ASL 22 Incontro con gli operatori comunali. 15 maggio 2012

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1 ASL 22 Incontro con gli operatori comunali 15 maggio 2012

2 Attività di disinfestazione e derattizzazione Ambienti: scantinati, sottotetti. Tipologie stabili: Ospedali, case di cura, università, uffici, banche. Cosa accumuna questi stabili pur nell ampia varietà di situazioni ambientali: riscaldamento, reti fognarie, reti di servizi, consumo di alimenti, disponibilità di acqua.

3 Normativa di riferimento Ordinanze ministeriali circa l impiego delle esche rodenticide: 1. Obbligo utilizzo postazioni di sicurezza 2. Obbligo avvisi e segnalazioni (5 giorni prima inizio attività). 3. Obbligo della presenza del denatonium benzoato all interno delle esche.

4 La derattizzazione viene concepita come una attività che può essere periodica ma non costante, se diviene costante vi sono dei fattori predisponenti non risolti ed è necessario concentrarsi su questi. Ad esempio in un parco pubblico se necessario si attua la derattizzazione, ma non la si esegue automaticamente.

5 Tendenze in tema di lotta ai roditori (non Leggi): Utilizzo di esche che per forma e consistenza risultano essere bloccabili all interno della postazione (mangiatoia), sono le esche paraffinate forate: Nei luoghi di preparazione, confezionamento e somministrazione degli alimenti il controllo dei roditori è condotto mediante l impiego di trappole, le esche sono utilizzate nei locali tecnici ( ) e nelle aree esterne.

6 Normative per lo svolgimento di servizi professionali di disinfestazione Iscrizione ai sensi Legge 82/94. Per l impiego dei PMC al momento in Italia non è previsto il possesso di una licenza (patentino). I corsi di formazione (ANID) non hanno ancora un riconoscimento ufficiale, ma sono stati seguiti da oltre 1200 tecnici, circa 300 persone all anno.

7 Pertanto per l impiego degli insetticidi: Attenersi sempre e solo alle indicazioni riportate in etichetta. Qualsiasi impiego non rispondente a quello di etichetta può essere considerato un uso improprio, in particolare nel caso di applicazioni che abbiano condotto a danni. Le etichette non riportano solo le concentrazioni d impiego ma anche i volumi di irrorazione.

8 Etichetta LEGGERE L ETICHETTA: questo è il primo passo per un utilizzo sicuro del pesticida. Rileggiamo l etichetta e seguiamo scrupolosamente le avvertenze e le informazioni riportate prima di ogni utilizzo del prodotto (non fidiamoci solo della nostra memoria). Accertiamoci che il prodotto sia indicato per il controllo di quell infestante (è citato in etichetta) e in quell ambiente (è descritto in etichetta). Mettiamo in pratica tutte le avvertenze in particolare quelle relative alla protezione dei bambini e dell ambiente. 8

9 Leggiamo qualche etichetta DELTRIN FLOW MICROSENE AMPLAT

10 Responsabilità nell impiego pmc L operatore ha la responsabilità (civile e penale) qualora l applicazione provochi danni riconducibili ad un utilizzo errato o improprio del progetto. Le uniche informazioni ufficiali a cui attenersi sono quelle riportate in etichetta e nella scheda di sicurezza del prodotto. 10

11 ACCORGIMENTI NEL TRASPORTO Con il prodotto vi devono essere le schede tecniche e di sicurezza. Taniche e flaconi appoggiati all interno di contenitori a tenuta, fissati al mezzo. Contenitori differenti per confezioni aperte e chiuse. Trasportare preferibilmente solo la quantità necessaria di prodotto. 11

12 Con i prodotti trasportare materiale assorbente e attrezzi per il suo impiego (guanti, scopa, paletta, sacchi) Disporre di contenitori per il recupero delle miscele in esubero (ad esempio fusti per prodotti chimici presso la sede). 12

13 DL50: Dose letale 50 Indica la quantità di sostanza attiva di un prodotto insetticida sufficiente ad uccidere il 50% di animali di laboratorio sottoposti alla ingestione/contatto/inalazione di quel prodotto. Si esprime in milligrammi di sostanza attiva per ogni Kg di peso animale di laboratorio Ad esempio: DL50 acuta orale xxx mg/kg. 13

14 GLI INSETTICIDI Con il termine generico di insetticidi si indicano quelle sostanze che hanno una azione tossica sugli insetti e su altri artropodi (ad esempio zecche, acari, ) dannosi per l'uomo e le sue attività. Essi vengono impiegati in campo agricolo, veterinario e in igiene pubblica. 14

15 Classificazione degli insetticidi in funzione del punto di vista funzionale: agiscono 1. per contatto 2. per ingestione 3. per inalazione dell appartenenza a differenti famiglie chimiche (ad es. piretroidi, organo fosforati, carbammati, ) del meccanismo di azione, ovvero in quale parte del corpo provocano un danno grave: sistema nervoso, digerente, processo della muta, 15

16 Esempio Cipermetrina è un insetticida piretroide (fotostabile) che agisce per contatto (con l insetto) danneggiando il sistema nervoso. Imidacloprid è un insetticida neonicotinoide che agisce per ingestione danneggiando il sistema nervoso. 16

17 Insetticidi che agiscono sul sistema nervoso. 17

18 I piretroidi sono sostanze che non esistono in natura, sono create dall uomo (1949) che ha preso a modello le sostanze contenute nell estratto naturale del piretro. 18

19 Vantaggi dei piretroidi I piretroidi rappresentano oggi, e per i prossimi anni, gli insetticidi più utilizzati nella disinfestazione civile. Perché? La Direttiva Biocidi ha eliminato dal mercato europeo gli insetti organo fosforici. I piretroidi hanno normalmente una bassa tossicità nei confronti dei mammiferi. 19

20 Vantaggi Sono caratterizzati da una elevata azione biologica (ne basta poco). Sono attivi contro tutti gli insetti purchè ne vengano a contatto. Alcuni sono molto rapidi (abbattenti). Possono essere formulati stabilmente in mezzi acquosi (micro e macro emulsioni, sospensioni concentrate, microincapsulati) 20

21 SVANTAGGI La maggior parte dei piretroidi associa all effetto insetticida una importante azione di repellenza. Gli insetti si spostano ed evitano le zone trattate. Ne consegue. Tutti i piretroidi sono tossici per i pesci, i crostacei e naturalmente tutti gli insetti utili. I piretroidi subiscono una degradazione abbastanza veloce in presenza di elevate T C. 21

22 Scala di equivalenza azione insetticida 22

23 Deltametrina: influenza della temperatura sull attività. Temperatura Dose Letale 15 3, ,2 ng/blattella germanica Raddoppiando la temperatura il potere insetticida diminuisce di 3 volte. Ciò vale per la maggior parte dei piretroidi.

24 Perché un piretroide e più attivo di un altro? La struttura chimica conserva solo una parte dello scheletro comune. La presenza di gruppi chimici differenti conferisce differente capacità di spostarsi all interno del corpo dell insetto, oppure differente capacità di resistere a fattori degradativi. 24

25 POSSO IDENTIFICARE DEI CRITERI PER OPERARE UNA SCELTA? ATTENZIONE: noi utilizziamo formulazioni che contengono piretroidi, non piretroidi puri. Pertanto operiamo SEMPRE una scelta tra formulati. E possibile affermare che vi sono dei piretroidi che, opportunamente formulati, sono più idonei di altri ad esplicare: Azioni insetticide molto rapide Azioni insetticide più persistenti 25

26 Esempi: Azione insetticida veloce non persistente, devo operare nel giardino di un asilo: piretroide fotolabile formulato in emulsione concentrata in solventi. Azione insetticida più lenta ma in grado di persistere sulle superfici trattate: piretroide fotostabile formulato in sospensione concentrata o microincapsulato 26

27 Tipo 1 Piretrine naturali Tetrametrina D-tetrametrina Esbiotrina D-fenotrina Transflutrina Tipo 2 Permetrina Cipermetrina (alfa cipermetrina) Deltametrina Bifentrina Esfenvalerato Ciflutrina (beta ciflutrina) Lambdacialotrina

28 Azotorganici A questo gruppo appartiene una recente linea di composti a bassa tossicità per l uomo e gli animali a sangue caldo (benzoil o acil uree): a questo gruppo appartiene il capostipite diflubenzuron. Svolge azione ovicida e larvicida (per ingestione e contatto). Inibisce l enzima indispensabile per la formazione della nuova cuticola nel processo di muta.

29 segue diflubenzuron Utilizzato per il controllo delle larve di zanzara e di mosca (altri ditteri). Controllo delle larve dei lepidotteri defogliatori (processionaria, ifantria, limantria). DL50 acuta orale ratto > 4640 mg/kg. Agisce a dosi basse Altre molecole: teflubenzuron, triflumuron,

30 La formazione di un insetto adulto avviene sotto il controllo di una serie di ormoni In particolare l ormone giovanile (JH) impedisce all ormone della muta (ECDISONE) di attivare nelle cellule dell intero organismo l informazione genetica relativa alla struttura dell insetto adulto. In presenza dell ormone giovanile (o di un analogo) non può avvenire la metamorfosi nello stadio adulto.

31 Insetticidi regolatori di crescita IGR Basati su sostanze ormono-simili.

32

33 Effetti del PYRIPROXYFEN su stadi larvali di zanzara.

34 Effetti del PYRIPROXYFEN su stadi larvali di mosca.

35 Attrezzature: criteri di scelta Che tipologia di servizi si intende offrire: aree residenziali? aree produttive? aree aperte (parchi, giardini, viali alberati)? E possibile prevedere i periodi medi di utilizzo delle attrezzature? La struttura dispone già di automezzi con pianale?

36 Attrezzature e sicurezza Le nuove attrezzature dovrebbero essere marchiate CE. Una manutenzione insufficiente od inadeguata può compromettere non poco la funzionalità e la sicurezza dell attrezzatura. In particolare deve essere vagliata la compatibilità dei materiali con i solventi presenti nei formulati (membrane e guarnizioni in viton).

37 Schema funzionamento atomizzatore-nebulizzatore

38 Atomizzatore classico Può essere attrezzato con termonebbiogeno. Può dosare i prodotti con pompe microdosatrici. Solitamente presenta forme più compatte del nebulizzatore

39 Nell ATOMIZZATORE per variare l erogazione è necessario (a parità di pressione) cambiare il diametro dell ugello. L atomizzatore esplica una distribuzione più ampia (raggio >). Sistema CITIZEN Nel NEBULIZZATORE è possibile variare l erogazione (litri/ora) agendo su una valvola a rubinetto (da 50 a 300 l/ora). Gli ugelli non devono essere cambiati. Sistema KWH

40 Differenze atomizzatore - nebulizzatore ATOMIZZATORE L emulsione insetticida arriva all ugello a pressione. Le goccioline vengono create quando il liquido attraversa l ugello e poi spinte dal flusso dell aria NEBULIZZATORE L emulsione arriva all ugello a bassa pressione (1 atm). Il liquido si distribuisce sull ugello (piastrina) e viene da questo strappato dal flusso dell aria molto veloce

41 altre considerazioni: Esaminare la possibilità di reperire attrezzature di media-elevata potenza (> 25 HP) nel mercato dell usato. Verificare la diffusione di una marca e di un modello per eventuale rivendita in un secondo tempo. Per le attrezzature di uso più frequente (manuali e portatili) cercare la massima affidabilità.

42 FORMULAZIONE DEGLI INSETTICIDI Tendenza attuale: privilegiare la riduzione del rischio per l operatore e l ambiente (anche a scapito della attività insetticida). Grazie a sostanze chimiche capaci di esercitare azioni molto specifiche (colpire meccanismi biochimici specifici) è possibile ridurre la quantità di sostanza attiva che deve venire a contatto con l infestante. 42

43 Le formulazioni assumono un ruolo determinante per aumentare, quanto più possibile, il rendimento della sostanza attiva. Come: 1. aumento della solubilità in un mezzo acquoso, 2. miglioramento della stabilità, 3. incremento della biodisponibilità. 43

44 La maggior parte delle sostanze attive non sono solubili in acqua e ciò rappresenta un grave limite dal momento che le applicazioni, nella maggior parte dei casi, utilizzano l acqua come veicolo per l irrorazione del prodotto sulle superfici. Per ovviare a questo fatto si utilizzano i coformulanti, sono sostanze chimiche che svolgono varie funzioni: 1. emulsionanti, 2. agenti disperdenti, 3. solventi, 4. antischiuma. 44

45 Stabilità della formulazione: il produttore deve mettere a punto un formulato in grado di rimanere inalterato per un certo lasso di tempo, conservando le proprietà fisiche e chimiche. Ciò serve per garantire l effetto del preparato (ad esempio insetticida) e che non subentrino effetti negativi dovuti alla degradazione del principio attivo, o di altri componenti. La degradazione incontrollata potrebbe infatti portare alla comparsa di sostanze chimiche caratterizzate da una maggiore tossicità nei confronti dell uomo e/o di altre specie animali 45

46 Biodisponibilità: la maggior parte delle applicazioni prevede il trattamento di superfici che possono non essere affini al principio attivo. Alcuni coformulanti devono permettere al principio attivo di rimanere aderente a queste e allo stesso tempo di imbrattare le zampe dell insetto che cammina sulla superficie trattata. 46

47 Per far ciò si utilizzano specifici coadiuvanti che possono aumentare l adesività del principio attivo o agevolare la penetrazione di questo all interno del corpo dell insetto attraversando tessuti caratterizzati da differente grado di idratazione, lipofilia,. Cere. 47

48 Un aspetto meno evidente ma estremamente importante è legato alla capacità di formare goccioline di prodotto nel veicolo (acqua) che siano uniformi per dimensione e stabili per il tempo necessario all esecuzione dell intervento. Se ciò non si verifica alla superficie (ad esempio della foglia) avremo un deposito irregolare di principio attivo e la conseguente possibilità che si verifichi un contatto insufficiente tra zampe e/o corpo dell insetto e deposito di principio attivo. 48

49 49

50 Visualizzazione di una emulsione 50

51 Formulazioni tradizionali degli insetticidi Le emulsioni concentrate (EC) sono formulazioni utilizzate da molti anni nella produzione di agro farmaci e presidi medico chirurgici. Sono caratterizzate da una relativa semplicità di produzione (ricetta formulativa, impianti, tempi di lavorazione). Tutti i componenti del formulato sono solubilizzati in solventi appropriati, il formulato si presenta sotto forma di una soluzione omogenea e limpida. Una volta diluito in acqua il formulato forma una emulsione. 51

52 Emulsione Concentrata EC: alto contenuto in solventi

53 Vantaggi EC Formulazioni molto stabili al caldo e al freddo, facile miscibilità in acqua fredda bassa viscosità che facilita la pulizia degli impianti di irrorazione e in particolare i sistemi di micro dosatura. Svantaggi EC Possibile presenza di solventi organici classificati pericolosi Spesso risultano infiammabili Facile penetrazione attraverso la pelle o le vie aeree rispetto ad altri formulati liquidi (SC, EW, CS) 53

54 Formulazioni moderne degli insetticidi Sospensioni concentrate (SC), denominate anche flowables, consistono nella dispersione sospensione in acqua di un principio attivo solido, grazie all impiego di agenti disperdenti e sospensivanti e di uno specifico processo (macinazione a umido). Le SC risultano particolarmente utile (grazie alla forma cristallina delle particelle di sost. attiva) per le sostanze attive che agiscono per contatto. Infatti tra le sostanze attive lavorate con la tecnica della SC di impiego più frequente ricordiamo: deltametrina, alfametrina, bifentrin, tutti piretroidi caratterizzati da una azione per contatto e una naturale persistenza d azione. 54

55 Sospensioni concentrate Vantaggi: assenza di polveri e di solventi. Svantaggi: le SC non si prestano all impiego tramite apparecchiature dotate di pompe microdosatrici a motivo della loro densità e viscosità. Richiedono una attenta agitazione prima dell utilizzo. 55

56 Sospensione concentrata: si parte da principi attivi solidi che verranno macinati in acqua.

57 EW emulsioni acquose Distinguiamo le micro e le macro emulsioni acquose sulla base del diametro delle goccioline di principio attivo (liquido) sospese nell acqua. Una EW solitamente contiene: principio attivo, emulgatori, anti ghiaccianti, antischiuma, addensanti, battericidi, agenti tampone e acqua. Possono essere presenti piccole quantità di sost. battericide. 57

58 Microemulsione acquosa: particolari tensioattivi sostituiscono i solventi.

59 Vantaggi delle emulsioni acquose 1. Non sono infiammabili o comunque hanno alti punti di infiammabilità 2. Riduzione della pericolosità in caso di contatto (in confronto a EC) 3. Buona attività biologica dovuta alla (piccola) dimensione delle particelle. 4. Stabilità nel tempo, richiedono sempre e comunque una attenta agitazione prima del prelievo della quantità necessaria e una volta introdotto il prodotto nella pompa o altra attrezzatura deve essere impiegato senza lasciarlo sedimentare. Svantaggi Alta viscosità (difficoltà pulizia impianti) Alti costi di produzione (richiedono impianti produttivi specifici). 59

60 Microincapsulati I microincapsulati sono ottenuti in impianti (complessi e che richiedono una conduzione estremamente attenta) ove avviene un processo fisico-chimico grazie al quale una sostanza plastica (emulsione di polimeri) si richiude a formare microscopiche sfere al cui interno è racchiusa una certa quantità di principio attivo insetticida. Nel prodotto finito le microcapsule sono sospese in una soluzione acquosa senza solventi. 60

61 Sospensioni microincapsulate Il principio attivo è racchiuso in sottili capsule di un polimero plastico, che vengono sospese in acqua prima di essere distribuite. Le capsule rilasciano l insetticida lentamente e ciò prolunga l azione residuale del prodotto.

62 La tecnica della microincapsulazione offre molti vantaggi: permette un rilascio graduale del principio attivo sulle superfici trattate, la durata del rilascio può essere regolata agendo sullo spessore delle pareti delle microcapsule. L insetticida racchiuso nella microcapsula non viene percepito dai sensori collocati sulle antenne degli insetti, inoltre le capsule possono aderire alle zampe dell insetto (ad esempio di formiche o di blatte) che le trasporterà sino all interno del nido. l assenza di solventi permette applicazioni non fitotossiche e quasi inodori, inoltre non sono infiammabili. La corretta microincapsulazione del principio attivo consente di ottenere un prodotto commerciale caratterizzato da una minore tossicità (in altre parole si rende il principio attivo meno pericoloso per l operatore). 62

63 Formulazioni solide o semi solide Compresse: sono destinate ad essere collocate in acqua. L Italia è uno dei principali produttori Europei delle compresse ad azione antilarvale, messe a punto per effettuare una lotta rapida e semplice alle larve delle zanzare che si sviluppano nei tombini stradali. La deposizione delle compresse nei tombini consente di bloccare lo sviluppo delle larve di zanzara per periodi variabili dalle circa due settimane (compresse a lenta cessione) alle 3-4 settimane (compresse effervescenti). 63

64 Granuli: esistono sul mercato formulazioni granulari a lento rilascio (destinate al trattamento delle acque stagnanti e delle deiezioni animali), effervescenti (destinate al trattamento delle acque stagnanti e delle deiezioni animali), e idrosolubili (WDG) destinati alla preparazione di una sospensione insetticida da applicarsi sulle superfici ove si verifica la presenza o il passaggio degli insetti. 64

65 Le esche alimentari Esche alimentari solide (in gel o granuli): attualmente rappresentano la scelta più moderna e in linea con i dettati della Lotta Integrata (I.P.M., Integrated Pest Management). Consentono infatti un discreto/ottimo controllo di alcune specie di blatta (in particolare Blattella germanica) e formiche (Lasius niger, Monomorium pharaonis, ). 65

66 Considerazioni circa l impiego dei prodotti. E opportuno dotarsi di un piano di intervento per affrontare la situazione non come emergenza ma tramite l esecuzione di azioni correttive programmate. 66

67 Tendenza attuale Passare da un sistema di interventi eseguiti a calendario, ovvero con cadenza prefissata, ad un sistema basato su un periodico e costante monitoraggio. Gli interventi di disinfestazione saranno eseguiti solo se i dati raccolti tramite il monitoraggio indicano l insorgere di una popolazione di infestanti.

68 Sebbene questi insetti siano in grado di volare (e molto bene) il loro controllo spesso si basa sul trattamento delle superfici ove questi sosteranno per periodi più o meno lunghi. Ad esempio durante il trattamento di un parco o di un giardino per la riduzione del numero di zanzare adulte, effettuato mediante un consueto atomizzatore o nebulizzatore pneumatico, il numero di zanzare uccise dalle goccioline di prodotti generate nel momento del trattamento è modesto. In realtà la riduzione del numero di zanzare si verifica soprattutto: per la morte degli individui che si appoggiano sulle superfici trattate (vegetazione, pareti esterne degli edifici, manufatti vari. per lo spostamento delle zanzare verso aree non trattate. Possiamo pertanto capire quanto sia importante ottenere con il trattamento una omogenea copertura delle superfici. 68

69 Quando utilizziamo all interno di un edificio prodotti insetticidi predisposti per diffondere goccioline molto piccole (il cui movimento segue quanto espresso dalla Legge di Stockes della sedimentazione ), pensiamo alle bombole aerosol a svuotamento automatico, ai formulati fumogeni, o agli insetticidi liquidi predisposti per l applicazione tramite apparecchiature termonebbiogene (o anche nebulizzatori elettrici o generatori pneumatici di nebbia secca), operiamo una saturazione dell aria ambiente che può condurre alla morte gli insetti in attivo spostamento. Questa tecnica, che comunque non deve mai essere confusa con una vera saturazione con gas tossici, è utile per ridurre le forme adulte di insetti quali le tarme della lana, le varie tignole di farina e derrate, i moscerini della frutta, i moscerini degli scarichi,. 69

70 Controllo degli insetti striscianti in interni. Approccio più moderno, là ove possibile, è rappresentato dall utilizzo di insetticidi in esca alimentare: usiamo poco prodotto, solitamente efficace e selettivo, non creiamo il rilascio di sostanze chimiche nell ambiente. E richiesta perizia nella scelta dei luoghi ove collocare le esche, costanza nella verifica dei consumi e dell effetto sul numero degli infestanti. Le esche solitamente sfruttano l elevata attività biologica che caratterizza gli insetticidi neonicotinoidi (acetamiprid, imidacloprid) 70

71 Approccio tradizionale: utilizzo di prodotti liquidi diluiti in acqua e applicati alla superficie. In questo caso per limitare l estensione delle superfici trattate è importante individuare (e misurare) quali sono i punti di passaggio sfruttati dagli insetti infestanti (pensiamo ad esempio alle formiche) e i rifugi diurni (Blattella germanica, Cimex lectularius, ). Ci aiutano le ispezioni preintervento e le trappole per il monitoraggio. Appare infatti inutile trattare superfici non percorse dagli insetti o sulle quali siano attivi agenti di degradazione dei principi attivi sui quali non possiamo intervenire (lavaggio, surriscaldamento, ). 71

72 Gli interventi in interni dovrebbero essere eseguiti partendo da una stima accurata delle superfici che devono essere trattate. Chiaramente in alcune situazioni le superfici che richiedono l applicazione del prodotto sono ben superiori a quelle che possiamo misurare dall esame della planimetria. Pensiamo a una camera di albergo infestata dalla cimice del letto, per valutare tempi e quantità di prodotto necessari all intervento dobbiamo avere una visione chiara del tipo di arredamento, posizione e complessità impianto elettrico, tipo di rivestimenti,. 72

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