LIBRETTO D ISTRUZIONI Biomax

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1 LIBRETTO D ISTRUZIONI Biomax

2 Timbro e firma Timbro e firma PUROS srl si riserva di variare le caratteristiche e i dati nel seguente manuale in qualunque momento e senza preavviso, al fine di migliorare i propri prodotti. Questo manuale, non può essere considerato come un contratto nei confronti di terzi. 2

3 INDICE 1. INTRODUZIONE 4 2. AVVERTENZE GENERALI AVVERTENZE PER LA SICUREZZA AVVERTENZE OPERATIVE CONDIZIONI DI GARANZIA 6 3. PRECAUZIONI PER L INSTALLAZIONE 7 4. CARATTERISTICHE TECNICHE 8 5. DIMENSIONI E INGOMBRI 9 6. NOZIONI TEORICHE SUL COMBUSTIBILE CARICAMENTO DEL PELLET LUOGO DI INSTALLAZIONE POSIZIONAMENTO E DISTANZE MINIME DI SICUREZZA COLLEGAMENTO SCARICO ED EVACUAZIONE DEI FUMI CANALE DA FUMO CAMINO SISTEMA INTUBATO REGOLATORE DI TIRAGGIO COMIGNOLO COLLEGAMENTO IDRAULICO SCHEMI DI COLLEGAMENTO IDRAULICO SPECIFICHE DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO COLLEGAMENTO ELETTRICO COLLEGAMENTO TERMOSTATO AMBIENTE SCHEMI ELETTRICI DI COLLEGAMENTO SEQUENZA DI FUNZIONAMENTO E SPEGNIMENTO Descrizione comandi pannello frontale IL MENU ACCESSO AL MENU DETTAGLI DEI MENU GESTIONE DEGLI ALLARMI RIARMO TERMOSTATI DOPO IL LORO INTERVENTO MANUTENZIONE PRECAUZIONI PER LA SICUREZZA MANUTENZIONE ORDINARIA DA PARTE DELL UTENTE (pulizia bracere e cassetto cenere) MANUTENZIONE STAGIONALE PULIZIA DEL CAMINO FINE STAGIONE PROBLEMI CAUSE E SOLUZIONI 33 3

4 1. INTRODUZIONE Gentile Cliente, nel ringraziarla per la preferenza che ha voluto accordare ai prodotti PUROS, in particolare a una caldaia della linea Pellet PUROS, la invitiamo a leggere con attenzione il presente libretto prima di effettuare la prima accensione, per un funzionamento ottimale della caldaia. Le ricordiamo che il prodotto NON DEVE essere usato dai bambini che vanno sempre tenuti a distanza di sicurezza! Revisioni della pubblicazione La Puros si riserva di apportare delle modiche a questo manuale allo scopo di migliorare il prodotto, senza preavviso. E vietata quindi la riproduzione anche parziale del presente libretto senza l autorizzazione di Puros srl. Cura del manuale e come consultarlo Abbiate cura di questo manuale e conservatelo in un luogo di facile e rapido accesso. Nel caso in cui questo manuale venisse smarrito o distrutto o fosse comunque in cattive condizioni richiedetene una copia al vostro rivenditore oppure direttamente al Costruttore specificando i dati di identificazione del prodotto. Una voce fondamentale o che richiede un attenzione particolare viene riportata con il testo in grassetto. SIMBOLOGIA PRESENTE SUL MANUALE ATTENZIONE: Questo simbolo di avvertenza indica di leggere attentamente il messaggio a cui è riferito. La non osservanza di quanto scritto, può provocare seri danni alla caldaia e mettere a rischio l incolumità di chi la utilizza. INFORMAZIONI: Questo simbolo evidenzia quelle informazioni importanti per il buon funzionamento della caldaia. La non osservanza di quanto prescritto comprometterà l utilizzo della caldaia e il suo funzionamento. SEQUENZE OPERATIVE: Indica una sequenza di pulsanti da premere per accedere ai menu o eseguire delle regolazioni. 4

5 2. AVVERTENZE GENERALI 2.1 AVVERTENZE PER LA SICUREZZA L installazione, il collegamento elettrico, la verifica del funzionamento e la manutenzione vanno eseguite esclusivamente da personale qualificato e/o abilitato secondo le normative vigenti. Installare la caldaia secondo quanto prescrive la norma UNI e relativi integrazioni ed aggiornamenti. Tutte le leggi locali e nazionali e le normative comunitarie devono sempre essere soddisfatte nell installazione e nell uso dell apparecchio. Per il corretto uso della caldaia e delle apparecchiature elettroniche ad essa collegate osservare sempre le indicazioni riportate nel presente manuale. Prima di iniziare qualsiasi operazione, leggere attentamente in tutte le sue parti l intero contenuto del presente libretto di istruzioni. Questo prodotto é classificato come apparecchio di tipo B. L apparecchio serve a riscaldare l acqua per riscaldamento domestico ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione. Esso deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento dimensionato in base alle sue prestazioni ed alla sua potenza (vedi dati tecnici). La caldaia deve essere destinata solamente all uso per il quale è prevista. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. Non immagazzinare sacchetti di pellet a ridosso della caldaia. É assolutamente proibito avviare la caldaia con la porta aperta! Qualsiasi uso improprio del prodotto è totalmente a carico dell utente e solleva la PUROS da ogni responsabilità. Ogni tipo di manomissione o di sostituzione non autorizzata di particolari non originali della caldaia, oltre ad essere vietato, può essere pericoloso e sollevano la PUROS da ogni responsabilità. Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o manutenzione assicurarsi preventivamente di disinserire la caldaia dalla rete di alimentazione intervenendo sull interruttore generale posto sul retro della stessa e staccando il cavo elettrico che la alimenta. L apparecchio non è destinato a essere usato da persone (bambini compresi) le cui capacità fisiche, sensoriali o mentali siano ridotte, oppure con mancanza di esperienza o di conoscenza, a meno che esse abbiamo potuto beneficiare, attraverso l intermediazione di una persona responsabile della loro sicurezza, di una sorveglianza o di istruzioni riguardanti l uso dell apparecchio. I bambini devono essere sorvegliati per sincerarsi che non giochino con l apparecchio IMPORTANTE! : nel caso in cui la caldaia presenti un allarme per mancata accensione, prima di riavviarla bisogna svuotare il bracere per evitare possibili ostruzioni e anomalie. La Puros srl declina ogni responsabilità per l inosservanza di quanto indicato. 2.2 AVVERTENZE OPERATIVE Spegnere la caldaia in caso di guasto o cattivo funzionamento (vedi par. 17.2) Non deve essere immesso manualmente pellet nel bruciatore. Non mettere nel serbatoio combustibili diversi da pellet di legno (vedi paragrafo 4). Non utilizzare la caldaia come inceneritore Installare la caldaia in locali adeguati e predisposti di tutti i servizi di alimentazione (aria, idrici ed elettriche) e scarichi per i fumi e con il pavimento adeguato. In caso di incendio della canna fumaria, spegnere la caldaia, scollegarla dalla rete e non aprire lo sportello. Quindi chiamare le autorità competenti. 5

6 2.3 CONDIZIONI DI GARANZIA La PUROS garantisce i propri prodotti e tutti i loro componenti, consentendo all utente di richiedere la riparazione o la sostituzione gratuita di tutte quelle parti riconosciute difettose e/o non funzionanti, a condizione che il difetto stesso si manifesti entro 2 anni dalla data di attivazione della garanzia stessa. Il difetto deve essere denunciato dall utente direttamente al rivenditore autorizzato o al Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato (SAT). L utente non sosterrà alcun costo o spesa per gli interventi effettuati in garanzia. La presente garanzia è operante nel territorio italiano, la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano. CONDIZIONI DI VALIDITÁ Per la validità della garanzia, è necessario quanto segue: Apposizione del timbro del rivenditore autorizzato nell apposito spazio e consegna della parte della garanzia prevista al SAT autorizzato (all atto del primo avviamento) o la spedizione entro 10 giorni dalla prima accensione alla PUROS srl. Presentazione del documento fiscale di acquisto al rivenditore o al SAT autorizzato, al momento del reclamo DECADENZA ED ESCLUSIONI Non sono coperte dalla garanzia tutte le parti che dovessero risultare difettose a causa di: danni da trasporto modifiche, manomissioni, uso improprio o negligente del prodotto uso di combustibili diversi da quelli indicati nel manuale tutte le parti di normale usura quali: guarnizioni, vetri e tutte le parti asportabili del focolare qualsiasi intervento effettuato da personale tecnico non autorizzato installazione non conforme alle norme vigenti ed alle prescrizioni contenute nel presente manuale impianto elettrico ed il collegamento ad esso non rispondenti alle norme vigenti inefficienza di camini, canne fumarie o altre parti dell impianto in cui è installato l apparecchio mancata esecuzione alla fine del primo anno di esercizio dell intervento di manutenzione e pulizia straordinaria effettuato dal nostro SAT autorizzato nonché la mancata registrazione dello stesso sul tagliando di garanzia. utilizzo nell impianto di riscaldamento di addittivi non adeguati caratteristiche dei componenti e dell impianto non compatibili con la potenza e le specifiche della termostufa mancato utilizzo nell installazione dei componenti necessari alla protezione dalla formazione delle condense utilizzo con pressioni di esercizio diverse rispetto a quanto indicato Sono inoltre esclusi danni derivanti da condizioni ambientali o climatiche (fulmini, inondazioni, vento, pioggia,..) o di altra natura comunque non riconducibili a difetti di fabbricazione (es. terremoti, eventi socio-politici, ). La PUROS declina ogni responsabilità per eventuali danni che possono, direttamente o indirettamente, derivare a persone, animali o cose in conseguenza della mancata osservanza di tutte le prescrizioni indicate nel presente manuale istruzioni. In caso di inefficienza del prodotto rivolgersi al rivenditore di zona. Per l installazione e l uso del prodotto, si deve far riferimento esclusivamente al libretto in dotazione. 6

7 3. PRECAUZIONI PER L INSTALLAZIONE PRIMA DI COLLEGARE LA CALDAIA È NECESSARIO Effettuare un lavaggio accurato delle tubazioni dell impianto per rimuovere eventuali residui di filettature, saldature o sporcizia che possano compromettere il corretto funzionamento dell apparecchio. Impianti preesistenti devono essere disincrostati e bonificati con gli appositi prodotti dedicati. Verificare la predisposizione dell apparecchio per il funzionamento con il tipo di pellets disponibile (verificare la corrispondenza di quanto riportato sull imballo del pellets da utilizzare e le indicazioni del libretto). Controllare che la canna fumaria non presenti strozzature e non vi siano collegati scarichi di altri apparecchi. Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite e non presentino scorie, in quanto l eventuale distacco potrebbe ostruire il passaggio dei fumi, causando situazioni di peri-colo. Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie non idonee, queste siano state intubate. In presenza di acque con durezza particolarmente elevata, si avrà rischio di accumulo di calcare con conseguente diminuzione di efficienza dei componenti dell apparecchio. Si consiglia in questo caso il trattamento dell acqua per portarla ai requisiti di utilizzo. Verificare l efficienza del circuito di terra dell impianto elettrico di alimentazione NOTE DI INSTALLAZIONE Verificare che il pavimento sia in grado di sopportare il peso complessivo della caldaia (vedi tabella caratteristiche tecniche). Facendo riferimento alla figura dove sono riportate le quote del tubo raccordo camino e tenendo conto dello spessore di un eventuale piano salva pavimento, eseguire il foro nel camino per il collocamento del tubo di espulsione fumi (vedi schema collegamento idraulico). Collegare la caldaia al camino con tubo in acciaio omologato e certificato, adatto all utilizzo, sigillando ermeticamente il tutto. E assolutamente vietato l uso di tubi flessibili per il collegamento dello scarico fumi. Nel condotto fumi deve essere ricavata la presa per il controllo/analisi della combustione (per il posizionamento vedi specifica di norma). Tale presa deve garantire la sua ermeticità verso l ambiente e la sua chiusura dopo l utilizzo. Nel caso non sia possibile garantire la corretta depressione (vedi dati tecnici) al camino, si può intervenire correggendo la velocità dell aspirazione fumi con il programma specifico presente nel software della scheda di controllo caldaia (vedere le istruzioni tecniche specifiche). Si fa presente che per effetto dell alto rendimento del generatore, la temperatura dei fumi di scarico è molto bassa (vedi tabella dati tecnici). Nella progettazione/predisposizione dello scarico fumi, bisogna prendere le opportune precauzioni/accorgimenti, per evitare possibili formazioni di condense, e/o provvedere ad un eventuale convogliamento a scarico sifonato delle stesse, per evitare possibili passaggi di fumo. Per il collegamento all impianto idraulico fate riferimento allo schema di collegamento (vedi paragrafo schema di collegamento idraulico). N.B. Per l installazione di questo prodotto è obbligatorio rivolgersi a personale specializzato e autorizzato o al rivenditore. L avviamento deve essere eseguito da parte del SERVIZIO ASSISTENZA TECNICA abilitato per verificare l installazione, il controllo delle emissioni e la compilazione della documentazione necessaria. Il servizio tecnico deve fornire verbalmente all utente le indicazioni necessarie all utilizzo e al corretto funzionamento della caldaia durante il primo avviamento. Eventuali appunti vanno segnate a fine libretti al capitolo NOTE. Sono a carico dell utilizzatore tutte le operazioni necessarie all installazione ed al mantenimento in efficienza della caldaia prima e durante il suo uso. 7

8 4. CARATTERISTICHE TECNICHE 8

9 5. DIMENSIONI E INGOMBRI 9

10 6. NOZIONI TEORICHE SUL COMBUSTIBILE IL PELLET DA LEGNO Il pellet da legno, ricavato principalmente dai residui del legno naturale, è un combustibile assolutamente ecologico in quanto viene prodotto dal legno fonte rinnovabile di energia (sfruttando al massimo i residui del legno senza collanti, vernici o altri composti chimici). Le sue caratteristiche principali sono : diametro di 6 mm lunghezza standard compresa tra i 5 e i 30 mm alto potere calorifero, da 4,7 a 5,3 kw/kg ridotto grado di umidità deve essere prodotto solo con essenze di legno non trattato chimicamente Per garantire una buona combustione è necessario che il pellet sia conservato in locali non umidi. Il pellet viene solitamente fornito in sacchi da 15 kg, favorendo così uno stoccaggio molto pratico. Un pellet di buona qualità garantisce una buona combustione abbassando le emissioni nocive in atmosfera. Più il combustibile è scadente o con residui di cenere elevati più spesso bisognerà intervenire per le pulizie interne al braciere e alla camera di combustione. Le norme EN , DIN e ONORM M 7135 certificano la qualità del pellet riportando sulla confezione le principali caratteristiche. Si consiglia l utilizzo del pellet classificato come A1 e/o Plus/Gold con residui di cenere 0,7%. La PUROS consiglia vivamente di impiegare per i suoi prodotti combustibili certificati. L utilizzo di pellet scadente o non conforme compromette il funzionamento della vostra caldaia e può di conseguenza portare al decadimento della garanzia e della responsabilità sul prodotto. Questa caldaia è predisposta per funzionare esclusivamente con pellet di legno di diametro 6 mm e lunghezza tra 5 mm e 30 mm. 10

11 7. CARICAMENTO DEL PELLET La capacità del serbatoio del pellet è di 120 kg. Per il caricamento aprire verso l alto il coperchio e versare il pellet facendo attenzione a trattenere l eventuale segatura all interno dei sacchi ed al debordamento del materiale dal perimetro della vasca. Chiudere il coperchio al termine del caricamento. ATTENZIONE: L OPERAZIONE DI CARICAMENTO VA ESEGUITA A CALDAIA SPENTA E FREDDA. NON INSERIRE NEL SERBATOIO NESSUN ALTRO TIPO DI COMBUSTIBILE CHE NON SIA PELLET DI LEGNO. L esaurimento del pellet porta alla mancata accensione della caldaia, al suo spegnimento e quindi al suo arresto. In caso di arresto per mancanza pellet, è necessario il controllo al riavviamento a causa dei vuoti creati nel sistema di carico. Se non avviene la riaccensione, è necessario prima di effettuare un altro tentativo di accensione, l asportazione del pellet residuo presente nel braciere. Si declina ogni responsabilità alla mancata osservazione di quanto sopra. VASCA PELLET 11

12 8. LUOGO DI INSTALLAZIONE La caldaia è un generatore omologato di tipo B (prelievo aria di combustione nell ambiente d installazione e scarico fumi in camino/canna fumaria o condotto di scarico), e di conseguenza può essere installata in qualsiasi locale dell abitazione, purchè sia: Adeguatamente aerato o munito delle necessarie aperture verso l esterno o ad un locale aerato attiguo (purchè non sia: a pericolo di esplosione/incendio, camera da letto, con altri apparecchi installati che utilizzano l aria presente, parte comune dell immobile) per l ingresso dell aria necessaria alla combustione. La sezione dell apertura minima necessaria per l ingresso dell aria è di 6 cm2 per kw di potenza (minima sezione possibile 100 cm2) se eseguita vicino al pavimento, altrimenti deve essere maggiorata del 50%. Le aperture possono essere più d una. Tali aperture devono essere protette tramite una griglia che non riduca la sezione minima richiesta. Non deve essere a pericolo di esplosione e/o incendio (tipo deposito materiali infiammabili, ecc.). Sufficientemente spazioso da rispettare le distanze previste dall installazione e per svolgere le necessarie operazioni di pulizia e/o manutenzione. Se nel locale esistono altri generatori la somma totale della potenza bruciata non deve superare i 35 kw, e l aereazione va calcolata adeguatamente sul totale della potenza e sulle specifiche dei generatori. Se il valore della rumorosità (vedi dati tecnici) si considera troppo elevato, si può intervenire riducendo tale valore, abbassando la potenza della caldaia. Per ottenere ciò, entrare nel menu IMPOSTA UTENZE ed abbassare il valore SET POTENZA impostabile da 1 a 5. Inoltre se questo non è possibile e/o insufficente (causa richiesta potenza), si può intervenire nella caldaia, inserendo una copertura di materiale fonoassorbente internamente ai fianchi del mantello (es: vedi isolamento pannello porta). Nell ambiente si può intervenire ricoprendo le pareti ed il soffitto con pannelli fonoassorbenti. 12

13 9. POSIZIONAMENTO E DISTANZE MINIME DI SICUREZZA Prima di scegliere la posizione d installazione e procedere con il montaggio, verificare le distanze di sicurezza minime da materiali sensibili al calore, e/o infiammabili, da muri portanti e pareti, mobilio ecc. Nel caso di pavimentazione sensibile al calore o infiammabile, è necessaria una protezione di materiale isolante non combustibile tipo lamiera, piastrelle ceramiche, mattoni ecc. Le distanze minime consigliate per la manutenzione e l accessibilità ai componenti sono le seguenti: 40 cm per il canale da fumo da elementi sensibili al calore. 80 cm dalla caldaia per i prodotti infiammabili (mobilio tendaggi, tappeti ecc.). 60 cm dai fianchi, dalla schiena della caldaia alle pareti per permettere la manutenzione. 60 cm dal Top (coperchio) al soffitto per agevolare il carico pellet. 100 cm nel frontale per la pulizia e la regolare manutenzione. parete/ostacolo laterale parete/ostacolo laterale Tutte le misure in cm. caldaia parete/ostacolo frontale 13

14 10. COLLEGAMENTO SCARICO ED EVACUAZIONE DEI FUMI Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema di evacuazione fumi idoneo ad assicurare una adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione. Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto. I componenti dello scarico fumi devono essere idonei alle specifiche condizioni di funzionamento, conformi alle norme di prodotto e con classe di reazione al fuoco A1 secondo la UNI EN L evacuazione dei prodotti della combustione deve essere realizzata in depressione ( vedere valore tiraggio minimo nei dati tecnici al paragrafo 4 ) con un sistema camino o canale fumo. Il camino deve ricevere lo scarico del solo canale fumo e non sono quindi ammesse canne fumarie collettive. È vietato far transitare all interno dei sistemi di evacuazione fumi, anche se sovradimensionati, altri canali o tubazioni e bisogna evitare che il camino appoggi sull apparecchio. Tutti i tratti del canale fumo devono essere ispezionabili e removibili per la periodica pulizia, mentre il camino deve essere ispezionabile ed avere un accesso alla base per l ispezione e la pulizia. É assolutamente vietato l uso di tubi flessibili estensibili. Per allacciare la caldaia al condotto di scarico fumi, bisogna montare il tronchetto in dotazione alla caldaia. Smontare il pannello posteriore svitando le viti che lo fissano alla caldaia (fig.1), inserire il raccordo fumi in dotazione (fig.2) alla bocca del ventilatore di estrazione fumi e fissarlo con l apposita vite (fig.3). Una volta installato il tronchetto, collegare alla presa di pressione il tubo di silicone del pressostato che troverete scollegato e libero (fig.4), quindi rimontare il pannello posteriore. Si raccomanda di leggere le avvertenze presenti al capitolo 3 PRECAUZIONI PER L INSTALLAZIONE. fig.1 fig.2 fig.3 fig.4 14

15 10.1 CANALE DA FUMO I canali da fumo devono essere installati rispettando quanto segue: essere coibentati se passano all interno di locali da non riscaldare o esterni all edificio non devono attraversare locali nei quali è vietata l installazione di apparecchi a combustione, né altri locali con pericolo d incendio, né locali o cavedi non ispezionabili essere installati in modo da consentire le normali dilatazioni termiche essere fissati all imbocco del camino senza sporgere all interno non sono ammessi tratti in contro-pendenza avere per tutta la lunghezza un diametro non minore di quello dell attacco del condotto di scarico dell apparecchio. Eventuali cambiamenti di sezione sono ammessi solo in corrispondenza dell imbocco al camino. In particolare, nel caso in cui il camino avesse un diametro minore di quello del canale da fumo, deve essere effettuato un raccordo conico e una verifica del corretto funzionamento secondo il metodo di calcolo di cui alla UNI EN o altri metodi di comprovata efficacia essere installati in modo da limitare la formazione di condense ed evitarne la fuoriuscita dalle giunzioni devono essere posizionati ad una distanza dai materiali combustibili non minore a quella indicata nella designazione di prodotto e comunque, se non indicato, ad una distanza 50 cm il canale da fumo deve permettere il recupero della fuliggine ed essere scovolabile ed ispezionabile previo smontaggio o attraverso aperture di ispezione quando non accessibile dall interno dell apparecchio. I canali da fumo devono essere installati rispettando questa ulteriore indicazione : si devono effettuare al massimo 3 cambi di direzione non maggiore di 90 compreso quello derivante dal collegamento dell apparecchio al camino, con lunghezza del canale da fumo in orizzontale non maggiore di 4 m. In caso di uscita posteriore il cambio di direzione derivato dal collegamento all apparecchio ( T o gomito ) non deve essere conteggiato. 15

16 10.2 CAMINO Per quanto riguarda i camini per l evacuazione in atmosfera dei prodotti della combustione, è indispensabile una depressione minima di 10 Pa sia a potenza minima che a potenza massima per garantire la sicurezza del sistema. Oltre ai requisiti generali di cui al pragrafo 9, i camini devono : funzionare in pressione negativa (non è ammesso il funzionamento in pressione positiva) avere sezione interna di forma preferibilmente circolare; le sezioni quadrate o rettangolari devono avere angoli arrotondati con raggio non minore di 20 mm essere adibiti ad uso esclusivo dell evacuazione dei fumi avere andamento verticale ed essere privi di qualsiasi strozzatura in tutta la lunghezza avere non più di due cambiamenti di direzione con un angolo d inclinazione non maggiore di 45 il tiraggio deve essere conforme alle indicazioni del fabbricante. Il sistema può essere protetto con un comignolo che impedisca la penetrazione degli agenti atmosferici. Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di resistenza alla condensa W (secondo UNI EN 1443) ed avere, in prossimità della base, un dispositivo di raccolta e smaltimento dell eventuale acqua piovana e/o neve. CANNA FUMARIA ISPEZIONE Per evitare il pericolo d incendio, il camino deve essere installato ad una distanza dai materiali combustibili di almeno 500 mm secondo la normativa UNI EN Tutti i tratti di condotto dei fumi dovranno risultare ispezionabili e rimovibili per rendere possibile l ispezione, la pulizia interna e l eventuale sostituzione SISTEMA INTUBATO I camini per l evacuazione in atmosfera dei prodotti della combustione, oltre ai requisiti generali di cui al pragrafo 9, devono : funzionare in pressione negativa (non è ammesso il funzionamento in pressione positiva) il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivo dell evacuazione dei prodotti della combustione il sistema intubato deve consentire le previste operazioni di pulizia e di manutenzione dei condotti Il sistema può essere protetto con un comignolo che impedisca la penetrazione degli agenti atmosferici. Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di resistenza alla condensa W (secondo UNI EN 1443) ed avere, in prossimità della base, un dispositivo di raccolta e smaltimento dell eventuale acqua piovana e/o neve. il sistema deve evitare la penetrazione dell acqua piovana e/o neve nell apparecchio il sistema deve permettere le normali dilatazioni termiche senza compromettere i suoi requisiti tecnici devono essere adottati opportuni accorgimenti affinché, lungo i condotti, venga evitato il ristagno di eventuali condense i giunti utilizzati per il fissaggio del condotto all interno del camino non devono diminuire in nessun punto la sezione dell intercapedine minima di ventilazione di oltre il 10% i condotti per l intubamento possono essere costituiti da più elementi opportunamente giuntati. I giunti devono: assicurare la stabilità del complesso evitare la disgiunzione degli elementi durante l installazione e le normali condizioni di esercizio garantire la tenuta ai prodotti della combustione 16

17 10.4 REGOLATORE DI TIRAGGIO L efficienza dell impianto fumario é soggetta agli influssi delle caratteristiche specifiche dei fumi ed alle condizioni climatiche che possono variare, indipendentemente tra di loro, nell arco della giornata e/o durante il funzionamento dell impianto. I fattori che influenzano il tiraggio sono: 1. fissi: altezza e sezione della canna fumaria, conformazione geometrica, ecc variabili: ambiente, temperatura fumi, vento, condizioni metereologiche, ecc... Per questo motivo il Decreto Legislativo 152/2006 prevede l obbligo di un dispositivo di regolazione del tiraggio da installare sul canale da fumo o sulla canna fumaria. Questi dispositivi permettono di mantenere costante il tiraggio a qualsiasi condizione ambientale, di taratura e di portata della combustione della caldaia, garantendo inoltre: - la riduzione del consumo di pellet - la riduzione della formazione delle polveri sottili - la riduzione della formazione di condense e fuliggine nel camino - l ottimizzazione del rendimento Il montaggio e la regolazione del dispositivo devono essere effettuati da un tecnico specializzato. Esempio di regolatore di tiraggio 10.5 COMIGNOLO I comignoli devono soddisfare i seguenti requisiti: avere sezione utile di uscita non minore del doppio di quella del camino/sistema intubato sul quale è inserito essere conformati in modo da impedire l accesso nel camino/sistema intubato di pioggia, neve ed eventuali corpi estranei essere costruito in modo che, anche in caso di venti provenienti da ogni direzione e con qualsiasi inclinazione, venga comunque assicurata l evacuazione dei prodotti della combustione essere posizionato in modo da garantire un adeguata dispersione e diluizione dei prodotti della combustione e comunque al di fuori della zona di reflusso in cui è favorita la formazione di contrapposizioni. Tale zona ha dimensioni e conformazioni diverse in funzione dell angolo di inclinazione della copertura, per cui risulta necessario adottare le altezze minime indicate nello schema di figura sottostante. INCLINAZIONE DEL TETTO QUOTA DI SBOCCO SOPRA IL TETTO IN PENDENZA LUNGHEZZA CAMINO L (mm) LUNGHEZZA CAMINO OLTRE IL COLMO - L (mm) DISTANZA A 90 DALLA SUPERFICIE DEL TETTO (mm) β L L L

18 11. COLLEGAMENTO IDRAULICO Questo generatore di calore, è stato progettato per riscaldare l acqua per il riscaldamento domestico, e/o l acqua per uso sanitario nei modelli previsti (CP) o negli impianti previsti allo scopo. Il collegamento idraulico e l installazione devono essere eseguiti da un termoidraulico abilitato e con i requisiti tecnicoprofessionali come previsto dal D.M.37 sostitutivo L.46/90, che garantisca la corretta esecuzione del lavoro e la rispondenza ai requisiti dell impianto e/o del progetto. L impianto deve essere eseguito in osservanza delle prescrizioni di sicurezza previste dalla norma UNI :2009 ed eventuali aggiornamenti, e quanto disposto in materia dalle norme vigenti. Prima di eseguire l installazione è indispensabile la verifica della rispondenza del generatore alle necessità dell impianto, la corretta potenza e versione. L impianto di riscaldamento deve essere dimensionato alle necessità termiche dell ambiente, le perdite di carico e portate d acqua devono essere compatibili con la prevalenza e portata disponibile del generatore (vedere specifiche di funzionamento). La temperatura di sicurezza del generatore è 100 C, la temperatura massima impostabile del riscaldamento è 80 C; per l acqua sanitaria la temperatura massima impostabile è 70 C. Il generatore è predisposto per il collegamento ad un impianto con vaso di espansione chiuso, ed è completo di tutti i componenti necessari per una pressione massima di esercizio dell impianto inferiore a 3 bar. Il vaso di espansione installato nel generatore copre un quantitativo d acqua di impianto di 80 litri, in caso di contenuto superiore è necessario un vaso supplementare calcolato sulla quantità in eccesso. In caso di collegamento ad un impianto con vaso di espansione aperto, è necessario garantire un battente minimo di 5 metri per evitare la cavitazione del circolatore; il tubo di sicurezza del vaso di espansione aperto deve essere collegato all attacco supplementare di mandata presente nella parte superiore del corpo caldaia evitando qualsiasi intercettazione. La sezione minima interna del tubo di sicurezza deve essere di almeno 18 mm, e deve essere verificata se rispondente alla potenza nominale come previsto dalla UNI :2009. Nel caso di battenti inferiori ai 5 metri consultare preventivamente l ufficio tecnico Puros. In Italia, se il generatore viene installato in aggiunta in un impianto dove sia presente un altro generatore, e la cui somma della potenza collegata superi i 35 kw, l impianto rientra nell applicazione del D.M e relativi aggiornamenti (ISPESL raccolta R). Tale necessità viene a mancare se il generatore oltre ad essere installato in locale diverso, non sia collegato direttamente all impianto ma ad uno scambiatore di calore interposto (es. scambiatore a piastre) che ne permetta la separazione idraulica. Il generatore deve essere collegato agli attacchi di mandata e ritorno previsti, ed ad una alimentazione idrica per il carico della caldaia e dell impianto possibilmente collegata con il ritorno. E oppurtuno installare nei collegamenti delle opportune valvole d intercettazione tra l impianto e la caldaia, per evitare in caso di eventuali interventi sui componenti, lo scarico dell impianto. Lo scarico previsto della/e valvola/e di sicurezza deve essere convogliato in apposito scarico. Nel collegamento alla rete idrica, per il carico, è necessaria l installazione oltre alla valvola d intercettazione anche di una valvola di non ritorno, o dove previsto il disgiuntore idraulico, per evitare ritorni accidentali di acqua impianto nella rete idrica. Le caratteristiche chimico-fisiche dell acqua impiegata come alimentazione e reintegro della caldaia e dell impianto, devono soddisfare le specifiche indicate dalla norma UNI In caso di installazione del generatore in zone particolarmente fredde, e non sia garantita la sicurezza contro il gelo, si consiglia di adittivare l acqua con un glicole antigelo in concentrazione sufficiente alla protezione delle temperature minime previste nella zona e del locale d installazione. Il tipo di glicole utilizzato deve essere compatibile ed adeguato con il materiale di costruzione della caldaia (acciaio), dell impianto, e dei componenti installati. Puros s.r.l. declina ogni responsabilità in caso di danni derivanti dall inosservanza di quanto sopraindicato. ATTENZIONE: in caso di collegamento ad impianti a bassa temperatura o senza controlli della temperatura minima del ritorno, è indispensabile l installazione di un sistema di protezione anticondensa. Nella figura a lato un esempio di un tipo di protezione. Tale installazione è comunque sempre consigliata. 18

19 11.1 SCHEMI DI COLLEGAMENTO IDRAULICO versione SP Legenda: H: Scarico valvola di sicurezza impianto G ½ A: Mandata impianto G ¾ B: Ritorno impianto G ¾ X: Scarico fumi Ø 100mm versione CP Legenda: H: Scarico valvola di sicurezza impianto G ½ A: Mandata impianto G ¾ B: Ritorno impianto G ¾ C: Ingresso acqua fredda G ½ D: Uscita acqua calda sanitaria G ½ X: Scarico fumi Ø 100mm 19

20 11.2 SPECIFICHE DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO Al termine delle operazioni di collegamento si procede al carico idraulico della caldaia e dell impianto. Prima di eseguire tale operazione è necessario aprire svitando leggermente (½ giro) il tappo dello sfiato automatico situato nella parte alta del corpo (accessibile togliendo il Top), poi si aprirà la valvola di carico fintantochè non si sentirà fuoriuscire più aria dallo sfiato, e il manometro presente sul quadro non indicherà un valore di 1,5 bar. Sfiatare l impianto, e normalizzare la pressione di carico ad 1,1 bar caricando o scaricando la pressione secondo esigenza. Come indicato nel paragrafo precedente il generatore è completo del circolatore. Nella figura sottostante le caratteristiche idrauliche della caldaia; le perdite di carico e le prevalenze utili. Durante il funzionamento a caldo, la pressione idraulica di esercizio, non dovrebbe superare i 2,5 bar, se viene superato tale valore, verificare la pressione di precarica del vaso di espansione e se necessario aggiungere un ulteriore vaso. La carica del vaso deve essere di 1 bar con pressione caldaia a 0 bar. Nel caso ci sia la necessità di una portata maggiore, si può sostituire il circolatore di caldaia con un circolatore maggiorato, oppure installare un separatore idraulico ed un circolatore di rilancio della portata. Nel caso di portate inferiori, è sufficiente agire sul selettore della velocità presente di serie sul circolatore (accesso togliendo il fianco destro). Si sconsiglia l utilizzo della 1a velocità. Se durante il funzionamento il circolatore risultasse rumoroso, si consiglia di allentare il tappo anteriore e liberare l aria presente, poi riavviatare a fondo. Se necessario ripetere più volte. 20

21 12. COLLEGAMENTO ELETTRICO Si consiglia per una maggiore sicurezza di far effettuare da personale qualificato il controllo dell impianto elettrico prima del collegamento elettrico del generatore. Verificare che l impianto sia adeguato alla potenza massima assorbita dalla caldaia, indicata sulla targhetta. L impianto deve essere provvisto di un efficiente collegamento di terra, indispensabile per garantire la sicurezza del generatore. Il cavo di alimentazione deve essere collegato ad una rete elettrica di 230 VAC-50 Hz rispettando la polarizzazione fase-neutro ed il collegamento di terra. Sono vietate prese multiple, prolunghe o adattatori. Il generatore non è protetto contro gli effetti causati da fulmini. Il generatore ha due fusibili di protezione di rete, in caso di loro sostituzione utilizzare fusibili da 5 A rapidi (vedere schema elettrico). Il costruttore non è responsabile per eventuli danni causati dalla mancanza di messa a terra dell impianto, anomalie della rete elettrica, collegamenti non conformi, danni da fulmini. Per il collegamento alla rete, utilizzare il cavo fornito di serie con il prodotto COLLEGAMENTO TERMOSTATO AMBIENTE Il generatore è predisposto al collegamento con un termostato ambiente per il controllo della temperatura. L uscita del collegamento è situata nel posteriore del generatore, presente con un cavo a due fili ponticellati; è possibile partire direttamente dalla scheda sostituendo tale uscita. Questo collegamento è in bassissima tensione, quindi il cavo non deve essere posizionato in canaline assieme ad altri cavi con tensione di rete. Se ciò non è possibile utilizzare cavo schermato con collegamento a terra e verificare che ai capi non ci siano tensioni parassite. Si può utilizzare sia un termostato che un cronotermostato che abbia un contatto NO (normalmente aperto) e sia compatibile per la bassissima tensione. Nel caso di utilizzo del cronotermostato verificare che non ci sia incongruenza con la programmazione del timer di caldaia. Pur essendo la caldaia munita del pulitore del bracere, è indispensabile per motivi di sicurezza, effettuare almeno uno spegnimento nelle 24 ore. 21

22 12.2 SCHEMI ELETTRICI DI COLLEGAMENTO Modello BIOMAX SP 22

23 Modello BIOMAX CP FUSIBILE 3,15A 23

24 13. SEQUENZA DI FUNZIONAMENTO E SPEGNIMENTO 13.1 Descrizione comandi pannello frontale Termostato di sicurezza temperatura caldaia Manometro Termostato di sicurezza temperatura vano pellet Pannello di controllo Interruttore di sicurezza porta focolare Fasi di funzionamento La caldaia si abilita al funzionamento portando in posizione 1 l interruttore generale posto nel lato sinistro della schiena. Compare a display la fase di inizializzazione, e subito dopo la scritta SPENTO. Con il tasto n.4 del pannello di comando si accende la caldaia (vedi sequenza al lato). Accesso menu Entrata sequenza menu Funzioni tecnico Lettura set H2O ON OFF Uscita menu Avanzamento sequenza menu Lettura pressione contatori H2O Ritorno sequenza menu Lettura e accesso set temperatura riscaldamento Pulsante modifica set Lettura e accesso set temperatura sanitario (se abilitato) Pulsante modifica set 24

25 La consolle visualizza le informazioni sullo stato di funzionamento della caldaia. Accedendo al menu è possibile ottenere vari tipi di visualizzazione ed effettuare le impostazioni disponibili a seconda del livello di accesso. Le visualizzazioni possono assumere differenti significati a seconda della posizione sul display. Nella figura in basso vediamo nel dettaglio il significato delle indicazioni del display: 1 - l area input visualizza i valori di programmazione immessi 2 - l area livello di menu visualizza la temperatura della caldaia 3 - l area dialogo visualizza la condizione di lavoro in cui la caldaia si trova 1 - INPUT 2 LIVELLO MENU 3 - DIALOGO Di seguito viene descritto il significato dei segnalatori di stato posti sul display. 25

26 14. IL MENU 14.1 ACCESSO AL MENU Con il tasto, si accede al menu. Questo è suddiviso in varie voci e livelli che permettono di accedere alle impostazioni e alla programmazione del cronotermostato. Le voci di menu che consentono di accedere alla programmazione tecnica sono protette da chiave. E assolutamente vietato provare ad accedervi inserendo chiavi d accesso non corrette causando di blocco dell apparecchio. L utente ha la possibilità di accedere al menu per impostare la termostufa nel miglior modo possibile secondo le proprie esigenze. Il menu è diviso in quattro livelli. Il prospetto seguente e la successiva descrizione dei sottomenu descrivono sinteticamente la struttura del menu. Per l accesso e le regolazioni vedere le pagine successive. 26

27 14.2 DETTAGLI DEI MENU Menu 01 scegli lingua Permette di selezionare la lingua di dialogo tra quelle disponibili. Selezionare la lingua desiderata spostandosi con i tasti. Uscire con il tasto che conferma l opzione scelta. Menu 02 scegli stagione Seleziona la modalità di funzionamento in ESTATE o in INVERNO. Selezionare l impostazione desiderata spostandosi con i tasti. Uscire con il tasto che conferma l opzione scelta. Menu 03 - set orologio Imposta l ora, il giorno e la data corrente. Scorrere con il tasto impostare con i tasti. Ad impostazione avvenuta uscire con il tasto che conferma l opzione scelta. ed La scheda è provvista di batteria al litio che permette all orologio interno un autonomia superiore ai 3/5 anni. Menu 04 set crono La caldaia viene fornita con un cronotermostato interno il quale ha le seguenti possibilità di impostazioni. Programma giornaliero, programma settimanale e programma week-end. Per impostare scorrere con il tasto, premere per accedere al sottomenu, cambiare le impostazioni delle fasce orarie con i tasti, impostando le funzionalità desiderate. Ad impostazione avvenuta uscire con il tasto. Sottomenu abilita crono Permette di abilitare e disabilitare globalmente tutte le funzioni di cronotermostato. Sottomenu programma giorno Permette di abilitare e impostare le funzioni di cronotermostato giornaliero. E possibile impostare due fasce di funzionamento delimitate dagli orari impostati. Sottomenu programma settimanale Permette di abilitare, disabilitare e impostare le funzioni di cronotermostato settimanale. Il programmatore settimanale dispone di 4 programmi indipendenti il cui effetto finale è composto dalla combinazione delle 4 singole programmazioni. Il programmatore può essere attivato o disattivato. Inoltre impostando OFF nel campo degli orari, l orologio ignora il comando corrispondente. Attenzione: Effettuare con cura la programmazione evitando in generale di far sovrapporre le ore di attivazione e/o disattivazione nella stessa giornata in differenti programmi. 27

28 Nella tabella di seguito, sono riportati i 4 programmi del programmatore settimanale. Ogni livello di menu è specifico per ogni tipo di programma : Esempio: dal livello di menu al livello di menu sono i parametri dedicati alla programmazione del rogramma 1 mentre dal livello di menu al menu di livello sono parametri dedicati alla programmazione del programma 2 e così via per le altre 2 programmazioni. Sottomenu programma week-end Permette di abilitare, disabilitare e impostare le funzioni di cronotermostato nel week-end (giorni 6 e 7 ovvero Sabato e Domenica) SUGGERIMENTO: allo scopo di evitare confusione e operazioni di avvio e spegnimenti non voluti, attivare un solo programma per volta se non si conosce esattamente quello che si desidera ottenere. Disattivare il programma giornaliero se si desidera impiegare quello settimanale. Mantenere sempre disattivato il programma week-end se si utilizza quello settimanale nei programmi 1, 2, 3 e 4. Attivare la programmazione week-end solamente dopo aver disattivato la programmazione settimanale. Menu 05 imposta utenze Permette di selezionare la potenza della caldaia, abilitare i sanitari, abilitare la ventola (solo per modelli dotati di ventilazione ambiente) e abilitare il riscaldamento. Impostare e uscire premendo il tasto. Menu 06 modo cicalino Quando è in OFF disabilita la segnalazione acustica alla pressione dei tasti e dello stato di allarme della caldaia. Menu 07 carico iniziale Consente di effettuare, a caldaia spenta e fredda, un precarico pellet per un tempo pari a 90. Avviare con il tasto ed interrompere con il tasto. E una funzione che serve soprattutto per: il primo avviamento d inizio stagione il riempimento della coclea dopo l esaurimento del pellet con conseguente svuotamento del serbatoio EVITARE DI USARE TALE FUNZIONE IN MODO IMPROPRIO! Menu 08 Stato caldaia Visualizza le informazioni istantanee della caldaia riportando lo stato dei vari dispositivi ad essa collegati. Vengono visualizzate diverse pagine in successione. Uscire premendo il tasto. Menu 09 memorie contatore Consente la visualizzazione delle informazioni della caldaia compresi gli stati d allarme. Per entrare premere il tasto. Scorrere con i tasti per visualizzare le informazioni desiderate. Uscire premendo il tasto. Menu 10 tarature tecnico Consente l accesso da parte del SAT alla programmazione della caldaia. 28

29 15. GESTIONE DEGLI ALLARMI La segnalazione di allarme può essere resettata spegnendo e riaccendendo la caldaia mediante pressione del tasto, interviene in uno dei seguenti casi: AL 1- Allarme BLACK-OUT In caso di mancanza di energia elettrica per più del tempo programmato, la caldaia si porta in allarme fermando il carico del combustibile e portando il motore aspiratore fumi al massimo della sua potenza. AL 2- Allarme sonda temperatura fumi In caso di guasto (o mancato collegamento) del sensore temperatura fumi, viene visualizzata la scritta ALLARME SONDA FUMI ed avviato per sicurezza alla massima velocità il ventilatore e l aspiratore. - Allarme sovratemperatura fumi (non è necessario resettare) Nel caso la temperatura fumi superi il valore massimo impostato, viene visualizzata la scritta ALLARME HOT TEMP. Il generatore si porta alla minima potenza fino all abbassamento della temperatura fumi ai valori di lavoro. AL 4- Allarme aspiratore guasto Si verifica quando il motore fumi non gira. Il controllo encoder di cui è dotato rileva l anomalia facendo intervenire lo stato di allarme. AL 5- Allarme mancata accensione Si verifica al primo tentativo di accensione fallito, ovvero quando trascorsa una intera fase di accensione la temperatura fumi dell apparecchio non ha raggiunto un valore tale da garantirne il corretto funzionamento. AL 6- Allarme manca pellet Questo allarme si verifica quando la temperatura fumi non raggiunge o scende sotto la soglia minima in fase di lavoro, per considerare la caldaia accesa. AL 7- Allarme riarmo bruciatore (termostati di sicurezza e interruttore porta) Nel caso lo scambiatore si sporchi o la temperatura della caldaia superi il valore prefissato, il termostato di sicurezza interviene fermando l alimentazione della coclea di carico combustibile. Tale segnalazione di allarme avviene anche quando la porta dell apparecchio non viene chiusa correttamente. AL 8- Allarme manca depressione Nel caso lo scambiatore si sporchi o il camino si tappi intervengono i pressostati di sicurezza fermando l alimentazione della coclea carico combustibile. In determinate condizioni atmosferiche il pressostato può intervenire senza che vi sia un apparente malfunzionamento dell apparecchio a causa della diminuzione di tiraggio del camino, tale situazione è da considerarsi assolutamente normale e non dipendente dalla caldaia stessa. AL b- Allarme pressione acqua Nel caso in cui la pressione dell acqua vada sotto la soglia minima di 0,7 bar o vada sopra la soglia massima di 2,5 bar la caldaia si porta in uno stato d allarme 29

30 16. RIARMO TERMOSTATI DOPO IL LORO INTERVENTO Termostato di sicurezza temperatura vano pellet Termostato di sicurezza temperatura caldaia 1. Svitare il tappo in senso antiorario 2. premere il pulsante bianco N.B.: il termostato di sicurezza pellet non si sblocca fino all avvenuto raffreddamento della caldaia, mentre per il termostato di sicurezza acqua bisogna aspettare che la temperatura dell acqua scenda sotto i 70 C. Per essere sicuri che il riarmo sia avvenuto, dovete sentire un clic quando premete il tasto. Si raccomanda di verificare, prima di ogni tentativo di nuova accensione, che il braciere sia completamente libero, in caso contrario procedere immediatamente alla sua pulizia. I segnali di allarme vengono eliminati spegnendo e riaccendendo la caldaia con il tasto sul display. SPEGNIMENTO Lo spegnimento della caldaia può essere effettuato in diversi modi: 1 Attraverso il tasto posto sul display della caldaia. 2 Collegando un termostato ambiente attraverso l intervento di quest ultimo. 3 Attraverso un programmatore orario. 4 Mediante il telecomando (se in dotazione). Dopo aver spento la caldaia dal display frontale o dal termostato ambiente (opzionale), prima di effettuare una nuova accensione si deve attendere il tempo di raffreddamento di caldaia. Durante la fase di spegnimento, il motore fumi rimane in funzione fino al superamento del tempo programmato. 30

31 17. MANUTENZIONE IMPORTANTE: La caldaia ha bisogno di una semplice ed allo stesso tempo frequente pulizia per garantire sempre un rendimento efficiente ed un funzionamento regolare. La frequenza delle pulizie dipende molto dalla qualità e dalla quantità del pellet utilizzato. Si raccomanda usare solo pellet certificato e di buona qualità (vedi par.6 pag.10) PRECAUZIONI PER LA SICUREZZA Prima di fare qualsiasi operazione di manutenzione, é necessario adottare le seguenti precauzioni : accertarsi che tutte le parti della caldaia siano fredde le ceneri devono essere completamente spente utilizzare i dispositivi di protezione individuale previsti dalla direttiva 89/391/CEE assicurarsi che l iterruttore generale sia spento togliere la spina dalla presa della parete usare sempre le attrezzature adeguate per la manutenzione fig.1 fig MANUTENZIONE ORDINARIA DA PARTE DELL UTENTE (pulizia braciere e cassetto cenere) Pulire il bracere aspirando il fondo della sua sede. Ogni 2/3 giorni estrarre il cassetto cenere e svuotarlo, come segue: togliere il cassetto (fig.2) e verificare la corretta apertura dello sportello sotto il bruciatore (fig.3) allo stesso tempo verificare che i residui della combustione presenti, cadano nel vano sottostante Se questo non dovesse verificarsi allora provvedere all asportazione con un aspiratore. Il vano sottostante (fig.4) deve assolutamente essere pulito prima di reinserire il cassetto ceneri. accertarsi del corretto inserimento del cassetto sulle guide presenti all interno del vano cassetto (fig.5). fig.3 fig.4 fig.5 31

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