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1 Sezione Toscana e Umbria Toscana Come redigere un DVRE (Documento di Valutazione del Rischio Elettrico) Dott. Ing. Pietro Antonio SCARPINO Docente CESPRO Università degli Studi di Firenze Consigliere AEIT sezione Toscana e Umbria Consigliere UNAE Toscana

2 D.Lgs 81/2008 Art. 17 Obblighi del Datore di Lavoro non delegabili la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28 la designazione del RSPP dai rischi; Art. 28 Oggetto della valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonchè quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi.

3 D.Lgs 81/2008 TITOLO I CAPO III Sezione I Misura di Tutela e Obblighi Art. 22 Obblighi dei Progettisti 1. I progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia. Nota (sanzioni mancato adempimento art. 22) Arresto fino a 6 mesi o ammenda da a

4 La classificazione delle aree Il progettista elettrico e il datore di lavoro, classificano le aree omogenee di rischio elettrico le quali sono caratterizzate non solo dalle proprie caratteristiche costruttive e architettoniche, ma anche dalle attività lavorative svolte, o che verranno svolte al loro interno. Esempi: Luoghi ordinari, luoghi a maggior rischio in caso d incendio, luoghi conduttori ristretti, luoghi con pericolo di esplosione, locali ad uso medico, ecc. ecc. Deve far parte del progetto un elaborato grafico che individui la classificazione omogenea delle aree; questo documento deve essere condiviso (firmato) non solo dal progettista ma anche dal datore di lavoro (committente del progetto) 4

5 La classificazione delle aree Guida CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici Punto B2.2. la classificazione e la valutazione dei rischi devono essere fornite dal Committente Punto B.2.1 [.] il cambio o la ridefinizione d uso comporta il riesame dell impianto elettrico 5

6 Ai fini della valutazione del rischio elettrico: Classificazione delle aree omogenee di rischio in fase progettuale Acquisizione di tutta la documentazione progettuale e di regolare esecuzione degli impianti elettrici e speciali Certezza della Manutenzione a regola d arte In BT: Norma CEI 64-8 e Norma CEI 0-10; In MT: Norma CEI 0-16 e Norma CEI Certezza delle Verifiche e controlli periodici (art. 86 D.Lgs 81/08 e DPR n. 462/01) 6

7 Ai fini della valutazione del rischio elettrico: Acquisizione e/o Elaborazione di procedure di lavoro su macchinari e impianti Acquisizione e/o Elaborazione di Procedure per Lavori Elettrici (CEI 11-27) Elenco e Mansioni dei Lavoratori classificati: PEI PES PAV e PEC Elenco dei Preposti ai Lavori ed eventualmente Responsabili di Impianto (CEI 11-27) 7

8 Flow chart per la valutazione del Rischio Elettrico 8

9 Flow chart per la valutazione del Rischio Elettrico 9

10 Flow chart per la valutazione del Rischio Elettrico 10

11 Check List 11

12 Check List 12

13 Aree Omogenee di Lavorazione e Gruppi Omogenei di Lavoratori 13

14 Matrice del Rischio 1 MOLTO BASSO 2 BASSO Lieve Modesto Grave Gravissimo 3 MEDIO DANNO (Magnitudo) 4 ALTO Improbabile Poco Probabile (Possibile) Probabile Molto Probabile PROBABI LITA

15 Matrice del Rischio Azioni da Intraprendere Livello di rischio Azione da intraprendere Tempo utile MOLTO BASSO Instaurare un sistema di verifica che consenta di mantenere nel tempo le condizioni di sicurezza preventivate 1 anno BASSO MEDIO ALTO Predisporre gli strumenti necessari a minimizzare il rischio ed a verificare l efficacia delle azioni preventive Intervenire immediatamente sulla fonte di rischio provvedendo ad eliminare le anomalie che portano alla determinazione di livelli di rischio non accettabili Intervenire immediatamente sulla fonte di rischio provvedendo a sospendere le lavorazioni sino al raggiungimento di livelli di rischio accettabili 1 anno 6 mesi Immediatamente 15

16 Lavoratori normalmente non a contatto con impianti elettrici PROFILO: Figura impiegatizia ATTIVITA : Lavoro di ufficio Videoscrittura, archiviazione, stampa e copia di documenti, utilizzo del personal computer. Viene a contatto frequentemente con macchinari da ufficio: stampanti, PC, fotocopiatrici, scanner, lampade da tavolo, telefono, rilegatrici a caldo. RISCHI RESIDUI: ELETTROCUZIONE USTIONE 16

17 Lavoratori normalmente non a contatto con impianti elettrici ANALISI DEI RISCHI Assenza di schemi elettrici degli impianti generali Assenza di dichiarazioni di conformità degli impianti generali Assenza di progetto degli impianti generali Assenza di registro compilato ed aggiornato delle verifiche periodiche degli impianti elettrici Assenza di omologazione e verifica di legge degli impianti Assenza di libretti di uso e manutenzione delle apparecchiature di ufficio Assenza di certificazione CE delle apparecchiature di ufficio Assenza di marchio CE per prese, spine, prolunghe ed adattatori Presenza di apparecchiature obsolete e pericolose Mancata informazione sui rischi Assenza di cartellonistica monitrice in eventuali aree attigue se interessate da lavori elettrici Interferenza con altre lavorazioni pericolose Indici INDICE DI RISCHIO Improbabile DANNO Possibile Probabile M. Probabile P R O B A BI LI T A Rischio Azione Tempo M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi ALTO Intervenire subito Immediatamente 17

18 Conduttore di Macchina (alimentata ad energia elettrica) MANSIONE: Addetto alla conduzione di macchine elettriche che impiegano energia elettrica per il suo funzionamento. PROFILO: L Addetto al macchinario si occupa della predisposizione dei macchinari per gli usi previsti, ne sorveglia l alimentazione e il buon funzionamento. Provvede in autonomia a piccole operazioni di manutenzione giornaliera. I compiti specifici dipendono dal comparto produttivo aziendale ATTIVITA : SPECIFICHE MANSIONI DI CONDUZIONE: A CURA DEL DATORE DI LAVORO / CAPO REPARTO RISCHI RESIDUI: ELETTROCUZIONE PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI USTIONE POSTURA RUMORE 18

19 Conduttore di Macchina (alimentata ad energia elettrica) ANALISI DEI RISCHI Assenza di schemi elettrici Assenza di dichiarazioni di conformità Assenza di progetto Assenza di registro compilato ed aggiornato delle verifiche periodiche degli impianti elettrici Assenza di omologazione e verifica di legge degli impianti Assenza di libretto di uso e manutenzione del macchinario Assenza di certificazione CE del macchinario Assenza di adeguamento ai requisiti minimi di sicurezza Assenza di registro compilato ed aggiornato delle manutenzioni periodiche del macchinario Mancato addestramento all utilizzo del macchinario Mancata informazione sui rischi Assenza di DPI DPI non conformi Assenza di cartellonistica monitrice Interferenza con altre lavorazioni pericolose Presenza di ambienti a rischio di esplosione Indici Indice di Rischio D.P.I. Elmetto Copricapo Visiera Calzature di sicurezza Tronchetti Attrezzatura anticaduta Attrezzi man. isolanti Strumenti di misura D.P.C. Sistema di messa a terra ed in cortocircuito Grembiuli e teli isolanti Tappeti e pedane isolanti DANNO Improbabile Possibile P R Probabile O B A B I L M. Probabile I T A Cuffie antirumore Protezione auricol. Guanti lattice Guanti isolanti Guanti protettivi Indumenti Prot. vie respiratorie Occhiali Rischio Azione Tempo M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi ALTO Intervenire subito Immedia- Tamente 19

20 Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici - PEI MANSIONE: PEI persona idonea PROFILO: Conosce le misure di sicurezza e ha esperienza per condurre lavori sotto tensione. Ha un adeguata istruzione sull impiantistica e normativa elettrica, ha esperienza di lavori elettrici, è in grado di valutare i rischi connessi con i lavori elettrici, di attuare le misure di protezione necessarie e di affrontare gli imprevisti che si possono verificare in occasione dei lavori elettrici. ATTIVITA : Lavori sotto tensione, in prossimità e a distanza Attività di manutenzione ordinaria, straordinaria ed installazione di piccoli impianti elettrici delle strutture aziendali. Sostituzione di lampade, riparazione di prese elettriche, ricerca guasti, sostituzione di interruttori di protezione, riarmo di interruttori, riparazioni di macchinari elettrici, riarmo di protezioni termiche motore, prove di tensione e corrente, verifiche visive e strumentali di impianti elettrici. Interventi in emergenza in ore notturne. Impiego di attrezzi manuali: forbici, tronchese, pinze, cacciaviti, seghetti, martelli, viti, chiodi. Impiego di apparecchiature elettriche portatili: trapano, avvitatore, seghetto alternativo, piccole sega a disco, flessibile, phon piega-tubi, saldatore, cutter. Impiego di elettrolita (acido solforico) per manutenzione di accumulatori al piombo. Manutenzione su macchine elettriche rotanti: gruppi elettrogeni, alternatori, inverter rotativi. RISCHI RESIDUI: ELETTROCUZIONE ABBAGLIAMENTO - ACCECAMENTO CADUTE DALL ALTO PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI USTIONE POSTURA INTOSSICAZIONE E IRRITAZIONE (manutenzione accumulatori al piombo) RUMORE (operazioni su macchine elettriche rotanti in funzione) 20

21 Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici - PEI ANALISI DEI RISCHI Assenza di schemi elettrici Assenza di dichiarazioni di conformità Assenza di progetto Assenza di registro compilato ed aggiornato delle verifiche periodiche degli impianti elettrici Assenza di omologazione e verifica di legge degli impianti Assegnazione di figura CEI 11-27/1 (PEI-PES- PAC-PEC) Mancata informazione sui rischi Assenza di procedure per lavori elettrici (piano di lavoro e piano di intervento) Mancato addestramento Assenza di DPI DPC DPI DPC non conformi Assenza di cartellonistica monitrice Interferenza con altre lavorazioni pericolose Utilizzo di scale non conformi Mancato addestramento per l utilizzo di scale portatili Mancata formazione e addestramento per i lavori in elevazione Presenza di ambienti a rischio di esplosione Lavorazioni in esterno con cattive condizioni climatiche Lavorazioni in luoghi conduttori ristretti Indici D.P.I. Elmetto Copricapo Visiera Calzature di sicurezza Tronchetti Attrezzatura anticaduta Attrezzi man. isolanti Strumenti di misura Indice di Rischio Cuffie antirumore Protezione auricol. Guanti lattice Guanti isolanti Guanti protettivi Indumenti Prot. vie respiratorie Occhiali D.P.C. Sistema di messa a terra ed in cortocircuito Grembiuli e teli isolanti Tappeti e pedane isolanti DANNO Improbabile P Possibile R O Probabile B A M. Probabile B I L I T A Rischio Azione Tempo M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi ALTO Intervenire subito Immediatamente 21

22 Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici PES E PAV MANSIONE: PES, PAV persona esperta e persona avvertita PROFILO: Persona esperta (PES) Ha un adeguata istruzione sull impiantistica e normativa elettrica, ha esperienza di lavori elettrici, è quindi in grado di valutare i rischi connessi con i lavori elettrici, di attuare le misure di protezione necessarie e di affrontare gli imprevisti che si possono verificare in occasione dei lavori elettrici. Persona avvertita (PAV) Ha caratteristiche analoghe alla persona esperta, ma ad un livello minore. Può, infatti, eseguire in autonomia solo lavori semplici, seguendo procedure di lavoro prestabilite, mentre può eseguire lavori elettrici più complessi soltanto sotto la supervisione di persone esperte. ATTIVITA : Lavori fuori tensione e in prossimità Attività di manutenzione ordinaria, straordinaria ed installazione di piccoli impianti elettrici delle strutture aziendali. Operazione fuori tensione: sostituzione di lampade, riparazione di prese elettriche, ricerca guasti, sostituzione di interruttori di protezione, riarmo di interruttori, riparazioni di macchinari elettrici, Interventi in emergenza in ore notturne. Impiego di attrezzi manuali: forbici, tronchese, pinze, cacciaviti, seghetti, martelli, viti, chiodi. Impiego di apparecchiature elettriche portatili: trapano, avvitatore, seghetto alternativo, piccole sega a disco, flessibile, phon piega-tubi, saldatore, cutter. Impiego di elettrolita (acido solforico) per manutenzione di accumulatori al piombo. Manutenzione su macchine elettriche rotanti: gruppi elettrogeni, alternatori, inverter rotativi. RISCHI RESIDUI: ELETTROCUZIONE ABBAGLIAMENTO - ACCECAMENTO CADUTE DALL ALTO PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI USTIONE POSTURA INTOSSICAZIONE E IRRITAZIONE (manutenzione accumulatori al piombo) RUMORE (operazioni su macchine elettriche rotanti in funzione) 22

23 Manutentori e Operatori su Impianti Elettrici PES E PAV ANALISI DEI RISCHI Assenza di schemi elettrici Assenza di dichiarazioni di conformità Assenza di progetto Assenza di registro compilato ed aggiornato delle verifiche periodiche degli impianti elettrici Assenza di omologazione e verifica di legge degli impianti Assegnazione di figura CEI 11-27/1 (PEI-PES-PAC-PEC) Mancata informazione sui rischi Assenza di procedure per lavori elettrici (piano di lavoro e piano di intervento) Mancato addestramento Assenza di DPI DPC DPI DPC non conformi Assenza di cartellonistica monitrice Interferenza con altre lavorazioni pericolose Utilizzo di scale non conformi Mancato addestramento per l utilizzo di scale portatili Mancata formazione e addestramento per i lavori in elevazione Presenza di ambienti a rischio di esplosione Lavorazioni in esterno con cattive condizioni climatiche Lavorazioni in luoghi conduttori ristretti Indici Indice di Rischio D.P.I. Elmetto Copricapo Visiera Calzature di sicurezza Tronchetti Attrezzatura anticaduta Attrezzi man. isolanti Strumenti di misura D.P.C. Sistema di messa a terra ed in cortocircuito Grembiuli e teli isolanti Tappeti e pedane isolanti DANNO Improbabile P Possibile R O Probabile B A M. Probabile B I L I T A Cuffie antirumore Protezione auricol. Guanti lattice Guanti isolanti Guanti protettivi Indumenti Prot. vie respiratorie Occhiali Rischio Azione Tempo M. BASSO Adeguamenti programmabili 1 anno BASSO Predisposizione degli interventi 1 anno MEDIO Intervenire immediatamente 6 mesi ALTO Intervenire subito Immediatamente 23

24 Rischio d incendio per la presenza di impianti e macchinari elettrici MANSIONE: Tutti i lavoratori esposti PROFILO: Lavoratori che hanno accesso alle aree soggette a vincoli di prevenzione incendi ed a maggior rischio in caso di incendio IMPIANTI ED AMBIENTI: Ambienti nei quali avviene la lavorazione, il convogliamento, la manipolazione o il deposito dei materiali infiammabili o combustibili sotto elencati, quando la classe del compartimento antincendio considerato è pari o superiore a 30. I materiali considerati sono i seguenti: a) materiali, sia allo stato di fibre o di trucioli o granulari sia allo stato di aggregati, per i quali in pratica non si considera una temperatura d infiammabilità. Sono tali per es.: legno, carta, manufatti facilmente combustibili, lana, paglia, grassi lubrificanti, trucioli; b) materiali aventi temperatura d infiammabilità superiore a 40 C o alla massima temperatura ambiente e non soggetti a lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito con modalità da consentire loro il contatto con l aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d infiammabilità. Per gli ambienti dove sono presenti materiali esplosivi, fluidi infiammabili, polveri infiammabili, od anche liquidi infiammabili o combustibili ma soggetti a lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito con modalità tali da consentire il loro contatto con l aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d infiammabilità [diminuita di 5K], devono essere rispettate le prescrizioni della Norme CEI EN (CEI31-30), CEI EN (CEI 31-33), CEI EN , CEI EN (CEI 31-36) E CEI EN (CEI 31-67). RISCHI RESIDUI: USTIONE INTOSSICAZIONE 24

25 Rischio d incendio per la presenza di impianti e macchinari elettrici ANALISI DEI RISCHI Assenza di dichiarazioni di conformità degli impianti generali Assenza di progetto degli impianti generali Assenza di registro compilato ed aggiornato delle verifiche periodiche degli impianti elettrici Assenza di omologazione e verifica di legge degli impianti Assenza del calcolo del carico di incendio e classificazione dell ambiente Assenza della valutazione del rischio di fulminazione atmosferica Assenza di certificazione CE delle apparecchiature presenti nell ambiente Assenza di marchio CE delle apparecchiature presenti nell ambiente Presenza di apparecchiature obsolete e pericolose, non verificate periodicamente Assenza di cavi elettrici non propaganti la fiamma e l incendio Assenza di compartimentazione dei cavi che transitano da e verso altri ambienti Presenza massiccia di materiale infiammabile in contenitori chiusi o combustibile (vedi sezione ambienti ed impianti della presente scheda) Mancata informazione sul buon comportamento da adottare in questi ambienti Presenza robusta di prese, spine, adattatori e prolunghe Impiego di prese, spine, adattatori e prolunghe non a marchio IMQ Indici Indice di Rischio Improbabile DANNO Possibile Probabile M. Probabile P R O B A B I L I T A Rischio Azione Tempo M. BASSO BASSO MEDIO ALTO Adeguamenti programmabili Predisposizione degli interventi Intervenire immediatamente Intervenire subito 1 anno 1 anno 6 mesi Immediatamente 25

26 Rischio di esplosione per la presenza di impianti e macchinari elettrici MANSIONE: Tutti i lavoratori esposti PROFILO: Lavoratori che hanno accesso alle aree classificate a rischio di esplosione IMPIANTI ED AMBIENTI: Ambienti dove sono presenti materiali esplosivi, fluidi infiammabili, polveri infiammabili, od anche liquidi infiammabili o combustibili come in b) ma soggetti a lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito con modalità tali da consentire il loro contatto con l aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d infiammabilità [diminuita di 5K], dove sono applicabili le prescrizioni della Norme CEI EN (CEI31-30), CEI EN (CEI 31-33), CEI EN , CEI EN (CEI 31-36) E CEI EN (CEI 31-67) [ambienti a rischio di esplosione] RISCHI RESIDUI: USTIONE INTOSSICAZIONE CONTUSIONE TAGLIO FRATTURE LACERAZIONE DI TESSUTI INTERNI ED ESTERNI 26

27 Rischio di esplosione per la presenza di impianti e macchinari elettrici ANALISI DEI RISCHI Assenza di dichiarazioni di conformità degli impianti generali Assenza di progetto degli impianti generali Assenza di registro compilato ed aggiornato delle verifiche periodiche degli impianti elettrici Assenza di omologazione e verifica di legge degli impianti Assenza del documento sulla protezione contro il rischio di esplosione Assenza della valutazione del rischio di fulminazione atmosferica Presenza di sostanze che possono emettere in atmosfera vapori o nubi potenzialmente esplosivi Presenza di fonti potenziali di innesco (UNI EN ) Assenza di equipotenzialità elettrica tra tutte le masse presenti in zona pericolosa Assenza di specifiche limitazioni all area pericolosa da parte di altri lavoratori non addestrati Assenza di indumenti antistatici dei lavoratori che hanno accessi all area Assenza della cartellonistica monitrice per il rischio di esplosione Assenza di certificazione CE Atex delle apparecchiature presenti nelle zone pericolose Assenza di marchio CE Atex delle apparecchiature presenti nell ambiente pericoloso Presenza di apparecchiature obsolete e pericolose, non verificate periodicamente Mancata informazione sul buon comportamento da adottare in questi ambienti Interferenza con altre lavorazioni pericolose Indici Indice di Rischio DANNO Improbabile Possibile P R Probabile O B M. Probabile A B I L I T A Rischio Azione Tempo M. BASSO BASSO MEDIO ALTO Adeguamenti programmabili Predisposizione degli interventi Intervenire immediatamente Intervenire subito 1 anno 1 anno 6 mesi Immediatamente 27

28 Considerazioni Domanda: Ho un impianto perfettamente a norma, quindi che necessità ho di effettuare una valutazione dei rischi già implicitamente presa in esame dalle norme di progettazione e costruzione adottate nella realizzazione dell impianto? Risposta Anche gli impianti perfettamente a norma sono caratterizzati da rischi elettrici, che dal punto di vista del legislatore rientrano, a buon diritto, fra i rischi residui. Non vale l equivalenza: Impianto a norma = assenza di rischio La valutazione del rischio elettrico non è una verifica di conformità degli impianti!!!! 28

29 Grazie per l attenzione Pietro Antonio Scarpino 29

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