veniva anche rappresentato che tali norme:

6 dovranno essere applicate sia dalle Amministrazioni regionali che dai beneficiari finali, pena la revoca parziale o totale del finanziamento ottenuto. La logica di una puntuale aderenza a tali indicazioni muove dall idea di adeguare tutte le attività della Regione alle procedure affermate in ambito europeo, dando quindi a queste un respiro di pari livello operativo ed una uniformità di gestione, anche quando si tratti di fondi nazionali o regionali; d altro canto, l adeguamento a tali criteri di modernità ha anche immediate e positive refluenze di carattere esecutivo, laddove produrrà effetti di semplificazione nella gestione delle risorse ai fini della certificazione della spesa (nota questione dei progetti coerenti). L orientamento descritto viene peraltro riaffermato nello stesso recente Programma Attuativo Regionale (PAR), approvato dalla Giunta Regionale con Delibera n.165 del febbraio scorso, dove è stata esplicitamente ribadita l attribuzione di una primaria importanza all integrazione sinergica tra le politiche (comunitarie, nazionali e regionali) al fine di massimizzare l efficacia degli interventi in un ottica di concentrazione delle risorse finanziarie, evitando eventuali sovrapposizioni e/o duplicazioni. In particolare si precisa: Le priorità del QSN rappresentano il naturale contesto a cui si riconnettono gli interventi della politica regionale aggiuntiva sia di fonte comunitaria che di fonte nazionale. Allo scopo di perseguire gli obiettivi prefissati e di adottare le strategie delineate si impone quindi la necessità di: adottare procedure e modalità operative dirette a promuovere la massima integrazione possibile degli interventi ed a favorire il conseguimento di obiettivi di sviluppo comuni; perseguire l integrazione finanziaria dei programmi tramite il coordinamento delle risorse di provenienza comunitaria (FESR, FSE, FEASR e FEP), nazionale, regionale e privata. RUOLO DEI REFERENTI DELLA COMUNICAZIONE ALL INTERNO DEI DIPARTIMENTI La circolare n.772/09 sottolineava l importanza di un rafforzamento del ruolo dei Referenti della comunicazione, fornendo anche elementi di precisazione sia per quanto concerne i Referenti, sia per gli specifici obblighi dei Beneficiari. Occorre adesso evidenziare come la nomina dei Referenti della comunicazione da parte dei Dirigenti generali, per risultare realmente efficace e non formale, debba essere accompagnata, ove possibile, dalla tempestiva dotazione di adeguate strutture operative e di personale dedicato alle importanti mansioni da svolgere. Diversamente -come in qualche caso nel passato è purtroppo avvenuto- verrebbero a determinarsi punti di debolezza della rete stessa, con effetti negativi che andrebbero a nocumento della sinergica attività da svolgere. Basti l esempio di Dipartimenti nei quali, in passato, i soggetti preposti al ruolo di Referente della comunicazione siano stati chiamati a svolgere tale ruolo accanto ad altre competenze operativamente onerose, con effetti di discontinuità dell attività di comunicazione stessa. Gli stessi, non essendo talvolta neppure incardinati in vera e propria

7 struttura organizzata, hanno svolto tale attività in una condizione di isolamento rispetto al contesto, fondando la stessa su un ammirevole sforzo volontaristico, comunque privo di adeguato respiro. Tali fattori di debolezza della rete devono essere considerati e corretti. Occorre quindi un accresciuto coinvolgimento responsabile degli attori interessati alla gestione dei Fondi Europei, da realizzare in primo luogo attraverso gli Uffici regionali direttamente coinvolti, sensibilizzando le strutture stesse circa il delicato tema dell informazione e pubblicità, nonché sugli obblighi comunitari previsti e sul ruolo da svolgere. VISIBILITÀ DEI PROGETTI Il Piano di Comunicazione del PO FESR si sviluppa attraverso un percorso cronologicamente programmato di azioni di informazione e pubblicità che si innestano in un più ampio sistema di comunicazione. Si avverte, al riguardo, la necessità di uno sforzo ulteriore, volto ad avvicinare ancor più il cittadino all Europa, rendendo maggiormente visibile, e quindi percepibile, il ruolo svolto da questa per lo sviluppo della Regione. Si coglie infatti una certa distanza rispetto ai temi dell Europa: non tanto in termini teorici di mancato senso di appartenenza, quanto sul piano di una più consapevole conoscenza delle concrete opportunità presenti e delle iniziative realizzabili o realizzate sul territorio (dato di relativa e spesso generica consapevolezza). Pertanto, i Referenti della Comunicazione avranno anche il compito di monitorare lo stato di avanzamento fisico degli interventi gestiti dai loro enti, in piena sintonia con la struttura di appartenenza; individuando anche i progetti ritenuti esemplari, da porre efficacemente in evidenza attraverso le azioni del Piano di Comunicazione. Dovranno quindi essere realizzate schede informative degli interventi, sempre aggiornate, nelle quali inserire anche la documentazione fotografica e video circa la progressiva esecuzione dei lavori: vero e proprio materiale di repertorio che potrà essere utilizzato, ad esempio, in relazione a richieste di informazione avanzate dalla Commissione, non sempre prevedibili in termini di cadenze temporali preordinate (fattore che per l assenza di materiale aggiornato e ben codificato, da potere rendere immediatamente disponibile, ha spesso messo in difficoltà la stessa Amministrazione, chiamata comunque a fornire risposte certe in tempi brevi). Si evidenzia che proprio a tale scopo è stata prevista sul nuovo sito web una sezione dedicata ai progetti, che dovrà essere costantemente aggiornata con dati affidabili. Il sito è divenuto negli anni uno strumento essenziale di informazione sulle attività legate ai PPOO. È stato recentemente oggetto d una sostanziale opera di restyling che non si è limitata ad aspetti meramente estetici e formali. La facile accessibilità e l immediatezza nell acquisire informazioni è intesa, infatti, come funzionale alle esigenze della programmazione Da qui consegue anche la necessità di pubblicare sul sito - coerentemente con quanto espresso inizialmente- non soltanto le diverse opportunità legate al PO FESR, ma anche provvedimenti e iniziative finanziati con risorse nazionali e regionali.

8 Attraverso una complessiva azione strutturale interna all Amministrazione -fondata quindi anche sul rilancio del ruolo dei Referenti della comunicazione presso i diversi Dipartimenti- si potrà dare il via anche alla autorevole messa in circolazione di informazioni rilevanti, necessarie ad attivare il sistema di comunicazione integrata previsto. La presenza di solide informazioni ben documentate potrà rendere inoltre più snella -oltre che meglio argomentatala definizione di importanti documenti di cadenza periodica, quali ad esempio il RAE (Rapporto Annuale di Esecuzione) o lo Stato di Attuazione per i Comitati di Sorveglianza. F.to L Autorità di Gestione Felice Bonanno

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