Valutazione apprendimenti INVALSI Esiti della scuola Primaria e di fine 1 ciclo

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1 Valutazione apprendimenti INVALSI Esiti della scuola Primaria e di fine 1 ciclo Varese 19 ottobre 2009 INDICE Le tendenze internazionali Il sistema di valutazione in Italia I quadri di riferimento PISA, PIRLS e TIMSS Le prove INVALSI: i framework di lettura e matematica La lettura dei risultati 1

2 LE TENDENZE INTERNAZIONALI Partecipazione dei singoli paesi a progetti internazionali di misurazione degli apprendimenti in alcune aree chiave Valutazione dei risultati degli alunni in alcune fasce di età Individuazione di alcune aree del curricolo da presidiare, valutare e certificare Focus sull acquisizione da parte degli alunni di competenze funzionali LE TENDENZE INTERNAZIONALI RAGIONI Dubbi sull efficacia degli investimenti a causa degli esiti delle indagini sull analfabetismo di ritorno Presenza di strumenti efficaci, framework IEA; trattamento informatico dei dati Una nuova idea di curricolo: diminuzione del tempo scuola; priorità delle competenze strumentali di base (literacy); valorizzazione dello sviluppo delle abilità trasversali; arricchimenti culturali: lifelong learning 2

3 LE TENDENZE INTERNAZIONALI Fino alla fine degli anni 70 Immissione di risorse da parte dei sistemi politici, delle scuole pedagogiche e di apparati amministrativi, senza controllo sui risultati Ipotesi: Investimenti + insegnamenti miglioramento Indagini internazionali comparative sugli apprendimenti a scopi di ricerca: IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) LE TENDENZE INTERNAZIONALI Anni 80 Attenzione al processo valutazione manutenzione del processo autovalutazione miglioramento Ricerca, identificazione e sperimentazione di liste di indicatori Pubblicazione dei primi studi sulla school effectiveness e sul miglioramento delle scuole ( school improvement ) 3

4 LE TENDENZE INTERNAZIONALI Dalla metà degli anni 90 Misurazione degli apprendimenti in aree chiave del curricolo (core curriculum) Relazione con indicatori di processo ritenuti significativi: tempo insegnamento, frequenza compiti, presenza e uso biblioteca, capacità verbali e conoscenza materia insegnanti Ipotesi OCSE-CERI: leadership educativa, aspettative, enfasi su conoscenze di base, clima scolastico ordinato, frequenti verifiche Individuazione di indicatori ancora in fase di ricerca LE RICERCHE INTERNAZIONALI IEA PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study) IEA TIMMS (Third International Mathematics and Science Study) OCSE PISA (Programme for International Student Assessment) OCSE ALL (Adult Literacy and Life Skills) 4

5 IEA PIRLS SCOPO SU CHI SU COSA PROVE STRUMENTI QUANDO DOVE CHI Misurare i livelli di comprensione della lettura dei bambini, analizzare le esperienze familiari e domestiche che possono influenzare l apprendimento Campione di bambini al quarto anno di scolarità Competenza di lettura Quesiti a scelta multipla con quesiti aperti Test, questionario studente, questionario famiglia, questionario insegnante, questionario scuola Ogni 5 anni ( ) 45 paesi International Association for the Evaluation of Educational Achievement Consorzio Università IEA TIMSS SCOPO SU CHI SU COSA PROVE STRUMENTI QUANDO DOVE CHI Effettuare confronti a livello internazionale sul rendimento degli studenti in matematica e in scienze; raccogliere un ampia gamma di informazioni sui contesti scuola e casa per l apprendimento della matematica e delle scienze Campione di alunni al quarto e all ottavo anno di scolarità Competenze in matematica e scienze Quesiti a scelta multipla con quesiti aperti Test, questionario studente, questionario famiglia, questionario insegnante, questionario scuola Ogni 4 anni ( ) 46 paesi (2003) oltre 60 (2007) International Association for the Evaluation of Educational Achievement Consorzio Università 5

6 OCSE - PISA SCOPO SU CHI SU COSA PROVE STRUMENTI QUANDO DOVE CHI Misurare le competenze funzionali nelle aree di lettura, matematica e scienze in chiave comparativa su 5/6 livelli Campione di quindicenni scolarizzati Literacy lettura (2000, 2009), Literacy matematica (2003), Literacy scienze (2006), Problem Solving (solo nel 2003) Quesiti a scelta multipla e quesiti aperti Test, questionario studente, questionario genitori, questionario scuola Dal 2000 ogni 3 anni 2000: 35 paesi 2003: 41 paesi 2006: 58 paesi 2009: 67 paesi Promosso da OCSE, gestito e coordinato da un consorzio tecnico internazionale OCSE PISA - OBIETTIVI PRINCIPALI Finalità: monitorare i risultati dei sistemi scolastici in termini di prestazioni degli studenti misurati in un quadro di riferimento comune a livello internazionale Mettere a punto indicatori relativi al rendimento scolastico degli studenti quindicenni, in funzione della comparazione dei sistemi scolastici dei paesi membri dell organizzazione. Individuare le caratteristiche dei sistemi scolastici dei paesi che hanno ottenuto i risultati migliori, in termini di qualità (livello delle prestazioni) e di equità (impatto dello status socioeconomico sui rendimenti scolastici), in modo da trarre indicazioni relative all'efficacia delle politiche scolastiche nazionali. Fornire dati sui risultati dei sistemi di istruzione in modo regolare, così da consentire il loro monitoraggio e la costruzione di serie storiche di dati utilizzabili per orientare eventuali provvedimenti innovativi e di riforma 6

7 OCSE PISA - OUTPUT PRODOTTI Il progetto OCSE/PISA fornisce tre principali tipi di risultati: indicatori di base che consentono di costruire un profilo di riferimento delle conoscenze e delle abilità degli studenti quindicenni; indicatori di contesto che mostrano come tali abilità siano in relazione con importanti variabili di carattere demografico, socio-economico e riguardanti il sistema dell istruzione (questionari di accompagnamento); indicatori di tendenza, derivanti dal carattere ciclico della rilevazione, che mettono in luce i cambiamenti sia nel livello e nella distribuzione dei risultati, sia nelle relazioni tra tali risultati e le variabili di contesto a livello di studenti e di scuole. OCSE PISA - PECULIARITA Origini: il progetto nasce dall iniziativa di un certo numero di governi e, pertanto, i risultati fanno riferimento agli interessi degli stessi in materia di politica educativa Regolarità dell indagine: la cadenza triennale dà la possibilità ai paesi partecipanti di monitorare ciclicamente e con certezza i propri progressi nel raggiungere gli obiettivi di apprendimento più importanti Popolazione di riferimento: il fatto di rivolgersi ai giovani sul punto di terminare la scuola dell obbligo, fornisce indicazioni sui risultati raggiunti dai sistemi educativi, determinando in che misura gli studenti hanno acquisito le conoscenze e le abilità che serviranno loro nel futuro Oggetto dell indagine: le conoscenze e le abilità valutate sono definite non in termini di comune denominatore fra curricoli scolastici dei diversi paesi ma in termini di competenze funzionali 7

8 FRAMEWORK PISA: CRITERI ISPIRATORI La scuola viene valutata in relazione ad un criterio esterno ad essa rappresentato dalla preparazione dei giovani per la vita ad obiettivi impliciti dei sistemi educativi (così come definiti dalla società) Concezione dinamica dell apprendimento (lifelong learning): valutare le conoscenze e le abilità necessarie per adattarsi ad un mondo in continuo cambiamento che si acquisiscono lungo tutto l arco della vita Dimensione internazionale: i curricoli nazionali costituiscono una cornice di riferimento per la definizione dell oggetto d indagine, non un vincolo prescrittivo Dimensione diacronica: valutare nel tempo senza esser legati alle variazioni nei curricoli Prospettiva cross-curricolare: indagare abilità di carattere generale (comunicazione, capacità di risolvere problemi, flessibilità, adattabilità) PISA QUADRO CONCETTUALE E METODOLOGICO literacy framework contesto competenze conoscenze atteggiamenti scala prove livelli 8

9 OCSE PISA - VALENZA STRATEGICA Per la scuola italiana il progetto PISA ha valenza strategica: per valutarne il posizionamento in ambito internazionale per analizzarne e comprenderne la capacità di far acquisire agli studenti le competenze ritenute essenziali nei paesi a sviluppo avanzato per disegnare e valutare programmi di intervento in materia di politica educativa per avviare una riflessione all interno delle istituzioni scolastiche su possibili ricadute didattiche (definizione delle priorità del POF, progettazione curricolare) OCSE PISA - LIMITI PISA è un progetto per la comparazione tra sistemi scolastici pertanto non consente di approfondire alcuni aspetti relativi alle differenze interne ai sistemi scolastici non può fornire dati relativi alla singola scuola, né, tanto meno, ai singoli studenti non può sostituire le rilevazioni nazionali può però fornire modelli e metodologie per le rilevazioni nazionali PISA ha offerto un setting di riferimento all introduzione delle prove standardizzate esterne per la valutazione delle scuole e degli studenti (PISA è stato in Italia l apripista della valutazione esterna) 9

10 IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA Raccomandazioni esperti OCSE all Italia 1997 Istituire un sistema di valutazione indipendente che definisca parametri di valutazione per mettere le scuole in grado di autovalutarsi, sviluppi test e fornisca consulenza per la allocazione delle risorse Istituire un ente indipendente che svolga ricerche in materia di istruzione Riesaminare il ruolo dell ispettorato Creare un sistema di testing per valutare gli alunni in determinati momenti del corso di studi Mettere i risultati a disposizione dei genitori e della comunità in forma di media di scuola IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA DPR 275/99 Regolamento per l Autonomia Art Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio il Ministero fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche... finalizzate a sostenere le scuole per l'efficace raggiungimento degli obiettivi attraverso l'attivazione di iniziative nazionali e locali di perequazione, promozione, supporto e monitoraggio. DL 258/99 Riordino del CEDE INVALSI Valutare l efficacia e l efficienza del sistema di istruzione Studiare le cause dell insuccesso e della dispersione scolastica Valutare la soddisfazione dell utenza Valutare gli effetti delle iniziative legislative Valutare gli esiti dei progetti di innovazione Assicurare la partecipazione italiana ai progetti di ricerca internazionale 10

11 IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA INVALSI - Cosa si valuta? Decreto Legislativo 286/2004 Istituzione del Servizio nazionale di istruzione e di formazione INVALSI effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità del sistema educativo di istruzione e formazione Valutazione di sistema che intende misurare l efficienza e l efficacia del sistema scolastico globalmente inteso Ha valore statistico ma può costituire uno spunto di riflessione per le singole scuole IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA INDAGINI NAZIONALI Progetti Pilota: PP1, PP2, PP e Rilevazione Nazionale degli Apprendimenti su base censuaria Valutazione degli apprendimenti su base campionaria (II e IV primaria, I secondaria primo grado, I e III secondaria secondo grado) Valutazione degli apprendimenti su base campionaria (II e V primaria, I e III secondaria di primo grado, II e V secondaria secondo grado) Scuola primaria (classi II e V): Rilevazione censuaria a livello di scuola, campionaria a livello di studente 11

12 IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA settembre 2008 giugno 2011 ValSiS Valutazione di Sistema e delle Scuole Percorso di ricerca volto all individuazione di un set di criteri di qualità e finalizzato a: rendere trasparenti e accessibili informazioni aggregate sugli aspetti più rilevanti del sistema di istruzione aiutare i decisori politici a valutare lo stato di salute del sistema di istruzione per sviluppare strategie appropriate di controllo e miglioramento Integrare la valutazione di sistema e delle scuole in un quadro di riferimento unitario, al fine di tenere insieme una prospettiva macro e una prospettiva micro, centrata sulla singola unità scolastica. Quadro di riferimento a 4 dimensioni: il contesto in cui le scuole sono inserite, gli input (risorse), i processi attuati, i risultati ottenuti, sia immediati sia a medio e lungo termine IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA settembre 2008 giugno 2011 ValSiS Valutazione di Sistema e delle Scuole Stretta collaborazione con il Servizio Nazionale per la Valutazione degli apprendimenti degli studenti elaborazione del Questionario studente e del relativo quadro di riferimento per gli studenti della V primaria che hanno svolto le prove di apprendimento utilizzo dei dati rilevati per interpretare i risultati degli studenti e per descrivere il clima di scuola e alcuni atteggiamenti e comportamenti degli studenti connessi alla scuola, quali la motivazione e l impegno nello studio 12

13 IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA Direttiva MIUR all INVALSI per l a.s n agosto 2009 sulla base della Direttiva triennale n settembre 2009 Provvedere alla valutazione degli apprendimenti tenendo conto delle soluzioni e degli strumenti già adottati per rilevare il valore aggiunto prodotto da ogni singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni: II e V classe scuola primaria I e III classe scuola secondaria di 1 grado; per la III classe prova nazionale all Esame di Stato rilevazione in italiano e matematica LA SITUAZIONE IN ITALIA DECRETO LEGGE 7 SETTEMBRE 2007 N. 147 convertito in Legge n ottobre 2007 L Esame di Stato comprende anche una prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. Giudizio di non ammissione all Esame di Stato, espresso dal Consiglio di Classe, per gli alunni frequentanti il terzo anno della scuola secondaria di primo grado. 13

14 LA SITUAZIONE IN ITALIA Circolare Ministeriale n marzo 2008 Circolare Ministeriale n maggio 2009 Introduzione della prova a carattere nazionale per integrare gli elementi di valutazione attualmente esistenti verificando i livelli di apprendimento degli studenti a conclusione del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Prova strutturata in modo da: consentire di accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti relativamente all italiano e alla matematica consentire in sede di esame la valutazione degli apprendimenti sulla base di procedure standardizzate contribuire all attività di monitoraggio e valutazione dell andamento tendenziale del livello di conoscenze alla fine del primo ciclo di istruzione LA PROVA NAZIONALE Oggettiva e semistrutturata (composta da quesiti sia a scelta multipla sia a risposta aperta) Articolata in due fascicoli: uno dedicato alla valutazione in italiano e l altro a quella in matematica Caratterizzata da ambiti e modi della valutazione, per l italiano e la matematica, definiti sulla base di quadri di riferimento costruiti da esperti provenienti dal mondo della scuola e dell università, tenendo conto delle indicazioni attualmente in vigore, della pratica didattica e dell impianto concettuale delle grandi indagini internazionali Costruita tenendo conto delle tecniche adottate per le rilevazioni degli apprendimenti nelle indagini internazionali Durata complessiva di due ore (una per italiano e una per matematica) 14

15 LA PROVA NAZIONALE: RILEVAZIONE A CAMPIONE Nell anno sono stati rilevati i dati di un campione di suole per avere in tempi brevi i dati attendibili a livello regionale Le scuole sono state individuate sulla base di un campione definito a livello regionale La rilevazione a campione ha interessato i candidati di una sola classe per ciascuna delle scuole individuate La classe campionata è stata comunicata in tempo utile al presidente di commissione che ha avuto il compito di assicurare la sua presenza in tute le fasi della somministrazione Le risposte sono state riportate sulla scheda cartacea e sulla maschera di immissione dati fornita dall INVALSI LA PROVA DI ITALIANO Costruita in base alle indicazioni del Quadro di Riferimento: Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA; Indicazioni nazionali 2003) Indicazioni Nazionali per il curricolo 2007 Ricerche internazionali (IEA PIRLS 2006, PISA 2006) Strutturata in due parti: 1. Comprensione della lettura: due testi, uno letterario di carattere narrativo, l altro di carattere espositivo quesiti volti a verificare la comprensione dei testi proposti Riflessione sulla lingua 10 quesiti volti a verificare il possesso delle conoscenze e competenze grammaticali Quesiti a risposta chiusa con quattro alternative di risposta 15

16 PISA - LITERACY IN LETTURA Literacy in lettura significa comprendere, utilizzare e riflettere su testi scritti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società. Concezione ampliata di literacy: un insieme di conoscenze, abilità e strategie in continua evoluzione, che gli individui sviluppano nel corso della vita. La piena comprensione di un testo implica l attivazione di cinque processi: Individuare informazioni Comprendere il significato generale del testo Sviluppare un interpretazione Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo Riflettere sulla forma del testo e valutarla LITERACY IN LETTURA CARATTERISTICHE DEI QUESITI Gli studenti devono dimostrare il proprio livello di competenza per ciascuno dei 5 processi Individuare informazioni Comprendere il significato generale del testo Sviluppare un interpretazione Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo Riflettere sulla forma del testo e valutarla I cinque processi possono essere analizzati in quattro caratteristiche/tipologie di lettura La provenienza dell informazione: dal testo o da conoscenze extratestuali L aspetto del testo su cui è necessario concentrare l attenzione: parti indipendenti o relazioni tra le informazioni contenute nel testo La focalizzazione sul testo nel suo insieme o sulle relazioni tra le parti Il concentrarsi sul contenuto o sulla sua forma e struttura 16

17 PISA I PROCESSI DELLA LITERACY IN LETTURA Literacy in lettura Utilizzare informazioni ricavate direttamente del testo Attingere a conoscenze extratestuali Concentrarsi su parti indipendenti del testo Concentrarsi sulle relazioni fra le informazioni nel testo Concentrarsi sul contenuto Concentrarsi sulla forma Focalizzarsi sul testo nel suo insieme Focalizzarsi sulle relazioni nel testo Individuare informazioni Comprendere il significato generale del testo Sviluppare una interpretazione Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo Riflettere sulla forma del testo e valutarla IEA PIRLS LITERACY IN LETTURA Reading Literacy L abilità di capire e usare quelle forme di linguaggio scritto richieste dalla società e/o apprezzate dall individuo. I giovani lettori devono saper costruire un significato da testi di vario tipo. Leggono per apprendere, per far parte della comunità dei lettori a scuola e nella vita di ogni giorno, e per godimento personale. Competenza di lettura limitata su tre aspetti i processi di comprensione gli scopi della lettura gli atteggiamenti e le pratiche di lettura 17

18 IEA PIRLS LITERACY IN LETTURA PIRLS 2006 focalizza l attenzione su quattro tipi di processi di comprensione: Ricavare informazioni esplicitamente espresse nel testo Fare inferenze semplici Interpretare ed integrare informazioni e concetti Analizzare e valutare il contenuto, la lingua e gli elementi testuali IEA PIRLS LITERACY IN LETTURA SCOPI Leggere per fruire di una esperienza estetica ed emotiva Testo letterario Leggere per ricavare e usare informazioni Testo informativo Ricavare informazioni e concetti esplicitamente espressi nel testo Che cosa ha fatto il personaggio principale all inizio della storia? Qual è la procedura indicata dall articolo da seguire per prima? PROCESSI DI COMPRENSIONE Fare inferenze Come hanno risolto i personaggi il loro problema Perché la persona descritta nell articolo dice che Interpretare ed integrare informazioni e concetti Che cosa sarebbe successo nella storia se.. Spiega perché questa idea è la più importante Analizzare e valutare il contenuto, la lingua e gli elementi testuali In che modo l autore del racconto ha creato la sorpresa alla fine? In che modo potresti utilizzare le informazioni di questo articolo? 18

19 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO La struttura del Quadro di Riferimento: Definizione di padronanza linguistica : cosa si può valutare La competenza di lettura Caratteristiche delle prove, tipi di testi e criteri per la formulazione dei quesiti Oggetti e processi di lettura valutati nelle prove Esempi IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO La padronanza linguistica Consiste nel possesso ben strutturato di una lingua, assieme alla capacità di servirsene per i vari scopi comunicativi e si esplica tre ambiti: I. Interazione verbale (comunicare verbalmente in vari contesti) II. Lettura (comprendere ed interpretare testi scritti in vario tipo) III. Scrittura (produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi) Si articola in un numero di conoscenze e competenze, organizzate gerarchicamente e strettamente interpendenti, in quanto le più elementari (es. competenza grammaticale) condizionano fortemente le superiori (es. competenza testuale). 19

20 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO Oggetto delle prove INVALSI In una prova nazionale è possibile valutare solo: le competenze di lettura intesa come comprensione, interpretazione e valutazione del testo scritto le conoscenze e competenze grammaticali Competenza di lettura Competenze testuali Competenze grammaticali Competenze lessicali IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO Competenza testuale Si intende la capacità di individuare, a partire dalla lettura del testo, l insieme di informazioni che il testo veicola, assieme al modo in cui queste informazioni sono veicolate, cioè l organizzazione logico-concettuale e, più in generale, formale, del testo stesso. Per comprendere, interpretare e valutare un testo il lettore deve essere in grado di: cogliere l intenzione comunicativa cogliere il senso globale e i significati particolari cogliere il genere cui il testo appartiene 20

21 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO Processi implicati nella competenza testuale Saper cogliere e tener conto dei fenomeni di coesione testuale, cioè dei segnali linguistici che indicano l organizzazione di un testo (connettivi, coesivi, titolazione, scansione in paragrafi e capoversi, rilievi grafici) Saper cogliere e tener conto dei fenomeni locali che contribuiscono alla coerenza testuale (successione e gerarchia delle informazioni, differenza tra informazioni in primo piano o sullo sfondo, legami logico-semantici tra frasi e periodi) Riconoscere il registro linguistico IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO Competenza lessicale Per competenza lessicale relativa alla lettura si intende specificamente la capacità di individuare il significato di un vocabolo che è pertinente in un determinato contesto e le relazioni di significato tra vocaboli in vari punti del testo. Processi che intervengono nella competenza lessicale di lettura: Selezionare a partire dal contesto immediato, ma anche dall insieme delle informazioni del testo, la particolare accezione di significato pertinente Formulare ipotesi sul possibile significato o sull area di significato di vocaboli non noti a partire dal contesto immediato Individuare i legami semantici (sinonimia, contrasto, iponimia, iperonimia) e morfologici (derivazione, alterazione) tra i vocaboli di un testo Individuare i diversi campi semantici del testo, la strutturazione interna e le relazioni tra essi 21

22 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO Competenza grammaticale Per competenza grammaticale relativa alla lettura si intende specificamente la capacità di individuare le strutture morfosintattiche della frase e le strutture interpuntive in funzione della loro pertinenza testuale, dal punto di vista cioè del loro apporto alla costruzione e configurazione dei significati del testo. Oggetto della valutazione saper riconoscere e utilizzare efficacemente: forme e valori della morfologia verbale forme e valori del sistema pronominale (funzione deittica, anaforica, cataforica) tradizionali parti del discorso principali funzioni sintattiche rapporti logico semantici tra sintagmi e tra frasi valori sintattici della punteggiatura IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO Caratteristica peculiare delle prove nazionali rispetto a quelle internazionali: la valutazione della competenza lessicale e delle conoscenze grammaticali attraverso due tipologie di quesiti Quesiti finalizzati a valutare le conoscenze basilari a livello di sistema Quesiti finalizzati a valutare le conoscenze in funzione della comprensione dei testi 22

23 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - TIPI DI TESTO LIVELLO DI SCOLARITA Scuola primaria: classe II Scuola primaria: classe V Scuola secondaria I grado: classe I Scuola secondaria I grado: classe III Scuola secondaria II grado: classe II Scuola secondaria II grado: classe IV Testo letterario narrativo continuo narrativo e/o poetico narrativo e/o poetico poetico narrativo narrativo TIPI DI TESTO Testo non letterario NO informativo/espositivo (anche misto) oppure alcuni testi non continui informativo/espositivo e parzialmente argomentativo (anche misto) oppure alcuni testi non continui espositivo- argomentativo (anche misto) oppure alcuni testi non continui espositivo-argomentativo (anche misto) LA PROVA NAZIONALE - ITALIANO Oggetti e processi di lettura valutati nelle prove I quesiti valutano contemporaneamente degli oggetti linguistici, appartenenti ai diversi ambiti di competenza, e degli aspetti o processi cognitivi messi in atto Processi di lettura Individuare informazioni date nel testo Formulare semplici inferenze Elaborare una comprensione globale del testo Sviluppare un interpretazione, integrando informazioni e concetti presentati in diverse parti del testo Valutare il contenuto del testo, la lingua e gli elementi testuali quadri indagini Internazionali IEA_PIRLS e OCSE-PISA 23

24 LA PROVA NAZIONALE - ITALIANO - PROCESSI INDIVIDUARE INFORMAZIONI DATE NEL TESTO IEA-PIRLS Ricavare informazioni e concetti esplicitamente espressi nel testo. Esempi: Identificare l informazione congruente con lo scopo specifico della lettura Trovare idee specifiche Cercare definizioni di parole o espressioni Identificare l ambiente di una storia Trovare la frase o l idea principale (quando sia esplicitamente espressa) OCSE-PISA Individuare informazioni Descrizione: Gli studenti devono mettere in relazione le informazioni date nella domanda con le informazioni corrispondenti nel testo, espresse in forma letterale o sinonimica, e utilizzarle per individuare la nuova informazione richiesta. Nei compiti che fanno riferimento a questo tipo di processo, il ritrovamento di informazioni è basato sul testo stesso e sulle informazioni esplicitamente date in esso. Lo studente deve cogliere o identificare uno o più elementi essenziali del quesito posto: personaggi, luogo/tempo, contesto, ecc. e cercare una corrispondenza che può essere alla lettera o in forma di sinonimia. Il ritrovamento di informazioni può implicare vari gradi di ambiguità. I differenti livelli di prestazione associati a questo processo di comprensione possono essere misurati variando sistematicamente gli elementi che concorrono alla difficoltà del compito. LA PROVA NAZIONALE - ITALIANO OGGETTI LINGUISTICI PER AMBITI (1) COMPETENZA/CONOSCENZE GRAMMATICALI Ortografia e punteggiatura. Divisione delle parole in sillabe; divisione delle parole («ce l hai», «gliel hanno» ecc.); uso specifico e non distintivo delle lettere c e q; uso dell accento e dell apostrofo (ma cautela: sono egualmente corretti «sé stesso» e «se stesso»); uso dell h; nessi consonantici complessi, consonanti doppie, resa grafica di omofoni, uso della lettera i nella formazione dei plurali (-ce/-cie; -ge/-gie ma cautela: l alternanza è attualmente piuttosto fluida) e nei digrammi (sc, n/gn, l/gl ). Segnali interpuntivi e loro funzioni: i) scansione dei sintagmi, delle frasi, dei periodi; ii) articolazione e gerarchia informativa. Morfologia e sintassi. Categorie grammaticali, (lessicali: verbo, sostantivo, aggettivo, avverbio; e funzionali: articolo, pronome, preposizione, congiunzione). Funzioni sintattiche (soggetto e oggetto sintattici, funzione predicativa, copulativa, attributiva, appositiva), rapporti di reggenza, accordo. Aspetti sintattici della punteggiatura COMPETENZA LESSICALE Lessico. Aspetti morfologici del significato (derivazione, alterazione, composizione); significato contestuale delle parole, relazioni di significato tra parole (sinonimia e antinomia; iponimia e iperonimia; campi semantici, uso figurato del lessico. 24

25 LA PROVA NAZIONALE - ITALIANO OGGETTI LINGUISTICI PER AMBITI (2) COMPETENZA TESTUALE Comprensione locale e globale del testo. Parafrasi, sintesi, confronto di contenuti testuali; riconoscimento della gerarchia tra le informazioni esplicite, riconoscimento delle informazioni implicite essenziali per la comprensione del testo. Individuazione del tema del testo e interpretazione del suo significato complessivo. Individuazione di elementi specifici del testo (ad esempio personaggi e loro azioni e funzioni, caratteristiche dell ambiente, contesto di riferimento, ecc). Organizzazione logica entro e oltre la frase. Relazioni interne alla frase: tempo, spazio, causa, fine, condizione, mezzo, modo, (s)vantaggio, comparazione ecc.; relazioni tra i significati di frasi indipendenti o porzioni di testo: motivazione, consecuzione, riformulazione, esemplificazione, opposizione, particolarizzazione, generalizzazione, successione temporale, ecc. Individuazione dei riferimenti pronominali, di anafore e in genere degli elementi di coesione del testo Aspetti formali e retorici. Disposizione (tipo)grafica del testo (anche per quanto riguarda i testi non continui), varietà di registro; principali figure retoriche (metafora, metonimia, similitudine; climax, chiasmo; ambiguità, ironia, iperbole); principali forme metriche. Elementi di narratologia, generi testuali. Modelli strutturali propri dei testi non continui ITALIANO - ESEMPI DI QUESITO Individuare informazioni esplicite Dove ha luogo il dialogo tra Paolo e lo zio Mario? A. All aperto, lungo la strada che porta alla scuderia. B. Sulla scaletta di legno della scuderia. C. All interno e all esterno della scuderia. D. All interno della scuderia e nella sala da biliardo. (PP3 I secondaria 1 grado) Elaborare una comprensione globale del testo Quale titolo fra i seguenti rende meglio il contenuto di tutto il testo? A. La nascita della comunicazione tra i popoli. B. La nascita della parola e della scrittura. C. Le prime parole dei nostri antenati. D. I primi segni dei nostri antenati. (SNV I secondaria 1 grado) 25

26 LA PROVA NAZIONALE - ITALIANO GRIGLIE DI CORREZIONE Il punteggio massimo per la prova di italiano è pari a 40 punti: 17 nella prova di comprensione del testo narrativo, 13 nella prova di comprensione del testo espositivo, 10 nella prova di grammatica Item Risposta corretta Ambito di valutazione Processi A1 A Competenza lessicale Riconoscere il significato di parole ed espressioni A2 C Comprensione locale del testo Individuare informazioni date nel testo A3 B Organizzazione logica entro e oltre la frase Comprendere nessi espliciti Item C1 C2 Risposta corretta C A Categoria dell item Ortografia e punteggiatura: riconoscere la funzione dei segni di punteggiatura nell articolazione della frase e del periodo Morfologie e sintassi: riconoscere le categorie grammaticali (pronome) LA PROVA DI MATEMATICA Costruita in base alle indicazioni del Quadro di Riferimento Documenti nazionali: Confronto OSA Indicazioni Nazionali 2004 e Indicazioni per il curricolo 2007 Curricoli UMI CIIM Framework internazionali: Quadri di riferimento di ricerche valutative internazionali simili: IEA TIMSS - OCSE PISA Prassi didattica e osservazioni degli insegnanti 26

27 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Scopo del Quadro di Riferimento Presentare le idee chiave che guidano la progettazione delle prove definendo: gli ambiti della valutazione Quali aspetti della matematica valutare? Quali argomenti assumere come oggetto di rilevazione? i modi della valutazione Quali strumenti di valutazione utilizzare? Quali criteri seguire nella costruzione delle prove? IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA La struttura del Quadro di Riferimento La competenza matematica I contenuti matematici: nuclei tematici e ambiti di valutazione I processi cognitivi Caratteristiche delle prove e criteri per la formulazione dei quesiti Esempi 27

28 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA La competenza matematica - 1 Valore formativo della disciplina L apprendimento della matematica è una componente fondamentale nell educazione e la crescita della persona Valore funzionale della disciplina La competenza matematica è un fattore fondamentale nella consapevolezza del futuro cittadino e nella sua riuscita nel mondo professionale OCSE -PISA La competenza matematica è la capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, operare valutazioni fondate, utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell individuo in quanto cittadino che esercita un ruolo costruttivo, impegnato e basato sulla riflessione. COMPETENZE CHIAVE per l apprendimento permanente La competenza matematica è l abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici) IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA La competenza matematica -2 Viene respinta una concezione eminentemente strumentale della disciplina, e abbracciata una visione della matematica profondamente radicata nella cultura pertanto le prove non devono limitarsi a valutare l'apprendimento della matematica utile ma devono cercare di far riferimento alla matematica come strumento di pensiero disciplina con un proprio specifico statuto epistemologico 28

29 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Quale matematica si valuta? Conoscenza della disciplina e dei suoi strumenti CONOSCENZA CONCETTUALE frutto di interiorizzazione dell esperienza e di riflessione critica radicata in contesti di razionalizzazione della realtà Quale matematica NON si valuta? addestramento meccanico o apprendimento mnemonico gli aspetti algoritmici ed esecutivi, pur riconosciuti come componenti irrinunciabili della disciplina, non vanno considerati fini a sé stessi eccessi di astrazione e di formalismo la formalizzazione va acquisita a partire dal riconoscimento della sua necessità ed efficacia nell usare ed esprimere il pensiero matematico IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Cosa si valuta? Conoscenze CONTENUTI Abilità PROCESSI COGNITIVI Le competenze non sono concepite come skills nudi, contentfree, ma come abilità complesse e contestualizzate che presuppongono specifiche conoscenze disciplinari. Di conseguenza, né i contenuti, né i processi vengono mai rilevati isolatamente; tutti gli item derivano da una combinazione dei due, attraverso la definizione di prestazioni attese. Le prestazioni attese descrivono in termini di comportamenti osservabili ciò che ci si attende che gli studenti sappiano e sappiano fare di fronte ai compiti proposti nella rilevazione. 29

30 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA I contenuti matematici IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione: NUMERI Prova nazionale esame di Stato Numeri naturali, frazioni e decimali, interi, rapporto, proporzione, percentuale 30

31 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione: SPAZIO E FIGURE Prova nazionale esame di Stato Rette ed angoli, figure piane e solide; congruenza e similitudine; teorema di Pitagora e sue applicazioni; rappresentazione di punti, segmenti e figure sul piano cartesiano; simmetria IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione: RELAZIONI E FUNZIONI Prova nazionale esame di Stato Espressioni algebriche, equazioni e formule, relazioni, rappresentazione grafica di funzioni di proporzionalità diretta e inversa * Ambito valutato solo a partire dalla classe V primaria 31

32 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA Gli ambiti di valutazione:misura, DATI e PREVISIONI Prova nazionale esame di Stato Attributi ed unità; strumenti, tecniche e formule; raccolta di dati e organizzazione; rappresentazione dei dati; interpretazione dei dati; probabilità IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA CURRICOLO UMI Nuclei di processo Argomentare e congetturare Misurare Risolvere e porsi problemi I processi cognitivi TIMSS 2007 Domini cognitivi Conoscere: ricordare,riconoscere, calcolare, estrapolare, misurare, classificare/ordinare Applicare: selezionare, rappresentare, modellizare,implementare, risolvere problemi di routine Ragionare: Analizzare, generalizzare, integrare, giustificare, risolvere problemi non di routine OCSE PISA 2009 Competenze Riproduzione Connessione Riflessione Pensare e ragionare Argomentare Comunicare Modellizzare Formulare e risolvere problemi Rappresentare Usare il linguaggio simbolico, formale e tecnico e delle operazioni Usare sussidi e strumenti 32

33 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA I processi cognitivi - 1 Conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della matematica (oggetti matematici, proprietà, strutture...); algoritmi e procedure (in ambito aritmetico, geometrico...); diverse forme di rappresentazione e sapere passare da una all'altra (verbale, scritta, simbolica, grafica,...). IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA I processi cognitivi - 2 Sapere risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica (individuare e collegare le informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi di problemi come ad esempio sequenza di operazioni, esporre il procedimento risolutivo, ). Sapere riconoscere in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e saper utilizzare strumenti di misura (saper individuare l'unità o lo strumento di misura più adatto in un dato contesto, saper stimare una misura, ). 33

34 IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA I processi cognitivi - 3 Acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico (congetturare, verificare, giustificare, definire, generalizzare,...). Utilizzare la matematica appresa per il trattamento quantitativo dell'informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale (descrivere un fenomeno in termini quantitativi, interpretare una descrizione di un fenomeno in termini quantitativi con strumenti statistici o funzioni, utilizzare modelli matematici per descrivere e interpretare situazioni e fenomeni,...). LA PROVA DI MATEMATICA Tipi di quesito A risposta chiusa a scelta multipla semplice A risposta aperta univoca / articolata Possibilità di (prova nazionale esame di Stato) quesiti plurimi, dipendenti da uno stesso materiale stimolo con possibilità di punteggio parziale Formulati in modo semplice, chiaro impiegando diversi registri: testi, figure, immagini, tabelle, grafici in un contesto che li collega a situazioni concrete e, solo progressivamente, con riguardo alla matematica per sé Differenza tra prove scolastiche e prove standardizzate: gamma dei livelli di difficoltà / competenza considerati 34

35 Quale numero corrisponde a 240 decimi? ESEMPI DI ITEM - MATEMATICA A B. 24 C. 2,4 D. 0,24 CLASSE : V primaria AMBITO DI CONTENUTO: NUMERO ABILITA : Conoscere e utilizzare la notazione posizionale di numeri interi e numeri decimali Una pentola contiene acqua a temperatura ambiente (18 C) che viene scaldata. Quale grafico descrive quello che succede? CLASSE: III secondaria I grado AMBITO DI CONTENUTO: RELAZIONI E FUNZIONI ABILITA :Identificare un grafico o una formula che esprime relazioni fra grandezze in fatti e fenomeni LA PROVA DI MATEMATICA Quali effetti di ricaduta? Il QdR può servire agli insegnanti per interpretare i risultati delle prove INVALSI in quanto confronto tra le indicazioni nazionali, il curricolo effettivo e quello raggiunto. Valutare i risultati delle proprie classi o della propria istituzione scolastica attraverso la comparazione con gli esiti complessivi delle prove per individuare i punti di forza e di debolezza del percorso effettivamente realizzato in classe e delle metodologie scelte aiutare il coordinamento all'interno delle singole istituzioni scolastiche. Condurre una riflessione autonoma sulle abilità e conoscenze acquisite dagli alunni (curricolo raggiunto), sulla validità delle scelte didattiche effettuate, sulla efficacia dell offerta formativa programmata e infine sulla ampiezza, profondità e coerenza del curriculum effettivamente svolto (curricolo effettivo). 35

36 LA PROVA DI MATEMATICA Quali rischi? Preoccupazione di addestrare gli allievi ad affrontare tipologie valutative simili, limitandosi ad imitarne la forma nelle prove di verifica svolte in classe nel corso dell anno, senza invece curare la effettiva crescita del cognitivo e culturale di cui le prove dovrebbero rilevare e valutare l esistenza, per stimolarne poi lo sviluppo. I RISULTATI LIVELLO NAZIONALE Punteggio grezzo corretto per area geografica Punteggio medio grezzo corretto nelle tre parti della prova di italiano per area geografica 36

37 I RISULTATI LIVELLO REGIONALE Punteggio grezzo medio corretto per regione ITALIANO MATEMATICA Limite inf. Media Limite sup. Limite inf. Media Limite sup. Lombardia 27,8 28,1 28,4 18,3 18,8 19,2 Italia 26,5 26,8 27,0 16,9 17,2 17,5 Punteggio medio grezzo corretto nelle tre parti della prova di italiano per regione ITALIANO Comprensione del testo narrativo Comprensione del testo espositivo Grammatica Limite inf. Media Limite sup. Limite inf. Media Limite sup. Limite inf. Media Limite sup. Lombardia 11,6 11,8 11,9 9,0 9,0 9,0 7,2 7,4 7,5 Italia 11,1 11,2 11,3 8,3 8,4 8,5 7,1 7,1 7,2 I RISULTATI DISTRIBUZIONE DELLE RISPOSTE Distribuzione percentuale delle risposte alle domande a scelta multipla nella prova di italiano Il buon nome 37

38 I RISULTATI DISTRIBUZIONE DELLE RISPOSTE Distribuzione percentuale delle risposte alle domande a scelta multipla nella prova di italiano - Quesiti grammaticali I RISULTATI I DATI DI SCUOLA (1) 38

39 I RISULTATI I DATI DI SCUOLA (2) I RISULTATI I DATI DI SCUOLA (3) 39

40 I RISULTATI I DATI DI SCUOLA (4) I dati sono esportabili in Excel IL PERCORSO PER LE SCUOLE Come utilizzare Quadri di riferimento per mettere a fuoco gli obiettivi del percorso di insegnamento acquisire consapevolezza delle caratteristiche del nostro insegnamento Prove per costruire percorsi di apprendimento migliorare i processi di valutazione avere riferimenti esterni in aggiunta e quelli interni Risultati per riequilibrare le diverse componenti dei percorsi di insegnamento e dei processi di apprendimento riequilibrare i processi valutativi 40

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