ABBIGLIAMENTO. Sotto la lente CHE COSA C È SULL ETICHETTA 1. LE FIBRE TESSILI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ABBIGLIAMENTO. Sotto la lente CHE COSA C È SULL ETICHETTA 1. LE FIBRE TESSILI"

Transcript

1 ABBIGLIAMENTO Sotto la lente 1. LE FIBRE TESSILI L etichetta deve riportare il nome delle fibre che compongono il tessuto. Le tipologie di fibre previste sono: N. COD. DENOMINAZIONE DESCRIZIONE 1 WO Lana (1) Fibra tratta dal vello della pecora CHE COSA C È SULL ETICHETTA Quando stiamo acquistando un capo d abbigliamento non basta scegliere in base all aspetto estetico. Leggiamo attentamente l etichetta per conoscere la composizione del tessuto e le istruzioni relative alla sua manutenzione. L etichetta deve riportare: il nome o il marchio del fabbricante o del distributore; la composizione del tessuto con la dichiarazione delle fibre; le istruzioni relative alle modalità di pulitura e stiratura. 2 WP WL WK WS W M WA WG WY WU WB WT 3 HA Alpaca(1) Lama Cammello Kashmir Mohair Angora Vigogna Yach Guanaco Cashgora Castoro(m) Lontra (f) Preceduta o meno dalla denominazione lana o pelo Pelo (m) o crine (m) con o senza indicazione della specie animali (per esempio pelo bovino, pelo di capra comune, crine di cavallo) 4 SE Seta (f) Peli degli animali citati a fianco: Alpaca, lama, cammello, capra del Kashmir, capra angora, mohair, coniglio angora, vigogna, yack, guanaco, capra cashgora (incrocio della capra kashmir e della capra angora) castoro e lontra Pelo di vari animali diversi dai punti 1 e 2 Fibra proveniente esclusivamente da insetti sericigeni 2 Abbigliamento (1) La denominazione lana di cui al numero 1 può essere usata anche per indicare una mischia di fibre provenienti dal vello della pecora e dai peli indicati al numero 2, terza colonna. Questa disposizione si applica ai prodotti tessili di cui agli articoli 4 e 5 del Dlgs n. 194 del 22/05/99, nonché a quelli di cui all'articolo 6, a condizione che questi ultimi siano parzialmente composti dalle fibre indicate ai numeri 1 e 2. Abbigliamento 3

2 N. COD. DENOMINAZIONE DESCRIZIONE 5 CO Cotone (m) 6 KP Kapok (f) 7 LI Lino (m) 8 CA Canapa (f) 9 JU Juta (f) 10 AB Abaca (f) 11 AL Alfa (f) 12 CC Cocco (m) 13 GI Ginestra (f) 14 RA Ramié (m) 15 SI Sisal (m) 16 SN Sunn 4 Abbigliamento Fibra proveniente dal seme del cotone (Gossypium) Fibra proveniente dall interno del Kapok (Ceiba pentadra) Fibra proveniente dal libro del lino (Linum usatissimum) Fibra proveniente dal libro della canapa (Cannabis sativa) Fibra proveniente dal libro del Corchorus olitorius e del Corchorus capsularis. Ai sensi della normativa vigente sono assimilate alla juta le fibre provenienti dal libro dell Hibiscus-cannabinus, Hibiscus sabdariffa, Abutilon Avicennae, Urena lobata, Urena sinuata Fibra proveniente dalle guaine fogliari della Musa textilis Fibra proveniente dalla foglia della Stipa tenacissima Fibra proveniente dal frutto della Cocus nucifera Fibra proveniente dal libro del Cytisus scoparius e/o Spartium junceum Fibra proveniente dalla Boehmeria nivea e dalla Boehmeria tenacissima Fibra proveniente dalle foglie dell Agave sisalana Fibra proveniente dal libro della Crotolaria pincea 17 HE Henequen Fibra proveniente dal libro dell Agave 18 MG Maguney 19 AC Acetato Fibra proveniente dal libro dell Agave caulata Fibra d acetato di cellulosa di cui tra il 74% e il 92% dei gruppi ossidrilici è acetilato N. COD. DENOMINAZIONE DESCRIZIONE 20 AG Alginica 21 CU Cupro (m) 22 MD Modal (m) 23 PR Proteica 24 TA Triacetato (m) 25 VI Viscosa (f) 26 PC Acrilica 27 CL Clorofibra (f) 28 FL Fluorofibra (f) 29 MA Modacrilica Fibra ottenuta da sali metallici dell acido alginico Fibra di cellulosa rigenerata ottenuta mediante il procedimento cuprammoniacale Fibra di cellulosa rigenerata, ottenuta con procedimento viscoso modificato ed avente un elevata forza di rottura ed un alto modulo ad umido. La forza di rottura (Bc) allo stato ambientato e la forza (Bm) necessaria per provocare un allungamento del 5 % allo stato umido sono: Bc (centinewton) maggiore o uguale a 1,3 per radice quadrata di T + 2T; Bm (centinewton) maggiore o uguale a 0,5 per radice quadrata di T; di cui T è la massa lineica media espressa in decitex Fibra ottenuta a partire da sostanze proteiche naturali rigenerate e stabilizzate mediante l uso di agenti chimici Fibra acetato di cellulosa, di cui almeno il 92% dei gruppi ossidrilici è acetilato Fibra di cellulosa rigenerata ottenuta mediante il procedimento di viscosa per il filamento continuo e per la fibra discontinua lineari che presentano nella catena almeno l 85% in massa del motivo acrilonitrilico lineari aventi nella catena più del 50 per cento in massa del motivo monomerico vinilico clorurato o vinilidenico clorurato lineari ottenute da monomeri alifatici florurati lineari che presentano nella catena tra il 50% e l 85% in massa del motivo acrilonitrilico Abbigliamento 5

3 N. COD. DENOMINAZIONE DESCRIZIONE 30 PA Poliammide (o nylon) 31 Aramide 32 Poliimmide 33 Lyocell 34 PL Poliestere (m) 35 PE Polietilenica 36 PP Polipropilenica 37 PB Poliureica 38 PU Poliuretanica lineari sintetiche aventi nella loro catena legami ammidici ricorrenti di cui almeno l 85% è legato a motivi alifatici o cicloalifatici Fibra di macromolecole lineari sintetiche, costituite da gruppi aromatici legati tra loro da legami ammidici ed immidici di cui almeno l 85% è legato direttamente a due nuclei aromatici, mentre il numero dei legami immidici, ove presenti, non può essere superiore a quello dei legami ammidici Fibra di macromolecole lineari sintetiche, aventi nella catena motivi immidici ricorrenti Fibra di cellulosa rigenerata ottenuta mediante il procedimento di dissoluzione e di filatura in solvente organico senza formazione di derivati lineari che presentano nella catena almeno l 85% in massa di un estere da diolo ed acido tereftalico lineari sature di alifatici non sostituiti lineari sature di idrocarburi alifatici, di cui un atomo di carbonio ogni due porta una ramificazione metallica, in configurazione isotattica, senza ulteriori sostituzioni lineari aventi nella catena la ripetizione del gruppo funzionale uretanico (NH-CO-NH) lineari che presentano nella catena la ripetizione del gruppo funzionale uretanico N. COD. DENOMINAZIONE DESCRIZIONE 39 VY Vinilal (m) 40 TV Trivinilica 41 EL Gomma 42 EA Elastan lineari la cui catena è costituita da alcole polivinilico a tasso di acetalizzazione variabile Fibra formata da terpolimero di acrilonitrile di un monomero vinilico clorurato e di un terzo monomero vinilico, nessuno dei quali rappresenta il 50% della massa totale Fibra elastomerica costituita o da poliisoprene (naturale o sintetico) o da dieni polimerizzati con o senza uno o più monomeri vinilici che sotto sforzo di trazione allunga fino a tre volte la lunghezza iniziale, ritornando alla misura di partenza non appena cessa tale sforzo Fibra esomerica costituita da almeno l 85% della massa da poliuretano segmentato, che allunga sotto sforzo di trazione fino a raggiungere tre volte la lunghezza iniziale e ritornando rapidamente a tale lunghezza non appena cessa la forza di trazione 43 GL Vetro tessile Fibra costituita da vetro 6 Abbigliamento Abbigliamento 7 44 Denominazione corrispondente alla materia della quale le fibre sonocomposte. Ad esempio: amianto, carta tessile, metallica, metallizzata precedute o meno dalla parola filo o fibra 45 Elastomultiestere Fibra ottenuta da materie nuove, diverse da quelle sopra indicate Fibra formata dall'interazione, nel corso di due o più fasi distinte, di due o più macromolecole lineari chimicamente distinte (di cui nessuna supera l 85% in massa), contenente gruppi estere come unità funzionale dominante (almeno l 85%) che dopo opportuno trattamento, se allungate sotto una forza di trazione fino al raggiungere una volta e mezzo la lunghezza iniziale, riprende rapidamente e sostanzialmente tale lunghezza non appena cessa la forza di trazione.

4 2. LA COMPOSIZIONE DEL TESSUTO Leggendo l etichetta deve essere possibile comprendere in quali percentuali le fibre sono presenti nel tessuto. Ciò permette di valutare la qualità del prodotto, la rispondenza all uso che se ne desidera fare, la coerenza del prezzo ed il rapporto con altri simili prodotti. LA LANA La fibra in questione merita particolare attenzione, in quanto viene accompagnata dalle più variegate tipologie di etichetta. Una sola fibra in etichetta Quando l etichetta riporta la denominazione di una sola fibra significa che, nel prodotto, tale fibra raggiunge almeno l 85% del peso totale. In questo caso, la percentuale è specificata dopo la denominazione della fibra (ad esempio: cotone 85% ; cotone minimo 85% ). Almeno due percentuali in etichetta Se il tessuto è composto da due o più fibre nessuna delle quali raggiunge l 85%, l etichetta di composizione indica le percentuali di almeno due fibre presenti. Le altre fibre sono aggiunte in ordine decrescente, senza specificazione della percentuale (ad esempio: cotone 60%, fibra acrilica 20%, poliestere, lastex ). Altre fibre Quando il tessuto è composto da un insieme di fibre ciascuna delle quali costituisce meno del 10% della composizione si trova l espressione altre fibre, seguita da una percentuale globale (ad esempio: cotone 60%, altre fibre 10%). Fibre varie L espressione fibre varie o composizione tessile non determinata viene utilizzata per i prodotti la cui composizione è difficile da precisare quando vengono fabbricati. Puro Nell etichetta si trova la dicitura puro oppure 100%... solo se il tessuto è fabbricato tutto con la stessa fibra. 8 Abbigliamento MARCHIO pura lana vergine pura lana misto lana vergine misto lana DESCRIZIONE garantisce che il tessuto è composto totalmente da lana nuova, ricavata direttamente dalla tosatura degli animali. indica che è presente una percentuale non inferiore al 60% di lana vergine e, per la quantità residua, una sola altra fibra. Entrambe le percentuali vanno indicate in etichetta e quella relativa alla lana vergine può scendere, se mista a cotone, fino al 55%. Alle due fibre principali è consentita l aggiunta del 5% di fibre diverse con scopo decorativo e non mescolate alle altre due. indica che è presente una percentuale non inferiore al 60% di lana vergine e, per la quantità residua, una sola altra fibra. Entrambe le percentuali vanno indicate in etichetta e quella relativa alla lana vergine può scendere, se mista a cotone, fino al 55%. Alle due fibre principali è consentita l aggiunta del 5% di fibre diverse con scopo decorativo e non mescolate alle altre due. per la maglieria esterna, è ammesso il marchio solo nei capi da bambino, poiché l aggiunta di altre fibre può rendere il tessuto facilmente lavabile, maggiormente resistente e ingualcibile, caratteristiche apprezzabili nei capi d abbigliamento destinati all infanzia. DIVIETO D ACCESSO ALLE NOTIZIE NON AUTORIZZATE L espressione 100% pura lana è errata, ripetitiva e ingannevole, perché la percentuale fa presupporre una qualità particolarmente elevata della lana. Abbigliamento 9

5 3. LA MANUTENZIONE Per la manutenzione del prodotto tessile l etichetta deve indicare: come lavare il capo; se e come stirarlo; la possibilità di candeggiarlo. L etichetta di manutenzione dei prodotti tessili utilizza dei simboli convenzionali, che costituiscono le regole fondamentali per una buona conservazione del capo: CODICE INTERNAZIONALE DI MANUTENZIONE DEI TESSUTI LAVAGGIO È possibile il lavaggio in lavatrice alla temperatura massima indicata all interno del simbolo. Quando il simbolo è sbarrato da una X significa che il trattamento specifico non è possibile. [ ] Se la pulitura rispetta le istruzioni indicate in etichetta, la responsabilità di eventuali danni rimane a carico del produttore e pertanto, come consumatori, ci possiamo rivolgere al venditore del capo. DOVE SI TROVANO TUTTI I DATI Tutte le informazioni relative alla composizione del prodotto tessile ed alla manutenzione si devono trovare sul prodotto. L indicazione della composizione dei tessuti si deve trovare non solo sui capi, ma anche sulle offerte in vendita, come i cataloghi per corrispondenza. Se è indicata una mano che si immerge in acqua, è possibile il lavaggio a mano. È escluso il lavaggio in lavatrice. LAVAGGIO A SECCO Pulizia chimica; le lettere all interno del cerchio indicano le sostanze che possono essere utilizzate. CANDEGGIO È possibile il candeggio con il cloro, utilizzando soluzioni fredde e diluite. ASCIUGATURA È possibile l asciugatura. Attenzione ai punti presenti nel simbolo: 1 punto = carico termico ridotto 2 punti = carico normale STIRATURA È possibile stirare. Attenzioni ai punti presenti nel simbolo: 1 punto = 100 C 2 punti = 150 C 3 punti = 200 C COME SI TROVANO TUTTI I DATI Le indicazioni in etichetta devono essere chiaramente visibili, leggibili ed espresse in lingua italiana. LA TAGLIA La taglia nei capi d abbigliamento, pur non essendo obbligatoria, fa parte dell etichetta e per ovvie ragioni di vendita si trova sempre sul prodotto. I tipi di taglie sono fondamentalmente due: quello angloamericano adottato anche dai paesi di recente ingresso nel mercato internazionale, e quello europeo. Per l abbigliamento maschile la misura americana è sempre di dieci punti inferiore a quella europea. Per esempio: un vestito da uomo con taglia europea 50, ha come corrispondente misura americana una taglia 40. Per l abbigliamento femminile riassumiamo con un piccolo schema le differenze tra le varie taglie: EUROPEE AMERICANE ALTRE 00 0 I II III IV V 10 Abbigliamento Abbigliamento 11

6 Su maglioni, camicie e altri indumenti la misura americana può essere sostituita da lettere che fanno riferimento alle dimensioni: S small L large M medium XL extra-large XXL extra extra-large. ALLARME ALLERGIE L etichetta non ne parla, ma i tessuti possono provocare dermatiti, cioè infiammazioni della pelle, a causa delle sostanze chimiche aggiunte durante la produzione. In particolare, gli agenti responsabili di tali disturbi sono i prodotti di fissaggio, i coloranti, i metalli, la gomma e le colle. Anche i candeggianti ottici, i biocidi, i ritardanti di fiamma ed altri agenti sono occasionalmente riconosciuti come sostanze che possono scatenare allergie. È attualmente vietato l uso di coloranti allergenici, ma non vi è alcun obbligo di indicare la natura chimica dei coloranti eventualmente utilizzati o di effettuare un controllo della loro presenza nei tessuti in commercio. Non si riscontrano, solitamente, disturbi cutanei con l uso di tessuti naturali e sintetici non sottoposti a trattamenti. Diffidiamo dai tessuti provenienti da paesi in cui non è prevista alcuna normativa sul controllo delle sostanze utilizzate nel ciclo produttivo e dove le tecnologie utilizzate sono obsolete. Attenzione ai capi lavabili solo con detergenti chimici, non solo perché tale lavaggio è più costoso ed inquinante, ma anche perché è meno igienizzante. Etichetta? No grazie! Sono dispensati dall obbligo di etichettatura alcuni prodotti e accessori del settore dell abbigliamento: chiusure lampo, cappelli di feltro, ghette, manicotti non di felpa, bottoni e fibbie ricoperti di materia tessile, fermamaniche per camicie.

Allegato I Elenco delle denominazioni delle fibre tessili

Allegato I Elenco delle denominazioni delle fibre tessili 1 Allegato I Elenco delle denominazioni delle fibre tessili (di cui all'articolo 5) Tabella 1 Numero Denominazione Descrizione delle fibre 1 lana fibra tratta dal vello della pecora (Ovis aries) o una

Dettagli

Denominazioni delle fibre tessili ed Etichettatura dei prodotti tessili

Denominazioni delle fibre tessili ed Etichettatura dei prodotti tessili REGOLAMENTO (UE) N. 1007/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 settembre 2011 Denominazioni delle fibre tessili ed Etichettatura dei prodotti tessili Prodotti tessili e parti tessili Ai fini

Dettagli

Regolamento Ue n.1007/2011 allegato I Elenco delle denominazioni delle fibre tessili consentite

Regolamento Ue n.1007/2011 allegato I Elenco delle denominazioni delle fibre tessili consentite 1 Lana Wool Wolle Laine Fibra tratta dal vello della pecora (Ovis aries) 2 Alpaca Cashmere Lama Cammello Mohair Angora Vigogna Yack Guanaco Castoro Lontra Alpaca Cashmere Lama Camel Mohair Angora Vicuna

Dettagli

QUESTIONE DI ETICHETTA. il tessile. Regole e disposizioni sull etichettatura

QUESTIONE DI ETICHETTA. il tessile. Regole e disposizioni sull etichettatura QUESTIONE DI ETICHETTA il tessile Regole e disposizioni sull etichettatura Questione di etichetta I prodotti tessili Regole e disposizioni sull etichettatura A cura di CNA Forlì-Cesena e CNA Ravenna Coordinamento

Dettagli

Etichettatura di composizione dei prodotti tessili

Etichettatura di composizione dei prodotti tessili Etichettatura di composizione dei prodotti tessili Giovanna Baglio Responsabile Laboratorio Tessile di Como Via Castelnuovo 3 22100 Como Tel. 031 3312120 Fax. 031 3312180 www.textilecomo.com mailbox@textilecomo.com

Dettagli

Reg. (CE) n. 1007/2011/UE. Allegato I - Elenco delle denominazioni delle fibre tessili

Reg. (CE) n. 1007/2011/UE. Allegato I - Elenco delle denominazioni delle fibre tessili Reg. (CE) 27-9-2011 n. 1007/2011/UE Allegato I - Elenco delle denominazioni delle fibre tessili (di cui all'articolo 5) Tabella 1 Numero Denominazione Descrizione delle fibre 1 lana fibra tratta dal vello

Dettagli

PRODOTTI TESSILI. Guida sull etichettatura di composizione. (Regolamento UE n. 1007/2011)

PRODOTTI TESSILI. Guida sull etichettatura di composizione. (Regolamento UE n. 1007/2011) PRODOTTI TESSILI Guida sull etichettatura di composizione (Regolamento UE n. 1007/2011) Questa guida è stata realizzata in occasione dell entrata in vigore (8 maggio 2012) del nuovo Regolamento UE 1007/2011,

Dettagli

L etichettatura di composizione dei prodotti tessili

L etichettatura di composizione dei prodotti tessili L etichettatura di composizione dei prodotti tessili 2 Premessa 3 Che cosa deve essere etichettato 4 Che cosa non deve essere etichettato 7 Chi è tenuto ad osservare la normativa sui prodotti tessili?

Dettagli

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI 31.3.2012 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 95/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 286/2012 DELLA COMMISSIONE del 27 gennaio 2012 che modifica rispettivamente l

Dettagli

Manuale per l etichettatura di composizione dei prodotti tessili

Manuale per l etichettatura di composizione dei prodotti tessili Manuale per l etichettatura di composizione dei prodotti tessili Indice Premessa pag 5 Riferimenti normativi pag 6 Quali sono i riferimenti normativi nazionali che disciplinano il settore tessile? Chi

Dettagli

CAPITOLO 11 L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI TESSILI

CAPITOLO 11 L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI TESSILI CAPITOLO 11 L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI TESSILI 1. INTRODUZIONE 2. NORME CHE DISCIPLINANO LA ETICHETTATURA DI COMPOSIZIONE DEI PRODOTTI TESSILI 3. LE FINALITÀ DELLA LEGGE 4. LA SFERA DI APPLICAZIONE -

Dettagli

Ing Cianci LART s.r.l. www.lartessile.it

Ing Cianci LART s.r.l. www.lartessile.it ETICHETTATURA DI COMPOSIZIONE Regolamento UE N 1007/2011 del 27 settembre 2011 pubblicato sulla gazzetta ufficiale della UE il 18/10/2011 Ing Cianci LART s.r.l. LART s.r.l. Pierpaolo Cianci 50 www.lartessile.it

Dettagli

(Atti legislativi) REGOLAMENTI

(Atti legislativi) REGOLAMENTI 18.10.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 272/1 I (Atti legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO (UE) N. 1007/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 settembre 2011 relativo alle denominazioni

Dettagli

L etichettatura di composizione dei prodotti tessili. Stazione Sperimentale per la Seta. Textile Research Centre Centro di Ricerca Tessile

L etichettatura di composizione dei prodotti tessili. Stazione Sperimentale per la Seta. Textile Research Centre Centro di Ricerca Tessile L etichettatura di composizione dei prodotti tessili Stazione Sperimentale per la Seta Textile Research Centre Centro di Ricerca Tessile 1 SOMMARIO Pag. 2...Premessa Che cosa deve essere etichettato Quali

Dettagli

ETICHETTATURA E PRESENTAZIONE DEI PRODOTTI DEL COMPARTO MODA MAGGIO 2010

ETICHETTATURA E PRESENTAZIONE DEI PRODOTTI DEL COMPARTO MODA MAGGIO 2010 ETICHETTATURA E PRESENTAZIONE DEI PRODOTTI DEL COMPARTO MODA MAGGIO 2010 La presente Guida al Consumo è stata realizzata dall ISFORES, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brindisi, con la collaborazione

Dettagli

Fonti normative: L. 26 novembre 1973, n. 883; D.P.R. 30 aprile 1976, n. 515 (regol. attuativo); Direttiva CEE 96/74; D.Lgs. 22 maggio 1999, n. 194.

Fonti normative: L. 26 novembre 1973, n. 883; D.P.R. 30 aprile 1976, n. 515 (regol. attuativo); Direttiva CEE 96/74; D.Lgs. 22 maggio 1999, n. 194. PRODOTTI TESSILI Fonti normative: L. 26 novembre 1973, n. 883; D.P.R. 30 aprile 1976, n. 515 (regol. attuativo); Direttiva CEE 96/74; D.Lgs. 22 maggio 1999, n. 194. Campo di applicazione: S intendono prodotti

Dettagli

Etichettatura e sicurezza dei prodotti tessili e delle calzature. Guida informativa

Etichettatura e sicurezza dei prodotti tessili e delle calzature. Guida informativa Etichettatura e sicurezza dei prodotti tessili e delle calzature Guida informativa Realizzazione Uffi cio Attività a Tutela del Consumatore della Camera di Commercio di Treviso Progetto grafi co Uffi cio

Dettagli

Classificazione. delle fibre tessili

Classificazione. delle fibre tessili Classificazione delle fibre tessili Entra in vigore l' 8 maggio 2012 il Nuovo Regolamento UE 1007/2011 del parlamento Europeo del 27 settembre 2011 relativo alle denominazioni delle fibre tessili all'etichettatura

Dettagli

D.Lgs. 22 maggio 1999, n. 194 (1). Attuazione della direttiva 96/74/CE relativa alle denominazioni del settore tessile.

D.Lgs. 22 maggio 1999, n. 194 (1). Attuazione della direttiva 96/74/CE relativa alle denominazioni del settore tessile. D.Lgs. 22 maggio 1999, n. 194 (1). Attuazione della direttiva 96/74/CE relativa alle denominazioni del settore tessile. (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 24 giugno 1999, n. 146. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Dettagli

UNIVERSITY. Le caratteristiche peculiari del tessuto in polipropilene al 100%

UNIVERSITY. Le caratteristiche peculiari del tessuto in polipropilene al 100% Le caratteristiche peculiari del tessuto in polipropilene al 1% Sette buone ragioni per credere in questo tessuto: 1. è Certificato contro gli agenti chimici liquidi secondo la norma UNI EN 1334:29 2.

Dettagli

tocca a te... Il legno La carta media book A T 14

tocca a te... Il legno La carta media book A T 14 media book A T 14 Il legno 2 Disponendo dei 6 elementi in legno multistrato indicati nella figura, elabora graficamente 5 tipi diversi di combinazione degli stessi elementi, per realizzare delle mensole.

Dettagli

TESTI APPROVATI PARTE II. Unita nella diversità. nella seduta di. mercoledì 11 maggio 2011 PARLAMENTO EUROPEO 2011-2012

TESTI APPROVATI PARTE II. Unita nella diversità. nella seduta di. mercoledì 11 maggio 2011 PARLAMENTO EUROPEO 2011-2012 PARLAMENTO EUROPEO 2011-2012 TESTI APPROVATI PARTE II nella seduta di mercoledì 11 maggio 2011 P7_TA-PROV(2011)05-11 EDIZIONE PROVVISORIA PE 463.396 Unita nella diversità INDICE TESTI APPROVATI DAL PARLAMENTO

Dettagli

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014 Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO

Dettagli

4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 1 Lana Fibra tratta dal vello della pecora (Ovis aries) o una mischia di fibra tratta dal vello della pecora

Dettagli

Bruno Marcandalli. L etichettatura di composizione dei prodotti tessili

Bruno Marcandalli. L etichettatura di composizione dei prodotti tessili Bruno Marcandalli L etichettatura di composizione dei prodotti tessili Facoltà o obbligo? La normativa relativa all etichettatura dei prodotti tessili fissa i requisiti e le modalità applicabili ai prodotti

Dettagli

Assistenza clienti 059-645279 338-6071671

Assistenza clienti 059-645279 338-6071671 1 LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE 41012 Carpi (MO) Via Vasco Da Gama, 2 Tel. 059/645279 Fax 059/621856 e-mail: lart@lartessile.it web:http://www.lartessile.it Assistenza clienti 059-645279 338-6071671

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione del taglia e colore www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione iniziale... 5 Gestione delle varianti... 6 Raggruppamento delle varianti... 8 Gestire le varianti

Dettagli

PRODOTTI TESSILI NORMATIVA DI RIFERIMENTO

PRODOTTI TESSILI NORMATIVA DI RIFERIMENTO PRODOTTI TESSILI NORMATIVA DI RIFERIMENTO Norme comunitarie Direttiva 96/74/CE relativa alle denominazioni del settore tessile. Direttiva 97/37/CE che modifica la direttiva 96/74/CE. Direttiva 2004/34/CE

Dettagli

NUOVA SIMBOLOGIA NORMATIVA UNI EN ISO

NUOVA SIMBOLOGIA NORMATIVA UNI EN ISO LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE 41012 Carpi (MO) Via Vasco Da Gama, 2 - Telefono 059/645279 Fax 059/621856 e-mail: lart@lartessile.it web:http://www.lartessile.it NUOVA SIMBOLOGIA NORMATIVA UNI EN

Dettagli

Che cosa è un etichetta? Un etichetta è un pezzo di carta che ci dà delle informazioni.

Che cosa è un etichetta? Un etichetta è un pezzo di carta che ci dà delle informazioni. Che cosa è un etichetta? Un etichetta è un pezzo di carta che ci dà delle informazioni. I quaderni delle informazioni facili da leggere e da capire LE ETICHETTE DEI VESTITI Ci sono tanti tipi di etichette.

Dettagli

Le fibre vegetali. Le fibre naturali. la canapa il ramiè l'ortica la ginestra la juta

Le fibre vegetali. Le fibre naturali. la canapa il ramiè l'ortica la ginestra la juta Le fibre vegetali Le fibre naturali * Fibre da Fusto il lino la canapa il ramiè l'ortica la ginestra la juta * Fibre da seme il cotone * Fibre da foglia il sisal Il Lino (Linum usitatissimum L) La Canapa

Dettagli

Impiegata/o del commercio al dettaglio Assistente del commercio al dettaglio

Impiegata/o del commercio al dettaglio Assistente del commercio al dettaglio Settore Tessili: Obiettivi rendimento Conoscenze speciali del settore CI 1: 2 semestre Materiali tessili Gli apprendisti spiegano le differenze tra materie prime vegetali e animali nonché fibre K2 chimiche

Dettagli

ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione. Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.

ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione. Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice. ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.it NOI SIAMO CIO CHE MANGIAMO FEUERBACH Etichettatura: [ ]l'insieme

Dettagli

Per un pulito amico dell ambiente: lavanderia a secco Coop Oecoplan.

Per un pulito amico dell ambiente: lavanderia a secco Coop Oecoplan. Con listino prezzi Per un pulito amico dell ambiente: lavanderia a secco Coop Oecoplan. PER UN PULITO AMICO DELL AMBIENTE: LAVANDERIA A SECCO COOP OECOPLAN. Massima cura. Per i vostri capi. Per il nostro

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:

Dettagli

Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI

Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI ARGOMENTI TRATTATI: Oggetti materiali e tecnologie Classificazione dei materiali Proprietà dei materiali Proprietà chimico/fisico Proprietà

Dettagli

OCCHIO ALLE ETICHETTE

OCCHIO ALLE ETICHETTE PROCESSO DI lavaggio ad umido professionale Lavaggio a umido ciclo molto delicato Lavaggio a umido ciclo delicato Lavaggio a umido ciclo normale OCCHIO ALLE ETICHETTE LINEE GUIDA PER CONOSCERE IL SIGNIICATO

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento?

Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento? PROGETTO AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE: BIODIVERSITÀ, CULTURA, AMBIENTE, INNOVAZIONE, SICUREZZA Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento? Milena Casali Istituto

Dettagli

Additivi alimentari: aspetti normativi e criticità della etichettatura

Additivi alimentari: aspetti normativi e criticità della etichettatura Corso di formazione sugli additivi alimentari 23 gennaio 2013 I edizione 24 gennaio 2013 II edizione Benevento Additivi alimentari: aspetti normativi e criticità della etichettatura Antonella Semeraro

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

D.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini

D.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini Dispositivi di Protezione Individuale DPI Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini DEFINIZIONE di DPI Per DPI si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

ELETTRODOMESTICI. Sotto la lente. Gli elettrodomestici sono apparecchi o utensili alimentati ad energia elettrica, destinati all uso domestico.

ELETTRODOMESTICI. Sotto la lente. Gli elettrodomestici sono apparecchi o utensili alimentati ad energia elettrica, destinati all uso domestico. ELETTRODOMESTICI Gli elettrodomestici sono apparecchi o utensili alimentati ad energia elettrica, destinati all uso domestico. La Comunità Europea ha emanato diverse norme che prevedono l obbligo di informare

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento

Dettagli

Muffe e Muschi. Pulizia e protezione delle superfici

Muffe e Muschi. Pulizia e protezione delle superfici Muffe e Muschi Pulizia e protezione delle superfici SANICLEAN - il mangiamuffa Detergente liquido per la pulizia rapida delle muffe su superfici murali SANIPROTECT - il bloccamuffa Sanificante ed igienizzante

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

Etichetta di manutenzione: una tutela per tutti

Etichetta di manutenzione: una tutela per tutti RODOTTI per informazioni: Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese iazza Monte Grappa, 5-21100 Varese tel. 0332 295111 - fax 0332 282158 sito internet: www.va.camcom.it e-mail:

Dettagli

23 CAPITOLO 2: RELAZIONI TRA LE DIVERSE FASI DI UN CAMPIONE DI TERRENO

23 CAPITOLO 2: RELAZIONI TRA LE DIVERSE FASI DI UN CAMPIONE DI TERRENO v 23 CAPITOLO 2: RELAZIONI TRA LE DIERSE FASI DI UN CAMPIONE DI TERRENO CAPITOLO 2: RELAZIONI TRA LE DIERSE FASI DI UN CAMPIONE DI TERRENO Un campione di terreno viene considerato come un sistema multifase,

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

RISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

RISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO RISOLUZIONE N.43 /E Roma, 12 aprile 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica art. 3 d.l. 93 del 2008 e art. 15, lett. b) del Tuir. Detraibilità degli interessi passivi che maturano

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE 30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo

Dettagli

Fenomenologia di una fibra

Fenomenologia di una fibra Fenomenologia di una fibra fibra di legno coltivato worldwide marketing office TEXINPRO TEXTILE IN PROGRESS texinpro@texinpro.com www.texinpro.com Tel. +39030723830 - Fax +390307240306 La morbidezza della

Dettagli

GARANZIA Raccomandazioni generali

GARANZIA Raccomandazioni generali GARANZIA Raccomandazioni generali Sui suoi orologi Gucci rilascia una garanzia internazionale di 2 anni, valida a partire dalla data d acquisto. La garanzia entra in vigore solo se il certificato di garanzia

Dettagli

La vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi

La vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi UPPLEVA La vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi test che ci permettono di garantirne la conformità

Dettagli

Il mondo dei materiali

Il mondo dei materiali Il mondo dei materiali Tutti i giorni usiamo moltissimi oggetti che sono fatti di materiali diversi come il legno, la plastica, il ferro, la stoffa. Alcuni materiali si trovano in natura, altri sono stati

Dettagli

Gestione Risorse Umane Web

Gestione Risorse Umane Web La gestione delle risorse umane Gestione Risorse Umane Web Generazione attestati di partecipazione ai corsi di formazione (Versione V03) Premessa... 2 Configurazione del sistema... 3 Estrattore dati...

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione della distinta base & della produzione. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione della distinta base & della produzione. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione della distinta base & della produzione www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Definire la distinta base di un articolo... 5 Utilizzare la distinta base diretta... 8 Utilizzare

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Veneto Lavoro via Ca' Marcello 67/b, 30172 Venezia-Mestre tel.: 041/2919311

Veneto Lavoro via Ca' Marcello 67/b, 30172 Venezia-Mestre tel.: 041/2919311 Veneto Lavoro via Ca' Marcello 67/b, 30172 Venezia-Mestre tel.: 041/2919311 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 1.1 SCADENZA... 3 1.2 CAUSALE DA UTILIZZARE... 3 2. MODALITÀ OPERATIVE DI COMUNICAZIONE DATI... 4

Dettagli

DICHIARAZIONE PREVENTIVA DI PRESTAZIONE TEMPORANEA E OCCASIONALE IN CASO DI SPOSTAMENTO DEL PRESTATORE

DICHIARAZIONE PREVENTIVA DI PRESTAZIONE TEMPORANEA E OCCASIONALE IN CASO DI SPOSTAMENTO DEL PRESTATORE DICHIARAZIONE PREVENTIVA DI PRESTAZIONE TEMPORANEA E OCCASIONALE IN CASO DI SPOSTAMENTO DEL PRESTATORE (articoli 5 e seguenti della direttiva 2005/36/CE, come modificata dalla direttiva 2013/55/UE) Al

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

OCCHIALI OCCHIALI SU MISURA CHE COSA C È SULL ETICHETTA

OCCHIALI OCCHIALI SU MISURA CHE COSA C È SULL ETICHETTA OCCHIALI OCCHIALI SU MISURA La vendita al pubblico di occhiali e lenti su misura, protettive e correttive dei difetti visivi, è consentita solo ai soggetti in possesso del titolo abilitante all esercizio

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

ASSOCIAZIONE CULTURALE per i NUOVI STILI di VITA L ORDITO e LA TRAMA. Fibre

ASSOCIAZIONE CULTURALE per i NUOVI STILI di VITA L ORDITO e LA TRAMA. Fibre Fibre Alpaca La fibra di alpaca è leggera, più tenace della lana (ma meno elastica), ed è un eccellente isolante. 20-70 um Lama La struttura della fibra conferisce alla lana di lama una eccezionale morbidezza,la

Dettagli

Nato/a a il Cittadino/a. Residente a in Via nr. Stato. Telefono email Pec DICHIARA

Nato/a a il Cittadino/a. Residente a in Via nr. Stato. Telefono email Pec DICHIARA ZIONE PREVENTIVA DI PRESTAZIONE TEMPORANEA E OCCASIONALE IN CASO DI SPOSTAMENTO DEL PRESTATORE (ARTT. 5 e ss. DIRETTIVA 2005/36/CE) Al Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per il mercato,

Dettagli

Ministero della Difesa

Ministero della Difesa ST 1172 UI VEST CINTURA IN FIBRA POLIAMMIDICA MODELLO 2002 Pagina 1 di 5 Ministero della Difesa Direzione Generale di Commissariato e di Servizi Generali I Reparto 2^ Divisione 1^ Sezione Tecnica Specifiche

Dettagli

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Inserimento Prenotazione Booking On-Line. NUOVE INFORMAZIONI ADR 2015 SPECIFICA N. 1

Inserimento Prenotazione Booking On-Line. NUOVE INFORMAZIONI ADR 2015 SPECIFICA N. 1 Inserimento Prenotazione Booking On-Line. NUOVE INFORMAZIONI ADR 2015 Adeguamento alle Normative in vigore in materia di Trasporto di merci Pericolose e Rifiuti vigore dal 1/7/2015. Di seguito le novità

Dettagli

Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte

Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte La salute delle mammelle, l utilizzazione e l approvigionamento di medicamenti veterinari e la pulizia degli impianti di mungitura

Dettagli

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni

Dettagli

CAPIAMO IL "LINGUAGGIO" DELLA norma UNI EN ISO serie 9000

CAPIAMO IL LINGUAGGIO DELLA norma UNI EN ISO serie 9000 CAPIAMO IL "LINGUAGGIO" DELLA norma UNI EN ISO serie 9000 Cosa significa UNI EN ISO serie 9000? Significa che si tratta di norme internazionali, in quanto le norme italiane (UNI) non sono altro che la

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

GESTIONE DEI PRODOTTI

GESTIONE DEI PRODOTTI Gestione dei prodotti biologici ed etichettatura G [ GESTIONE DEI PRODOTTI ] BIOLOGICI ED ETICHETTATURA E L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI Il testo principale sull etichettatura, la presentazione

Dettagli

Appunti sulle funi. Le Funi Carmine Napoli

Appunti sulle funi. Le Funi Carmine Napoli Appunti sulle funi DEFINIZIONE Fune: è un organo flessibile formato da un insieme di fili di acciaio, di forma e dimensioni appropriate, avvolti elicoidalmente in uno o più gruppi concentrici attorno ad

Dettagli

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina

Dettagli

Alla seguente lettera è allegata la dichiarazione CE di conformità per i lavabi da bagno prodotti da GlassTek.

Alla seguente lettera è allegata la dichiarazione CE di conformità per i lavabi da bagno prodotti da GlassTek. A tutti i clienti Vinci, 19 maggio 2011 OGGETTO: Marcatura CE La presente per ricordare a tutti i clienti che, a seguito dell entrata in vigore dall anno 2009 della marcatura CE obbligatoria per i lavabi

Dettagli

Modulo 3.7 Revisione4 Pagina 1 di 5

Modulo 3.7 Revisione4 Pagina 1 di 5 Italcuscinetti S.p.A. CAPITOLATO DI FORNITURA (CONDIZIONI GENERALI) Introduzione Le forniture dei prodotti, presenti in questo documento redatto da Italcuscinetti S.p.A., sono gestite e regolate dalle

Dettagli

Tutela preventiva del credito Scheda Paese. Olanda. Scheda Paese - Olanda 0

Tutela preventiva del credito Scheda Paese. Olanda. Scheda Paese - Olanda 0 Tutela preventiva del credito Scheda Paese Olanda Scheda Paese - Olanda 0 Introduzione Nell era del mercato globale, si sono intensificati gli scambi transfrontalieri e internazionali e prendono così piede

Dettagli

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

DEFINIZIONI INDISPENSABILI 1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che

Dettagli

Componenti elettronici. Condensatori

Componenti elettronici. Condensatori Componenti elettronici Condensatori Condensatori DIELETTRICO La proprietà fondamentale del condensatore, di accogliere e di conservare cariche elettriche, prende il nome di capacità. d S C = Q V Q è la

Dettagli

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede Iniziamo il percorso chiedendo a un bambino di consegnarci alcune cose: una gomma, una penna, un capello. Domandiamo a un altro di consegnarci una gioia, una

Dettagli

Consigli di lavaggio

Consigli di lavaggio Consigli per indumenti puliti e un ambiente migliore. Consigli sul lavaggio Selezionare i capi Tipo di tessuto: non lavare insieme tessuti delicati, ad esempio lana e seta, e tessuti robusti, ad esempio

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Che cos è un detersivo?

Che cos è un detersivo? Che cos è un detersivo? Miscela di sostanze chimiche che mischiate all acqua sono in grado di rimuovere lo sporco Agiscono sulle sostanze che non si sciolgono facilmente in acqua (idrofobe) I principali

Dettagli

LA MISURAZIONE DEL CARATTERE

LA MISURAZIONE DEL CARATTERE TPO PROGETTAZIONE UD 03 GESTIONE DEL CARATTERE IL TIPOMETRO LA MISURAZIONE DEL CARATTERE A.F. 2011/2012 MASSIMO FRANCESCHINI - SILVIA CAVARZERE 1 IL TIPOMETRO: PARTI FONDAMENTALI Il tipometro è uno strumento

Dettagli

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione

Dettagli

Norma VSB n. 2.0 per peluria, piume e per gli articoli da letto (piumini e cuscini) che ne sono imbottiti

Norma VSB n. 2.0 per peluria, piume e per gli articoli da letto (piumini e cuscini) che ne sono imbottiti Norma VSB n. 2.0 per peluria, piume e per gli articoli da letto (piumini e cuscini) che ne sono imbottiti Associazione svizzera dei produttori di articoli da letto (VSB) Weinbergstrasse 31 8006 Zurigo

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

ETICHETTATURA DI AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI

ETICHETTATURA DI AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI ETICHETTATURA DI AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI Premessa Si riportano le norme relative all etichettatura attualmente vigenti, sebbene le prime (punto 1, Direttiva 67/548/CEE) saranno, entro il 015, integralmente

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli