La bellezza. in punta di bisturi

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1 La bellezza in punta di bisturi Erede di una famiglia di chirurghi estetici, Cinzia Luccioli è un medico affermato e una mamma attenta e protettiva. In questa intervista rivela le tecniche più nuove. Sfatando qualche mito... Manuela Mancini

2 Da ragazzina, durante le vacanze estive, Cinzia Luccioli, indossava camice e mascherina e raggiungeva papà, noto chirurgo estetico, in sala operatoria, assistendolo, rapita, durante gli interventi. «Avevo solo 15 anni, e ricordo che la prima volta rimasi fortemente impressionata» racconta Cinzia, «papà stava effettuando una liposuzione, intervento ancora raro a quel tempo, e la cosa che più mi scioccò fu vedere il contenitore di vetro che si riempiva di grasso. Il fastidio, tuttavia, lo superai presto, stregata dalla magia dell operazione e ancor più affascinata dall esito: alla paziente, papà non aveva restituito solo un paio di gambe nuove, le aveva ridato anche il sorriso. Fu in quel momento, credo, che decisi cosa avrei fatto da grande». Oggi Cinzia Luccioli, 45 anni del segno del Capricorno, è un affermato chirurgo della bellezza che si divide tra Firenze - dove opera insieme a papà Cesare e al fratello Paolo nella lussuosa villa-clinica di famiglia - e Milano, sua città d adozione per la quale Cinzia nutre una vera passione «adoro Milano, l aria cosmopolita che vi si respira, ma è un amore che è nato poco per volta, rafforzandosi nel tempo. Quando anni fa mi ci trasferii per seguire mio marito, pensa- In apertura la dottoressa Cinzia Luccioli con il figlio Giandomenico in un tenero momento di intimità e, qui sopra, nel suo studio di Milano

3 La facciata dell Hotel Villa Casagrande, antico albergo di proprietà della famiglia situato nel centro storico di Figline Valdarno, vicino a Firenze. In un ala dell edificio si trova la day clinic dove il dottor Cesare Luccioli opera con i figli Cinzia e Paolo. Sotto Cinzia Luccioli in sala operatoria con il fratello Paolo vo che non avrei resistito a lungo, anche se la conoscevo già un po, avendo fatto qui la specializzazione, e invece a Milano ho trovato la mia dimensione ideale», ci racconta nel suo studio di Via Moscova al 40. Dai milanesi, Cinzia ha sicuramente preso lo stile di vita dinamico e il forte attaccamento al lavoro, che nel suo caso però ci tiene a precisare è più una passione che un semplice mestiere. «È proprio questo, l entusiasmo, che mi permette di non stancarmi mai e di avere abbastanza energie per dedicarmi a ciò che veramente conta per me: i miei due bambini, Giandomenico e Cesare». Insomma, professionista di alto livello ma anche e, soprattutto, mamma felice che crede moltissimo nei valori della famiglia. «La mia è una famiglia numerosa e molto unita: siamo in tutto sei fratelli tre femmine e tre maschi e siamo cresciuti aiutandoci sempre a vicenda». A proposito di famiglia, com è ritrovarsi in sala operatoria con papa e fratello? «C è armonia e un forte senso di sicurezza. Papà è sempre stato un grande maestro in questo, sia come padre sia come chirurgo, sempre pronto a riconoscerci il merito e senza mai fare distinzioni tra me e mio fratello». Come ha reagito quando gli ha detto che avrebbe voluto seguire le sue orme? «All inizio era un po perplesso: la professione del chirurgo è molto dura, specie per una donna. Ma poi vedendo i voti a scuola, si è convinto e oggi è molto orgoglioso di avere una figlia chirurgo». La lezione più importante che ha appreso da lui? «Il gusto estetico e l umiltà»

4 C è un episodio che ricorda con particolare emozione? «All inizio della carriera, quando tolsi il gesso a una delle mie prime rinoplastiche. Non dimenticherò mai la felicità della paziente e dei suoi familiari. Avevo ridato il sorriso alla loro bambina». E il ricordo più increscioso? «Quando il marito di una paziente mi accusò di aver reso sua moglie troppo bella e di averne provocato di conseguenza l allontanamento da casa». Da quando ha iniziato ad oggi, come si è evoluta la chirurgia estetica? «Lo scorso novembre ho partecipato insieme a mio fratello a un importante congresso di chirurgia estetica, che si svolge ogni anno a New York, e ho avuto l occasione di operare insieme a Daniel Baker, un luminare del lifting. Quando quest ultimo ci ha chiesto quali erano secondo noi le innovazioni degli ultimi anni, abbiamo risposto la liposcultura per quanto riguarda la chirurgia e il botox per la medicina estetica. Verissimo ha detto lui, ma l innovazione più grande è stata il modo di pubblicizzare questi interventi. So che è una ammissione impopolare per un chirurgo, ma molte tecniche spacciate per nuove non sono altro che perfezionamenti delle vecchie tecniche come nel caso della liposcultura che è una liposuzione più precisa, eseguita con cannule più sottili». Rispetto a ieri, come è cambiato, invece, il senso estetico? «Oggi i pazienti desiderano un aspetto più naturale. Non richiedono più i nasi alla francese o le labbra a canotto. Mentre, per quanto riguarda gli interventi al seno, c è un ritorno alle forme abbondanti, dalla terza misura in su». In natura la perfezione non esiste. E in chirurgia? «Nemmeno. Come in natura, esiste però l armonia. Spesso le persone si fissano soltanto su un particolare, per esempio un naso poco attraente. Ma bisogna considerare l effetto dell insieme. Il mento, per esempio è un intervento poco compreso, a torto, perché, se ben eseguito, migliora il profilo ed evita anche l invecchiamento del sottocollo». Cosa pensa delle tecniche non invasive, come il theramge? «Non ho esperienza diretta in materia. So di alcuni colleghi negli Stati Uniti che sono stati tra i primi a utilizzarle e che ora le stanno abbandonando perché i risultati non sono soddisfacenti e non durano nel tempo. Il laser e la luce pulsata possono tuttavia dare buoni risultati nella correzione di lesioni pigmentate e vascolari e nell attenuazione delle rughe». Quali interventi le vengono richiesti più frequentemente? «Le donne mi chiedono soprattutto un nuovo seno, la blefaroplastica e la liposcultura; mentre gli uomini la liposuzione del punto vita e la rinosettoplastica». Le richieste più assurde che le hanno fatto? «Un signore che voleva gli riducessi Cinzia nella sua abitazione in Via Moscova a Milano

5 Cinzia in vacanza sul Mar Rosso tra la mamma Libera, il figlio Giandomenico e, in basso, papà Cesare e l altro figlio, Cesare Junior l addome, ma il suo era un problema di aria, non di grasso. E poi una paziente che voleva passare dalla quarta alla decima di seno. Ovviamente mi sono rifiutata in entrambi i casi». Esiste un confine tra etica ed estetica secondo lei? «Bisogna accettarsi, ma quando un intervento può aiutare a stare meglio migliorando l aspetto e quindi il rapporto con se stessi e con gli altri, è giusto farlo. Senza esagerare». Si può diventare dipendenti dalla chirurgia? «Sì. Ma come per tutte le altre dipendenze, è un problema di natura psicologica. Si tratta di dismorfofobia, un disturbo che nasce dalla visione distorta che si ha del proprio aspetto esteriore. In questo caso il paziente può eseguire tutti gli interventi che vuole ma difficilmente sarà soddisfatto». L aspetto più gradevole del suo lavoro? «Che non si smette mai di imparare». E quello meno gradevole? «Disporre di poco tempo per me stessa e per la mia famiglia. E avere a che fare con pazienti talvolta prepotenti, le tipiche persone che sanno tutto loro e che pretendono di spiegarti la tecnica e che poi non sono mai contente. In tanti anni di lavoro ho imparato a riconoscerle di solito sono quelle che vengono da te lamentandosi del medico precedente Le nuove frontiere della chirurgia Mammoplastica additiva Protesi sempre migliori con maggiore durata, più naturali di aspetto e al tatto. Le protesi di ultima generazione rendono minimo il rischio di contrattura capsulare (dolorosa formazione di tessuto fibroso intorno alla protesi) e risolvono egregiamente il problema della trasudazione di micro gocce di silicone nei tessuti circostanti. Costo dai euro Liposcultura Asportazione di grasso localizzato con cannule molto sottili che danno un aspetto omogeneo ai tessuti senza lasciare avvallamenti. Costo dai euro a seconda di quante e quali zone vengono trattate. Mini-lifting Lifting parziale con maggior ancoraggio dei muscoli, incisioni più brevi e tempi di convalescenza minori Lifting Temporale : 1/3 superiore del volto Lifting delle guance: 1/3 medio del volto Lifting del collo: 1/3 inferiore del volto Costo dai euro Mini-addominoplastiche Cicatrici di minor lunghezza, tempo di guarigione più veloce, minore scollamento. Costo dai euro

6 ma purtroppo qualche volta ci casco ancora». La sua migliore qualità? «So sempre quello che voglio». Quando non lavora? «Viaggio, in giro per il mondo. I miei mi hanno abituato a cambiare Paese fin da piccola. Sono nata in Francia, e poi ho vissuto fino a 12 anni in Virginia. E appena posso torno negli Stati Uniti, terra che amo particolarmente anche perché nelle innovazioni è spesso un passo avanti a noi». Il viaggio più emozionante? «In Perù, ma anche nel resto del Sud America. Di quest angolo del mondo adoro la cordialità e la semplicità delle persone e la buona cucina». Quando si guarda allo specchio? «Mi piaccio». C è una parte del suo corpo che cambierebbe? «Il fondoschiena». Se non avesse fatto il chirurgo? «Avrei aperto un attività di import-export, comprando all estero le novità da vendere in Italia. Ho sempre avuto un certo fiuto nello scoprire in anticipo ciò che piacerà al mercato». Il sogno nel cassetto? «Un futuro più sicuro e sereno per i miei bimbi». Mammoplastica additiva senza bisturi Si può aumentare di una taglia il seno senza intervento e senza cicatrici, iniettando acido ialuronico. Costo 5000 euro Questo materiale può essere utilizzato anche per aumentare e risollevare i glutei e correggere zone depresse del corpo. Rinoplastica Abbiamo brevettato uno scalpello guidato: la parte tagliente, infatti, si innesta in un supporto sul quale essa scorre, come se fosse una rotaia, e taglia sia la parte ossea sia quella cartilaginea. Il binario costringe lo scalpello a mantenersi sulla traiettoria stabilita dal medico. Non c è più il pericolo che presentavano gli scalpelli tradizionali: questi, infatti, dovendo intervenire su un osso particolarmente duro come quello del naso, rischiavano di deviare. Il bisturi da noi inventato, invece, procede senza spostarsi: quindi non corre il rischio di andare troppo in profondità, creando un naso esageratamente scavato, né di rimanere eccessivamente in superficie, costringendo magari a ripetere l intervento. In tutta sicurezza, e certi di ottenere il miglior risultato, si può ridimensionare il gibbo, restringere il dorso, accorciare, variare, rialzare la punta. Insomma, procedere a tutte le modifiche necessarie per realizzare il naso adatto al tipo di viso del paziente. Costo 6000 euro