RETI INTERNET MULTIMEDIALI
|
|
- Nicolo Negri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RETI INTERNET MULTIMEDIALI VoIP Introduzione, Codifica della voce Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dal Prof. Stefano Paris
2 VOIP Introduzione
3 Perché IP Telephony L integrazione di telefonia e IP rappresenta l opportunità di realizzare un sistema globale di comunicazione multimediale Riconosciuto il fallimento dapprima di ISDN come strumento di integrazione end-to-end di dati su reti fonia e successivamente di B-ISDN basata su ATM ci si è orientati sulla possibilità di integrare la fonia su reti dati l unica rete dati universale è basata su IP
4 Perché IP Telephony I vantaggi dell integrazione (gestione unificata di problematiche e risorse e servizi di comunicazione) si sommano ai vantaggi dell utilizzo di IP: Crescita Ubiquità Metodo di trasporto e interfaccia utente universali Metodi di scoperta delle risorse scalabili Servizi realizzati con protocolli end-to-end che utilizzano piattaforme aperte e che aprono la strada a molteplici manifatturieri e a forti innovazioni a basso costo
5 Vantaggi per l utente Utilizzo di apparati intelligenti (PC) che permettono di programmare direttamente servizi di chiamata e risposta Programmazione di call forwarding Es: in funzione dell ora, dirotta a numero specificato e, per mancata risposta, dirotta su voice mail Mobilità e portabilità del numero L identità dell utente sganciata dall indirizzo fisico di rete (associato alla terminazione della linea) consente l indirizzamento alla persona indipendentemente dalla sua posizione fisica
6 Vantaggi per l utente Messaggistica unificata Integrazione , voice mail, short message, Scambio di dati durante la chiamata, sessioni con video Multiconferenza, numeri personali Accesso remoto alla Intranet Completo utilizzo dell Intranet, compresa la telefonia Sganciamento dallo strato fisico Possibilità di connessioni diverse contemporaneamente Da casa per telelavoro
7 Vantaggi per l utente Qualità regolabile Le chiamate possono essere scelte o programmate con qualità scelta dall utente in modo da massimizzare il rapporto costo/prestazioni Le chiamate interne possono essere di alta qualità, mentre quelle esterne, o lunga distanza, possono essere a qualità ridotta per contenere la banda utilizzata
8 Vantaggi per il gestore privato Unificazione della gestione fonia / dati Gestione semplificata della fonia con interfacce standard e user friendly Unificazione di servizi voce dati (call centers, WEB, IVR, directory, security, certificazioni) Facile espandibilità di servizi Minor costo di servizi ed hardware Facilità di offrire servizi su reti IP
9 Vantaggi per l utente pubblico Toll bypass Linee multiple Click to dial Servizi avanzati di reperimento risorse Messaggistica universale Integrazione servizi di rete intelligente (IN) e Internet
10 Esempi di vantaggi per i carrier Integrazione delle reti PSTN, Wireless, IP Offerta di nuovi servizi Roaming Servizi avanzati di reperimento risorse Servizi alla persona Messaggistica universale Integrazione servizi di rete intelligente (IN) e Internet
11 Enti di standardizzazione International Telecommunication Union (ITU) Internet Engineering Task Force (IETF) AVT: RTP SIP: SIP per IP Telephony IPTEL: CPL and GLP SIPPING: estensioni SIP SIMPLE: SIP per Instant Messagging PINT (PIN): PSTN-Internet services MEGACO: Media gateway control SIGTRAN: Telephony signaling transport European Telecommunication Standards Institute (ETSI) Typhon
12 VOIP Codifica della voce
13 Qualità del segnale audio La codifica avviene a partire dalla rappresentazione digitale del segnale audio La rappresentazione di partenza può essere più o meno fedele, in relazione all'utilizzo che si intende fare del segnale audio Il segnale vocale può avere componenti fino ad una ventina di khz: per una sua perfetta riproduzione sarebbe necessario campionarlo ad una frequenza di 40 khz; d'altra parte la maggior parte dell'energia e dell'informazione è concentrata nei primi 4 KHz Usualmente si identificano tre livelli di qualità in funzione delle finalità d uso del segnale audio Frequenza di campionamento Qualità Caratteristiche Applicazioni 44kHz CD Riproduzione perfetta Multimedia 14 khz Audio Riproduzione quasi perfetta Videoconferenza 8 khz Telefonia Riproduzione buona Telefonia
14 Codificatori Vocali Funzione: trasformano la voce in un flusso di bit Tipologie: Waveform codecs sistemi a codifica della forma d onda Source codecs (vocoders) sistemi a codifica di parametri del modello della sorgente Hybrid codecs Sistemi misti
15 Waveform Codecs Codificano il segnale di banda B senza perdite Campionamento: si selezionano i campioni che rappresentano un segnale continuo nel tempo, passando a un segnale tempo-discreto Teorema di Nyquist: campionamento a 2B telefonia classica B= 4 KHz Quantizzazione: si rappresentano i valori dei campioni, di tipo analogico, con un numero di livelli discreto e finito operazione irreversibile uniforme o non-uniforme per addensare i livelli ove si concentra maggiore accuratezza massimo rumore di quantizzazione tollerabile telefonia base: 8 bit/campione = 64 kbit/s Campionatore ADC alta qualità, bassa complessità, basso ritardo (1 campione), robustezza agli errori e al rumore di fondo
16 Pulse Code Modulation (PCM) Standardizzato da ITU nel 1960: G.711 Si assume B=4 khz, e la frequenza di campionamento Bc=8 khz, 8 bit/campione, 64 kbit/s Due differenti regole di quantizzazione (logaritmica) puntando a raffinare la granularità ove le ampiezze del segnale sono minori per America (m-law) e Europa (A-law) Regole di conversione standard Quantizzazione adattativa per adattarsi alla dinamica dei valori
17 Quantizzazione A-Law Encoding µ-law Encoding
18 Differential PCM (DPCM) I campioni vocali successivi presentano una correlazione E possibile utilizzare metodi di predizione per valutare il campione successivo noti i precedenti Si trasmette solo la differenza tra valore predetto e valore reale A causa della correlazione, la varianza della differenza è minore ed è possibile codificarla con un minor numero di bit Predittore - Camp. + + Quant.
19 Adaptive DPCM (ADPCM) Le prestazioni migliorano se predittore e quantizzatore sono adattativi Standardizzato nel 1980 da ITU ADPCM a 32 kbit/s: G.721 Successivamente ADPCM a 40, 32, 24, 16 kbit/s: G.726 e G.727 Predittore adattativo Bassa qualità camp quant. adattativo
20 Caratteristiche del segnale vocale La frequenza fondamentale, che varia in genere tra gli 80 e i 300 Hz in funzione del parlatore, è detta frequenza di pitch Fo, intendendo con la parola pitch il tono della voce. I suoni emessi in questo caso vengono detti sonori. I suoni sordi, o non vocalizzati, sono stimolati da una sequenza puramente casuale.
21 Spettro del segnale vocale
22 Modello a fonemi Filtro riverberante a parametri discreti Segnale in ingresso (treno di impulsi o rumore bianco) Parametri del filtro variati periodicamente (10-20 ms) Eccitazione Tratto vocale pitch rumore parametri filtro C n Un fonema è un'unità minima differenziante di un sistema linguistico: è la rappresentazione astratta di un suono
23 Produzione vocale Cavità nasale Bocca Tratto vocale Palato Labbra Lingua Mandibola Tunnel dell aria Dotto aereo Polmoni s Diaframma Articolatori Corde vocali Laringe Oscillatori
24 Modello del vocoder Modello elettrico equivalente Transfer function of the vocal tract Periodical excitation Voicing f Stochastic excitation V NV Spectrum shaping filter Gain Speech
25 Vocoder lineari (LPC) Modello della voce basato sul filtro lineare a parametri discreti (basato sulla predizione dei campioni) Ad intervalli regolari (10-20 ms) vengono stimati e trasmessi i parametri del modello coefficienti del filtro a i voiced/unvoiced flag, varianza del segnale di eccitazione, pitch, guadagno sˆ( n) p i 1 a s' ( n i i) Eccitazione (20 ms) gain S A(z) Voce sintetica La stima è effettuata minimizzando la varianza dell errore e( n) s n) s( n) ˆ(
26 Linear Prediction Coding Il sistema di produzione della voce è un modello autoregressivo: p s( n) a( k) s( n k) e( n) k 1 Parametri del modello stimati per ogni segmento (~30 ms). Parametri {a(k); k=1:p} ricavati risolvendo il sistema di equazioni Source Model unvoiced random sequence generator periodic pulse train generator V/U G u[n] Funzione di trasferimento: H( z) S( z) E( z) 1 k 1 Per codificare si trasmettono i parametri {a(k)} e G L ordine del modello è 8-10 H(z) = 1 P 1 a k z -k k = 1 Vocal Tract Model p G a( k) z k voiced
27 Vocoder lineari (LPC) Esempio: campionamento a 8000 Hz buffer 240 campioni => 30 msec G = 5 bit, a(k) = 8 bit ciascuno, voiced/unvoiced decision = 1 bit, pitch = 6 bit => 92 bits/30 msec = 3067 bps In decodifica un sintetizzatore utilizza i parametri ricevuti per riprodurre il segnale Ritardi elevati: segmentazione, analisi, sintesi Qualità: intelligibile ma non naturale (limiti modello + problemi con rumori di fondo) Bit rate basso: < 2.4 kbit/s
28 Vocoder lineari (LPC) Speech input signal Digitizer Waveform feature extraction Voiced/unvoiced Pitch Loudness Vocal tract analysis LPC Vocal Tract model coefficients Network Speech output signal Vocal tract model X Vocal signal synthetizer Loudness Voiced/unvoiced Pitch Unvoiced signal synthetizer LPC Vocal Tract model coefficients
29 Predizione short-term - risonanza del tratto vocale long-term - periodicità del parlato (vibrazione delle corde vocali) long-term prediction current sample short-term prediction time
30 Modelli di Eccitazione Eccitazione classica LPC a due stati (es. LPC-10) gain, pitch, flag voice/unvoiced Eccitazione mista eccitazione periodica e pseudo-random insieme 2 filtri di sintesi frequenze basse eccitazione periodica (il filtro a memoria lunga eccitato con un treno di impulsi regolari e riproduce bene i suoni vocalizzati) frequenze alte eccitazione pseudo casuale (rumore bianco gaussiano eccita filtro a memoria breve e riproduce bene le consonanti) Eccitazione residuale Eccitazione ideale: e(n) Codifica a basso bit-rate di e(n) Non e più un vero vocoder Verso codificatori ibridi
31 Hybrid Codecs Cercano di colmare il vuoto tra vocoder e waveform codec I più diffusi usano le stesse tecniche dei vocoder (LPC), ma ottimizzano alcuni parametri (segnale di eccitazione) minimizzando il segnale errore Encoder Decoder
32 Hybrid Codecs Multipulse-Excited Linear Prediction (MPLP), 1982 Impulsi non uniformi di ampiezze variabili Posizione e ampiezza di ciascun impulso sono determinate con procedura iterativa che minimizza una funzione dell errore es. MPLP 9.6 kbit/s di BTI per servizio Skyphone Regular Pulse Excitation (RPE) Sequenza di impulsi equi-spaziati Parametri: posizione primo impulso e periodo es. LPT-RPE GSM 13 kbit/s 8000 Hz, 13 bit/campione LTP: long term prediction
33 Codificatore GSM Codificatore LPC-LTP (Linear Prediction Coding- Long Term Prediction) con RPE (Regular Pulse Excitation) Standard ETSI Blocchi da 20 ms che producono 260 bit raggruppati in 3 livelli di importanza 50 ricevono massima protezione 132 ricevono una protezione media 78 non sono protetti per nulla Totale 13 kbit/s
34 Codificatore GSM Segnale vocale Campionatore quantizzatore segmentazione CODIFICATORE Analisi di breve periodo Analisi di lungo periodo Codifica RPE multiplazione Al trasmettitore RPE: Regular Pulse Excitation
35 Hybrid Codecs Code Excited Linear Prediction (CELP) La sequenza di eccitazione viene scelta tra un insieme di sequenze (code-book): un catalogo di realizzazioni che minimizzano l errore rispetto al segnale originale Le sequenze nel code-book sono realizzazioni di processi gaussiani Problema: complessità e lunghi ritardi dovuti alla ricerca della sequenza ottima nel code-book Semplificazione dell algoritmo mediante metodi efficienti di ricerca e modifica del code-book G.728 low delay CELP codec 16 kbit/s G.729 CS-ACELP codec 8 kbit/s G ACELP 5.3 kbit/s Conjugate Structure Algebraic Code-Excited Linear Prediction Algebraic Code-Excited Linear Prediction
36 Code Excited Linear Prediction (CELP) CELP usa la quantizzazione vettoriale per rappresentare in modo compatto il residuo (errore di stima) Il vettore di ingresso viene ricercato nel code-book con l obiettivo di minimizzare l errore residuo
37 Codificatore CELP Speech samples Gaussian Excitation codebook Gain Pitch Synthesis filter LP parameters Spectral Envelope (LP) Synthesis filter Buffer and LP analysis - + Side information Perceptual Weighting Filter W(z) Compute Energy of Error (square and sum) Index of Excitation sequence
38 Decodificatore CELP From Channel decoder Buffer And controller Gaussian Excitation codebook Pitch Synthesis filter LP Synthesis filter LP parameters, gain and pitch estimate updates
39 Principali Codifiche Compressione Year Bit rate (kbit/s) Frame size (ms) Look ahead (ms) G.711 PCM Adaptive Differential Pulse-Code Modulation G.726 ADPCM G.722 Subband ADPCM Low Delay Code Excited Linear Prediction G.728 LD-CELP Conjugate-Structure Algebraic-Code- Excited Linear Prediction G.729 CS-ACELP Multi-Pulse Maximum Likelihood Quantization G MP-MLQ Algebraic-Code-Excited Linear Prediction G ACELP Regular Pulse Excitation Long Term Prediction RPE-LTP (GSM)
40 Prestazioni dei Codec Mean Opinion Score ascoltatori 5 livelli: excellent, good, fair, poor, bad excellent G.729 G.728 G.726 G.727 G.711 good G GSM fair IS96(DAMPS) R.V.Cox, AT&T Com. Mag, Sept 97 poor bad kbit/s
41 Adaptive Multi-Rate (AMR) Il codificatore Adaptive Multi-Rate (AMR o AMR-NB) è uno schema di compressione audio ibrido ottimizzato per il parlato (soggetto a brevetto) basato su ACELP (Algebraic Code Excited Linear Prediction) E un codificatore multi-rate che codifica segnali vocali a banda stretta( Hz) a bit rate variabile tra 4.75 e 12.2 kbit/s con qualità telefonica a partire da 7.4 kbit/s Adottato dal 3GPP ad ottobre 1999 attualmente ampiamente usato per GSM e UMTS Si adatta alle caratteristiche del canale e seleziona una tra otto possibili bit-rate di codifica Trame di 20 ms contenenti 160 campioni (frequenza campionamento 8kHz) Lunghezze di trama variabili pari a 95, 103, 118, 134, 148, 159, 204, 244 bit con bitrate corrispondenti pari a 4.75, 5.15, 5.90, 6.70, 7.40, 7.95, 10.2, 12.2 kbit/s
42 Adaptive Multi-Rate (AMR) L adattamento del codec alla qualità del canale viene orchestrato dalla RNC Radio Network Controller TransCoder
43 Principi di funzionamento AMR Il funzionamento dinamico effettua un trade-off tra qualità della voce e livello di protezione: le velocità inferiori sono caratterizzate da una migliore protezione dagli errori, viceversa per le velocità più elevate C/I: Channel/Interference
44 MP3: MPEG 1 Layer III Codifica audio introdotta in MPEG 1 Sviluppato in origine dal Fraunhofer IIS nell ambito del progetto EUREKA EU147 Rilasciato nel 1993 Precisione 16 bit Frequenze di campionamento: 32KHz, 44.1 KHz, 48 KHz Tre livelli di compressione: Layer 1, Layer 2, Layer 3 (MP3) Layer 3: kbps, target 64 kbps Layer 2: kbps, target 128 kbps usato nel DAB Layer 1: kbps, target 192 kbps
45 MP3 Utilizza le caratteristiche psicoacustiche dell audio per ridurre l informazione che non verrebbe apprezzata dall orecchio umano Si sfruttano i limiti dovuti alla mascheratura in frequenza e tempo che delimitano il campo dell udibile per modulare il rumore di quantizzazione, determinandone il livello dopo aver analizzato il segnale con un banco di filtri (32 sotto-bande nel caso MP3)
46 Codificatore MP3 Input: 16 bit a 44kHz - 768kbps Bande Equispaziate ~689Hz FFT utilizzata per trovare le soglie di masking
47 MPEG-2 AAC (Advanced Audio Coding) Standard per la codifica dei DVD-Audio Recordable (DVD-AR) Introdotto nel 1997 come MPEG 2 Layer 7 Lavora a 320 kbps con 5 canali per diverse direzioni del suono: Left, Right, Center, Left- Surround, and Right-Surround Fino a 48 canali, frequenza di campionamento tra 8 khz e 96 khz, bitrate fino a 576 kbps per canale
48 Qualità della voce ricostruita Oltre alla caratteristiche intrinseche della codifica, nelle reti trasmissive la qualità della riproduzione è influenzata anche da Ritardi di riproduzione eccessivi Eco Perdita totale o parziale di segmenti codificati Codifica-decodifica multipla
49 Soppressione dei silenzi Nelle conversazioni duplex il canale è usato per il 50% del tempo e in più ci sono le pause del parlato Utilizzabile in reti a pacchetto per ridurre la banda media occupata e aumentare la capacità a disposizione I silenzi vanno soppressi senza dare la sensazione di caduta della linea (rumore di fondo) Esistono molti metodi di silence-detection Decisione segmento per segmento basata su livello di energia Decisione con memoria (es. almeno due segmenti consecutivi di segmenti sotto soglia per l attivazione) Soglie adattative Meccanismi legati al codec
50 End-to-End QoS (ETSI Typhoon) NOTA: Sopra 25 ms di ritardo occorre buona compensazione dell eco B e s t H i g h M e d i u m B e s t E f f o r t M O S Q u a l i t y : M o u t h - t o - 0 m s m s m s m s a n d E a r D e l a y : m s m s m s a b o v e C a l l 0 s e c s e c s e c s e c a n d S e t u p : s e c s e c s e c a b o v e
51 Cause di ritardi in VoIP Cattura suono Compressione (framing, algoritmo + processing) Pacchettizzazione Trasmissione + Propagazione Processing + code nei router Playout delay Decompressione (processing) Resa suono
52 Esempio di un delay budget VoIP
53 Ritardo di compressione Compressione Bit rate (kbit/s) Frame size (ms) Look ahead (ms) Processing (ms) G.711 PCM Adaptive Differential Pulse-Code Modulation G.726 ADPCM Low Delay Code Excited Linear Prediction G.728 LD-CELP Conjugate-Structure Algebraic-Code- Excited Linear Prediction G.729 CS-ACELP Multi-Pulse Maximum Likelihood Quantization G MP-MLQ Algebraic Code Excited Linear Prediction G ACELP Regular Pulse Excited-Long Term Prediction RPE-LTP (GSM)
54 Pacchettizzazione E la procedura per cui uno o più segmenti di voce vengono raggruppati per la trasmissione su reti a cella o pacchetto E causa di ulteriori ritardi qualora occorra l accumulo di più segmenti codificati Ritardo di pacchettizzazione
55 Ritardo di pacchettizzazione Dipende dalla lunghezza del pacchetto (ms di voce) Si compone in modo più o meno additivo al ritardo di compressione In generale: buona compressione + pacchettizzazione prendono ms + processing
56 Ritardo di trasmissione velocità del link 40 Byte (voce) 64 kbit/s 5 ms 128 kbit/s 2.5 ms 512 kbit/s ms 2 Mb/s 0.16 ms X n. di link attraversati 10 Mb/s ms Ritardo di propagazione: 5 ms /1000 km
57 Ritardi in rete Tecnica a circuito La banda totale è suddivisa in circuiti a 64 k Tecnica a pacchetto Multiplazione statistica Ritardi
58 Effetti della velocità dei link A B C D G711 Tx0 t Formazione pacchetto =Tx0 Tx1 latency A B C D Circuiti a 64 k: pipeline Store and forward su grossi circuiti Playout buffer
59 Ritardo in coda La teoria prova che i ritardi medio e percentile nella coda di trasmissione sono proporzionali al tempo di trasmissione T Un carico accettabile produce un ritardo pari a circa 1-2 volte T TX
60 Compensazione del jitter Il ritardo variabile della rete causa Jitter Ritardo di playout e resync
61 Compensazione del jitter Il ritardo di playout del primo pacchetto deve essere settato per compensare il jitter massimo T out costante: settato a priori al valore massimo tollerato T out adattativo: variato durante i periodi di silenzio sulla base dei ritardi osservati nel periodo di attività precedente
62 Valutazioni di ritardo Nella rete telefonica, il cammino massimo USA da costa a costa offre un ritardo misurato (propagazione e apparati) di 90 ms Nel backbone le velocità sono elevate e i ritardi di trasmissione a pacchetto, e nelle relative code, sono frazioni di ms Ritardo di codifica, pacchettizzazione, decodifica, e processing 50 ms Assumendo un ritardo di buona qualità (200 ms max) restano 60 ms per ritardo nelle code e nel playout buffer
63 Misure di ritardo Chuck Fraleigh, NetVMG - Sue Moon, KAIST - Bryan Lyles, Independent Consultant - Chase Cotton, Mujahid Khan, Deb Moll, Rob Rockell, and Ted Seely, Sprint - Christophe Diot, Intel Research Packet-Level Traffic Measurements from the Sprint IP Backbone IEEE Network Nov. Dec U.S. transcontinental delay distributions in Fig. 11 are obtained between San Jose and New York, and reflect 200 million packet matches in a 1 h period. Packets identified in these delay distributions crossed five POPs and eight core routers.
64 Backbone Sprint
65 Distribuzione del ritardo San Jose New York OC-48: Interfaccia SDH a 2.5 Gbit/s
66 Distribuzione del ritardo San Jose New York The minimum delays are ms from OC-48-6 to OC-48-4 (from San Jose to New York), and ms from OC-48-3 to OC-48-5 (from New York to San Jose); The average delays are ms and 28.58, and the 99.9 percent delays are ms and 31 ms, respectively. The jitter on these paths is limited to less than 3 ms. This amount of jitter is not sufficient to impact the performance of delay-constrained applications such as media streaming or VoIP. While we observe a very small number of packets that experienced delay above 100 ms. Router idiosyncrasies are identified as a cause of large delays. The main contributing factor in network delay is the speed of light
67 Valutazioni di Qualità Mean Opinion Score (MOS) Misura la chiarezza della voce Basato sull opinione di un gran numero di ascoltatori Standardizzato nella raccomandazione P.800 Score Quality of Speech 5 Excellent 4 Good 3 Fair 2 Poor 1 Bad Difetti: metodo complesso e costoso non adatto a misure continuate
68 Valutazioni di Qualità Perceptual Speech Quality Measurement (PSQM) Raccomandazione P.861 del 1996 Utilizza un confronto matematico fra segnale elaborato e segnale degradato operato attraverso operazioni che tengono conto delle modalità percettive I risultati sono tarati in modo da predire il MOS Difetti: pensato per i CODEC non riscontra i difetti tipici delle reti (errori del canale, perdita di pacchetti, clipping..)
69 Valutazioni di Qualità Perceptual Analysis Measurement System (PAMS) Sviluppato da BT a partire dal 1998 per ovviare a errori di PSQM Primo sistema adatto a testare in modo completo sistemi VoIP
70 Valutazioni di Qualità Perceptual Evaluation of Speech Quality (PESQ) Raccomandazione P.862 del 2001
71 E-Model L E-model è stato standardizzato dall ITU-T (G.107) per prevedere, in modo approssimato, la qualità del segnale vocale su un collegamento IP Dati il codec, e misure oggettive di ritardo e perdita di pacchetti (oltre ad altri fattori di degrado della comunicazione), con l E-model si determina una previsione approssimata del MOS che si otterrà su un collegamento telefonico IP L E-model è un utile strumento impiegato largamente nell industria per la progettazione preliminare e la pianificazione, anche se non è riconosciuto come strumento ufficiale da ITU-T
72 E-Model Si definisce una metrica R rating factor (compresa tra 1 e 100) La qualità R è definita come: R = R 0 - I s - I d - I e + A R 0 è il rapporto base segnale-rumore (es. rumore del circuito e dell ambiente); I s è il fattore di degrado simultaneo alla trasmissione del segnale vocale (es. quantizzazione); I d degrado imputabile ai ritardi del segnale vocale (eco parlatore, eco ascoltatore, ritardo assoluto); I e degrado imputabile al dispositivo (equipment); A: fattore di vantaggio dell utente (l utente è sempre proiettato a compensare degradi prestazionali e a non riconoscerli tanto più se si trova in condizioni meno favorevoli)
73 E-Model
74 E-Model
75 E-Model effetto del codec Valori di I E dovuti intrinsecamente a codec (ITU-T G.113) Adaptive Differential Pulse-Code Modulation Low Delay Code Excited Linear Prediction Conjugate-Structure Algebraic-Code- Excited Linear Prediction Algebraic Code Excited Linear Prediction Multi-Pulse Maximum Likelihood Quantization
76 E-Model effetto della perdita Valori di I E dovuti a effetto di perdite su codec (ITU-T G.113) Packet Loss Concealment Voice Activity Detection Enhanced Full Rate L impiego di tecniche di FEC (Forward Error Correction) o loss concealment richiede che questi valori vengano rivisti
77 E Model ritardo end-to-end
78 Ritardo Ritardo del codificatore: dimensione trama e algoritmico Ritardo di pacchettizzazione Ritardo di serializzazione T PD ritardo pacchettizzazione [ms] P S dimensione del payload [b] C BW banda del codificatore [kbit/s] T SER ritardo serializzazione [ms] L S velocità di linea [kbit/s] H L lunghezza dell intestazione [b]
79 Ritardo in coda Modello M/D/1/ con M sorgenti con distribuzione di Poisson che usano lo stesso codec Il carico è dato da stabilità in cui 0<r<1 per la l è il tasso di arrivo e m il tasso di servizio P S dimensione del payload [b] C BW banda del codificatore [kbit/s] T SER ritardo serializzazione [ms] T S tempo di elaborazione nel router [ms]
80 E-Model: Formula MOS=f(R) Mean Opinion Score (MOS CQE ) For R 0: MOS CQE 1 Mean Opinion Score Conversational Quality, Estimated For 0 R 100: For R 100: MOS 6 CQE R R( R 60)(100 R)7 10 MOS CQE 4.5 Excellent 5 MOS Good 4 Fair 3 Poor 2 Bad R G.107_FB.2 Figure B.2/G.107 MOS CQE as function of rating factor R
81 POLQA POLQA (Perceptual Objective Listening Quality Analysis) Nuova generazione ITU-T P.863 per asseverare la qualità della voce in contesti evoluti: Requisiti super wideband : HD Voice, 3G, VoLTE (4G), VoHSPA e VoIP. Differenza tra POLQA e PESQ: Valutazione anche con alto livello di rumore di fondo Valutazione con gamma di frequenze tra 50 Hz e 14 khz Sensibilità alla distorsione lineare di frequenza
82 Quality of Experience (QoE) ITU-T Rec. E. 800 definisce la QoS come collective effect of service performance which determines the degree of satisfaction of a user of the service ITU-T Recommendation P.10/G.100, definisce la Quality of Experience (QoE) come, the overall acceptability of an application or service, as perceived subjectively by the enduser La QoE comprende tutti gli effetti del sistema end-to-end che concorre ad erogare al fruitore l esperienza di fruizione (client, terminale, infrastruttura di rete e di servizio) Il grado di accettazione del servizio può essere influenzato dalle aspettative dell utente e dal contesto
83 Le 4 viste della QoS secondo ITU-T E.800
84 Applicazione delle viste della qualità
85 QoE secondo ITU-T Rec G 1080 Le dimensioni della QoE secondo ITU-T Recommendation G.1080: "Quality of experience requirements for IPTV services" Quality of Service objective QoE subjective Human components Service factors Transport factors Application factors Emotions Service billing Experience
86 QoE secondo ETSI STF 354 [Brooks & Hestnes, 2010], [ETSI STF 354] QoE is a measure of user performance based on objective and subjective psychological measures of using a service or product using a service or product. NOTE 1: It takes into account technical parameters (e.g., QoS) and usage context variables (e.g., communication task), and measures the process and outcomes of usage (e.g., user effectiveness, efficiency, satisfaction, and enjoyment) NOTE 2: The appropriate psychological measures will be dependent on the communication context. Objective psychological measures do not rely on the opinion of the user (e.g., task completion time task accuracy ). Subjective psychological measures are based on the opinion of the user.
87 Requisiti QoS lato cliente ITU-T G.1001 End-user multimedia QoS categories Dal punto di vista del cliente finale, i requisiti di QoS richiesti dal servizio devono essere soddisfatti indipendentemente dalla modalità di implementazione di rete per lo specifico servizio: il cliente tende a confrontare la qualità dei servizi offerti da diversi operatori in base ad alcuni parametri di performance universali e user-oriented. Di nuovo, questi parametri (soggettivi o oggettivi) devono essere quindi considerati dal punto di vista del servizio (e della percezione che il cliente ne può avere) e non tengono contro della tecnologia o dell architettura di rete sottostante poiché vengono rilevati all end-point ma devono poter essere correlati in modo semplice alle performance della rete. I parametri maggiormente impattanti il cliente finale sono tre: il ritardo, la variazione del ritardo e la perdita di informazioni sul canale di comunicazione. Audio Video Data Background apps Conversational Voice Voice messaging Streaming audio Videophone One-way video Web-browsing Bulk data High priority transaction services (E-commerce) Command/control Still image Interactive games Telnet (server access) Instant messaging Fax Low priority transaction services (server-to-server) Usenet
88 Requisiti QoS lato cliente ITU-T G Performance targets for audio, video and data applications Medium Application Degree of Typical datat Key performance parameters and target values symmetry rates one way delay delay variation information loss other Audio Conversational voice 2-way 4-64 kbps preferred: <150 ms limit: <400 ms < 1ms < 3% Audio Voice messaging 1-way 4-32 kbps <1s (playback) <2s (record) < 1ms < 3% Audio HQ streaming audio 1-way kbps <10s <<1ms < 1% Video Videophone 2-way kbps preferred: <150 ms Lip-synch: < 1% limit: <400 ms <80ms Video One-way 1-way kbps <10s < 1% Data Web-browsing 1-way 10KB preferred: <2 s limit: < 4 ms n.a. 0 Data Bulk data 1-way 10KB - 10MB preferred: <15 s limit: < 60 ms n.a. 0 Data HP transaction services preferred: <2 s 2-way <10KB (E-commerce) limit: < 4 ms n.a. 0 Data Command/ control 2-way 1KB <250ms n.a. 0 Data Still image 1-way < 100KB preferred: <15 s limit: < 60 ms n.a. 0 Data Interactive games 2-way < 1KB <200ms n.a. 0 Data Telnet 2-way < 1KB <200ms n.a. 0 Data (server access) 1-way <10KB <200ms n.a. 0 Background apps (server-to-server) 1-way <10KB preferred: <2 s limit: < 4 ms n.a. 0 Background apps Fax (real time) 1-way 10KB < 30s/page n.a. <10e-6 BER Background apps Fax (store&fw) 1-way 10KB sereval mins n.a. <10e-6 BER Background apps LP transaction services 1-way <10KB < 30s n.a. 0 Background apps Usenet 1-way > 1MB sereval mins n.a. 0 Source: ITU-T G.1001 End-user multimedia QoS categories Tables I.1 e I.2
89 QoS offerta dal Provider ITU-T Y.1541 Network performance objectives for IP-based services Gli obiettivi di performance IP UNI-to-UNI si riferiscono al percorso tra le due User Network Interface. Il percorso UNI-to-UNI nella rete IP comprende il set di Sezioni di Rete (NS) e dei collegamenti tra le reti (Exchange Link, EL) che forniscono il trasporto dei pacchetti IP dalla UNI sorgente alla UNI destinazione. Le Sezioni di Rete possono considerarsi come Domini di operatore e possono includere le architetture di rete di accesso mentre l installazione presso il cliente (Customer Installation) comprende tutti i Terminal Equipment (host, router o LAN). Source: ITU-T REC Y.1540 IP packet transfer and availability performance parameters Figure 4 IP Network connectivity Source: ITU-T Y.1541 Network performance objectives for IP-based services Figure 1 UNI-to-UNI reference path for network QoS objectives
90 Upper bound on the mean IPTD Upper bound on the quantile of IPTD minus the minimum IPTD Upper bound on the packet loss probability Upper bound QoS offerta dal Provider ITU-T Y.1541 Network performance objectives for IP-based services QoS Class Application (examples) Real-time, jitter sensitive, high interaction (VoIP, VTC) Real-time, jitter sensitive, interactive (VoIP, VTC) Transaction data, highly interactive (Signalling) 3 Transaction data, interactive 4 5 Low loss only (short transactions, bulk data, video streaming) Traditional applications of default IP networks Node mechanism Separate queue with preferential servicing, traffic grooming Separate queue, drop priority Long queue, drop priority Separate queue (lowest priority Network techniques Constrained routing and distance Less constrained routing and distances Constrained routing and distance Less constrained routing and distances Network performance parameter IPTD IPDV IPLR IPER 100ms 50ms 1x10-3 1x ms 50ms 1x10-3 1x ms U 1x10-3 1x ms U 1x10-3 1x10-4 Any route/path 1s U 1x10-3 1x10-4 Any route/path U U U U Source: ITU-T Y.1541 Network performance objectives for IP-based services Tables I.1 e I.2 IPTD: IP packet Transfer Delay; IPDV: IP packet Delay Variation; IPLR: IP packet Loss Ratio; IPER: IP packet Error Ratio Gli obiettivi descritti si riferiscono a reti IP e prendono come riferimento due punti di misurazione che delimitano la rete IP end-to-end: lo standard richiede che questi obiettivi possano essere facilmente soddisfatti sulle reti IP e che gli operatori si debbano impegnare con i clienti a consegnare i pacchetti IP in ottemperanza ai requisiti espressi in tabella. Lo standard prevede inoltre che su alcuni percorsi di rete si possano realizzare risultati di performance molto migliorativi rispetto a quanto descritto in tabella. La sigla "U" indica "unspecified" o "unbounded : quando le performance relative ad un determinato parametro sono caratterizzate da U significa che lo standard non prevede di identificare alcun obiettivo per tale parametro: in questo caso, le misure effettuate per tale parametro possono fornire risultati a discrezione dell operatore.
91 QoS offerta dal Provider ITU-T Y.1221 Traffic control and congestion control in IP-based networks QoS Class Application (examples) Real-time, jitter sensitive, high interaction (VoIP, VTC) Real-time, jitter sensitive, interactive (VoIP, VTC) Transaction data, highly interactive (Signalling) 3 Transaction data, interactive 4 5 Low loss only (short transactions, bulk data, video streaming) Traditional applications of default IP networks Node mechanism Separate queue with preferential servicing, traffic grooming Separate queue, drop priority Long queue, drop priority Separate queue (lowest priority Network techniques Constrained routing and distance Less constrained routing and distances Constrained routing and distance Less constrained routing and distances Any route/path Y.1221 transfer capabilities Dedicated Bandwidth (DBW) Delay-sensitive Statistical Bandwidth (DSBW) Associated DiffServ PHBs EF AF Any route/path Best-effort (BE) Default Remarks The IPLR objective only applies to the IP packets in the higher priority levels of each AF class. The IPTD applies to all packets. A legacy IP service, when operated on a lightly loaded network may achieve a good level of IP QoS. Source: ITU-T Y.1541 Network performance objectives for IP-based services - Table VI.1/Y.1541 Association of Y.1541 QoS classes with Y.1221 transfer capabilities and differentiated services PHBs DBW (Dedicated Bandwidth) DSBW (Delay-sensitive Statistical Bandwidth) BE (Best Effort) Definizione: pensata per applicazioni con requisiti di ritardo stringenti, si pone l obiettivo di garantire la consegna dei pacchetti IP nei tempi richiesti sul percorso end-to-end. Requisiti di QoS: a causa delle restrizioni relative alla perdita dei pacchetti e al ritardo, è previsto che questa caratterizzazione scarti tutti i pacchetti non conformi ai requisiti Definizione: pensata per applicazioni che non hanno requisiti di ritardo stringenti Requisiti di QoS: a causa delle restrizioni relative alla perdita dei pacchetti, è previsto che questa caratterizzazione consegni tutti i pacchetti non conformi ai requisiti solo se le risorse lo consentono. Definizione: pensata per applicazioni che non hanno requisiti stringenti di ritardo e perdita di pacchetti Requisiti di QoS: nessuna policy prevista per questo tipo di caratterizzazione
RETI INTERNET MULTIMEDIALI
RETI INTERNET MULTIMEDIALI VoIP Introdizione, Codifica della voce Il materiale presentato in questa sequenza di diapositive è stato cortesemente messo a disposizione dal Prof. Antonio Capone e dal Prof.
DettagliRETI INTERNET MULTIMEDIALI
RETI INTERNET MULTIMEDIALI VoIP Introduzione e Codifica della voce Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dai Prof. Stefano Paris, Vittorio Trecordi, Antonio Capone e Flaminio
DettagliCompressione del Segnale (Audio)
Compressione del Segnale (Audio) Carlo Caini e Alessandro Vanelli Coralli Argomenti della Presentazione Introduzione Perché comprimere Come comprimere Esempi di Algoritmi di compressione Codifiche predittive
DettagliRETI INTERNET MULTIMEDIALI
RETI INTERNET MULTIMEDIALI VoIP: Problematiche di Deployment Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dai Prof. Antonio Capone, Flaminio Borgonovo e Stefano Paris IL DIMENSIONAMENTO
DettagliVideoStreaming su IP
VideoStreaming su IP Anno Accademico 2007/2008 Agenda Principi di video Streaming Come prevenire gli errori e come mascherarli Appendice Come si realizza la codifica/decodifca Protocollidirete Overview
DettagliProva di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00
Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 200, ore 1.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:
DettagliLo scenario: la definizione di Internet
1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 6
Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server
DettagliARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA
ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce
DettagliIntroduzione alle reti wireless Reti Avanzate, a.a. 2012/2013
Introduzione alle reti wireless Reti Avanzate, a.a. 2012/2013 Un. of Rome La Sapienza Chiara Petrioli Department of Computer Science University of Rome Sapienza Italy 2 Codifica della voce Codifica della
DettagliReti: unità di misura
Reti: unità di misura bandwidth: range di frequenze usate per la trasmissione del segnale elettromagnetico che codifica l informazione misurata in Hertz (Hz) bit rate: #bit trasmissibili su canale per
Dettagliesercizi-voip-v1.doc (era esercizi-2007-04-v6.doc) Esercizio 1
esercizi-voip-v1.doc (era esercizi-2007-04-v6.doc) Esercizio 1 Si consideri un sistema VoIP che operi con codifica GSM a R=13 kb/s. L'intervallo di pacchettizzazione è fissato a T=40ms. Si abbia a disposizione
DettagliLivello di Rete. Gaia Maselli maselli@di.uniroma1.it
Livello di Rete Gaia Maselli maselli@di.uniroma1.it Queste slide sono un adattamento delle slide fornite dal libro di testo e pertanto protette da copyright. All material copyright 1996-2007 J.F Kurose
Dettaglixdsl Generalità xdsl fa riferimento a tutti i tipi di Digital Subscriber Line
xdsl Generalità xdsl fa riferimento a tutti i tipi di Digital Subscriber Line ADSL: asymmetric DSL SDSL: symmetric DSL HDSL: High-data-rate DSL VDSL: Very high DSL E una tecnologia utilizzata per fornire
DettagliRETI INTERNET MULTIMEDIALI. Esercitazione 2
RETI INTERNET MULTIMEDIALI Esercitazione 2 1 VOIP 2 Esercizio 1 Dimensionamento Si consideri un sistema VoIP che operi con codifica G.729 a r=8 kbit/s. L'intervallo di pacchettizzazione è fissato a T=20ms.
DettagliFederico Laschi. Conclusioni
Lo scopo di questa tesi è stato quello di proporre alcuni algoritmi di allocazione dinamica della capacità trasmissiva, basati su tecniche di predizione on-line dei processi di traffico. Come prima analisi
DettagliClassificazione delle applicazioni multimediali su rete
Universita' di Verona Dipartimento di Informatica Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Davide Quaglia a.a. 2006/2007 1 Sommario Architettura di riferimento Classificazione per funzionalità
DettagliReti di calcolatori. Lezione del 10 giugno 2004
Reti di calcolatori Lezione del 10 giugno 2004 Internetworking I livelli 1 fisico e 2 data link si occupano della connessione di due host direttamente connessi su di una rete omogenea Non è possibile estendere
DettagliReti di Calcolatori. Il software
Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla
DettagliElementi di rete che permettono lo scambio dei messaggi di segnalazione
SEGNALAZIONE Segnalazione e sistemi di segnalazione Segnalazione Messaggi tra elementi di una rete a commutazione di circuito (apparecchi di utente e centrali o fra le varie centrali) che permettono la
DettagliLa Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage
La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage Serie vol 1005/2010 L importanza di registrare le immagini video Il valore di un sistema di videosorveglianza non dipende solo dall abilità
DettagliIntroduzione alla rete Internet
Introduzione alla rete Internet Gruppo Reti TLC nome.cognome@polito.it http://www.telematica.polito.it/ INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 1 Copyright Quest opera è protetta dalla licenza Creative Commons
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 8 -
Informatica per la comunicazione - lezione 8 - I multipli 1 KB (kilo) = 1000 B 1 MB (mega) = 1 mln B 1 GB (giga) = 1 mld B 1 TB (tera) = 1000 mld B Codifica binaria dei numeri Numerazione con base 10:
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 8
Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato
DettagliIntroduzione alle reti di telecomunicazioni
Introduzione alle reti di telecomunicazioni La comunicazione Nello studio dei sistemi di telecomunicazione si è soliti fare riferimento a tre entità fondamentali: il messaggio, che rappresenta l oggetto
DettagliIntroduzione all analisi dei segnali digitali.
Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza
DettagliLa Core Network. Domanda fondamentale: come vengono trasferiti i dati attraverso la rete? Maglia di router interconnessi
La Core Network Maglia di router interconnessi Domanda fondamentale: come vengono trasferiti i dati attraverso la rete? o Commutazione di pacchetto: i dati sono spediti attraverso la rete in quantità discrete
DettagliInternet e il World Wide Web. Informatica di Base A -- Rossano Gaeta 1
Internet e il World Wide Web 1 Domande chiave 2.1 Quali sono i mezzi di connessione a Internet e qual è la loro velocità? 2.2 Quali sono i tre tipi di provider Internet e quali tipi di servizi offrono?
DettagliSi tratta dell offerta di accesso ad Internet in FIBRA OTTICA di Rete-Tel costituita da circuiti portati fino alla sede del cliente.
Servizio di accesso ad internet in FIBRA OTTICA - Informazioni Tecniche Si tratta dell offerta di accesso ad Internet in FIBRA OTTICA di Rete-Tel costituita da circuiti portati fino alla sede del cliente.
DettagliLa qualità dell accesso mobile
La qualità dell accesso mobile L accesso mobile ad Internet Guido Riva Area Sistemi Radio Sviluppi recenti dei sistemi mobili Stiamo assitendo a sostanziali modifiche nelle comunicazioni mobili, sia per
DettagliProva di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00
Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:
DettagliInternet e il World Wide Web. Informatica Generale -- Rossano Gaeta 30
Internet e il World Wide Web 30 Tecnologia delle Telecomunicazioni Uso di dispositivi e sistemi elettromagnetici per effettuare la comunicazione a lunghe distanze (telefoni, televisione, radio, etc) Comunicazione
DettagliQoS e Traffic Shaping. QoS e Traffic Shaping
QoS e Traffic Shaping 1 Introduzione In questa mini-guida illustreremo come configurare il FRITZ!Box per sfruttare al massimo la banda di Internet, privilegiando tutte quelle applicazioni (o quei dispositivi)
DettagliIntroduzione al VoIP
Introduzione al VoIP Cos è il VoIP (Voice over IP)? tecnica che consente la comunicazione telefonica attraverso Internet Reso possibile da prestazioni di accesso ad Internet in rapida crescita negli ultimi
DettagliDal protocollo IP ai livelli superiori
Dal protocollo IP ai livelli superiori Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Protocollo IP Abbiamo visto che il protocollo IP opera al livello di rete definendo indirizzi a 32 bit detti indirizzi IP che permettono
DettagliEsercizi su: Ritardi di trasferimento Commutazione Sorgenti di Traffico
Esercizi su: Ritardi di trasferimento ommutazione Sorgenti di raffico Esercizio 1 Un sistema trasmissivo della velocità di 100 kb/s presenta una lunghezza di 500 km. Si calcoli il tempo che intercorre
DettagliPrincipi fondamentali
Principi fondamentali Elementi di base Definizione di rete di calcolatori Tipologia di connessioni Architettura di rete Prestazioni di una rete di calcolatori Conclusioni 1 1 Bit e Byte BIT = BInary digit
DettagliCorso di Fondamenti di Telecomunicazioni
Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 5 - EGALI DIGITALI E A IMPULI I BADA BAE Prof. Mario Barbera [parte ] Codifica La fase di codifica prevede che venga fatta una associazione tra il livello del segnale
DettagliScheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux
Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola
DettagliIntroduzione alla rete Internet
Introduzione alla rete Internet AA 2004-2005 Reti e Sistemi Telematici 1 Internet: nomenclatura Host: calcolatore collegato a Internet ogni host può essere client e/o server a livello applicazione Router:
DettagliModulazione DMT* (Discrete Multitone Modulation) sulla banda ADSL (up to 1104 KHz)
LA MODULAZIONE DMT Modulazione DMT* (Discrete Multitone Modulation) sulla banda (up to 1104 KHz) Consente di suddividere la banda di trasmissione in un determinato numero di sottobande (BINS) a ciascuna
DettagliApp Android Client 1
App Android Client 1 Agenda Oggetto della presentazione Perchè GEG presenta questo prodotto? Come viene implementato ed integrato? Come può essere utilizzato il concetto di TetraFlex Broadband? Requisiti
DettagliGestione della QoS: Il progetto IKNOS
Gestione della QoS: Il progetto IKNOS Ottimizzazione Tatiana Onali Tatiana Onali, CNIT & Università di Cagliari Obiettivi di ottimizzazione Per una gestione ottima della QoS, le infrastrutture di rete
DettagliProva in itinere - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Mercoledì 23 Maggio 2007, ore 15.00
Prova in itinere - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Mercoledì 23 Maggio 2007, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome:
DettagliPROGETTAZIONE E SVILUPPO DI UN PROTOTIPO PER LA COMUNICAZIONE SICURA ATTRAVERSO IL CANALE GSM-VOCE
PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI UN PROTOTIPO PER LA COMUNICAZIONE SICURA ATTRAVERSO IL CANALE GSM-VOCE Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Tesi di Laurea di: Gianluigi Biancucci Relatore:
DettagliFlussi Multimediali. Introduzione
Flussi Multimediali 1 Introduzione Film digitali, video clip e musica stanno diventando un modo sempre più comune di presentare l informazione e l intrattenimento per mezzo del computer I file audio e
DettagliAntonio Capone. Facoltà di Ingegneria dell Informazione. Politecnico di Milano - F. Borgonovo, A. Capone: IP Telephony - Introduzione 1
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione Antonio Capone Politecnico di Milano - F. Borgonovo, A. Capone: IP Telephony - Introduzione 1 Politecnico di Milano - F. Borgonovo, A. Capone:
DettagliApplicazioni Real-Time in Internet
1 Applicazioni Real-Time in Internet Multimedia Networking: Overview Classi di Applicazioni streaming audio/video streaming unidirezionale (multicast) di a/v realtime real-time interattivo audio/video
DettagliRilevazione Indicatori Qualità Fontel SpA Periodo: Anno 2012
Rilevazione Indicatori Qualità Fontel SpA Periodo: Anno 2012 ALLEGATO A Rilevazione indicatori di qualità dei servizi telefonia vocale fissa - (Delibera n. 254/04/CSP) Indicatore Definizione Rilevazione
DettagliSuono: aspetti fisici. Tutorial a cura di Aldo Torrebruno
Suono: aspetti fisici Tutorial a cura di Aldo Torrebruno 1. Cos è il suono Il suono è generalmente prodotto dalla vibrazione di corpi elastici sottoposti ad urti o sollecitazioni (corde vocali, corde di
DettagliReti e Sistemi per l Automazione MODBUS. Stefano Panzieri Modbus - 1
MODBUS Stefano Panzieri Modbus - 1 La Storia Diventa uno STANDARD nel 1979 Nato come protocollo di comunicazione SERIALE si è successivamente adattato alle specifiche TCP/IP Permette una comunicazione
DettagliCome si misura la memoria di un calcolatore?
Come si misura la memoria di un calcolatore? Definizione Il byte è definito come unità di misura di memoria. I multipli del byte sono: KiloByte (KB) - 1 KB = 2 10 byte = 1024 byte MegaByte (MB) - 1 MB
DettagliObiettivi di Qualità Fontel SpA Periodo: Anno 2015
Obiettivi di Qualità Fontel SpA Periodo: Anno 2015 Napoli, 06 febbraio 2015 ALLEGATO A Obiettivi di qualità dei servizi telefonia vocale fissa - (Delibera n. 254/04/CSP) Indicatore Definizione Obiettivo
Dettagliwave a 44,1 khz, 16 bit, PCM, stereo (standard cd audio) L utilizzo di una risoluzione dipende anche dal supporto che la dovrà ospitare.
Il Suono Digitale Capitolo 3 - Formati e standard digitali dei file audio Il formato Wave, Wave 64, AIFF pag 1 Il Transfert Rate pag 4 Il formato mp3 pag 5 Il trasferimento di file tramite Internet pag
DettagliLa memoria centrale (RAM)
La memoria centrale (RAM) Mantiene al proprio interno i dati e le istruzioni dei programmi in esecuzione Memoria ad accesso casuale Tecnologia elettronica: Veloce ma volatile e costosa Due eccezioni R.O.M.
DettagliProtocolli di Comunicazione
Protocolli di Comunicazione La rete Internet si è sviluppata al di fuori dal modello ISO-OSI e presenta una struttura solo parzialmente aderente al modello OSI. L'architettura di rete Internet Protocol
DettagliRETI DI TELECOMUNICAZIONI L B 2a parte. SISTEMI DI COMMUTAZIONE Modulo A: Architetture di reti
RETI DI TELECOMUNICAZIONI L B 2a parte SISTEMI DI COMMUTAZIONE Modulo A: Architetture di reti Prof. Giorgio CORAZZA A.A. 2001/2002 Il corso di SISTEMI DI COMMUTAZIONE si compone di due moduli: ARCHITETTURE
DettagliRETI INTERNET MULTIMEDIALI. Esercitazione 4
RETI INTERNET MULTIMEDIALI Esercitazione 4 1 ESERCIZI RIEPILOGATIVI 2 Esercizio 1 Token Bucket + Leaky Bucket Un Token Bucket con capacità del buffer dei token pari a q TB,MAX =500 kb, rate di picco p
DettagliRete di accesso / Rete di trasporto
Rete di accesso / Rete di trasporto Per un operatore i costi legati alle reti di trasporto sono principalmente costi legati all esercizio e alla manutenzione della rete ( Operation and maintenance ). In
DettagliCentralino telefonico OfficeServ 7100
Centralino telefonico OfficeServ 7100 Samsung OfficeServ 7100 estende le gamma di soluzioni All-in-One anche alle piccole e medie imprese. Modularità Il design del sistema OfficeServ 7100 è basato su unico
DettagliStandard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica
I semestre 03/04 Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Standard per Reti a Pacchetto Principali standard
DettagliCorso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella
Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Una definizione di Rete Una moderna rete di calcolatori può essere definita come:
DettagliLaboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011. Paola Zamperlin. Internet. Parte prima
Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011 Paola Zamperlin Internet. Parte prima 1 Definizioni-1 Una rete di calcolatori è costituita da computer e altri
DettagliCreare una Rete Locale Lezione n. 1
Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,
DettagliIl VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward
Il VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward Sommario 1) L evoluzione della comunicazione: dalla rete PSTN alla
DettagliUniversal Serial Bus (USB)
Universal Serial Bus (USB) Standard per la connessione di periferiche al personal computer (proposto verso la metà degli anni 90 da un pool di società tra cui Intel, IBM, Microsoft,..) Obiettivi principali:
Dettagli3 Caratteristiche del servizio
3 Caratteristiche del servizio Il GPRS offre all utente la possibilità di inviare e ricevere dati in modalità a commutazione di pacchetto, con diverse modalità e qualità. Il servizio di trasporto è particolarmente
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliPARTE 1 richiami. SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet )
PARTE 1 richiami SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet ) Parte 1 Modulo 1: Stack TCP/IP TCP/IP Protocol Stack (standard de facto) Basato su 5 livelli invece che sui 7 dello stack ISO/OSI Application
Dettagli01CXGBN Trasmissione numerica. parte 1: Introduzione ai sistemi di trasmissione numerica. Grandezze fondamentali.
01CXGBN Trasmissione numerica parte 1: Introduzione ai sistemi di trasmissione numerica. Grandezze fondamentali. 1 TRASMISSIONE NUMERICA Trasmissione da un utente TX a un utente RX di informazione discreta
DettagliVianova SIP Trunk (Specifica Tecnica rev. 00 del 18-03-2015)
Vianova (Specifica Tecnica rev. 00 del 18-03-2015) Generalità Scopo di questo documento è di fornire i requisiti e una serie di raccomandazioni per il collegamento in tra gli apparati Vianova, forniti
DettagliRete Internet Prova in Itinere Mercoledì 23 Aprile 2008
Rete Internet Prova in Itinere Mercoledì 23 Aprile 2008 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome: Corso di laurea e anno: Matricola:
DettagliServizi orientati alla connessione
Servizi orientati alla connessione Viene creata una connessione permanente tra gli end host handshaking: istituzione di uno stato per cui due host sanno di essere in comunicazione tra loro su Internet
DettagliUser. Belluno. Group. Soluzioni Linux per il VoIP. Soluzioni Linux per il Voip. Linux. Davide Dalla Rosa e Massimo De Nadal. Belluno, 27 novembre 2004
Soluzioni per il Voip ak_71@libero.it - maxx@digital-system.it, 27 novembre 2004, 27 novembre 2004 , 27 novembre 2004 Soluzioni per il Voip VoIP: Voice Over IP Tecnologia che permette la comunicazione
DettagliMisuraInternet : sviluppo e aggiornamento dell architettura di rete e del software di misura Mario Frullone
MisuraInternet : sviluppo e aggiornamento dell architettura di rete e del software di misura Mario Frullone Outline I metodi e le metriche di misura del progetto MisuraInternet per la rete fissa Le metriche
DettagliElementi di teoria dei segnali /b
Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni
DettagliReti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete
IP Analizziamo con sufficiente dettaglio il sistema denominato IP, usato per consentire a due computer mobili di spostarsi liberamente in altre reti pur mantenendo lo stesso indirizzo IP. In particolare,
DettagliIntroduzione alle applicazioni di rete
Introduzione alle applicazioni di rete Definizioni base Modelli client-server e peer-to-peer Socket API Scelta del tipo di servizio Indirizzamento dei processi Identificazione di un servizio Concorrenza
Dettagli4.3 CODIFICA PER ANALISI E SINTESI
4.3 CODIFICA PER ANALISI E SINTESI Gli schemi di codifica di analisi per sintesi presentano alcuni aspetti essenziali che hanno determinato il loro successo: l inserimento tra il modello dell eccitazione
DettagliIntroduzione alla rete Internet
Introduzione alla rete Internet Gruppo Reti TLC nome.cognome@polito.it http://www.telematica.polito.it/ INTRODUZIONE A INTERNET - 1 Internet: nomenclatura Host: calcolatore collegato a Internet ogni host
DettagliCodifiche a lunghezza variabile
Sistemi Multimediali Codifiche a lunghezza variabile Marco Gribaudo marcog@di.unito.it, gribaudo@elet.polimi.it Assegnazione del codice Come visto in precedenza, per poter memorizzare o trasmettere un
DettagliMODELLI ISO/OSI e TCP/IP
D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 1 Reti di Calcolatori MODELLI ISO/OSI e TCP/IP D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 2 Reti di Calcolatori Livelli e Servizi Il modello OSI Il modello TCP/IP Un confronto
DettagliAllo scopo di consentire una maggiore qualità del servizio erogato, l impianto viene sempre consegnato con modem Dce ed interfaccia V.35.
Servizio di accesso ad internet HDSL - Informazioni Tecniche Tecnologia di accesso HDSL a 2 Mb/s La banda IP è fornita su accessi a 2 Mb/s in tecnologia SHDSL o HDSL, in modalità Frame Relay o ATM, attraverso
DettagliPkBox Client Smart API
19 aprile 2013 Le informazioni contenute in questo documento sono da considerarsi CONFIDENZIALI e non possono essere utilizzate o riprodotte - sia in parte che interamente - senza un permesso scritto rilasciato
DettagliRimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti, si porgono distinti saluti.
Bologna, 30/06/2014 Spett.le Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Direzione Tutela Consumatori Centro Direzionale Isola B5 Torre Francesco 80143 Napoli (NA) trasmessa via PEC agcom@cert.agcom.it
DettagliI P A N E M A I T W A N G O V E R N A N C E S O L U T I O N
I P A N E M A I T W A N G O V E R N A N C E S O L U T I O N IT WAN Governance per la PA La Convergenza su Reti Ibride Audit, Reportistica e Suggerimenti Hybrid Network Unification Massimizzare le prestazioni,
DettagliTrasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione
Commutazione 05.2 Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -05: Reti a di circuito Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in
DettagliMulti-Protocol Label Switching (MPLS)
Universita' di Verona Dipartimento di Informatica Multi-Protocol Label Switching (MPLS) Davide Quaglia a.a. 2009/2010 1 Sommario Introduzione Forwarding equivalence classes Multi-Protocol Label Switching
DettagliConcetti di base delle tecnologie ICT
Concetti di base delle tecnologie ICT Parte 2 Reti Informatiche Servono a collegare in modo remoto, i terminali ai sistemi di elaborazione e alle banche dati Per dialogare fra loro (terminali e sistemi)
DettagliAccreditamento operatori Elenco degli ISP accreditati ad OVER network. Direzione Sistema Informatico 09 Luglio 2009
Una risposta alle nuove esigenze di connettività Accreditamento operatori Elenco degli ISP accreditati ad OVER network Direzione Sistema Informatico 09 Luglio 2009 Premessa Riferimenti normativi Il progetto
DettagliLezione 8: La rappresentazione dell informazione Multimediale Suoni e Video Venerdi 6 Novembre 2009
Università di Salerno Corso di FONDAMENTI DI INFORMATICA Corso di Laurea Ingegneria Meccanica & Ingegneria Gestionale Mat. Pari Docente : Ing. Secondulfo Giovanni Anno Accademico 2009-2010 Lezione 8: La
DettagliReti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it
Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata
DettagliLABORATORIO DI RETI. 02 La Multiplazione Statistica nelle Reti a Paccchetto
LABORATORIO DI RETI 02 La Multiplazione Statistica nelle Reti a Paccchetto La multiplazione La capacità dei mezzi trasmissivi fisici può essere suddivisa per ottenere più canali di velocità più bassa La
DettagliVoice Over IP 1. TELEFONARE SU INTERNET
Voice Over IP In pochi anni la telefonia fissa è stata superata dal traffico di quella mobile. È lecito aspettarsi che nei prossimi anni la trasmissione dati supererà quella della voce raccogliendo una
DettagliPolitecnico di Torino. Un approccio verso i dispositivi mobili
Politecnico di Torino Corso Infrastruttura e servizi per reti geografiche SEMINARIO IL RICONOSCIMENTO VOCALE DISTRIBUITO: Un approccio verso i dispositivi mobili Alessandro Rinotti DISPOSITIVI MOBILI 15/06/05
DettagliStandard di comunicazione
Standard di comunicazione Organizzato a livelli per ridurne la complessità e aumentarne la flessibilità il numero dei livelli e le loro funzionalità dipendono dal tipo di rete ogni livello formalizza un
DettagliVOIP. (Telefonia su Internet) V1.6: Febbraio 2010 1
VOIP (Telefonia su Internet) V1.6: Febbraio 2010 1 V1.6: Febbraio 2010 2 VOIP: Cosa è come funziona come si usa apparati pro e contro costi e risparmi (!!) futuro V1.6: Febbraio 2010 3 bruno: bruno: Il
DettagliA intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.
Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio
Dettagliv in v out x c1 (t) Molt. di N.L. H(f) n
Comunicazioni elettriche A - Prof. Giulio Colavolpe Compito n. 3 3.1 Lo schema di Fig. 1 è un modulatore FM (a banda larga). L oscillatore che genera la portante per il modulatore FM e per la conversione
Dettagli