Il Protocollo di Kyoto e la posizione dell Italia
|
|
- Niccoletta Capone
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università Carlo Cattaneo, Castellanza 14 maggio 2009 stefania migliavacca eni corporate university Il Protocollo di Kyoto e la posizione dell Italia Alcuni dati sul Clima La temperatura media del pianeta è in crescita (0,3-0,6 C dal 1860) Il livello dei mari è aumentato (10-25 cm). Il 20 secolo è il più caldo del millennio Gli anni 90 rappresentano la decade più calda dal In assoluto, il 2005, il 1998 e il 2002 sono stati gli anni più caldi. L IPCC prevede, entro il 2100, un incremento della temperatura tra 1 e 6. the balance of evidence suggests a discernible human influence on the climate system 1
2 (fonte: IPCC 2002, Third Assessment Report, WG I, Summary for Policy Makers (fonte: IPCC 2002, Third Assessment Report, WG I, Summary for Policy Makers 2
3 CAUSE TEMPERATURA e CO2: esiste un legame? 3
4 CICLI DI LUNGO PERIODO: anni fa.. TEMPERATURA e CO2: esiste un legame? CO2 TEMPERATURA 4
5 Certezze e incertezze scientifiche PRO CONTRO The balance of evidence suggests that there is a discernible human evidence on global climate change IPCC 1995 report There s a stronger evidence that most of the warming observed over the last 50 years is attributable to human activities. IPCC 2001 report Il c. climatico è in grande misura il risultato delle attività umane che contribuiscono ad amplificare il naturale effetto serra. WWF There is no convincing scientific evidence that human release of CO2 is causing disruption of Earths climate. OREGON INSTITUTE OF S.&M. This may be a shock to many people who assume we know what is going on with climate: well, we don t know.. DR. K.TRENBERTH CLIMATOLOGIST It might take another thirty Kyoto's over the next century to slow down or stop global warming JERRY MAHLMAN Princeton U. (fonte: IPCC 2002, Third Assessment Report, WG I, Summary for Policy Makers 5
6 Cambiamenti climatici e gas serra La concentrazione di CO 2 in atmosfera è in aumento ppm D altra parte negli ultimi 200 anni Population (billion) GDP PPP (trillion 1990 $) Factor x6 ~x70 Primary Energy (EJ) ~x35 Carbon Emissions (GtC) ~x20 Mobility (km/person/day) X1000 Infant Mortality (major European countries) (death per 1000 live births) x40 Source: Nakicenovic, IIASA 6
7 (fonte: IEA 2008, Key World Energy Statistics from the IEA ) (fonte: IEA 2008, Key World Energy Statistics from the IEA 7
8 IL FUTURO Domanda mondiale di energia Mtoe OECD LDCs Transition economies Source: WEO (2006) 8
9 (fonte: IPCC 2002, Third Assessment Report, WG I, Summary for Policy Makers (fonte: IPCC 2002, Third Assessment Report, WG I, Summary for Policy Makers 9
10 Ma cosa vuol dire stabilizzare la concentrazione?? 7 6 tc/cap per year World 2005 India China EU US Return flight EU-Japan per passenger World 2100 BAU World ppmv Elaborazione su dati IEA 2008 (fonte: IPCC 2002, Third Assessment Report, WG I, Summary for Policy Makers ) 10
11 (fonte: IPCC 2002, Third Assessment Report, WG I, Summary for Policy Makers Il PROTOCOLLO 11
12 Protocollo di Kyoto (dicembre 1997) per la prima volta viene fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni dei principali gas serra (GHGs) per la prima volta si raggiunge un accordo vincolante sul piano legale; gas oggetto dell accordo (basket): anidride carbonica (CO 2 ), metano (CH 4 ), ossido di azoto (N 2 O), esafluoruro di zolfo (SF 6 ) e idrofluorocarburi (HFCs), perfluorocarburi (PFCs). obiettivo dell accordo: riduzione delle emissioni del basket dei sei gas (misurate in CO 2 equivalente) di un tasso differenziato per Paese, il cui valore medio è pari al 5.2%. Alcuni significativi tassi di riduzione sono: Europa -8%, USA -7%, Canada, Ungheria, Polonia e Giappone -6%, Russia, Ucraina e Nuova Zelanda 0%, Norvegia +1%, Australia +8% ed Islanda +10%. Paesi soggetti a vincolo di emissione: 39 Paesi indicati nell Annex I, ovvero i paesi OCSE e quelli con economie in transizione Tempi dell accordo: intervallo , utilizzando come anno base il 1990 per i primi tre gas o, per i restanti tre e a discrezione della Parte, il 1995 Entrata in vigore: 90 giorni dopo la ratifica del Protocollo effettuata da almeno 55 Parti aderenti alla Convenzione (UNFCCC), le cui emissioni rappresentino almeno il 55% del totale di CO 2 al 1990 dei paesi appartenenti all Annex I (febbraio 2005) Principi guida: precauzionarietà, responsabilità comune ma differenziata 12
13 Il Protocollo prevede 3 forme di flessibilità: 1. FLESSIBILITA ECONOMICA, generata da: Emission Trading (ET), dal o da prima: i Paesi dell Annex I che riducono le emissioni in misura maggiore rispetto al target loro imposto, possono vendere tale surplus ad altri Paesi soggetti a vincolo di emissione (Art. 3 e 17) Joint Implementation (JI), dal 2008 o da prima: i Paesi dell Annex I possono collaborare per raggiungere i loro obiettivi. Le Parti possono trasferire o acquisire emission reduction units (ERUs) realizzate attraverso specifici progetti implementati in altri paesi dell Annex I (Art. 6) Clean Development Mechanism (CDM), dal 2000: governi o privati dei Paesi industrializzati possono realizzare progetti di riduzione delle emissioni in Paesi in via di sviluppo ottenendo certified emission reductions (CERs) il cui ammontare contribuisce al rispetto del loro target (Art. 12) 2. FLESSIBILITA DI BASKET: il target di riduzione si riferisce al basket dei 6 gas 3. FLESSIBILITA DI COMPENSAZIONE: il target di riduzione si riferisce alle emissioni nette calcolate tenendo conto della capacità di assorbimento della natura risultante da cambiamenti nell uso del territorio indotti dall uomo (attività di forestazione, riforestazione e deforestazione avvenute a partire dal LULUCF). 13
14 Il Protocollo come compromesso Sconfitta la posizione USA (0%) e quella giapponese (- 2.5%) L Europa aveva come obiettivo il - 15% I Paesi in Via di Sviluppo sono riusciti a far rispettare gli accordi del Berlin Mandate e, pertanto, non sono obbligati ad adempiere alcun vincolo. Vittoria USA sui meccanismi di flessibilità, Vittoria UE sull idea della bolla. Posizioni delle Parti L Unione Europea ha sostenuto: la necessità di definire scadenze per gli unfinished business la priorità delle azioni domestiche sui Meccanismi di Kyoto la necessità di garantire, per l ET, prima degli scambi: trasparenza del mercato, regole di rischio e responsabilità, meccanismi di verifica, di compliance e di idoneità, necessità di reporting. l importanza di una rapida firma del Protocollo. la fattibilità tecnica ed economica del raggiungimento del target. 14
15 L Umbrella Group (USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Norvegia, Islanda, Russia e Ucraina): Ha sostenuto la necessità di un attivazione rapida dei meccanismi di flessibilità (ET, CDM e JI). Si è opposto ad un cap all ET. Teme (in particolare gli USA), le ripercussioni economiche del Protocollo (stima DOE: aumenti del prezzo della benzina in USA da $1.39 a $1.91 al gallone, aumenti del prezzo dell elettricità in USA tra il 20% e l 86%). G77 e Cina (gruppo fondato nel 1967 che cerca di armonizzare le posizioni di 132 PVS): Sottolinea la necessità di cautela e attenzione sull ET: definizione di regole chiare prima degli scambi. Teme che l ET sostituisca le azioni nazionali ( hot air e bassi prezzi dei permessi). Sottolinea la necessità di precise regole metodologiche e tecniche per il CDM. Teme che il CDM spiazzi altri progetti di sviluppo. AOSIS (Alliance of Small Island States: 42 piccole isole): Particolarmente esposte al problema dell innalzamento delle acque marine. Stimolano il dibattito. 15
16 Questioni Dibattute Supplementarità Addizionalità (baseline) Sinks (LULUCF) Compliance Guidelines for accounting, reporting, verification, etc. COP 6 bis, Bonn (luglio 2001) Accettazione dei sinks (max 3.4%) Nessun cap ai FlexMechs, ma limite del 10%A.A. alle vendite dei net buyer Sinks inclusi nel CDM (1% B.Y.) Nucleare scoraggiato da CDM e JI Non compliance: proposta 16
17 COP 7, Marrakech (nov. 2001) Fungibilità Sinks: Removal Units (RUs) Banking consentito (CDM-JI: 2.5% A.A.) Consentito CDM unilaterale (LDCs) Cap sinks Russia: da 17.6 a 33 Mt/a Punizione per i casi di non compliance: + 30% nel periodo successivo, no vendita in ET POSSIBILI LINEE POLITICHE 17
18 Come raggiungere il target senza i meccanismi? CO 2 = CO 2 /ENE * ENE/GDP * GDP/POP * POP, ovvero: CO 2 = CE * EG * GP * POP Quali fattori influenzano i coefficienti della Kaya identity? Coefficienti Fattori determinanti Politiche di mitigazione CO 2 CE = CO 2 /ENE mix energetico rinnovabili, nucleare e gas EG = ENE/GDP GP = GDP/POP struttura economia, efficienza tecnica, stili di vita fattori socio-economici servizi, dematerializzazione tecnologie efficienti, DSM risparmio energetico, ecc. contenimento crescita econ. POP cultura, economia contenimento crescita dem. Aree di Azione Obiettivo: Mitigazione GHG Mix Energetico: + Rinnovabili + Nucleare + Gas - Carbone - Petrolio Mitigazione Consumi (PIL) Efficienza Energetica: + efficienza tecnica + risparmio energetico + dematerializzazione Controllo Popolazione Emissions Trading CDM, JI Riforestazione Stoccaggio GHGs 18
19 : trend di CE (ton CO2/tep tep) 3,30 Grecia 3,10 Australia 2,90 Regno Unito Germania Danimarca Irlanda 2,70 Italia Austria 2,50 2,30 2,10 Portogallo Olanda Giappone USA Belgio 1,90 Canada 1,70 Francia 1,50 1, : trend di EG (tep ( tep/ 90US$1000) 0,52 0,47 0,42 USA Canada 0,37 Olanda 0,32 Germania 0,27 Irlanda Australia Grecia 0,22 0,17 Portogallo Austria Francia UK Belgio Italia 0,12 Danimarca Giappone 0,
20 COSTI (Fonte: IEA (2000), World Energy Outlook, IEA/OECD) 20
21 Costi Marginali di Abbattimento, con e senza emissions trading (US$2000/ton CO2) Model No Trading US No trading Europe No Trading Japan Annex B Trading Global Trading SGM MERGE G-Cubed POLES GTEM WorldScan GREEN AIM Average (Fonte: IEA (2001), International Emission Trading. From concept to reality ) DIRETTIVA EUROPEA EMISSIONS TRADING (EU-ETS) ETS) 21
22 Schema di riferimento: cap & trade Target da raggiungere Negoziazione e allocazione quote per singolo impianto Unione Europea Proposta NAP Stati membri Assessment NAP proposti e revisioni finali Aggregazione cap: NAP Mercato ETS Impianti (settore 1) Impianti (settore 2) Impianti (settore 3) Analisi della direttiva: come funziona il mercato Stato: fissa il livello di emissioni ammesso per un certo settore industriale rilascia alle imprese del settore permessi di emissione in una quantità tale da assicurare, a livello aggregato, il livello di inquinamento fissato ogni anno deve restituire permessi in quantità pari alle proprie emissioni dell anno precedente Impresa: può vendere o acquistare permessi sul mercato secondo la propria convenienza 22
23 Analisi della direttiva: regole Triennio sperimentale Commitment period Cap definiti cap consistente con obiettivo di Kyoto almeno 95% allocazione gratuita almeno 90% allocazione gratuita penale 40 /ton CO 2 obbligo di restituzione anno successivo penale 100 /ton CO 2 obbligo di restituzione anno successivo Logica economica dell ET Riduzione dei costi Required reductions Profitto da vendita PE Fonte: International Emission Trading, IEA
24 Revisione dei piani di allocazione da parte della C.E Malta Luxembourg Latvia Cipro Cap proposto dagli stati Slovenia Lithuania Estonia Ireland Sweden Danimarca Ungheria Austria Slovakia Portogallo Finlandia Bulgaria Belgium [OECD, IEA Emission Trading: Trends and Prospects] NAP approvati Fase 2 Greece Romania Netherlands Czech Rep. France Spain Italia Cap proposto dagli stati NAP approvati Fase 2 Tagli totali: 12% Dopo revisione commissione europea Poland UK Germany NAP Italia: quote per settore Fonte: ministero dell ambiente (Schema PNA2, ante revisione UE) 24
25 Direttiva Linking (101/2004) Riconoscimento crediti provenienti da progetti di JI (ERUs Emission Reduction Units) e CDM (CER Certified Emission Reductions) come equivalenti alle quote EU-ETS. Ventaglio di opzioni più ampio Riduzione dei costi marginali di implementazione delle misure da adottare Promozione tecnologie di sviluppo sostenibile nei PVS Disincentivo per investimenti interni di riduzione delle emissioni Rispetto del principio di supplementarietà Direttiva Linking: limite a CDM/JI Mton C Malta Luxembourg Latvia N.B. Per Malta non è ancora stato stabilito un limite Circa 280 Mton CO2 in crediti CDM/JI (13% del cap totale) Cipro Slovenia Lithuania Estonia Ireland Sweden Danimarca Ungheria Austria Slovakia Portogallo Finlandia Bulgaria Belgium Greece Romania Netherlands Czech Rep. France Spain Italia Poland UK Germany 25% 20% 15% 10% 5% limite % CDM/JI ammessi 0% Limite % consentito CDM/JI limite assoluto CDM/JI 25
26 Pricing: driver principali Policy and regulatory issues CDM/JI => Linking directive NAP Borrowing and banking Market fundamentals Intensità carbonica Condizioni metereologiche (impatto sulle emissioni di CO2) Sviluppo nuove tecnologie (cattura CO2) Caps Crescita economica Switching cost (conversione carbone gas) Andamento dei prezzi 26
27 Andamento dei prezzi Si riduce la produzione, minori emissioni Situazione italiana 27
28 Dipendenza dalle importazioni Clima ed elevata densità di popolazione Struttura economica non energyintensive Peculiarità del nostro Paese Alti prezzi energetici Elevata efficienza energetica Stili di vita orientati al risparmio energetico Rinuncia al nucleare Schema Delibera Cipe 2002 (MtCO2 eq) Emissioni al 2000 (546,8) Ulteriori misure (32,5-47,8) Surplus (92,6) Scenario tendenziale al 2010 (579,7) Riforestazione (10,2) Ulteriori crediti CDM - JI (20,5-48) TARGET (487,1) Misure già individuate (39,8) + CDM JI (12) Surplus Ridotto (41) Scenario di riferimento al 2010 (528,1) 28
29 Azioni previste nello scenario di riferimento (Fonte: Delibera CIPE 2002) Azioni di riforestazione (Fonte: Delibera CIPE 2002) 29
30 Il bingo dei numeri (MtCO 2 eq) Cipe 2002 Nap 1 Nap 2 (draft) Nap2 GHGs Emissions in Kyoto Target GHGs Emissions in (2004) (2004) BAU Scenario to n.a. n.a. Distance from Kyoto target Scenario with P&M to 2010 (with CDM) n.a. n.a. Energy Industry Reference Scenario n.a. n.a. Industry Reference Scenario n.a. n.a. Transportation Reference Scenario n.a. n.a. Residences Reference Scenario n.a. n.a. Total allocated allowances (MtCO 2 /year) n.a Thermoelectric sector cap (MtCO 2 /year) Andamento delle emissioni nazionali e PIL 30
31 Emissioni GHG in alcuni settori produttivi Distanza dall obiettivo di Kyoto (Mt CO2 eq.) 31
32 Politiche misure per raggiungere l obiettivo di Kyoto (Mt CO2 eq.) Quarta comunicazione nazionale QUAL E LA SITUAZIONE DEI PAESI? 32
33 STATI UNITI D AMERICA Composizione delle emissioni USA: STILE DI VITA AMERICANO? 33
34 La situazione energetica degli USA: UNIONE EUROPEA 34
35 Distanza % dal target (EU-15) Fonte: EEA 2008 Strategia di lungo periodo dell UE 9 marzo 2007, l Unione Europea si impegna al 2020 a: Ridurre almeno del 20% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del Espandere la quota delle fonti rinnovabili sul totale dei consumi energetici fino al 20% (dall attuale 7%). Espandere la quota dei biocarburanti del 10% sul totale dei consumi di benzina e gasolio per autotrazione. Raggiungere, al 2020, un risparmio del 20% dei consumi energetici rispetto alle proiezioni. 35
36 GERMANIA Emissioni tedesche totali QUALI POLITICHE SONO STATE SEGUITE? - 21% 36
37 INCREMENTO FONTI RINNOVABILI Produzione di energia elettrica Kyoto humor: Alcune vignette possono, forse, aiutare a capire i problemi reali e percepiti dall opinione pubblica riguardo al Protocollo di Kyoto In generale 37
38 PREVISIONI IEA World Energy Outlook 2008, IEA 38
39 World Energy Outlook 2008, IEA 39
40 World Energy Outlook 2008, IEA 40
41 41
42 Una possibilità sottovalutata? Curve di Costo per la riduzione della CO2 in UE (tasso di sconto 4%, tutti i settori, EU15) Fonte: EU 2001, Bottom-up Analysis of Emission Reduction Potentials and Costs for Greenhouse Gases in the EU 42
43 Valutazione sintetica del Protocollo di Kyoto In positivo: rappresenta un esempio virtuoso di dialogo tra i paesi, un meta-accordo di sostenibilità globale e partecipata ha spostato la battaglia sul climate change dal piano delle idee a quello delle politiche circa 170 paesi hanno ratificato. La ratifica della Russia ha reso il Protocollo di Kyoto operativo (dal 16/02/2005) In negativo: le regole del gioco sui meccanismi non sono state ancora definite del tutto l esclusione dei PVS e la non adesione di USA indebolisce il Protocollo. Intorno al 2015 le emissioni dei PVS supereranno quelle dei Paesi OCSE Grazie dell attenzione. 43
Presentazione del Progetto Emissions Trading ed Enti Locali. Il protocollo di Kyoto e l Emissions Trading
Presentazione del Progetto Emissions Trading ed Enti Locali Il protocollo di Kyoto e l Emissions Trading I cambiamenti climatici. Alcuni dati Negli ultimi 100 anni le temperature media sono aumentate di
DettagliCambiamenti Climatici e Protocollo di Kyoto
Cambiamenti Climatici e Protocollo di Kyoto Alcuni Dati sul Clima La temperatura media del pianeta è in crescita (0,3-0,6 C dal 1860) Il livello dei mari è aumentato (10-25 cm) Il 20 secolo è il più caldo
DettagliProtocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) http://unfccc.int protocollo di Kyoto
Protocollo di Kyoto Nel 1988 Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) gruppo intergovernativo indipendente, informa l opinione pubblica e i politici sui progressi della ricerca sul cambiamento
DettagliProtocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change http://unfccc.int protocollo di Kyoto
Protocollo di Kyoto Nel 1988 Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) gruppo intergovernativo indipendente, informa l opinione pubblica e i politici sui progressi della ricerca sul cambiamento
DettagliIl Sistema Internazionale delle Emissioni e gli Strumenti di Flessibilità
Il Sistema Internazionale delle Emissioni e gli Strumenti di Flessibilità Modelli integrati territoriali per l utilizzo dei biocarburanti Università di Teramo spapa@unite.it Riscaldamento terrestre Secondo
DettagliDirettiva 2003/87/CE EMISSION TRADING. che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità
Direttiva 2003/87/CE EMISSION TRADING che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità Il Protocollo di Kyoto: obiettivi per l Europa e per l Italia
DettagliPrima verifica del sistema europeo di emission trading (EU-ETS)
Prima verifica del sistema europeo di emission trading (EU-ETS) Milano, 01-06-06 Per approfondimenti: Sara Faglia, faglia@avanzi.org Tel. 02-36518110 Davide Zanoni, zanoni@avanzi.org Tel. 02-36518113 Cell
Dettaglienzo di giulio Eni Corporate University Scuola Mattei
Il Protocollo di Kyoto enzo di giulio Eni Corporate University Scuola Mattei Alcuni Dati sul Clima La temperatura media del pianeta è in crescita (0,3-0,6 C dal 1860) Il livello dei mari è aumentato (10-25
DettagliLa terra è un sistema a risorse finite
Energia: istruzioni per l uso Trento 13 dicembre 2005 Romano GIGLIOLI Professore ordinario di Sistemi Elettrici per l Energia UNIVERSITA DI PISA La terra è un sistema a risorse finite Per raggiungere l
DettagliIng. Francesco Bazzoffi
IL MERCATO DELLE EMISSIONI DI CO 2 IN ITALIA E LE POSSIBILITÀ OFFERTE DAI MECCANISMI FLESSIBILI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO Ing. Francesco Bazzoffi Firenze, 27 ottobre 2009 1 Il Progetto SETatWork (Sustainable
DettagliConferenza finale Bologna, 15/12/2015
Conferenza finale Bologna, 15/12/2015 BoCaM Il contesto dal quale nasce il progetto Le iniziative pregresse Il percorso Kyoto meccanismi di mercato: il sistema ETS International Emissions Trading I paesi
DettagliUniversità Carlo Cattaneo - LIUC Corso di Laurea di Ingegneria Gestionale
Università Carlo Cattaneo - LIUC Corso di Laurea di Ingegneria Gestionale Percorso di eccellenza in Energy Management Emission Trading: dal Protocollo di Kyoto verso Copenhagen Fabio Di Benedetto Castellanza,
DettagliI meccanismi flessibili per la riduzione dei gas serra: il progetto Desair
I meccanismi flessibili per la riduzione dei gas serra: il progetto Desair Edoardo Croci IEFE - Università Bocconi FUTURO SOSTENIBILE: AZIONI E STRUMENTI Conferenza programmatica DG Qualità dell ambiente
DettagliLo scenario energetico italiano e le politiche di abbattimento dei gas serra
Lo scenario energetico italiano e le politiche di abbattimento dei gas serra Enzo Di Giulio Eni Corporate University - Scuola Mattei enzo.digiulio@enicorporateuniversity.eni.it Abstract: The Kyoto Protocol
DettagliNuovi lavori, nuova occupazione: la green economy energetica
Osservatorio Energia Nuovi lavori, nuova occupazione: la green economy energetica L impatto della nuova politica energetica europea sulla crescita economica e l occupazione in Italia Giuseppe Travaglini
DettagliKyoto. Un accordo tormentato
Kyoto Un accordo tormentato Il protocollo di Kyoto Data: 11 dicembre 1997 Contenuti: riduzione gas serra dell 8% rispetto al 1990 (ogni Stato ha una propria quota: ITALIA 6,5%) A partire da: 2008 Fino
DettagliTematica Argomento Docente. Elementi di diritto ambientale: quadro normativo internazionale, comunitario, nazionale legislativi inquadramento generale
Tematica Argomento Docente Parte prima: Elementi di diritto ambientale: quadro normativo internazionale, comunitario, nazionale Avv. Alessandra inquadramento generale Emissioni in atmosfera: quadro normativo
DettagliSistemi filtro ed arborei di pianura per l immobilizzazione della CO2
Sistemi filtro ed arborei di pianura per l immobilizzazione della CO2 Dott.ssa Elisa Scanzi ERSAF Prof. Maurizio Borin UNIPD - Patto di collaborazione Dipartimento di Agronomia Ambientale e Produzioni
DettagliEmission Trading: i costi del Protocollo. Giovanni Straffelini
Emission Trading: i costi del Protocollo Giovanni Straffelini Dicembre 2004: la Russia ha ratificato il Protocollo di Kyoto Il 18 febbraio il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore ed è vincolante per
DettagliProgetto di riforestazione TERRA TERZO MONDO ETHIOPIA
Progetto di riforestazione TERRA TERZO MONDO ETHIOPIA Perché riforestazione? Il Protocollo di kyoto Accordo internazionale firmato a Rio de Janeiro nel 1992 durante lo storico Summit sulla Terra. Entato
DettagliRoma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa
Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa v Secondo la stima della Fondazione, le emissioni dirette di gas serra in Italia nel 2012 sono pari a 465/470 MtCO2eq, 20 MtCO2eq in meno rispetto al 2011. v
DettagliPure Solutions, Sustainable Energy
Pure Solutions, Sustainable Energy Puraction supporta le aziende e le amministrazioni pubbliche che, per obbligo normativo o per libera scelta, vogliono ridurre l impatto ambientale delle loro attività,
DettagliQuarta Conferenza Nazionale sull efficienza energetica L EFFICIENZA ENERGETICA: POTENZIALE RICCHEZZA PER L ITALIA
Quarta Conferenza Nazionale sull efficienza energetica CARTE COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI RINNOVABILI TERMICHE ED EFFICIENZA L EFFICIENZA ENERGETICA: POTENZIALE RICCHEZZA PER L ITALIA Raffaele Scialdoni
DettagliIIS Giovanni Dalmasso VIA CLAVIERE, 10 PIANEZZA(TO)
IIS Giovanni Dalmasso VIA CLAVIERE, 10 PIANEZZA(TO) Calcolo Carbon Footprint personale A.S. 2014-2015 Allievo: Stefano Tarizzo 1 INDICE Cap. 1 Definizione di Carbon Footprint pag. 3 Tab. 1 pag. 3 Cap.
DettagliIl protocollo di Kyoto: azioni di mitigazione e scenari futuri globali
Area Previsione e Monitoraggio Ambientale Torino 21-9-2006 2006 Il protocollo di Kyoto: azioni di mitigazione e scenari futuri globali Corso-Laboratorio Educazione Ambientale Modulo Il Cambiamento Climatico
DettagliIndustria del recupero e packaging chain
Gestione rifiuti, riciclo materiali, recupero energetico: il possibile contributo alla sfida di Kyoto Ecomondo, 3 novembre 2004 Giancarlo Longhi Direttore Generale 1 Le positive conseguenze dell industria
DettagliUn passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS
Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Milano, 28-02-06 www.kyototarget.org Per approfondimenti: Davide Zanoni, zanoni@avanzi.org Tel. 02-36518110 Cell 333 4963144
DettagliEmissions trading: funzionamento, aspetti normativi e contrattuali 22/04/2010
Emissions trading: funzionamento, aspetti normativi e contrattuali 22/04/2010 1 Quadro normativo di riferimento (i) Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici adottata a New York
DettagliL ENERGIA E IL FUTURO: IL FUTURO DELL ENERGIA
L ENERGIA E IL FUTURO: IL FUTURO DELL ENERGIA Prospettive di sviluppo delle energie rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Opportunità per il sistema industriale nazionale. Intervento di Annalisa
DettagliIl Protocollo di Kyoto: la situazione italiana e le attività dell APAT
Seminario regionale informale su Kyoto e dintorni Bologna, 11 luglio 2005 Il Protocollo di Kyoto: la situazione italiana e le attività dell APAT Domenico Gaudioso Agenzia per la Protezione dell Ambiente
DettagliL invecchiamento demografico: Un fenomeno mondiale
Comunità di Sant Egidio Anziani nel Mondo, Europa e Italia Le regioni europee in cui si vive più a lungo L invecchiamento demografico: Un fenomeno mondiale Secondo le Nazioni Unite nel 2010 la popolazione
DettagliOttobre 2008. La Commissione Europea fa il punto sugli obiettivi di Kyoto
Ottobre 2008. La Commissione Europea fa il punto sugli obiettivi di Kyoto La Commissione ha pubblicato a metà ottobre un documento dove, con un occhio al passato e uno al futuro, passando per il momento
DettagliL Efficienza Energetica Paola Petroni - Roma 11 dicembre 2012
L Efficienza Energetica Paola Petroni - Roma 11 dicembre 2012 The context of the future networks European Commission Strategic Energy Technology plan targets by 2020: 20 % reduction of GHG emissions (when
DettagliIl Cambiamento Climatico: quali accordi a Copenhagen?
TERRITORI 09, COP15: Il clima che verrà 4 Dicembre 2009, RidottoRemondini Contenuti! Cambiamento Climatico: basi scientifiche Il Cambiamento Climatico: quali accordi a Copenhagen?! Iniziative Internazionali:
DettagliRicerche alunni 2015-16 dal piano 20.20.20 alla COP21 SPUNTI PER MAPPA CONCETTUALE ESAME
Ricerche alunni 2015-16 dal piano 20.20.20 alla COP21 SPUNTI PER MAPPA CONCETTUALE ESAME PIANO 20 20 20 Si tratta dell insieme delle MISURE pensate dalla UE per il periodo successivo al termine del Protocollo
DettagliCarboMark as an opportunity for exploitation of forests and wood products to offset CO2 emissions
Carbomark LIFE07 ENV/IT/000388 CarboMark as an opportunity for exploitation of forests and wood products to offset CO2 emissions Alessandro Peressotti Centro Congressi Torino Incontra 15/16 Novembre 2011
DettagliCONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna
DettagliCristiana Viti. CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente
Cristiana Viti CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente ENERGIA ED AMBIENTE PROBLEMA ENERGETICO è STRETTAMENTE CORRELATO ALLA TUTELA DELL AMBIENTE perché per produrre energia consumiamo
DettagliForum ABI, Roma 17 giugno 2011 Green Energy: rinnovare il credito alle energie rinnovabili. Massimo Beccarello Direttore Energia Confindustria
Forum ABI, Roma 17 giugno 2011 Green Energy: rinnovare il credito alle energie rinnovabili Massimo Beccarello Direttore Energia Confindustria Dipendenza dalle fonti primarie in Italia e in Europa Rapporto
DettagliEmissions Trading Manager, Buzzi Unicem. Casale, 11 marzo 2008
Effetto serra e cambiamenti climatici Il ruolo dell industria d i italiana Paolo Zelano, Emissions Trading Manager, Buzzi Unicem Casale, 11 marzo 2008 Effetto serra il meccanismo I gas responsabili dell'effetto
DettagliCambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione?
Cambiamento climatico EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione? La sostituzione dei CFC! Un ruolo chiave è stato quello degli idrofluorocarburi (HFC) I CFC,
DettagliLe bioenergie come strumento di multifunzionalità dell azienda vitivinicola: un esempio di applicazione in Valpolicella
Le bioenergie come strumento di multifunzionalità dell azienda vitivinicola: un esempio di applicazione in Valpolicella Temi La struttura del mercato energetico La questione ambientale come vincolo al
DettagliObiettivi (Progetto esecutivo)
Programma delle Ricerche Strategiche 2004/2005 Produzione e uso razionale e sostenibile dell energia - Parte III Project leader: Alessandro Colombo Emission trading in Lombardia: Studio per una ipotesi
DettagliCosa è il protocollo di Kyoto?
Cosa è il protocollo di Kyoto? (in vigore dal 16 febbraio 2005) Paolo Baggio OBIETTIVO del protocollo Lottare contro i cambiamenti climatici con un'azione internazionale mirante a ridurre le emissioni
DettagliBenefici sui cambiamenti climatici, l efficienza energetica e le emissioni
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Conto termico e titoli di efficienza energetica per le biomasse Benefici sui cambiamenti climatici, l efficienza energetica e le emissioni
DettagliIl protocollo di Kyoto
Protocollo di Kyoto Il protocollo di Kyoto E' il primo tentativo globale di coordinamento delle politiche economiche di singoli stati sovrani. Il protocollo di Kyoto è lo storico accordo internazionale
DettagliDAL RISCALDAMENTO GLOBALE ALLE FONTI RINNOVABILI.
RISCALDAMENTOGLOBALEAUMENTOEFFETTOSERRAUSOFONTIFOSSILINONRINNOABILIFONTIRINNOABILI RISCALDAMENTOGLOBALEAUMEN TOEFFETTOSERRAUSOFONTIFOSSILINONRINNOABILIFONTIRINNOABILIRISCALDAMENTOGLOBALEAUMENTOEFFETTOSERRAUSOFONTIFOS
DettagliEnergie Rinnovabili ed Efficienza energetica
Energie Rinnovabili ed Efficienza energetica AGENZIA PER LA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE PER L INNOVAZIONE Fondazione Silvio Tronchetti Provera Milano, 20 giugno 2011 Prof. Massimo Beccarello Facoltà di
DettagliIl convenant of Mayors e le azioni locali per il clima: dalla pianificazione all attuazione Il mercato dei crediti volontari di CO2
Il convenant of Mayors e le azioni locali per il clima: dalla pianificazione all attuazione Il mercato dei crediti volontari di CO2 25 settembre 2013 Kyoto meccanismi flessibili Il protocollo di Kyoto
DettagliI sistemi pensionistici
I sistemi pensionistici nei Paesi membri Comitato Esecutivo FERPA Bruxelles, 24/02/2012 Enrico Limardo Paesi coinvolti nella ricerca Austria Francia Italia UK Spagna Portogallo Germania Romania Belgio
DettagliLo schema del C.D.M e l interazione positiva con l industria chimica.
Lo schema del C.D.M e l interazione positiva con l industria chimica. Giuseppe Astarita FEDERCHIMICA Milano, 19 aprile 2012 CDM Inquadramento nelle politiche climatiche La risposta internazionale al problema
DettagliCONTATTI: LEZIONE 2 LEZIONE 2 costanti@uniroma3.it
CRESCITA ECONOMICA, COMMERCIO INTERNAZIONALE E AMBIENTE NATURALE: DINAMICHE E INTERAZIONI Valeria Costantini CONTATTI: LEZIONE 2 LEZIONE 2 costanti@uniroma3.it 1 CAMBIAMENTO CLIMATICO E PROTOCOLLO DI KYOTO
DettagliIl sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti
Giovedì 6 maggio 2010 - Istituto d Istruzione Superiore Montessori - Da Vinci Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti CISA scarl Dott. Agr. Odaldi Marco 1 CISA
DettagliArchitettura è Energia Think different. Build different.
Architettura è Energia Think different. Build different. Klimahouse Toscana - Firenze, 28 marzo 2014 L opzione dell efficienza energetica per le politiche di green economy Andrea Barbabella Responsabile
DettagliSCENARI DI EMISSIONE DI GAS SERRA NELLE COMUNICAZIONI NAZIONALI. Roma, 22 aprile 2010. Mario Contaldi
SCENARI DI EMISSIONE DI GAS SERRA NELLE COMUNICAZIONI NAZIONALI Roma, 22 aprile 2010 Mario Contaldi ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Dip. AMB, servizio Monitoraggio
DettagliTransizione energetica per la sostenibilità Ricerca tecnologica e politica industriale
Transizione energetica per la sostenibilità Ricerca tecnologica e politica industriale Carlo Manna, ENEA IEFE Bocconi, Milano 5 dicembre 2012 Obiettivo sostenibilità: Affrontare i fattori di rischio per
DettagliCarbon Footprint. A. Contin - Gestione Ambientale VII - 0
Carbon Footprint VII - 0 Gestione delle emissioni di gas serra Settore cogente Settore volontario VII - 1 L impronta climatica Carbon Footprint Carbon Footprint di di azienda azienda Carbon Footprint di
DettagliCarbon Solutions in UniCredit Group. Giorgio Capurri Public and Community Relations
Carbon Solutions in UniCredit Group Giorgio Capurri Public and Community Relations Green Globe Banking Award - Roma, 22 Aprile 2008 UN GRANDE GRUPPO BANCARIO EUROPEO Gruppo UniCredit Dati principali 1
DettagliEFFICIENZA ENERGETICA E MERCATO DEI CERTIFICATI BIANCHI
EFFICIENZA ENERGETICA E MERCATO DEI CERTIFICATI BIANCHI Roberto Malaman Direttore Direzione Consumatori e qualità del servizio Questa presentazione non è un documento ufficiale dell AEEG GESTIONE DELLA
DettagliTorino, 15 novembre 2011
Prime esperienze a Livello Internazionale di Certificazione e definizione di Registri di Contabilizzazione delle Emissioni applicate ad Ambiti e Politiche Territoriali Prof. Ing. Domenico Andreis Torino,
DettagliPost-Kyoto Le sfide energetiche-ambientali del 2020
Post-Kyoto Le sfide energetiche-ambientali del 2020 Catia Bastioli Presidente Kyoto Club Ex Hotel Bologna - Senato della Repubblica, Via Santa Chiara 5 Kyoto Club: oltre 200 imprese, enti locali, associazioni
DettagliEmissions Trading Systems Teoria e Pratica
Emissions Trading Systems Teoria e Pratica Edilio Valentini (Universita G. D Annunzio di Chieti-Pescara) Piano della lezione Analisi delle principali caratteristiche teoriche e di funzionamento dei permessi
DettagliPierluigi Monceri Cagliari, 10 ottobre 2012. Produzione Energetica degli Impianti da Fonte Rinnovabile: i Numeri in Sardegna.
Pierluigi Monceri Cagliari, 10 ottobre 2012 Produzione Energetica degli Impianti da Fonte Rinnovabile: i Numeri in Sardegna. Le Fonti Rinnovabili: Dati di Scenario. In un confronto a livello mondiale,
DettagliTutte le bugie del governo sul clima
Tutte le bugie del governo sul clima Roma, 17 ottobre 2008 Il Consiglio europeo del 16 ottobre ha confermato tempi ed obiettivi del Pacchetto Clima e Energia, ma l Italia continua a chiedere più flessibilità
DettagliKYOTO, l Europa, l Italia e il PRINCIPIO di EQUITA
KYOTO, l Europa, l Italia e il PRINCIPIO di EQUITA SLIDES di sintesi dei principali risultati di uno studio promosso dai settori contribuenti svolto dalla Stazione sperimentale per i Combustibili nel 2005-2006
DettagliCONFERENZA DI RIO E PROTOCOLLO DI KYOTO
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 CONFERENZA DI RIO E PROTOCOLLO DI KYOTO Conferenze Mondiali sul clima
DettagliMichela Gallo. CE.Si.S.P. Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti Università di Genova. Pavia
La creazione e la contabilizzazione di un credito locale di CO 2 Michela Gallo CE.Si.S.P. Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti Università di Genova 13 ottobre 2008 Pavia Il Protocollo
DettagliEUROPA Il mercato delle autovetture. Aprile 2012. AREA Studi e statistiche
EUROPA Il mercato delle autovetture Aprile 2012 Nell Europa27+EFTA 1 sono state registrate complessivamente 1,06 milioni di vetture nel mese di aprile 2012, con una flessione del 6,5 % rispetto allo stesso
DettagliBIOMASTER Meeting 15 giugno 2012
BIOMASTER Meeting 15 giugno 2012 Comunicazione della Commissione europea del 6 giugno 2012: Renewable Energy: a major player in European energy market Argomenti affrontati 1. Integrare le energie rinnovabili
Dettaglidi Edo Ronchi Roma,4 dicembre 2009
Per la conferenza di Copenhagen -I dati dell insuccesso del Protocollo di Kyoto -Il peso delle emissioni della Cina e dei 20 principali Paesi emettitori - Il temporaneo impatto della crisi economica -La
DettagliL impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO
Consultazione della Commissione Europea L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO Lanciata dalla Commissione Europea lo scorso 17 febbraio, la consultazione ha lo scopo di
DettagliCaffè Scienza. Biocarburanti: energia sostenibile? (Dott. Andrea Rossi, Università di Siena & Ecofys)
Caffè Scienza Biocarburanti: energia sostenibile? (Dott. Andrea Rossi, Università di Siena & Ecofys) Roma, 16/12/2008 Obiettivi delle politiche per i biocarburanti Mitigazione dei cambiamenti climatici
DettagliPROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI
PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI Lo studio WETO-H2 ha elaborato una proiezione di riferimento del sistema energetico mondiale e due scenari di variazione,
DettagliLa tassazione del lavoro: l Italia nel contesto europeo
Econpubblica - Centre for Research on the Public Sector La tassazione del lavoro: l Italia nel contesto europeo Giampaolo Arachi Università del Salento e Econpubblica Alberto Zanardi, Università di Bologna
DettagliScenario sulle rinnovabili
Scenario sulle rinnovabili Gabriele NICOLIS Direzione Commerciale e Marketing Verona, 10 febbraio 2012 Energia: il target dell Europa Libro Verde sul Risparmio energetico dell'unione Europea... la necessità
DettagliProgetti per l efficienza energetica e meccanismi di incentivazione
Progetti per l efficienza energetica e meccanismi di incentivazione A. D Orazio 15 maggio 2008 IEFE - UNIVERSITÀ COMMERCIALE LUIGI BOCCONI Struttura intervento Consumi energetici e cambiamento climatico
DettagliIncontro informativo. Il mercato delle quote di emissione del GME
ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza Incontro informativo Il mercato delle quote di emissione del GME Stefano Alaimo Milano, 16 marzo 2007 Il mercato delle
DettagliCrescere nell efficienza: Le sfide per le imprese di servizi e industriali
Crescere nell efficienza: Le sfide per le imprese di servizi e industriali Proposta di Direttiva sull Efficienza Energetica Simone Mori Presidente Sezione Energia di Unindustria Roma, 4 Aprile 2012 1 Il
DettagliOPPORTUNITÀ E NUOVI SCENARI
IL SISTEMA ELETTRICO ITALIANO: OPPORTUNITÀ E NUOVI SCENARI SCENARI 3 marzo 212 Davide Tabarelli, Nomisma Energia 1 Agenda Domanda di energia mondiale L Italia ha bisogno di energia La CO2 è meno importante
DettagliCrescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 2013 Presentazione di J.M. Barroso,
Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 213 Presentazione di J.M. Barroso, Presidente della Commissione europea, al Consiglio europeo del 14-1 marzo 213 La ripresa economica
DettagliIl Protocollo di Kyoto e fonti di energia alternativa Storia, significati e prospettive
Il Protocollo di Kyoto e fonti di energia alternativa Storia, significati e prospettive In collaborazione con Laura Palomba I CAMBIAMENTI CLIMATICI ED IL PROTOCOLLO DI KYOTO L effetto serra è un fenomeno
DettagliLe politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia
Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa
DettagliLe energie rinnovabili in Italia tra Stato e Mercato
Le energie rinnovabili in Italia tra Stato e Mercato The Adam Smith Society Massimo Orlandi Amministratore Delegato Sorgenia Roma, 22 gennaio 28 Sorgenia: Il primo operatore privato italiano nel settore
DettagliCentro Interdipartimentale di Bioclimatologia (CIBIC) dell Università di Firenze. in collaborazione con l Agenzia Fiorentina per l Energia
Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia (CIBIC) dell Università di Firenze in collaborazione con l Agenzia Fiorentina per l Energia e con il contributo della Regione Toscana (Programma Regionale
DettagliIl risparmio energetico: priorità economica ed ambientale
Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Ing Alessandro Fatini del Grande 20 febbraio 2007 Il risparmio energetico è diventata un esigenza importante sia a livello ambientale (riduzione
DettagliIL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO DELL EFFICIENZA ENERGETICA: RISULTATI E PROSPETTIVE
IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO DELL EFFICIENZA ENERGETICA: RISULTATI E PROSPETTIVE Roberto Malaman Direttore Area consumatori e qualità del servizio Questa presentazione non è un documento ufficiale dell
DettagliAtlante Statistico dell Energia. RIE per AGI
Atlante Statistico dell Energia RIE per AGI Settembre 215 ENERGIA E AMBIENTE 14 Emissioni totali di CO2 principali nei paesi Europei 12 1 mln tonn. 8 6 4 2 199 1992 1994 1996 1998 2 22 24 26 28 21 212
DettagliREGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013
REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE
DettagliSCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA
SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA Sulle retribuzioni più basse meno tasse fino a 1.700 euro all anno ================================================= Il cuneo fiscale in Italia è in discesa.
DettagliDinamiche delle fonti rinnovabili in Italia ed Europa
Dinamiche delle fonti rinnovabili in Italia ed Europa Prof. Luca Rubini Agricoltura, Energia e Ambiente Le Serre Fotovoltaiche, un opportunità sostenibile Roma, 2 ottobre 2009 Rinnovabili Negli ultimi
DettagliINDICE. Parte I TRADABLE POLLUTION RIGHTS: NOZIONE, ORIGINI E CARATTERISTICHE
VII Introduzione... XIII Parte I TRADABLE POLLUTION RIGHTS: NOZIONE, ORIGINI E CARATTERISTICHE CAPITOLO 1 STRUMENTI ECONOMICI A TUTELA DELL AMBIENTE E TRADABLE POLLUTION RIGHTS 1. Introduzione... 3 2.
DettagliIl prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma
Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma Giuseppe Sammarco, Direttore FEEM 5 marzo gennaio 2013 Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano Agenda 1.Il prezzo del petrolio 2.Il prezzo del
DettagliEUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto
EUROPA 2020 Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva Eurosportello-Unioncamere del Veneto Cos è è? Una comunicazione della Commissione Europea (Com. 2020 del 3 marzo 2010), adottata
Dettagli16/01/2012. Roma, 12 Gennaio 2012
Roma, 12 Gennaio 2012 Il quadro mondiale Nel XX Secolo il mondo ha aumentato di 20 volte il consumo di combustibili fossili, e di 34 volte le attività estrattive. Con questo modello ed ai livelli di oggi,
DettagliImprese, forestazione e crediti di emissioni di CO 2
Imprese, forestazione e crediti di emissioni di CO 2 di Danilo Devigili Verbania,19 gennaio 2008 impatto energetico i consumi di energia elettrica in Italia sono ca 317.000 mln di Kwh, di questi il 50%
DettagliUna simulazione degli effetti della riforma previdenziale C l o e D ll Aringa Presidente REF Ricerche www.refricerche.it
Una simulazione degli effetti della riforma previdenziale Presidente REF Ricerche www.refricerche.it Un analisi fondata su coorti e tempo Età nell anno t: Anno Nascita 2004 2011 2020 1950 54 61 70 1955
DettagliAziende e Ambiente: la crisi economica riduce le emissioni di gas serra
Comunicato Stampa Aziende e Ambiente: la crisi economica riduce le emissioni di gas serra Il report di EcoWay primo operatore italiano attivo nella gestione e nel trading della commodity CO 2 - sui dati
DettagliLa filiera Legno-Energia Come valorizzare le risorse di biomassa del nostro territorio Marino Berton Direttore generale AIEL
La filiera Legno-Energia Come valorizzare le risorse di biomassa del nostro territorio Direttore generale AIEL Associazione di filiera Associazione di filiera. dal bosco al camino Produzione/distribuzione
DettagliStrumenti finanziari a supporto dei TEE. David Rizzi Green Markets Manager Electrade S.p.A. 27/02/2013
Strumenti finanziari a supporto dei TEE David Rizzi Green Markets Manager Electrade S.p.A. 27/02/2013 Chi siamo I nostri numeri Electrade S.p.A. rappresenta oggi un operatore qualificato sui principali
DettagliEmission Trading Scheme (ETS) a livello locale
Emission Trading Scheme (ETS) a livello locale Tokyo Cap and Trade Program (TCTP) Progetto LAIKA Mid-term Conference Bologna, 3 Maggio 2012 Andrea Accorigi Dottorato IAPR andrea.accorigi@gmail.com 1 Indice
Dettagli