Protocollo di Orientamento
|
|
- Carlotta Valente
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Allegato 10 Protocollo di Orientamento Indice 1. Definizione di Orientamento 2. Motivazioni del progetto del nostro Istituto 3. Azioni/attività nelle singole classi 4. Risorse interne ed esterne 5. Documentazione in uso (materiali sussidi.) 6. Siti 7. Legislazione 1. DEFINIZIONE DI ORIENTAMENTO Non è semplice definire l Orientamento e le attività ad esso legate. Nella bibliografia specifica l orientamento viene definito come un processo continuo, che accompagna l individuo nelle fasi di transizione e maturazione personale/professionale in particolare : DA FORMAZIONE AFORMAZIONE DA FORMAZIONE A LAVORO DA LAVORO A LAVORO DA LAVORO A FORMAZIONE DA NON LAVORO A FORMAZIONE E LAVORO DA SITUAZIONI NOTE A SITUAZIONI NUOVE La formazione e il lavoro rappresentano esperienze e dimensioni fondamentali nella costruzione dell identità delle persone e il processo orientativo puòcontribuire a sviluppare tale consapevolezza; nell orientamento l individuo è un soggetto attivo e il processo orientativodeve favorire la sua capacità di auto-orientarsi e gestire i cambiamenti. L Orientamento può essere anche definito a partire da due diversi punti di vista: Per l individuo che si orienta... l orientamento è la capacità di dominare e gestire dal puntodi vista cognitivo, affettivo e strategico le esperienzeimportanti (eventi, transizioni, occasioni critiche ) checonnotano il proprio percorso di formazione e lavoro; Per il professionista che orienta... l orientamento è un intervento professionale finalizzato asostenere l acquisizione da parte dell individuo dellecompetenze necessarie a gestire autonomamente epositivamente le transizioni psicosociali, fornendogli opportunità di confronto e uno schema logico d azione.
2 Il compito della scuola ed in particolare della scuola secondaria di primo grado è di occuparsi della prima fase del processo orientativo e cioè quella di accompagnare l alunno nella transizione da formazione a formazione, soprattutto nel delicato passaggio dalla secondaria di primo grado alla secondaria di secondo grado. In questo panorama si attua il Progetto Orientamento del nostro Istituto, che si articola a partire dall ultima classe della scuola primaria,diventando sempre più coinvolgente nelle tre classi della secondaria di primo grado e nel rispettodella legislazione vigente, in dettaglio: Riferimenti legislativi in merito all obbligo di istruzione: Costituzione italiana (art.34) dove viene sancito il diritto all istruzione; Legge 26/12/2006 n 296 e il decreto 22/08/2007: innalzamento dell obbligo elevato a 10 anni, fino al sedicesimo anno di età; Legge 183/2010 ha stabilito che dai 15 anni l obbligo di istruzione possa essere assolto anche con l apprendistato; Legge 40/07 - Riforma Fioroni; Legge 133/08 - Riforma Gelmini; Riferimenti legislativi in merito all obbligo formativo: Legge 144/1999; Legge 53/2003 Il diritto/dovere alla formazione ha luogo fino al compimento dei 18 anni e può essere assolto: - con la formazione: - nella scuola superiore; - in un percorso di istruzione e formazione professionale arrivando ad un diploma di qualifica; - in settori di attività con particolare contratto di apprendistato accanto alla frequenza di corsi di formazione per circa 400 ore annuali fino ai 18 anni; 2. MOTIVAZIONI DEL PROGETTO Nelle Indicazioni Nazionali Ministeriali, sia in quelle inerenti la Riforma della Scuola Secondaria di Primo grado ( legge n 53/2003), sia nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzionesettembre 2007, si ribadisce l importanza della scuola nell offrire agli alunni percorsi di apprendimento che permettano loro di formarsi in modo armonico non solo a livello cognitivo, ma anche di sapersi orientare di fronte ad un contesto sociale complesso ed in continua trasformazione, come quello attuale. Orientare nella scuola significa creare nel ragazzo la capacità di scegliere e di progettare il proprio futuro. Il docente stesso educa ed orienta con la sua presenza e docenza; lo strumento diventa anche la sua materia specifica di insegnamento, quando ne utilizza i contenuti ed organizza strategie per predisporre occasioni di apprendimento e di formazione. Pertanto l azione orientativa della scuola è prima di tutto una risorsa trasversale a tutte le discipline e un percorso didattico da sviluppare nel concreto del lavoro quotidiano. In questa finalità generale,l attività del progetto Orientamento del nostro Istituto Comprensivo si occupa fin dall infanzia dello sviluppo dell alunno in funzione orientativa e si articola in seguito nel corso dei tre anni della scuola secondaria di primo grado con lo scopo di operare nell alunno un graduale approfondimento della conoscenza di sé e delle proprie attitudini per arrivare concretamente, nella classe terza, ad una scelta consapevole e motivata della scuola superiore.
3 In tutte le fasi del processo formativo orientativo gli alunni avranno la guida dei docenti, delle famiglie e di eventuali collaborazioni esterne. Le varie attività del progetto mirano anche a raccogliere, nel corso del triennio, il maggior numero di informazioni per formulare un motivato consiglio orientativo da parte dei docenti, a conclusione del primo ciclo di istruzione. 3. AZIONI/ATTIVITÀ NELLE SINGOLE CLASSI Azioni nelle tre classi: Classe I Titolo dell attività: Conoscere se stessi Il mio ritratto: I miei pregi e i miei difetti (test) Il mio percorso scolastico; Il mio ritratto di alunno (il mio studio dalla primaria alla secondaria); Il mio stile cognitivo; COMPETENZE L alunno è in grado al termine del percorso di: riconoscere i propri pregi e difetti; tracciare il proprio percorso scolastico, cogliendo le differenze organizzative di studio tra la scuola primaria e secondaria; delineare il proprio ritratto di alunno in relazione al senso di responsabilità, collaborazione, impegno ed organizzazione del lavoro scolastico; riconoscere il proprio stile cognitivo prevalente. OBIETTIVI Favorire negli alunni una graduale conoscenza di sé; Creare la consapevolezza che riconoscere le proprie aspirazioni, attitudini è il primo passo per orientarsi nelle scelte inerenti il proprio futuro; Prendere coscienza del proprio stile cognitivo; Sviluppare una dimensione progettuale in relazione al proprio futuro. CONTENUTI Definizione del termine orientamento;
4 La conoscenza di sé; Il metodo di studio; Gli stili cognitivi inerenti il tipo di memoria:visiva, uditiva, operativa pratica. MODALITÀ OPERATIVE Tutti i docenti nel percorso didattico affronteranno nello specifico delle loro materie i contenuti delineati. Il docente di Lettere in particolare curerà con gli alunni la compilazione del fascicolo, predisposto dalla commissione orientamento, contenete un percorso mirato con schede, test, questionari, letture specifiche riguardanti la conoscenza di sé in funzione orientativa. Tempi: nel corso dell anno; Materiale: Fascicolo di orientamento1, predisposto anche in copia semplificata per alunni certificati e di prima alfabetizzazione. Classe II Titolo dell attività: Conoscere se stessi I miei interessi(test) attitudini capacità Il mio metodo di studio Conoscere il mondo del lavoro Il lavoro per me Il lavoro nella mia famiglia; Competenze L alunno è in grado al termine del percorso di: conoscere la differenza tra i termini attitudine, interesse, capacità riconoscere i propri interessi- attitudini- capacità; riflettere sul proprio metodo di studio, cogliendo le strategie per renderlo sempre più efficace e produttivo; conoscere la definizione di lavoro; orientarsi nel mondo del lavoro attraverso l analisi delle attività lavorative svolte nella cerchia familiare. Obiettivi: Approfondire la conoscenza di sé
5 Far comprendere l importanza di operare scelte consapevoli e realistiche, in armonia con le proprie attitudini e capacità; Avviarsi ad una conoscenza del mondo del lavoro, cogliendone l importanza nell ambito del proprio futuro. Contenuti: Definizione dei termini: interesse, attitudine, capacità; Analisi delle materie scolastiche in relazione ai propri interessi, attitudini, capacità Il metodo di studio; Definizione di lavoro. Modalità operative: Tutti i docenti nel percorso didattico curricolare affronteranno nello specifico delle loro materie i contenuti delineati. Il docente di Lettere in particolare curerà la compilazione del fascicolo, predisposto dalla commissione orientamento, contenete un percorso mirato con schede, test, questionari, letture specifiche riguardanti la conoscenza di sé in funzione orientativa. Tempi: nel corso dell anno; Materiale: Fascicolo di orientamento 2predisposto anche in copia semplificata per alunni certificati e di prima alfabetizzazione. Classe III: Titolo dell attività: Conoscere se stessi Le materie e i miei risultati Le mie preferenze in ambito scolastico I modi di lavorare Competenze L alunno è in grado al termine del percorso di: operare una scelta motivata inerente la scuola superiore, valutando le proprie aspirazioni, i propri interessi, il proprio metodo di studio, dialogando in modo costruttivo con gli adulti che sono intervenuti nel percorso formativo orientativo; Obiettivi Approfondire la conoscenza di sè Conoscere tutte le possibilità di percorso nell ambito dell Istruzione Superiore; Selezionare all interno di varie informazioni quelle adatte al proprio scopo; Riconoscere l importanza del dialogo con adulti ed esperti per arrivare a maturare una scelta;
6 Formulare scelte motivate. Contenuti: Approfondimento della tematica inerente l orientamento; Approfondimento della tipologia delle scuole secondarie di secondo grado e della formazione professionale; La motivazione allo studio Le materie ed i risultati scolastici in relazione ai propri interessi ed aspettative Il mondo del lavoro e i modi di lavorare Modalità operative specifiche per le classi terze: - Laboratori di Orientamento per studenti; - Incontri formativi serali per i genitori; - Serate di Orientamento per genitori, alunni, docenti con Presentazione di Centri di FormazioneProfessionale, Istituti Professionali, Istituti Tecnici, Licei; - Sportelli Help: colloqui di Orientamentoper alunni e genitori; - Compilazione scheda del Consiglio di Orientamento. Tempi: nel corso del primo quadrimestre; Materiale: Fascicolo di orientamento 3predisposto anche in copia semplificata per alunni certificati e di prima alfabetizzazione; Materiali informativi forniti da collaborazioni esterne (Regione Veneto Provincia- Scuole Secondarie di secondo grado) 4. Risorse interne: Tutti i docenti nel percorso didattico affronteranno nello specifico delle loro materie i contenuti delineati. Il docente di Lettere in particolare curerà la compilazione del fascicolo, predisposto dalla commissione orientamento, contenente un percorso mirato con schede, test, questionari, letture specifiche riguardanti la conoscenza di sé in funzione orientativa; Collegio docenti; Coordinatori classi; Docenti curricolari; Docenti di sostegno, Funzione Strumentale Orientamento; Commissione Orientamento; Psicologia scolastica Risorse esterne:
7 USP di Verona (settore Orientamento) Eventuali esperti; Referenti per l Orientamento scolastico di alcuni Istituti Superiori di Verona e provincia; Mediatori culturali 5. Documentazione in uso: Materiali/ sussidi e strumenti - Schede informative; - Guida alla scelta dei percorsi scolastici formativi predisposta dalla Regione Veneto (disponibile on line e cartacea); - Materiali informativi (lettere invito e lettere informative per genitori alunni docenti); - Fascicoli di Orientamento preparati dalla Commissione - Scheda Consiglio di Orientamento - Stage (per le classi terze) - Bacheca scolastica - Calendari scuola aperta - Visite alle scuole/realtà lavorative del territorio 6. SITI Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto - Orientamento news sulle iniziative di orientamento promosse dall USR per il Veneto _ spazio per lo scambio e la comunicazione dei docenti _ MIUR Linee guida nazionali in materia di orientamento per tutto l arco della vita MIUR Spazio orientamento Pagina del sito del Ministero dell Istruzione dedicata agli interventi di orientamento promossi dalla Direzione dello Studente Parlamento Europeo Nel sito, accessibile in Italiano, si possono trovare le informazioni sulle emanazioni di Regolamenti, Leggi e documenti comunitari Consiglio dell Unione Europea Nel sito, accessibile in Italiano, si possono trovare le informazioni sugli atti del Consiglio, principale organo decisionale dell Unione
8 europea. PER TUTTO L ARCO DELLA VITA ETF Fondazione Europea per la Formazione È una delle agenzie europee che si occupano di formazione. Assiste i paesi partner dell'ue nello sviluppare ed implementare sistemi di educazione e formazione professionale di qualità. Indire Scuola Lavoro Portale, a cura dell Indire, Il portale propone un quadro rappresentativo delle attività realizzate dal sistema scolastico e dal mondo del lavoro in ambito nazionale ed europeo. Le informazioni, i servizi e le risorse relativi a: Terza Area - Alternanza Scuola Lavoro - Impresa Formativa Simulata - sono di supporto alle scuole, agli operatori, agli studenti e alle famiglie 7. LegislazioneOEAMENO - Direttiva MPI 6 agosto 1997, n. 487 relativa all orientamento delle studentesse e degli studenti, che promuove la concertazione degli interventi a livello territoriale - D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria - D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235 del Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria - Decreto Ministeriale 9 settembre 2004 e successive integrazioni Costituzione del Comitato Nazionale Orientamento - D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuolalavoro, a norma dell'art. 4 della Legge 28 marzo 2003 n Decreti Legislativi attuativi della L. n. 1/2007: _D.Lgs. 14 gennaio 2008 n. 21: Orientamento all università _D.Lgs. 14 gennaio 2008 n. 22: Orientamento al lavoro _D.Lgs. n. 262 del 29/12/2007: Valorizzazione delle eccellenzeautonomia SCOLASTICA - Legge 15 marzo 1997, n. 59, art. 21 Si delinea l autonomia della scuola. È indicata «prioritaria» «l'utilizzazione della dotazione finanziaria» per «attività di istruzione, di formazione e di orientamento» (comma 5); si prevede la possibilità di stipulare convenzioni tra Scuola e
9 Università per favorire «attività di aggiornamento, di ricerca e di orientamento scolastico e universitario» (comma 12) - D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 Decreto sul decentramento amministrativo in applicazione della L.15/3/1997 n. 59. In particolare a Comuni, a Province e a Regioni sono attribuite - tra le varie - funzioni relative all orientamento (artt. 138 e 139) - D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche. Nell art. 4 (comma 4) si afferma che sono «assicura[te] comunque», da parte delle scuole, «iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale», eventualmente integrate con interventi degli enti locali; si prevede (comma 6) il riconoscimento degli apprendimenti anche per «facilitare i passaggi»; nell art. 7 si definiscono le modalità per costruire reti e i possibili oggetti, tra cui laboratori finalizzati all orientamento. RIFORMA - Legge 28 marzo 2003 n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali di prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale - D. Lgs. 19 febbraio 2004 n. 59 Definizione delle norme generali relative alla scuola dell infanzia e al primo ciclo dell istruzione, a norma dell art. 1 della legge 28 marzo 2003, n D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'art. 2 della L. 28 marzo 2003, n D.M. 31 Luglio 2007 Indicazioni per l elaborazione dei curricoli per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione - Direttiva Ministeriale n. 68 del 3 agosto 2007 Scuola dell infanzia e 1 ciclo d istruzione Indicazioni per il curricolo: fase sperimentale & VALUTAZIONE - Legge 11 gennaio 2007, n. 1 Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le università, che sostituisce gli articoli 2, 3 e 4 della legge 10 dicembre 1997, n. 425, in particolare l'art. 1, comma 1 - C.M. n. 28 del 15/3/2007 Esame di Stato del 1 ciclo di istruzione - D.M. n. 42 del 22/05/2007 e D.M. n. 80 del 3/10/2007
10 Recupero debiti - O.M. n. 92 del 5/11/2007 Valutazione, scrutini, attività di sostegno& OBBLIGO DIRITTO DOVERE - Legge 17 maggio 1999 n. 144, art. 68 Istituisce «l obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento del diciottesimo anno d età. Tale obbligo può essere assolto in percorsi anche integrati di istruzione e formazione: _nel sistema di istruzione scolastica; _nel sistema della formazione professionale di competenza regionale; _nell esercizio dell apprendistato» - D.P.R. 12 luglio 2000, n. 257 Regolamento di attuazione dell'articolo 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144, concernente l'obbligo di frequenza di attività formative fino al diciottesimo anno di età - D. Lgs. 15 aprile 2005, n. 76 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n Legge n. 296/2006 art. 1, comma 622 Legge finanziaria dello Stato: _elevamento dell obbligo di istruzione a 16 anni _elevamento del limite di età per l accesso al mondo del lavoro a 16 anni -D.M. 23 agosto 2007, n. 139 ( e relativi allegati tecnici ) Norme in materia di adempimento dell obbligo d istruzione, con l indicazione delle competenze, conoscenze e abilità in uscita, articolati in assi culturali& PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE - Provvedimento 2 marzo Conferenza unificata Stato- Regioni e Stato-Città ed autonomie locali Accordo tra Governi, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane in materia di obbligo di frequenza ad attività formative fino al diciottesimo anno d età - Accordo quadro 19 giugno Conferenza unificata Stato- Regioni e Stato-Città ed autonomie locali Definizione figure professionali e standard minimi competenze tecnico-professionali dei percorsi di istruzione-formazione - Accordo tra il MIUR, MLPS, Regioni, Province, e Comunità Montane del 28 ottobre 2004 Riguarda la certificazione finale e intermedia e il riconoscimento dei crediti formativi tra sistemi - Accordo tra il MIUR, MLPS, Regioni, Province del 5 ottobre 2006
11 Definizione degli standard formativi minimi relativi alle competenze tecnico-professionali - Decreto Interministeriale 29/11/2007 (Istruzione Previdenza sociale) Prima attuazione del nuovo obbligo scolastico e sui percorsi sperimentali d istruzione e formazione professionale - Legge del 6 agosto 2008, n. 133, Capo II - Contenimento della spesa per il pubblico impiego, Art. 64 Disposizioni in materia di organizzazione scolastica L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome del 5 febbraio 2009 Istituzione del primo repertorio delle figure professionali di riferimento (19) a livello nazionale per i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, stabilendone gli standard formativi minimi delle competenze tecnico-professionali. La loro spendibilità è garantita su tutto il territorio nazionale - Decreto del 29 maggio 2009 Recepimento dell accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni e province autonome [ ] 5 febbraio 2009, per la definizione delle condizioni e delle fasi relative alla messa a regime del sistema di secondo ciclo di istruzione e formazione professionale & DISPERSIONE SCOLASTICA - Legge 8 agosto 1994, n. 496 Istituisce presso il M.P.I. l Osservatorio per la dispersione scolastica e dispone dall a.s. 1995/96 l utilizzazione annuale di personale su «una o più scuole tra loro coordinate che, sulla base di un piano provinciale, svolgono attività per la prevenzione della dispersione scolastica», trasferendo nell ordinarietà l assegnazione di personale - C.M. 9 agosto 1994, n. 257 Linee metodologiche e operative per la progettazione delle attività di prevenzione e recupero della dispersione scolastica e degli insuccessi formativi - D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567 e D.P.R. 9 aprile 1999, n. 156 Si disciplinano le iniziative complementari e le attività integrative nelle istituzioni scolastiche - Legge 18 dicembre 1997, n. 440 Istituzione di un fondo per l arricchimento e l ampliamento dell offerta formativa e per gli interventi perequativi - Legge 28 agosto 1997, n. 285 Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l infanzia e per l adolescenza - Legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali - Contratto collettivo nazionale Comparto Scuola 2002/2005 del 24 luglio 2003 (GU n. 188 del 14 agosto 2003) In particolare l art. 9 riguarda le misure incentivanti per i progetti nelle scuole situate in zone a rischio e a forte processo immigratorio
12 - Direttiva generale sull azione amministrativa e la gestione per l anno marzo 2009 Quadro di riferimento - linee di indirizzo e priorità politiche& PASSAGGI TRA SISTEMI - D.M. 3 dicembre 2004, n. 86 Il MIUR di concerto con il MLPS approvano i modelli di certificazione intermedia delle competenze comunque acquisite, favorendo il reciproco passaggio tra istituzioni scolastiche e formative - O.M. 3 dicembre 2004, n. 87 Norme concernenti il passaggio dal sistema della formazione professionale e dall apprendistato al sistema dell istruzione, ai sensi dell art.68 della legge 17 maggio 1999, n.144 ORIENTAMENTO LUNGO TUTTO L ARCO DELLA VITA: ALCUNI RIFERIMENTI EUROPEI - Documento della Commissione Europea del , Memorandum sull istruzione e la formazione permanente - Risoluzione del Consiglio d Europa del 18/05/2004 sul rafforzamento delle politiche, dei sistemi e delle prassi in materia di orientamento lungo tutto l arco della vita in Europa - Decisione n. 2241/2004CE del 15 dicembre 2004 istituisce EUROPASS, il Quadro unico europeo per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze, dispositivo per la mobilità dei cittadini - Raccomandazione U.E. del 5/09/2006 costituzione del Quadro Europeo delle qualifiche e dei titoli per l apprendimento permanente - Raccomandazione U.E. del 18 dicembre 2006 competenze chiave per l apprendimento permanente (v. Regolamento obbligo di istruzione) - Raccomandazione U.E. del 23 aprile 2008 costituzione del Quadro Europeo delle Qualifiche per l apprendimento permanente.
ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE
ALLEGATO 1 ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE per la realizzazione di un offerta sussidiaria di percorsi di istruzione e formazione
DettagliACCORDO LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO
ACCORDO tra il Ministro dell' istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano riguardante il primo anno
DettagliLa Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise
Accordo Territoriale per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di IeFP di durata triennale,in regime di sussidiarietà,da parte degli Istituti Professionali Statali della Regione Molise,
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Oggetto: schema di decreto recante linee guida in materia di semplificazione e promozione dell istruzione tecnico professionale a norma dell articolo 52 del decreto legge 9 febbraio 2012, n.5, convertito
DettagliACCORDO TRA LA REGIONE MARCHE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE. Visti: - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze
ACCORDO TRA LA REGIONE MARCHE E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE Visti: - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di Istruzione e Formazione Professionale
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliLinee Guida di cui all articolo 13, comma 1-quinquies del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito dalla legge 2 aprile 2007, n.
Linee Guida di cui all articolo 13, comma 1-quinquies del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito dalla legge 2 aprile 2007, n. 40 Premessa Il presente documento contiene indicazioni e orientamenti
DettagliApprofondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre
Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliDIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
104 13/01/2014 Identificativo Atto n. 9 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 2 MARZO 2000 Repertorio Atti n. 221 del 2 marzo 2000 Oggetto: Accordo tra Governo, regioni,
DettagliACCORDO TERRITORIALE
ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE CALABRIA Dipartimento Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato, in persona del Dirigente Generale Avv. Bruno Calvetta E UFFICIO
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliTRA LA REGIONE PUGLIA ASSESSORATO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Regione Puglia Assessorato per il diritto allo studio e la formazione professionale Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Accordo per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di
DettagliPROGETTO CONTINUITA' ORIENTAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO G.GALILEI Scuola dell infanzia, primaria, secondaria di primo grado VIA CAPPELLA ARIENZO TEL. 0823/755441 FAX 0823-805491 e-mail ceee08200n@istruzione.it C.M. CEIC848004 Sito web www.scuolarienzo.it
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliREGIONE SICILIANA MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA'
REGIONE SICILIANA Assessorato Regionale dell' Istruzione e della Formazione Professionale Dipartimento dell' Istruzione e della Formazione Professionale MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA
DettagliAVVISO PUBBLICO IL DIRETTORE GENERALE
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema
DettagliMINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Decreto 25 ottobre 2007 [pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4.1.2008] Riorganizzazione dei centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti e dei
DettagliDIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
10511 12/11/2014 Identificativo Atto n. 1108 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELL AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAIZONE DELLA DOTE SCUOLA COMPONENTE MERITO - A.S. 2014/1015.
Dettagli- il D.P.R. del 15 marzo 2010, n. 87 Regolamento per il riordino degli istituti professionali ;
OGGETTO: DEFINIZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DELLE ARTICOLAZIONI E DELLE OPZIONI DEGLI ISTITUTI TECNICI E DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI TORINO PER L ANNO SCOLASTICO
DettagliOrientamento in uscita - Università
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche
DettagliISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, 16029 TORRIGLIA (GE)
AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL
DettagliACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia
ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA fra la Città di Torino e l Ufficio scolastico territoriale di Torino per lo sviluppo dei tirocini formativi e l avvicinamento all attività di alternanza scuola-lavoro L Ufficio scolastico
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Centro Provinciale per l Istruzione degli Adulti Via Giordano Bruno sn 97100 RAGUSA
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE LOMBARDIA VISTI - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE MARCHE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE MARCHE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
Dettagli5516 25/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537
5516 25/06/2014 Identificativo Atto n. 537 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DEGLI AVVISI PER LA FRUIZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DEI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati
DettagliProtocollo di accoglienza degli studenti stranieri
Protocollo di accoglienza degli studenti stranieri PROCEDURA PROGRAMMA DI ACCOGLIENZA 1. Obiettivi Garantire pari opportunità di accesso all istruzione e di successo scolastico agli studenti stranieri.
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;
Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliACCORDO GOVERNO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI APPRENDISTATO QUALIFICA DIPLOMA PROFESSIONALE
ACCORDO GOVERNO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI APPRENDISTATO QUALIFICA DIPLOMA PROFESSIONALE Gazzetta Ufficiale n.77 del 31.3.2.2012 Nell odierna seduta del 15 marzo 2012;
DettagliMinistero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA) "Rafforzare il rapporto tra
Dettagli1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013
I s t i t u t o P r o f e s s i o n a l e d i S t a t o p e r l I n d u s t r i a e l A r t i g i a n a t o CAVOUR-MARCONI Loc. Piscille Via Assisana, 40/d-06154 PERUGIA Tel. 075/5838322 Fax 075/32371
DettagliIstituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado I. Nievo Comuni di Cinto Caomaggiore Gruaro - Pramaggiore
OGGETTO: Schema di sintesi del Protocollo per l accoglienza e l inserimento degli alunni stranieri, proposto dalla Commissione Intercultura, a.s. 2008-2009 Capitolo di protocollo ISCRIZIONE AMBITO AMMINISTRATIVO
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliACCORDO. Tra MIUR. la Regione Sardegna. per. La realizzazione di interventi finalizzati all integrazione e al potenziamento dell offerta di istruzione
ACCORDO Tra MIUR e la Regione Sardegna per La realizzazione di interventi finalizzati all integrazione e al potenziamento dell offerta di istruzione PREMESSO - che nella Regione Sardegna l insuccesso scolastico
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliProgetti assistiti a livello nazionale e regionale (art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12) IL PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO DEI CPIA
Progetti assistiti a livello nazionale e regionale (art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12) IL PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO DEI CPIA Indicazioni per la realizzazione del progetto assistito USR Sicilia
DettagliPREMESSA QUADRO NORMATIVO
RACCORDI TRA I PERCORSI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI E I PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE: L ACCORDO IN SEDE DI CONFERENZA UNIFICATA DEL 16 DICEMBRE 2010 PREMESSA Il 16 dicembre scorso
DettagliTRA LA REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALL ISTRUZIONE, SPORT E TURISMO ASSESSORATO AL LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Regione Piemonte Assessorato all Istruzione, Sport e Turismo e Assessorato al Lavoro e alla Formazione Professionale Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Accordo per la realizzazione di percorsi
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
Dettagli- di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione
2405 - di trasmettere, a cura del Servizio Programmazione e Politiche dei Fondi Strutturali, il presente provvedimento alle Aree vaste interessate e al Responsabile della Linea di intervento 2.5; - di
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliPROGETTAZIONE PIANO DI PROGETTO. Orientamento in uscita e stage formativo WALTER ORNAGHI
PIANO DI PROGETTO PROGETTO RESPONSABILE PROGETTO OUT Orientamento in uscita e stage formativo WALTER ORNAGHI Studentesse e studenti del IV e V anno dell Istituto DESTINATARI Docenti di scienze sociali
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
DettagliMANUALE DELLA QUALITA NORMATIVA DI RIFERIMENTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Questo Documento è emesso con distribuzione riservata e non può essere riprodotto senza il benestare del Liceo Artistico Statale Paolo Candiani. INDICE 02.0 SCOPO 02.1 RESPONSABILITÀ 02.2 Pagina 1 di 6
DettagliInvestimento sull istruzione e formazione dei giovani Articolazione unitaria del sistema libertà di scelta Flessibilità strutturale
Investimento sull istruzione e formazione dei giovani per favorire la crescita personale, culturale e professionale in linea con le politiche del capitale umano, assicurando loro conoscenze, abilità, capacità
DettagliSCHEMA DI ACCORDO PER LA DISCIPLINA E LA DURATA DELL APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE NELLA REGIONE ABRUZZO
ALLEGATO A GIUNTA REGIONALE D ABRUZZO DIREZIONE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO, FORMAZIONE ED ISTRUZIONE, POLITICHE SOCIALI REGIONE ABRUZZO GIUNTA REGIONALE D ABRUZZO DIREZIONE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622
14236 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 55 del 21 04 2015 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622 Approvazione Linee guida per lo svolgimento degli esami di Qualifica in esito
DettagliProfilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno
Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno Competenze storiche economiche e sociali 1 Le competenze storico-economiche e sociali:
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra
PROTOCOLLO D INTESA tra USR PER IL PIEMONTE REGIONE PIEMONTE - ASSESSORATO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE UNIONE PROVINCE PIEMONTESI (UPP) ANCI PIEMONTE CITTÀ DI TORINO PROVINCIA DI TORINO UNIONCAMERE
DettagliL ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI FRANCAVILLA FONTANA (BR) MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA COMMISSIONE EUROPEA Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale La Scuola
DettagliAlternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo
Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)
DettagliProt. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015
Prot. n. 6408/C23 Viareggio 13 novembre 2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOBBIO CAPOLUOGO PIAZZA SAN COLOMBANO,5 29022 BOBBIO (PC) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA Non tutto ciò che può essere contato conta, non tutto ciò che conta può
DettagliUfficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione Generale
Prot. n. 560 Bari, 25 gennaio 2012 Il Dirigente : Anna Cammalleri BANDO per la selezione di proposte progettuali per attività di ricerca azione in rete verticale tra istituti di istruzione secondaria di
DettagliConvenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...
Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto
DettagliFunzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità
Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione
DettagliLA CONFERENZA UNIFICATA
Accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sul documento recante Definizione di standard minimi dei servizi e delle competenze professionali degli operatori con riferimento alle funzioni e ai servizi
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
Dettagli1) Orientarsi nella scuola, conoscenza di spazi e persona della scuola secondaria
PROGETTO ORIENTAMENTO La scuola secondaria di primo grado è per sua finalità orientativa in quanto favorisce l iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in condizione di conquistare la
DettagliProtocollo per l accoglienza degli alunni stranieri
LICEO G. MARCONI San Miniato Pisa Protocollo per l accoglienza degli alunni stranieri Questo documento intende presentare una modalità corretta e pianificata con la quale affrontare e facilitare l inserimento
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso
11/11/12 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH dell'i.c.di Belgioioso 1 FINALITA Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche
Dettagli1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
DettagliL Apprendistato in Piemonte
L Apprendistato in Piemonte Roberto Rinaldi Unione Industriale Torino Seminario formativo LA TRANSIZIONE SCUOLA-LAVORO Confindustria, 17 luglio 2012 1 APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE L APPRENDISTATO
DettagliDIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI
DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)
DettagliProtocollo di Intesa
Protocollo di Intesa tra Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (di seguito denominato INPS), E Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) per la valorizzazione
DettagliI percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie
L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare
DettagliFUNZIONE STRUMENTALE ORIENTAMENTO PROGETTO
Istituto Comprensivo Casale 1 Anna D Alençon Scuola Secondaria di 1 grado Andrea Trevigi Anno Scolastico 2014 / 2015 FUNZIONE STRUMENTALE ORIENTAMENTO PROGETTO FINALITA Nel corso degli ultimi anni il tema
DettagliProt. n. AOOODRCAL9298 Catanzaro, 06/05/2011 Alle Direzioni Didattiche e agli Istituti Comprensivi della Regione Calabria LORO SEDI
Prot. n. AOOODRCAL9298 Catanzaro, 06/05/2011 Alle Direzioni Didattiche e agli Istituti Comprensivi della Regione Calabria LORO SEDI E.p.c. Ai Coordinatori degli AA.TT.PP. della Regione Calabria LORO SEDI
DettagliCampus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14
Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 1 Premessa Il progetto di campus biomedicale è finalizzato ad apprendere competenze
DettagliSCHEDA DEL PROGETTO N 07
Allegato 2 PROGETTI MIGLIORATIVI DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2013/2014 CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE: MADRID Scuola/iniziative scolastiche: SCUOLA STATALE ITALIANA DI MADRID SCHEDA DEL PROGETTO N
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Club Alpino Italiano Gruppo Regionale Lazio. in tema di Collaborazione formativa
PROTOCOLLO D INTESA TRA L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e Club Alpino Italiano in tema di Collaborazione formativa L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO, di seguito denominato USR Lazio,
DettagliPROGETTO L.I.R.E.S. (LETTURA INTEGRATA RISULTATI ESITI SCOLASTICI) LETTURA INTEGRATA FRA RETI DI SCUOLE SULLA VALUTAZIONE
PROGETTO L.I.R.E.S. (LETTURA INTEGRATA RISULTATI ESITI SCOLASTICI) LETTURA INTEGRATA FRA RETI DI SCUOLE SULLA VALUTAZIONE L I.S.I.S.S. Maironi da Ponte ritiene importante dedicare una attenzione specifica
DettagliCodice e titolo del progetto
Codice e titolo del progetto (codice attribuito nel Programma Annuale) Anno Scolastico 2011/2012 (Riservato all amministrazione) Area funzionale di riferimento Area 4 - Rapporti con enti e istituzioni
DettagliI.I.S. Astolfo Lunardi
Piano dell offerta formativa IL Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Pagina 1 di 1 POF - vers 02 - Copertina, 11/10/2010 Delibera CD n. 09 del 29/09/2010 Data stampa: 06/12/12 Delibera Cdi n. 17 del
DettagliREGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia
Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione
DettagliProtocollo per l orientamento scolastico alunni disabili Pagina 1 di 7
Protocollo per l orientamento scolastico alunni disabili Pagina 1 di 7 I Dirigenti scolastici de: Istituto Statale d Arte F. Mengaroni Pesaro Liceo Classico T. Mamiani Pesaro Liceo Scientifico G. Marconi
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti
Dettagli